Redazione

Con il Progetto “Un sorriso per i più piccoli” la Mutua Sanitaria Cesare Pozzo, ha donato un contributo economico all’ AICE (Associazione Italiana contro l’Epilessia) di Brindisi che ha sua volta ha deciso di devolverlo all’ I.R.C.C.S. “Eugenio Medea“ di Brindisi per l’acquisto di nuove cuffiette per elettroencefalo-gramma. La cerimonia, semplice e frugale, si è svolta mercoledì 4 gennaio 2023 nella Sede della Nostra Famiglia “E. Medea” di Brindisi, localizzata in un’ala dell’ex Ospedale “Di Summa”; in rappresentanza della Mutua Cesare Pozzo era presente Patrizia Maniglio, vice Presidente del Coordinamento Donne della stessa mutua che ha disposto la donazione.

Il Dott. Antonio Trabacca, Primario dell’istituto, ha ringraziato sia la “Cesare Pozzo” che “l’AICE Brindisi” e messo in rilievo che il Medea è una delle poche strutture sanitarie che si occupa di epilessia dell’infanzia e fa fronte,  da sola nella provincia di Brindisi, alle numerose richieste di aiuto che vengono dalle famiglie che hanno al loro interno queste vere e proprie emergenze sanitarie, raccogliendo anche i piccoli pazienti ricoverati provenienti dal reparto di pediatria sia del Perrino che del CamberlIngo di Francavilla Fontana e che soffrono di questa patologia. Il Dott. Trabacca ha anche fatto notare che il Medea è l’unica struttura,  da Roma in giù, che possiede una stanza per il monitoraggio dell’elettroencefalogramma a lungo termine (LTM) dedicata all’epilessia farmacoresistente dell’infanzia. Alla cerimonia, in rappresentanza del Medea, oltre al Dott. Trabacca erano presenti la Dott.ssa Maria Grazia Bacca -  Direttore Generale; Annalisa Baldassarri - Responsabile Amministrativa e Pierina Zanini - Responsabile Operativa. L’iniziativa della donazione, come già detto,  ha visto la collaborazione dell’AICE Brindisi che ha anche donato alcune “calze della solidarietà” per allietare i bambini ricoverati, in questo momento, presso la struttura.

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Epidemia COVID-19

Bollettino Epidemiologico
Regione Puglia

Dati del giorno: 04 gennaio 2023

1.541
Nuovi casi
9.720
Test giornalieri
8
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 508
Provincia di Bat: 106
Provincia di Brindisi: 143
Provincia di Foggia: 186
Provincia di Lecce: 357
Provincia di Taranto: 217
Residenti fuori regione: 20
Provincia in definizione: 4
18.270
Persone attualmente positive
266
Persone ricoverate in area non critica
17
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.603.487
Casi totali
13.514.621
Test eseguiti
1.575.767
Persone guarite
9.450
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 513.031
Provincia di Bat: 134.621
Provincia di Brindisi: 153.406
Provincia di Foggia: 223.526
Provincia di Lecce: 340.676
Provincia di Taranto: 215.989
Residenti fuori regione: 16.898
Provincia in definizione: 5.340

Cambio di rotta in seno alla Omega Mesagne. Dopo un doloroso Consiglio interno tra i vertici societari si e' deciso di affidare la guida tecnica della omonima formazione che milita nel campionato Nazionale di Pallavolo di Serie B Maschile, al Prof Alessandro Medico di Lecce.Il nuovo Mister ,che vanta nobili trascorsi in Serie A e Serie B,si e' messo gia' a lavoro subito dopo Natale." Onorato di essere stato chiamato in causa devo dire che ho trovato una squadra affatto depressa malgrado la posizione in classifica ma soprattutto ho riscontrato in tutti gli atleti grande entusiasmo e voglia di un imminente riscatto.Certo non sara' facile ma io sono fiducioso che i risultati arriveranno.Certamente lo spettro temporale in come tali risultati si potranno concretizzare nessuno c'e' lo puo' dire ma la base di partenza mi sembra piu' che buona."Così ha esordito Medico intervistato dalla Emittente Locale Mesagnesera,a cui poi ha fatto seguito il commento del Dott.Aldo Indolfi, storico Vicepresidente del Sodalizio.

"La sofferta scelta di esonerare il nostro amato Mister Tony Lo Re e' stata tra le piu' dolorose che ricordi da quando faccio parte di questo Sodalizio.Dare una sterzata e' sembrata la cosa piu' giusta da farsi.In primis per rispetto ai nostri Sponsor che tanto stanno spendendo per sostenerci,ed in secondo luogo mandare un segnale forte alla squadra ed ai nostri ragazzi che d'ora in avanti non ci saranno piu' alibi.Tornando al nostro amico Lo Re ,la Societa' tutta e nessuno escluso,non puo' non ringraziarlo per il lavoro svolto in questi 4 anni.Anni fantastici che hanno fatto si che dalla Serie D arrivassimo in Serie B.Spero che dopo l'amarezza iniziale il buon Tony rimanga ancora con noi sotto altri incarichi" Occhi puntati dunque a sabato 7 Gennaio a Napoli contro l'Athena Napoli nella Palestra intitolata alla povera Melissa Bassi il cui struggente ricordo rimane scolpito nei cuori di tutti noi.

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 I vertici della ASL di Brindisi il 27.12.2022, dopo aver elencato i tentativi esperiti, hanno chiesto al Prefetto di Brindisi «la dichiarazione dello stato di emergenza per i tre pronto soccorso della ASL Brindisi, attivando tutte le procedure straordinarie consentite». Ciò «in considerazione della gravissima carenza di personale assegnato stabilmente al Pronto Soccorso che rischia di interrompere la specifica attività assistenziale».

              Non sappiamo se il Prefetto abbia fornito alcuna risposta, nè se il Governo – l’unico a poterlo fare - intenda accogliere la richiesta della ASL brindisina riconoscendo la gravità della situazione e affidando i tre pronto soccorso della provincia o persino la guida della stessa ASL (Brindisi, Francavilla Fontana e Ostuni) alla Protezione Civile. Per cui al momento non c’è nessuno stato di emergenza dichiarato ma solo – come dice il presidente dell’Ordine dei medici di Brindisi alla stampa - «la pratica di sottrarre medici da altri reparti per mandarli al pronto soccorso, che impropria e illegittima sta mettendo in crisi altri settori. Ad esempio se si sottrae il medico di Chirurgia senologica per destinarlo al pronto soccorso, non può̀ sicuramente curare un paziente oncologico che magari attende la visita programmata da due mesi».  E aggiunge: «Il ricorso a professionisti privi dei requisiti previsti per legge per il reclutamento di medici nei servizi di pronto soccorso mette infatti a rischio la qualità̀ e sicurezza delle cure offerte ai cittadini».

              Ma al di là degli aspetti giuridici sulla utilizzabilità o meno di medici senza titolo idoneo nel ruolo richiesto in pronto soccorso e di altre considerazioni sui tagli alla sanità locale negli ultimi decenni da parte delle politiche regionali, ciò che emerge chiaramente è che Brindisi non è una provincia sicura di fronte ad una emergenza sanitaria, nè per chi vi abita nè per chi la visita. Non lo è in condizioni di normalità e non lo sarebbe – come il Forum ha scritto al Prefetto in corso di osservazioni al piano di emergenza esterna del petrolchimico – in caso di incidente rilevante.

              Ciò che comunque desta meraviglia è lo stupore dei tanti che avrebbero potuto e dovuto farsi parte diligente (o porvi rimedio) ben prima che la situazione degenerasse nella maniera estremamente critica qual è ora, nonostante che le condizioni dei pronto soccorso fossero ben note, non fosse altro per le tante denunce, comprese quelle del «Forum Ambiente Salute e Sviluppo». Ma ora si ponga riparo senza ulteriori indugi.

              Se ne facciano una ragione i Sindaci e il Presidente della Provincia chiedendo subito e con forza al Governo di affidare alla Protezione Civile quanto prima almeno i pronto soccorso di Brindisi per evitare eventi irreparabili e l’aggravamento delle attività ordinarie già in affanno per sottrazione di ulteriore personale.

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                                                                                                                                     Forum Ambiente Salute e Sviluppo

Sono iniziati i lavori di restauro e rifunzionalizzazione del bene militare Batteria Menga, situato sul litorale nord all’interno del Parco di Punta Penne – Punta del Serrone, come Polo della cultura del Mare e del Mediterraneo.

Il progetto candidato ad agosto dall’amministrazione comunale al bando “Fondo Cultura” del Ministero della Cultura è stato ammesso a finanziamento per un totale di 1,2 milioni di euro.

Il cantiere della durata di circa 8 mesi prevede la realizzazione di un Polo culturale altamente tecnologico all’interno di un parco costiero di interesse storico naturalistico, con sale digitali a 360 gradi per immergersi, conoscere e vivere la storia di Brindisi, dalle sue tracce difensive alle testimonianze di città accogliente.

La parte superiore della fortificazione verrà messa in sicurezza e si trasformerà in una terrazza panoramica che affaccia su un paesaggio di pregio naturalistico. Sarà possibile ammirare la macchia mediterranea, la Torre di Punta Penne, il mare con la scogliera dalla forma caratteristica solcata da profonde scanalature “i campi carreggiati”.

L’intervento è coordinato con il restauro di un altro bene la “Casa dell’Ammiraglio” distante poche centinaia di metri, grazie al progetto dell’amministrazione comunale finanziato dal GAL Alto Salento, che lo trasformerà in un info point per servizi al turismo, dove si potranno prenotare le visite al parco, le esperienze in mare e la visita digitale della Batteria Menga.batteria_menga_indicazioni.jpg

“La nostra costa ha una grande valore naturalistico ma anche storico e questo progetto è la sintesi del potenziale che il nostro territorio esprime – dichiara il sindaco Riccardo Rossi -. Il bellissimo parco conserva dei beni storici di pregio che meritano di essere valorizzati e conosciuti, il Polo culturale all’interno della Batteria Menga sarà un luogo unico che potrà attrarre molti visitatori. La fortificazione è un altro luogo del cuore e dell’immaginario di Brindisi che ora diventerà raggiungibile, fruibile e godibile. Un intervento che insieme al Contratto istituzionale di Sviluppo ridisegna il futuro di Brindisi con la sua vocazione legata al mare. Appropriarsi della propria identità rende forte e riconoscibile la nostra città”.

“Continua l'opera di riqualificazione della nostra litoranea nord - precisa l’assessore ai Lavori pubblici Elena Tiziana Brigante -. Il progetto innovativo per la Batteria Menga inizia a prendere forma e si sviluppa in coerenza al piano di rigenerazione urbana che interessa la litoranea nord di Brindisi. L’intervento è partito con un’importante pulizia dei locali che erano abbandonati da tanti anni e oggi siamo riusciti a fare un sopralluogo per presentare il progetto che dovrebbe concludersi questa estate. Dopo Cala Materdomini arriva quest’altro importante traguardo che qualifica la nostra costa".

“Brindisi merita un'offerta turistica innovativa, al pari di altre città europee. Con questo spirito abbiamo candidato il progetto, approvato dal Ministero – aggiunge l’assessore al Turismo Emma Taveri -. Un museo del mare digitale immersivo in una ex batteria militare è una proposta unica nel suo genere, siamo orgogliosi che nasca qui a Brindisi.
 Abbiamo previsto un moderno centro visite, anch’esso candidato e ammesso a finanziamento, che sarà il punto d'accesso per le escursioni.
 Già nel 2021 qui si sono svolte numerose visite guidate, e con questa graduale opera di riqualificazione puntiamo a rendere Punta del Serrone un parco più accogliente per il turismo sostenibile, da segnalare e far visitare a giornalisti e operatori come futura proposta per apprezzare la nostra bellissima città”.batteria_menga_lavori.jpg

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Deve espiare 6 anni, 7 mesi e 8 giorni di reclusione, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Fasano hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica di Brindisi nei confronti di un 53enne del luogo, già sottoposto agli arresti domiciliari, dovendo espiare la pena di 6 anni, 7 mesi e 8 giorni di reclusione per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio commesso in Fasano tra il 2019 e il 2020. Il provvedimento scaturisce dall’attività investigativa condotta dai Carabinieri della Compagnia - Nucleo Operativo e Radiomobile di Fasano, avviata nell’anno 2019 conseguentemente ad attentati incendiari di autovetture e locali attività commerciali, che ha fatto affiorare, in capo all’uomo, responsabilità penali relativi allo spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto alla Casa Circondariale di Brindisi come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Per festeggiare i cento anni dalla nascita di Pietro Garinei, uno dei più esperti e arguti autori teatrali del Novecento, va in scena una commedia musicale della premiata ditta Garinei & Giovannini, i due ideatori della commedia musicale italiana, con stile elegante, battute mordenti, terreno fertile per primi attori e palestra per tanti artisti “caratteristi” che hanno fatto la storia del teatro leggero italiano. Approda così al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi la commedia “Se devi dire una bugia dilla grossa”, dal soggetto di Ray Cooney, in programma martedì 10 gennaio con sipario alle ore 20.30. Biglietti disponibili online alla pagina rebrand.ly/Bugia e in botteghino, aperto dal lunedì al venerdì ore 11-13 e 16.30-18.30. Info T. 0831 562 554 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La commedia ebbe una fortunata versione televisiva nel 1986 curata da Eros Macchi con protagonisti Johnny Dorelli, Paola Quattrini, Gloria Guida e Riccardo Garrone. La regia originale è di Pietro Garinei, fin dagli anni Sessanta raffinato assertore del divertimento a teatro grazie a messinscene memorabili come “Rugantino” e “Aggiungi un posto a tavola”. 

L’allestimento è ispirato a quello originale firmato dai due autori del Teatro Sistina, con la hall dell’albergo e le due camere da letto, dove si svolge la vicenda del ministro del governo De Mitri, che vorrebbe intrattenere relazioni extraconiugali con una esponente dell’opposizione. La situazione gli sfuggirà di mano con un crescendo di equivoci, battibecchi e colpi di scena sempre più serrati, nel segno del sano divertimento. La versione riadattata da Iaia Fiastri vede protagonisti Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e la partecipazione di Paola Quattrini che per la terza volta interpreta il ruolo della moglie dell’onorevole. Lo spettacolo porta in scena per la prima volta a teatro Paola Barale nel ruolo di Susanna Rolandi, già interpretato da Gloria Guida e Anna Falchi. Nel cast anche Ninì Salerno, Marco Cavallaro e Alessandro D’Ambrosi.

La commedia ha un ritmo recitativo incalzante che, per capacità attoriali e scelta registica, rimane costante per l’intera durata della pièce, assecondando lo spirito della versione originale. Lo schema classico ambientato in due stanze attigue dello stesso albergo, che ha nella continua apertura e chiusura di porte la metafora dell’incertezza e dell’equivoco, trova una sua originalità nella prova degli interpreti principali. Le singolarità dei personaggi, registicamente ben caratterizzati, si esaltano nella condivisione di una situazione che mette a nudo nevrosi, fragilità e bisogni troppo spesso mascherati. Antonio Catania, nei panni dell’onorevole De Mitri, “racconta” un personaggio apparentemente compassato, abituato a vivere nel torbido, ma nel contempo simpaticamente “piccolo” come i suoi desideri. 

 

Gianluca Ramazzotti, attraverso un’interpretazione policromatica, si contrappone all’onorevole De Mitri dando vita a un personaggio ingenuo, goffo, quasi macchiettistico ma decisamente reale, invischiato e predato suo malgrado dalla turbolenza delle vicende di cui è la vera vittima. Paola Quattrini, presente già nella messinscena televisiva, con la sua simpatica Natalia De Mitri affronta gli inciampi della vita con ironia e ingenua leggerezza. L’impulsività del personaggio, a stento controllata, è il sintomo di una storia matrimoniale in disarmo. Ninì Salerno veste di austerità ed eleganza il suo personaggio dal quale stilla una malcelata curiosità per il turbinio delle vicende che si svolgono nel suo albergo. L’allestimento delinea con esattezza i tratti dei personaggi e la ricerca di quella via mediana che passa tra la personalizzazione e salvaguardia della prima regia di Garinei. 

«È un grande successo che sorprende dopo quasi quaranta anni - ha detto Paola Quattrini -. Anche se il testo è stato aggiornato, in fondo è rimasto simile all’originale; una macchina infernale per far ridere, ogni volta una festa per noi e per il pubblico. È il classico della commedia brillante che tra tutti ha retto meglio nella storia del suo genere. Il grande Garinei la scrisse per Johnny Dorelli. Io ho avuto la fortuna di fare tutte e tre edizioni, sono l’unico filo conduttore tra la prima e quest’ultima: è una cosa molto strana, in America forse è normale, qui entrerò nel Guinness dei primati. Credo che la gente abbia bisogno di ridere, di rilassarsi finalmente e soprattutto di cose belle, pulite. Nel nostro spettacolo non ci sono volgarità: è uno spettacolo nel quale la qualità attoriale incide in modo determinante».

«Riprendere uno spettacolo come “Se devi dire una bugia dilla grossa” - ha aggiunto Gianluca Ramazzotti - è come avere in mano una cambiale sicurissima grazie alla solida struttura comica che caratterizza la commedia, che lo stesso Cooney aveva rappresentato allo Shaftesbury Theatre e che Garinei ha poi portato in scena con enorme successo. Dopo l’ultima edizione del 2000 con Jannuzzo, Quattrini, Testi, sempre per la regia di Garinei, la Ginevra Media Production ha deciso di riprendere la produzione dello spettacolo grazie al suo coinvolgente crescendo di leggerezza e ironia».

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Lotto, doppietta in Puglia: vinti oltre 88mila euro. Puglia fortunata al Lotto: come riporta Agipronews, sono state centrate due vincite, una da 62.500 euro a Barletta e una da 25.600 euro a Mottola. Il primo concorso dell'anno del Lotto ha distribuito 8,6 milioni di euro in tutta Italia.

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INFLAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, VOLANO PREZZI INSALATA NEL CARRELLO (+25,1%); MA NEI CAMPI BISOGNA VENDERE 7 KG DI CARCIOFI PER UN CAFFE’.

Crescono i prezzi al dettaglio dei prodotti alimentari con aumenti record del 25,1% in un anno per le verdure, mentre la frutta cresce del 6,5%, ma è crisi profonda nei campi dove bisogna vendere 7 chili di carciofi per comperare un caffè. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, con i prezzi dei carciofi in caduta libera in campagna in Puglia, con prezzi inaccettabili fino a 18 centesimi per un mercato freddo, sporcato al contempo dalle importazioni massicce di prodotto estero da Tunisia ed Egitto, mentre le imprese agricole strozzate tra l’altro dall’aumento esponenziale degli alti costi di produzione.

“Inaccettabile il crollo dei prezzi di oltre il 70% per il carciofo violetto di Brindisi, il francesino, un prodotto pregiato che oggi vede le quotazioni a picco fino a 0,18 euro, anche per la concorrenza spietata delle importazioni selvagge dall’estero di prodotto di dubbia qualità da Tunisia ed Egitto. Il prodotto di pregio già in questa prima decade di gennaio, per non buttarlo, sta finendo all’industria di trasformazione. Una situazione inaccettabile in uno scenario di crisi che andrebbe affrontata con maggiore serietà senza speculare sugli anelli più deboli della filiera, gli agricoltori e i consumatori”, denuncia il presidente di Coldiretti Brindisi, Filippo De Miccolis Angelini.

Lo scenario è aggravato dal clima pazzo – insiste Coldiretti Puglia – che mette a repentaglio la produzione, con gli agricoltori che devono salvare il prodotto dal clima umido e dallo scirocco, con le temperature sopra la media stagionale. In Puglia si producono 1.245.400 quintali di carciofi – ricorda Coldiretti Puglia – di cui 475mila solo nella provincia di Brindisi, una delle aree vocate soprattutto per i carciofi di pregio, tanto da essersi assicurata il riconoscimento comunitario della IGP (indicazione Geografica Protetta) al carciofo brindisino.

Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove – continua la Coldiretti regionale – più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. Va riposta una particolare attenzione – aggiunge Coldiretti Puglia – alla provenienza dei prodotti acquistati con un deciso orientamento a sostenere gli acquisti di prodotti Made in Puglia per aiutare lavoro ed economia.

Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione i per salvare aziende e stalle, conclude Coldiretti Puglia, nel sottolineare che occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.

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ENERGIA: COLDIRETTI PUGLIA, DA 25/1 SOSTEGNI TAGLIA BOLLETTE PER TENERE ACCESE SERRE; CARO GAS PESA SU FAMIGLIE E IMPRESE.

Al via dal 25 gennaio le domande per gli aiuti contro i maggiori costi energetici delle imprese florovivaistiche, quando l’ aumento del gas pesa su famiglie e  imprese costrette a fare i conti con costi energetici fuori controllo. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento alle emanazione delle istruzioni operative da AGEA per la presentazione delle domande relative all’intervento a sostegno della riduzione dei maggiori costi energetici sostenuti dalle imprese florovivaistiche ai sensi del DM 19 ottobre 2022 n.532191, proprio quando l' aumento della bolletta del gas a dicembre è stato stimato pari al 20% da Nomisma.

Alle imprese agricole beneficiarie sarà concesso un aiuto – spiega Coldiretti Puglia - per l’acquisto di una o più delle seguenti risorse energetiche, energia elettrica, gas metano, G.P.L., gasolio, biomasse utilizzate per la combustione in azienda, qualora i costi sostenuti nel periodo 1° marzo 2022 – 31 agosto 2022 risultino superiori di almeno il 30% rispetto ai costi complessivamente sostenuti nel medesimo periodo dell’anno 2021.

Le aziende florovivaistiche – evidenzia Coldiretti regionale - stanno affrontando aumenti di costi a valanga, come +250% per i fertilizzanti, +110% per il gasolio, +15% per i fitosanitari contro i parassiti, +45% per i servizi di noleggio, secondo gli ultimi dati Crea. Ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi – continua Coldiretti - dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. E – sottolinea Coldiretti – sono esplose anche le spese di trasporto in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.

E se in altri settori si cerca di concentrare le operazioni colturali nelle ore di minor costo dell’energia elettrica – rileva Coldiretti Puglia - le imprese florovivaistiche non possono interrompere le attività pena la morte delle piante o la mancata fioritura per prodotti agricoli altamente deperibili. Le rose ad esempio hanno bisogno di una temperatura fissa di almeno 15 gradi per fiorire e lo stesso vale per le gerbere, mentre per le orchidee servono almeno 20-22 gradi per fiorire e 14 ore di illuminazione ed in assenza di riscaldamento muoiono.

Il settore florovivaistico in Puglia si sviluppa sul distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione. In provincia di Lecce il settore florovivaistico rappresenta ben il 12,4% della produzione agricola, mentre in provincia di Bari  il settore florovivaistico costituisce il 5,8% del valore della produzione agricola. In realtà, confrontando la distribuzione delle aziende per classi di superficie, si registra che, in termini di dotazione in fattore “terra”, le aziende pugliesi sono mediamente più grandi della media nazionale. Delle 853 aziende floricole il 65% si colloca tra 1 e 5 ha mentre a livello nazionale la stragrande maggioranza delle aziende (58,2%) ha una superficie inferiore ad 1 ettaro.

La spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché – sottolinea la Coldiretti – riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’inverno. Il costo dell’energia – continua la Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione.

La produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali, secondo l’analisi della Coldiretti Puglia sulla base dei dati Enea.

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