Redazione

Il gruppo consiliare di Senso Civico ha presentato una interrogazione per chiedere che il Sindaco e gli assessori competenti intervengano con decisione per realizzare la immediata messa in sicurezza dell’immobile che ospitava l’ex Istituto Commerciale, che versa in condizioni di grave degrado, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini e, in particolare, di chi abita nelle vicinanze dello stesso edificio.
 
La speranza è che si intervenga con la massima sollecitudine, attivando procedure di estrema urgenza.
 
Valentina Carella – consigliere comunale di Senso Civico

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Il ragazzo di “River in the Sky” ha pubblicato su tutte le piattaforme digitali il suo nuovo brano “Whole Lot Of Love”, una mid-tempo con venature elettroniche che strizza l’occhio alle sonorità dei Daft Punk, gruppo francese scioltosi lo scorso febbraio. Il brano è stato prodotto da Nicola Bruno, giovane musicista brindisino che con la sua unicità rende le sue produzioni delle vere chicche da gustare e ascoltare con un piacevole discostamento dalle attuali tendenze musicali .

 Il brano, in meno di 24 ore, ha oltrepassato i 1000 ascolti su Spotify toccando anche paesi fuori dal territorio italiano. Dell’imminente album di debutto di Max si sa ancora poco. Il cantante ha recentemente affermato che non uscirà fino a quando non sarà perfetto e che le sue ultime canzoni pubblicate finora saranno solo da trampolino di lancio per il suo nuovo progetto discografico completamente in lingua italiana.

Il solo fatto che sia tornato in uno studio per registrare queste canzoni , che stanno ottenendo un discreto successo (vedasi River in the Sky con oltre 55.000 di ascolti e Something Beautiful con oltre 30.000 di ascolti), indica chiaramente che la  sua passione per la musica non sia del tutto svanita e che un nuovo e futuro album è ancora possibile.

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FASANO - Con la nuova ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza, la Puglia da domani, lunedì 26 aprile, abbandona la colorazione Rossa e passa in zona Arancione, permettendo la riapertura dei mercati settimanali. Mentre bar e ristoranti rimangono chiusi al pubblico, come in zona rossa, e possono lavorare solo con i servizi di asporto e consegna a domicilio, in zona arancione sono aperti i negozi. Chiaramente dovranno sempre rispettare tutte le regole anti-contagio, quindi con limitazioni agli ingressi e con l'obbligo di utilizzare la mascherina, ad esempio: ma le attività commerciali potranno riaprire. «Finalmente si riparte - commenta l’Assessore Luana Amati - dopo un difficile periodo che ha visto buona parte delle attività produttive chiuse con le note e inevitabili difficoltà. Da domani, infatti, i cittadini potranno nuovamente fruire di tutti i beni ed i servizi offerti dalle diverse attività commerciali.

A cominciare da Montalbano, nella giornata di domani ed a seguire mercoledì a Fasano e venerdì a Pezze di Greco, riapriranno regolarmente anche i mercati assicurando così pure agli ambulanti duramente colpiti dalla pandemia al pari di centri commerciali, gioiellerie, abbigliamento, calzature, parrucchieri ed estetiste la possibilità di una proficua ripresa A tutti esprimo la mia sempre viva vicinanza - prosegue l’Assessor alle Attività Produttive Luana Amati - unitamente all’augurio di buon lavoro. Nella speranza che mai più vi siano interruzioni e nella consapevolezza che la pandemia non è ancora sconfitta tengo a ricordare che ognuno di noi, in questa nuova fase, dovrà fare la propria parte rispettando le regole e mantenendo comportamenti prudenti a tutela della propria ed altrui salute». 

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Emergenza epidemiologica: oggi a Mesagne si contano 7 nuovi casi e 9 guariti. Sono 175 le persone attualmente positive.

 
In questo fine settimana i medici di famiglia di Mesagne hanno somministrato circa 700 dosi di Pfizer alle persone con fragilità: li ringrazio tutti per la sensibilità e la collaborazione dimostrate. Le vaccinazioni sono avvenute nell’hub vaccinale allestito nella palestra della Scuola “Falcone” e presso le sedi dei loro studi personali. 
 
Un doveroso ringraziamento va ai volontari che hanno prestato professionalità e tempo per la buona riuscita delle attività vaccinali che si sono svolte in questo week end. Mi riferisco agli infermieri ed agli operatori della Protezione Civile, che nel corso di questa campagna vaccinale non hanno mai fatto mancare il proprio prezioso apporto. In vista del risultato finale e che auspico si raggiunga in tempi celeri: la vaccinazione di tutta la popolazione mesagnese.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 25 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 9.617 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.203 casi positivi: 498 in provincia di Bari, 117 in provincia di Brindisi, 122 nella provincia BAT, 174 in provincia di Foggia, 166 in provincia di Lecce, 121 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione, 4  casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 19 decessi: 5 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 4 in provincia BAT, 6 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto,.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.165.669 test.

174.226 sono i pazienti guariti.

49.271 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 229.181 così suddivisi:

88.596 nella Provincia di Bari;

22.442 nella Provincia di Bat;

17.055 nella Provincia di Brindisi;

41.446 nella Provincia di Foggia;

22.525 nella Provincia di Lecce;

36.017 nella Provincia di Taranto;

744 attribuiti a residenti fuori regione;

356 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Brindisi. Sorpreso nuovamente alla guida dell’autovettura sprovvisto della patente di guida perché mai conseguita, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, al termine degli accertamenti, hanno denunciato un 31enne del luogo, per guida di autoveicolo senza la prescritta patente di guida, perché mai conseguita, reiterando la violazione nel biennio. In particolare, l’uomo è stato sorpreso nuovamente dai miliari, in una via di questo centro, alla guida di una autovettura, sprovvisto della patente di guida perché mai conseguita, reiterando la medesima condotta già contestata dagli operanti il 2 luglio 2020 e il 10 aprile 2021. Il veicolo è stato restituito alla legittima proprietaria.

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San Michele Salentino. Si impossessa arbitrariamente di un immobile di un’anziana donna, arrestato. I Carabinieri della Stazione di San Michele Salentino hanno arrestato un 42enne di Brindisi, per minaccia continuata, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose e violenza privata. In particolare, l’uomo, nella mattinata di ieri e in quel centro, dopo aver proferito minacce di morte alla proprietaria, una 89enne del luogo, chiudeva con un lucchetto la porta di ingresso di un’abitazione vuota e si impossessava anche del piccolo magazzino adiacente. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato rimesso in libertà come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Un crack da 2 milioni di euro in Puglia senza le classiche gite di primavera, con i pugliesi costretti a rimanere chiusi tra le mura domestiche per il lungo lockdown di 42 giorni consecutivi per fermare la pandemia da Coronavirus. E' quanto stima Coldiretti Puglia, sulla base delle rilevazioni di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti, in occasione del 25 aprile, la Festa della Liberazione, dedicata tradizionalmente alle gite fuori porta, in attesa della uscita della Puglia dalla zona rossa dopo 6 settimane ed il passaggio in zona arancione a partire dal 26 aprile.

Un sacrificio doloroso – aggiunge Coldiretti Puglia - con lo stop agli spostamenti verso seconde case, parenti, amici, vacanze o gite fuori porta che interessa la stragrande maggioranza dei pugliesi che tradizionalmente escono di casa per i ponti di primavera.

I limiti imposti agli spostamenti e la chiusura delle l’attività di ristorazione impediscono le tradizionali gite fuori porta nelle campagne dove a soffrire sono i 900 agriturismi presenti in Puglia che – secondo la Coldiretti regionale - hanno subito perdite per oltre 100 milioni di euro per effetto della pandemia. Ora l’appuntamento atteso è quello con il weekend del primo maggio con il via libera alla riapertura con servizio al tavolo all’aperto, disposto dal nuovo Dpcm e in vigore dal 26 aprile, sempre che la Puglia per quella data sia tornata in zona gialla.

Nelle campagne – sottolinea la Coldiretti – ci si sta organizzando con la disposizione all’aria aperta dei tavoli ma secondo Campagna Amica c’è anche chi è pronto ad offrire agli ospiti la possibilità di cenare sotto gli uliveti in mezzo alle vigne che stanno germogliando oppure nell’orto per raccogliere direttamente la verdura. Una stagione – sottolinea Coldiretti Puglia – particolarmente apprezzata dagli amanti della campagna per assistere al risveglio della natura con piante, fiori e uccelli migratori, ma anche delle attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie da portare in tavola.

“Dal pranzo sul plaid con i piedi sull’erba, all’agri-aperitivo a bordo piscina o tra i filari delle vigne, dai pranzi e le cene romantiche sotto gli ulivi monumentali o sulle balle di fieno, i nostri agriturismi sono pronti ad accogliere gli ospiti in sicurezza, perché spesso situati in zone isolate della campagna in strutture con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto dove le distanze si misurano in ettari, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.

A preoccupare è invece il limite fissato per il coprifuoco alle 22 poichè – rileva la Coldiretti regionale - gli agriturismi sono situati nelle aree rurali e ci vuole tempo per raggiungerli dalle città. Gli agriturismi, peraltro, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – dice Coldiretti Puglia – i luoghi più sicuri dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Per scegliere il posto giusto il consiglio della Coldiretti è quello di rivolgersi su internet a siti come www.campagnamica.it senza dimenticare il passaparola tra parenti e amici che è sempre molto affidabile.

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FASANO - Avranno inizio entro pochi giorni i lavori di manutenzione straordinaria del parcheggio in piazzale Kennedy: il maltempo ha  causato lo slittamento dell’apertura del cantiere, prevista per questa settimana, ma gli interventi sono stati già riprogrammati.

I lavori prevedono il ripristino del piano calpestabile, attualmente sconnesso, e il rifacimento della segnaletica orizzontale per gli stalli di sosta.

«Nei prossimi giorni il tempo dovrebbe migliorare rapidamente e ci auguriamo che sia così – dice il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria -: quest’opera era stata già programmata e vogliamo quanto prima venire incontro alle esigenze della cittadinanza. Insieme ai lavori di manutenzione del manto stradale procederemo alla manutenzione del verde pubblico presente in piazzetta, proseguendo nella nostra politica di protezione del verde esistente e di rinnovo delle aree verdi che necessitano di manutenzione».

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La Regione Lazio interviene sulla decarbonizzazione della centrale Enel Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia e mette subito dei paletti fermi imprescindibili; propone altre vie per il futuro per la città che sorprendentemente sono perfettamente in linea con le cose che da tempo diciamo noi come Movimento NO TAP/Snam di Brindisi per la centrale di Cerano.

Per la transizione ecologica del polo energetico di Civitavecchia la Regione Lazio sostiene che la direzione da prendere è quella di un distretto delle energie rinnovabili e dell’economia circolare, per la quale si impegna a produrre un studio di fattibilità.

Per la Regione Lazio occorre pensare invece alla riconversione delle aziende attraverso un piano che le trasformi in manutentrici, distributori e commercializzatori di tecnologie rinnovabili con un percorso per giungere a forme di riqualificazione professionale dei lavoratori, utilizzando il fondo sociale europeo e coinvolgendo anche gli istituti tecnici sull’orientamento alle nuove professioni.

In merito al futuro della centrale Enel TVN, la Regione Lazio è fermamente contraria alla richiesta di conversione a gas perché la stessa Regione Lazio è arrivata alla conclusione, conti alla mano, che la centrale a gas non serve.

E se la Regione Lazio arriva a questa conclusione che la centrale a gas a Civitavecchia non serve altrettanto si dovrà concludere sulle altre ipotesi di conversione a gas delle centrali a carbone dell’Enel di Fusina, La Spezia e Brindisi.

Mentre a Civitavecchia il confronto sulla decarbonizzazione della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord con tutti gli interessati (politica, sindacati, imprenditori, lavoratori, associazioni ambientaliste, cittadini) va avanti in maniera spedita a Brindisi, duole dirlo, il confronto sulla decarbonizzazione della centrale Enel Federico II fa molta fatica ad entrare nell'agenda politica.

L'assenza della politica non solo brindisina nel dibattito sulla decarbonizzazione è la dimostrazione evidente di una incapacità a capire di cosa veramente si sta parlando su questo argomento.

Ma in qualche maniera è la Prefettura di Brindisi a sopperire a questa mancanza e nientemeno prende iniziativa.

Nei giorni scorsi come Movimento NO TAP/Snam della Provincia di Brindisi siamo stati ricevuti al Prefetto di Brindisi, la Dott.ssa Carolina Bellantoni, a seguito di una richiesta di incontro fatta alla Prefettura dalle realtà ambientaliste brindisine sul tema della “decarbonizzazione”.

Abbiamo rappresentato al Prefetto il nostro punto di vista e abbiamo offerto alla discussione una analisi generale del contesto locale e nazionale che sembra essere avulso dalle dinamiche europee e mondiali per quanto riguarda la prospettiva di un necessario cambio di paradigma per la lotta ai cambiamenti climatici.

A Brindisi è solo di parvenza il dibattito sul dopo ENEL e tanti, sempre i soliti noti, approfittando della confusione, spingono per ottenere la riconversione a gas della centrale di Cerano facendo la falsa propaganda che la trasformazione a gas sarà la panacea di tutti i mali, sia ambientali e sia occupazionali del territorio brindisino.

Una visione miope che nel nostro intervento abbiamo sottolineato al Prefetto che abbiamo ringraziato per la sensibilità avuta per aver preso questa iniziativa di ascoltare anche le voci delle realtà ambientaliste che da tempo hanno le idee chiare sul futuro post decarbonizzazione di Brindisi.

Auspichiamo che la Regione Puglia abbia un sussulto di orgoglio cominci ad entrare seriamente nella discussione prendendo esempio e spunto dalla Regione Lazio.

Non fosse altro che per non lasciare Brindisi alla mercé delle multinazionali dell'energia che insistono a proporre il gas metano, sempre un combustibile fossile e altamente climalterante, per una transizione energetica ingannevole, funzionale solo all’ accaparramento dell’enorme fiume di quattrini previsti dal recovery found con gli annessi e connessi, funzionale alla “genialata” tutta italiana del capacity market e funzionale a giustificare l'inutile gasdotto TAP e l'altrettanto inutile gasdotto Poseidon prossimo a sbarcare sulle coste salentine.

Tutto il mondo è preoccupato, i grandi capi di Stato e di Governo del pianeta già si stanno confrontando sulla strategia da adottare nel più breve tempo possibile per scongiurare il raggiungimento del punto di non ritorno previsto per l’IPCC fra 10/11 anni.

Infatti, l'ultimo rapporto speciale dell’Organismo Intergovernativo delle Nazioni Unite (IPCC), approvato con il consenso unanime dei governi di tutto il mondo, lancia un allarme sullo stato del clima e dice che per evitare più disastrosi dei cambiamenti climatici è necessario agire subito e prendere le misure molto più radicali di quelle già in campo che derivano dagli accordi di Parigi del 2015.

In sostanza l’IPCC ci dice che a livello planetario dovremmo dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e abbatterle del tutto entro il 2050 per mantenere il riscaldamento globale entro la soglia cruciale di +1.5 gradi centigradi.

L’ Europa invece, recependo il rapporto IPCC, addirittura ambisce a ridurre fino al 55% le emissioni climalteranti per abbatterle definitivamente entro il 2050.

Ma in Italia sembra che su questi temi l'ipocrisia del Governo e della politica stia prendendo il sopravvento sulla necessità di contribuire attivamente come Paese alla lotta ai cambiamenti climatici.

In questo particolare momento storico, anziché farsi parte attiva e protagonista per scrivere il futuro della città, di un intero territorio e per contribuire attivamente alla lotta contro i cambiamenti climatici, la politica brindisina resta ostaggio della propria paura di non disturbare i manovratori romani per non perdere consensi ed effimeri vantaggi di ogni sorta.

Brindisi, 25 aprile 2021

Movimento NO TAP/Snam della Provincia di Brindisi 

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