Redazione

Mercoledì 28 settembre alle 10.00 il Castello Imperiali di Francavilla Fontana ospiterà un incontro sulla figura del mobility manager promosso dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con ANP (Associazione Nazionale Presidi), ITST Fermi e E-Mobility rete scuole per la Mobilità Sostenibile.

Il Mobility Manager è una figura di nuova istituzione che opera in Enti pubblici e società private per ridurre l'impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro con lo scopo di rendere più efficiente la mobilità dei lavoratori.

All’incontro interverranno il Sindaco Antonello Denuzzo, l’Assessore Sergio Tatarano ed il prof. Giovanni Semeraro dell’ANP Brindisi.

Le relazioni saranno a cura di Antonio Iaia, Mobility Manager dell’ITST Fermi, Teodoro Muscogiuri di STP Brindisi, Alessandro Spinelli di CTP Taranto, Pasquale Epifani della Provincia di Brindisi, Michele Bitetto di SCBN e Claudio Cavallotto, direttore della rete nazionale eMobility.

Alla manifestazione parteciperanno delegazioni di studentesse e studenti degli istituti secondari di Francavilla Fontana.

Oggi ho rassegnato le dimissioni dall’incarico di consigliere comunale, poiché ritengo che a Mesagne non ci siano più le condizioni minime di agibilità democratica per svolgere compiutamente il mandato conferitomi dagli elettori.

Ho più volte rilevato che ormai nel nostro comune si è instaurata una sorta di autocrazia populista guidata da un uomo solo al comando che ha, progressivamente, depotenziato le istituzioni democratiche per instaurare un rapporto diretto, umorale e paternalista con i cittadini. La conseguenza più eclatante e drammatica di questa nuova stagione è stato un diffuso ottundimento della coscienza civile. Assistiamo all’omologazione, spesso interessata, di singoli, di gruppi e di larghi settori della società che, in presenza di una grave crisi economica, sanitaria e ora anche energetica ed in assenza di risposte collettive da parte dei partiti, si sono messi alla ricerca di soluzioni individuali sotto le ali del potere.

Reagendo contro questo andazzo, noi del Movimento Libero e Progressista, in questi anni, ci siamo sempre sforzati di manifestare il nostro dissenso nelle Istituzioni e nel paese e abbiamo cercato di costruire un fronte unitario di opposizione alle scelte amministrative compiute dal governo in carica.

La recente decisione del PD di aprire ad una possibile convergenza con l’Amministrazione vanifica definitivamente la possibilità di perseguire quell’alleanza politica omogenea e coerente a Sinistra per la quale avevamo chiesto e ottenuto un larghissimo consenso elettorale. Per inseguire il miraggio del governo, il PD corre il rischio, anche a Mesagne, di stemperare la sua identità politica in un miasma indistinto di un civismo qualunquista dove ognuno pensa a sé e tutti cercano un posto al sole. Il Consiglio comunale è ormai svuotato del suo ruolo di indirizzo e di controllo e appare sempre più come la sala del trono in cui siedono i vassalli del re.

Questo modello di governo “popolar-populista” che màcina tutto ha provocato il crollo dell’etica pubblica, ha rigenerato il sistema delle raccomandazioni, ha diffuso la convinzione che i diritti possono trasformarsi in favori ed essere tutelati non dalla legge ma da chi l’amministra, mentre trascura qualsiasi forma di discussione sui piani, sui progetti, sulla visione del futuro. La nostra Città è inondata da interventi frammentati, estemporanei, spesso in deroga agli strumenti normativi e mai partecipati e condivisi nelle sedi istituzionali. Il tutto condito da una fantasmagorica messa in scena comunicativa che abbaglia e stordisce. Le poche voci dissonanti che, ciclicamente si levano in Consiglio comunale, non riescono ad incidere sui processi decisionali e, spesso, sono oggetto di scherno e di offese personali insopportabili.

Lo sbocco trasformistico, che è stato annunciato in questi giorni, corre il rischio di inaugurare una nuova stagione di ambiguità e di compromessi che disorienterà e spingerà ancor più lontano il corpo sociale dagli “intrighi della politica”, lasciando, come ha lasciato, praterie sconfinate all’affermazione della Destra.

In questo contesto mi sento un pesce fuor d’acqua, perciò ringrazio tutti coloro che in questi lunghi anni mi hanno sostenuto, anche in presenza di miei errori, e concludo qui la mia esperienza amministrativa. Non si tratta di una resa, ma di una consapevole denuncia politica verso una deriva che non condivido e che continuerò ad avversare come cittadino, come antifascista e come uomo di Sinistra convinto che la rinascita di quest’ultima debba passare attraverso una sua riforma e non attraverso la sua capitolazione.

Pompeo Molfettamolfetta_pompeo_sett_22.jpg

GIORNATA TURISMO: COLDIRETTI PUGLIA, ACQUISTI IN CANTINE E FRANTOI PER 6 VIAGGIATORI SU 10; AL TOP PICK YOUR OWN E ‘ADOZIONI A DISTANZA’ DI ULIVI E PECORE.  

Quasi sei turisti su dieci (58%) visitano frantoi, cantine, stalle e caseifici per acquistare prodotti locali del territorio direttamente dai produttori, ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e portarsi a casa un pezzo di storia della tradizione a tavola, con il pick your own e le ‘adozioni a distanza’ di ulivi e pecore che rinsaldano e rendono duraturo il rapporto con il territorio destagionalizzando il turismo. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, diffusa in occasione della Giornata mondiale del Turismo, istituita nel 1979 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (Unwto) che si celebra il 27 settembre, dalla quale si evidenzia che il cibo rappresenta addirittura per il 17% degli italiani la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 56% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza. Solo un 4% dichiara di non prenderlo per niente in esame

Secondo un sondaggio condotto sul sito di Coldiretti Puglia il 65% di consumatori e turisti è interessato al ‘pick your own’ la raccolta delle olive con le proprie mani e alla produzione del proprio olio, al contatto diretto con l'agricoltore e il frantoiano per il 59%, alle degustazioni guidate il 73%, oltre a eventi ed attività artistiche negli oliveti per il 43%. 

“Sono sempre aperte ‘le adozioni a distanza’ degli ulivi in Puglia – ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia - in modo che il consumatore abbia certezza che la bottiglia di olio extravergine di oliva provenga proprio dalle olive dell’albero prescelto e adottato. Adottare un ulivo è un’esperienza unica, perché consente di instaurare un rapporto diretto e duraturo nel tempo. Diamo l’opportunità di seguire le fasi della vita dell’ulivo, il suo stato di salute, il suo stesso sviluppo, in modo da accogliere turisti e consumatori nei nostri oliveti e nei nostri frantoi per far toccare dal vivo l’esperienza di curare un ulivo e vivere in diretta la produzione di olio extravergine di oliva”. 

Boom dei tour e degustazioni in cantina dove il vino è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento” – aggiunge Coldiretti Puglia - attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol.

Il cibo è la voce più importante del budget della vacanza con un terzo della spesa turistica destinato alla tavola, superando quella per l’alloggio, trainata dalla voglia di convivialità. Il turismo enogastronomico – spiega Coldiretti - rappresenta un mercato di sbocco privilegiato delle specialità alimentari locali ma anche un volano di sviluppo per i territori.  Dalla valorizzazione dell’immenso patrimonio storico e culturale dell’enogastronomia – precisa la Coldiretti regionale – dipendono, infatti, molte delle opportunità di crescita economica ed occupazionale.

Un terzo della spesa di turisti italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, un tesoro che può contare in Puglia – aggiunge Coldiretti Puglia - un patrimonio agroalimentare DOP e IGP che genera un valore di oltre 439 milioni di euro, oltre a 311 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Mipaaf veri e propri presìdi della biodiversità.

L’acquisto di un alimento direttamente dal produttore – sottolinea la Coldiretti – è anche una occasione per conoscere non solo il prodotto, ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalle parole di chi ha contribuito a conservare un patrimonio che spesso non ha nulla da invidiare alle bellezze artistiche e naturali del territorio nazionale. In molti casi la vendita – precisa la Coldiretti – è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni “guidate”, che consente di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, ma anche di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna.

L’Italia ha conquistato in pochi anni la leadership mondiale nei mercati contadini davanti agli Usa e Francia con la più vasta rete di vendita diretta degli agricoltori organizzata con propria insegna del mondo grazie alla Fondazione Campagna Amica. Nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo.

Si tratta anche di una azione di recupero importante della biodiversità con allevatori e coltivatori impegnati a salvare varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione. Un’azione formalizzata con i prodotti presenti nell’elenco dei “Sigilli” di Campagna Amica che – sottolinea la Coldiretti – sono la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia che può essere sostenuta direttamente dai cittadini nei mercati a chilometri zero degli agricoltori e nelle fattorie lungo tutta la Penisola, una mappa del tesoro che per la prima volta è alla portata di tutti.

Acquistare prodotti a chilometri zero direttamente dai produttori – conclude la Coldiretti – è un segnale di attenzione al territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale.

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ENERGIA: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA DA OGGI DOMANDE PER AGRISOLARE SU TETTI 2MILA AZIENDE AGRICOLE, SERRE E STALLE IN PUGLIA.

Contro il caro energia al via da oggi le domande per installare  pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 2mila aziende agricole, serre e stalle in Puglia senza consumo di suolo, contribuendo alla transizione green e alla sovranità energetica con cittadini e imprese in difficoltà per i rincari dell’elettricità scatenati dalla guerra in Ucraina. A darne notizia è Coldiretti Puglia, con l’apertura del portale messo a disposizione dal GSE per presentare le domande di accesso agli incentivi dalle ore 12:00:00 del giorno 27 settembre 2022 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 27 ottobre 2022, a valere sulla misura ‘Parco Agrisolare’, inserita nella missione "Rivoluzione verde e transizione ecologica", che mette a disposizione 1,5 miliardi di euro a valere sui fondi del PNRR a disposizione dei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Una opportunità – aggiunge Coldiretti Puglia – che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici ma senza consumare terreno fertile, una prima importante risposta alla mobilitazione di Coldiretti a sostegno delle campagne, nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori, con la stangata per il caro gasolio di 1,2 miliardi a carico dell’agroalimentare che assorbe in Puglia dal campo alla tavola oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali.

L’esplosione del costo dell’energia – sottolinea la Coldiretti Puglia – ha un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui la siccità ha devastato i raccolti con perdite stimate a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nelle campagne – denuncia la Coldiretti – dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività e ben oltre 1/3 del totale nazionale delle imprese agricole (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio ma aumenti riguardano l’intera filiera alimentare con il vetro che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece – continua la Coldiretti regionale – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

Per le operazioni colturali gli agricoltori – insiste la Coldiretti Puglia – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le lavorazioni dei terreni, senza dimenticare che l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%). L’aumento dei costi – continua la Coldiretti regionale – riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per ortaggi e fiori che molti sono stati costretti a spegnere mettendo a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche del florovivaismo nazionale come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti regionale - si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica (+72%) per i vasetti dei fiori alla banda stagnata per i barattoli (+60%), dal vetro (+40%) per i vasetti fino alla carta (+31%) per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.

Si tratta di una bolletta energetica pesante nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni anche con l’adozione di tecnologie 4.0 per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione. Senza dimenticare che a migliorare il bilancio energetico della filiera ci sono gli investimenti nell’economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico sui tetti di stalle e capannoni rurali fino alla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano.

Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche – conclude Coldiretti Puglia –  per l’agricoltura che può beneficiare di fonti energetiche rinnovabili in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti alimentari, assicurati in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti, un  impegno quotidiano senza sosta che è stato sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà verso i 210mila indigenti.

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Il rispetto della democrazia e dell' avversario sono fondamentali nell'alternanza democratica, ed è per questo che bisogna complimentarsi per la vittoria ottenuta dalla coalizione di centrodestra.

Soprattutto complimenti al partito trainante "Fratelli D'Italia", alla sua leader Giorgia Meloni, ai neoeletti in parlamento, sino ai suoi dirigenti e militanti, quest'ultimi il vero motore che alimenta ogni forza politica che sia di destra, di sinistra o di centro, a volte un po' dimenticati.

Quello che è accaduto nel centrosinistra invece, era prevedibile dopo le varie divisioni interne e la mancata volontà di costruire alleanze, quella soprattutto con il nuovo Movimento Cinque Stelle guidato da Giuseppe Conte.

Enrico Letta ha mancato di una visione più larga che avrebbe portato ad un risultato sicuramente differente.

Come dichiarava giustamente Michele Emiliano l'asse PD /M5S avrebbero cambiato le sorti di questa campagna elettorale, evitando una sconfitta così eclatante.

Oggi abbiamo un dato certo in Puglia, il civismo è il turbo della politica regionale, un contenitore politico moderato che da la possibilità a uomini e donne di essere protagonisti, occupandosi delle proprie realtà alimentando così uno sviluppo concreto al fianco di tutti i cittadini.

Purtroppo questa legge elettorale becera ha eliminato il contatto diretto con gli elettori, negando la possibilità ai territori di votare il proprio rappresentante, scelto dall'alto.

Il Movimento politico civico "Emiliano Sindaco di Puglia" che mi onoro di rappresentare in provincia di Brindisi, continuerà a lavorare sui territori, rendendo protagonisti tutti i cittadini che vorranno occuparsi delle loro città, ascolteremo le loro istanze e attiveremo una politica di confronto e di concretezza, cercando di ritrovare un po' di fiducia nelle Istituzioni, cercando cin questo modo di combattere il grande nemico della Democrazia.

Siamo felici e soddisfatti dell'elezione del nostro rappresentante in Puglia, per il collegio Brindisi e Lecce, Claudio Stefanazzi, che saprà rappresentare degnamente il nostro territorio.

Da domani lavoreremo per le amministrative del 2023 nelle varie città che andranno al voto, creando liste forti formate da uomini e donne che amano mettersi in gioco per la propria realtà, lavorando concretamente.

La bellezza del civismo è che parte dal basso per poi essere determinante.

Claudio Santoro

(Coordinatore Provinciale Emiliano Sindaco di Puglia)

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Partecipazione della Asl al Forum Mediterraneo in Sanità. Anche quest'anno la Asl Brindisi parteciperà al Forum Mediterraneo in Sanità, in programma a Bari dal 28 al 30 settembre, a Villa Romanazzi Carducci. "Rigenerazione e rilancio del Sistema Sanitario – Cantiere aperto da sud" è il tema di questa sesta edizione, promossa dall’Agenzia regionale per la salute e il sociale (AReSS), Fondazione per l'innovazione e la sicurezza in Sanità e Gutenberg.

In programma la presentazione dei Piani operativi di Regioni e Aziende sanitarie per la realizzazione degli obiettivi del Pnrr. Un “cantiere aperto” anche a idee e proposte dei professionisti che operano in ospedale e nel territorio, i veri attori di un cambiamento che nasce dal basso. 

Il direttore generale della Asl di Brindisi, Flavio Maria Roseto, interverrà il 28 settembre alle 11.30 in un incontro con tutti i manager delle aziende sanitarie e ospedaliere pugliesi e campane. Il giorno seguente, alle 14, parteciperà a un'assemblea dei direttori generali delle Asl per l'applicazione del Pnrr nelle regioni del Sud. Infine, il 30 settembre alle 9 prenderà parte a un incontro sulla formazione infermieristica.

 

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Non fu eletta, o nominata, Presidente del Consiglio Nilde Jotti.

Un imponente Partito Comunista, con presenza territoriale con la stessa diffusione delle caserme dei carabinieri, non bastò per portare la Jotti alla nomina di Presidente del Consiglio.
Una visione maschilista della politica, che nel caso specifico guardava anche dal buco della serratura, fu sufficiente ad ostacolare quella investitura ad una donna che era stata diretta promanazione della lotta di Resistenza.
Si aggiunga la conventio ad escludendum contro il Partito Comunista che raccoglieva all’incirca un terzo dell’elettorato italiano, che le cosiddette interferenze elettorali di oggi sono acqua fresca, ed il quadro è completo.
La elezione di Nilde Jotti alla carica di Presidente della Camera oggi appare più come un oscar alla carriera che altro.
Non fu eletta, o nominata, Presidente del Consiglio Tina Anselmi.
Democristiana di fede, donna resistente con il fucile a tracolla, militante della democrazia cristiana che, organizzata in correnti, mal sopportava i titoli o il curriculum personale.
Che fosse stata una combattente della resistenza, se ne ricordarono da morta.
Tina Anselmi, quella che inventò la Legge 185, osteggiata anche dai sindacati, che diede lavoro e dignità di persone, non prebende assistenziali, a decine di migliaia di lavoratrici e di lavoratori.
Chissà se qualcuno se ne ricorderà.
Non fu eletta, o nominata, Presidente del Consiglio Emma Bonino, l’anima vivente del Partito radicale, Pannella non c’è più,
Unica vera madrina delle lotte di liberazione delle donne e di tutta la società civile, quando tutto questo accadeva durante gli anni di piombo.
La lotta di emancipazione riuscì anche a superare quegli anni bui della strategia della tensione scatenata contro i movimenti studenteschi e le lotte operarie.
Quelle lotte che portarono alla instaurazione dello Stato sociale.
La prima donna Presidente del Consiglio di oggi sarà Giorgia. 
Mesagne 26 settembre 2022
Carmelo Molfetta
 
  
  

Dati del giorno: 26 settembre 2022

360
Nuovi casi
4.182
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 112
Provincia di Bat: 28
Provincia di Brindisi: 40
Provincia di Foggia: 33
Provincia di Lecce: 99
Provincia di Taranto: 46
Residenti fuori regione: 1
Provincia in definizione: 1
9.397
Persone attualmente positive
94
Persone ricoverate in area non critica
7
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.473.315
Casi totali
12.677.978
Test eseguiti
1.454.847
Persone guarite
9.071
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 474.680
Provincia di Bat: 127.081
Provincia di Brindisi: 139.191
Provincia di Foggia: 208.454
Provincia di Lecce: 303.129
Provincia di Taranto: 200.207
Residenti fuori regione: 15.544
Provincia in definizione: 5.029

Festa al Lotto in Puglia: come riporta Agipronews, un fortunato giocatore di Modugno, in provincia di Bari, ha centrato una vincita da oltre 125mila euro sulla ruota di Napoli. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 8,6 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 784,7 milioni dall'inizio dell'anno.

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Oltre trenta alberi di olivo distrutti dalle fiamme è il bilancio di un incendio che si è sviluppato ieri mattina in un canale di scolo delle acque pluviali in territorio di Mesagne. Le fiamme, alimentate dal forte vento di scirocco, si sono propagate dalla sterpaglia, presente nel canale, agli alberi che si trovavano piantumati nelle proprietà circostanti. Il risultato è stato che queste piante hanno preso fuoco. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, del comando provinciale di Brindisi, che hanno circoscritto le fiamme e le hanno spente. L’incendio è di probabile natura dolosa poiché difficilmente in questo periodo si può parlare di autocombustione.incendio_alberi_di_olivo_del_25_settembre_2022_3.jpg

L’episodio si è verificato nella mattinata di ieri in agro di Mesagne, nelle contrade Pacchiano-Vasapulli. Una zona ricca di alberi di olivo da cui si produce dell’ottimo olio. A un tratto da un canale di scolo, pieno di sterpaglia, si sono elevate delle fiamme che ben presto, alimentate dal forte vento, si sono propagate un po' nei terreni circostanti investendo tutto ciò che trovavano sul loro cammino. Ad accorgersi delle fiamme è stato un agricoltore che era in zona per lavorare il suo terreno e ha notato l’incendio. Immediatamente ha allertato i vigili del fuoco che, poco dopo, sono giunti sul posto. Le fiamme, tra non poche difficoltà, sono state circoscritte e domate. Al termine dell’operazione oltre una trentina di alberi di olivo sono stati bruciati dalle fiamme. Così gli agricoltori oltre a subire i danni causati dalla xylella devono fare i conti con quelli procurati dagli incendi. E, ancora una volta, gli agricoltori hanno fatto notare la mancanza di pulizia dei canali discolo presenti negli agri la cui manutenzione è a cura del Consorzio di bonifica dell’Arneo che richiede il pagamento della tassazione senza eseguire le necessarie pulizie degli stessi con la relativa messa in sicurezza. Gli agricoltori danneggiati nei prossimi giorni presenteranno degli esposti attraverso le loro organizzazioni di categoria.  incendio_alberi_di_olivo_del_25_settembre_2022_5.jpg

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