Redazione

Il Consiglio Comunale di Francavilla Fontana ha approvato all’unanimità la mozione presentata dalla Consigliera Anna Ferreri per il conferimento di un riconoscimento alla memoria del Maestro prof. Gaetano Piro.

Il prof. Gaetano Piro, scomparso il 25 marzo 2020, è stato per molti anni uno stimato docente di matematica del Plesso Bilotta del Secondo Istituto Comprensivo. Negli anni ha associato la passione per l’insegnamento con l’arte e, raggiunta la pensione, ha potuto dedicare tutto il suo tempo alla scultura trovando nuove e apprezzate forme espressive.

In pochissimi anni, tra il 2011 e il 2020, ha bruciato molte tappe, giungendo ad esporre le proprie sculture in legno in prestigiosi contesti nazionali ed internazionali. Le sue opere sono state ospitate in numerose riviste specializzate ed hanno ricevuto apprezzamenti da importanti critici d’arte come Paolo Levi e Vittorio Sgarbi.

A circa un anno dalla sua scomparsa arriva all’unanimità dalla massima Assise Cittadina un riconoscimento postumo all’artista per i suoi successi.

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Questa notte il cimitero di Mesagne è stato depredato da parte di gente che non ha rispetto nemmeno per i defuni. Nell'occhio dei balordi le tombe comuali che sono state private dei portafiori in bronzo o rame e i lampioncini. La scoperta è stata fatta questa mattina dal personale addetto alla gestione. Sul posto sono giunti i vigili urbani che hanno avviato le indagini. 

I FATTI. 

Alla vigilia del lockdown una banda di balordi, senza nessun rispetto, ha depredato le tombe del cimitero di Mesagne asportando portafiori e candelieri di rame o di ottone. In alcuni casi per toglierli hanno rotto le lapidi. Stessa cosa per le cornici dei defunti. La scena che si è presentata ieri mattina ai gestori e ai parenti è stata da brivido poiché ovunque vi erano fiori sparsi per terra. Sul posto sono intervenuti gli agenti del locale commissariato e della polizia locale. Il cimitero di Mesagne ha una sola telecamera di videosorveglianza all’interno e una all’esterno anche se da tempo le varie amministrazioni che si sono succedute a Palazzo dei Celestini, sede della municipalità, hanno manifestato l’intenzione di dotare il camposanto di una rete di telecamere di videosorveglianza. Di fatto al momento non c’è questa tecnologia. Dunque, non era mai accaduto in passato che il cimitero fosse depredato in queste dimensioni. Spesso si sono verificati furti di fiori, di qualche suppellettile, ma nulla di più. Negli anni Ottanta erano state depredate alcune tombe gentilizie dagli stemmi nobiliari, colonne corinzie, oppure animali in pietra a guardia dei defunti. Sabato notte, invece, una banda di balordi ha messo letteralmente a soqquadro l’intero cimitero preferendo nella sua scorribanda depredare principalmente le tombe comunali. Il tutto senza nessuna remora o rispetto per il luogo sacro. Hanno saccheggiato tomba dopo tomba asportando i portafiori in rame, le lanterne votive e le cornici delle foto dei defunti. In alcuni casi, quando non sono riusciti a smontare i manufatti, hanno preso a martellate le lapidi rompendole. Una sequela di atti predatori davanti ai quali la gente, ieri mattina, è rimasta inorridita da tanta violenza e cattiveria. I sacrileghi sono stati ben attenti a non entrare nell’ottica dell’unica telecamera presente nel cimitero che è quella puntata in direzione della tomba di Melissa Bassi. Sconvolto il sindaco Toni Matarrelli. “Un'esternazione che sento il bisogno di condividere – ha detto il primo cittadino - è che le esperienze della vita ci portano a considerare ogni possibile misfatto, resta in ogni caso difficile immaginare che una simile scelleratezza possa essere rivolta contro la sacralità di un luogo deputato ad onorare il ricordo di chi non c'è più”. Per il sindaco si tratta di “un gesto grave che offende l'intera comunità.  Confidiamo nel lavoro degli inquirenti affinché gli autori di tale scempio siano individuati al più presto e sulla vicenda sia fatta chiarezza e giustizia”. Lo sdegno è stato unanime. “Trovo molta difficoltà ad osservare lo scempio realizzato da gente senza cuore, senza sentimenti, senza cultura”, ha sottolineato il professore Carmelo Colelli -. Il cimitero è quel luogo dove tutti dovremmo portare rispetto, lì non ci sono solo ossa di gente morta, lì ci siamo tutti noi, nessuno escluso, ci siete anche voi che avete profanato le tombe della nostra gente, noi e voi, siamo tutti discendenti da quella gente, da quelle ossa chiuse in loculi o sotterrate in terra, ossa di persone che un tempo hanno parlato, gioito, lottato per offrire un paese e una vita migliore a tutti”.

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Da lunedì 15 marzo 2021 la Puglia è inserita in zona rossa, come disposto dall'Ordinanza del Ministero della Salute del 12 marzo.

Spostamenti

  • È vietato spostarsi fra regioni
  • È vietato spostarsi fuori dal proprio comune
  • È vietato circolare all’interno del proprio comune e spostarsi verso abitazioni private diverse dalla propria

Sono consentiti gli spostamenti per motivi di lavoro, salute o comprovati necessità con autocertificazione. Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre consentito dalle 5 alle 22.

Ristorazione

  • Ristoranti, gelaterie e pasticcerie sono chiusi. È consentito il servizio a domicilio e, fino alle 22, l'asporto
  • I bar sono chiusi. È consentito il servizio a domicilio e, fino alle 18, l'asporto

Attività motoria

  • È consentito svolgere attività motoria in prossimità della propria abitazione nel rispetto della distanza di almeno un metro e con obbligo di mascherina
  • È consentito svolgere attività sportiva solo all’aperto e in forma individuale

Altre attività

  • I negozi al dettaglio sono chiusi, salvo quelli di generi alimentari e di prima necessità. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie
  • Sono chiusi i mercati, tranne le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici
  • I servizi alla persona sono sospesi tranne lavanderie e servizi funerari
  • Musei, cinema e teatri sono chiusi. Vietate sagre e feste.
Sebbene siano ormai trascorse settimane dalla revoca delle deleghe agli assessori, Rossi non è ancora in grado di ricomporre l’organo esecutivo.
È evidente che la coalizione di sinistra con la quale Rossi promise di governare la città non esiste più, essendosi profondamente modificati gli assetti e gli equilibri.
La trasmigrazione dei consiglieri eletti nella lista Leu in un gruppo autonomo, la frantumazione di Ora Tocca a Noi, la costituzione del gruppo consiliare di Italia Viva (che sulla questione del deposito costiero Edison si è spaccato) sono esempi tangibili delle fibrillazioni che attanagliano questa amministrazione sin dagli esordi.
All’inizio di questa crisi, Rossi aveva promesso un rilancio dell’azione amministrativa, ma di un nuovo programma non vi è traccia, segno evidente che è in atto una lotta intestina per accaparrarsi poltrone e visibilità personali.
Insomma la solita pantomima della peggiore e triste politica provincialotta che vede nel posizionamento personale l’unico obiettivo da perseguire se è vero, come lo è, che la maggioranza non ha visto aumentare i numeri, semmai li ha visti diminuire.
Ci chiediamo se la soluzione dei problemi di una città complessa come Brindisi sia al primo posto per questa amministrazione o se, come pare di capire, la spartizione delle poltrone la faccia ancora una volta da padrona.
Ci chiediamo quanto tempo ancora si dovrà aspettare per conoscere il progetto di rilancio dall’azione amministrativa annunciato settimane addietro da Rossi.
La città è stanca del ‘tiriamo a campare’ finché si può. Cosi facendo, si rischia di condannare Brindisi a sprofondare sempre più nel baratro.
Anche un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno, ma nessuno sarebbe disposto a portarlo al polso.
Livia Antonucci
Coordinatore Cittadino FI Brindisi

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L’Associazione Sportiva Dilettantistica di cicloamatori “Bike Torrese” insieme alla Delegazione Brindisi-Torre della Fondazione Ricerca per la Fibrosi Cistica (FFC), dopo le precedenti straordinarie imprese benefico-sportive del 2019: la prima, in aprile, la pedalata di circa seicento kilometri - in quattro tappe - da Torre Santa Susanna a Roma e la seconda, a giugno, quando, sempre per cause benefiche, in una intera giornata, hanno percorso circa 280 kilometri che separano Torre da San Giovanni Rotondo, restrizioni Covid permettendo, si appresta a compiere una nuova esaltante impresa che, accoppiando ancora una volta lo sport e la beneficenza, da Torre li porterà, dal 28 maggio al 1 giugno 2021, in cinque tappe, fino a Firenze, attraversando luoghi simbolo della tradizione cattolica, come San Giovanni Rotondo, Loreto ed Assisi e percorrendo un totale di circa 950 kilometri.

Si tratta della seconda “Pedalata del Messaggio” tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla conoscenza della Fibrosi Cistica. Anche questa volta, infatti, lo scopo dell’iniziativa è una raccolta di fondi per finanziare la ricerca scientifica ed universitaria per contribuire a combattere la più diffusa delle malattie genetiche gravi: la Fibrosi Cistica. Si pensi che, in Italia, esiste un portatore sano ogni 25 persone; quindi, circa due milioni e mezzo di persone, nella maggior parte ignare di esserlo.

Una malattia per la quale ancora una cura non esiste; una malattia che colpisce, già dalla primissima infanzia, molti organi vitali, i polmoni in particolare  e che, alla fine porta all’impossibilità di respirare. Si consideri che, oggi, la vita media di un malato di Fibrosi Cistica è di 40 anni.

Ed è per questo che il Presidente dell’ASD Bike Torrese, Vincenzo D’Adamo e tutta  la carovana dei ciclisti – compreso il Responsabile della Delegazione FFC Brindisi-Torre, Oronzo De Tommaso – indosseranno, lungo tutto l’itinerario, la maglia della Fondazione Ricerca per la Fibrosi Cistica (FFC).

Quest’anno, la simpatica iniziativa per la raccolta di fondi, si chiamerà “Adotta un chilometro”, nel senso che, con un contributo  minimo di 10 €, si potrà  “adottare” un chilometro del percorso, contribuendo al sostegno della Ricerca della FFC.

Per donare ci si potrà recare sul sito e scegliere la modalità preferita: PayPal, Carta di Credito, oppure con un bonifico su c/c bancario o postale. Inoltre, si potrà anche scegliere di destinare il 5x1000 dell’IRPEF al finanziamento della ricerca scientifica ed universitaria, scrivendo il CF della FFC: 93100600233 e firmando nel primo riquadro a destra.

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"Le operazioni di vaccinazione proseguono regolarmente. I lotti di vaccino AstraZeneca che vengono attualmente utilizzati dalla Asl di Brindisi non rientrano tra quelli ritirati". Lo dichiara il direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl di Brindisi, Stefano Termite.

"Stiamo effettuando un'attività di monitoraggio - dice - per tenere sotto controllo eventuali reazioni importanti, in particolare nelle persone che sono state vaccinate, oltre quindici giorni fa, con il lotto di AstraZeneca oggetto delle indagini dei Nas. Al momento - continua Termite - non sono state portate alla nostra attenzione segnalazioni da parte dei vaccinati o dei loro medici di fiducia su eventi avversi significativi legati a quella somministrazione.

Nei prossimi giorni sarà possibile recuperare l'attestato di vaccinazione con l’indicazione del vaccino somministrato e del lotto di riferimento”. Al riguardo saranno date indicazioni nella sezione della Asl di Brindisi del Portale regionale della Salute.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 13 marzo in Puglia, sono stati registrati 10322 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.700 casi positivi: 778 in provincia di Bari, 60 in provincia di Brindisi, 110 nella provincia BAT, 190 in provincia di Foggia, 216 in provincia di Lecce, 334 in provincia di Taranto, 5 casi di residenti fuori regione, 7 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 23 decessi: 9 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 7 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.682.730 test.

121.389 sono i pazienti guariti.

38.367 i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 164.016 così suddivisi:

63.908 nella Provincia di Bari;

16.807 nella Provincia di Bat;

11.840 nella Provincia di Brindisi;

31.641 nella Provincia di Foggia;

14.337 nella Provincia di Lecce;

24.620 nella Provincia di Taranto;

623 attribuiti a residenti fuori regione;

240 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

“La Puglia sta procedendo alla somministrazione dei vaccini con la velocità massima consentita dall'attuale disponibilità delle dosi. Con l'approvazione del Piano regionale vaccinale e con la calendarizzazione delle prossime fasi, ci stiamo preparando al tanto atteso momento in cui arriveranno sufficienti vaccini per soddisfare l'attesa dei cittadini. Il piano, in coerenza con le ultimissime indicazioni del ministero, seguirà i principi di priorità legati alle condizioni di fragilità e di età”. Lo comunica l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco.

 

“La struttura organizzativa appare definita in modo adeguato – spiega il direttore del dipartimento Promozione della salute Vito Montanaro - La cosa più rilevante è aver strutturato un'organizzazione capace di somministrare un numero molto più elevato di dosi di vaccino su tutto il territorio regionale in maniera efficace. Quando saremo dotati di maggiori quantitativi di dosi, la struttura sarà pronta a vaccinare tempestivamente molti più pugliesi”. Stando ai dati pubblicati giornalmente dal Report Vaccini Anti Covid19, sul portale del Governo, la Puglia risulta essere attualmente la prima regione italiana per somministrazioni di vaccino effettuate rispetto alle dosi consegnate, con una percentuale odierna del 99,3%.

 

L’assessore e il dipartimento comunicano che con il Piano regionale vaccinale è stato dato mandato ai direttori delle Asl di allestire i punti per la vaccinazione di massa su tutto il territorio regionale.

A questo scopo sono già stati allestiti, e saranno incrementati nel tempo, grandi hub vaccinali che avranno almeno 8 postazioni di vaccinazione che opereranno in parallelo.

 

Nel piano sono indicate le tappe per programmare la vaccinazione dei soggetti fra i 79 e i 60 anni che potranno progressivamente esprimere la loro volontà di vaccinarsi già a partire dalla fine del mese di marzo, secondo questo schema:

 

79-70 anni

 

69-60 anni

Coorti

Prenotazione

 

Coorti

Prenotazione

Nati nel 1942

dal 29-marzo-2021

 

Nati nel 1952

dal 12-aprile-2021

Nati nel 1943

dal 29-marzo-2021

 

Nati nel 1953

dal 12-aprile-2021

Nati nel 1944

dal 31-marzo-2021

 

Nati nel 1954

dal 14-aprile-2021

Nati nel 1945

dal 31-marzo-2021

 

Nati nel 1955

dal 14-aprile-2021

Nati nel 1946

dal 1-aprile-2021

 

Nati nel 1956

dal 16-aprile-2021

Nati nel 1947

dal 1-aprile-2021

 

Nati nel 1957

dal 16-aprile-2021

Nati nel 1948

dal 6-aprile-2021

 

Nati nel 1958

dal 19-aprile-2021

Nati nel 1949

dal 6-aprile-2021

 

Nati nel 1959

dal 19-aprile-2021

Nati nel 1950

dal 8-aprile-2021

 

Nati nel 1960

dal 21-aprile-2021

Nati nel 1951

dal 8-aprile-2021

 

Nati nel 1961

dal 21-aprile-2021

 

Per i soggetti over 80, quelli ad alto livello di vulnerabilità e i disabili gravi la vaccinazione è già stata programmata di intesa con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Per queste fasce non sarà necessaria alcuna prenotazione, perché saranno direttamente contattate dal loro medico.

 

Per velocizzare la vaccinazione di alcune categorie comprese tra quelle ad elevata vulnerabilità sono già stati definiti accordi con le reti di patologia come la rete nefrologica dialitica, la rete dei trapianti, la rete dei centri di cura per la talassemia, la rete ematologica. 

 

Il piano regionale accoglie anche la possibilità di vaccinare i familiari conviventi o coloro che si prendono cura di persone disabili gravi e con livello alto di vulnerabilità, che potranno essere vaccinati contemporaneamente al soggetto curato.

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San Pancrazio Salentino. Detiene illegalmente in casa una cartuccia per pistola, denunciato cittadino romeno. In San Pancrazio Salentino, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato un 33enne cittadino romeno domiciliato in quella Città, per detenzione illegale di una cartuccia calibro 9. In particolare, durante una perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione dell’uomo, i militari hanno rinvenuto la munizione nascosta all’interno del comodino della sua camera da letto, successivamente sequestrata.

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Carovigno. Sottoposto agli arresti domiciliari fa entrare in casa una persona non autorizzata e detiene dello stupefacente per uso personale, aggravata la misura cautelare con la sua custodia in carcere.I Carabinieri della Stazione di Carovigno hanno eseguito un’ordinanza di sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Brindisi nei confronti di CAMPOSEO Pasquale, 22enne del luogo. L’aggravamento della misura alla quale era già sottoposto il giovane, è scaturita dalle violazioni degli obblighi imposti dall'Autorità Giudiziaria poiché, durante un pregresso controllo, i militari hanno riscontrato nella sua abitazione, la presenza di una persona non autorizzata, nonché rinvenuto della sostanza stupefacente destinata all’uso personale. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Brindisi.

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