Redazione

Alle prime ore della mattinata odierna, investigatori della Squadra Mobile di Brindisi, con il supporto degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” e del Commissariato di P.S. di Mesagne, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Lecce hanno dato esecuzione al provvedimento di applicazione della misura cautelare emessa il 9 agosto 2022 dal Tribunale del Riesame di Lecce - a seguito di impugnazione proposta dalla medesima Procura avverso l’ordinanza del G.I.P. emessa il 28.6.2022 - divenuta irrevocabile il 25.1.2023 a seguito della pronuncia della Suprema Corte di Cassazione. 

I soggetti colpiti dal provvedimento cautelare sono ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata, rapina, detenzione e porto di arma da fuoco e reati in materia di sostanza stupefacenti. 
Il provvedimento compendia le risultanze di una complessa ed articolata attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile di Brindisi - in parte già eseguita il 14.7.2022 - indirizzata a cogliere ruoli e competenze criminali di un gruppo malavitoso organico alla frangia brindisina dell’associazione di tipo mafioso “Sacra Corona Unita” operativo nei quartieri Sant’Elia e Paradiso della città di Brindisi. L’indagine ha consentito di disvelare vari presunti episodi di estorsione commesse ai danni di alcune attività commerciali del centro e della periferia di Brindisi costretti a pagare in favore della consorteria criminale, anche con cadenza settimanale, una somma di denaro definita “punto”. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno altresì fatto luce su un presunto episodio di rapina avvenuto in un noto bar di Brindisi nel corso della quale furono arrestati in flagranza i quattro autori materiali che agivano in armi per conto di un esponente di spicco del clan malavitoso presente durante la rapina ma dileguatosi subito dopo in compagnia di un complice all’epoca non identificato, entrambi colpiti nella giornata odierna dal provvedimento cautelare. Le indagini hanno consentito, infine, di disarticolare una presunta rete di spaccio di sostanze stupefacenti riconducibile al clan malavitoso e di documentare come gli esponenti delle piazze di spaccio versavano probabilmente parte dei guadagni dell’attività delittuosa in favore della consorteria criminale sotto forma di “punto”. 
Il provvedimento eseguito nella giornata odierna ha disposto la misura cautelare in carcere per sei soggetti con ruoli apicali all’interno del sodalizio mafioso, alcuni già detenuti per altra causa, la misura cautelare degli arresti domiciliari per altri sette soggetti, due dei quali anch’essi già ristretti per altra causa e la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. per un solo soggetto.

Missione compiuta per le biancazzurre dell’Aurora Volley Brindisi che, nella serata di Sabato 28 gennaio, espugnano il Pala Gentile di Monopoli battendo in rimonta 3-2 le padrone di casa della Fenix Volley nel quarto di finale di Coppa Puglia, e staccano meritatamente il pass per le final 4 del torneo regionale.

Partita che si gioca in gara secca con le padrone di casa forti di un migliore piazzamento in classifica, seconde dietro alla schiacciasassi Altamura, e del fattore campo con un palazzetto gremito di oltre mille spettatori che hanno incitato le biancoverdi monopolitane per tutta la durata della gara. 

Le atlete brindisine di contro si presentano all’atteso appuntamento di Coppa con la squadra falcidiata dall’influenza. In settimana infatti Coach Quarta non è riuscito a svolgere un solo allenamento con tutte le giocatrici presenti, e senza avere alcuna garanzia sulla formazione da schierare per la gara.

Una squadra, quella biancazzurra, in emergenza che stringe i denti e scende in campo con Mollica al palleggio, Andreula e Galiulo al centro, Della Rocca e il capitano Palumbo in banda , De Toma opposto. Il libero Mari Difronzo non ce la fa. Al suo posto gioca la giovane Rebecca Maggio.

Le atlete brindisine iniziano bene portandosi subito in vantaggio, ma le avversarie dopo una fase iniziale un po’ confusa iniziano a esprimere il loro gioco pareggiando i conti. Il resto del set è un avvincente testa a testa tra le due squadre con le padrone di casa che riescono a spuntarla con solo due punti di scarto 25-23.

Nel secondo set si assiste alla perentoria reazione della squadra brindisina che non lascia alle avversarie la possibilità di entrare in partita e vince il parziale con un rotondo 25-13.

Vista la facilità con la quale ha vinto il precedente set ci si aspetta che Brindisi possa allungare, e invece al rientro in campo sono le atlete biancoverdi di Coach D’Alessandro ad imporsi alquanto agevolmente sulle avversarie, inaridendo le fonti del gioco avversario e vincendo il set 25-11.

Quarto set che, come sempre in questi casi, è lo spartiacque della partita. Le atlete brindisine ne sono consapevoli e danno fondo ad ogni energia mentale e fisica per rimanere aggrappate alla contesa. Muro incredibilmente efficace e un’ottima difesa capitanata da una grande Rebecca Maggio diventano la chiave di volta di questo parziale importantissimo conquistato dalle brindisine con il punteggio di 25-21.

Si va quindi al tie-break che le atlete dell’Aurora sembrano interpretare meglio delle avversarie mantenendo alta la concentrazione e lottando su ogni singola palla. Le biancazzurre, grazie alla coesione del gruppo e alla loro determinazione, riescono ad essere più forti delle loro precarie condizioni fisiche e nonostante l’urlo incessante dei (correttissimi) tifosi di casa vincono il set 15-12 e volano alle semifinali.

Ancora una vittoria in rimonta contro un avversario di grandissimo spessore per L’Aurora che dimostra il grande lavoro fatto dallo staff tecnico e dalle atlete oltre che sugli aspetti tecnici anche su quelli caratteriali.

A fine partita è il Vicepresidente De Leonardis a prendere la parola: “Stasera le nostre atlete sono state autrici di una grande partita contro un avversario fortissimo che voglio ringraziare per la loro calorosa accoglienza e per l’eleganza con la quale hanno accettato il verdetto del campo” dichiara il dirigente “Voglio sottolineare la prova sontuosa di Rebecca Maggio che, chiamata a sostituire una compagna non al meglio, ha chiuso la gara con il 70% di ricezione. Praticamente le ha prese quasi tutte.” conclude De Leonardis.

La nostra è una Società giovane, una matricola” commenta visibilmente emozionato il Presidente del sodalizio biancazzurro Ercole Saponaro “una matricola che non mollando un centimetro, lottando su ogni palla e aiutandosi nei momenti difficili è riuscita a compiere un impresa straordinaria che ha visto la Brindisi biancazzurra con la “V” sul petto protagonista e vincitrice nella bolgia del Pala Gentile di Monopoli. Di questo ringrazio lo staff tecnico e le nostre meravigliose ragazze che in silenzio e in precarie condizioni fisiche hanno stretto i denti pur di regalarci questo ambito traguardo

L’Aurora Volley Brindisi insieme a Nardò, Monteroni e Altamura sarà protagonista delle “final four” della Coppa Puglia che si giocheranno il giorno 8 aprile 2023 in sede ancora da destinarsi.

 

Tabellino:

AS Labruna Fenix Monopoli - Aurora Volley Brindisi 2-3 (25-23, 13-25, 25-11, 21-23, 11-15)

AS Labruna Fenix Monopoli: Rodriguez K 16, Cesario 7, Paradiso 10, Gervasi 1, Cofano L, Palmiotto 18, Nuovo 10, Pandeva 1, Pellegrini 2, Montenero, Recchia, Giannini. All. D’Alessandro – Bianchi.

Aurora Volley Brindisi: Palumbo K 10, Mollica 1, Andreula 15, Maggio L1, De Toma 14, Della Rocca 8, Galiulo 13, Palmisano Romano 1, De Maria, Difronzo L2, Moro, Mastrantonio, Fiore, Montanero. All. Quarta - Casalino.aurora_volley_brindisi_2023_sotto_rete.jpg

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Brutte notizie sul fronte del canile comunale di Mesagne. Anche la terza gara indetta per l’assegnazione della gestione  è andata deserta. Non c’è stato nessun interesse da parte di aziende o associazioni ambientaliste a volerne prendere la gestione. Addirittura non ha partecipato alla gara nemmeno la cooperativa che da anni ha la gestione della struttura, tra prorogatio e assegnazioni a tempo determinato. Di contro le tre gare di appalto indette e andate a vuoto hanno fatto spendere al Comune un bel po' di euro per adempiere a tutte le formalità di rito. Le cause di tutto ciò? Probabilmente sono da ascrivere alla mancata convenienza economica dell’importo messo a gara per la gestione del canile.

C’è da aggiungere che nel bando c’è la clausola di salvaguardia per i 7 dipendenti presenti nel canile, assunti a tempo indeterminato con il livello B1, che dovrebbero essere assorbiti dal gestore subentrante. Insomma, chi dovesse prenderne la gestione avrebbe pochi margini di guadagno, o nessuno, tra i costi sostenuti e i ricavi ottenuti. La somma messa a gara dal Comune ammonta a 2 milioni 301 mila 158 euro per un periodo di 3 anni, cioè 767 mila euro all’anno. Il canile, pur avendo una disponibilità di 96 box utili per accogliere 200 cani, ha circa 120 cani presenti poiché la gestione dell’ente pubblico negli ultimi anni è stata di incrementare la presenza dei cani di quartiere sul territorio, ma, soprattutto, di puntare sulle adozioni. In maniera tale da arrivare all’obiettivo di svuotare il canile. Certamente due soluzioni vincenti sotto l’aspetto sociale che hanno permesso di abbassare la presenza dei pelosi all’interno della struttura.

Comunque se questa politica è stata una vincente per la presenza dei pelosi nel canile non lo è stato sotto l’aspetto economico per chi dovrà gestirla poiché l’importo della gestione è proporzionato ai cani presenti. Così, come prevede la legge regionale. Nel frattempo, per cercare di tamponare questo ennesimo flop, in Comune sono già al lavoro per trovare una soluzione alternativa che, in ogni modo, dovrà essere presa entro il prossimo 28 febbraio. Termine previsto dalla legge per la prorogatio concessa alla ditta che gestisce attualmente la struttura.

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Il brusco abbassamento delle temperature fino a 0 gradi anche di giorno in Puglia, con freddo e gelo notturno danneggiano le coltivazioni di verdure e ortaggi all’aperto ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia sugli effetti del maltempo che conferma la tradizione dei giorni della merla che corrispondono al 29, 30 e 31 gennaio.

La discesa della colonnina di mercurio con il gelo rischia peraltro di bruciare fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti dopo che – ricorda la Coldiretti Puglia – il caldo anomalo in Puglia ha favorito il risveglio anticipato delle varietà più precoci di mimose, pesche, ciliegie, albicocche, agrumi e mandorle dopo un mese di dicembre che aveva fatto segnare una temperatura superiore di 2,65 gradi rispetto alla media storica, secondo le elaborazioni Coldiretti sulla banca dati aggiornata Isac Cnr.

Secondo la leggenda – riferisce la Coldiretti – negli ultimi giorni di gennaio si registrano le temperature invernali più basse, tanto che perfino la merla, che un tempo aveva il piumaggio bianco, per riscaldarsi andò a ripararsi in un camino e il suo manto divenne grigio per la fuliggine.

L’arrivo del grande freddo – sottolinea la Coldiretti – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli che reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni. A preoccupare – continua la Coldiretti – è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata della bolletta.

Con 112 eventi estremi in 10 anni, la Puglia si posiziona al quarto posto – aggiunge Coldiretti regionale - della classifica delle regioni italiane maggiormente colpite dagli effetti violenti dei cambiamenti climatici, con danni stimati pari ad oltre 3 miliardi di euro sul settore agricolo.

Anche nel 2022 si sono succeduti siccità grave, nubifragi impressivi, gelate e grandinate, tornado e trombe d’aria, oltre alle tempeste di fulmini – aggiunge Coldiretti Puglia – dove è evidente la tendenza alla tropicalizzazione del clima con un impatto devastante sulle produzioni agricole e sulla vita delle persone. ll moltiplicarsi di eventi estremi hanno provocato vittime e danni che in agricoltura superano già i 300 milioni di euro nel 2022, pari al 10% della produzione regionale secondo la Coldiretti.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Puglia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, che – conclude la Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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Servizio straordinario di controllo del territorio. Due denunce in stato di libertà ed una segnalazione amministrativa. A conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio eseguito nel Comune di Ceglie Messapica, i Carabinieri dei reparti dipendenti dalla Compagnia di San Vito dei Normanni hanno denunciato in stato di libertà all’A.G. competente:

- un 40enne di San Michele Salentino trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 17 cm custodito all’interno della tasca del giubbotto, arma sottoposta a sequestro;

- un 69enne di San Michele Salentino sorpreso alla guida di un’autovettura senza patente di guida perché già ritirata; il veicolo, sprovvisto anche di copertura assicurativa RCA, è stato sottoposto a sequestro amministrativo per la confisca;

E’ stato inoltre segnalato un 22enne di Carovigno, che viaggiava a bordo di un’autovettura in qualità di passeggero, trovato in possesso di sostanza stupefacente di tipo hashish, sottoposta a sequestro.

Sono stati controllati 21 automezzi e identificate 29 persone, controllate 17 persone sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione, eseguite diverse perquisizioni, controllati alcuni esercizi pubblici ed elevate contravvenzioni al Codice della Strada.

Al via la selezione per due volontarie/i in servizio civile per la promozione del volontariato e della cittadinanza attiva. L’associazione LabTS (Laboratorio Terzo Settore), con sede a Mesagne (prov. di Brindisi), seleziona due giovani volontarie/i da impegnare nel programma nazionale del Servizio Civile universale, "Al servizio della pace!", ente capofila Csv (Centro servizio volontariato) Brescia, al cui interno è il progetto “Siamo il vento non la bandiera”, enti partecipanti: Csv Lazio, Csv Abruzzo, da Urban Center dell’Aquila e da LabTS con sede a Mesagne, ex Convento dei Cappuccini, via Reali di Bulgaria. Il bando è rivolto a giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni. La durata dell’impegno è di dodici mesi, per circa venti ore settimanali su cinque giorni alla settimana per complessive 1145 ore anno e un assegno netto mensile pari a € 444,30. Le domande devono pervenire entro le ore 14.00 del 10 febbraio 2023, esclusivamente attraverso la piattaforma "Domande on Line (DOL)" raggiungibile tramite computer, tablet e smartphone. E' comunque possibile: - sia scaricare una sintesi del progetto a- sia da questa stessa pagina internet accedere alla piattaforma del Servizio civile centrale dedicata al bando. Si accede tramite Spid (il Sistema Pubblico di Identità Digitale) avendo cura di non compilare i diversi campi del formulario che permette di selezionare i progetti per argomento ....., formulario che appare una volta entrati con Spid nella piattaforma.

La strada più veloce per accedere direttamente al progetto è inserire solo nel campo dedicato il codice progetto, che è PTCSU0004622013556NMTX, appariranno così tutte le sedi di svolgimento del progetto, tra le quali sceglierete quella di Mesagne. Nello specifico i due volontari che saranno prescelti si occuperanno principalmente di diffondere una cultura della partecipazione e della cittadinanza attiva e responsabile; della cura e dell’arricchimento di una biblioteca e un centro di documentazione sul terzo settore, il volontariato e la cittadinanza attiva nel territorio circostante, in quello regionale e del Mezzogiorno, attraverso un censimento delle realtà associative e una raccolta di documentazione e memorie. Inoltre, affiancheranno l’associazione nelle proprie iniziative ed eventi tesi a promuovere il volontariato sul territorio e nelle attività di animazione partecipazione presso la propria sede, l’ex Convento dei Cappuccini in Mesagne. Per ulteriori informazioni e chiarimenti sulle procedure per candidarsi contattare la segreteria dell’associazione nella persona di Teresa Bellarosa al seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Tonfo della Mens Sana Mesagne che viene travolta dalla Virtus Galatina. Ancora una sconfitta, la seconda negli ultimi due turni, per i mensanini che hanno dovuto fare i conti con un Galatina primo candidato alla vittoria finale, considerando il lungo roster a disposizione. Coach Argentieri utilizza Calasso, Provenzano, Stefanizzi, Bianco e Spada, mentre coach Capodieci recupera capitan Scalera e lo manda in campo con Rollo, Piliego, Malvindi e Colucci. Il primo quarto è piacevole con giocate di qualità, sette triple tra le due squadre con gli attacchi che dominano le difese. La tripla di Stefanizzi provoca un mini break (12-7), ma due triple di Colucci portano gli ospiti al primo vantaggio (12-13). Le percentuali di realizzazione sono molto alte, nel Galatina Spada e Scalese rimettono il naso avanti, pronti a essere rintuzzati dalle triple di Colucci e Piliego.

Il canestro di Malvindi chiude il primo quarto con la Virtus in vantaggio 26-23. E' ancora il giovane Malvindi ad aprire la seconda frazione di gioco riportando il Mesagne in vantaggio (26-28), poi Prisciano e Colucci tentano di mantenere le distanze per quello che sarà l'ultimo vantaggio dei biancoverdi con 4'30" da giocare (30-33). Un parziale di 14-5 regala il primo allungo a Provenzano e compagni. Il Mesagne smette di difendere e lascia ampi spazi a Calasso, poi in attacco si blocca improvvisamente e non basta la tripla di Prisciano per recuperare. Al riposo lungo il punteggio è favorevole alla Virtus Galatina 46-38. Al rientro in campo si attende una reazione dagli ospiti, invece la scena è tutta nelle mani dei padroni di casa. Stefanizzi, Provenzano e Calasso puniscono facilmente la blanda difesa ospite e il vantaggio aumenta. Rollo, Malvindi e Scalera tentano una timida reazione, ma la partita è sempre nelle mani dei salentini e il terzo quarto si chiude sul 73-53. L'ultimo periodo non offre spunti particolari, la partita è gestita dai padroni di casa con il risultato finale ormai in cassaforte. La Mens Sana non dimostra la minima reazione mentre gli avversari che continuano a realizzare con regolarità. Il solo Rollo, a partita ormai decisa, mette a referto dieci punti nell'ultimo parziale che limitano il già pesantissimo passivo. Vince con merito la Virtus Galatina che, sulla carta e per quello dimostrato in questa partita, resta la candidata numero uno alla vittoria finale. La Mens Sana Mesagne ha giocato una buona pallacanestro per 15' troppo poco per competere con Calasso e compagni. Dopo le due sconfitte consecutive i mensanini devono riprendere la corsa, ritrovando la squadra che ha padroneggiato il girone di andata. Il prossimo turno si disputerà sabato 4 febbraio alle ore 20:30 per la concomitanza di una gara di pallavolo, presso il Paladefrancesco di Mesagne dove la Mens Sana incontrerà la Fortitudo Francavilla.

VIRTUS GALATINA - MENS SANA MESAGNE = 102 - 67

Virtus Galatina: De Carlo, Calasso 23, Scalese 9, Provenzano 19, Stefanizzi 14, Bianco 9, Cortinovis, Toma 9, Guido, Forte 9, Spada 10, Schito. Allenatore: S. Argentieri.

Mens Sana Mesagne: Rollo 18, Scalera D., Prisciano 8, Ciccarese 2, Scalera L. 6, Piliego 7, Campana, Turchiarulo, De Vincentis, Malvindi 14, Panico, Colucci 12. Allenatore: Angelo Capodieci.

Parziali: 26-23 20-15 27-15 29-14

Arbitri: Ranieri e Laterza.

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Il cerchio si sta chiudendo intorno all’uomo che nel pomeriggio di giovedì ha colpito alla testa l’autista di un pullman di linea, dopo averlo fatto fermare in strada, e poi era fuggito a bordo di una Fiat Brava di colore nero.  Grazie alla testimonianza di alcuni passeggeri gli investigatori sarebbero sulle sue tracce. L’uomo, una volta individuato, dovrebbe rispondere dei reati di interruzione di pubblico servizio e lesioni. L’autista del pullman, infatti, ha riportato un trauma cranico con la prognosi di 10 giorni. Il deprecabile episodio si è verificato intorno alle ore 16 di giovedì, quando un pullman della Stp era partito da Brindisi in direzione Mesagne.

A bordo pendolari e studenti. Arrivato all’uscita di Mesagne Est il pullman era stato sorpassato da un’auto, una Fiat Bravo di colore nero, che si era fermata poco più avanti costringendo l’autista del pullman a scendere. A un tratto dall’autovettura era uscito un uomo che aveva iniziato a investire con veemenza contro l’autista. Poi lo aveva colpito al capo con il manico di un cacciavite. Infine, era risalito sulla sua auto e si era dileguato velocemente. A quel punto il giovane si era accasciato per terra mentre dal capo usciva del sangue. I passeggeri, nonostante fossero rimasti scioccati, erano scesi dal pullman e avevano prestato i primi soccorsi al giovane autista. Contemporaneamente era stato lanciato l’allarme e sul posto era giunta un’ambulanza del 118 e una volante della polizia di stato. I soccorritori avevano stabilizzato il giovane e lo avevano trasferito verso l’ospedale “Perrino” i Brindisi. Qui era stato sottoposto ad accertamenti diagnostici e strumentali che avevano confermato un trauma cranico riportato dal manico di cacciavite. Per la soluzione della vicenda dovrebbe essere ormai una questione di ore.

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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, CON FREDDO E GELO POLARE AUMENTANO MALANNI STAGIONE; È VITAMINA DAY. Un patrimonio da valorizzare e sostenere quello agrumicolo pugliese che vale oltre 80 milioni di euro milioni di euro con una produzione di 2,6 milioni di quintali soprattutto di arance e clementine. L’arrivo del freddo e gelo polare rischia di aumentare i malanni di stagione ed è importante rafforzare le difese immunitarie per combattere raffreddore e mal di gola. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, che ha promosso nel week end più freddo dell’anno il “Vitamina Day” nei mercati di Campagna Amica in Puglia, con agrichef e tutor della spesa per far conoscere i sani e naturali “rimedi contadini” per difendersi a tavola con la giusta alimentazione.

Un patrimonio da valorizzare e sostenere quello agrumicolo pugliese, che vale oltre 80 milioni di euro milioni di euro per una produzione di 2,6 milioni di quintali – afferma Coldiretti Puglia - soprattutto di arance e clementine che hanno avuto il riconoscimento comunitario dell’IGP (Indicazione Geografica Protetta), quali l’arancia del Gargano, il limone Femminello del Gargano e le clementine del Golfo di Taranto.

Spremute in diretta al mercato contadino di Via Appia 226 a Brindisi e a Lecce in Via 95° Reggimento Fanteria, con bicchieroni di succo di arancia offerte ai consumatori, oltre a muffin alle arance e fette di torta al succo e alla crema di agrumi. Le province di Taranto e Foggia fanno la parte da leone. Le imprese agricole che si dedicano alla produzione di agrumi in provincia di Taranto – ricorda Coldiretti Puglia - sono 1.041, il 9% del totale dell’imprenditoria agroalimentare jonica, con una produzione di clementine, arance e mandarini di 1,9 milioni di quintali, e tale patrimonio va valorizzato attraverso un piano straordinario agrumicolo ed un sostegno al reddito, considerato anche il fatto che la concorrenza sleale dei Paesi comunitari ed extracomunitari sta determinando un calo dei prezzi di vendita del 25%. In provincia di Foggia si producono 103mila quintali di arance e limoni, in un’area ad alto rischio di dissesto idrogeologico, caratterizzata da agrumeti storici.

E’ scientificamente provato – spiega Coldiretti regionale – che una corretta dieta a base di vitamina C e sali minerali sia una validissima alleata contro le malattie da raffreddamento e non c’è dubbio che l’alto contenuto di questa vitamina negli agrumi, ma anche nei kiwi, ha un effetto benefico contro le scorie (radicali liberi) che “annientano” l’organismo e che sono prodotte, proprio dal nostro corpo, in grandi quantità nel periodo invernale. E allora – continua la Coldiretti – invece di abusare di sostanze multivitaminiche che vanno tanto di moda oggi, è meglio preferire gli agrumi e tutta la frutta e verdura di stagione, preparando spremute e centrifugati, che il nostro Bel Paese ci offre in questo momento con benefici per il portafogli e il palato.


Proprio gli agrumi sono i grandi protagonisti degli antichi rimedi contadini. Se contro mal di gola – continua la Coldiretti – si consiglia di fare gargarismi con succo di due limoni diluiti in mezzo bicchiere d’acqua e sale, contro il raffreddore basta tagliare un limone in due, versarne un po’ di succo nel palmo della mano e aspirarlo. La fastidiosa tosse può essere sedata poi – spiega Coldiretti – bevendo il succo di un limone con un cucchiaio di miele.In caso di gola infiammata è utile anche fare degli sciacqui con 6 cucchiai di aceto di mele aggiunto a mezzo bicchiere di acqua. Per la raucedine il toccasana è un centrifugato di carote fresche e un cucchiaino di miele da bere durante la giornata. E se si aggiungono problemi bronchiali i nonni contadini preparavano un decotto con 2 o 3 cucchiai di semi di lino, acqua e mezzo bicchiere di vino rosso fatti bollire per 2 o 3 minuti. Il tutto va versato su una salvietta di cotone o di lino da piegare e mettere sul petto, lasciandolo fino a quando diventerà freddo. E per la convalescenza, nessun dubbio, mangiare pomodori crudi molto maturi o berne il succo aiuta – precisa la Coldiretti – a tornare presto in forma.


Ma per combattere il freddo è importante anche aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, aiuta a rafforzare, con l’apporto di vitamine, le difese immunitarie. Con la discesa del termometro arriva infatti il “permesso” ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali.


Fondamentale – sottolinea la Coldiretti – è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo.Nella dieta – prosegue la Coldiretti – non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Va infine ricordato che in un soggetto normale l’assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui – conclude la Coldiretti – una buona dose di carne nella dieta non può fare che bene.

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Il Museo archeologico di Mesagne ha cambiato nome ed identità visiva. Da oggi si chiama MATER, cioè Museo Archeologico del Territorio Ugo Granafei.
"Il nostro marchio ed il nome racchiudono la storia di uno dei Musei più antichi della Regione, non dimenticando le origini del Museo Civico e l'importanza della sede prestigiosa che lo ospita dal 1999. Per questo abbiamo deciso di scegliere come nostro simbolo uno dei reperti appartenenti all'origine civica della collezione - il cavalluccio giocattolo- già protagonista di tanti nostri racconti.
Come si vede dal logo, il nostro cavalluccio vi aspetta per accogliervi nelle tante sale del Castello piene di storia e bellezza; tra queste quelle incorniciate dall'infilata di porte che fanno da sfondo proprio al cavalluccio, cui abbiamo scelto di attribuire colori particolari ricavati da quelli degli infissi settecenteschi. Vi aspettiamo, quindi, per farvi scoprire una storia millenaria, racchiusa dentro il meraviglioso scrigno del Castello", tanto è stato riferitol dalla direzione museale.

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