Redazione

Dati del giorno: 16 aprile 2022

5.277
Nuovi casi
28.835
Test giornalieri
19
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.954
Provincia di Bat: 391
Provincia di Brindisi: 474
Provincia di Foggia: 673
Provincia di Lecce: 956
Provincia di Taranto: 752
Residenti fuori regione: 57
Provincia in definizione: 20
101.285
Persone attualmente positive
610
Persone ricoverate in area non critica
29
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.002.188
Casi totali
10.217.614
Test eseguiti
892.747
Persone guarite
8.156
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 326.887
Provincia di Bat: 91.590
Provincia di Brindisi: 92.558
Provincia di Foggia: 149.107
Provincia di Lecce: 199.448
Provincia di Taranto: 132.198
Residenti fuori regione: 7.218
Provincia in definizione: 3.182

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Dai taralli glassati pasquali ai dolci di pasta di mandorla dalla “cupeta salentina” fino alle colombe agricole, le puddhriche leccesi e alle scarcelle baresi. La colomba batte le uova di cioccolato e si classifica come dolce preferito delle feste anche se in più di quattro famiglie su 10 (41%) si preparano quest’anno in casa i dolci tipici della Pasqua, anche per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ sulla Pasqua. Con il caro bollette che ha fatto schizzare i prezzi dei prodotti di pasticceria e la guerra con il necessario recupero della sovranità alimentare è tornata nei mercati contadini di Campagna Amica ​ la sfilata dei dolci regionali ‘fai da te’ della Settimana Santa che accompagnano nel segno della tradizione le festività Pasquali.​


Se negli acquisti pasquali in tempo di guerra si verifica dunque una preferenza per la colomba simbolo della pace, presente sul​ 71% delle tavole, cinque punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata che non mancherà nel 66% delle case, una​ novità – sottolinea la Coldiretti regionale – è rappresentata anche dal ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione. Una tendenza spinta dal caro prezzi che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria, legato soprattutto agli aumenti dei costi energetici. Nelle famiglie si è così tornati ai fornelli recuperando antiche ricette, a partire da quelle della tradizione contadina.

Assieme ai cuochi contadini di Campagna Amica che hanno svelato i segreti dei dolci più tipici custoditi da generazioni nelle campagne, sono stati in azione i tutor della spesa per aiutare i consumatori a fare gli ultimi acquisti per la preparazione del tradizionale pranzo di Pasqua, con i consigli su come scegliere i prodotti Made in Italy per sostenere l’economia regionale.

In scena il grande ritorno delle specialità locali della Puglia dai taralli glassati pasquali ai dolci di pasta di mandorla – dice Coldiretti Puglia - dalla “cupeta salentina” fino alle colombe agricole, le puddhriche leccesi e alle scarcelle baresi o squarcelle foggiane.

Continua però anche la solidarietà con la Coldiretti che insieme alle realtà economiche più importanti del Paese ha donato oltre 6 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, anche attraverso l’iniziativa la spesa sospesa che continua non stop anche domani sabato 16 aprile nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica a Lecce, Brindisi e Taranto.

I consumatori hanno la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica, con la spesa raccolta che viene poi consegnata agli enti caritativi e ai servizi sociali dei Comuni. Coldiretti ha reso strutturali le iniziative di solidarietà, un segno tangibile della filiera agroalimentare verso le fasce deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche.

I DOLCI DI PASQUA IN PUGLIA

A Pasqua, tra i tanti e buonissimi dolci caratteristici pugliesi ci sono le scarcelle. Gli ingredienti per questo caratteristico dolce sono poveri e semplici come uova, farina, latte e olio che danno vita ad una pasta frolla speciale. Le scarcelle sono piccole “ciambelle” ricoperte di glassa di zucchero (il naspro), a forma di cuore, cerchio, cestino o colomba. Generalmente la squarcella foggiana o scarcella barese viene decorata con delle uova sode dipinte, granella e confettini colorati (c’è chi aggiunge anche ovetti di cioccolato).

I taralli dolci vengono serviti nei giorni di Pasqua come dolce di fine pasto o regalati come buon auspicio. Hanno la forma classica di una piccola ciambella, sono morbidi, profumati e ricoperti da una glassa fatta soltanto di acqua e zucchero.

Un altro dolce tipico della tradizione Pasquale in Puglia è l’agnello di pasta di mandorle. La pasta di mandorle, detta anche pasta reale, è preparata con uno dei frutti tipici della Puglia, la mandorla. L’origine incerta parla di una ‘invenzione’ di una monaca leccese che nel 1680 ne scrisse la ricetta. Compaiono riferimenti a questo dolce persino nel “De honesta voluptate et valetudine” scritto da Bartolomeo Sacchi detto il Platina, umanista e gastronomo Italiano del 1400. C’è chi pensa addirittura che le caratteristiche di questa pasta rimandino alla cucina araba e infatti esiste un manoscritto arabo del 1226 in cui si parla della Faludhaj, antenata della pasta di mandorle.

La Cupeta Salentina, detta anche Cupeta Leccese, è un croccante o torrone di mandorle protagonista indiscusso delle feste pasquali. Sono i cosiddetti cupetari che la preparano con passione​ e la servono calda perché, a quanto pare, è il modo migliore per gustarla e per godere del suo sapore straordinario, derivante da un’antica tradizione del XVII secolo. La ricetta della Cupeta Salentina è molto semplice e la sua particolarità sta nel fatto che viene preparata in enormi pentoloni roventi da cui viene fuori tutto il profumo dello zucchero vanigliato.

Le puddhriche o puddiche sono dei preparati gastronomici tipici Salentini e si producono nel periodo pasquale, sia in versione salata che dolce. Ogni paese salentino ha la sua ricetta e il suo modo dialettale di chiamarle, ma ciò che non varia è la loro forma ad intreccio nel quale si incastona un uovo, simbolo sin dall’antichità di pace in tutte le famiglie salentine. 

È online il nuovo singolo de La Resistenza, “Ci bastava l’amore”. Un giro di blues, sotteso da una ritmica orecchiabile, vagamente latina, accompagna un testo sobrio e ironico. Le sonorità e l’arrangiamento riprendono alcuni costrutti dei seventies, focalizzando l’attenzione sul refrain, un giocoso richiamo alla semplicità e ai sentimenti più veri da vivere in una relazione. Autore e interprete della composizione, Enrico Cervellera, accompagnato alle percussioni elettroniche da Patrizio Calia. Il videoclip, girato in una delle risorse naturalistiche più suggestive di Mesagne, gli “Orti di via Piemonte” di Francesco Lotti, curati dal naturalista Franco Bianco, è disponibile su YouTube. In occasione di queste festività, online anche il videoclip ufficiale, inedito, di “Pasqua malinconica”.

Ancora una volta l’azienda guidata dalla famiglia Bianco dimostra sostegno e sensibilità verso la comunità locale, una serie di donazioni in occasione della Pasqua.

Soavegel Srl, azienda leader della provincia di Brindisi nel settore dei surgelati, continua a dimostrare la sua vicinanza al territorio locale. L’azienda ha infatti donato circa 1.000 uova di Pasqua a favore dei presidi Ospedalieri della provincia di Brindisi.

Già da giovedì 14 Aprile sono state consegnate le uova a tutti i pazienti in degenza nelle strutture ospedaliere di Brindisi: Ospedale "A. Perrino" di Brindisi, Ospedale "D. Camberlingo" di Francavilla Fontana e Ospedale di Ostuni.

“Attraverso questo piccolo gesto - dichiara Massimo Bianco, Patron di Soavegel - vogliamo regalare un sorriso, facendo giungere in modo ancora più tangibile e diretto la nostra vicinanza e sostegno per i pazienti ricoverati negli ospedali della provincia in questi giorni di Pasqua”.

Due recenti ordini del giorno al Decreto Energia accolti dal Governo su proposta di due parlamentari brindisini aprono positivi spiragli per il futuro industriale di Brindisi e del territorio.

Il primo, proposto dal deputato Aresta, coinvolge un aspetto fondamentale per chi fa impresa nel settore energetico in Italia: la garanzia fidejussoria nella concessione di impianti da fonti energetiche rinnovabili (FER). Una questione che ha messo a dura prova l’imprenditoria energetica italiana negli ultimi anni la quale, subendo una normativa fortemente frammentata da regione a regione, ha dovuto affrontare numerosi contenziosi che nei fatti hanno frenato la concretizzazione di investimenti di ammodernamento, anche radicale, degli impianti produttivi verso la Transizione Energetica. Fra gli investimenti vanificati da queste trappole burocratiche anche quelli che interessano direttamente la Centrale Enel di Cerano. Concordiamo con il parlamentare Aresta che sia necessario un quadro normativo rinnovato ed unitario per l’intero Paese al fine di «risolvere ogni contenzioso con intelligenza e velocità senza far venire meno le garanzie di trasparenza e di legalità». Confidiamo che tale proposta sia Legge al più presto.

Il secondo ordine del giorno di assoluto interesse per Brindisi viene dagli onorevoli Battilocchio e d’Attis ed impegna il Governo a riconoscere la speciale peculiarità dell’area produttiva energetica brindisina, assieme a quella di Civitavecchia, offrendo a questi territori «un sostegno concreto ai percorsi di riconversione green e di attrazione di nuovi investimenti compatibili». La sollecitazione dei due parlamentari al Governo è cruciale in quanto ribadisce la strategicità di due aree da decenni caratterizzate dalla produzione di energia essenziale all’approvvigionamento energetico nazionale. Due siti, Brindisi e Civitavecchia, che sembrano destinati ad essere completamente dismessi entro il 2025, quindi a brevissimo, senza nessuna concreta possibilità di rinnovo o conversione. Concordiamo con i due parlamentari che la mancata conversione di questi siti produttivi sarebbe nefasta da molti aspetti: per la produzione di energia nazionale, in una fase storica di forte tensione a causa della guerra in corso e della criticità nell’approvvigionamento energetico nazionale, per la futura mancata competitività ed attrattività dei due territori e soprattutto per la perdita di centinaia di posti di lavoro, molti dei quali maestranza altamente professionalizzate, con una forte ricaduta socio-economica e l’impossibilità di sostentamento per centinaia di famiglie. Questo a Brindisi assume le forme di un epocale dramma sociale se si considera anche l’indotto. Una evenienza che è necessario scongiurare con forza.

La Uiltec di Brindisi conferma la linea che ne ha sempre caratterizzato l’impegno in questi anni ed accoglie con favore le due iniziative parlamentari cosi come ogni altra occasione utile a scongiurare la desertificazione industriale del territorio soprattutto in settori, come quello energetico, dove la città ha dato, può e deve continuare a dare molto al Sistema Paese nel suo percorso di Transizione Energetica. Un cammino che può avere una unica strada: la valorizzazione di quanto esiste con nuovi investimenti green burocraticamente più snelli.

           

Brindisi, 16 aprile 2022

Il Segretario Generale Uiltec Brindisi

Carlo Perrucci

Siamo diventanti lo zimbello d’Italia e d’Europa. Sui giornali regionali e nazionali si muovono critiche aspre sulle posizioni assunte dai “verdi” Rossi e Melucci (non a caso entrambi orbitanti presso il 100esimo posto nella classifica dei sindaci stilata da IlSole24Ore), che continuano ad opporsi agli investimenti legati al gas (depositi gnl e rigassificatori) mentre la Germania stanzia 3 miliardi di euro per acquistare terminali galleggianti. Rossi e Melucci sono fuori dal mondo e negano al territorio occasioni occupazionali concrete. Il governatore Emiliano ha accolto favorevolmente l’assist del ministro Cingolani circa l’ormeggio della nave di rigassificazione nei pressi dei porti di Brindisi o Taranto. Perfino il Pd locale lo ha capito e per bocca del segretario cittadino e del vicesindaco si dice favorevole al rigassificatore offshore.
Il Pd regionale propone addirittura una mozione per spingere su tutti gli investimenti legati al gas: anche il deposito Edison tanto avversato dal Pd Brindisino. 
Altrove il PD fa i fatti. A Ravenna il sindaco (in quota Pd) da settimane si reca presso i ministeri quasi ad implorare il governo e Snam di scegliere Ravenna (che tra l’altro ospita già un deposito gnl di Edison). Contestualmente dichiara di volere anche l’eolico offshore. Praticamente l’idea del polo energetico lanciata da ConfimpreseItalia nelle scorse settimane. Rossi, invece, ne inventa una al giorno per bloccare gli investimenti su Brindisi: addirittura sostiene che l’impianto di Falck e la nave di rigassificazione potrebbero entrare in conflitto. Come suo solito, lancia queste elucubrazioni propagandistiche senza spiegare tecnicamente la ratio delle sue affermazioni.
Il sindaco, non contento, si lascia anche andare a commenti sullo scarso impatto occupazione del rigassificatore, giusto per il gusto di contraddire il presidente dell’Autorità di sistema, il Prof. Ugo Patroni Griffi. Basti pensare a tutte le posizioni assunte dal Comune contro l’ente portuale e il porto di Brindisi: tutte, e ripeto tutte, sconfessate dalla magistratura e dagli organi tecnici. È ora di smetterla con la politica delle bugie, del rancore e delle élite, perché questo è quanto di più tossico si possa respirare in città. Basta compiacere il proprio elettorato ed assecondare le proprie fisime ideologiche adolescenziali.
Dott. Paolo Taurino 
Coordinatore Puglia 
Presidente Brindisi 
Confimpreseitalia

Nel pomeriggio di ieri, giovedì 14 aprile, nei pressi della sede della Questura di Brindisi, due poliziotti hanno salvato una 19enne di Brindisi colta da un improvviso malore. Ad intervenire, praticandole le prime manovre di soccorso il capo delle Volanti, il Commissario Eugenio Cantanna con l'ausilio dell'Assistente Capo Alessandro Zippo. 

La giovane viaggiava insieme ad altri due amici a bordo di una Lancia Y, nei pressi dellla sede della Questura quando si è sentita male. Era seduta sul sedile posteriore. I due amici non hanno esitato a fermare l'auto e chiedere aiuto alla polizia. Nelle vicinanze dell'ingresso c'era il commissario Cantanna che si è immediatamente precipitato in soccorso della ragazza. L'ha trovata riversa sul sedile posteriore con difficoltà respiratorie, le ha subito liberato le vie aeree estrandole la lingua, evitando quindi il soffocamento. Mentre gli altri colleghi chiamavano il 118, Cantanna e Zippo l'hanno estratta dall'auto, portata all'interno degli uffici e l'hanno monitorata tenendole la lingua fuori dalla bocca e cercando di mantenerla sveglia. Al loro arrivo, infatti, era semi cosciente.
 
La manovra di soccorso praticata dal capo delle Volanti e il supporto essenziale dell’Assistente Capo si sono rivelati provvidenziali: i sanitari del 118, infatti, dopo le prime cure, hanno dichiarato la ragazza fuori pericolo.

Mai così tanti pugliesi in difficoltà a Pasqua con oltre 120mila persone costrette a chiedere aiuto per mangiare per colpa della guerra e dell’aumento dell’inflazione che colpisce i prezzi del carrello della spesa. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, divulgata alla vigilia delle festività pasquali dove cresce il numero dei pugliesi in povertà relativa che non riescono più a garantirsi il cibo quotidiano.

Cresce però anche la solidarietà con la Coldiretti che insieme alle realtà economiche più importanti del Paese ha donato oltre 6 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, anche attraverso l’iniziativa la spesa sospesa che continua non stop anche domani sabato 16 aprile nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica a Lecce, Brindisi e Taranto.

I consumatori hanno la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica, con la spesa raccolta che viene poi consegnata agli enti caritativi e ai servizi sociali dei Comuni. Coldiretti ha reso strutturali le iniziative di solidarietà, un segno tangibile della filiera agroalimentare verso le fasce deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche.

Fra i nuovi poveri – continua la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate o danneggiate dalle limitazioni rese necessarie in due anni di pandemia. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.

La punta dell’iceberg delle difficoltà in cui si trova la Puglia è rappresentata dal numero cresciuto esponenzialmente di persone a rischio povertà, con un’incidenza media pari al 30,4%. Tra le categorie più deboli in Puglia si contano oltre 30mila bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno bisogno di essere assistiti e sono a forte rischio di povertà anche educativa e di dispersione scolastica, ma anche gli anziani a basso reddito, con un esercito di nuovi poveri di cui circa 1/3 è rappresentato da uomini e donne con più di 65 anni – aggiunge Coldiretti Puglia - che non possono pagarsi un pasto completo o le bollette di luce e riscaldamento.

La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari – insiste Coldiretti – che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.

 

 

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Dati del giorno: 15 aprile 2022

4.434
Nuovi casi
22.336
Test giornalieri
15
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.584
Provincia di Bat: 334
Provincia di Brindisi: 441
Provincia di Foggia: 584
Provincia di Lecce: 808
Provincia di Taranto: 634
Residenti fuori regione: 41
Provincia in definizione: 8
102.567
Persone attualmente positive
630
Persone ricoverate in area non critica
30
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

996.911
Casi totali
10.188.779
Test eseguiti
886.207
Persone guarite
8.137
Persone decedute

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FASANO – In piazza Mercato Vecchio è in via Forcella i lavori sono già partiti, in piazza Ciaia il rifacimento della facciata prospiciente la torre dell’Orologio inizierà nelle prossime ore, ma intanto il cantiere è stato già attrezzato. Il cuore di Fasano cambia volto con i lavori di riqualificazione che interessano il centro storico e uno dei palazzi simbolo della piazza centrale.

«Sono interventi di portata storica che cambieranno il volto e la fruizione del nucleo antico per i prossimi anni – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. I lavori consentiranno di trasformare il nucleo antico della città e di valorizzarlo. Lo restituiremo alla frfasano_piazza_orologio_lavori_restauro.jpeguizione di cittadini e turisti, riqualificato nel segno della tradizione. Abbiamo fortemente creduto nella pedonalizzazione e nella rivalutazione del nostro centro storico per restituire il cuore della nostra città a tutti i fasanesi, farne apprezzare ai visitatori la bellezza e migliorare l’attrattività commerciale della zona».

 A questo si aggiunge il restauro conservativo della facciata di palazzo dell’Orologio: «Restaureremo uno degli immobili più importanti del nostro centro storico restituendo, in questo modo, un’altra porzione di storia del nostro territorio alla Comunità».

«Far crescere una città fa rima con programmazione e visione - dice l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Cisternino -. Affinché un territorio sia sempre vivibile per i cittadini occorre adeguarlo ai tempi moderni rinnovando la tradizione e valorizzandola. Riqualifichiamo per dare nuova vita, per far rinascere l’antico e renderlo più bello, affinché, attorno al nucleo storico, possa fiorire una città sempre più lanciata nel futuro, attrattiva da un punto di vista architettonico ed economico, per cittadini, operatori turistici e visitatori».

I lavori nel centro storico. Piazza Mercato Vecchio e via Fogazzaro diventeranno pedonali, mentre via Forcella continuerà ad essere carrabile, ma sarà interdetto il parcheggio per consentire la creazione di una fascia pedonale che consentirà di passeggiare in sicurezza durante lo shopping.fasano_centro_storico_riqualificazione_1.jpeg

Contestualmente alla pedonalizzazione di piazza Mercato Vecchio, gli stalli di parcheggio riservati ai residenti saranno ricollocati in corso Perrini, per non creare loro nessun disagio. È un progetto, finanziato per 1,5 milioni di euro, di valorizzazione e vivibilità del nucleo più antico della città, sul percorso avviato già dal 2016 con la pedonalizzazione di via Carlo Alberto, la strada che sale verso piazza Ciaia, accanto alla torre dell’Orologio. Un progetto che si completa con il recupero dell'ala dei Portici delle Teresiane dove, proprio in questi mesi, si sta realizzando la Biblioteca di comunità, grazie ai 2 milioni euro ottenuti dal programma regionale SMARTin Puglia-Community library.

Torre dell’orologio. Palazzo dell’Orologio, in piazza Ciaia, avrà una nuova facciata grazie ai lavori di restauro che interesseranno integralmente la facciata prospicente, ma anche il tetto, il pavimento del portico, la balconata e l’orologio. L’intervento avrà un costo complessivo di 330 mila euro finanziato anche con contributi statali.