Redazione

Anche una delegazione della Uiltec Brindisi presente sabato 16 ottobre alla manifestazione nazionale convocata a Roma da Cgil, Cisl, Uil “Mai più fascismi, per il lavoro, la partecipazione, la democrazia”.

A capo della delegazione brindisina in Piazza San Giovanni il Segretario Territoriale della Uiltec Carlo Perrucci che ha voluto esprimere la preferenza del Sindacato per piazze come quelle vissute ieri «democratiche e libere, non contro qualcuno ma per qualcosa: per il lavoro per la sicurezza per la dignità dei lavoratori».

«È una grande manifestazione democratica, unitaria - ha detto dal palco il leader nazionale della Uil Bombardieri - per dire no al fascismo e a qualsiasi estremismo e sì a un Paese unito: in questa piazza c’è la nuova resistenza. Una piazza che chiede di essere ascoltata anche perché nel Paese c’è un disagio sociale che non è più accettabile e le diseguaglianze aumentano dal Nord al Sud, con oltre 1 milione di poveri in più da inizio pandemia e 5 milioni di poveri assoluti: è questa la vera emergenza. Noi - ha proseguito Bombardieri - diciamo che il profitto non può prevalere su tutto: non possiamo esserne succubi. E alla sostenibilità economica va affiancata la sostenibilità sociale. Serve una riforma sociale, serve lavoro stabile, servono investimenti - ha concluso Bombardieri - rispettando le persone, la qualità della vita, la sicurezza».

Ringraziando il popolo Uiltec sceso in piazza il Segretario Generale della UIltec Paolo Pirani ha fatto saper che quella vissuta ieri è stata «una giornata caratterizzata dai valori di libertà, democrazia e lavoro che rende più sicuro il Paese e fa guardare con fiducia al futuro nel quale l’intero sindacato confederale, unito e compatto, ha detto no ad ogni forma di fascismo e ha affermato il senso di prospettiva che caratterizza il mondo del lavoro. Di tutto questo la Uiltec ha mostrato efficacemente anima, orgoglio e senso di appartenenza. È stato un bel giorno».

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Da oltre un mese e mezzo, il corpo Docente e il personale ATA scolastico è sottoposto giornalmente a controlli sistematici all'inizio dell'orario di lavoro con lo strumento del green pass. Circa 180mila, tra docenti e non docenti in Italia, e tra il personale scolastico è costretto a presentarsi al lavoro a seguito di una stressante azione di coercizione dettata da un diktat quantomeno discutibile. Infatti i lavoratori ogni 48 ore (ogni 2 giorni) devono attivarsi per ricercare farmacie, medici o centri dove vengano eseguiti i tamponi, pagare circa 15 euro a tampone (45 euro a persona ogni settimana) e poi attendere nel limbo per ore e capire se l'indomani potranno lavorare oppure no.

Questa situazione rischia di diventare insostenibile, infatti non solo è necessario un impegno extrascolastico che vede vincolati i lavoratori ad ore di ricerca dei centri dove devono sottoporsi a proprie spese a tamponi, per giunta invasivi e dannosi per la salute dell'apparato respiratorio. Ora che tutte le categorie di lavoratori devono sottoporsi a questo trattamento sanitario forzato con l'obbligatorietà le richieste di prenotazioni di tamponi diventano veramente un’odissea infinita. Si registrano tantissimi disguidi e malfunzionamenti del sistema di certificazione, un drastico spostamento di orario al mattino o alla sera con ore di file interminabili per "tamponarsi”, a volte vengono lasciate vuote le caselle negli orari successivi perché alcuni, per problemi di salute o impegni familiari, non possono presentarsi per i test. Nelle farmacie si deve subire la fila interminabile anche di chi giustamente si reca presso questi presidi per le ricette o per altre cure sanitarie. Si calcola in modo approssimativo che potrebbero essere circa 4 milioni i lavoratori che in Italia non si sono vaccinati.

E che dal 15 ottobre per tornare in ufficio o in fabbrica dovranno fare un tampone per poter esibire un green pass valido. Chi ricorre ai test antigenici rapidi - che valgono per 48 ore – necessita di tre test a settimana e quindi a regime si arriverebbe a fare una montagna di tamponi: fino a 10 milioni, in pratica oltre un milione al giorno in una settimana. Una domanda enorme che difficilmente la rete di farmacie e laboratori riuscirà a soddisfare. Molti lavoratori giustamente chiedono il test non più tardi delle otto del mattino, per avere il risultato e il messaggio generato dalla piattaforma del Governo per il Green Pass entro un’ora, cioè in tempo utile per entrare in ufficio, ma questo spesso non avviene, infatti la piattaforma genera errori e ritardi inaccettabili per chi deve entrare nel luogo di lavoro. I lavoratori sono lesi, nei principi e nei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione, ma le sigle della confederazione dei sindacati (CGIL, CISL,UIL, e anche GILDA) non muovono un dito per garantire il lavoro come principio irrinunciabile per salvaguardare la dignità umana. Si chiede coralmente che i sindacati tutti e il Governo ritirino immediatamente questo provvedimento che di sanitario non ha proprio niente (come ampiamente sottolineato dai medici e dagli scienziati anche filogovernativi), ma che rappresenta solo uno strumento di ricatto moralmente inaccettabile per cittadini e lavoratori di uno Stato civile e democratico.

Liberamente docenti

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I giorni di maltempo e mare mosso hanno finalmente lasciato la scena a un cielo poco nuvoloso e a un clima un po' più mite anche se ventoso, una cornice migliore per la competizione di Triathlon Medio che ha decretato i Campioni di questa disciplina unica. L’Egnazia Tri si è svolta anche quest’anno nella meravigliosa terra di Puglia in collaborazione con Borgo Egnazia, luogo meraviglioso liberamente ispirato nelle forme nei materiali e nei colori a un tipico paese pugliese. Menzione d’onore al team di Egnazia Tri, che insieme a tutte le Istituzioni ha lavorato per garantire a tutti gli atleti di poter gareggiare la frazione di nuoto in totale sicurezza, studiando in tempo record un nuovo percorso con partenza dal porto di Savelletri. Il podio maschile vede protagonisti tre atleti sensazionali, ognuno dei quali ha dato il massimo per raggiungere il proprio obiettivo. Il triatleta di Riccione Mattia Ceccarelli (OVERCOME ASD) ha tagliato per primo il traguardo, conquistando il titolo di Campione di Triathlon Medio 2021 con un tempo eccezionale di 3h 55’30”.

Dopo l’abbandono forzato del 2020 causato da un infortunio muscolare, Mattia è tornato in gara motivato a prendersi la rivincita. In seconda posizione, con un tempo di 3h 55’ 39”, Jonathan Ciavattella (DOLOTEAM), partito sette minuti dopo nelle batterie di mezzo e che ha dato di prova di una sorprendente concentrazione mentale e resistenza fisica nell’ultima frazione di corsa, volando letteralmente verso il podio con soli nove secondi di scarto. Al terzo posto, Giulio Molinari (C.S. Carabinieri), protagonista di un bel recupero nell’ultima frazione di corsa e vincitore del Campionato Italiano di Triathlon Medio 2020, che ha chiuso con 3h 56’ 37”. “La gara è andata bene, nuotare in porto ci ha permesso di completare una gara regolare a tutti gli effetti – ha dichiarato all’arrivo il neo Campione Mattia Ceccarelli – “Non posso negare che sia stata sofferta, sia a causa del vento sia perché dopo 50 mt in bici ho perso la borraccia. Non mi sono arreso e ho continuato, avevo un buon margine quando ho iniziato l’ultima frazione di corsa ma cominciavo a essere in sofferenza e crisi di zuccheri. Ho dato il tutto per tutto, ho resistito e sono contento. Ci tenevo a vincere dopo il ritiro dell’anno scorso in questa location che è sempre stupenda”.

Trionfa al traguardo, in campo femminile, Ilaria Zane (OVERCOME ASD) aggiudicandosi il titolo di Campionessa di Triathlon Medio, dominando ogni frazione della gara e tagliando il traguardo con il tempo di 4h 31’ 38”.

Al secondo posto Serena Eva (DDS), che si è distinta nel percorso in terra pugliese con un tempo di 4h 37’ 52”. Terza classificata Martina Dogana (MARTINA DOGANA TRITE), atleta che da anni svolge l’attività di coaching nel mondo del triathlon, concludendo la gara con 4h 47’ 11”.

“Sono soddisfatta di questa vittoria. Le condizioni meteo non sono state facili. Ma sono sempre stata monto concentrata, e ho cercato di non esagerare. La corsa era un punto di domanda, ho fatto i primi 15 km in progressione per poi dare il massimo” – commenta Ilaria Zane al traguardo. “La frazione in bici è stata quella senza dubbio più impegnativa a causa del vento, che ho cercato di girare a mio favore. Non ho mai perso di vista l’obiettivo: tagliare il traguardo godendomi questo momento bellissimo in una terra così affascinante.” “L'anima di Borgo Egnazia e della Puglia è profondamente legata al benessere. Lo sport è una delle sue espressioni principali e per questo siamo orgogliosi del ruolo che l'Egnazia Tri ha acquisito nel panorama nazionale in questi anni.” – afferma Aldo Melpignano, Proprietario e Managing Director del Gruppo San Domenico Hotels. “Sono orgoglioso di aver vissuto questo momento di sport con questi atleti fenomenali. L’emozione è forte, la mia elezione è ancora fresca e sono pronto ad affrontare tutte le sfide per portare alla ribalta questo sport meraviglioso” - commenta Antonio Tondi, Presidente del Comitato Regionale Puglia della FITRI – “La Puglia merita un posto d’onore e tutte le attenzione necessarie per diventare un punto di riferimento in Italia per questa disciplina, e non solo.”

egnazia triathlon 2021 podio maschileClassifica uomini: 1° Mattia Ceccarelli (OVERCOME ASD) 3h 55’ 30” 2° Jonathan Ciavattella (DOLOTEAM) 3h 55’ 39” 3° Giulio Molinari (C.S. Carabinieri)3h 56’ 37”

Classifica donne: 1° Ilaria Zane (OVERCOME ASD) 4h 31’ 38” 2° Serena Eva (DDS) 4h 37’ 52” 3° Martina Dogana (MARTINA DOGANA TRITE) 4h 47’ 11”.

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Race for the cure: stamattina a Mesagne la “Camminata in rosa” per la lotta ai tumori del seno. 

 
Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno, il più frequente dei tumori femminili. L’associazione culturale “Scintilla” e il CSV di Brindisi e Lecce, in collaborazione con il Comune di Mesagne, organizzano oggi, domenica 17 ottobre,  la “Camminata in rosa”.
 
All’iniziativa prenderanno parte i rappresentanti delle associazioni “Le Civette”, “Cuore di Donna”, “Andos” e della Fondazione “Di Giulio”, uniti per lanciare un messaggio di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e della ricerca come strumenti per sconfiggere il cancro al seno, una malattia contro cui molte donne lottano quotidianamente.
 
Partecipano: il Sindaco della città di Mesagne, Antonio Matarrelli; il dott. Alessandro Galiano, U.S.D. Diagnostica senologica della ASL Brindisi; il dott. Rino Spedicato per il CSV Brindisi-Lecce, Volontariato nel Salento; la dottoressa Francesca Giannone, U.O.S.D. Chirurgia Senologica Asl Brindisi; la dott.ssa Regina Cesta e il dott. Cosimo Saracino dell'associazione “Scintilla”. Presso l’Auditorium del Castello, alle ore 12, i medici specialisti terranno il loro intervento sui temi della prevenzione e sulla necessità di sostegno psicologico in caso di diagnosi avversa.
 
L’appuntamento è presso la Basilica del Carmine a Mesagne alle ore 11, partenza alle ore 11.30. “INSIEME VINCIAMO!”, questo lo slogan dell’evento, che focalizza l’attenzione sull’importanza dei controlli nella lotta contro i tumori. Per prenotare la maglietta, e sostenere così l’organizzazione “Susan G. Komen Italia” e la ricerca, contattare il 3496762727.  
 
La testata online QuiMesagne è media partner dell’iniziativa.

La Polizia Stradale di Brindisi, nel corso di un controllo su un mezzo pesante autocarro, rinveniva un’apparecchiatura elettronica illegale, consistente in un emulatore, che permette di alterare il processo chimico per l’abbattimento degli ossidi di azoto nei gas di scarico (dispositivo SCR), escludendo l’utilizzo del sistema AdBlue. Gli operatori insospettiti dal fatto che il serbatoio AdBlue era vuoto ma la spia livello dello stesso sita nel cruscotto anteriore, risultava avere il pieno, (e quindi tale mancanza appariva alquanto anomala poiché la centralina di bordo non segnalava alcun errore), procedevano ad ispezione tecnica all’autocarro di una ditta di trasporto Pugliese. All’interno del vano portafusibili, veniva individuato un emulatore che risultava avere bypassato l’impianto di erogazione dell’additivo AdBlue, alterando e inibendo l’emissione dei gas di scarico, con notevole risparmio di costi, e conseguenti emissioni inquinanti, in contrasto con la normativa vigente imposta dall’Unione Europea in materia (che impone dei limiti ai parametri dei motori diesel Euro 6). Gli agenti hanno proceduto a sanzionare ai sensi del Codice della Strada l’autotrasportatore, (modifiche alle caratteristiche funzionali e costruttive del veicolo), con conseguente ritiro della Carta di Circolazione del mezzo e sequestro amministrativo del dispositivo emulatore elettronico.

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Il 17 ottobre in ogni chiesa della Diocesi di Brindisi-Ostuni avrà inizio la fase diocesana del Sinodo della Chiesa universale, inaugurato da papa Francesco lo scorso 9 ottobre a Roma, con il titolo: «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione».

L’Arcivescovo di Brindisi, mons. Domenico Caliandro presiederà una santa Messa nel Duomo di Brindisi il 20 ottobre, alle ore 18, nel giorno in cui ricorre la Dedicazione della Cattedrale. In ottemperanza alle misure di contenimento per la pandemia, sarà presente una rappresentanza di tutti i fedeli dell’Arcidiocesi.

Il Sinodo dei Vescovi è un organismo istituito dal papa Paolo VI, nel 1965 per favorire il dialogo e la partecipazione di tutti i credenti all’interno della Chiesa.

Dopo aver indetto un Sinodo sulla famiglia (2015), sui giovani (2018) e sull’Amazzonia (2019), Papa Francesco ha scelto di avviare un percorso sinodale mondiale dal 2021 al 2023, che si svolgerà in tre momenti diversi: il primo in tutte le singole diocesi del mondo (ottobre 2021 – aprile 2022) per raccogliere le istanze di tutti i fedeli e di chi vorrà offrire il proprio contributo, il secondo con alcuni rappresentanti provenienti da tutto il mondo (settembre 2022 – marzo 2023) e un terzo finale e attuativo (ottobre 2023).

L’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, monsignor Domenico Caliandro, aderisce con entusiasmo alle richieste del Papa: «La parola “sinodo” viene dal greco e significa “camminare insieme”. Anche la nostra Diocesi darà il proprio contributo per la Chiesa universale e si metterà in ascolto di tutti quelli – credenti e non – che vorranno esprimere la propria idea sulla Chiesa, perché essa diventi un luogo accogliente e una famiglia in cui tutti si sentono figli».

Dall’ascolto potranno emergere pareri discordanti o storie di delusione, ma anche di conversione. Mons. Caliandro aggiunge che «la Chiesa è stata travolta negli ultimi anni da tanti scandali, ma ora è tempo di ripartire. Dai problemi si viene fuori insieme e per questo bisogna dialogare. La Chiesa di Brindisi-Ostuni vuole fare il primo passo per raccogliere le attese, ma anche le proposte di tutti gli abitanti del territorio. Ognuno ha dei doni da Dio, che possono essere messi a frutto a vantaggio della collettività. Con l’aiuto di tutti si cresce bene insieme. Il Papa ha lasciato tre parole chiave per questo Sinodo: “comunione, partecipazione e missione”. Tutte e tre vanno tenute insieme: siamo un solo corpo, tutti fratelli fra di noi. Non possiamo accusarci a vicenda, ma dobbiamo aiutarci, andando incontro agli altri, anche a chi la pensa diversamente, a chi è rimasto deluso, a chi aspetta di essere nuovamente accolto e ascoltato».

Per portare avanti il lavoro sinodale è stato istituito in Diocesi un gruppo di lavoro, che nelle prossime settimane organizzerà delle proposte per ascoltare le comunità parrocchiali, le associazioni di ogni categoria, i giovani, i credenti e i non credenti. Tutti potranno offrire il loro contributo, secondo le modalità che saranno rese note in ogni chiesa, sul sito www.diocesibrindisiostuni.it e attraverso i canali social dell’Arcidiocesi.

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Nasce il Dipartimento di Scienze chirurgiche generali e specialistiche della Asl di Brindisi: Giuseppe Manca nominato direttore. Prosegue il processo di riorganizzazione dipartimentale della Asl di Brindisi. Un altro importante tassello è stato aggiunto al quadro che sta modificando l'assetto del sistema sanitario locale, sempre più proiettato su modelli innovativi di gestione di servizi, risorse umane e tecnologia. Giuseppe Manca, già a capo dell'unità operativa complessa di Chirurgia generale dell'ospedale Perrino, è stato nominato direttore del dipartimento di Scienze chirurgiche generali e specialistiche. Manca andrà ad affiancare i direttori di dipartimento Pietro Gatti (Area medica), Angelo Greco, (Cure primarie) e Teresa Calamia (Farmacologia).

«Le recenti linee guida sul governo dei sistemi sanitari – spiega il direttore generale Asl, Giuseppe Pasqualone - indicano nella creazione dei dipartimenti la via principale per migliorare le prestazioni e gli standard dell'offerta di cura e assistenza. L'organizzazione dipartimentale rappresenta una risorsa: il direttore del dipartimento è l'elemento cardine che prende decisioni nell'immediato, alle quali seguono interventi tempestivi. Così si gestiscono al meglio le risorse umane, quelle tecnologiche e soprattutto i percorsi clinici. Questo è stato il nostro punto di forza che ci ha consentito di avere una gestione ottimale anche nell'emergenza sanitaria».

In questo quadro generale, Manca ha individuato alcuni punti sui quali agire per migliorare la Chirurgia generale e specialistica della Asl brindisina che conta su eccellenze in diversi settori, come la Chirurgia senologica, quella vascolare e quella ricostruttiva.

«Uno dei primi traguardi da raggiungere – spiega il neodirettore del dipartimento - è la rimodulazione del comparto operatorio, step necessario a ottimizzare gli spazi e le risorse umane e strutturali che abbiamo a disposizione». Un'altra meta fissata da Manca riguarda lo sviluppo e l'applicazione nella pratica clinica quotidiana della “Remote surgery - Telechirurgia” sia come metodo di formazione per i giovani chirurghi sia per collaborazioni con centri di riferimento ultraspecialistici: in questo contesto, inoltre, sarà implementata la chirurgia robotica. «Stiamo creando team multidisciplinari per la presa in carico e la terapia di patologie di “confine”, per migliorare la clinical competence, e stiamo gettando le basi per la collaborazione fra le varie unità operative nella gestione multidisciplinare nel periodo peri-operatorio».

La nuova organizzazione, inoltre, prevede le attività di Day service, Day surgery, Day hospital e Week surgery per ridurre le giornate di degenza e per gestire al meglio la presa in carico dei pazienti. Essenziale sarà, inoltre, il legame col territorio e coi colleghi medici grazie a eventi formativi periodici sull’approccio multidisciplinare alle patologie complesse, in collaborazione la Medicina generale e l’Ordine dei medici della provincia di Brindisi.

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Dati del giorno: 16 ottobre 2021

134
Nuovi casi
21.315
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 20
Provincia di Bat: 23
Provincia di Brindisi: 7
Provincia di Foggia: 25
Provincia di Lecce: 43
Provincia di Taranto: 14
Residenti fuori regione: 2
Provincia in definizione: 0
2.170
Persone attualmente positive
134
Persone ricoverate in area non critica
18
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

270.367
Casi totali
3.895.676
Test eseguiti
261.382
Persone guarite
6.815
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 99.022
Provincia di Bat: 28.288
Provincia di Brindisi: 21.420
Provincia di Foggia: 47.630
Provincia di Lecce: 31.478
Provincia di Taranto: 41.052
Residenti fuori regione: 994
Provincia in definizione: 483

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La giunta della Regione Puglia, nella seduta di ieri, ha approvato lo schema di protocollo d’intesa tra la stessa Regione e i comuni di Conversano e Mesagne per disciplinare i rapporti, impegni, strategie e attività in caso di assegnazione del riconoscimento di “Capitale italiana della cultura 2024” ad una delle due città. Sempre ieri la Confesercenti della provincia di Brindisi ha sottoscritto il protocollo d'intesa per sostenere la candidatura di Mesagne a “Capitale italiana della Cultura per il 2024”.

“Il percorso di condivisione avviato con la città di Mesagne ha lo scopo di avviare un'ampia collaborazione tra il Comune di Mesagne e Confesercenti della provincia di Brindisi che collaborerà alla individuazione e promozione di attività ad ampio spettro per lo sviluppo - nell’ambito di “Mesagne Capitale Italiana della Cultura 2024” - di progetti socio-economico- culturali improntati ai principi di sostenibilità, innovazione e accessibilità”, ha spiegato Michele Piccirillo, presidente di Confesercenti. Le iniziative ed i progetti realizzati nell’ambito di “Mesagne Capitale Italiana della Cultura 2024” saranno contraddistinti dalla collaborazione instauratasi, cui sarà data ampia visibilità con l'obiettivo di rafforzare la valenza dell'impegno congiunto per uno sviluppo culturale innovativo e accessibile. “La firma di questo protocollo d'intesa è un esempio di valorizzazione territoriale del quale dobbiamo andare fieri”, ha concluso il presidente provinciale di Confesercenti Brindisi, Michele Piccirillo.

Intanto sono diversi i sostegni che sono arrivati a Mesagne per la sua candidatura. Ad esempio, don Luigi Ciotti, ha scritto: “Da un caro amico ho appreso che la vostra Mesagne - un po' ormai anche la "mia" Mesagne - è candidata a "Capitale italiana per la cultura 2024". La notizia mi riempie di gioia, conoscendo ormai da oltre un ventennio le vostre bellezze, alcuni vostri monumenti, l'imponente e bellissima Chiesa Madre, la gente di Mesagne, alcuni amici cari, ma soprattutto il "salto di qualità” che la vostra comunità ha fatto negli ultimi 20-25 anni per affrancarsi dalla Sacra Corona Unita”. Il sacerdote dell’antimafia ha quindi esortato: “Non bisogna mai abbassare la guardia perché - come spesso accade - le mafie sono sempre lì in agguato non appena si allenta la presa. Tanti passi in avanti sono stati fatti dalle istituzioni e dai mesagnesi. Ricordo con immensa felicità quando, fra le tante mie venute a Mesagne, ho partecipato all'inaugurazione di "Masseria Canali", un gioiello dell'antimafia sociale”. Di quel giorno, don Luigi, ha ricordato “don Angelo Argentiero, mio confratello e mio prezioso amico, venuto a mancare prematuramente e il suo successore don Giuseppe Satriano diventato vescovo per oltre sei anni della diocesi di Rossano - Cariati, in Calabria, e da alcuni mesi arcivescovo dell'arcidiocesi di Bari - Bitonto. Naturalmente non potrò mai dimenticare Melissa che continuo a portare sempre nel cuore”.

Tra i sostenitori della candidatura di Mesagne c’è anche Anatoly Karpov, sedici volte campione del mondo di scacchi, l’attrice Vanessa Scalera, alias Imma Tataranni, Roberto Covolo, il regista Sergio Rubini, e tanti ancora.

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Questa mattina, su iniziativa della Fondazione Dieta Mediterranea, gli studenti del Corso di Laurea “Italian Food and Wine” dell’Università di Padova saranno ospiti presso l’azienda vitivinicola Tenute Lu Spada, che sarà meta di un tour didattico alla scoperta delle eccellenze agroalimentari pugliesi. Il tour nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Dieta Mediterranea e l’università di Padova con lo scopo di promuovere le eccellenze produttive agroalimentari ed enogastronomiche italiane, coinvolgendo studenti di diverse nazionalità e culture alla scoperta del nostro patrimonio alimentare e nutrizionale ideale per uno stile di vita sano.

La tappa presso Tenute Lu Spada prevede un approfondimento sugli aspetti benefici del vino sulla salute, con degustazioni e discussioni sulle produzioni agroalimentari di qualità, alla scoperta del Susumaniello e dei vitigni autoctoni del territorio. Tenute Lu Spada, sin dalla sua recente formazione, è impegnata a promuovere un’agricoltura sana e sostenibile che non alteri l’equilibrio dei terreni e dei micro organismi che lo compongono, che renda le piante meno suscettibili agli agenti patogeni e nel contempo capaci di sviluppare dei parametri qualitativi di produzione vinicola. Intanto, nei giorni scorsi l’azienda vinicola ha ottenuti dei prestigiosi riconoscimenti. Infatti, il Nyroca, Negroamaro in purezza e il Fuoco Rosa, rosato blend di Negroamaro e Susumaniello, delle Tenute Lu Spada hanno ottenuto la medaglia di argento all’Organic Wine Award International, concorso Internazionale dei vini biologici che si svolge in Germania tra i più importanti nel settore della produzione vitivinicola biologica.

Entrambi i vini sono stati votati e premiati sulla base di alcuni indicatori che si riferiscono alle caratteristiche dei vini e del territorio che li esprime. Il Nyroca ottiene dunque un punteggio molto alto per il colore, l’intensità ed i sentori fruttati e si pone esattamente a metà sulla scala tra modernità e tradizione. Il Fuoco Rosa mantenendo un ottimo punteggio sull’intensità, spicca per i sentori erbacei e speziati evidentemente espressione dei terreni e delle piante che si sono sviluppate nell’area del lago del Cillarese. Si tratta di due varietà, il Negroamaro e Susumaniello, vitigni autoctoni di Brindisi coltivati e curati a ridosso del lago del Cillarese da Tenute Lu Spada con pratiche biologiche che producono uve ricche di antociani e polifenoli. I vini sono il risultato del lavoro che ha come obiettivo principale il rispetto dell’ambiente e la salute del consumatore. La scelta biologica dell’azienda è stata sin dall’inizio della sua nascita tesa a ricostruire un rapporto naturale tra terreno-pianta-clima indispensabile per lo sviluppo di una viticultura sana e forte tesa ad aiutare la produzione di uve salubri, equilibrate che rendono identificabili ed unici i vini di Brindisi di Tenute Lu Spada. Carmine Dipietrangelo, amministratore di Tenute Lu Spada, ha espresso la propria soddisfazione e quella dei soci dichiarando: “Il vino, ma ancora di più le vigne e i vigneti, a Brindisi, fanno parte della nostra vita e di un territorio tradizionalmente vocato alla viticultura. Ci sono sempre stati e costituiscono un vero e proprio elemento naturale”.

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