Redazione

Arrestato per il reato di furto. I Carabinieri della Stazione di Brindisi Centro hanno eseguito un ordine di esecuzione di pene concorrenti e contestuale ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca nei confronti di un 33enne del luogo. L’uomo deve espiare la pena di 6 anni e 9 mesi di reclusione, oltre a 4 mesi di arresto per i reati di furto aggravato e furto in abitazione commessi in Lucca e provincia dal 2014 al 2019. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

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CRIMINALITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCE ALLERTA NELLE CAMPAGNE PER FURTI OLIVE; SEGNALAZIONI PRESENZE SOSPETTE SU WHATSAPP.

Cresce l’allerta nelle campagne per i furti di olive nella campagna olivicola appena iniziata in Puglia, con gli agricoltori che stanno presidiando il raccolto segnalando presenze sospette attraverso i gruppi WhatsApp per sventare i raid diurni e notturni. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, che lancia l’allarme per le condizioni di lavoro e di vita nelle aree rurali pugliesi, dove gli agricoltori vivono loro malgrado una quotidianità preoccupante.

Le aziende agricole hanno bisogno di sicurezza, perché la criminalità le costringe a vivere quotidianamente attanagliate in un clima di incertezza e paura. E' necessaria – ribadisce Coldiretti Puglia - l'attivazione di una cabina di regia tra il Ministero delle Politiche Agricole e il Ministero dell'Interno che coordini le attività delle forze dell'ordine, che va sostenuto con l’intervento dell'Esercito in alcune aree a forte rischio, come le province di Bari con zone più a rischio e la BAT.

Nel periodo della raccolta i furti di olive diventano praticamente quotidiani con i danneggiamenti degli alberi tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne per presidiare le campagne.

Nei furti i ladri di olive – aggiunge Coldiretti Puglia – riescono in pochi minuti a portare via oltre 30 kg di olive ad albero, battendo gli ulivi con mazze di ferro o alluminio, per far cadere il maggior quantitativo di prodotto, ma danneggiando al contempo gravemente le piante.

“Capitolo a parte merita – insiste Colomba Mongiello dell’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e agroalimentare della Coldiretti - il mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, a partire dall’olio, spesso sofisticati, spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, per cui viene illegalmente utilizzato il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola pugliese e dei consumatori. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy”.

I poteri criminali si “annidano” nel percorso che uva da vino, olio, frutta e verdura, carne e pesce, devono compiere – insiste Coldiretti Puglia - per raggiungere le tavole degli italiani passando per alcuni grandi mercati di scambio fino alla grande distribuzione.

Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione le agromafie impongono i prezzi dei prodotti agricoli e la vendita di determinate produzioni agli esercizi commerciali che a volte, approfittando della crisi economica, arrivano a rilevare direttamente grazie alle disponibilità di capitali ottenuti da altre attività criminose. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma – continua la Coldiretti Puglia – compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy.

La Puglia è una regione a forte vocazione agricola ed è per questo – conclude Coldiretti Puglia - che il business delle agromafie è divenuto particolarmente appetibile.

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Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 17 ottobre. Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 17 ottobre 2021 risultano positivi 71 soggetti, di cui 35 uomini (49,3%) e 36 donne (50,7%), con età media di 48 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 10 nella fascia 0-18 anni, 44 tra 19-64 anni, 15 tra 65-79 anni, 2 negli 80 e oltre.

I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “sospetto di caso” 35 (49,3%), “contatto con caso accertato” 17 (23,9%), “screening” 6 (8,5%) e “rientro da area a rischio” 1 (1,4%); in 12 casi (16,9%) il fattore di rischio non è definito. L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive 43 (60,6%) paucisintomatici, 20 (28,2%) soggetti asintomatici, 2 (2,8%) con sintomatologia lieve, 3 (4,2%) con quadro severo, 1 (1,4%) critico, 1 (1,4%) in fase di guarigione e per 1 (1,4%) il dato non è noto. Per 61 (86%) soggetti è stata predisposta la sorveglianza con isolamento fiduciario e per 5 (7%) il ricovero in isolamento; per 5 (7%) soggetti il dato non è noto.

Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 25 a Francavilla Fontana, 11 a Brindisi, 6 a Fasano, 5 a Oria, 3 a San Donaci, 3 a San Pancrazio Salentino, 3 a San Vito dei Normanni, 2 a Carovigno, 2 a Ceglie Messapica, 2 a Latiano, 2 a Ostuni, 1 a Cellino San Marco, 1 a Erchie,  1 a Mesagne, 1 a San Michele Salentino, 1 a Torchiarolo, 1 a Torre Santa Susanna, 1 a Villa Castelli, 0 a Cisternino, 0 a San Pietro Vernotico. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Brindisi, Francavilla Fontana, Torre Santa Susanna, Oria.

Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 17 ottobre 2021, sono stati sottoposti a tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 in totale 133.014 residenti nella provincia di Brindisi, pari a 340,7 soggetti ogni 1.000 residenti. Per 107.239 (80,6%) soggetti sottoposti a test è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa il 45% dei casi.

Dei 133.014 soggetti sottoposti a tampone molecolare, 21.351 (16,1%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 546,8 casi x10.000 residenti; si osserva un trend in diminuzione dei casi. I positivi comprendono 10.993 donne (51,5%) e 10.358 uomini (48,5%) e l’età media è pari a 44 anni; si osserva nelle ultime due settimane una diminuzione dell’età mediana dei casi.

Il tasso di letalità è pari all'1,8%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 392 i decessi totali: 306 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 54 tra i 60 e i 69 anni, 23 casi tra i 50 e i 59, 7 casi tra i 40 e i 49, e 2 nella fascia 30-39.

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Tutti in spiaggia per giocare una partita nuova a sostegno dell’ambiente e schiacciare la palla vincente del rispetto del territorio, oltre ogni inciviltà.

Giovedì 21 ottobre «Linea Gialla», il progetto di sostenibilità realizzato da DHL Express Italy e Marevivo insieme alla Federazione italiana pallavolo, arriva a Torre Canne. L’appuntamento è alle 15 con il ritrovo alla La Casa del Mare - Parco delle Dune Costiere – Ostuni (undefined).

Il pomeriggio sarà dedicato alla pulizia della spiaggia. Ci saranno i giovani delle società del volley del territorio coinvolte dalla Fipav Puglia, dal comitato territoriale Fipav Bari-Foggia, Fipav Taranto, Fipav Lecce e al mondo DHL.

Con i ragazzi ci saranno due ospiti d’eccezione: Ferdinando De Giorgi, allenatore della nazionale italiana di pallavolo maschile campione d’Europa e Giuseppe Manfredi, presidente nazionale della Federazione italiana pallavolo.

L’iniziativa è promossa da DHL Express Italy che sarà presente con la CEO Nazzarena Franco e da Marevivo onlus che sarà presente con il segretario generale Maria Rapini e con il delegato regionale Fabrizio Santorsola.

Il progetto ha il patrocino del Comune di Fasano e del Comune di Ostuni e si avvale della collaborazione del Parco naturale regionale delle Dune Costiere.

Nell’occasione sarà donata una rete di filo riciclato all’Associazione Comunità Don Guanella Opera Sacro Cuore di Fasano che si occupa dell’accoglienza di minori in condizioni di disagio.

«L’impegno che i nostri atleti profonderanno in questo pomeriggio è emblema dei più grandi insegnamenti che lo sport trasmette: il rispetto delle regole, disciplina, collaborazione – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Pulire la spiaggia è segno concreto di amore nei confronti del nostro territorio e assume ancora più valore perché portato avanti dalle nuove generazioni. Il gesto dei nostri ragazzi deve essere da monito comportamentale per ciascuno di noi, affinché possiamo sempre avere cura e rispetto delle bellezze del nostro territorio».

Il progetto di DHL e Marevivo ha già fatto tappa in Sicilia con il recupero, in collaborazione con la federazione, di due reti fantasma: una nell'area marina protetta Capo Gallo - Isola delle Femmine e la seconda a San Vito Lo Capo.

Si tratta di reti da pesca lunghe complessivamente 3000 metri, abbandonate nei fondali marini, attrezzi tra i più comunemente dispersi nei mari di tutto il mondo e responsabili di gravi danni all'ecosistema marino.

La seconda tappa si è svolta a Bologna, con la pulizia del parco lungo il Reno, nel quartiere Borgo Panigale e la donazione di una rete di pallavolo installata al Giardino Otello Colli, tessuta con un filato in poliammide interamente riciclato, realizzata dal Retificio Ribola.

Con Linea Gialla a Torre canne, anche Erreà Sport, sponsor tecnico della Fipav e partner dell’evento che vestirà lo staff operativo.

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Dati del giorno: 19 ottobre 2021

127
Nuovi casi
23.197
Test giornalieri
3
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 11
Provincia di Bat: 28
Provincia di Brindisi: 7
Provincia di Foggia: 17
Provincia di Lecce: 25
Provincia di Taranto: 35
Residenti fuori regione: 2
Provincia in definizione: 2
2.101
Persone attualmente positive
128
Persone ricoverate in area non critica
19
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

270.602
Casi totali
3.949.673
Test eseguiti
261.682
Persone guarite
6.819
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 99.066
Provincia di Bat: 28.321
Provincia di Brindisi: 21.428
Provincia di Foggia: 47.674
Provincia di Lecce: 31.535
Provincia di Taranto: 41.094
Residenti fuori regione: 998
Provincia in definizione: 486

Nelle giornate del 10 e 11 uu.ss. si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Brindisi per il quadriennio 2021-2025.

Il quorum è stato raggiunto, come di consuetudine, alla prima votazione, a testimonianza di un perdurare di affezione alla struttura ordinistica da parte degli Iscritti.

Sono risultati eletti gli architetti Maurizio Marinazzo, Maria Genoveffa Mancarella, Angelo Dell’Anna, Valentina D’Angelo (arch. Junior), Cecilia Capobianco, Paolo Capoccia, Carlo Faccini, Giuseppe Savoia, Giuseppe Scaligeri.

Nella seduta di insediamento del 8 ottobre 2021, il Consiglio ha eletto quale nuovo Presidente dell’Ordine l’arch. Maurizio Marinazzo, Vice Presidente l’arch. Angelo Dell’Anna, Segretario l’arch. Maria Genoveffa Mancarella, Tesoriere l’arch. Giuseppe Savoia.

Il Consiglio strutturerà successivamente una organizzazione interna, con deleghe precise attente alle diverse tematiche che si affronteranno durante il mandato e commissioni e gruppi di lavoro aperti al contributo di tutti gli Iscritti.

Al centro di attività e iniziative saranno il ruolo dell’architetto e la qualità della progettazione, in un momento ancora segnato dalla emergenza sanitaria, ma nel quale si profilano sempre più chiaramente le prospettive di ripresa (che vanno però colte con approcci e azioni profondamente diversi dal passato) oggi connesse alle modifiche sostanziali del quadro legislativo ed ai cambiamenti che si dovranno introdurre anche a seguito dei finanziamenti che possono rivenire dal PNRR.

Centrale sarà una inversione di tendenza nelle politiche degli appalti e dei contratti pubblici, puntando, innanzi tutto, a processi di semplificazione e innovazione effettivi, che salvaguardino la qualità degli interventi. Contestualmente, alla precisazione della riserva alle professionalità interne alle stazioni appaltanti delle fasi di programmazione e di controllo dovrà corrispondere la competenza dei livelli di progettazione e direzione dei lavori ai liberi professionisti.

Si avvieranno da subito i confronti con gli enti territoriali e con quelli periferici dello Stato che svolgono un ruolo di controllo sulle procedure edilizie, tesi a garantire tempi certi e procedure trasparenti, nell’interesse della comunità intera, oltre che dei professionisti, poiché questi ultimi rappresentano e tutelano interessi collettivi.

Non solo agli iscritti saranno garantiti momenti di accrescimento culturale e formativo su temi- solo a titolo esemplificativo- quale la rigenerazione urbana, la sicurezza (in un periodo buio che registra una media di quattro morti al giorno sui luoghi del lavoro), la non più differibile problematica ambientale.

Doveroso sarà ricostruire un fronte compatto delle professioni tecniche, quale interlocutore autorevole ed ascoltato delle pubbliche amministrazioni e riferimento certo della pubblica opinione.

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San Vito dei Normanni. Aveva allestito in casa un laboratorio per la coltivazione di cannabis e la produzione di sostanza stupefacente, arrestato. I Carabinieri della Stazione di San Vito dei Normanni hanno arrestato in flagranza di reato un 30enne del luogo per detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. Nel corso di una perquisizione domiciliare, i militari hanno accertato che l’uomo aveva allestito un laboratorio per la coltivazione di cannabis e la produzione di sostanza stupefacente dove erano presenti 3 piante di cannabis di altezza tra i 180 e i 210 cm, attrezzatura per la coltivazione indoor dello stupefacente, un bilancino di precisione e 0,85 grammi di hashish, il tutto sottoposto a sequestro. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la sua abitazione in regime degli arresti domiciliari.

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Mesagne. Trovato in possesso di 2,6 grammi di marijuana, 11 grammi di cocaina, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno arrestato in flagranza di reato un 31enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A seguito di perquisizione domiciliare presso il suo domicilio, i militari hanno rinvenuto, occultati nella sua camera da letto, 2,6 grammi di marijuana, 11 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento e la somma contante di 40,00 euro, il tutto sottoposto a sequestro. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la sua abitazione in regime degli arresti domiciliari.

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Dai cosmetici green fino ai prodotti alimentari innovativi la new economy del vino dà lavoro a 1,3 milioni di persone grazie anche allo sviluppo delle attività connesse e di servizio, con un impatto importante sull’economia del sistema Paese. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa al Vinitaly special edition di Verona dove è stata allestita la prima esposizione sui nuovi esempi di business che conciliano la necessità delle imprese agricole di diversificare le attività e di ottimizzare la gestione delle risorse verso la transizione ecologica con le nuove tendenza di consumo e la voglia di naturalezza post pandemia.

Una new green economy molto sensibile alla sostenibilità ambientale – spiega Coldiretti Puglia - dagli occhialini utili ad 'immergersi nelle Terre del Neagroamaro' alla chiusura innovativa "carbon neutral", riciclabile al 100% e realizzata con materiali rinnovabili d'origine vegetale, al vigneto ad alberello di uve Sauvignon in riva al mare, dal tappo in vetro fino al pesto dalle foglie di vite, sono solo alcune delle novità delle aziende. Capitolo a parte merita la diffusione del 'Wine beauty' dalla crema viso alla linfa di vite - ricorda Coldiretti Puglia - dallo scrub agli scarti di potatura al gel di uva rassodante, dalla crema anti-età al nettare di uve Primitivo.

Secondo uno studio della Coldiretti la raccolta di un grappolo d’uva alimenta opportunità di lavoro in ben 20 settori: 1) agricoltura, 2) industria trasformazione, 3) commercio/ristorazione, 4) vetro per bicchieri e bottiglie, 5) lavorazione del sughero per tappi, 6) trasporti, 7) assicurazioni/credito/finanza, 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri, 9) vivaismo, 10) imballaggi come etichette e cartoni, 11) ricerca/formazione/divulgazione, 12) enoturismo, 13) cosmetica, 14) benessere/salute con l’enoterapia, 15) editoria, 16) pubblicità, 17) informatica, 18) bioenergie, 19) laboratori di analisi, 20) sostanze enologiche.

L’esercito del vino – sottolinea la Coldiretti regionale – spazia, infatti, dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi).

In linea con la spinta green, crescono in Puglia in 10 anni del 14% i vigneti biologici, con oltre 15mila ettari e una decisa spinta alla transizione ecologica che ha portato le cantine pugliesi a prestare sempre maggiore attenzione all'ambiente.

In Puglia sono 93 le cantine biologiche che producono – aggiunge Coldiretti Puglia - 347mila ettolitri di vino bio, con 3.312 gli operatori della filiera vitivinicola biologica, di cui 2.709 produttori, 461 produttori/preparatori e 142 preparatori esclusivi, con il comparto del vino biologico che testimonia una grande vivacità anche a seguito del notevole interesse che i mercati nazioni ma, soprattutto, internazionali stanno manifestano.

Sul fronte dell’uva da tavola la Puglia non ha rivali con 1.700 ettari, il 74% del totale nazionale, grazie agli sforzi dei viticoltori che hanno aumentato la qualità delle produzioni e al contempo – insiste Coldiretti Puglia - è stato diminuito l’impatto ambientale e la percentuale di residui, la più bassa al mondo, con pratiche agronomiche mirate, come la potatura invernale agli interruttori di dormienza, la rimozione delle prime infiorescenze e le potature in verde per la formazione di infiorescenze ritardate, la copertura dei filari, la modulazione dell’irrigazione, i trattamenti antisalini e l’inerbimento controllato, con l’impiego di manodopera altamente specializzata.

“Nel tempo della globalizzazione  gli italiani bevono ‘patriottico’. Un’evoluzione positiva dovuta, oltre all’eccellenza del prodotto, anche dalla riapertura di ristoranti, trattorie, osterie, agriturismi, cantine e bar a cui si somma la ripresa delle esportazioni che hanno riattivato gli sbocchi di vendita del vino pugliese nel canale Ho.Re.Ca, nell’enoturismo e nell’export per un valore che va oltre 1 miliardo di euro l’anno”, dice con soddisfazione Gianni Cantele, responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Puglia.

L’emergenza globale provocata dal Covid ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza – conclude Coldiretti Puglia – per cui va colta appieno l’ opportunità storica del Recovery Plan con Coldiretti che ha elaborato e proposto per tempo progetti concreti immediatamente cantierabili per l’agroalimentare con una decisa svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale in grado di offrire 100mila posti di lavoro green anche in Puglia entro i prossimi 10 anni.

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SAN MICHELE SALENTINO – Sarà presto realtà la riqualificazione completa della zona 167 di San Michele Salentino. Come disposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Puglia è pronta ad erogare le economie derivanti dal Pruacs, il Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile, per un importo di oltre 395mila euro (nello specifico 336.687,01 a carico del contributo Stato/Regione e 58.366,57 a carico del Comune), finalizzati a migliorare la dotazione di servizi dei quartieri caratterizzati da condizioni di forte disagio abitativo, perseguendo obiettivi di riqualificazione urbana e risparmio energetico.

Nello specifico, l'investimento relativo alla zona 167 di San Michele Salentino servirà per mettere in sicurezza il campetto da calcio con dotazione di idoneo sistema di illuminazione a Led, completare le opere di urbanizzazione, realizzare un impianto di videosorveglianza, dotare la zona di bagni pubblici, spogliatoi a servizio della struttura sportiva e servizio di guardiania e nuovo impianto di pubblica illuminazione a Led nella medesima zona. E ancora, la realizzazione di nuovi tratti stradali previsti dal piano e il rifacimento del manto stradale in tutta la zona 167, la realizzazione della rete fognaria, costituita dai condotti idonei alla raccolta ed allo scarico delle acque nere ed i relativi allacciamenti alla rete principale urbana, la realizzazione della rete idrica, costituita dalle condotte per l’erogazione dell’acqua potabile e relative opere per la captazione, il sollevamento ed accessorio, nonché dai necessari condotti d’allacciamento alla rete principale urbana e la realizzazione della rete del gas metano. Infine, si prevede la messa in opera di sistemi di attraversamento pedonale luminoso, comprensivo di segnaletica orizzontale e verticale.

“Finalmente - annuncia il sindaco Giovanni Allegrini - entra nel vivo la fase conclusiva del programma di riqualificazione della zona 167 approvato dalla nostra Giunta, con le nuove opere edilizie e infrastrutturali previste che daranno nuova vivibilità a questo popoloso quartiere. Attuare questo progetto significa dare una concreta risposta ai cittadini di quella zona e mantenere fede agli impegni assunti dalla nostra amministrazione, soprattutto, in tema di riqualificazione e rigenerazione delle periferie. Siamo orgogliosi di tutto il lavoro fatto e ringrazio, ancora una volta, gli uffici che sono stati coinvolti a vario titolo per l’obiettivo raggiunto ed un sentito ringraziamento all’on. Giovanni Luca Aresta (M5S) per l’impegno profuso in sede ministeriale per accelerare l’iter conclusivo di una situazione che aspettavamo da mesi.”

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