Redazione

 


 
Fermati motociclisti a Torre Guaceto: il plauso alla polizia locale. 


Gli agenti della polizia locale di Carovigno hanno fermato quattro motociclisti mentre, passando per la Zona Speciale di Conservazione di Torre Guaceto, si apprestavano ad entrare in riserva. Il Consorzio di Gestione dell’area protetta: “Ringraziamo il comando, solo così possiamo proteggere il Parco”. 

La buona notizia è delle ultime ore. Nell’ambito di un’attività coordinata di controllo del territorio, gli agenti della polizia locale hanno individuato quattro motociclisti pochi metri prima che invadessero la riserva di Torre Guaceto con i loro mezzi. 
Il fermo nella Zsc Torre Guaceto-Macchia San Giovanni è il frutto degli appostamenti in borghese e in divisa organizzati nelle ultime settimane dalla stazione di Carovigno. 
“Ringrazio il comandante Lorenzo Renna e tutti gli agenti della polizia locale per l’attività svolta a Torre Guaceto – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, solo con un impegno costante delle Autorità possiamo mettere al riparo la riserva e gli animali che la abitano da chi in sfregio all’ambiente e alla fauna selvatica, irrompe in moto, con cani, droni e calpestano le delicate dune già messe a dura prova dai cambiamenti climatici. Sappiamo che le risorse a disposizione per il controllo del territorio sono limitate, ma auspichiamo che l’occhio vigile delle Autorità – ha chiuso Malatesta -, protegga sempre con maggiore efficacia questo gioiello naturalistico che ci invidia tutta Europa”. 
Alcuni divieti possono apparire ingiustificati agli occhi di chi vorrebbe muoversi liberamente in riserva. 
Occorre quindi spiegare l’importanza ed il senso delle norme di tutela di Torre Guaceto. 
L’accesso dei mezzi a motore è vietato perché questi creano impatto sull’ecosistema protetto e il danno arrecato all’ambiente e agli animali peggiora drasticamente in presenza di motocross che sfrecciano nei delicati habitat, mettendo anche a repentaglio la vita degli esemplari di fauna. Così come, basta il solo passaggio di un cane per disturbare gli animali che vivono a Torre Guaceto, e a tal proposito si ricorda che in riserva nidifica il fratino, specie a rischio di estinzione undefined 
La presenza di droni spaventa e spinge alla fuga i volatili che, sopravvissuti alla migrazione, si fermano per trovare ristoro, e va da sé che costringere un animale già debilitato a rimettersi in volo vuol dire esporlo al rischio di non farcela. 
Non si deve in alcun modo calpestare le dune perché queste, oltre ad essere un habitat popolato da specie vegetali e animali di grande pregio, sono già in continua riduzione a causa della crescente forza dei moti ondosi (causata dall’innalzamento della temperatura del mare a livello globale) che ogni anno distruggono una nuova porzione di duna. 
Il Consorzio di Gestione dell’area protetta, dal canto suo, prosegue e implementa le attività di sua competenza, ossia di informazione e sensibilizzazione della comunità locale e dei turisti circa le peculiarità dell’ecosistema della riserva e, quindi, dei divieti imposti per la sua salvaguardia. 
Importante è lo sforzo fatto nelle scuole per stimolare lo sviluppo di una coscienza ambientale nelle giovani generazioni e di comunicazione dentro e fuori il parco, che, peraltro, sarà implementato nelle prossime settimane. 
Cruciale per la tutela di Torre Guaceto è l’impegno dei tanti, la maggior parte, utenti che la vivono in modo sostenibile, rispettandola e prendendosene cura in prima persona. 
Si invita quindi, chiunque assista ad eventi che violano lo status di tutela della riserva a segnalarli alle Autorità competenti, quindi, polizia locale, carabinieri forestali e capitaneria di porto. 
Torre Guaceto è un bene universale e spetta a tutti proteggerlo. 

VINITALY: COLDIRETTI PUGLIA, SI CONTRAE EXPORT VINI PUGLIESI IN PAESI EST (-20%). 

La guerra in Ucraina mette a rischio quasi 6,5 milioni di euro di esportazioni di vino Made in Puglia. 

​La guerra in Ucraina mette a rischio quasi 6,5 milioni di euro di export di vino Made in Puglia nei Paesi dell’Est con una contrazione del 20% del commercio estero in Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria e Romania, Ucraina, Bulgaria e Russia. E’ il risultato dell’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Istat Coeweb, diffusa in occasione del Vinitaly con l’esposizione delle bottiglie provenienti da tutta Italia a Casa Coldiretti.

Sanzioni europee, difficoltà nei trasporti, spedizioni interrotte, ordini annullati stanno incidendo sul commercio con l’estero delle cantine pugliesi – spiega Coldiretti Puglia - mentre un certo numero di operatori ha ridotto il periodo di differimento dei pagamenti o l’ha annullato del tutto.

Al contempo, a causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole che si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che – spiega la Coldiretti Puglia – arrivano oggi a pesare sui bilanci. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Ma i prezzi degli ordini cambiano – aggiunge Coldiretti - ormai di settimana in settimana, rendendo peraltro impossibile una normale programmazione economica nei costi aziendali. Problemi anche per l’acquisto di macchinari, soprattutto quelli in acciaio, prevalenti nelle cantine, per i quali è diventato impossibile persino avere dei preventivi.

Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti Puglia - la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.

La situazione di difficoltà si evidenzia anche dall’andamento delle vendite che – rileva Coldiretti regionale - per il 55% delle cantine sono diminuite nel 2022, mentre per il 42% sono rimaste invariate e solo un 3% dichiara di averle aumentate. Gli effetti delle tensioni commerciali legate al conflitto si ripercuotono anche sull’export dove oltre quattro cantine su dieci (43%) affermano di aver ridotto le spedizioni.

Occorre comunque ricordare che sino ad oggi l’incremento dei costi è stato scaricato esclusivamente sulle spalle dei viticoltori, come dimostra il fatto che il prezzo del vino, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, è addirittura diminuito dell’1,2% e dello 0,4% nei primi due mesi del 2022, per poi crescere appena dello 0,5% a marzo, in netta controtendenza con i rincari, spesso a doppia cifra, di tutti gli altri prodotti alimentari.

Per difendere il patrimonio vitivinicolo italiano è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro – conclude Coldiretti Puglia – perché tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare non solo all’estero ma anche sul mercato interno, a partire dal settore turistico. 

Dal 10 gennaio scorso l’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Ambito Territoriale Sociale Br3 e il Terzo Istituto Comprensivo ha attivato la prima sezione "Primavera" della Città. Si tratta di un particolare percorso formativo ospitato nel plesso di via D’Annunzio e rivolto a 20 bambini tra i 24 e i 36 mesi con lo scopo di facilitarne il passaggio dal nido alla scuola d'infanzia.

Il progetto della sezione "Primavera" di Francavilla Fontana è nato per offrire un contesto educativo adeguato, non costoso per le famiglie e capace di rispondere alla carenza dei posti degli asili nido.

“Grazie alla sinergia con il presidente dell’Ambito Giuseppe Bellanova e con la dirigente Adelaide D’Amelia – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – da alcuni mesi la sezione "Primavera" di Francavilla Fontana è diventata realtà. Ho potuto constatare personalmente come questa sperimentazione garantisca una buona qualità del servizio e stia incontrando l’apprezzamento dell’utenza.”

Da lunedì 11 aprile anche le porte della sezione "Primavera" si sono aperte per accogliere uno dei bambini in fuga dalla guerra in Ucraina.

D., che è stato accolto festosamente da tutti i bambini che frequentano il plesso di via D’Annunzio, è arrivato a Francavilla Fontana direttamente da Kiev insieme alla mamma e al fratello più grande. Un viaggio lungo e difficile, iniziato nel buio di un treno sino al confine con l’Ungheria, completato grazie alla generosità delle Zebre Rugby di Parma che hanno portato in salvo la giovane famiglia.

Una volta giunti nella Cittá emiliana D. e i suoi compagni di fuga hanno trovato ad attenderli la famiglia francavillese che ha ospitato la giovane mamma in Italia sin da bambina e che ha accolto le tre persone.

“La storia di D. e della sua famiglia conferma l’impegno di tanti francavillesi che negli anni hanno accolto i bambini che avevano vissuto la tragedia di Chernobyl e che ora sono diventati adulti. Come istituzioni – conclude il Sindaco – faremo il possibile per offrire sostegno e aiuti concreti. Per questo siamo in stretto contatto con la Prefettura e mettiamo a disposizione di tutti i nostri servizi comunali.”

“Ascolto, partecipazione e condivisione delle regole sono i punti cardine dei lavori in corso, che proseguono senza sosta, del comitato di indirizzo per il congresso regionale Pd 2022”.  Lo ha detto il commissario per il congresso Francesco Boccia al termine dell’ultimo incontro in videoconferenza con tutte le federazioni provinciali del PD pugliese. Francesco Boccia, con i componenti del Comitato,  Loredana Capone, Antonio Decaro e Raffaele Piemontese, ha indicato “un percorso a tappe caratterizzato da numerosi incontri a vari livelli: da quelli interni tra gli iscritti, attraverso assemblee dei circoli, a quelli esterni attraverso le Agorà che apriranno un confronto sul PD del futuro con il mondo associativo, del volontariato, con le parti sociali e con le realtà civiche e politiche presenti in Puglia e alleate nelle amministrazioni con il Partito democratico. Un percorso serrato che porterà a un regolamento congressuale che, di fatto, diventerà una piattaforma condivisa sulla quale poi si confronteranno i sostenitori delle diverse mozioni: nei circoli, nelle federazioni provinciali e per la segreteria regionale”.

In queste due settimane di lavoro, il comitato ha aperto il confronto interno partendo da consiglieri regionali e deputati che “hanno dato un importante contributo di merito sul percorso intrapreso”, il lavoro è proseguito con i Giovani dem che hanno garantito la loro “totale disponibilità per l’organizzazione di nuovi momenti di discussione e confronto tra l’organizzazione giovanile e i circoli, ponendo l’attenzione su temi dirimenti per i giovani pugliesi come scuola e università, borse di studio, trasporto pubblico, vita ed evoluzione delle start-up”; il confronto è proseguito con le federazioni provinciali con l’obiettivo di “avviare una fase interna ai circoli di confronto sul ‘PD che vogliamo’ per il congresso 2022.

Questa fase che si completerà nel mese di maggio con una grande assemblea dei circoli Pd di Puglia, anticiperà il momento del confronto esterno al Partito democratico attraverso le Agorà democratiche”. Agorà che si terranno anche grazie al supporto diretto dell’organizzazione nazionale del PD garantita (nel confronto di ieri) dal responsabile Nicola Oddati che è anche commissario della federazione Pd di Taranto. Il lavoro di ascolto del comitato “proseguirà per tutto il mese di aprile con le organizzazioni interne al PD a partire da quella per la parità di genere e con i movimenti che hanno richiesto un confronto. Subito dopo Pasqua, in ogni provincia, i circoli raccordati dalle federazioni potranno contribuire alla redazione del regolamento congressuale, trasmettendo il contributo delle proprie assemblee aperte sul ‘PD che vogliamo’”.

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Novità importanti dalla Bit di Milano per il consorzio albergatori di Carovigno. Nell’ottica della destagionalizzazione dell’offerta, già dal prossimo autunno/inverno 2022/2023, il Consorzio attiverà un booking centralizzato tra i consorziati per non disperdere eventuali prenotazioni e per razionalizzare le aperture, gestendo con un proprio programma informatico le richieste di informazione e prenotazione. L’iniziativa è stata illustrata proprio a Milano nel corso della “Borsa del Turismo”, particolarmente seguita dopo gli ultimi due anni caratterizzati dall’incertezza dovuta alla pandemia.  “E’ un primo passo – ha esordito Enzo Di Roma, Presidente del Consorzio Albergatori di Carovigno - verso una destagionalizzazione dell’offerta turistica del nostro territorio. Devo ringraziare tutti i consorziati che hanno votato all’unanimità questo progetto che ci farà crescere ulteriormente come imprenditori, ma soprattutto come territorio”.

“È certamente un grandissimo dolore, una notizia che non avrei voluto ricevere e dare, ma grazie alla mia legge sullo screening obbligatorio contro SMA è stato diagnosticato oggi il primo caso pugliese in neonata di pochi giorni di vita e priva di sintomi. È questa la condizione clinica più favorevole per limitare al massimo i danni di questa terribile malattia, perché consente la somministrazione della terapia genica nella fase più favorevole. Coincidono ora due sentimenti opposti; sono addolorato per la notizia e allo stesso tempo commosso per le grandi speranze che abbiamo aperto nel giro di un anno, rendendo la Puglia la regione più avanzata sulla diagnosi SMA: l’unica tra quelle italiane con lo screening obbligatorio per tutti i neonati”. 
Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati. 
“Sapevamo che prima o poi avremmo avuto questa notizia ed eravamo rassegnati. E in effetti con la legge sullo screening obbligatorio per tutti i neonati pugliesi ci eravamo preparati proprio a questo e sulla base delle terribili esperienze di Melissa, Federico, Paolo, Giovanni e Marco. 
Ci eravamo preparati a gestire al meglio l’inesorabile diagnosi, anticipandola alla fase pre-sintomatica e nei primi giorni di vita, ossia quella fase in cui la terapia genica ha probabilità altissime di efficacia. 
Abbiamo combattuto tanto per questo risultato, attraversando incomprensioni e ostracismi, nella consapevolezza che comunque la diagnosi avrebbe colpito un bimbo e ucciso la grande gioia dei suoi genitori nei momenti in cui tutto sembra un incanto. 
La diagnosi precoce, in fase asintomatica,  è però  la migliore condizione per somministrate la terapia, evitare  lo spegnimento dei motoneuroni con conseguenti gravi invalidità motorie e riaccendere il sorriso sul viso dei genitori. 
Per questo risultato porterò sempre un debito di riconoscenza verso le famiglie dei bimbi Sma, i neuropsichiatri infantili  che mi hanno offerto tutte le informazioni più adeguate, il genetista Mattia Gentile per la continua e paziente attività di istruzione e consulenza, i miei colleghi consiglieri regionali che mi hanno dato credito sottoscrivendo la proposta e approvandola. 
Sto provando in tutti i modi nel contribuire a portare allo stato più avanzato di modernità nelle cure sanitarie la nostra regione. 
Ringrazio la Asl Bari e il suo direttore generale e i “vecchi” direttori sanitari amministrativi Silvana Fornelli e  Gianluca Capochiani. 
Ringrazio chi prese sottogamba l’iniziativa o non ci credeva, perché la loro incredulità ci ha fatto credere di più nel risultato. Sono contento che oggi possano soffrire e compiacersi con noi!
La mia gratitudine infine al personale del Laboratorio di genomica del “Di Venere di Bari”, la cui passione discreta e silenziosa è in grado di scuotere il mondo e offrire una speranza ai bimbi e alle famiglie colpite da questa terribile malattia. 
Un pensiero pieno di amore alla bimba malata e alla famiglia che ha ricevuto la terribile notizia. Sappiano che possiamo farcela. 
Noi siamo con loro”.

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E' il periodico del Centro Sperimentale di Ricerca e Studio perperiodico del Centro Sperimentale di Ricerca e Studio perla Salute Mentale di Comunità “Marco Cavallo” e dell’Associazione180amici Puglia.Un centro del servizio Pubblico (Unità Operativa di Salute MentaleMesagne/San Pancrazio - A.S.L. BR) cogestito con l’Associazione.Un impegno collettivo per la costruzione di un percorso di salute mentaledi comunità e, nel contempo, un tragitto che porta a riconquistare idiritti di cittadinanza e renderli realmente esigibili per tutti.Nel periodico riportiamo le esperienze di tutti i protagonisti organizzatee vissute all’interno e all’esterno del Centro.Il periodico è ora iscritto al Tribunale di Brindisi, così da poterdiffondere maggiormente l’esperienza collettiva del Marco Cavalloe non solo e si avvale della collaborazione del giornalista MaurizioDistante che ha accettato la nostra richiesta nell’essere direttoreresponsabile del nostro periodico 180 Meraviglie.

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Ieri, intorno alle ore 13.15 circa, gli agenti del Commissariato di P.S. di Ostuni transitando sulla SS379, di rientro dalla prove per la Festa della Polizia, notavano la presenza di detriti sul manto stradale e, percepita la situazione di pericolo, si ponevano al centro della carreggiata al fine di far rallentare i veicoli che sopraggiungevano.

Poco più avanti vi era un autoarticolato che procedeva a zig-zag sulla carreggiata e, avvicinato il mezzo, i poliziotti scendevano dall’autovettura di servizio e inseguivano il mezzo pesante. Riuscivano a raggiungerlo e, con notevoli difficoltà, aprivano la portiera della motrice, dove il conducente giaceva privo di sensi.

In tale frangente mentre uno di loro teneva aperta la portiere sempre con il mezzo in corsa, l’altro riusciva a introdursi nella cabina, spostare il piede dell’autista dall’acceleratore e contemporaneamente spegnere il veicolo.

Una volta arrestata la marcia dell’autoarticolato, effettuavano le prime manovre di pronto soccorso e praticavano all’autista un massaggio cardiaco che sortiva un immediato effetto positivo, atteso che l’uomo riprendeva, in parte, una regolare respirazione.

L’operatore rimasto nell’autovettura di servizio, nel frattempo, si posizionava di traverso sulla carreggiata per bloccare il flusso della circolazione veicolare e tutelare l’incolumità degli utenti della strada e dei propri colleghi.

Sul posto interveniva il personale del Servizio 118, che trasportava il malcapitato presso l’Ospedale Perrino di Brindisi.

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Pioggia di notizie positive per ciò che riguarda il Parco archeologico di Muro Tenente, di proprietà dei Comuni di Mesagne e Latiano, che è divenuto un polo di attrazione storico-turistico di interesse internazionale. Tra poche settimane, infatti, l’area del Parco aumenterà grazie all’acquisizione, da parte degli enti locali, di due aree agricole che permetteranno degli scavi ricognitivi per i prossimi anni in cui saranno ricercate altre “perle” storiche.muro_tenente_resti_di_abitazioni_e_tombe.jpg

Intanto, domenica scorsa il direttore del Parco, l’archeologo olandese Gert Burgers e il suo vice, Christian Napolitano, hanno presentato la prima guida al sito archeologico dal titolo: “Muro Tenente, parco archeologico lungo l’Appia antica in Puglia”. La guida è un affascinante viaggio nel tempo. Un volume snello e leggibile tutto di un fiato, di 72 pagine, con un corredo fotografico di sicuro impatto visivo. Infine, grazie a una concezione di sviluppo ispirata all’Agenda 2030, in materia di sviluppo sostenibile, nel parco è stato avviato il progetto “Hortus” con lo scopo di trasformare Muro Tenente in un hub rurale in cui si producono alimenti a chilometro zero. Il gruppo di acquisto solidale ha superato i 150 iscritti che aiutano il Parco archeologico a sostenere una parte dei costi di gestione. Per la presentazione della guida domenica scorsa sono giunti a Muro Tenente diverse persone, professionisti e politici. Uniti dall’unico obiettivo di far crescere questa realtà locale. “Il Parco di Muro Tenente è nato per intuizione di un gruppo di archeologi che hanno “visto” ciò che ancora era nascosto e hanno poi creduto nella potenzialità di un luogo che è divenuto rapidamente una testimonianza straordinaria delle civiltà che ci hanno preseduto”, ha esordito il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli. Per il sindaco di Latiano, Mino Maiorano, non vi è alcun dubbio: “Il Parco è diventato uno strumento di tutela, di valorizzazione e soprattutto un modello importante di interazione per lo sviluppo culturale e socio-economico del territorio”.muro_tenente_tomba_terragna_di_costanza_con_relativo_corredo_funebre.jpg

Presente all’iniziativa alche l’onorevole pentastellato, Gianluca Aresta: “Il Parco è una vera e propria “riserva” di storia, archeologia, paesaggio e arte reinterpretata da una comunità che vive il proprio presente in maniera consapevole, con l’obiettivo di renderlo un luogo multifunzionale, volano di sviluppo economico e, soprattutto, presidio culturale della storia dei popoli del Mediterraneo”. Infatti, vivere questo Parco archeologico significa respirare sensazioni ancestrali, ricalcando i passi delle migliaia e migliaia di donne e uomini che, nel corso di una storia plurimillenaria, hanno percorso la regina di tutte le strade, la via Appia antica. “Il Parco costituisce un bellissimo esempio di collaborazione tra enti internazionali, nazionali, locali e soggetti privati, tanto virtuoso da trasformare una concessione di scavo in una vera e propria opera di tutela paesaggistica e archeologica”, ha chiosato Maria Piccarreta, segretaria regionale del ministero della Cultura.muro_tenente_copertina_guida.jpg

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Nella mattinata di sabato 9 aprile,si è tenuto un incontro con un gruppo di Radioamatori e gli studenti che frequentano il quarto e quinto anno della specializzazione elettronica all'istituto Tecnico Tecnologico "G.Giorgi" di Brindisi.

L'incontro, programmato con la Preside dell'Istituto Mina Fabrizio ed il prof. Distante ha avuto lo scopo di far conoscere il mondo dei Radioamatori ai giovani studenti delle classi quarte e quinta,specializzazione Elettronica

Il Presidente dell'ARI Brindisi,(Associazione Radioamatori Italiani) Gilberto Zezza, ha spiegato chi sono e cosa fanno i 2,5 milioni di Radioamatori sparsi nel mondo. Ai giovani studenti si è cercato di spiegare i modo semplice e chiaro le varie attività che vengono svolte con le onde radio, dall'intramontabile radiotelegrafia e fonia, verso i più moderni modi digitali applicati alle comunicazioni radio.

Due giovani Radioamatori, Maurizio Matulli ed Emiliano Perago, ex studenti della specializzazione Telecomunicazioni, con una ricetrasmittente connessa ad un computer, hanno tenuto alcune dimostrazioni pratiche delle possibilità di comunicazione con tali modalità numeriche.

Sono stati ricevuti i segnali in FT8, una moderna modalità digitale, sviluppata dai Radioamatori, ed anche delle immagini in modalità Fax,  irradiate in onde corte da una stazione metereologica del nord Europa.

Maurizio Matulli ha spiegato e dimostrato come una comune chiavetta USB progettata per vedere la TV, grazie alla prestazioni dei moderni computer, può diventare un ottimo ricevitore radio, economico ma molto performante.  Alcuni studenti, incuriositi, hanno posto precise domande tecniche, a cui si è cercato di dare risposte.

Ivo Guadalupi, uno storico Radioamatore dell'ARI Brindisi ha spiegato con parole semplici l'importanza della scoperta fatta da Guglielmo Marconi e dell'elettronica applicata alle telecomunicazioni. Quindi per attirare l'attenzione dei ragazz ha effettuato qualche chiamata in fonia sulla banda dei 40 metri, impiegando il nominativo di Radioamatore assegnato da anni all'Istituto Giorgi, "I7GG" : dopo qualche chiamata ,ha risposto alla chiamata Paolo "IZ8SKD", un Radioamatore da Reggio Calabria che ha salutato tutti gli studenti radunati per l'occasione nel laboratorio di elettronica. Ivo ha fatto scambiare i saluti tra alcuni studenti e il Radioamatore Paolo, che ha descritto agli studenti la sua stazione radio e la sua antenna una piccola loop magnetica.

Nel parco dell'Istituto di primo mattino, i Radioamatori brindisini avevano precedentemente installato una semplicissima antenna filare, tesa tra una comune canna da pesca ed un albero. Tanto è stato lo stupore e meraviglia dei giovani studenti quando hanno visionato la semplice antenna che ha permesso di comunicare in onde corte,s ulla frequenza dei 7 mhz,con Reggio Calabria.

E' stato consegnato materiale divulgativo per conseguire la relativa patente rilasciata dal MISE, il Ministero per lo Sviluppo Economico

L'incontro è teminato alle 11 circa, con una foto di gruppo fatta dall'alto con un piccolo drone.