Redazione

Domenica da dimenticare per i passeggeri aerei dei voli Milano Bari e Bari Milano Malpensa, che, nella giornata di ieri, domenica 28 agosto, hanno riportato dei ritardi consistenti da parte della compagnia aerea Ryanair.

I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Nella fattispecie, il volo Milano Bari FR6182 doveva partire alle 15:55 ed è atterrato solamente alle 21:03. Un pesante ritardo che ha comportato anche disagi con altrettanto successivo ritardo del volo Bari Milano FR6183 con partenza prevista alle 17:55 e atterrato alle 22:57.

Per attivare l'assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, i passeggeri dei voli in ritardo Ryanair Milano Bari e ritorno possono farlo attraverso la compilazione del form online presente nell'homepage del sito web italiarimborso.it.

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Un grave incidente stradale si è verificato domenica sera a Mesagne intorno alle ore 21,15 su via Guglielmo Marconi, all'altezza del cavalcaferrovia Giovanni Paolo II, dove una moto e un'auto Fiat Grande Punto, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Sul posto sono giunte le ambulanze del 118 e la polizia locale. Il centauro, R. B. di 20 anni, è rimasto gravemente ferito sull'asfalto. È stato soccorso e trasportato presso l'ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici e strumentali che hanno messo in evidenza alcuni traumi e fratture riportati nello scontro agli arti destri. Il giovane è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Terapia intensiva, le sue condizioni sono stabili. Sul sinistro indaga la polizia locale che ha posto sotto sequestro i due mezzi.

L’incidente si è verificato introno alle ore 21,15 nell’estrema periferia di Mesagne, lungo la direttrice che conduce a Latiano. Qui stavano viaggiando una moto enduro Ktm con a bordo R.B., mesagnese di 20anni, mentre nel senso opposto proveniva una Fiat Grande Punto, condotta da una ragazza di 33 anni. I due mezzi quando sono arrivati all’intersezione del cavalcaferrovia, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Un urto piuttosto violento che ha fatto volare in aria il centauro che è caduto rovinosamente sull’asfalto. Da lì non si è più mosso. La ragazza che era alla guida della Fiat Grande Punto, anche se in stato di shock si è immediatamente fermata per prestare soccorso. Stessa cosa hanno fatto gli automobilisti di passaggio e la gente che si è trovata a essere testimone dell’incidente. È stato lanciato l’allarme e sul posto è giunta un’ambulanza del 118 dell’ospedale “De Lellis” di Mesagne. Sul luogo dell’impatto sono arrivate pattuglie di polizia e vigili urbani. I sanitari del 118 si sono resi conto subito della gravità delle ferite riportate dal giovane, pertanto hanno disposto l’immediato trasferimento presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Nel pronto soccorso è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici e strumentali da cui sono emersi alcuni traumi e fratture riportati nell’impatto. Il giovane è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la ricomposizione delle fratture causate al braccio e al ginocchio.

Al termine è stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva. Nella giornata di ieri i familiari e gli amici hanno lanciato un appello sui social per cercare gente che potesse donare il sangue necessario al giovane mesagnese durante l’intervento. I donatori hanno risposto all’appello. Intanto sul luogo dell’incidente gli agenti della polizia locale hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica e comprendere le eventuali responsabilità. I due mezzi coinvolti nel sinistro sono stati posti sotto sequestro.  

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Ultimanente, assistiamo alla contiunua pubblicazione delle bollette di energia elettrica e gas, da parte di commercianti, bar, pasticcerie panifici, ristoranti ecc. Ormai è quasi impossibile andare avanti se non aumentando i prezzi alla clientela finale. Lemotivazioni sono ormai note a tutti dal covid alla guerra (e sicuramente anche a moltaspeculazione delle grandi aziende che gestiscono i servizi di fornitura). Siamo rimasti particolarmente colpiti da un post di un noto pasticcere di Mesagne, il quale affermava: '..senon abbassano le bollette non andremo a votare'.

Siamo consapevoli delle difficoltà delleimprese e del popolo delle partite iva, ma siamo convinti che non andando a votareaiuteranno solo chi ha governato negli ultimi 10 anni in Italia, anche se a dirla tutta leelezioni le avevano perse, (PD).Nella serata del 26 Agosto u.s., abbiamo preso parte con una delegazione di Fratelli D'ItaliaMesagne alla trasmissione promossa da AffariItaliani.it in piazza Plebiscito a CeglieMessapica, e abbiamo ascoltato l'intervista al presidente di FdI on. Giorgia Meloni.

Il direttore di affariitaliani.it, Angelo Maria Perrino tra i tanti temi toccati durante l'intervistaha chiesto cosa farebbe la Meloni in caso di vittoria alle prossime politiche (nei sondaggi ditutte le aziende fdi viene dato primo patito d'Italia), per abbassare subito le bollette e darerespiro ad azeinde e famiglie? Giorgia Meloni, ha spiegato che giace in parlamento laproposta di Fratelli D'Italia, che consente di diminuire il costo delle bollette subito, senzaulteriori scostamenti di bilancio o togliendo fondi in altri ambiti. Ed ha aggiunto che è immorale che lo stato speculi sugli aumenti dei prezzi, infatti basterebbe applicare l'iva e leaccise sul prezzo antecedente gli aumenti dell'ultimo anno, così si abbatterebbero subito lebollette di circa un 20%.

Ovviamente se sarà Fratelli D'Italia il primo partito e quindi Giorgia Meloni la premierindicata dal Presidente Mattarella verrà attuato subito questo sistema.Vogliamo quindi dire al pasticcere Mesagnese, che se si vuol cambiare direzione bisognaandare a votare, altrimenti ci ritroveremo il Pd, Speranza e purtroppo anche Di Maio.

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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, SOS GRANDINE NELLE CAMPAGNE; COLPITO SALENTO DA SOLETO A CISTERNINO.

Cresce l’allarme nelle campagne con l’arrivo di temporali con grandine che è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi e alla vendemmia in pieno svolgimento. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, con l’allerta della protezione civile in Puglia  per rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento, dopo le prime violente grandinate a Soleto in provincia di Lecce e a Cisternino in provincia di Brindisi.

A pagare il conto maggiore delle improvvise e violente ondate di maltempo  in Puglia sono le coltivazioni di frutta, gli ortaggi ed i vigneti di uva da tavola e da vino, minacciati da fenomeni estremi che rischiano di far perdere un intero anno di lavoro proprio nel momento della raccolta – aggiunge Coldiretti Puglia – ma la grandine colpisce anche le strutture, i teli di copertura dell’uva e le serre provocando danni irreparabili.

Una situazione che rischia di far salire il conto dei danni in una stagione in cui per effetto del clima anomalo che, tra siccità e maltempo, – evidenzia Coldiretti Puglia – hanno già superato i 300 milioni di euro sulla produzione regionale.

Infatti le precipitazioni per ridurre il deficit idrico devono essere continue e di bassa intensità mentre le manifestazioni violente si abbattono su terreni secchi che non riescono ad assorbire con l’acqua che cade e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti e facendo salire il conto dei danni.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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Dati del giorno: 28 agosto 2022

890
Nuovi casi
7.857
Test giornalieri
6
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 247
Provincia di Bat: 43
Provincia di Brindisi: 94
Provincia di Foggia: 99
Provincia di Lecce: 242
Provincia di Taranto: 129
Residenti fuori regione: 32
Provincia in definizione: 32
21.046
Persone attualmente positive
252
Persone ricoverate in area non critica
12
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.450.053
Casi totali
12.445.363
Test eseguiti
1.420.026
Persone guarite

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8.981
Persone decedute

In memoriam di Caterina NICOLETTI. Deceduta a Roma il 27 Agosto 2022.

 ISBEM (Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo) e COMEPER (Comitato Mesagne Per la Ricerca) manifestano il loro profondo cordoglio per la perdita di Caterina NICOLETTI e si stringono attorno alla Famiglia e a Coloro che le hanno voluto bene e ne hanno apprezzato gli straordinari talenti, messi sempre a servizio del bene comune, in primis nel Pianeta Salute. 
 
Con le sue solide competenze gestionali ed il suo squisito garbo, un crisma che non ha mai perso, Caterina è stata un pilastro per far crescere ISBEM. Con forte perseveranza, ha portato l’istituto a vincere, gestire e rendicontare progetti di varia complessità, come quelli europei del VII Programma Quadro, Horizon 2020, Europe for Citizens, etc. e quelli dei Ministeri italiani (Ricerca e Sanità) e quelli delle Regioni, dei Comuni e delle ASL, ottenendo sempre complimenti dai valutatori e dai suoi colleghi di lavoro. 
 
Nei suoi 20 anni di vita vissuta e di storia scritta a Mesagne ha lasciato il segno sia sul piano umano, avendo generato tante amicizie profonde, che sul piano scientifico, avendo dato una struttura gestionale ad un istituto periferico creato non già per fare profitti, ma per fare ricerca, formazione e innovazione, vie da percorrere per poter dare la buona assistenza a tutti. 
 
Trasferitasi da San Giovanni in Fiore a Mesagne nel 2001 dopo aver vinto una Borsa di Studio del MIUR per formare Esperti di Trasferimento Tecnologico in Sanità, Caterina ha vissuto tutte le stagioni di ISBEM sia come Allieva, poi Coordinatrice e quindi Direttrice dell’Amministrazione finché una malattia - tuttora resistente ai canoni delle cure guaritrici - l’ha sottratta agli affetti, alla famiglia e al mondo scientifico dove ha espresso vera capacità di risolvere problemi, con competenza, classe e leadership. 
 
Nel 2004, fu fra i 49 Cittadini Attivi che promossero e costituirono il COMEPER, Organismo di Volontariato, la cui mission è sinergica a quella di ISBEM, condividendo i due statuti il fine di aumentare - senza scopi di lucro - il numero dei Ricercatori e il tasso di Ricerca nel Mezzogiorno.  
 
In questi momenti di profonda tristezza, vogliamo arricchirci di speranza operativa con la promessa che il progetto Vi.Va.VOLO. (Visione e Valori del Volontariato) - vinto dal COMEPER con il Bando della Regione Puglia (Capitale Sociale 3.0) - venga dedicato per meriti alla memoria di Caterina NICOLETTI, non appena ne sarà formalizzato l’avvio nel Settembre 2022.
 
Caterina NICOLETTI verrà ricordata con gioia in quanto è stata invero un esempio fulgido di persona buona e capace di creare valore non solo perché ispirata dal Paradigma del Dono, ma anche per le competenze, il dialogo, l’abilità di ricucire le asprezze, la discrezione, nonchè per la passione nel lavoro che porta sempre risultati e benefici sia ai singoli che alla comunità. 
 
E tutti sappiamo che il mondo ha bisogno di questi talenti e di tali valori. 

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L'attacco di Berlusconi a Di Bello, Matarrelli:"Bullismo mediatico". "Le accuse di parzialità lanciate da Silvio Berlusconi a Marco Di Bello, arbitro brindisino considerato tra i migliori in Italia tanto da essere da tempo “internazionale”, alla fine della partita Monza-Udinese, avrebbero il valore di chiacchiere da bar se non fossero state pronunciate da un ex presidente del Consiglio che ambiva a diventare presidente della Repubblica. Berlusconi, patron del Monza, sconfitto pare meritatamente dall’Udinese, ha attribuito alle decisioni arbitrali, e non alla prestazione della sua squadra e alle scelte del suo allenatore, l’ennesima brutta serata calcistica.
Marco Di Bello non ha bisogno di essere difeso: oltre a essere un grande arbitro di calcio, da anni è impegnato come testimonial delle principali associazioni di volontariato della provincia di Brindisi, sempre pronto a portare il suo sorriso a chi soffre. È un esempio per i nostri ragazzi, di cui andiamo fieri.
Ecco perché Berlusconi, protagonista di questo atto di becero bullismo mediatico, esce dallo scontro piccolo piccolo: lui che ambisce ancora a rappresentare questo Paese, resta invece a zero punti, proprio come la sua nuova squadra di calcio".

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Dati del giorno: 27 agosto 2022

1.318
Nuovi casi
9.194
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 355
Provincia di Bat: 60
Provincia di Brindisi: 116
Provincia di Foggia: 227
Provincia di Lecce: 358
Provincia di Taranto: 156
Residenti fuori regione: 41
Provincia in definizione: 5
21.263
Persone attualmente positive
257
Persone ricoverate in area non critica
13
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.449.163
Casi totali
12.437.506
Test eseguiti
1.418.925
Persone guarite
8.975
Persone decedute

La denuncia di indignazione arriva dai social, dove un giovane parrocchiano si è rifiutato agli atti di inciviltà che balordi perpetrano da tempo davanti all'edificio sacro e ha chiesto all'Amministrazione comunale un sostegno per debellare queste sacche di chiara maleducazione sociale. Questo lo sfogo del giovane: "Piazza A. Romano, antistante la chiesa detta "dei Domenicani". Una delle tante piazze di Mesagne che ha tante potenzialità che però non vengono sfruttate. Sono cresciuto fra questa piazza e la chiesa, quindi non posso più sopportare tanta incuria. Questa mattina, andando in parrocchia, ho trovato questa situazione: piazzetta piena di escrementi canini (come sempre), spazzatura, birra sul muretto e - come se non bastasse - due vasi pieni di terra sono stati svuotati a terra da vandali che non hanno il minimo ritegno e rispetto dei luoghi pubblici e anche sacri. Chiedo al sindaco Toni Matarrelli che tanto si prodiga - e bisogna riconoscerne il giusto merito - per la nostra città, di avere più cura anche di quelle piazze da sempre dimenticate e che rivendicano una maggiore cura da parte delle Istituzioni locali. I cittadini continueranno a non prendersene cura, se anche le Istituzioni non vedono o fanno finta di non vedere questo scempio".

 

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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, -35% MIELE IN PUGLIA SOS API; ACQUA E CIBO PER SALVARLE DA CALDO E SICCITA’. La siccità e il maltempo hanno tagliato di oltre il 35% la produzione di miele in Puglia con le fioriture estive bruciate dal caldo o distrutte dalla grandine e le api allo stremo costrette ad allungare i voli per trovare un po’ di nutrimento. E’ quanto emerge dal primo bilancio di Coldiretti Puglia sulla produzione di miele nel 2022 con il raccolto tagliato del 35% rispetto al potenziale produttivo.

Una situazione sulla quale hanno pesato in modo particolare le alte temperature e la mancanza di acqua con fioriture anticipate che – spiega Coldiretti Puglia - hanno costretto gli apicoltori a fare la transumanza delle api verso luoghi più freschi  e ad intervenire con razioni di soccorso negli alveari sin da luglio. In Puglia in alcune aree a causa della mancanza di acqua - continua Coldiretti regionale - si stanno abbeverando artificialmente le api per non farle morire, con secchi d’acqua e galleggianti di sughero e polistirolo in modo che si dissetino senza affogare.

Con il caldo eccessivo le api hanno aumentato la loro necessità di acqua per abbassare la temperature interna del nido ed evitare che la cera si sciolga con il collasso dell’intero favo – aggiunge Coldiretti Puglia – mentre i frequenti incendi determinano lo svuotamento delle arnie, perché le api con il fumo si spaventano e scappano.

Da sud a nord della Puglia si registra il medesimo contesto, con uno scenario aggravato In Salento per l’abbandono e la desertificazione causati dalla Xylella, uniti all’andamento climatico tropicale, mentre in provincia di Taranto si assiste al dimezzamento dei mieli di agrumi, acacia ed eucalipto e si perderanno di questo passo nel tempo la maggior parte dei mieli monoflora. L’inverno e la primavera con temperature troppo alte  e l’estate infuocata – sottolinea la Coldiretti regionale – hanno creato gravi problemi agli alveari, con le api che non hanno avuto la possibilità di raccogliere il nettare con un crollo dei raccolti per tutti i tipi, dall’acacia agli agrumi,  dalla sulla ai millefiori per le fioriture contemporanee e la mancanza di stagionalità dei fiori per i cambiamenti climatici ed il crollo della produzione.

Le difficoltà delle api – sottolinea la Coldiretti Puglia — sono un pericolo grave per la biodiversità considerato che sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. Con 3 colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni.

Ma oltre alla spallata del clima – sottolinea Coldiretti – i “pastori delle api” devono fare fronte anche all’esplosione dei costi per le tensioni internazionali generate dalla guerra in Ucraina: dai vasetti di vetro alle etichette, dai cartoni al gasolio. In Italia – precisa la Coldiretti – si consuma circa mezzo chilo di miele a testa all’anno, sotto la media europea che è di 600 grammi ma un terzo rispetto alla Germania. Il Belpaese però vince in biodiversità con più di 60 varietà da quelli Dop come il Miele della Lunigiana, e il Miele delle Dolomiti Bellunesi e il miele Varesino, fino a quelli speciali in barrique o aromatizzati, dal tiglio agli agrumi, dall’eucalipto all’acacia.

Un patrimonio messo a rischio dalle importazioni dall’estero cresciute di quasi il 18% nei primi cinque mesi del 2022 e l’anno scorso – evidenzia Coldiretti - hanno raggiunto i 24 milioni di chili di cui più della metà (14 milioni di chili) da Ungheria, Romania e Ucraina con quasi 2 vasetti su 3 pieni in pratica di prodotto straniero, spiega l’analisi di Coldiretti su dati Istat.

Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre – consiglia la Coldiretti – verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. Il miele prodotto sul territorio nazionale, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina, è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti.

La parola Italia deve essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale (Es. Miele italiano) mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’unione Europea, l’etichetta – continua la Coldiretti – deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della Ue” indicando il nome dei Paesi (ad esempio, se viene da Italia e Ungheria sul barattolo dovrà esserci scritto Italia, Ungheria); se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della Ue” con il nome dei Paesi, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della Ue”, anche qui con l’indicazione dei nomi dei Paesi.

In Puglia sono 1070 le aziende apistiche che si prendono cura di 32.000 alveari e 13.00 sciami, che producono – aggiunge Coldiretti Puglia - numerose tipologie di miele, dal ricercato alle mandorle agli agrumi, dalle clementine al rosmarino al timo, fino al fiordaliso, sulla, eucalipto, coriandolo, trifoglio e millefiori, con una crescita sensibile della presenza di donne e giovani a condurre le aziende apistiche.   

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