Redazione

MENS SANA MESAGNE – BASKET FASANO = 49-55
Mens Sana Mesagne: Rollo 12, Pesce, Prisciano 1, Ciccarese, Scalera, Piliego
3, Campana, Lamaj, Turchiarulo 2, De Vincentis 17, Malvindi 4, Colucci 10.
Allenatore: Angelo Capodieci.
Basket Fasano: Muolo, Aldini 11, Santoro, Paparella 12, Cervellera, Nisi,
Cassano 2, Capurso, Lombardi, Giuliani 4, Bensons 9, Cobianchi 17.
Allenatore: L. Serrano.
Parziali: 18-11 9-17 12-13 10-14
Arbitri: DE Carlo e Capobianco.
 
Lo scontro al vertice del campionato di serie D se lo aggiudica il Basket
Fasano, mentre la Mens Sana Mesagne perde in un colpo solo, il primo posto
in classifica e l’imbattibilità casalinga. In un paladefrancesco gremito con
una rappresentanza di tifosi ospiti, si è assistito a una partita dove le
difese e i tanti errori, hanno determinato l’esito finale. Il Mesagne ha
perso la gara in attacco dove le sue bocche di fuoco hanno fatto cilecca,
troppa improvvisazione, troppi passaggi sbagliati, percentuali di tiro
catastrofiche e tante conclusioni forzate al limite dei ventiquattro
secondi. Il Basket Fasano, pur soffrendo la difesa mensanina che comunque
resta la migliore del campionato, ha sfruttato nel migliore dei modi i due
migliori realizzatori del campionato l’ex Cobianchi (17) e l’argentino
Emiliano Paparella (12) con trascorsi nei campionati di A dilettanti e serie
B. A Mesagne i fasanesi si sono presentati anche con Ralf Kristapas Bensons,
atleta ventenne lettone tesserato nelle ultime ore. Coach Capodieci schiera
Rollo, Turchiarulo, De Vincentis, Malvindi e Colucci, mentre coach Serrano
manda in campo Aldini, Santoro, Paparella, Giuliani e Cobianchi. Il Fasano
parte subito in vantaggio con Paparella e Cobianchi,  ma i padroni di casa
non si lasciano sorprendere e ribaltano subito la situazione con un parziale
di 16-2 ponendo il risultato in doppia cifra. Il giovane De Vincentis mette
a referto dieci punti in tre minuti sorretto da Rollo, mentre Cassano e
Cobianchi riducono lo svantaggio e il primo quarto si chiude con la Mens
Sana in vantaggio 18-11. Nel secondo periodo si blocca l’attacco dei
biancoverdi. Dopo tre minuti di gioco c’è un parziale di 0-14, frutto delle
triple del duo straniero Bensons e Paparella (18-25). La Mens Sana non trova
più la via del canestro per 5’27” prima che Rollo rompa un vero e proprio
incantesimo. Un contro parziale di 8-0 riporta i mensanini in vantaggio,
prima che la tripla del solito Paparella, sulla sirena, mandi tutti negli
spogliatori sul punteggio di 27-28. Il terzo quarto è molto equilibrato, si
realizza con il contagocce e lo spettacolo cestistico non è dei migliori.
Rollo annulla l’argentino Paparella, mentre sale in cattedra Cobianchi che
prova un altro allungo con sei punti consecutivi. (29-34) Ancora una tripla
di De Vincentis rimette in carreggiata i padroni di casa spinti
incessantemente dal pubblico amico. Risponde Aldini con una tripla e un
canestro in penetrazione, ma Rollo e Colucci impattano sul 39-39 prima che
Giuliani chiuda il terzo parziale sul 39-41. In apertura dell’ultima
frazione di gioco Piliego riporta in vantaggio i mensanini, ma c’è subito la
reazione degli ospiti con Aldini e il lettone Bensons che portano il Fasano
sul 46-50 con ancora tre minuti da giocare. In un finale in volata, continua
la sagra degli errori in attacco per il Mesagne e il Fasano allunga con i
tiri liberi di Cobianchi e Aldini. La tripla in chiusura di Colucci serve
solo a limitare lo scarto del punteggio. Resta l’amaro in bocca al Mesagne
per aver giocato una partita così importante con percentuali di
realizzazione disastrose. Il Fasano mantiene meritatamente la prima
posizione in classifica e con questo risultato mette una serie ipoteca
all’accesso ai playoff. La Mens Sana Mesagne invece, pur occupando la
seconda posizione in classifica,  deve ancora lottare a denti stretti per
accaparrarsi uno dei quattro posti al sole. Il calendario non aiuta i
biancoverdi, il prossimo turno, sabato alle ore 18.30 presso il palazzetto
dello sport, affronta la Virtus Galatina sicuramente una delle squadre più
forti del campionato.
 

INFLUENZA: COLDIRETTI PUGLIA, SUPERATO PICCO IN PUGLIA BAMBINI I PIÙ COLPITI; SALUTE A TAVOLA CONTRO MALANNI STAGIONALI.

Superato il picco influenzale in Puglia con i bambini che risultano ancora i più colpiti, per cui è necessaria una corretta alimentazione a tavola per combattere i malanni stagionali. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati InfluNet, sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, coordinata dal Ministero della Salute, secondo cui nella settimana dal 9 al 15 gennaio ci sono stati 654 nuovi casi contro i 1.291 della settimana precedente, quasi la metà, mentre nella fascia dai 0 ai 4 anni l’incidenza pur essendo ancora elevata risulta in diminuzione, passata da 35,42 casi ogni mille assistiti a 29,73, mentre nella fascia 5-14 anni l’incidenza è stabile.

Per combattere l’epidemia – evidenzia la Coldiretti – oltre alle normali regole di igiene e ai farmaci in caso di necessità, anche la tavola gioca un ruolo strategico: oltre a frutta a verdura ricca di antiossidanti non devono mancare – continua la Coldiretti – latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l’aglio, che contiene una sostanza, l’allicina, particolarmente attiva nella prevenzione.  Con la discesa del termometro arriva anche il “permesso” ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali. Fondamentale – sottolinea la Coldiretti – è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo.

Il succo di agrumi e melegrane – aggiunge Muraglia - e i legumi come lenticchie, ceci e cicerchie sono i migliori rimedi naturali contro le malattie stagionali. Dato che ad essere i più colpiti sono proprio i bambini, sane e corrette abitudini alimentari devono diffondersi nelle famiglie che già hanno aumentato il ricorso alle vaschette di frutta già tagliata e sbucciata, pronta all’uso senza doversi “sporcare le mani” e da gustare come snack rompi-digiuno durante la giornata o come risparmia-tempo. Tutti gli agrumi sono ricchi di vitamine, innanzi tutto quelle dei gruppi C e P, i legumi sono una fonte preziosa di proteine e sali minerali come ferro e calcio, ma il più gettonato al momento resta il succo di melegrane”, conclude il presidente Muraglia.

Nella dieta – prosegue la Coldiretti – non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Per la frutta – evidenzia la Coldiretti – di grande importanza per il grande contenuto di vitamina C, è il consumo di frutta di stagione come i kiwi, clementine e arance rigorosamente italiane per evitare che i trasporti ne riducano il contenuto vitaminico. Va anche ricordato che in un soggetto normale l’assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui – conclude la Coldiretti – una corretta dose di carne nella dieta non può fare che bene.

 

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A sempre più gente piace risiedere a Mesagne. Il dato Istat che ha confermato questo trend in crescita negli ultimi tre anni non ha sorpreso gli amministratori comunali, gli operatori immobiliari o gli operatori economici che da alcuni anni, nonostante la crisi dovuta alla pandemia, hanno visto crescere le loro attività. Se a Mesagne quasi giornalmente il sindaco Matarrelli inaugura un’attività commerciale un motivo ci deve pur essere.

E se dall’hinterland iniziano a scopiazzare la “formula Mesagne” vuol dire che qualcosa di positivo è in atto. Abbiamo chiesto in giro quali potrebbero essere i motivi di questo gradimento e quasi tutti hanno tenuto a sottolineare la svolta che la città ha avuto con l’attuale Amministrazione comunale sul fronte della vivibilità, sicurezza, servizi e ambiente. A sostenerlo sono gli stessi addetti ai lavori che giornalmente sono a contatto con i loro clienti dai quali recepiscono queste sensazioni. E per prendere ad esempio una frase giornalistica coniata per una campagna pubblicitaria milanese potremmo dire la “Mesagne da bere” va bene a molti. “A Mesagne si vive bene, meglio che in altre realtà a noi limitrofe”, ad affermarlo è Mauro Stano, comproprietario, insieme a Nicola Pastore, dell’agenzia immobiliare “TecnoAffari”. Giornalmente Stano riceve telefonate da fuori città da parte di gente che vuole venire a vivere a Mesagne. “Da noi il costo degli immobili, ad esempio, è di circa il 30 per cento in meno che a Brindisi – ha precisato l’immobiliarista -. Stessa cosa per ciò che riguarda gli affitti. La scelta di risiedere qui ricade anche per l’attrattività che la città può offrire, per le sue attività commerciali, per il centro storico che è un gioiellino. Si vive bene, tranquilli senza trovarsi in una città caotica quale, ad esempio, Brindisi”.

Non è tutto poiché, secondo Mauro Stano, la città di Mesagne “ha una posizione geografica centrale, ottimale per chi vuole organizzare meeting, conferenze o semplici appuntamenti poiché è facilmente raggiungibile dai centri limitrofi. Possiamo dire che il brand messo in atto dal sindaco Matarrelli sta funzionando”.  Secondo Fabrizio Dipietrangelo, presidente dell’associazione “Ristoratori riuniti” i motivi che diversa gente ha deciso di vivere a Mesagne sono tanti. “In primis – ha detto il ristoratore – abbiamo una scelta culinaria diversificata e competitiva. Il cliente è soddisfatto quando viene nei nostri locali poiché trova gli ambienti urbani belli, accoglienti e soprattutto puliti”. Non va sottaciuto che sul fronte della sicurezza le forze dell’ordine non stanno lesinando nessun impegno. “La sicurezza è uno dei nostri punti di forza – ha aggiunto il presidente Dipietrangelo – insieme al resto dei servizi che l’Amministrazione comunale, cui va reso merito, ha messo in campo. Per il futuro suggerirei una maggiore attenzione alla gestione dei parcheggi con un incremento della segnaletica, anche se nel 2022 si sono fatti grandi sforzi su questo fronte”.

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Si chiama Lorenzo Palazzi, ha 47 anni, e svolge la professione di verniciatore in Emilia Romagna. Ma è nato nel 1975 presso l’ospedale De Lellis di Mesagne dalla famiglia Bonora di Taranto che, subito dopo la nascita, non lo aveva riconosciuto e lo aveva lasciato nel nosocomio. Purtroppo, il mancato riconoscimento aveva messo in atto le procedure amministrative di trasferimento in un orfanatrofio del Nord Italia, precisamente a Reggio Emilia. Poi a 4 anni Lorenzo è stato adottato dalla famiglia Palazzi, di Finale Emilia in provincia di Modena, e con loro ha trascorso una vita felice. Poi alcuni anni fa ha perso prima il papà e poi la mamma. Oggi ha una compagna con cui divide la sua vita e un lavoro che lo gratifica. Ciò che gli manca, però, è quel tassello della sua storia: conoscere i genitori biologici ed eventuali fratelli e sorelle. Così si è fatto coraggio ed ha iniziato la sua ricerca postando sul gruppo social “Sei di Mesagne se…” un appello che riportiamo integralmente: "Ciao a tutti. Sono Lorenzo Bonora, nato il 21 maggio 1975 a Mesagne. Poi affidato all'orfanotrofio di Reggio Emilia. Cerco mamma e papà. Grazie".

Da qui è partito un tam tam sui social per cercare i genitori o qualche familiare che possa soddisfare la richiesta di Lorenzo. Oltre alla città di Mesagne, in cui Lorenzo è solo stato dato alla luce, le ricerche sono da estendersi in provincia di Taranto. “Il mio appello non ha nessuno scopo recondito – ci dice a telefono Lorenzo – il motivo della mia richiesta è di voler conoscere quella parte della mia vita ancora sconosciuta. Vorrei tanto poter sapere qualcosa dei miei genitori biologici e se ho dei fratelli o delle sorelle. Mi piacerebbe poterli incontrare”. Quindi l’uomo spiega ciò che ricorda del suo arrivo in Emilia: “Ero piccolino, avevo 4 anni, quando arrivai nella mia famiglia adottiva. Ricordo che per l’occasione in casa a festeggiare con me e i miei genitori venne anche il sindaco della nostra cittadina di Finale., La famiglia Palazzi aveva rivelato a Lorenzo di essere stato adottato il giorno del suo 14esimo compleanno. “Per me fu un giorno molto particolare – ricorda Lorenzo – per l’occasione i miei genitori mi regalarono un motorino fiammante. Poi con la dolcezza che ha caratterizzato la nostra vita mi confidarono che loro non erano i miei genitori biologici e che ero stato adottato fin da piccolo. Compresi bene ciò che mi rivelarono, ma la nostra vita continuò con la stessa armonia e gioia che l’aveva sempre caratterizzata fino ad allora”. Tuttavia, da quel giorno per l’allora ragazzino è iniziata una ricerca, prima silente e poi sui social, per cercare le sue origini, le sue radici. E con esse i suoi genitori biologici e gli altri parenti.

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Autorità Idrica pugliese, sprint su gare e appalti: nel 2022 cantieri per 1 miliardo di euro. Presentati a Bari gli interventi in Puglia del Servizio Idrico Integrato e le prospettive future. Con 28 conferenze di servizio nel 2022, l’Autorità Idrica Pugliese ha approvato 19 progettazioni definitive per un importo di 609 milioni di euro di lavori sulla rete idrica e fognaria della regione Puglia e 28 progettazioni definitive e/o esecutive per interventi sulla depurazione delle acque, per un importo di 116 milioni di euro, consentendo l’avvio all’appalto di opere per circa 1 miliardo di euro. Sono investimenti finalizzati al completamento delle reti fognarie della regione, al contenimento delle perdite idriche, all’adeguamento delle reti agli standard gestionali, all’aumento della fornitura di acqua in zone in crisi idrica, alla minimizzazione dei problemi ambientali connessi ad una inadeguata depurazione, all’efficientamento della gestione dei fanghi prodotti nel ciclo depurativo, alla eliminazione dei disturbi olfattivi, alla realizzazione di sistemi di recapito che non impattino sulla fruizione del territorio e dei litorali, nonché volte a favorire il riuso delle acque reflue depurate per scopi irrigui, industriali, ambientali e/o civili. 

 
“Un lavoro storico – spiega il Presidente di AIP, on. Antonio Matarrelli – possibile grazie alla sinergia nata tra i tre principali attori quali Autorità Idrica Pugliese, la Regione Puglia ed Acquedotto Pugliese. Risultati da primato ottenuti senza che gli extracosti da rincari di materie prime ed energia abbiano fermato un processo virtuoso seguito con perizia da tutti i tecnici coinvolti. Gli effetti di questi investimenti saranno evidenti tra qualche tempo, quando le opere completate e certificate miglioreranno la qualità del servizio ai pugliesi, ridurranno notevolmente le perdite e si raggiungeranno nuove frontiere tecnologiche nell’ambito del sistema di depurazione”.
 
“L’acqua è una risorsa strategica per la Puglia: gestirla con intelligenza puntando al risparmio e al riuso ed eliminando ogni pericolo di inquinamento sulle coste potenziando la depurazione è uno degli obiettivi del governo regionale. Insieme all’Autorità idrica e all’Acquedotto Pugliese – sottolinea il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - stiamo lavorando intensamente per garantire ai pugliesi i più elevati standard per il servizio idrico integrato, con investimenti imponenti e mantenendo pubblica la proprietà di Aqp. Si tratta di esempi virtuosi per l’intera Italia, grazie al duro lavoro dei tecnici e degli operatori che ogni giorno permettono ai cittadini e ai turisti di consumare sempre un’acqua pubblica, buona e con il giusto costo. Non è una cosa scontata nel Mezzogiorno e soprattutto in una regione come la nostra praticamente priva di fonti naturali”
 
Nel complesso, la programmazione dell’Autorità Idrica Pugliese è stata orientata a consentire l’attuazione di lavori e la concretizzazione di una spesa complessiva per il 2023 di circa 520  milioni di euro e di ulteriori 487 milioni di euro nel 2024. In particolare, nel 2023 è prevista una spesa per il comparto delle reti idriche di circa 234 milioni di euro, 57 milioni di euro per le reti fognarie e 190 milioni di euro per interventi sul comparto depurativo. Nel 2024 si prevede una spesa per il comparto reti idriche di circa 201 milioni di euro, 47 milioni di euro per le reti fognarie e 150 milioni di euro per interventi sul comparto depurativo. Tra i lavori di maggiore rilievo per rilevanza economica ci sono gli interventi per il completamento delle reti fognarie così da conseguire il grado di copertura del 100%, laddove tecnicamente possibile, gli interventi per la riduzione delle perdite idriche creando gestioni distrettuali su tutti i comuni che allo stato non presentano reti attrezzate di postazioni di misura e controllo e gli interventi di adeguamento funzionale agli standard gestionali e l’interconnessione e/o estendimento della rete di adduzione, con l’obiettivo di una migliore flessibilità di gestione per fronteggiare criticità specifiche delle fonti di approvvigionamento e/o delle opere di trasporto. 
Per quanto riguarda il comparto depurativo, gli investimenti più consistenti dal punto di vista economico, sono quelli di potenziamento e adeguamento del trattamento depurativo, finalizzati a garantire il rispetto dei limiti allo scarico previsti dalla normativa, superando e/o evitando l’insorgere di procedure di contenzioso comunitario connesse ad una inadeguata o non completa depurazione delle acque reflue urbane. Fanno da corollario gli interventi di contenimento e deodorizzazione dell’aria emessa dai depuratori, al fine di evitare molestie olfattive, quelli atti a ridurre i volumi di fango in uscita dagli impianti e quelli grazie ai quali l’acqua depurata potrà essere riutilizzata senza alcun nocumento per l’utilizzatore finale (irrigazione, industria, verde urbano, …)
 
“Acquedotto Pugliese grazie al lavoro svolto dall’Autorità Idrica Pugliese (AIP) e dalla Regione Puglia lavora per migliorare ulteriormente la gestione unificata ed efficiente della rete idrica, confermandosi reattiva – sostiene il presidente di AQP, Domenico Laforgia – nel far fruttare le opportunità e nel tradurle in vantaggi per tutto il territorio servito. Un ottimo lavoro di squadra, che vede impegnato Aqp a realizzare gli impegni presi con il Piano Strategico al 2026, grazie ad un cambio di passo degli investimenti per 2.031 milioni di euro, di cui oltre l’85% rivolto a migliorare la qualità del servizio ai clienti ed alla mitigazione dell’impatto ambientale, tramite la riduzione delle perdite e il raggiungimento di nuove frontiere tecnologiche nell’ambito del sistema di depurazione. Una cifra importante visto che ogni milione di euro investito da AQP induce uno sviluppo del sistema economico locale di altri 15 milioni di euro, come sta già avvenendo e ne siamo particolarmente contenti con il miliardo traguardato alla fine del 2022 con un impatto di circa 15 miliardi di euro”.
 
L’aumento degli investimenti AQP è determinato anche dall’aggiunta di nuove e diverse forme di finanziamento pubblico come PON React e PNRR. Di maggior impatto e rilievo, si evidenziano i due macro interventi di risanamento delle reti per ottenere una riduzione delle perdite di acqua potabile, aumentare la resilienza e la durabilità dei sistemi idrici e rafforzare la digitalizzazione delle reti, da trasformare in una struttura intelligente, per promuovere una gestione ottimale delle risorse idriche, ridurre gli sprechi, limitare le inefficienze e migliorare i livelli qualitativi di servizio al cittadino, con un occhio alla protezione ambientale e alla gestione sostenibile e circolare della risorsa idrica, una volta che questa, utilizzata e depurata, viene reimmessa nell’ambiente..
 
Una particolare attenzione è volta altresì alla realizzazione del dissalatore delle sorgenti del fiume Tara. L’impianto ultratecnologico avrà una potenzialità di 55.400 m3/giorno circa di acqua potabile ed è un’opera strategica pensata per produrre ogni giorno l’equivalente del fabbisogno idrico giornaliero di 385.000 persone (quasi un quarto della popolazione dell’intera penisola salentina). Considerato che la Puglia importa dalle regioni limitrofe il 90% dell’acqua per gli usi potabili, grazie alla dissalazione lo schema idrico pugliese acquisirà una nuova fonte autonoma ed alternativa per l’approvvigionamento di acqua, conferendo al nostro sistema una maggiore resilienza (ossia capacità di reagire alle crisi idriche). Utilizzando acqua salmastra in luogo di quella marina molto più salata, sarà ridotto, inoltre, il consumo di energia elettrica e la quantità di salamoia restituita all’ambiente. L’opera, progettata con particolare attenzione all’ambiente, sarà il primo moderno dissalatore idropotabile di grandi dimensioni della Puglia e sorgerà nei pressi dell’impianto di presa delle acque del Tara gestito da EIPLI a scopi irrigui ed industriali. Con la sua realizzazione si potrà far fronte all’incremento delle richieste estive e ridurre nel contempo il prelievo della risorsa dai pozzi, contribuendo al miglioramento dello stato delle falde sotterranee. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica ha superato con esito positivo l’iter della Conferenza di Servizi preliminare ed è attualmente in verifica. Entro il 2023 si prevede di avviare la fase di appalto.
A tutte le opere programmate e in realizzazione andranno ad aggiungersi anche quelle candidate alla programmazione CIS “ACQUA BENE COMUNE (750 milioni di euro complessivi di cui 91 milioni di euro per efficientamento energetico) ed a quelle previste nella programmazione dei fondi comunitari 2021-2027. 

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Dal 27 gennaio al 17 marzo 2023 torna il Sudestival, progetto dell’Associazione Culturale Sguardi, fondato e diretto da Michele Suma. Il festival, afferente all’Apulia Cinefestival Network e all’AFIC, viene realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MIC e MIM, grazie anche al sostegno della Città di Monopoli, del Comune di Polignano a Mare, della città di Fasano e col patrocinio della Città Metropolitana di Bari, del Comune di Bari, dell’Università degli Studi di Bari e del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli.

Giunto alla sua 23esima edizione, il Sudestival è il primo e unico festival di cinema italiano in Puglia che si svolge in inverno, divenuto il punto di riferimento per le opere prime e seconde della produzione nazionale di qualità. Da sempre svoltosi nella città di Monopoli, la nuova edizione allarga i suoi confini, allocando alcune delle sue sezioni anche nelle città di Fasano, Polignano a Mare e Bari, ospitando, per la prima volta, anteprime, proiezioni e ospiti provenienti da tutta Italia.

Dopo il successo della scorsa edizione, vissuta ancora con le difficoltà della pandemia, il Sudestival torna al suo pubblico nella sua versione del festival “lungo un inverno”, moltiplicando non solo i luoghi ma anche il programma: 35 giorni di festival, 60 proiezioni, 6 sezioni, 12 premi e oltre 40 ospiti sono alcuni dei numeri della nuova edizione.

Sei le sezioni in cui si articola la kermesse: la sezione principale del Concorso Lungometraggi, la sezione Concorso DOC – a cura di Maurizio Di Rienzo, Corta è la notte – a cura de La Rete dei festival Adriatici-, la Retrospettiva “Gli Imprescindibili”, dedicata quest’anno a Mattia Torre, la prima in Italia a celebrare la filmografia del regista e dello sceneggiatore prematuramente scomparso.

Immancabile e molto attesa dagli studenti delle scuole del territorio – e non solo - la sezione delle Masterclass, a cui da sempre il Sudestival ha riservato una particolare attenzione. Un momento prezioso, di arricchimento e di confronto, che vedrà protagonisti nomi di fama internazionale interloquire con i giovani. Si parte con l’attore e regista Kim Rossi Stuart (Interpretare un personaggio: il ruolo dell'attore nell'opera filmica), per proseguire con il regista Claudio Cupellini (Dalla graphic novel allo schermo: la sceneggiatura de La terra dei figli), al direttore della fotografia Duccio Cimatti (Il ruolo strategico della luce nell'opera filmica), la regista Margherita Ferri (Grammatica e sintassi delle serie TV), lo sceneggiatore Salvatore De Mola (Sceneggiare “Questo è un uomo”), Marco Spoletini (Il ruolo del montaggio nell’opera filmica: Il silenzio grande) e il giornalista Mauro Gervasini (Commedia all’italiana: ieri, oggi, e domani?). Alle Masterclass per gli studenti si aggiungono due incontri aperti al pubblico con il montatore Marco Spoletini (Il ritmo del montaggio in un film di genere: Piove) e il regista Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare).

La mission educativa del pubblico del domani si arricchisce grazie al progetto Sudestival School, vincitore del bando Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (MIC e MIM), che prevede la collaborazione tra Sudestival e nove Istituti di Istruzione Secondaria del Territorio (Polo Liceale “Galiei-Curie” e I.I.S.S. “Luigi Russo” di Monopoli, I.I.S.S. “Da Vinci” e I.I.S.S. “Salvemini” di Fasano, Licei “San Benedetto” di Conversano, I.P.S.S.E.O.A. “Modugno” di Polignano a Mare, I.I.S.S. “Canudo-Marone” di Gioia del Colle, Licei “Cartesio” di Triggiano e Licei “Don Milani” di Acquaviva delle Fonti) e quattro Istituti Comprensivi (I.C. “Intini-Sofo”, I.C. “Modugno-Galilei”, I.C. “Bregante-Volta” e I.C. “Jones-Comes” di Monopoli).

Quest’anno con una Giuria Giovani, nata ventitré anni fa grazie all’impegno del Polo Liceale “Galilei-Curie” di Monopoli, conta oltre 1000 studenti tra gli Istituti superiori coinvolti di Monopoli e Fasano. Un numero più che raddoppiato rispetto agli scorsi anni, a dimostrazione del radicamento sul territorio di un festival che si pone l’obiettivo di formare e di appassionare le nuove generazioni al cinema e alla fascinazione della sala.

In questo quadro si colloca l’aggiornamento per i docenti, un unicum del genere, affidato alle lezioni di Valentina Domenici e Massimo Causo, con incontri dedicati all’approfondimento della settima arte anche per gli insegnanti.

Protagonisti del Sudestival sono i giovani, ma anche i giovanissimi: a loro è dedicata, non da ultima, la sezione Kids, con la direzione artistica di Marino Guarnieri e i laboratori curati dall’Allegra Brigata di Monopoli.

Tra le novità della nuova edizione numerosissime serate evento che porteranno nel cuore della Puglia il grande cinema d’autore, anteprime, ospiti – Kim Rossi Stuart con Brado, Claudia Gerini con Tapirulan - ma anche incontri con importanti professionisti del settore, con la presentazione de IL CINEMA. L’IMMORTALE (Einaudi) di Daniele Vicari, de Il dizionario dei film, edizione del trentennale 1993 – 2023 (Baldini+Castoldi) di Paolo Mereghetti, e un focus sulla situazione del cinema al Sud, a cui hanno già aderito Giorgio Gosetti - presidente AFIC, Giulio Dilonardo - Presidente ANEC Puglia e Basilicata, Francesca Cima - Produttrice INDIGO Film e Maria Giuseppina Troccoli – dirigente MIC.

Anche in questa edizione verrà celebrata l’opera di un artista che ha abitato la terra di confine tra musica e cinema, Enzo Jannacci, con la proiezione de L’Udienza di Marco Ferreri e la presentazione del libro di Enzo Gentile Enzo Jannacci. Ecco tutto qui, con parole e musica di Paolo Jannacci al pianoforte, spettacolo-concerto in anteprima nazionale.

Un’attenzione particolare sarà inoltre riservata al cinema armeno*, attraverso un programma esclusivo di due giorni, espressione del gemellaggio con il GAIFF di Yerevan e programmato a Bari, città che può narrare la storia umana, religiosa e culturale che lega l’Armenia alla Puglia, e a Polignano a Mare.

Fiore all’occhiello del Festival, da sempre, i premi, che quest’anno saranno ben 12, assegnati dalla Giuria Nazionale Lungometraggi (Faro d’Autore della Città di Monopoli e Premio Miglior Attrice/Attore “Masseria Santa Teresa”), dalla Giuria Nazionale Doc, dalla Giuria SNCCI (Premio della critica italiana SNCCI), dalla Giuria Giovani Sudestival School (Premio “Fondazione Puglia”), dalla Giuria KIDS Sudestival School e dal pubblico del Sudestival (Premio “Arcadia”). Confermati anche quest’anno il Premio “Gianni Lenoci” alla Miglior Colonna Sonora e il Premio AFC “Carlo Delle Piane” alla Miglior Sceneggiatura.

“Se il pubblico sta cambiando, abbandonando la liturgia della sala - dichiara il direttore artistico Michele Suma –, noi abbiamo lavorato ad una edizione di 35 giornate di festival per riproporre lo stare insieme, la condivisione, il dialogo, lo scambio e la conoscenza; l’attenzione formativa ai giovani e giovanissimi ne è strategia portante, grazie anche al finanziamento CIPS che lo consente. Il Sudestival riproporrà la magia della sala, della fruizione collettiva di quel fascio di luce che porta le storie e la storia del cinema italiano degli esordi. Perché il cinema è, ancora, un momento formidabile per emozionarsi in compagnia”.

Pedro Armocida presiederà la Giuria Nazionale Lungometraggi, composta da Viviana Del Bianco, direttrice N.I.C.E., Roberto Silvestri, critico cinematografico, Paolo Di Paolo, scrittore, ed Esmeralda Calabria, montatrice; la Giuria Nazionale Doc sarà invece diretta dalla sceneggiatrice e giornalista Antonella Gaeta e composta da Michele Sancisi, scrittore, autore e giornalista e Anna Maria Pasetti, critica cinematografica. La giuria SNCCI per il Premio della critica italiana, sarà composta dai critici cinematografici Ignazio Senatore, Irene Gianeselli e Marco Lombardi. La giuria Il Premio “Gianni Lenoci” sarà assegnato dalla giuria presieduta da Francesco Conversano, regista documentarista, e dai Maestri Gianpaolo Schiavo, direttore del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, Paolo Vivaldi, Paolo Carlomè e Admir Shkurtaj.

Madrina della 23esima edizione del Sudestival sarà Bianca Nappi, affermata attrice nel panorama nazionale originaria di Trani, ospite speciale della serata delle premiazioni: a lei sarà dedicato un riconoscimento speciale e sarà proiettato un film, tra i tanti che la vedono protagonista, da lei scelto.

 

LE SEZIONI

MASTERCLASS

  • 27 gennaio – Kim Rossi Stuart: “Interpretare un personaggio: il ruolo dell'attore nell'opera filmica".
  • 10 febbraio – Claudio Cupellini: "Dalla graphic novel allo schermo: la sceneggiatura de La terra dei figli”
  • 17 febbraio – Duccio Cimatti: "Il ruolo strategico della luce nell'opera filmica". Incontro-lezione e visione guidata de Il grande passo
  • 23 febbraio – Salvatore De Mola: “Sceneggiare Questo è un uomo
  • 25 febbraio – Massimiliano Bruno: “Nessuno mi può giudicare
  • 4 marzo – Marco Spoletini: “Il ruolo del montaggio nell’opera filmica: Il silenzio grande
  • 4 marzo - Marco Spoletini: “Il ritmo del montaggio in un film di genere: Piove
  • 10 marzo – Margherita Ferri: "Grammatica e sintassi delle serie tv".
  • 17 marzo – Mauro Gervasini: "Commedia all'italiana: ieri, oggi (e domani)?" Incontro-lezione e visione guidata de Il sorpasso.

 

GLI IMPRESCINDIBILI_ LA RETROSPETTIVA DEDICATA A MATTIA TORRE

  • 29 gennaio – Piovono Mucche (2002), di Luca Vendruscolo
  • 5 febbraio – Piccole anime (1998), di Gianni Ciarrapico
  • 19 febbraio - Ogni maledetto Natale (2014), di Mattia Torre, Gianni Ciarrapico, Luca Vendruscolo
  • 26 febbraio – Boris, Il film (2011), di Mattia Torre, Gianni Ciarrapico, Luca Vendruscolo
  • 5 marzo – Figli (2020), di Giuseppe Bonito

 

CONCORSO LUNGOMETRAGGIO

  • 9 febbraio – Amanda, di Carolina Cavalli
  • 11 febbraio – Per niente al mondo, di Ciro d’Emilio
  • 17 febbraio – Acqua e anice, di Corrado Ceron
  • 24 febbraio – Margini, di Niccolò Falsetti
  • 3 marzo – La lunga corsa, di Andrea Magnani (ANTEPRIMA)
  • 10 marzo – I pionieri, di Luca Scivoletto (ANTEPRIMA)

 

CONCORSO DOC

  • 6 marzo - Le biblioteche del mondo, di Davide Ferrario (ANTEPRIMA)
  • 6 marzo – Il cerchio, di Sophie Chiarello
  • 7 marzo – Peso Morto, di Francesco Del Grosso
  • 7 marzo – Se fate i bravi, di Stefano Collizzoli
  • 7 marzo – Ennio Flaiano, straniero in patria, di Fabrizio Corallo e Valeria Parisi
  • 8 marzo – Il tempo dei giganti, di Davide Barletti
  • 8 marzo – La generazione perduta, di Marco Turco
  • 8 marzo – Las Leonas, di Isabel Achaval e Chiara Bondì

 

CORTA È LA NOTTE – 18 febbraio

Tria, di Giulia Grandinetti; Linfa vitale, di Fausto Franchi; I giorni delle arance, di Matteo De Liberato; The Birdwatchers, di Riccardo Cavosi; When you wish upon a star, di Domenico Modaferri; Destinata coniugi Lo Giglio, di Nicola Prosatore; Memories of crossing, di Alberto Segre; Er Supereroe, di Lorenzo Luzi; Il barbiere complottista, di Valerio Ferrara; The Nightwalk, di Adriano Valerio; L'ultimo fascista, di Giulia Magda Martinez; Tantissimi auguri, di Allegra Licci; A better half, di Marco Calvani; Le Mosche, di Edgardo Pistone; L'ultimo spegne la luce, di Tommaso Santambrogio; Camerieri, di Adriano Giotti; Solitaire, di Edoardo Natoli; L'uomo materasso, di Fulvio Risuleo; 68415, di Antinella Sabatino e Stefano Blasi; Maestrale, di Nico Bonomolo; Notte romana, di Valerio Ferrara; Le variabili dipendenti, di Lorenzo Tardella; I pezzi buoni, di Emanuela Muzzupappa; L'avversario, di Federico Russotto; Old Tricks, di Edoardo Pasquini e Victor Ivanov; Closed to the light, di Nicola Piovesan

 

SUDESTIVAL KIDS

  • 26 gennaio – Anna Frank e il diario segreto di Ari Folman
  • 9 febbraio – Mister link di Chris Butler
  • 24 febbraio - Trash, la leggenda della piramide magica di Francesco Dafano e Luca della Grotta
  • 3 marzo – La fortuna di Nikuko di Ayumu Watanabe

 

I Media Partner del Sudestival sono Film Tv, Rivista del Cinematografo, Cinemaitaliano.info;

Partner: Arcadia, Fondazione Puglia, Canale 7, Peugeot – F.lli Tartarelli di Monopoli, Cantina Museo “Albea” di Alberobello, FAX Settimanale, Masseria “Santa Teresa” di Monopoli, Albergo Diffuso di Monopoli.

Tutto il programma e gli aggiornamenti sono consultabili su: www.sudestival.org - Facebook SUDESTIVAL - Twitter SUDESTIVAL - Instagram SUDESTIVAL

Una selezione di immagini delle scorse edizioni è scaricabile da  www.sudestival.org

 

*Il SUDESTIVAL ed. 2022/SEZIONE ARMENIA è all’interno dell’Apulia Cinefestival Network, la rete di festival cinematografici di Apulia Film Commission e Regione Puglia - Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, intervento finanziato con le risorse di bilancio autonomo della Fondazione.

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«M’illumino di meno»: tante le iniziative in programma. Giovedì 16 febbraio, anche Fasano parteciperà alla campagna promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio 2. 

Anche quest’anno il Comune di Fasano aderisce alla campagna «M’illumino di meno» promossa dalla trasmissione radiofonica “Caterpillar” di Rai Radio 2. Un’iniziativa che da quest’anno è anche riconosciuta come «Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili» e si celebrerà in tutta Italia il prossimo giovedì 16 febbraio.

Spegnere, pedalare, rinverdire e migliorare. Non (solo) uno slogan, ma un impegno concreto per migliorare gli stili di vita personali e di comunità.

«Vogliamo innescare processi per migliorare la nostra qualità della vita - spiega Oronzo Rubino, consigliere comunale delegato alle Comunità Energetiche – per questo chiediamo a cittadini, attività commerciali, associazioni e comunità scolastiche di aderire promuovendo nelle proprie realtà anche piccoli gesti come ad esempio: silenzio energetico, piantumazione di nuovi alberi e rinunciando all’utilizzo dell’automobile per un giorno, prediligendo una camminata o la bici».

Compilando l’apposito form della campagna (al seguente link: undefined) sarà possibile comunicare al Comune di Fasano l’iniziativa che si intende organizzare e promuovere nella giornata del 16 febbraio. Gli eventi promossi sul territorio saranno poi raccolti in un unico grande racconto finale.

«Possiamo migliorare il nostro stile di vita con gesti e azioni quotidiane che possono essere di esempio per tutti - dice il sindaco Francesco Zaccaria -. Anche il Comune di Fasano farà la sua parte organizzando approfondimenti sul tema, spegnendo simbolicamente per un’ora la facciata di Palazzo di Città».

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Continua il percorso di riqualificazione di via Roma avviato dall’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana. Nei prossimi giorni partirà il cantiere per il completamento dei lavori di sistemazione del basolato sino all’intersezione con via Immacolata.

L’intervento, finanziato dall’Amministrazione Comunale con 150 mila euro, integra i lavori svolti dalla Porta del Carmine sino a via Basile e prevede la rimozione delle basole, la messa in sicurezza del fondo, il ripristino della superficie stradale e l’eliminazione delle lingue d’asfalto che da tempo deturpano l’area.

Si tratta di lavori resi necessari non solo da ragioni estetiche, ma anche per mettere in sicurezza un percorso da poco tempo divenuto pedonale che presenta numerose insidie.

Le novità per via Roma non finiscono qui.

A breve partiranno i lavori di restauro conservativo della Porta del Carmine. La prima fase consisterà nell’installazione del ponteggio che, una volta allestito, garantirà il passaggio dei veicoli autorizzati e dei pedoni, senza incidere sulla viabilità.

Così come avvenuto per la Porta della Croce, sono previsti interventi sulla superficie lapidea con la pulitura, la disinfestazione da inquinanti biologici, l’asportazione delle incrostazioni, l’eliminazione dei residui di calcine e la rimozione delle “croste nere”. Il restauro è stato pensato per salvaguardare la struttura e tutelarne gli elementi architettonici attraverso l’eliminazione di tutte le fonti di inquinamento visivo, come ad esempio i numerosi cavi pendenti, che negli anni hanno compromesso il rapporto del monumento con il suo contesto originario. L’intervento sarà completato con l’installazione di una nuova illuminazione che esalterà le decorazioni di pregio favorendo la fruizione della Porta anche in orario notturno.

Il progetto di restauro delle Porte della Croce e del Carmine ha ottenuto un finanziamento dal GAL Terra dei Messapi di 170 mila euro.

“Con questi due interventi – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – prende forma il nuovo aspetto di via Roma che sarà completato con l’arrivo di panchine e fioriere. Abbiamo pensato ad un’area accogliente dove famiglie, ragazzi e anziani potranno incontrarsi e trascorrere del tempo immersi nel patrimonio architettonico cittadino finalmente liberi dallo smog.”

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ULIVI MONUMENTALI: COLDIRETTI PUGLIA, GIÀ 347.578 HANNO LA CARTA D’IDENTITÀ; SI ALLUNGA ELENCO ESEMPLARI CENSITI. Sono 347.578 gli ulivi monumentali con la carta d’identità, un codice di identificazione univoco attribuito ad ogni esemplare, per tutelare un patrimonio inestimabile della Puglia, messo a rischio dai virus alieni e dal clima pazzo. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione all’elenco regionale degli ulivi monumentali che si allunga, dopo il vaglio della Commissione Alberi Monumentali del Dipartimento ambiente, paesaggio e qualità urbana della Regione Puglia che censisce gli esemplari che rispondono ai requisiti di monumentalità.

Gli ulivi plurisecolari sono custodi non solo di storia ma anche, probabilmente, di elementi che potrebbero aiutare ad affrontare nel migliore dei modi il cambiamento climatico, afferma Coldiretti Puglia nel sottolineare che per questo motivo è assolutamente necessario lavorare per recuperare e rendere produttive il maggior numero possibile di queste piante.

Nella  Piana degli Ulivi Monumentali è altissima la concentrazione di ulivi monumentali con ben 250mila esemplari di pregio straordinario. Si stima che alcuni potrebbero addirittura avere un’età fino a 3.000 anni, con circonferenze che superano i 10 metri. Una ricchezza dal punto di vista storico e turistico sino ad oggi mantenuta in vita soprattutto grazie all’impegno di generazioni di agricoltori, anche a prezzo di sacrifici considerevoli. La gestione di un ulivo monumentale è, infatti – rileva la Coldiretti Puglia - molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e trattamento.

La civiltà romana fu quella che più d’ogni altra contribuì alla diffusione dell’olivo e al perfezionamento – dice Coldiretti  - delle relative tecniche di coltivazione e di estrazione. L’olio divenne una delle principali ricchezze dei Romani che conoscevano talmente bene il prodotto da mettere a punto tecniche e strumenti rimasti quasi invariati fino al XIX secolo e, per primi, classificarono gli oli in base alle loro caratteristiche organolettiche. Marco Porzio Catone (234-149 a.C.) e Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C.) scrissero i primi “disciplinari di produzione” olivicoli, delineando i fondamenti teorici e tecnici che ancora oggi sono alla base delle produzioni di oli d’oliva di qualità con una gamma inimitabile di sentori, profumi, sfumature sensoriali e gradi di intensità.

Una cultura conservata nei secoli in Puglia – sottolinea Coldiretti regionale – la regione che da sola detiene un patrimonio di 60 milioni di ulivi, tra cui ci sono migliaia di esemplari monumentali e addirittura planetari. Un patrimonio minacciato dai cambiamenti climatici – aggiunge Coldiretti Puglia - dalle oscillazioni produttive e dall’emergenza Xylella che ha intaccato il patrimonio olivicolo di Lecce, proseguendo indisturbata il cammino di infezione a Brindisi, Taranto e arrivando fino alla provincia di Bari.

Peraltro, nell'intera provincia di Brindisi – denuncia Coldiretti Puglia - la continua avanzata della Xylella fastidiosa, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio, ha provocato conseguenze gravi nella parte sud del territorio provinciale anche sulla produzione ed una diminuzione del olio extravergine che in tali comprensori raggiunge anche il 50% rispetto alle annate precedenti.

Per provare ad invertire la rotta, Coldiretti e Unaprol sono impegnati nel recupero e nella manutenzione degli uliveti di alcuni tra i più importanti parchi archeologici italiani e nel tentativo di salvare la piana degli ulivi monumentali dal batterio della Xylella che sta distruggendo l’olivicoltura pugliese, perché dallo studio di piante plurisecolari si potrà arrivare ad individuare caratteri utili per la resilienza al cambiamento climatico, per il comportamento produttivo, per la versatilità nei confronti delle esigenze di intensificazione sostenibile della coltivazione dell’ulivo e per migliorare le caratteristiche salutistiche dei prodotti.

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Procedono le stabilizzazioni del personale nella Asl Brindisi. Come da cronoprogramma definito dagli uffici dell’Area Personale, continuano le convocazioni per la stabilizzazione del personale che ha maturato il diritto secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Sono stati 90 i lavoratori che hanno firmato il contratto nella giornata di ieri, 19 gennaio, e 50 nella giornata di oggi. Si tratta di personale che era già in servizio nelle diverse strutture aziendali.

Già fissate le date delle prossime sedute per il perfezionamento delle procedure di stabilizzazione: sono 30 gli aventi diritto convocati per il 23 gennaio e 85 nella giornata del 24 gennaio.

La necessità di procedere con un cronoprogramma è legata alla consistente platea di lavoratori interessati. La stabilizzazione riguarda il personale in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 20, comma 1 del decreto legislativo 75/2017 (legge Madia) e dell’articolo 1, comma 268, lettera b) primo periodo, della legge 234/2021 (legge di Bilancio per l’anno 2022), con procedure avviate così come disposto dalla delibera di Giunta regionale 1818 del 12 dicembre 2022.

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