Redazione

A Mesagne hanno vinto la solidarietà e la condivisione, unite sotto il segno del dono. Si è chiusa con la cerimonia di premiazione delle compagini partecipanti ed il più fraterno dei sorrisi GOAL 4 LIFE, quadrangolare di calcio di beneficenza organizzato dal Gruppo Comunale AIDO “Marco Bungaro” di Brindisi e svoltosi domenica 5 giugno 2022 nello Stadio Comunale “Alberto Guarini” di Mesagne, tra le rappresentative di Asl Brindisi, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco e Ss Annunziata Mesagne.GOAL_4_LIFE_-_Rappresentativa-Asl-Brindisi.jpg

 
Nonostante il gran caldo non sono mancati agonismo e competitività che hanno reso avvincenti ed interessanti le quattro partite affrontate dalle formazioni in campo. A raccontarle in tempo reale al pubblico presente il giornalista brindisino Nico Lorusso che, posizionato sul manto erboso ha coinvolto i protagonisti durante la conduzione. Al termine del torneo, le sfide dirette, hanno premiato la squadra ospitante, la SS Annunziata Mesagne la cui proclamazione a vincitrice del torneo, con tanto di innalzamento della coppa al cielo, è stata accompagnata da una ovazione sugli spalti. Gli idoli di casa hanno sconfitto, nella finalissima, la rappresentativa dei Vigili del Fuoco, piazzatasi quindi in seconda posizione, mentre nella finale di consolazione la Polizia di Stato ha prevalso contro Asl Brindisi, risultato che le ha collocate rispettivamente al terzo e quarto posto.GOAL_4_LIFE_-_Il-Sindaco-di-Mesagne-Matarrelli-al-calcio-dinzio.jpg
 
Suggestiva e particolarmente scenografica la sigla di apertura con le quattro squadre schierate interamente sul manto erboso, cinque giovani direttori di gara nel cerchio del centrocampo e sei bimbe a reggere bandiera tricolore e striscione riportante il messaggio AIDO sull’importanza della donazione mentre, nello stadio, risuonavano le note dell’Inno di Mameli. Caratteristico anche il momento del calcio d’inizio della gara d’apertura affidato al Sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli che ha raggiungo il centro del campo seduto nel sidecar di una due ruote storica messa a disposizione da Lambretta Club Puglia che, quale partner dell’evento, ha anche allestito una singolare esposizione di moto d’epoca. Ad alternarsi alle partite esibizioni di danza tra flash mob, balli di gruppo e coreografie da musical, proposti dalla scuola di ballo ASD Studio Danza di Fabiana Pacciolla.GOAL_4_LIFE_-_Il-Sindaco-Matarrelli-nel-sidecar-.jpg
 
Un abbraccio virtuale insomma, tra organizzatori, istituzioni, enti, federazioni e partecipanti per consolidare il successo di una iniziativa che ha costituito il primo evento in Italia rientrato nell'ambito dell'inizio delle Celebrazioni per il 50° anniversario di AIDO - Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule, patrocinata del Comune di Mesagne e da Asl Brindisi con la partnership di LND - Lega Nazionale Dilettanti, AIA - Associazione Italiana Arbitri e CONI - Comitato Olimpico Nazionale Italiano, che ha inserito l’evento nel programma della GNS - Giornata Nazionale dello Sport 2022. Sponsorship by Decathlon Italia e la partecipazione di Rotary Club Brindisi, Valesio Rotary Club Brindisi e Rotary Club Brindisi Appia Antica.GOAL_4_LIFE_-_SS_-_Annunziata-Mesagne-alza-la-coppa.jpg
 
Promosso in collaborazione con ANT Brindisi, e Croce Rossa Italiana - Comitato di Brindisi, GOAL 4 LIFE è nato con la finalità solidale di sensibilizzare ed informare sulla Donazione di Organi, Tessuti e Cellule la cittadinanza, unendo quindi, ad uno degli sport più amati, quella che è da sempre la mission AIDO. Diversi i rappresentanti istituzionali intervenuti nel corso della manifestazione, come l’Assessore ai Servizi Sociali ed Educativi del Comune di Mesagne Anna Maria Scalera, il Direttore Amministrativo di Asl Brindisi Andrea Chiari, il Presidente Provinciale CONI Brindisi Mario Palmisano Romano, il Responsabile AIA sezione di Brindisi Giuseppe Palmisano, il Consigliere Comunale Antimo Sportelli, il Presidente Regionale AIDO Giuseppe Neglia, il Presidente Provinciale AIDO Salvatore Passiatore e la Presidente di AIDO Brindisi Dorina Piliego.GOAL_4_LIFE_-_Rappresentativa-Polizia-di-stato.jpg
 
La giornata sportiva di GOAL 4 LIFE era iniziata già nella mattinata del 5 giugno, per un torneo di calcio giovanile appositamente organizzato e curato per l’occasione dalla società di casa, SS Annunziata Mesagne, i cui piccoli atleti hanno conquistato la prima posizione davanti ai pari età di Uno di Noi Latiano seconda classificata, Nitor Brindisi al terzo posto e Accademia San Vito quarta nella classifica finale. A tutti i giovani calciatori partecipanti AIDO Brindisi ha assegnato una sacca con gadget dell’associazione legati all’importanza del dono.GOAL_4_LIFE_-_Asd-Studio-Danza_-Durante-un-flash-mob.jpg

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L’amministrazione comunale di Brindisi, per favorire la mobilità sostenibile e venire incontro alle richieste dei ristoratori, ha provveduto anche quest’anno ad emanare un’ordinanza di chiusura al traffico veicolare (con alcune eccezioni) nel centro storico nelle ore serali.

In particolare, dal giorno 10 giugno 2022 al giorno 30 Settembre 2022, dalle ore 20:30 alle ore 02:00 del giorno successivo nei giorni feriali e festivi è istituito il divieto di transito a tutti i veicoli, ad esclusione dei mezzi di soccorso, di forza pubblica, titolari di passo carrabile, della micromobilità elettrica (monopattini) e velocipedi, di quelli a servizio delle persone diversamente abili e dei residenti delle zone interessate dalla chiusura al transito veicolare proprietari dei veicoli, i quali, verranno autorizzati mediante pass rilasciato dall’Ufficio Traffico, che dovranno procedere a passo d’uomo.

mappa parcheggi brindisiÈ prevista l’istituzione del divieto di sosta a tutti i veicoli con rimozione di quelli trovati in sosta vietata, dalle ore 20:30 alle ore 02:00 dei giorni feriali e festivi, eccetto i mezzi di soccorso, di forza pubblica e di quelli a servizio delle persone diversamente abili e dei residenti delle zone interessate al presente provvedimento, sulle seguenti vie del centro cittadino: sul tratto di Corso Roma compreso tra la via Conserva e la Piazza del Popolo e sul Corso Garibaldi, Piazza Matteotti, via Santi, via Casimiro, via Palma, Largo della Concordia, via Duomo, Vico Seminario, via Dè Muscettola, Via San Nicolicchio, via Assennato, via dei de Balzo, vico Tarantafilo, via Colonne ,piazza Dante, via Tarantini, piazza della Zecca, piazza Duomo, via Montenegro, via De Leo, Vico De Dominicis, Vico De Moricino, piazza Santa Teresa (ad esclusione del tratto compreso tra la via Ercole Brindisino e la via Dè Vavotici), via Santa Teresa.

Sui parcheggi esistenti su Corso Garibaldi è consentita la sosta previo pagamento con tariffazione di 1,00 € la prima ora e 2,00 €/ora per le successive valevole dalle 08:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 20:00 dal lunedì al sabato, esclusi i festivi, non sono validi i pass per residenti e domiciliati e tutti gli abbonamenti previsti dal Piano della Sosta approvato con delibera Commissario straordinario n° 32 del 31-01-2018.

Sulla piazza Cairoli viene soppresso il divieto di fermata ad eccezione di quello esistente sul tratto stradale compreso tra via A. Cappellini e Corso Umberto (direzione Stazione Ferroviaria) aperto a tutto il traffico veicolare, istituendo il parcheggio parallelamente al senso di marcia lato destro previo pagamento con tariffazione di 1,00 €/h o frazione dalle ore 08:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 21:00 dal lunedì al sabato, escluso i festivi, sono validi i pass per residenti e domiciliati e tutti gli abbonamenti previsti dal Piano della Sosta approvato con delibera Commissario straordinario n° 32 del 31-01-2018.

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I veicoli in transito sulla Via Lata, giunti all’intersezione con la Via Fratti, avranno l’obbligo di svolta a destra in direzione di quest’ultima e di proseguire in Via del Mare, ad esclusione dei residenti della zona compresa tra Via Lata e Corso Garibaldi.

Sono istituite le aree di parcheggio all’interno del piazzale della scuola “Salvemini”, dalle ore 18:00 alle ore 03:00 di ogni giorno nel periodo 10 Giugno 2022 - 30 settembre 2022, in aggiunta a quelle già istituite e accessibili in tutte le ore del giorno sul piazzale Lenio Flacco (15 posti), sul piazzale di via Spalato (252), sul piazzale di via Dalmazia (80) e sul parcheggio del supermercato “CONAD”, in piazza Cairoli (20). Inoltre, grazie al servizio di motobarca potenziato da Stp, con una motobarca dedicata alla tratta Villaggio Pescatori-lungomare Regina Margherita, potranno anche essere utilizzati i parcheggi del Bosco Tommaseo (200) e dello stadio Fanuzzi (250).

I residenti nella aree chiuse al traffico, come lo scorso anno, avranno diritto ad un pass che potrà essere richiesto con l’apposito modulo e tutte le informazioni pubblicate sul sito del Comune di Brindisi.

Oppure consegnate a mano presso Palazzo di Città: Ufficio Lavori Pubblici c/o Alessandra Taurisano oppure Ufficio Gabinetto c/o Palmina Maionchi, da lunedì a venerdì ore 9-12 e giovedì anche nel pomeriggio ore 15 – 17.30.

“Abbiamo ritenuto di replicare l’ordinanza degli scorsi anni - spiega l’assessore al Traffico Elena Tiziana Brigante - che consente a tutti di vivere il centro storico a piedi o con mobilità sostenibile. Saranno vietati transito e sosta a tutti i veicoli non autorizzati. Incrementando il servizio di motobarca, inoltre, potremo utilizzare i parcheggi del Casale più agevolmente”.

Per il presidio dei varchi è stata stipulata una convenzione con l’Associazione nazionale della Polizia di Stato (Anps) che consente l’attivazione di un servizio di “Volontariato del traffico” per il periodo in cui l’ordinanza è in vigore.

“Un aiuto importante sarà costituito proprio dai volontari che consentiranno una presenza costante e continuativa ad ogni varco - conclude il comandante della Polizia Locale Antonio Orefice - e ringrazio l’Anps per la disponibilità e l’attenzione con cui ha risposto alla nostra richiesta. L’invito a tutti è di osservare le norme per contribuire a vivere il centro storico in sicurezza”.

Pesanti disagi per i passeggeri aerei dei voli Milano Brindisi e Brindisi Milano Malpensa, che, quest’oggi, martedì 7 giugno, si sono visti cancellare improvvisamente i voli dalla compagnia aerea Wizzair.

I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Nella fattispecie il volo Milano Brindisi W65595, che doveva partire alle 7 è stato annullato. Una cancellazione che ha comportato anche all’annullamento del volo Brindisi Milano W65596 con partenza prevista alle 14:05, nelle medesime condizioni.

I passeggeri dei voli cancellati Milano Brindisi e ritorno, per attivare l’assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, possono farlo attraverso la compilazione, in appena un minuto, del form online presente nell’homepage del sito web italiarimborso.it.

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Interventi a sostegno di chi si ammala di tumore: l’Ambito Territoriale BR4 apre al Terzo Settore, al via il tavolo di coprogrammazione: istituzioni, associazioni e cooperative pronte a collaborare

 Tra gli obiettivi perseguiti dal Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di welfare dell’Ambito Territoriale Sociale BR4 - in collaborazione con il CSV Brindisi-Lecce “Volontariato nel Salento” rappresentato da Rino Spedicato – il potenziamento delle prestazioni e dei servizi in favore dei malati oncologici, al fine di garantire un’esistenza il più possibile autonoma e serena. A tale scopo, dal 13 al 27 maggio scorso, sui siti istituzionali dell’Ente e dei Comuni che ne fanno parte è rimasto attivo il bando pubblico rivolto ai soggetti del Terzo Settore.

 Sono dieci le organizzazioni che hanno risposto, dichiarandosi interessate alla costituzione di una rete di soggetti pronti ad attivare una rete sociale capace di coadiuvare, e ove necessario rafforzare, i presidi di assistenza sanitaria provinciali, i cosiddetti CORO - Centri di orientamento oncologico. Le organizzazioni sono: CIF - Comitato Italiano Femminile comunale di Torre Santa Susanna; Croce Amica, volontari di Protezione Civile di Mesagne; Conchiglia APS di Mesagne; Cuore di Donna di Brindisi;  Gruppo Pari Opportunità Mesagne; Insieme contro il cancro - Acli San Pancrazio Salentino; LILT – Lega Italiana della Lotta contro i Tumori Brindisi; Pandora I - Dea Onlus di Francavilla Fontana; le cooperative sociali Minerva di Latiano e Vita Nuova onlus di Mesagne. All’incontro, svoltosi presso la sede del Consorzio in via Santacesaria,  hanno partecipato - insieme alle rappresentanze che hanno manifestato interesse - il presidente dell’Ente consortile, Antonio Calabrese, la vicepresidente Lucrezia Morleo, e  il direttore del Consorzio, Pierpaolo Budano.

 L’impegno prioritario per il quale i diversi enti del Terzo Settore si sono resi disponibili è quello di sostenere il malato oncologico, garantendo assistenza psico-sociale nelle cure di routine dei tumori, nella riabilitazione, per gli aspetti che attengono all'assistenza generale, ai controlli post-terapeutici e alle cure palliative, in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale e circolare e secondo quanto previsto dall’art. 55 del d.lgs. 117/2017. 

“Lo strumento intende contribuire al rafforzamento di una rete sociale che possa fornire ai pazienti e alle loro famiglie le risorse necessarie, intese come interventi di natura pratica e di sostegno psicologico, aiutandoli ad affrontare tutti gli stadi della malattia oncologica’, ha spiegato Antonio Calabrese, presidente del Consorzio BR4 durante l’incontro di ieri. La fase in corso pone le basi per un successivo momento incentrato sulle attività di co-progettazione.

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Diritto all'accoglienza salvo ed espulsione revocata per cinque persone che già da oggi possono guardare con più serenità al futuro. A Brindisi la Cgil e la Flai intervengono ottenendo il ritiro dei provvedimenti di revoca di accoglienza scrivendo insieme con la Prefettura – che si ringrazia per la sensibilità e l'attenzione al problema – una pagina importante in tema di diritti umani e del lavoro.

Cinque persone in provincia di Brindisi, richiedenti protezione internazionale, rischiavano di essere espulsi dalle strutture di accoglienza per il superamento di un reddito da lavoro di importo pari all'assegno sociale che è di poco inferiore a 6000 euro annui. Tali provvedimenti si verificano sistematicamente in presenza di questa condizione. Cgil e Flai sono intervenuti a tutela di cinque lavoratori dimostrando che i loro redditi erano inferiori al valore dell'assegno sociale facendo affermare, in tal modo, legalità e diritti.

«C'è da dire - fa notare il Segretario generale della Flai Cgil di Brindisi Cosimo Della Porta - che moltissimi di questi lavoratori sono sistematicamente obbligati alla restituzione di una parte salariale al caporale o ad aziende compiacenti, la questione si aggrava ulteriormente ed il timore di essere espulsi dalle reti di accoglienza dà lievito allo sfruttamento e spinge molti di loro a lavorare in nero sotto il dominio dei caporali piuttosto che avere un reddito e quindi tutte le tutele previdenziali previste che non essere più ospiti delle strutture di accoglienza».

Non si può neanche perdere di vista chi è espulso dall'accoglienza e, vista l'emergenza abitativa più volte denunciata dalla Cgil e dalla Flai, trova necessariamente riparo nei ghetti e negli accampamenti rurali che si allargano anziché essere svuotati come richiesto dalle stesse da tantissimo tempo, o nel migliore dei casi in strutture di fortuna con condizioni igienico-sanitarie poco dignitose e a costi insostenibili.

Infine non si tiene conto di un'altra emergenza, quanto mai attuale, che è quella legata alla ricerca disperata di manodopera in agricoltura - settori in cui la maggior parte dei richiedenti accoglienza sono impegnati -  che rischia di pregiudicare le campagne di raccolta estive di frutta e verdura. L'allarme è già stato lanciato.

L'espulsione dall'accoglienza non è un automatismo ossia solo se si raggiunge la capacità reddituale minima evocata dalla legge. In effetti vi è una errata valutazione della direttiva 33/2014 che dice: "La revoca delle misure di accoglienza è l'extrema ratio che si applica in casi eccezionali debitamente motivati".

A conferma di ciò, nelle scorse ore, con nota ufficiale, la Prefettura di Brindisi, a seguito della comunicazione fatta dalla nostra organizzazione sindacale, ha ritirato i provvedimenti di revoca ripristinando le misure di accoglienza precedenti. E ripristinando legalità e diritti.

Abbiamo ottenuto un grande risultato positivo ed umanitario nei confronti di coloro che sono più deboli e che non devono in alcun modo essere abbandonati in primis dalle istituzioni.

                                   Cosimo Della Porta

                                    Segretario Generale

                       Flai-Cgil Brindisi

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Il conflitto in Ucraina aumenta la minaccia di rischi alimentari, una emergenza che non riguarda solo i Paesi in via di sviluppo ma che, per effetto della globalizzazione degli scambi e della competizione al ribasso sui prezzi, si estende anche a quelli più ricchi con un impatto negativo sulla salute con circa 200 diverse malattie di origine alimentare. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia, in occasione della quarta Giornata mondiale della sicurezza degli alimenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) che si festeggia il 7 giugno.

In Puglia viene importato il grano duro ed il tenero da Russia, Cina, Canada, Grecia e Croazia, le ciliegie da Turchia, Grecia e Francia, i carciofi da Tunisia ed Egitto, l’uva da tavola da Cile e Perù e la lista non finisce qui – denuncia Coldiretti Puglia - con evidenti rischi legati al trasporto e agli stessi parametri diversi di produzione con l’utilizzo di sostanze bandite in Italia.

Oltre otto allarmi alimentari su dieci sono scattati a causa di cibi pericolosi provenienti dall’estero pari all’81%, secondo l’ultimo rapporto del Sistema di allerta rapido europeo (RASFF), che registra gli allarmi per rischi alimentari verificati a causa di residui chimici, micotossine, metalli pesanti, inquinanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti nell’Unione Europea.

“Si tratta di prodotti che spesso  vengono proposti sui banchi di vendita come se fossero Made in Italy, dove oltre alla concorrenza sleale si profila un grave danno per gli agricoltori e per la salute dei consumatori. Si tratta di una competizione inaccettabile con i prodotti simbolo della Puglia, dalle olive alle melegrane, dal peperoncino ai legumi, dagli ortaggi alla frutta, in una regione che, secondo i dati ISMEA, è prima in Italia per la coltivazione di ortive, seconda per frutteti, terza per i legumi”, denuncia Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia.

Dai semi di sesamo dell’India di moda per le insalatone salutiste alla carne di pollo low cost dalla Polonia, dalla frutta e verdura turca al pepe nero brasiliano salgono sul podio della “black list” dei prodotti alimentari più pericolosi per la salute rilevati nella Ue, nella quale rientrano anche le arachidi da Usa e Argentina, i pistacchi turchi ed iraniani e le ostriche francesi, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Rassf. In generale in testa alla classifica dei Paesi dai quali giungono i cibi più contaminati ci sono l’India, responsabile del 12% degli allarmi alimentari scattati in Europa, la Turchia con il 10% e la Polonia (10%) ma preoccupazioni - continua la Coldiretti - arrivano anche dalla Francia (6%), dall’Olanda (6%) e dalla Cina (6%).

I pericoli maggiori – continua la Coldiretti – sono venuti dai semi di sesamo dell’India, molto di moda nelle insalate salutistiche, a causa della presenza di ossido di etilene, e dalla carne di pollo polacca con la salmonella, ma sul podio del rischio c’è anche la frutta e verdura importata dalla Turchia per la presenza di residui di pesticidi. Nella black list alimentare – precisa la Coldiretti – ci sono poi il pepe nero brasiliano a rischio salmonella, i fichi secchi dalla Turchia per l’elevato contenuto in aflatossine cancerogene come pure le arachidi da Usa e Argentina, i pistacchi turchi ed iraniani mentre le ostriche francesi sono state individuate contaminazioni da norovirus responsabili di gastroenteriti.

Non sorprende dunque che l’87% dei consumatori voglia il divieto di ingresso nei mercati nazionali dei prodotti provenienti da paesi privi di regole sociali, di sicurezza e sanitarie analoghe a quelle italiane e della Ue, secondo l’analisi Coldiretti/Censis. Secondo la stragrande maggioranza dei cittadini è inutile imporre alle imprese locali leggi sempre più severe se poi si consente ad imprese spregiudicate o a interi settori produttivi di altri paesi senza legislazioni analoghe di invadere il mercato italiano con prezzi stracciati, magari sfruttando il ricorso a lavoro semischiavistico o minorile o, anche, a produzioni senza rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale.

Occorre garantire che le importazioni di prodotti da paesi terzi rispettino gli stessi standard sociali, sanitari e ambientali delle produzioni italiane ed europee, conclude Coldiretti nel sottolineare l’importanza che l’Ue assicuri il principio di reciprocità nei rapporti commerciali.

GLI ALIMENTI A MAGGIORE RISCHIO (DATI EFSA) 

Uova e ovo prodotti

Cibo misto

Pesce e prodotti ittici

Crostacei e frutti di mare

Carni miste

Carne di maiale

Carne di pollo

Ortaggi e frutta

Dolci e cioccolato

Pasti a buffet

Carne Bovina

Altri prodotti.

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PNRR – CONTESSA (ANCE BRINDISI): ORMAI UN “PIT-STOP” E’ INEVITABILE. OCCORRE UN PATTO TRA STATO, IMPRESE E CITTADINI.

La situazione che si sta venendo a determinare nel paese-Italia è decisamente preoccupante e rischia di mettere in discussione ogni ipotesi di ripresa economica. I segnali di allarme sono ormai evidenti, anche se sono in tanti a nascondere la testa sotto la sabbia ed a far finta di nulla, come se problemi così gravi possano risolversi senza assumere decisioni drastiche ed anche dolorose.

Occorre, pertanto, immaginare soluzioni realmente capaci di incidere ed il riferimento è al reale stato di attuazione del PNRR ed alla necessità di riprogrammazione, partendo da un diverso rapporto tra Stato, imprese e cittadini. Una sorta di “pit-stop” che consentirebbe di evitare il fallimento totale.

Su questo sarà necessario misurarsi già a partire dai prossimi giorni, atteso che davvero non c’è più tempo da perdere.

Il PNRR, come è noto, si inserisce nel programma Next Generation EU concordato dall’Unione Europea per arginare la crisi provocata dalla pandemia ed ha una dotazione complessiva per l’Italia di 222,1 miliardi di euro, ha una durata di sei anni, è iniziato nel 2021 e va rendicontato entro il 2026. Il piano si sviluppa su tre assi strategici: digitalizzazione e innovazione - transizione ecologica - inclusione sociale. L’obiettivo primario del Piano è quello di contribuire a ridurre i divari territoriali, quelli generazionali e di genere attraverso la ripartenza dell’economia, migliorando le ataviche debolezze strutturali e mettendo un argine alla crisi sociale per accompagnare il sistema paese verso la transizione ecologica con relativa tutela ambientale.

Le ottime intenzioni del Presidente Draghi, purtroppo, hanno incrociato l’ulteriore aggravamento della crisi economica, provocata dalla scellerata guerra Russia-Ucraina che ha messo in subbuglio il mercato delle materie prime con conseguenze eccezionali, impreviste ed imprevedibili.

Bisogna riconoscere al Governo il grande sforzo che sta facendo per cercare di arginare il problema, non per ultimo con il “Decreto aiuti”, ma al momento la periferia istituzionale (Province-Comuni-Anas-Rfi-multiutilities, ecc.) non riesce, o peggio non vuole recepire le volontà governative e quindi ciò che serve al paese. Il PNRR è in forte ritardo nella sua attuazione e per mantenere gli impegni di rendicontazione, le risorse da “aggiuntive” si stanno trasformando in “sostitutive” con tutte le relative conseguenze anche in termini di adempimenti delle stazioni appaltanti.

Il caro materiali ha messo in ginocchio la filiera dell’edilizia, ormai gli uffici acquisti delle imprese sono vittime dei fornitori che chiedono pagamenti anticipati all’ordine con date di consegna a “speriamo che”. La compensazione prezzi non ha dato i risultati promessi (non ha incassato nessuno), ed è eclatante la sentenza del TAR Lazio del 3 giugno 2022 sul ricorso nr. 902/2022 proposto dall’ANCE che ha bocciato sonoramente la “Commissione rilevazione prezzi del MIMS”, ordinando un supplemento di istruttoria per verificare il reale andamento dei prezzi. Nel caos normativo i Rup continuano a tergiversare ed a dare mille interpretazioni legislative pur di non assumersi la responsabilità di riconoscere i maggiori oneri.

L’ANAC continua a dire in tutte le lingue che il momento è eccezionale e bisogna riequilibrare i contratti. È evidente che per riequilibrare i contratti in corso ed aggiornare i progetti con prezziari che tengano conto degli aumenti “reali” dei materiali, servono somme aggiuntive e tempistiche di esecuzione maggiori.

I “bonus edilizi” che qualcuno ha definito, impropriamente, un regalo per le imprese (come se creare opportunità di lavoro non fosse un diritto) stanno facendo morire gli imprenditori di credito fiscale e non si capisce il motivo per cui i soggetti autorizzati ad acquisire i crediti, bontà loro, hanno alzato i tassi.

Assurda la diatriba continua sulla carenza di lavoratori causata dal reddito di cittadinanza. E’ evidente che si è creato un preoccupante disequilibrio tra “domanda ed offerta” perché nel tempo si è realizzato un sistema formativo sganciato dalle esigenze del mondo produttivo ed i centri per l’impiego non hanno svolto il ruolo a loro assegnato.

La stagione delle riforme e semplificazioni al momento non ha centrato l’obiettivo di rendere la macchina dello Stato sempre più al servizio dei cittadini e delle imprese.

Insomma, il caos regna sovrano e si ha la sensazione, speriamo sbagliata, che la politica, pur percependo il problema, preferisca continuare a mettere bandierine elettorali e con un apparato burocratico ormai inadeguato a fornire le soluzioni che servono al paese, le speranze di attuazione e del Piano sono ridotte al lumicino.

Da qui la nostra richiesta alla Politica ed al Governo di fare un Pit-Stop per revisionare la macchina ed evitare che finisca irrimediabilmente fuori strada.

Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi

 

 

Nessun "6" nella prima estrazione della settimana del SuperEnalotto, e il Jackpot vola a 216,5 milioni di euro. Nel concorso di lunedì 6 giugno, riporta a gipronews, è stato però centrato un "5+1" a Barletta (BT) del valore di 480.505,82 euro. La vincita è stata effettuata presso la Tabaccheria Riefolo in via Consalvo da Cordova 11, grazie a una schedina "Gioco da tastiera". Da segnalare anche due punti "5" da 77.620,17 euro ciascuno: il primo è stato centrato a Napoli, presso il punto Riv. Tabacchi n. 111 in via Marchese di Campodisola 22, mentre il secondo è arrivato Mirabella Imbaccari (CT) presso l’Edicola Gona in via Curiel 17. Entrambi i "5" sono stati centrati grazie a una schedina 5 pannelli. Si segnalano poi tre "4 stella" da 28.111 euro ciascuno. L’ultimo "6" da 156 milioni di euro è stato centrato il 22 maggio 2021 a Montappone (FM).

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La trepidante attesa è terminata. Infatti, mercoledì 8 giugno si svolgeranno a Mesagne i funerali di Carlo Giannini, il giovane 34enne ammazzato in Gran Bretagna lo scorso 12 maggio. La salma arriverà nella stessa giornata. Alle ore 15,00 sarà aperta la camera ardente allestita presso il santuario di Mater Domini, parrocchia dove Carlo è cresciuto. Le esequie si svolgeranno alle ore 17 e saranno officiate da don Pietro de Punzio, parroco del santuario. Intorno alla salma di Carlo si stringeranno tutti i parenti e gli amici.

In trepidante attesa di dargli l’ultimo saluto sono i suoi genitori, mamma Rosalba e papà Antino, i fratelli Marco e Stefano con la moglie Valentina, la sorella Francesca con il marito Andrea. “Nella fede siamo uniti per affidare Carlo tra le braccia della Madre celeste e di Gesù”, hanno fatto scrivere i genitori sul manifesto che ha annunciato alla città le esequie del proprio figliolo. La salma di Carlo è giunta in aereo da Londra, dove era giunta da alcuni giorni e bloccata per lo svolgimento del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta che è terminato domenica scorsa. Ieri è giunto alla famiglia il nulla osta per il rimpatrio del feretro. La famiglia ha atteso in maniera estenuante il momento di poter riportare a Mesagne il corpo del congiunto. Intanto in Gran Bretagna proseguono le indagini per ricostruire l’intera vicenda e assicurare alla giustizia i killer e gli eventuali mandanti. Infatti, nelle ore successive all’omicidio la polizia di Sheffield, la località presso cui è avvenuto l’accoltellamento del giovane mesagnese, ha arrestato un ragazzo di 17 anni e uno di 18, rilasciati poco dopo a seguito del pagamento della cauzione. L'omicidio è maturato in Inghilterra, nel South Yorkshire, nella città di Sheffield, dove Carlo Giannini era ritornato a lavorare dopo una parentesi tedesca. Infatti, con il fratello Stefano e la cognata Valentina avevano avviato una pizzeria in Germania, nel cuore della foresta nera. Poi Carlo aveva deciso di fare ritorno in Inghilterra.

Ed è qui che, probabilmente, va cercato il movente della sua morte. Potrebbe essersi trattata di un’aggressione con rapina, avvenuta nella notte all’interno del parco oppure, il movente potrebbe essere di altra natura. Non si conoscono, infatti, al momento le dichiarazioni rese dai due arrestati alla polizia. Tuttavia, se i due fermati sono stati rimessi in libertà significa che gli investigatori, probabilmente, hanno in mano prove circostanziali sulla loro colpevolezza. La polizia non si è arresa e ha continuato a indagare con grande determinazione. Sarà stato, forse, questo il motivo che alcuni giorni fa l’investigatore titolare del caso ha richiesto l’aiuto di potenziali testimoni. Le indagini sono seguite dall’investigatore Becky Hodgman che, sulla vicenda, ha spiegato: “È essenziale creare un quadro chiaro dell'attività all'interno e intorno al parco riguardante la notte dell'11 maggio e nelle prime ore del 12 maggio. Stiamo cercando di parlare con coloro che sono stati ripresi nelle immagini poiché sono dei potenziali testimoni del crimine”. In ogni modo, domani è il giorno del silenzio, del lutto. L’intera città ricorderà e pregherà per Carlo.

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Il Comune di Mesagne informa che, con ordinanza dirigenziale del responsabile di polizia locale, è stato disposto il divieto di circolazione nel centro storico di qualsiasi tipo di veicolo a motore all'interno del perimetro delimitato dalle vie Federico II Svevo, piazza Vittorio Emanuele II, via Manfredi Svevo e piazza Garibaldi.
Sono state previste le seguenti deroghe per: veicoli intestati a residenti all’interno della Ztl; veicoli al servizio di persone diversamente abili; veicoli di soccorso, polizia ed emergenza; veicoli intestati a medici di base di assistiti che risiedono nella Ztl.
L'ordinanza dispone il divieto di sosta in piazza IV Novembre, piazza Criscuolo, via Albricci.
Le limitazioni sono valide da venerdì 10 a domenica 12 giugno 2022, dalle ore 19.45 alle ore 24.

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