Redazione

Proseguono le attività del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto nell’ambito della Carta Europea per il Turismo Sostenibile con il primo educational dedicato agli operatori della ricettività che fanno parte del forum CETS della riserva. Obbiettivo della giornata: fornire gli strumenti utili per l’accoglienza consapevole. 

Gli albergatori e titolari delle strutture ricettive che hanno scelto di fare parte della rete CETS di Torre Guaceto e che, quindi, operano nei comuni di Brindisi, Carovigno e San Vito dei Normanni sono stati guidati alla scoperta dell’area protetta. 
Un evento pensato per offrire agli operatori tutte le nozioni necessarie per raccontare al meglio Torre Guaceto ai propri ospiti e, così, non solo offrire un ulteriore servizio ai turisti, ma anche tutelare la riserva stessa.
L’informazione e la collaborazione con i diversi stakeholder del territorio sono gli elementi cardine della strategia messa in campo dal Consorzio di Gestione dell’area protetta per il potenziamento dell’offerta turistica green locale e l’innalzamento dello standard di sostenibilità del territorio di riferimento. 
L’educational pianificato in sede di redazione del Piano delle azioni CETS 2021/2025, approvato dal forum che riunisce tutti gli attori del territorio coinvolti direttamente e indirettamente nella tutela e promozione dei tre comuni di pertinenza della riserva, sarà proposto due volte l’anno per mostrare agli operatori di filiera i diversi volti di Torre Guaceto. 
La scelta di dedicare un’occasione di approfondimento agli imprenditori della ricettività si deve alla consapevolezza che nessuno meglio di chi ospita i turisti nelle proprie strutture, può farsi portatore dei valori dell’area protetta e spiegare per primo agli utenti come fruirne in modo sostenibile ancor prima che questi scelgano di visitarla. torre_guaceto_trekking.jpg
Così ieri, come una rete che agisce in maniera osmotica per il bene di Torre Guaceto, l’ufficio CETS del Consorzio ha organizzato l’educational con la collaborazione di due partner del forum, la cooperativa Thalassia che ha guidato il tour e l’azienda Giursaco che si è occupato della logistica. 
“Le strutture ricettive sono il primo gate di passaggio dei turisti che arrivano sul territorio – ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, se loro sono informati e spiegano agli ospiti come vivere Torre Guaceto in modo corretto e sostenibile, aumentiamo il livello di protezione della riserva, ottenendo fruitori sempre più consapevoli e rispettosi. Noi ce la mettiamo tutta per informare e sensibilizzare chiunque visiti Torre Guaceto e affinché il nostro territorio di pertinenza sia sempre più attento al tema della tutela ambientale e in questa attività non siamo soli. Anche i nostri partner Cets si stanno impegnando, testimonianza ne è stata la scelta, a stagione estiva già avviata, di far partecipare il proprio personale all’attività sul campo in riserva. Ringrazio a nome del Consorzio che rappresento tutti gli operatori che hanno partecipato al nostro primo educational. Questo – ha chiuso Malatesta -, è solo l’inizio, vogliamo rafforzare l’alleanza con il nostro territorio e siamo certi che proseguendo su questa strada, otterremo ottimi risultati”. 
Le attività CETS dedicate agli operatori della filiera turistica di Torre Guaceto riprenderanno a settembre con i corsi di formazione gratuita avviati lo scorso maggio. 
Nel frattempo, gli operatori che vorranno entrare a far parte del forum CETS della riserva, potranno aderire, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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"Quella dei salari bassi è sempre più un’emergenza, ora l’accordo raggiunto, in riferimento alla direttiva Ue sul salario minimo, è una buona base di partenza per invertire la rotta". E' quanto afferma l'on. Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle).  "Anche su questo tema il Movimento Cinque Stelle aveva ragione. Da anni abbiamo chiesto l’introduzione in Italia di regole che contrastino lo sfruttamento e i salari da fame. Da nord a sud della nostra Penisola su questo fronte la situazione è per certi versi drammatica. Ed il M5s -continua la parlamentare pugliese - in tutti i modi, anche attraverso proposte di legge in Parlamento ha cercato di far capire l'urgenza di intervenire. Registriamo in questi giorni che finalmente il vento sembra cambiato". Un tema, quello del "salario minimo", non più rinviabile anche come contrasto a forme di assunzione o trattamenti economici lontani anni luce dal rispetto della dignità dei lavoratori. "Occorre fare presto. E' necessario dare risposte immediate a tutti coloro i quali ogni giorno pagano in ambiti lavorativi -conclude la deputata brindisina - diseguaglianze e condizioni lavorative non più accettabili nel 2022".

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CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, ACQUISTI SENZ’AUTO PER CARO BENZINA (89%); 38% CONSUMATORI CON LISTA SPESA PER RISPARMIARE.

Per fare la spesa i consumatori pugliesi non usano l’auto (89%) e di fronte agli aumenti dei prezzi del carrello torna anche la lista della spesa in 4 famiglie su 10 (38). E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla base del sondaggio su undefined, secondo cui a causa del caro gasolio che costringe a tirare la cinghia i consumatori pugliesi stanno cambiando le abitudini di acquisto, facendo la spesa vicino casa o al luogo di lavoro (89%), il 7% fa gli acquisti on line o in negozi con consegna a domicilio e solo il 4% è disposto a fare la spesa lontano da casa o dai luoghi di lavoro.

Con il caro prezzi si va anche a caccia delle promozioni (38%), si guarda con più attenzione al rapporto prezzo/kg di prodotto degli alimenti (47%) e soprattutto si taglia il superfluo (48%) a tavola, secondo Ismea che ha analizzato le strategie dirisparmio dei consumatori di fronte all’aumento dei prezzi alimentari che a maggio per l’Istat è stato del 7,1%.

Tra i comportamenti virtuosi segnalati dai consumatori – sottolinea la Coldiretti regionale - spicca la riduzione degli sprechi che riguarda ben il 68% delle famiglie. Un impegno che al valore economico aggiunge anche quello etico ed ambientale in un Paese come l’Italia dove in media nella spazzatura – continua la Coldiretti – finiscono quasi 31 chili all’anno di prodotti alimentari per un totale di oltre 1,8 miliardi di chili da smaltire. Sulle tavole dei pugliesi – continua la Coldiretti – sono così tornati i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come – prosegue la Coldiretti – i calzoni di verdura, il pancotto con pane raffermo e verdure di stagione, le polpette di pane e la frittata di pasta.

La propensione al risparmio, in ogni caso, non sembra intaccare l’attenzione verso la qualità di ciò che si porta a tavola – aggiunge Coldiretti - con la guerra in Ucraina e il Covid che hanno spinto oltre 8 consumatori su 10 (82%) a cercare di instaurare un rapporto stabile con un agricoltore per garantirsi cibo sicuro, sano e di qualità.

Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 650 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque, grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, con cui in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti.

Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente – precisa la Coldiretti regionale – l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove – continua la Coldiretti Puglia –  più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.

Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni, conclude Coldiretti Puglia nel sottolineare che nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro.

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Referendum 12 giugno – orari apertura ufficio Elettorale. L’ufficio Elettorale del Comune di Mesagne informa che, in occasione delle consultazione referendaria, il suddetto ufficio resterà aperto per il rilascio delle tessere elettorali nei seguenti giorni e con i seguenti orari:
- venerdì 10 giugno e sabato 11 giugno dalle ore 9 alle ore 19;
- domenica 12 giugno, giorno del Referendum, dalle ore 8 alle ore 23.

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Con l’arrivo del feretro di Carlo Giannini si conclude l’estenuante attesa della città, e principalmente della famiglia, per riabbracciare il suo figliolo. Infatti, oggi pomeriggio alle ore 17 si svolgeranno i funerali di Carlo Giannini, lo chef 34enne ammazzato in un parco di Sheffield, in Gran Bretagna, dove lavorava in un ristorante. Lunedì sera sono arrivati a Mesagne da Londra il fratello Stefano con la moglie Valentina, che hanno seguito l’iter burocratico per il rimpatrio della salma. Il feretro, invece, arriverà questa mattina all’aeroporto di Brindisi-Papola direttamente da Roma-Fiumicino, dove era giunto ieri da Londra. Una volta a Mesagne la famiglia, che è straziata dal dolore, ha chiesto di restare alcune ore da sola per vegliare e pregare la salma del congiunto. Ci saranno i suoi genitori, mamma Rosalba e papà Antimo, i fratelli Marco e Stefano con la moglie Valentina, la sorella Francesca con il marito Andrea. Poi, alle ore 15, le porte del Santuario di Mater Domini si apriranno e gli amici e la cittadinanza potranno tributare l’ultimo saluto al giovane ammazzato in una terra lontana, dove era emigrato per trovare lavoro. Le esequie inizieranno alle ore 17 e saranno officiate da don Pietro de Punzio, parroco del Santuario. Successivamente la salma raggiungerà il cimitero per essere tumulata. Sul manifesto funebre, che ha annunciato i funerali del giovane, la famiglia ha fatto scrivere: “Nella fede siamo uniti per affidare Carlo tra le braccia della Madre celeste e di Gesù”.

La salma era pronta per l’espatrio già dalla scorsa settimana, ma le celebrazioni per il Giubileo di platino della Regina Elisabetta ne hanno fatto slittare la partenza. Intanto, le indagini restano avvolte da uno stretto riserbo. Di certo si sa che in campo è scesa anche l’Europol italiana a cui i detective inglesi hanno chiesto assistenza per ricostruire il puzzle della vita del Giannini. Comprenderne il movente, infatti, è basilare per inquadrare la vicenda e trovare i killer e i potenziali mandanti. Nelle ore successive l’omicidio la polizia di Sheffield, la località presso cui è avvenuto l’accoltellamento del giovane mesagnese, ha arrestato un ragazzo di 17 anni e uno di 18, rilasciati poco dopo a seguito del pagamento della cauzione. Evidentemente le prove raccolte non erano schiaccianti, ma solo degli indizi che non hanno potuto inchiodare i due giovani alle loro responsabilità. L'omicidio è maturato in Inghilterra, nel South Yorkshire, nella città di Sheffield, dove Carlo Giannini era ritornato a lavorare dopo una parentesi tedesca. Infatti, con il fratello Stefano e la cognata Valentina avevano avviato una pizzeria in Germania, nel cuore della foresta nera. Poi Carlo aveva deciso di fare ritorno in Inghilterra. Ed è qui che, probabilmente, va cercato il movente della sua morte. Potrebbe essersi trattata di un’aggressione con rapina, avvenuta nella notte all’interno del parco oppure potrebbe essersi trattato di altro. Tuttavia, la polizia inglese non si è bloccata e ha continuato a indagare con grande determinazione. Sarà stato, forse, questo il motivo che alcuni giorni fa l’investigatore titolare del caso ha richiesto sui social inglesi l’aiuto di potenziali testimoni oculari. Le indagini sono seguite dall’investigatore Becky Hodgman.

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Olympic Dream Cup 2022, pioggia di medaglie per la New Marzial Mesagne.  Grande prestazione degli atleti della New Marzial Mesagne Team Baglivo, sponsorizzata dalla “Nuova special Welding srl”. Nella cornice dello Stadio Nicola Pietrangeli del Foro Italico a Roma i ragazzi dei maestri Roberto e Steeven Baglivo hanno dimostrato passione, tecnica e voglia di divertirsi.​

Il nutrito gruppo della New Marzial Mesagne, inserito nella rappresentativa pugliese, ha conquistato 19 medaglie portando la nostra Regione a vincere la competizione nazionale. La Puglia è campione italiana di Taekwondo anche per merito dei successi dei ragazzi mesagnesi. Questa festa dello sport a Roma si è appena conclusa ed è stata l’occasione per vivere l’emozione di incontrare, tifare e ammirare i grandi campioni del taekwondo mondiale come i mesagnesi Carlo Molfetta e Vito Dell’Aquila. Queste le medaglie conquistate nei due giorni di competizioni al Foro Italico:

*ORO*

Santoro Francesco: -41kg​

Neglia Andrea: -45kg​

Sicilia Celeste: -63kg​

Cutugno Dafne: -59kg​

Del Vecchio Adele: -41kg​

Frassica Sofia: -59kg​

Rosato Gabriele: -53kg​

*ARGENTO*

Bonatesta Mattia: -49kg​

Biscosi Daniele: -59kg​

Lamarmora Valeria: -44kg​

*BRONZO*

Sicilia​ Nicola: -68kg​

Strippoli Aurora: -51kg​

Franco Silvia: -55kg​

Destino Davide: -68kg​

De Domenico Dennis: -37kg​

Berlingerio Nicolò: -33kg​

Carone Matteo: -57kg​

Montanaro Eva: -46kg.

Al via gli interventi compensativi per i frantoi oleari salentini per gli anni 2020 e 2021, una delle misure ‘Salva Frantoi’ dopo lo tsunami che si è abbattuto in Salento a causa della Xylella con strutture dismesse, vendute all’estero e oltre 100 frantoi che non riapriranno più i battenti nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto negli ultimi 6 anni. E’ quanto dichiara Coldiretti Puglia, a seguito della pubblicazione del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole con gli interventi compensativi in favore dei frantoi oleari previsti dal Piano per la Rigenerazione Olivicola da 300 milioni di euro.

“In fase di rimodulazione abbiamo chiesto procedure semplificate per gli interventi sui frantoi oleari che hanno riguardato 271 frantoi per 5,7 milioni per la prima annualità ed è stato stabilito di attivare la misura anche per i 2 anni successivi, richiesta avanzata da Coldiretti Puglia che ha chiesto di lasciare le risorse sulla misura per assorbirla completamente considerati i danni subiti dai frantoi”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Intanto, Coldiretti Puglia torna a chiedere una stretta decisa alla Regione Puglia sulle procedure per gli svellimenti, con gli ulivi secchi sui terreni abbandonati pieni di sterpaglie che ogni estate trasformano il Salento in un enorme rogo con danni irreparabili sull’ambiente e sul turismo.

Ai danni incalcolabili all’agricoltura si sommano quelli d’immagine con gravi ripercussioni anche sul turismo – denuncia Coldiretti Puglia - in un territorio come il Salento ricco di luoghi di straordinaria bellezza che hanno attirato negli anni un numero crescente di vacanzieri italiani e stranieri per ammirare le bellezze naturali.

I ritardi nell’autorizzazione degli espianti degli ulivi secchi colpiti dalla Xylella in Salento, a rischio desertificazione e incendi, perché dopo 9 anni la provincia di Lecce continua a morire di burocrazia, impone l’autorizzazione regionale che consenta di eliminare gli ulivi secchi, senza aspettare l’esito delle istruttorie delle domande dell’articolo 6, con l’inaccettabile paralisi amministrativa che sta facendo slittare di un altro anno la rigenerazione del territorio salentino, dopo che la Xylella ha fatto seccare 21 milioni di ulivi, provocando effetti più disastrosi di un terremoto con ripercussioni drammatiche di natura produttiva, ambientale, economica, lavorativa.

Gli agricoltori chiedono di espiantare gli impianti olivicoli danneggiati e non più produttivi e di eseguire le operazioni colturali utili al reimpianto, perché gli strumenti per la verifica del numero di piante  di olivo danneggiate da eliminare e da ripiantare sono già in possesso della pubblica amministrazione, come le ortofoto 2019, il catasto olivicolo e le banche dati Agea.

Serve di dare immediata e piena attuazione al piano con decreti attuativi e bandi ad hoc che si tradurrebbe in una boccata d’ossigeno essenziale per le aziende agricole e gli agriturismi – conclude Coldiretti Puglia - che stanno affrontando l’ennesima crisi economica a causa dei costi di produzioni balzati alle stelle a causa del conflitto in Ucraina.

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La città di Mesagne si sta imbellettando per accogliere i turisti che già numerosi iniziano a passeggiare nelle antiche strade di Mesagne. Così, tra le nuove iniziative promosse dal Comune c’è l’installazione dei totem davanti a 18 beni architettonici, e la collocazione fioriere in ceramica, panchine, rastrelliere, portarifiuti, e tanti fiori. Il tutto si sta svolgendo sotto gli occhi attenti del consulente per le politiche Culturali, Mimmo Stella, e coordinati dall’ufficio del centro storico, con l’architetto Marta Caliolo, in collaborazione con l’ingegnere Claudio Perrucci, responsabile dell’ufficio Lavori Pubblici, e Francesco Civino, responsabile del Suap.

La fornitura degli arredi che abbelliranno la città vecchia è stata possibile grazie ai fondi rivenienti dal Distretto urbano per il commercio. “Stiamo lavorando per esaltare la “Mesagne Barocca”, attraverso la realizzazione di totem artistici e turistici che sono posizionati fuori dalla Porta grande e Porta piccola per orientare il visitatore nel percorso verso le bellissime chiese barocche della città”, ha spiegato Mimmo Stella.

Diversi monumenti saranno raccontati ed illustrati con alcuni particolari dei loro interni, attraverso il rivestimento di pannelli, già esistenti che al momento giacciono vuoti ai piedi delle stesse facciate. I testi dei totem sono stati forniti, gratuitamente, dall’Istituto culturale “Storia e territorio” di Mesagne. Inoltre, per la prima volta nel centro abitato di Mesagne e lungo le varie direttrici, compariranno le segnaletiche con l’indicazione per il parco archeologico di Muro Tenente, mentre si sta lavorando per realizzare un totem sull’archeologia urbana della città “Mesagne sotterranea” ed un altro per illustrare la mappa della via Appia Antica sul territorio con il collegamento tra la città di Mesagne e la città messapica di Muro Tenente.

“In particolare, il nostro intento è di legare, sempre più indissolubilmente, il centro storico di Mesagne al Parco archeologico di Muro Tenente, attraverso il cammino dell’Appia Antica ed esaltare questo particolare nell’ambito del progetto Appia 2030, la rete dei Comuni del brindisino lungo l’antica arteria, ma, soprattutto, vogliamo illuminare l’ultimo tratto della “Regina Viarum”, alla luce della candidatura della via Appia, da parte del Ministero della Cultura, a Patrimonio Unesco”, ha concluso il consulente Stella.
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Sono già settanta le imbarcazioni che hanno formalizzato l’iscrizione alla 36^ edizione della regata velica internazionale “Brindisi-Corfu” che partirà domenica 12 giugno dal porto esterno di Brindisi. Alla segreteria di regata, però, continuano a giungere richieste e quindi è prevedibile un ulteriore aumento del numero delle iscrizioni.

Il che collocherebbe ancora una volta la “Brindisi-Corfu” tra le regate più importanti e più partecipate del Mediterraneo anche in un anno “difficile” come quello che stiamo vivendo per le conseguenze del post-pandemia.

Come è noto, l’edizione di quest’anno prevede una novità: le imbarcazioni partecipanti usciranno dal porto di Brindisi per raggiungere a nord lo specchio di mare antistante  Apani/Torre Guaceto per poi puntare sull’ìsola greca di Corfu. Il tutto, ovviamente, se lo consentiranno le condizioni meteo.

Nel frattempo, è in corso di svolgimento il ricco programma di eventi realizzato dal Circolo della Vela in collaborazione con le Donne della Vela.

Per domani, mercoledì 8 giugno, il programma prevede alle ore 17.00, a cura di Apulia Multiadventure, una presentazione delle attività che inizieranno il prossimo 15 giugno a Brindisi: snorkelingm subacquea con bombole, subacquea con rebreather, kayak, sup, banana boat, passeggiate in barca e tante altre attività acquatiche. Sono previste anche delle esibizioni.

Alle ore 18.00, invece, Marina Suma presenterà il libro “Il profumo perfetto” con l’autrice Letizia Longo. Si tratta di una sorta di taccuino con cui Letizia invita i lettori e prendersi cura di se stessi attraverso l’olfatto.

Alle ore 19.30 Chiara Caiulo, infine, farà “quattro chiacchiere” con Luigi D’Elia, artista brindisino (autore, attore, scenografo) molto noto ben oltre i confini cittadini.

Nota del consigliere regionale di Fratelli d'Italia della provincia di Brindisi.
“L'estate 2022 sarà sicuramente ricordata per le interminabili file, non per accedere alle bellezze del nostro paesaggio bensì quelle causate dai cantieri sulla Statale 16 da Bari in direzione sud.
Si potrebbe scrivere un Ben Hur sulla pazzia di svolgere lavori di rifacimento delle barriere jersey alla vigilia di una delle estati che si prospetta fra le più bollenti, ma voglio spostare l'attenzione su qualche chilometro prima, dove i cantieri non ci sono e neppure la sicurezza. 
Più delle parole parlano le foto - che allego - di un manto stradale al limite della percorribilità, tratti lunghissimi rattoppati e che dimostrano tutto il cedimento dell'asfalto. Una condizione pericolosa per i veicoli che sfrecciano oltre i 100 km orari. Per non parlare degli assenti o obsoleti pannelli frangisole, giunture trasversali in corrispondenza dei ponti, segnaletica orizzontale e verticale, barriere stradali spartitraffico.
Ma l'assessore ai trasporti e quello alle infrastrutture hanno mai percorso quel tratto della Statale? Credo di no, altrimenti si accorgerebbero che è al limite della percorribilità. Ed è sicuramente un pessimo biglietto da visita per le migliaia di turisti costretti a percorrerla”.

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