Redazione

E' risultato il più votato il Capitello Medievale del Museo “Ribezzo” per il restauro promosso da Coop Alleanza 3.0. 

Il Capitello Medievale sito nel portico del Museo Archeologico “Ribezzo”, afferente il  Polo BiblioMuseale di Brindisi, diretto dall’Arch. Emilia Mannozzi, è risultato il più votato della tappa pugliese di “Opera tua”, il progetto di Coop Alleanza 3.0 che valorizza cultura e territori e che pertanto ne sosterrà il restauro. 
Il gioiello storico-archeologico brindisino è stato selezionato grazie ad una votazione online che ha consentito di esprimere il proprio gradimento dal 15 giugno al 14 luglio sul sito di Coop Alleanza 3.0 (www.coopalleanza3-0.it), nella sezione dedicata al progetto. L’opera brindisina vincitrice ha superato così, con il 61 % delle preferenze, l’altra opera candidata, il “Tesoretto di Lizzano e Maruggio”, custodito presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto.
Il Capitello Medievale è in marmo, dal diametro di base di 76 cm. Sotto una fila di archetti, tre per lato, si svolge una danza in cui sono impegnate dodici figure, due maschili e una femminile alternate per ogni faccia, che si tengono per mano, ora abbassando ora alzando le braccia all’altezza delle spalle. Gli uomini, parte rasati, parte dotati di vistosi baffi, vestono corte tuniche strette talune alla vita da una cintura annodata. Le donne hanno lunghe vesti pieghettate ed elaborate capigliature.
Il restauro del capitello prevede, per quanto dichiarato dagli specialisti interessati da  Coop Alleanza prevederà una generale analisi preliminare, con esami strutturali ed individuazione di eventuali perni interni, seguita dalle operazioni di consolidamento e pulitura dell'opera. In seguito, si procederà con l'asportazione delle ossidazioni createsi nel corso del tempo e l’eliminazione di stuccature e interventi precedenti. Si passerà al consolidamento e la stuccatura di fessure. Infine, verrà applicato un protettivo in grado di garantire la longevità dell'intero intervento.
 
Le opere da restaurare sono state scelte con Fondaco Italia, società attiva nella valorizzazione dei beni culturali (www.fondacoitalia.it), in collaborazione con l’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale (www.patrimoniomondiale.it) e le istituzioni territoriali. Anche quest’anno, “Opera tua” ha potuto contare anche sul patrocinio del Touring Club Italiano, associazione non profit (www.touringclub.it), che si occupa da oltre cent'anni di turismo, cultura e ambiente.
 
Si ringrazia la cittadinanza, con particolare riferimento ad alcune Associazioni Culturali che si sono fatte portavoce e collante per il raggiungimento di un obiettivo festoso, ma sicuramente necessario e significativo per le implicazioni emotive che ne derivano per tutti i cittadini di Brindisi.

 Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 15 luglio 2021 in Puglia, sono stati registrati 6.085 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 42 casi positivi: 5 in provincia di Bari, 6 in provincia di Brindisi, 2 nella provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 15 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione. 1 caso attribuito a provincia non nota.

Sono stati registrati 2 decessi, uno in provincia di BT e uno in provincia di Lecce.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.761.070 test.

245.690 sono i pazienti guariti.

1.651 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 253.999, così suddivisi:

95.327 nella Provincia di Bari;

25.622 nella Provincia di Bat;

19.872 nella Provincia di Brindisi;

45.226 nella Provincia di Foggia;

27.157 nella Provincia di Lecce;

39.596 nella Provincia di Taranto;

822 attribuiti a residenti fuori regione;

377 provincia di residenza non nota.

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Contagi Covid, Amati: “Ultimi 7 giorni in Puglia +20,8 per cento. Vaccinare tutti al più presto con due dosi. I non vaccinati sono fabbriche di mutazioni”.

“Negli ultimi 7 giorni abbiamo registrato un aumento del 20,8% dei positivi, con incidenza dell’8,6% su 100mila abitanti. Dobbiamo convincere al più presto alla vaccinazione con due dosi la maggior parte delle persone, sia perché l’unica dose non è in grado di fronteggiare le più potenti varianti sia perché i non vaccinati sono fabbriche di mutazioni del virus e dunque pericolo per se e per gli altri”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Sempre con riferimento agli ultimi 7 giorni si registra un peggioramento maggiore dei casi di contagio nella provincia di Bari (+70%, incidenza 6.5), Foggia (+45.8%, incidenza 5.8), Bat (+23.1%, incidenza 4.2). In termini d’incidenza è la provincia di Lecce a destare maggiori preoccupazioni, con un dato attestato su 14 positivi ogni 100 mila abitanti negli ultimi sette giorni.
Sul fronte ospedalizzati, invece, e molto probabilmente grazie alle vaccinazioni e dunque alla maggiore risposta immunitaria, non si registrano problemi nelle terapie intensive, con l’indice di occupazione pari all’1,7% su 462 posti disponibili. 
Nei reparti, infine, il dato di occupazione non desta preoccupazioni e si attesta sul 2,6% su 2.799 posti disponibili, cioè -18% negli ultimi 7 giorni”.

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Nuove sorprese nel parco archeologico di Muro Tenente, dove gli archeologi oltre a delimitare l’area di scavo della presente campagna hanno realizzato un vero e proprio orto a chilometro zero che hanno affidato alle cure di un esperto agricoltore. Dalle zucchine ai pomodori, dai cetrioli alle melanzane, dai meloni alle angurie, fagiolini, peperoni, insalate, cicorie. Tanti i prodotti che si possono acquistare il cui ricavato servirà per la gestione del parco. Si tratta del progetto «Appia in Tabula», coordinato dall’archeologo Christian Napolitano, ispirato alla concezione di crescita auspicata dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu, e che punta a creare tra i produttori agricoli del parco e i consumatori un vero e proprio patto etico finalizzato a sostenere il Parco dei Messapi di Muro Tenente in tutte le sue attività, dalle campagne di scavo, alla gestione e alla valorizzazione.

Gli ortaggi, coltivati nel rispetto del codice dei Beni Culturali e della biodiversità del suolo, vengono posti in vendita nel mercatino «Hortus», aperto nel parco ogni giovedì dalle 8 alle 11. I prodotti agricoli possono essere acquistati anche su prenotazione e durante le iniziative culturali del cartellone estivo. Una parte dei raccolti viene poi destinata settimanalmente in beneficenza. In particolare, gli ortaggi vengono consegnati alla Caritas, per la gestione della casa di Zaccheo, che li utilizza nelle mense per le persone e le famiglie in difficoltà. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo della Regione Puglia, programma straordinario 2020 in materia di cultura e spettacolo. “Il parco di Muro Tenente oggi rappresenta un esperimento unico in Italia: la creazione di un orto per la produzione di verdure, accanto agli scavi archeologici, che consente di autofinanziare una parte delle ricerche, ma ha anche il nobile fine di aiutare le famiglie in difficoltà. E in più promuove la nostra tradizione contadina che dobbiamo necessariamente recuperare e valorizzare come merita”, ha chiosato il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli.

L’autore dell’idea di Hortus è l’archeologo Christian Napolitano. “Il progetto nasce dall’idea di proporre ai visitatori un approccio differente al parco – ha esordito Napolitano -. Abbiamo terreni incolti che ogni anno costano alla gestione diverse migliaia di euro per tenerli puliti. Da qui l’idea di coltivarne una parte per raggiungere un doppio scopo: il primo è di tenerli puliti e produttivi mentre il secondo è di investire il ricavato della vendita degli ortaggi nello stesso parco archeologico”. Questa strategia ha permesso di avvicinare al parco altra gente. “È vero. Abbiamo reso il parco maggiormente interessante, per noi è un grande risultato”, ha concluso Napolitano. Intanto, venerdì 16 luglio alle ore 21,30 circa, da ricordare l'appuntamento con “Elius Inferno & The Magic Octagram” in concerto, programmato nell'ambito della rassegna “Appia in Tabula”, proprio presso il parco dei Messapi di Muro Tenente. Infine, sabato alle ore 9 appuntamento nel parco per la manifestazione “CleanAppia”, un evento di sensibilizzazione sull’inquinamento antropico dei luoghi che si trovano lungo l’Appia Antica da Roma a Brindisi, che rientra negli eventi che faranno parte dell’Appia Day e gode del patrocinio dell’associazione europea delle Vie Francigene e del Comune di Mesagne.

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A poche ore dall'inizio dei festeggiamenti in onore della Vergine del Carmelo il sindaco, Toni Matarrelli, e i tecnici del Comune verificano che le essenze collocate nella città siano nel loro giusto posto per offrire ai turisti e ai cittadini una Mesagne sempre più bella. I vasi sono stati donati da Mino Chisena.

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A due anni, dall’inizio del confronto e dei tavoli di lavoro presieduti dagli enti coinvolti, oggi si è celebrata la firma del Contratto di fiume, lo strumento che permetterà la rinascita del canale Reale. Così lo storico detrattore che sfocia a Torre Guaceto diventerà un forte attrattore turistico del territorio. 

Il percorso partecipativo “Verso il Contratto di fiume del canale Reale” avviato formalmente con la sottoscrizione del documento di intenti a giugno 2019, si è sviluppato attraverso numerose tappe, incontri collegiali, tavoli tematici e territoriali, confronti diretti tra i soggetti coinvolti, l’avvio di sperimentazioni sul territorio di riferimento, il monitoraggio esplorativo, per finire con l’approvazione da parte dell’Assemblea dell’analisi conoscitiva a giugno 2020 e del documento strategico lo scorso marzo. 
Sono numerosi gli enti che negli ultimi due anni si sono impegnati per porre le basi che permetteranno al corso d’acqua da sempre bistrattato di essere tutelato e promosso come merita. 
Oltre al Consorzio di Gestione dell’area protetta di Torre Guaceto, recapito finale del canale, hanno lavorato gomito a gomito l’Autorità di bacino, la Soprintendenza, l’Agenzia regionale ASSET, l’ Agenzia regionale ARPA, l’Arneo, l’Autorità idrica pugliese, l’AQP, la Provincia di Brindisi, il Gal Alto Salento, le Università del Salento e di Bari, il CNR, la Libera Università di Amsterdam, l'Ordine degli Architetti, l’associazione FIAB Mesagne, l’Istituto scientifico biomedico Euro Mediterraneo, il Consorzio ASI Brindisi e i Comuni di Brindisi, Carovigno, Francavilla Fontana, Latiano, Oria, Mesagne, San Vito dei Normanni e Villa Castelli. Il tutto sotto l’egida della Regione Puglia e con la segreteria scientifica del Politecnico di Bari. 
Con la firma odierna, che di fatto sancisce la sottoscrizione del primo Contratto di fiume del sud Italia, tutti gli enti coinvolti si sono impegnati a fare la propria parte nelle attività che saranno condotte per la rinascita strutturale, sociale e turistica del Reale. Le quattro macroaree di intervento riguarderanno la sicurezza idraulica del corso, la quantità e la qualità delle acque e dell’ecosistema fluviale, il mondo rurale ad esso collegato, la valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale e della sua fruizione. Saranno realizzate una lunga serie di azioni che nascono dagli studi propedeutici condotti dal comitato scientifico del quale fa parte il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto. In quanto bene pubblico, il Reale sarà la spina portante per la riqualificazione e la valorizzazione dell’intero territorio del bacino e dei differenti paesaggi che lo caratterizzano, e occasione per attribuire qualità ai comuni che attraversa. 
Nell’ambito delle azioni che saranno realizzate, le aree rurali prospicienti diverranno parchi agricoli rinaturalizzati e condotti in modo sostenibile, il Reale stesso diventerà una vera infrastruttura verde offrendo agli utenti non solo natura, ma anche possibilità di svago collegando tra loro i percorsi culturali dei comuni che attraversa. 
“Torre Guaceto ha pagato per decenni le conseguenze del cattivo stato di salute del Reale - ha commentato Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di Gestione della riserva -, tutto ciò che veniva riversato in esso finiva dritto nella zona A dell’Area Marina Protetta. Ora, finalmente, volteremo pagina e insieme ai partner di progetto ne faremo un torrente volano del turismo sostenibile. Il brand Reale aiuterà l’ambiente, le comunità locali e la nostra bella e delicata riserva”.

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Mesagne. Oltraggia i Carabinieri mentre lo sanzionano per aver lasciato in sosta l’autovettura in un’area riservata ai disabili, denunciato.

I Carabinieri della Stazione di Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato un 20enne brindisino, per oltraggio a pubblico ufficiale. In particolare, i militari, nel corso della contestazione di una violazione del Codice della Strada eseguita nei confronti del giovane che aveva parcheggiato l’autovettura nell’area riservata ai disabili, sono stati oltraggiati dal trasgressore con frasi ingiuriose.

L’Amministrazione Comunale ha delineato il percorso da seguire nei prossimi mesi per restituire alla collettività la Chiesa di Madonna delle Grazie.

“Il recupero del Tempio di Santa Maria delle Grazie – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – è tra gli obiettivi che ci siamo prefissati sin dal nostro insediamento. Intervenire su questo bene comporta operare una doppia azione di messa in sicurezza e valorizzazione. È indispensabile prevedere una strategia di lungo periodo che tenga in considerazione le fragilità strutturali e allo stesso tempo l’incidenza dei costi di intervento. Per questa ragione abbiamo tracciato un percorso che prevede in prima battuta un nuovo accurato processo diagnostico sulla base del quale costruire una progettazione completa da candidare a finanziamento.”

L’edificio, che versa da molti anni in stato di abbandono, presenta alcune criticità che l’Assessorato ai Lavori Pubblici ha inteso approfondire con delle indagini scientifiche. La prima, condotta nel 2020 con la tecnica della scansione 3D, ha sottolineato la presenza di alcune fragilità che ora saranno approfondite con ulteriori strumenti diagnostici.

In particolare, saranno condotti degli studi sulla staticità dell’immobile per individuare le possibili cause dei problemi strutturali. Parallelamente, in accordo con la Soprintendenza, si provvederà alla messa in sicurezza dell’area esterna.

“Pensare al recupero della Chiesa di Madonna della Grazie – conclude il Sindaco – vuol dire anche prevedere la funzione che assumerà quell’immobile nel contesto del quartiere e della Città. Prima di delineare quello che potrà diventare questo prezioso bene, dobbiamo comprendere in maniera approfondita il suo stato di salute. Definito ciò, potremo compiere i passi successivi, e tracciare con chiarezza il futuro dell’immobile. Si tratta di un approccio serio e scientifico, che lascia da parte interventi spot che hanno lo scopo di risolvere parzialmente i problemi, causando un ulteriore deterioramento della struttura.”

Per i primi interventi, lo svolgimento delle indagini diagnostiche e per la progettazione complessiva l’Amministrazione Comunale ha stanziato circa 80 mila euro.

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OSTUNI (BR). “Siamo nel 2021, ma è ancora diffusa la pratica di sparare fuochi pirotecnici durante le feste religiose di Ostuni con botti che superano di gran lunga il limite di sopportazione del rumore con serie ripercussioni sull’udito e sull’equilibrio psichico di soggetti particolarmente esposti come bambini, anziani e animali.” Inizia così il testo della petizione che Silvana Camposeo ha lanciato sulla piattaforma Change.org. L’appello, rivolto al Sindaco della cittadina pugliese, chiede di trovare modi alternativi di festeggiare le feste in paese, più green e sicuri, e ha già raccolto più di 700 firme.

“I fuochi d’artificio”, spiega la promotrice, “hanno effetti negativi sull’ambiente per l’emissione di polveri sottili, sull’uomo, nonché devastanti sugli animali selvatici e domestici letteralmente terrorizzati dai rumori. Gli animali infatti hanno un udito più sviluppato di quello umano e i botti scatenano in loro paura e panico inducendoli a reazioni incontrollate e pericolose, come quelle di cani e gatti che fuggono perdendo l’orientamento con il rischio di smarrirsi e vagare per strada esponendosi a incidenti con gravi conseguenze anche per gli automobilisti, o gettandosi nel vuoto se lasciati sui balconi.”

“Per non parlare del rischio incendi”, denuncia il testo, “che nella stagione estiva è maggiore. Ed è proprio ciò che è accaduto l'altra sera, 4 luglio, durante la festa della Madonna della Stella, quando i fuochi d’artificio hanno scatenato un vasto incendio (alimentato anche dal vento) neanche troppo lontano da abitazioni e strade. Non si comprende il senso di emettere ordinanze che vietano l’esplosione dei botti nel periodo natalizio e poi, in occasione delle feste religiose estive, è proprio l’amministrazione ad organizzare spettacoli pirotecnici.”

Il testo si conclude con l’appello della promotrice che chiede “di abbandonare questa pratica primitiva, dannosa sotto molteplici punti di vista, e di scegliere invece spettacoli luminosi altrettanto suggestivi che non danneggino l’ambiente circostante. Siamo certi che il miglior modo per celebrare una festa religiosa sia praticare l’amore e rispetto per tutto il creato.”

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Continuano gli abbattimenti di alberi a San Vito dei Normanni. Non sono i primi, ma quelli in corso sono di sicuro i più consistenti. Con determina n. 996 del 29/12/2020 è stato affidato il servizio di interventi urgenti di abbattimento e potatura di alberature considerate pericolanti in Villa Comunale – Pineta Comunale, Rione Giovanni XXIII, Pineta - Via San Domenico, Pineta - Via S. Ten. Francesco Carbotti, Via XXV Luglio, Piazza Pertini, Piazza Tien An Men, Piazza Giovanni Paolo II, Ex Fadda.

Noi tesserati Europa Verde - Verdi di San Vito dei Normanni concordiamo con la necessità di tutelare in prim’ordine l’incolumità dei cittadini. Ci chiediamo tuttavia se tali abbattimenti non meritassero (o non meritino) spese d’indagine adeguate. Come riportato nella relazione tecnica e sottolineato da altre forze politiche, gli abbattimenti sono stati disposti sulla base di “accurati controlli visivi” dovuti, oltre all’urgenza, anche alla “mancanza di fondi necessari”.

Chiediamo con forza, allora, se almeno alcuni degli alberi superstiti non meritino urgenti perizie strumentali, oltre che visive.
E’ importante, inoltre, sapere se esista un progetto di riqualificazione del verde nelle aree ormai prive di alberi, in primis nella Villa comunale che già da anni necessitava di una riqualificazione. Le ferite alla Villa non possono essere sanate limitandosi ai lavori – pur meritevoli - sulle infrastrutture ivi presenti (fontana, statua dott. Azzariti e teatro delle matite). E’ necessario provvedere a nuove e razionali piantumazioni, anche utilizzando adeguata strumentazione per rimuovere i ceppi dalle aiuole dei marciapiedi (così come fatto a Brindisi per piantumare dove c’erano le palme colpite da punteruolo rosso).

Confidiamo nel fatto che l’attuale Amministrazione non voglia essere ricordata come quella degli abbattimenti. Auspichiamo che essa avvii un processo di progettazione partecipata tra tecnici e cittadinanza per eventuali successivi progetti e finanziamenti riguardanti il verde comunale e siamo in attesa di vedere avviati i "Lavori di riqualificazione paesaggistica di Villa Europa” finanziati con le risorse PSR-Puglia 2014-2020.

Qualora non si sia già provveduto nelle passate amministrazioni, così come auspicato dalla legge 10/13, chiediamo inoltre all'Amministrazione la redazione e la socializzazione con la cittadinanza del Piano del Verde e l'adozione del Regolamento del verde. Riteniamo infatti non si possa più prescindere da un'adeguata programmazione e progettualità, né da maggiori e oculati investimenti.


Chiediamo l'introduzione del Bilancio arboreo comunale per consentire ai cittadini, alla scadenza del mandato del Sindaco, di rendere pubblico l’ammontare del patrimonio arboreo del comune all’inizio e al termine del mandato, dando conto dello stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi di competenza.

E’ necessario che le scelte non siano guidate esclusivamente dal tentativo di contenere il più possibile ogni responsabilità per l’amministratore, ma dalla volontà coraggiosa e sfidante di elaborare delle linee di indirizzo e programmazione, anche alla luce della Strategia nazionale del verde urbano e del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico.


Coordinamento provinciale Europa Verde – Verdi Brindisi
Tesserati Europa Verde - Verdi di San Vito dei Normanni

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