Redazione

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 5 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 12.351 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.171 casi positivi: 434 in provincia di Bari, 99 in provincia di Brindisi, 112 nella provincia BAT, 123 in provincia di Foggia, 169 in provincia di Lecce, 236 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti.

Sono stati registrati 12 decessi: 3 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.273.761 test.

186.819 sono i pazienti guariti.

46.486 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 239.315 così suddivisi:

91.529 nella Provincia di Bari;

23.705 nella Provincia di Bat;

18.054 nella Provincia di Brindisi;

43.116 nella Provincia di Foggia;

24.140 nella Provincia di Lecce;

37.631 nella Provincia di Taranto;

771 attribuiti a residenti fuori regione;

369 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Villa Castelli. Sorpreso nuovamente alla guida dell’auto con patente revocata e rifiuta di sottoporsi all’accertamento per l’eventuale guida in stato di ebbrezza alcolica, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 42enne per recidiva nella guida con patente revocata e rifiuto di sottoporsi all’accertamento sull’ebbrezza alcolica. In particolare, l’uomo, il 1° maggio scorso, è stato sorpreso in una via del centro abitato alla guida di un’autovettura con patente guida revocata, reiterando nel biennio nell’analoga violazione e ha rifiutato di sottoporsi all’accertamento per l’eventuale guida in stato di ebbrezza alcolica. L’autovettura è stata affidata al legittimo proprietario.

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Fasano. Rifiuta di sottoporsi all’alcoltest, denunciato. A Fasano, i Carabinieri della Stazione di Pezze di Greco hanno denunciato in stato di libertà un 52enne del luogo per rifiuto dell’accertamento di guida in stato di ebbrezza. In particolare, l’uomo, sottoposto a un controllo alla circolazione stradale a causa dell’andatura pericolosa lungo la ex ss16 alla guida dell’autovettura di proprietà del padre, in evidente stato di ebbrezza alcolica, si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti mediante l’alcooltest.

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FASANO – L’ex mercato ortofrutticolo si apre e si trasforma con la rigenerazione urbana che riqualificherà l’intera area.

Giovedì 6 maggio, alle 10.00, nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo (in via Fascianello) è prevista la conferenza stampa di presentazione del progetto #senzamuro per il quale il Comune si candida al “Bando pubblico per l’assegnazione ai comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale” (DPCM 21 gennaio 2021).

Interverranno: il sindaco Francesco Zaccaria e l’assessore all’Urbanistica Gianluca Cisternino.

Nel corso della conferenza stampa sarà presentato il questionario che sarà proposto all’intera cittadinanza. La comunità, infatti, sarà chiamata a lanciare idee, proposte, esprimere la propria opinione sulle migliori scelte da adottare per ridare vita all’ex mercato ortofrutticolo.

La conferenza si svolgerà nel rispetto di tutte le norme antiCovid-19: uso obbligatorio della mascherina su naso e bocca, distanziamento fisico di almeno un metro, igienizzazione delle mani.

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San Vito dei Normanni. Deve espiare 5 anni e 4 mesi di reclusione e 2.000,00 euro di multa per estorsione, truffa e circonvenzione di persona incapace, arrestata. I Carabinieri della Stazione di San Vito dei Normanni hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Brindisi nei confronti di una 36enne domiciliata in San Vito dei Normanni. La donna deve espiare la pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione e 2.000,00 euro di multa per estorsione, truffa e circonvenzione di persona incapace, reati commessi in Mesagne, Surbo (LE), Lecce e San Vito dei Normanni nel 2016, nei confronti di persona incapace di intendere e volere. L’arrestata, espletate le formalità di rito, è stata tradotta presso la casa circondariale di Lecce come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Brindisi. Deve espiare 4 anni di reclusione per rapina e ricettazione, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Brindisi Centro hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 26enne del luogo. Il giovane deve espiare la pena di 4 anni di reclusione per i reati di rapina e ricettazione commessi in Brindisi il 7 giugno 2018. L’arrestato, espletate le formalità rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

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Brindisi. Sorpreso con 18 dosi di hashish (peso 13 grammi) e in casa detiene due piante di canapa indiana, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Brindisi Casale hanno arrestato in flagranza di reato un 21enne del luogo per produzione e detenzione illecita di sostanza stupefacente. In particolare, nel pomeriggio di ieri, durante un controllo alla circolazione stradale, i militari operanti hanno fermato un’autovettura condotta da un 19enne del luogo, con a bordo il 21enne. Nella circostanza, sottoposto a perquisizione personale, quest’ultimo è stato trovato in possesso di 18 dosi già confezionate di hashish, per un peso complessivo di 13 grammi, oltre a 270,00 euro in banconote vario taglio di cui il medesimo non ha saputo fornire giustificazione. La successiva perquisizione domiciliare presso la sua abitazione ha consentito di rinvenire due piante di canapa indiana, in vaso, dell’altezza di circa 30 cm. ognuna. Gli stupefacenti, le piante e il denaro, ritenuto provento illecito dell’attività di spaccio, sono stati sottoposti a sequestro. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato rimesso in libertà.

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Ceglie Messapica. Minorenne trovato in possesso di 13,6 grammi di hashish e 1,70 grammi di cocaina, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, a conclusione degli accertamenti, hanno arrestato in flagranza di reato un 16enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, nella tarda serata di ieri, nel corso di un servizio per la repressione dello spaccio di stupefacenti, i militari operanti hanno controllato il giovane in una via del centro abitato, trovandolo in possesso di 13,6 grammi di hashish e 1,70 grammi di cocaina, nonché 135 euro in banconote di vario taglio. A seguito della perquisizione domiciliare effettuata con l’ausilio della squadra cinofili della Guardia di Finanza di Brindisi, è stato altresì rinvenuto un bilancino di precisione e vario materiale utile per il confezionamento, il tutto posto sotto sequestro. Il minore, espletate le formalità di rito, è stato accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza di Lecce come disposto dall’Autorità Giudiziaria minorile.

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FASANO – Era un cimitero di auto rubate, ora rinascerà come percorso naturalistico di pregio, per risorgere su nuova strada di rispetto dell’ambiente e valorizzazione del territorio.

Stamattina l’amministrazione Zaccaria ha realizzato un poderoso intervento nell’area della Selva. Sono state infatti rimosse le auto che da anni deturpano il luogo, un percorso turistico che dalla collina silvana porta, attraverso il sentiero della Gravina «Del Buco», alle porte di Fasano.

Molte carcasse arrugginite di autovetture rubate erano stata ammassate in quel luogo, proprio a ridosso del percorso cicloturistico che parte da viale del Buco alla Selva di Fasano e termina in via Sant’Elia in contrada Martucci.

Tutta l’area era diventata un cimitero di auto che, oltre a violentare il paesaggio da un punto di vista naturalistico, compromettendone la bellezze, hanno inquinato l’ambiente e impedito ai tantissimi frequentatori della zona di godere dell’area in sicurezza.

«Finalmente restituiamo alla città un’altra porzione di territorio di straordinaria bellezza e inestimabile valore – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. La rimozione delle auto consentirà di bonificare tutta l’area e di recuperarla a beneficio di famiglie e bambini».

Il percorso, lungo circa 4 km, si snoda attraverso un sentiero che, tra gli alberi del bosco, sale fino alla Selva. Un polmone di pace e di verde che oggi può tornare a splendere. Sarà cura dell’amministrazione arricchirlo di panchine e attrezzarlo con apposita segnaletica in modo tale che possa essere censito e mappato per finalità turistiche.

 «Quest’intervento si aggiunge alle tantissime iniziative concretizzate dall’amministrazione Zaccaria in questi anni in favore e a tutela dell’ambiente tra cui, ad esempio, la riqualificazione della gravina di San Donato e dell’oasi botanica della Selva in collaborazione con le associazioni del territorio - dice l’assessore all’Ecologia e Ambiente Gianluca Cisternino –. Una ulteriore azione a conferma dell’attenzione costante che in questi anni abbiamo posto al verde pubblico con una politica concreta di recupero e riqualificazione delle aree abbandonate e di creazione di nuovi spazi e giardini per una Fasano sempre più vivibile e rispettosa dell’ambiente».

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La pandemia non ferma l’invasione di olio straniero in Puglia con gli arrivi in crescita del 5% nell’ultimo anno che hanno superato le 900mila bottiglie su scaffali di supermercati, negozi e discount con allarme sulla qualità del prodotto portato in tavola dagli consumatori. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di 'Frantoio Italia' dell'Ispettorato Centrale Repressioni Frodi (ICQRF) del Ministero delle Politiche Agricole sulle giacenze di olio UE in Puglia.

In pratica – spiega Coldiretti Puglia – si fa pagare di più ai consumatori un prodotto che invece può valere fino alla metà del prezzo indicato, visto che ha una qualità inferiore in un momento storico in cui i consumi delle famiglie pugliesi di olio d’oliva sono in crescita del +9,5% secondo l’’Osservatorio Immagino sull’onda del successo della Dieta Mediterranea proclamata patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco.

“Il settore oleario Made in Italy con l’olio extravergine di oliva 100% pugliese è forse quello che ha resistito meglio all’emergenza sanitaria, con un lieve calo dell’1,7% delle esportazioni di evo Puglia all’estero nei 2020, quando la domanda estera di olio imbottigliato è arrivata soprattutto dagli Usa (+28) e dalla Francia (+42%)”, insiste il presidente Muraglia.

In attesa che vengano strette le maglie larghe della legislazione per non cadere nella trappola del mercato per approfittare dell’ottima annata Made in Italy, il consiglio è quello di guardare con più attenzione le etichette – spiega Coldiretti Puglia – e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica.

“A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia che è l’olio extravergine. Il settore ha bisogno di liquidità e sostegno senza burocrazia”, aggiunge Muraglia.

L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. A sostenere la domanda mondiale sono certamente gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione.

“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo – conclude il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli”.

Un olio per essere definito e venduto come extravergine – rileva la Coldiretti regionale - deve rispettare i parametri chimici previsti dalla normativa e superare la prova del panel test, obbligatoria per legge dal 1991 e condotta da assaggiatori esperti e allenati, senza presentare difetti organolettici. L’attribuzione anche di una sola nota negativa dagli assaggiatori accreditati ne decreta il declassamento, ad esempio dalla categoria “extravergine” a quella inferiore di “vergine”. Il Comitato di assaggio del Laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Roma che ha sottoposto alla prova organolettica i 15 oli è accreditato Accredia, riconosciuto dal Coi, il Consiglio oleicolo internazionale ed è uno dei pochi accreditati in Italia per le analisi di revisione. Il panel test non è prova soggettiva come spiega Stefano Masini, responsabile Ambiente e territorio della Coldiretti: “Il Consiglio di Stato con la sentenza del 20 novembre 2020, credo abbia detto una parola definitiva sull’attendibilità e oggettività del panel test ritenendo la prova organolettica ‘essenziale per la corretta classificazione degli oli’ e sancendo che i suoi risultati non si traducono in ‘decisioni arbitrarie’ essendo ‘governata da stringenti parametri normativi predeterminati’. Fatta questa precisazione, è doveroso intensificare i controlli e aumentare le valutazioni organolettiche per evitare che i consumatori possano essere vittime di frodi”.

In Italia 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d’oliva tutti i giorni – sottolinea Coldiretti – con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative. L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. A sostenere la domanda mondiale sono certamente gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione.

Per aiutare il Paese a sanare le ferite economiche senza precedenti inferte dall’emergenza Covid serve responsabilità con un “patto etico di filiera” che – conclude la Coldiretti – garantisca una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e punti a privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio come sostenuto dalla campagna Coldiretti #mangiaitaliano.

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