Il consigliere comunale Emilio Guarini sulla situazione RSU a Mesagne

Settembre 19, 2015 1813

guarini emilioLa situazione dei rifiuti solidi urbani – RSU della provincia di Brindisi è molto grave, comunque la si guardi. La gestione della raccolta dei rifiuti e quella dello smaltimento, principali questioni della complessa materia, sono entrambe in condizioni a dir poco critiche.

Il livello tributario locale (la TARI) è a livelli troppo elevati e insopportabili, non solo senza alcuna prospettiva di riduzione, ma con una quasi certezza di incremento già a partire dal prossimo anno.

Per quanto riguarda il trattamento, recupero, riciclaggio e smaltimento, l’Organo di Governo d'Ambito (OGA) competente per materia per l'intero territorio provinciale, è operativamente allo sbando giacché oltre la metà dei Sindaci continua a disertare le convocazioni del presidente Consales, sindaco di Brindisi, per evidente contrasto con la sua linea d’azione e perché rivendicano una riduzione delle tariffe di conferimento.

Per quanto concerne la raccolta, l’Ambito di Raccolta Ottimale – ARO BR2, competente per materia per i 6 Comuni dell’area sud con capofila Brindisi, tra un mare di difficoltà organizzative ha definito il disciplinare tecnico per il nuovo appalto per i prossimi dieci anni, e tra un errore e l’altro ha avviato la gara. Se si considera che ha un importo di base di circa 230 milioni di euro (per dieci anni, per la sola raccolta), è facile immaginare quale potrà essere il suo andamento e soluzione.

Per quanto riguarda le tariffe, va tenuto presente che il Comune deve ripartire sui contribuenti l’intero ammontare della spesa complessiva della gestione dei RSU. Nello scorso anno è stata di circa 4 milioni e 400 mila euro, mentre quest’anno è prevista una spesa di 5 milioni 194 mila euro. Una montagna di soldi!

Tutto questo conduce ad una semplice e grave conclusione: se va tutto bene, nei prossimi anni avremo “solo” un aumento progressivo delle bollette. Perché se tutto non va bene, potremo avere emergenze sanitarie (come paventa il sindaco Consales), rifiuti abbandonati, lavaggio e spazzatura delle strade quando possibile, costi straordinari di conferimento ed altro. E’ una situazione mortificante e paradossale perché ci costringe a sperare che il contratto milionario dell’ARO per la raccolta vada a buon fine ed in tempi accettabili; che la controversia dell’OGA con la ditta Nubile per il conferimento e lo smaltimento in discarica, vada a buon fine; che la discarica di Autigno venga “ritoccata” perché abbia la praticabilità da parte della Magistratura e non provochi emergenze sanitarie. Ci costringe a sperare che tutto ciò avvenga, perché si possa rimanere a questo livello di “malessere”.

Diciamo chiaramente che di tutta questa situazione non è responsabile l’Amministrazione Comunale, ma non vorremmo che anche per questa problematica, il sindaco Molfetta e la sua Giunta si fossero appiattiti su una posizione che insegue gli eventi. Abbiamo più volte invitato il Sindaco a verificare tutte le opportunità che la ricerca e l’industria ci mette a disposizione in materia di recupero dei rifiuti. Lo abbiamo invitato a proporre, protestare e denunciare ciò che si ritiene giusto, verso la Regione, senza timore di urtare la suscettibilità di chicchessia. Lo abbiamo invitato a confrontarsi con le persone che di questa materia ne fanno un credo o una professione, in modo da ricercare soluzioni alternative coraggiose. Lo abbiamo invitato a non escludere a priori la possibilità di internalizzare alcuni servizi; soluzioni forse troppo coraggiose, certamente molto più difficili da gestire ma molto più controllabili e che potrebbe dare un contributo di lavoro per tantissimi concittadini.

A questo punto, credo che il nostro Sindaco debba riferire chiaramente alla comunità cittadina, su quale è effettivamente la situazione nei tre settori citati (raccolta, smaltimento e tariffazione), su ciò che la nostra Amministrazione può fare e su ciò che lui vuole fare. Tutti quanti noi abbiamo il diritto di sapere quale è la credibilità da concedere all’OGA, all’ARO, alla Regione e al competente assessorato comunale. E dobbiamo sapere chiaramente che la prospettiva di una riduzione della TARI, più volte richiamata in campagna elettorale, oggi non c’è più.

Emilio Guarini
Consigliere comunale Civico 26 Mesagne

Ultima modifica il Sabato, 19 Settembre 2015 16:11