Redazione

La Festa della Liberazione è la più importante che abbiamo perché è traccia della memoria fondativa della nostra Repubblica.

La città di Brindisi nel 1960 è stata insignita della medaglia d'argento al valore civile, in ricordo del sacrificio dei suoi figli durante i bombardamenti ai quali fu sottoposta dal 1940 al 1945.

Per la sua posizione geografica, Brindisi partecipò con l'intera popolazione attivamente alle operazioni belliche, per la difesa dei valori democratici.

Fu sede del primo Governo democratico della nuova Italia, diventando capitale per 5 mesi. 

Brindisi è stata la prima città a legiferare in materia di libertà di stampa, una delle libertà che sono alla base della nostra Repubblica.

La Festa del 25 aprile coltiva la memoria di questo patrimonio che è da salvaguardare soprattutto per le nuove generazioni, perché la democrazia una volta conquistata,  non è scontato che duri per sempre, ma va difesa giorno per giorno.

I valori della giustizia sociale e della solidarietà che hanno animato la resistenza, ci devono accompagnare anche in questa difficile fase sociale ed economica che stiamo vivendo,  a causa della pandemia.

Quei valori ci insegnano che è possibile uscirne tutti insieme, senza lasciare indietro nessuno.

                                                                       Riccardo Rossi

                                                                     Sindaco di Brindisi

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Oggi celebriamo la Festa della Liberazione, per ricordare la liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista e dal regime fascista. 

Questa ricorrenza ci ricorda l’uscita del nostro Paese da anni di terribile guerra e di assenza di democrazia, per la costruzione di una nuova società che, subito dopo, con il referendum del 2 giugno 1946, scelse la forma repubblicana e diede il via alla riforma dello Stato e delle nostre istituzioni.

Questo percorso storico per il popolo italiano si concluse nel 1948 con la promulgazione della Costituzione Repubblicana, una delle più belle del mondo, che racchiuse nei suoi principi -  molti dei quali ispirati dall’anelito di libertà della Resistenza - il fondamento della società che noi stessi oggi viviamo.

Quest’anno, come avvenuto nel 2020, la ricorrenza di questa festività assume un significato particolare ed un valore più intenso rispetto al passato. L’emergenza del coronavirus non ci consente di organizzare cerimonie pubbliche, per cui la celebrazione nella bella Piazza Santa Teresa potrà avvenire solo in forma sobria, senza quella partecipazione popolare che, invece, rappresenta, da sempre, la caratteristica di questa Festa, quasi a voler confermare quegli stessi sentimenti di gioia e di libertà che il popolo italiano provò nel 1945, nel momento della liberazione.

In questa situazione, quindi, è ancora più importante mantenere la memoria del sacrificio di quanti anteposero alla propria vita l'amore per l’Italia e per la libertà; spetta a noi e ai nostri giovani pensare ora al bene comune, come fecero, allora, coloro che morirono per restituire democrazia e diritti agli italiani.

In un momento in cui siamo costretti all’isolamento per combattere un nemico invisibile, in cui la distanza sociale ci rende un po’ più soli, possiamo e dobbiamo sostenerci a vicenda, riscoprendo, oggi più che mai, quei semi di speranza, di unità di radici e di fraternità che animarono la Resistenza e che oggi possono darci la forza e la tenacia per poter guardare a nuovi obiettivi di rinascita sociale ed economica, nel rispetto dei nostri valori costituzionali e per quanti verranno dopo di noi.

Buon 25 aprile a tutti!

                                                               Carolina Bellantoni  

                                                    Prefetto della Provincia di Brindisi

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Il Consiglio Comunale di Francavilla Fontana nella seduta di venerdì 23 aprile ha adottato un provvedimento in materia urbanistica che chiarisce in maniera definitiva la natura dei possibili insediamenti produttivi nella Zona Pip.

“28 gennaio 1980 – 23 aprile 2021. Sono trascorsi oltre 40 anni dall’adozione dello strumento regolatorio che disciplina le tipologie di insediamenti produttivi nella zona Pip – spiega l’Assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce – e, a causa di una ambiguità normativa mai definitivamente chiarita, gli imprenditori intenzionati a investire nel settore commerciale sono dovuti spesso ricorrere alla giustizia amministrativa per vedersi riconoscere un permesso a costruire o un provvedimento autorizzatorio. L’Amministrazione Comunale ha inteso superare questa lunghissima fase di stallo con lo strumento dell’interpretazione autentica della norma che renderà più agevole il lavoro degli uffici comunali e degli investitori.”

Il provvedimento assunto dal Consiglio comunale pone fine a una ingarbugliata vicenda tecnico-amministrativa che si protraeva sin dalla creazione della Zona Pip.

Nel 1979 il Consiglio comunale istituisce la zona di insediamenti produttivi, successivamente approvata dalla Regione nel 1980. I lotti presenti nell’area vengono destinati ad attività industriali, artigianali e commerciali, ma la quota consentita alla tipologia commerciale viene limitata al 10% del totale degli spazi disponibili.

Negli anni la vocazione produttiva del territorio è cambiata, anche a causa di un mutamento dello scenario economico che ha comportato un interesse crescente verso settori solo apparentemente non ricompresi nella destinazione urbanistica dell’area.

Su questo punto si è generato un cortocircuito tra l'orientamento degli uffici comunali e la giustizia amministrativa, che in più occasioni è intervenuta, pronunciando sentenze sfavorevoli al Comune.

Questo provvedimento di interpretazione autentica delle NTA della zona PIP supera dunque le questioni di interpretazione della normativa che hanno penalizzato lo sviluppo della Città.

“Si chiude una pagina molto controversa della storia recente francavillese – conclude l’Assessore Lonoce – con questo provvedimento di interpretazione autentica la zona Pip cittadina si conforma alle normative nazionali, quindi ora sarà possibile uno sviluppo coerente con le esigenze del sistema produttivo locale e nazionale. Quello che sembra un arido tecnicismo si tradurrà in nuove attività produttive, posti di lavoro e sviluppo del territorio.”

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Proseguono le adesioni al bando “Regala un albero alla tua Città”, l’iniziativa promossa dall’Assessorato al Verde Pubblico per accrescere il patrimonio di arbusti presenti sul territorio di Francavilla Fontana.

Nelle scorse ore sono stati donati e piantati dalla Masseria Santa Croce cinque alberi d’olivo nello spazio attiguo all'ex canneto della Periferia Nord. L’azienda, prima di procedere con la piantumazione degli arbusti, ha preparato il terreno, sistemato le aiuole e pulito con cura l’intera area.

“Ringrazio tutti coloro che in queste settimane stanno aderendo all’iniziativa Regala un albero alla tua Città – dichiara l’Assessore al Verde Pubblico Antonio Martina – grazie al contributo di privati cittadini e aziende stiamo ripopolando il verde cittadino. Anche l’Amministrazione Comunale sta facendo la sua parte. Nei giorni scorsi abbiamo provveduto alla piantumazione di alberi lungo via San Francesco. Non ci fermeremo e proseguiremo nei prossimi mesi con nuove aree.”

Regala un albero alla tua Città è una iniziativa che coinvolge associazioni, imprese e liberi cittadini che possono contribuire ad accrescere il decoro urbano donando nuovi arbusti che, oltre a migliorare l’estetica delle strade, hanno una ricaduta importante sulla salubrità dell'ambiente. Tutti i dettagli per aderire all’iniziativa sono consultabili sul sito internet istituzionale.

Intanto, nella seduta del Consiglio Comunale del 23 aprile è stata approvata la mozione presentata dalle Consigliere Stella Lavota, Tiziana Fino, Ylenia Finimunda Ammaturo, Anna Tagliente, Serena Argese e Antonella Palumbo relativa al progetto “We Tree”.

Con l’adesione a questo progetto l’Amministrazione Comunale si impegna a promuovere lo sviluppo di aree verdi, incentivare i privati nella cura del verde nei propri spazi, sensibilizzare alla mobilità sostenibile, favorire l’educazione ambientale nelle scuole e premiare le iniziative virtuose di tutela ambientale.

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Ulteriori disposizioni del sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, in materia di contenimento e gestione della emergenza epidemiologica da Covid-19, a far data dal 24.04.2021 e fino al 02.05.2021, con possibilità di reiterazione e di modificazione in ragione dell`evolversi della situazione epidemiologica. In allegato l'ordinanza n.9 appena sottoscritta dal sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli. a seguito dell'incontro con il direttore di Igiene e Prevenzione della Asl di Brindisi.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 24 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 13.331 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.255 casi positivi: 333 in provincia di Bari, 182 in provincia di Brindisi, 153 nella provincia BAT, 193 in provincia di Foggia, 145 in provincia di Lecce, 237 in provincia di Taranto, 5 casi di residenti fuori regione, 7 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 33 decessi: 11 in provincia di Bari, 12 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.156.052 test.

173.251 sono i pazienti guariti.

49.062 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 227.978 così suddivisi:

88.098 nella Provincia di Bari;

22.320 nella Provincia di Bat;

16.938 nella Provincia di Brindisi;

41.272 nella Provincia di Foggia;

22.359 nella Provincia di Lecce;

35.896 nella Provincia di Taranto;

743 attribuiti a residenti fuori regione;

352 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Si accende finalmente qualche speranza per il settore delle costruzioni. Per il 2021, infatti, è prevista una crescita del 12%, in netta controtendenza rispetto al meno 8,5% registrato nel 2020.
Una previsione su base annua confermata dal trend di questi primi mesi del 2021, così come risulta dalle rilevazioni dell’Istat. Addirittura si andrebbe oltre il livello pre-pandemia e questo ancor prima dell’effettiva disponibilità di ingenti risorse rivenienti dall’Unione Europea e, per i privati, dalle maglie più larghe del sistema bancario. 
Per il Cresme (istituto di ricerca specializzato nel settore edile) la crescita potrebbe risultare finanche maggiore rispetto a quella ipotizzata dall’Istat grazie ad una serie di elementi congiunturali particolarmente favorevoli. 
La spinta verso livelli confortanti di crescita è frutto senza dubbio degli incentivi fiscali, a partire dal bonus facciate 90% e dal Superbonus 110%. 
Purtroppo, però, non è tutto oro quello che luccica ed il comparto edilizio potrebbe ripiombare nella crisi per il preoccupante problema del “caro-materiali”. Quanto necessario nei cantieri, infatti, sta subendo una impennata dei prezzi. Si potrebbe fare l’esempio dell’aumento vertiginoso del costo dell’acciaio (+130% nell’arco di pochissimi mesi), così come del legno (+100%), delle materie plastiche e di tutti i prodotti collegati all’isolamento termico (e quindi al Superbonus). 
Un aumento dei costi a cui si collega un sempre più vistoso rallentamento nella consegna dei materiali, per effetto di un maggiore assorbimento del mercato cinese (da cui proviene la maggior parte di questi materiali) e delle difficoltà di trasporto (i cui costi sono schizzati verso l’alto). 
E’ evidente, pertanto, che questa situazione va analizzata in maniera compiuta per tentare di non farsi trovare impreparati quando moltissime aziende del settore non riusciranno a completare i cicli di lavorazione entro i termini stabiliti. 
Il tutto, diventa ancora più impellente se si considerano i lavori pubblici ed è per questo che la Pubblica Amministrazione, nel suo ruolo di stazione appaltante, deve comprendere che è necessario stabilire una collaborazione reale con le imprese per individuare insieme soluzioni percorribili, cancellando un sempre più inutile ricorso ai contenziosi. 
Attestarsi su “rigidità”, infatti, ignorando incrementi dei costi delle materie prime così vistosi, significa mettere le imprese nella impossibilità di completare le opere. Ecco perché occorre scrivere nuove regole che mettano al riparo tutti i soggetti in campo da rischi di vario tipo. 
Da una situazione così difficile, insomma, si viene fuori solo attraverso un nuovo clima di collaborazione e nella piena consapevolezza che il “caro-materiali” non è un problema che può ricadere esclusivamente sulle aziende senza coinvolgere a pieno titolo le stazioni appaltanti.
 
Angelo Contessa – Amministratore unico del Consorzio stabile COBUILD

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Nel pomeriggio di ieri, personale in forza del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio condotti ad ampio raggio, in particolare nei vicoli della parte storica di quel centro, sottoponeva a controllo il 58 enne P.C., persona nota per i suoi precedenti specifici in materia di stupefacente, la cui condotta appariva sin da subito alquanto sospetta.

L’uomo, uscito da una rimessa destava non pochi sospetti agli operanti che, ricevuta risposta evasiva in ordine alla sua presenza in quel luogo, decidevano di approfondire il controllo.

In effetti, l’uomo occultava sulla sua persona alcune dosi di hashish e cocaina, suddivisi in involucri di plastica. L’attività di ricerca veniva quindi estesa all’interno del box ove si recuperava altro stupefacente all’interno del vano portacasco di uno scooter ivi posteggiato, oltre a nastro adesivo, taglierino, attrezzatura e materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.

Nello specifico, si reperivano delle barrette di hashish, alcune contraddistinte da un marchio di una nota casa automobilistica ed altre da un logo di una famosa marca di orologi e dei barattoli in vetro contenenti cocaina confezionate in dosi.

A seguito di ulteriori approfondimenti, nell’appartamento del P.C. si scoprivano oltre 8.000, in banconote di piccolo taglio, all’interno della tasca dell’accappatoio, di cui l’interessato non forniva alcuna giustificazione, ma verosimilmente riconducibile allo spaccio di droga.   

L’attività svolta si inserisce nell’ambito di appositi servizi di intensificazione di controllo del territorio, posta in essere in modo estremamente incisivo e proficuo, anche con il supporto dell’unità cinofila della Polizia di Frontiera il cui prezioso contributo ha consentito alla Polizia di Stato di recuperare e sottrarre al mercato della droga 784,4 grammi complessivi di stupefacente (gr. 616,2 di hashish e gr. 168,2 di cocaina) per un valore economico di circa 20.000,00 euro.

Pertanto, P.C. veniva arrestato per il reato di detenzione illecita ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ex art. 73 D.P.R. 309/90 e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, associato alla Casa Circondariale di Brindisi.

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Villa Castelli. Fanno entrare in casa ignari elettricisti senza avvisarli di trovarsi in isolamento fiduciario a causa del Covid–19, denunciate due persone. I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, a conclusione di apposito servizio mirato al contenimento della diffusione del virus Covid–19, hanno denunciato un 40enne e una 36enne del luogo, in quanto, nonostante si trovassero in isolamento fiduciario per positività al Covid-19, hanno consentito l’ingresso nella loro abitazione di alcuni elettricisti, senza informarli preventivamente di essere sottoposti alla citata osservazione sanitaria.

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Erchie. Alloggiano in appartamenti di edilizia residenziale pubblica e creano degli allacciamenti abusivi alla rete idrica pubblica, denunciate sei persone.

In Erchie, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato 6 persone (un uomo e cinque donne), tutte residenti nel medesimo centro urbano, per furto aggravato, in quanto essendo assegnatarie di alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà di un Ente di edilizia residenziale pubblica, hanno realizzato degli allacci abusivi usufruendo illecitamente della rete idrica pubblica tanto da arrecare un danno di circa 9.000,00 Euro.

Erchie. Consente l’uso della doccia solare nella sua associazione sportiva in violazione delle misure di contenimento del Covid-19, sanzionati titolare e cliente.

I Carabinieri della Stazione di Erchie, a conclusione degli accertamenti, hanno sanzionato amministrativamente un 32enne e una 21enne del luogo, per aver violato le misure imposte dal D.P.C.M. per il contenimento della diffusione del Covid–19. In particolare, i militari hanno appurato che la ragazza era intenta a usufruire della “doccia solare” presso l’associazione sportiva di proprietà dell’uomo, in violazione delle suddette normative vigenti.

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