Redazione

La rinnovata assemblea generale della Fp cgil Brindisi ha eletto Luciano Quarta  a proprio segretario generale. Al termine del XII Congresso provinciale, è stata rinnovata anche la segreteria provinciale: affiancheranno il segretario generale la segretaria provinciale  Chiara Cleopazzo,  riconfermato il segretario provinciale Damiano Antonaci.

Dopo la relazione della segretaria generale uscente Patrizia Stella sulle varie vertenze aperte sul territorio,  sono intervenuti il segretario provinciale della Cgil Brindisi , Antonio Macchia, il segretario regionale Fp cgil Puglia Domenico Ficco la segretaria nazionale  della Fp Barbara Francavilla. Auguri di buon lavoro.

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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Fasano, rappresentati dal Comandante Capitano Massimo Cicala, nell’ambito dei seminari formativi per la diffusione della cultura della legalità, hanno incontrato gli studenti delle classi prime dell’istituto “I.I.S.S. Salvemini – Alberghiero”, per un totale di circa 150 alunni, e gli studenti delle classi quarte dell’istituto “L. Da Vinci”, per un totale di 510 alunni, entrambi gli istituti di Fasano. Atteso l’imminente arrivo delle festività natalizie, nel corso dell’incontro, svolto insieme ai militari del Nucleo Carabinieri Antisabotaggio di Lecce, è stato affrontato il tema della prevenzione in merito all’utilizzo di materiale pirotecnico.Carabinieri_incontrano_gli_studenti_2.jpg

Gli studenti hanno partecipato con interesse all’incontro e hanno rivolto numerose domande e rappresentato alcuni loro dubbi. L’Arma dei Carabinieri da sempre promuove questo tipo di contributo culturale, coinvolgendo attivamente gli studenti, con i quali viene instaurato un concreto confronto, stimolandone la curiosità, al fine di favorire la pratica del valore della legalità soprattutto con esempi pratici. L’incontro è inserito in una più ampia calendarizzazione di appuntamenti che vedono l’Arma dei Carabinieri apportare il suo contributo di vicinanza ai giovani e giovanissimi studenti con l’obiettivo di abbattere il muro dell’omertà, accrescere il senso civico e la fiducia verso le Istituzioni.

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Nelle edicole il nuovo numero di “Buone Nuove – l’altra informazione”, il periodico edito dalla Km707 Smart srls che porta le firme di due giornalisti di Mesagne: Cosimo Saracino e Tranquillino Cavallo.

Stralcio dell'Editoriale che potrete leggere nel nuovo numero:

ALBERELLI, CICLAMINI E SOLIDARIETÀ: ECCO LA MESAGNE CHE CRESCE
I mesagnesi riescono a dare il massimo in termini di comunità proprio nei periodi più forti, come quello che stiamo vivendo in attesa del Santo Natale. Lo hanno fatto in passato e lo continuano a fare anche oggi con qualche esperienza in più…

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I Cicloamici in collaborazione con la Pro Loco di Erchie propongono per domenica 18 dicembre un itinerario da Mesagne a Erchie con visita guidata al Santuario di Santa Lucia e alla città di Erchie.



“TRA SANTA LUCIA E NATALE… …tradizioni, suoni, colori e sapori”, è l’iniziativa di promozione culturale e turistica della Pro Loco Erchie in cui si inserisce l’evento in bici. Domenica 18 Dicembre 2022 sono previste visite guidate, esposizione e degustazione di prodotti tipici ed esibizione di artisti di strada. I Cicloamici raggiungeranno il comune di Erchie da Mesagna attraverso un circuito di strade secondarie e comunali.

 

Indice dei contenuti

 

 Il programma dell’escursione in bici


Da Mesagne ore 9:00 raduno e partenza: Piazza IV Novembre 
Indicazioni da Google Maps del luogo di incontro undefined
Percorso : Percorso pianeggiante facile di bassa difficoltà di circa 40Km per strade prevalentemente asfaltate .
Pranzo: Pranzo a casa e rientro in ora brasciola. A Erchie piccola degustazione di prodotti locali.
Rientro: per le ore 13 a Mesagne.
Info e capigita: Antonio Licciulli 3333744725 .

 Santa Lucia a Erchie


La venerazione di Santa Lucia pare essere una delle eredità del periodo in cui il Salento era una terra controllata dai bizantini


Secondo l’agiografia, Santa Lucia era una giovane siracusana vissuta tra III e IV secolo, educata dalla madre alla fede cristiana fino alla decisione di consacrarsi a Dio rifiutando di sposarsi; sarà perseguitata in quanto cristiana, quindi processata e condannata a morte: prima di morire, la tradizione tramanda che abbia subito il “supplizio degli occhi”, privata degli occhi per sottrarsi alle voglie del promesso sposo impostogli dal padre. Subì il martirio nella sua città il 13 dicembre del 304 d.C. e venne sepolta in una catacomba che divenne centro di fede, ma con l’arrivo degli invasori musulmani il corpo della santa siciliana venne portato in un luogo segreto per sottrarlo a un’ eventuale profanazione. Tale luogo rimase oscuro, finché il generale bizantino Giorgio Maniace libererà Siracusa e, ritrovato il corpo della Martire, deciderà di farne dono alla sua imperatrice Teodora, insieme a quello della catanese Sant’Agata.

Sarà così che entrerà in scena il paesino del Salento brindisino, Erchie, che conserva ancora oggi un forte legame con Santa Lucia, espresso da un Santuario a lei dedicato e la fonte d’acqua meta di tanti pellegrini, e gemellata non a caso con la città di Siracusa. La leggenda narra che, intrapresa la via per recarsi a Costantinopoli, il generale Maniace sostò proprio nella foresta oritana, nei pressi di una sorgente (oggi a circa 9 metri sotto il Santuario) in una grotta che si apriva su di un avvallamento nella zona di Hercle, l’attuale Erchie. I monaci basiliani che dimoravano nella vicina grotta dell’Annunziata, dopo aver venerato le sacre spoglie, ricevettero in dono come reliquia un osso della Martire e, collocatolo nella grotta ai margini dell’avvallamento, questa sarà adibita a Cappella arricchita con affreschi raffiguranti la vita della santa: nel corso degli anni si diffuse la voce dell’esistenza di questo luogo sacro e si avviò un vero e proprio pellegrinaggio verso Erchie. Prima meta anche del rito delle “perdonanze”, dei piccoli pellegrinaggi che si compiono in terra brindisina nelle settimane posteriori alla Pasqua fino all’Ascensione: il secondo giovedì dopo Pasquetta è, di fatto, usanza recarsi ad Erchie per chiedere una grazia.

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CARABINIERI TUTELA AMBIENTALE e SOGIN firmano PROTOCOLLO D’INTESA PER la GESTIONE e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, convenzionali e delle sorgenti radioattive orfane. La firma è avvenuta alla presenza del Sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Claudio Barbaro. 

Ieri mattina, alla presenza del Sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Claudio Barbaro, il Commissario di Sogin, Prefetto Fiamma Spena e il Comandante dei Carabinieri Tutela Ambientale e Transizione Ecologica, Gen. B. Valerio Giardina hanno firmato il Protocollo d’intesa finalizzato alla collaborazione nelle operazioni di recupero, gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi e convenzionali e delle sorgenti radioattive orfane.                                                                                                                              

Il Protocollo prevede l’organizzazione di attività formative reciproche nei settori di interesse comune e la collaborazione nello sviluppo di attività di analisi, ed eventuale aggiornamento, delle procedure riguardanti la gestione dei rifiuti radioattivi e convenzionali, nonché delle terre e rocce da scavo prodotte nei lavori di disattivazione dei siti nucleari.

L’accordo è in linea con la strategia di economia circolare che Sogin adotta, da sempre, per minimizzare i rifiuti prodotti e massimizzare il volume dei materiali da recuperare. Una strategia che si sviluppa su quattro driver: riciclo dei materiali smantellati; efficientamento dei consumi energetici; riutilizzo di strutture e componenti durante i lavori di dismissione; riduzione dell’impatto ambientale in ogni fase dei lavori. Lo smantellamento degli impianti nucleari italiani permetterà di recuperare oltre un milione di tonnellate di materiale, l’89% delle strutture sistemi e componenti che saranno smantellati.

“Nello spirito di collaborazione tra le strutture dello Stato, questo Protocollo d’intesa, mettendo a fattor comune esperienze, competenze, risorse ed energie - ha dichiarato Claudio Barbaro, Sottosegretario all’Ambiente e della Sicurezza Energetica - ha lo scopo ultimo di rafforzare la capacità del Paese di attuare il cambiamento energetico e la transizione verso un mondo più green e renderne più efficaci i risultati, nello specifico nella gestione dei rifiuti radioattivi, il loro stoccaggio e lo smantellamento delle infrastrutture nucleari”.

“Siamo orgogliosi – ha commentato Fiamma Spena, Commissario di Sogin – di questa collaborazione con il Comando Tutela Ambientale e Transizione Ecologica dei Carabinieri, che conferma il valore delle competenze della Società e del suo impegno quotidiano per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ambiente nello smantellamento degli impianti nucleari e nella gestione dei rifiuti, sia radioattivi che convenzionali”.

“Il Protocollo siglato – ha affermato Valerio Giardina, Comandante dei Carabinieri Tutela Ambientale e Transizione Ecologica – segue le decisioni assunte dal Governo in seno al Decreto Sostegni, approvato il 15 giugno scorso, nel cui contesto le unità specializzate del Comando Carabinieri Tutela Ambientale e Transizione Ecologica, in linea con le direttive del Comandante Generale Teo Luzi in materia di protezione ambientale e tutela della salute dei cittadini, opereranno con rinnovato entusiasmo e spirito di leale collaborazione con il Prefetto Spena per supportare le attività di smantellamento degli impianti nucleari italiani, la gestione dei rifiuti radioattivi e la realizzazione del deposito nazionale”.

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Nell'ambito del progetto "Città Smart in Blu" promosso dall'associazione "il Bene che ti voglio", al quale Mesagne ha aderito nel novembre del 2021, questo pomeriggio alle ore 17.00 presso l'aula consiliare di Mesagne si terrà un incontro informativo a favore di commercianti e cittadini. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione sul tema del disturbo dello spettro autistico. In particolare il progetto ha come finalità quella di creare una corsia preferenziale che permetta, grazie al "pass di cortesia'", di bypassare le code nelle attività commerciali che aderiscono all’iniziativa al fine di aiutare le famiglie delle persone con DSA ad affrontare queste quotidiane difficoltà.

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Torna la musica del gruppo mesagnese dei Tolleranza Zero, che da martedì 20 dicembre sarà su tutte le piattaforme digitali con il nuovo singolo, dal titolo “Oggi è un giorno migliore”.
Il testo del nuovo brano, a firma di Fabrizio Valentini per musica e testi, espone le mille contraddizioni degli esseri umani, un tema caro al frontman della band. Subire, a volte ingiustamente, il giudizio degli altri pone l’uomo al centro di un conflitto interiore, in cui ci si chiede se quel che ci ferisce sia una critica fine a se stessa o un modo per crescere e migliorarsi.
“Secondo lui sono ibrido/Secondo tanti, simpatico/Per alcuni, un miracolo/La brutta copia di un atomo…. Ma perché la gente ha sempre da dire/ Parla a vanvera e spesso per punire”.
Per Valentini, è nelle braccia di persone fidate che ci si ritrova a proprio agio, finalmente protetti dalle parole affilate di chi dispensa commenti non richiesti, scoprendo che, anche in mezzo a tutte le cattiverie gratuite, non si smette di provare bene per gli altri, oltre che per se stessi.
“Per fortuna ho sempre te come rifugio/ la risposta giusta alle mie incertezze… Oggi, comunque, è un giorno migliore/Ho provato amore per gli altri/ Lo accetterò, mi amerò”.
I Tolleranza Zero sono Fabrizio Valentini (voce e chitarra), Gianni Manca (chitarra), Luca Andrea Sconosciuto (tastiere), Piero De Matteis (basso), Giovanni Facecchia (batteria) e Paride Dell’Aquila (percussioni).
Il progetto grafico di copertina è stato realizzato da Ivo Mitrugno.
Il brano “Oggi è un giorno migliore”, registrato presso gli One Studio Recording di Latiano (Br) e arrangiato dai Tolleranza Zero, sarà disponibile da martedì 20 dicembre su tutte le piattaforme musicali in streaming.
Seguite le pagine del gruppo sui maggiori social network per restare aggiornati sulle novità e sulle prossime serate dal vivo.

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Il Consorzio stabilizza sette dipendenti dell’Ambito BR/1 dei Comuni di Brindisi e S.Vito dei Normanni. Sono stati firmati oggi, 14 dicembre 2022, i primi contratti di stabilizzazione a tempo pieno e indeterminato di dipendenti dell’Ambito da parte del Consorzio relativo all’Ambito dei Comuni di Brindisi e San Vito dei Normanni.

Il Consorzio finalizzato alla realizzazione del Sistema Integrato di Welfare dell’Ambito territoriale sociale n. BR/1 è nato il 29 dicembre 2021, una nuova struttura organizzativa autonoma e stabile per gestire il Piano sociale di zona, progettare e co-progettare insieme al terzo settore nuovi servizi alla cittadinanza.

Il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, il sindaco di San Vito dei Normanni Silvana Errico e l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Brindisi Isabella Lettori hanno partecipato alla sottoscrizione dei contratti a tempo pieno e indeterminato, con decorrenza dal primo gennaio 2023, di sette dipendenti per i seguenti profili professionali: 4 assistenti sociali (categoria D),1 funzionario amministrativo (categoria D) e 2 educatori (categoria D).

“Ad un anno dalla nascita del Consorzio arrivano le prime stabilizzazioni, è un traguardo importante che sapevamo di raggiungere attraverso un‘organizzazione più snella e che può disporre di proprio personale per rendere più efficienti e stabili i servizi a beneficio della popolazione più fragile. Un segnale positivo in un periodo di forte crisi”, dichiara il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi.

“La stabilizzazione di personale attraverso il Consorzio rientra negli obiettivi che ci siamo prefissati con questa nuova organizzazione, rendere i servizi sociali con i bisogni delle persone centrali nell’operato delle nostre amministrazioni. Auguro alle dipendenti che ora hanno un contratto stabile, di lavorare con maggiore serenità, un sentimento che porterà sicuramente benessere anche alle persone che ricevono i servizi”, commenta il sindaco di San Vito dei Normanni Silvana D’Errico.

“È un giorno felice per la nostra amministrazione e quella di San Vito dei Normanni, stabilizzare lavoratrici che operano da diversi anni nel settore dei Servizi sociali è una grande soddisfazione.

In questa mia esperienza da assessore ho avuto modo di conoscere l’impegno di assistenti sociali, educatori e funzionari, figure indispensabili per dare risposte ai numerosi bisogni della nostra comunità. Poter finalmente stabilizzare, grazie alla struttura innovativa del Consorzio, Valentina, Marzia, Giovanna, Alessandra, Tamara, Marianna e Simona significa dare maggiori garanzie al lavoro e ai cittadini stessi”, conclude l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Brindisi Isabella Lettori.

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Dati del giorno: 14 dicembre 2022

1.424
Nuovi casi
13.458
Test giornalieri
10
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 357
Provincia di Bat: 102
Provincia di Brindisi: 154
Provincia di Foggia: 180
Provincia di Lecce: 441
Provincia di Taranto: 176
Residenti fuori regione: 11
Provincia in definizione: 3
17.957
Persone attualmente positive
281
Persone ricoverate in area non critica
10
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.576.677
Casi totali
13.359.379
Test eseguiti
1.549.376
Persone guarite
9.344
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 505.202
Provincia di Bat: 132.832
Provincia di Brindisi: 150.735
Provincia di Foggia: 219.859
Provincia di Lecce: 333.851
Provincia di Taranto: 212.368
Residenti fuori regione: 16.544
Provincia in definizione: 5.286

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Essere svegliati con la luce di una torcia puntata in faccia quando non è un familiare, ma un balordo che ti sta depredando casa fa venire i brividi. È quanto accaduto in una villetta della zona residenziale Torretta, dove i ladri sono entrati in casa e hanno iniziato a rovistare per cercare soldi e preziosi. Nel buio dell’abitazione si sono fatti strada con una torcia per trovare il bottino. Almeno fino a quando il fascio di luce ha incrociato il volto di un bimbo che dormiva nel suo lettino. I ladri hanno voltato i tacchi e sono andati via, il bimbo credendo che fosse il fratello ha riabbassato la testa sul cuscino e ha continuato a dormire. La scoperta è stata fatta poco dopo quando i genitori si sono accorti che l’abitazione era stata messa a soqquadro dai malviventi. Storie che per Mesagne sono divenute, purtroppo, di ordinaria follia. Così, se in una parte della città, che si sta apprestando a vivere il Natale, scintillano le luci dall’altra parte della città c’è la luce emanata dalle torce dei malviventi che portano oscurità e brividi nella comunità locale.

“Non si può vivere in questa situazione – ha spiegato un gruppo di residenti delle zone Torretta-Palmitella -. Abbiamo il timore di essere derubati. Abbiamo paura di uscire da casa. Non è possibile che nel ventunesimo secolo ci auto sequestriamo in casa per timore che se usciamo ci svaligiano l’abitazione”. La maggior parte delle villette derubate dai balordi sono prive del sistema di allarme e di videosorveglianza. “Purtroppo non tutti noi ci possiamo permettere di installare un sistema di allarme che costa mediamente intorno alle 3 mila euro oltre ai costi di un sistema di videosorveglianza – hanno fatto notare i residenti -. Abbiamo chiesto aiuto più volte alle istituzioni, ma non abbiamo sortito nulla”. Molti dei residenti sono abbonati a istituti di vigilanza privati ai quali è stato chiesto un aumento di attenzione nei confronti degli immobili vigilati. “In alcuni casi quando scatta il sistema di allarme occorrono diversi minuti prima che arrivino i vigilantes sul posto, tempo sufficiente ai malviventi per portare a termine il loro raid.

La centrale operativa, infatti, non invia subito la pattuglia sul luogo segnalato, ma telefona all’utente per accertarsi che l’allarme non sia scattato per suo errore tecnico”, hanno proseguito i residenti. Tuttavia, per risolvere questo allarme sociale servono indagini certosine, tradizionali e scientifiche, per individuare le bande di malviventi che, secondo gli addetti ai lavori, provengono da fuori provincia. Intanto, la polizia ha invitato i cittadini a segnalare al numero di emergenza 113 eventuali situazioni strane riscontrate o persone sospette. Pertanto resta basilare, per epurare questo cancro sociale, mettere in campo un coordinamento di azione tra polizia, carabinieri, polizia locale e vigilantes. E non solo a livello locale poiché il fenomeno ha travolto l’intera provincia.

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