Redazione

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 8 luglio 2021 in Puglia, sono stati registrati 6.127 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 58 casi positivi: 12 in provincia di Bari, 5 in provincia di Brindisi, 2 nella provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 25 in provincia di Taranto, 1 caso di provincia di residenza non nota.

E’ stato registrato 1 decesso, in provincia di Bari.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.720.973 test.

244.679 sono i pazienti guariti.

2.351 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 253.678, così suddivisi:

95.254 nella Provincia di Bari;

25.606 nella Provincia di Bat;

19.841 nella Provincia di Brindisi;

45.191 nella Provincia di Foggia;

27.039 nella Provincia di Lecce;

39.558 nella Provincia di Taranto;

816 attribuiti a residenti fuori regione;

373 provincia di residenza non nota.

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NON c’è più tempo! I lavoratori dipendenti della fallita società GRS (dal Tribunale di Lecce il 4/5/2021), che gestisce la struttura sanitaria per anziani a San Donaci, sono allo stremo, non percepiscono lo stipendio da sei mesi senza mai venire meno ai loro doveri di assistenza verso gli ospiti, dimostrando straordinaria abnegazione e responsabilità al lavoro svolto anteponendo il bene collettivo degli ospiti fragili, non autosufficienti, rispetto ai loro diritti inalienabili, nella convinzione che una loro eventuale defezione collettiva avrebbe potuto avere esiti nefasti nei confronti degli ospiti.

         IL  sacrificio non può essere vano! Confidiamo nelle Istituzioni affinchè la struttura trovi immediatamente una definitiva soluzione poiché la mal gestione delle società coinvolte non ricada ancora, una volta, sulla società civile e sui lavoratori.

        La gestione provvisoria della fallita GRS scade il 15 luglio c.a. e se, entro tale data non arriva l’autorizzazione da parte del Tribunale di Brindisi, presso il quale pende la domanda di concordato preventivo di Medicare srl, poiché trattasi di un atto di straordinaria amministrazione di rilevante valore, non si potrebbe procedere per la retrocessione dell’azienda da GRS a Medicare.

        Ricordiamo che la società Medicare srl, proprietaria della struttura, ha una convenzione trentennale con il comune di San Donaci (BR) per la gestione della stessa struttura data a sua volta in gestione a GRS srl con contratto di fitto del 29/06/2017.

        Ribadiamo quanto già detto nei ns procedenti comunicati: che la valutazione della fragilità di questi anziani intesa come maggior vulnerabilità è legata all’emergenza sanitaria in atto che si configura come un grave potenziale evento avverso: non è pleonastico sottolineare che la struttura in argomento risulta essere ancora COVID FREE e cioè non si sono rilevati situazioni di contagio a differenza di tante altre RSA grazie al grande lavoro e alla professionalità dei lavoratori in servizio che hanno saputo mettere in campo una virtuosa attività di prevenzione.

        La CGIL crede fortemente che la struttura rappresenti un  bene comune per la collettività e i lavoratori sono parte di essa, per questo esprimiamo disaccordo al trasferimento degli ospiti in altre strutture così come sostiene la curatela GRS. La “Don Lombardo” ha tutti i requisiti strutturali ed organizzativi per garantire il rispetto delle reali esigenze degli anziani fragili.

        Occorre scongiurare lo “scatafascio”, la CGIL è  a fianco i lavoratori e le lavoratrici, proclamiamo una manifestazione giorno 12 luglio 2021 alle ore 11,00 sino alle ore 13,00, in Piazza Santa Teresa, durante il quale si chiede a S.E. la signora Prefetta, di essere ricevuti in delegazione.

                                                                                                 Il Segretario Generale Prov.le CGIL

                                                                                                                  A. Macchia

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Venerdì 9 alle ore 18 sul lungomare di Brindisi, presso l’Approdo delle Indie in Viale Lenio Flacco, si terrà un incontro pubblico promosso nell’ambito del tour di Greenpeace Italia “Difendiamo il mare” di svolto in collaborazione con il CNR-IAS di Genova e l’Università Politecnica delle Marche.

Brindisi è la tappa conclusiva della spedizione di ricerca scientifica di tre settimane realizzata grazie alla barca Bamboo, messa a disposizione della Fondazione Exodus. Il tour “Difendiamo il mare” ha solcato l’Adriatico dalle Marche alla Puglia per documentare la bellezza e la fragilità dei nostri mari, e per denunciare come i cambiamenti climatici e l’inquinamento da plastica siano interconnessi e producano impatti negativi sull’ecosistema marino e sulle comunità costiere.

Durante il dibattito interverranno:

Riccardo Rossi, Sindaco di Brindisi;

Giuseppe Ungherese, Responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia;

Liliana Cori, Vicepresidente di Greenpeace Italia.

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L'inciviltà che imperversa in città. Poco fa gli agenti della polizia locale di Mesagne hanno sanzionato un automobilista che aveva posteggiato la sua auto sulle strisce pedonali di piazza Vittorio Emanuele II. Il gesto di inciviltà gli costerà ben 100 euro. "Eppure vero che uno dei ruoli fondamentali della polizia locale è la prevenzione, ma spiace, ancora una volta, verificare condotte di guida improntate all imprudenza ed al pericolo, indiretto, verso i pedoni", ha spiegato il comandante dei vigili, Teodoro Nigro -. Asfalto nuovo ed attraversamenti pedonali nuovi di zecca con auto in sosta nel cuore della città. Altro non rimaneva che elevare la sanzione da poco meno di 100 euro. Peccato l'assenza del servizio pubblico di rimozione con il carro attrezzi utile in casi come questi". 

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C’è anche molta preoccupazione tra gli allevatori per la peste suina africana (PSA) che si sta diffondendo in diverse parti della Germania e che può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per gli animali, con i cinghiali che possono essere un veicolo di contagio con un numero che negli ultimi anni si è moltiplicato in Italia dove si stima la presenza di circa 2,3 milioni di esemplari. Un pericolo denunciato dalla stessa virologa Ilaria Capua che ha parlato del rischio effetto domino se oltre al coronavirus la peste suina passasse in Italia dagli animali selvatici a quelli allevati. E’ quanto emerso durante il blitz a Bari davanti al Palazzo della Regione Puglia di Coldiretti Puglia, con oltre 1000 agricoltori, allevatori, pastori insieme al presidente della Coldiretti regionale, Savino Muraglia, i quadri dirigenti dell’Organizzazione, l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, i presidenti dei Parchi dell’Alta Muraglia Tarantini e del Gargano Pazienza, e quasi 100 rappresentanti delle istituzioni tra consiglieri regionali, sindaci e amministratori comunali.

“L’escalation di danni, aggressioni e incidenti che causano purtroppo anche vittime è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in Puglia che nel giro di dieci anni sono raddoppiati, mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita di agricoltori e automobilisti, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città, oltre alle evidenti ripercussioni igienico -sanitarie”, ha denunciato il presidente Muraglia

In Puglia sono enormi le perdite registrate in campagna causate dalla fauna selvatica, con un danno pari ad oltre 15 milioni di euro, per cui Coldiretti Puglia chiede una cabina di regia tra ministeri alle Politiche Agricole, Ambiente e Salute con la Regione Puglia di lavorare insieme ad una radicale modifica della legge 157 del 1992 per salvare le campagne dove ormai ci sono più cinghiali che lavoratori agricoli.

“Oltre al tema dei risarcimenti risibili e sempre in grande ritardo, è diventato un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione. Ora non ci sono più alibi per intervenire in modo concertato tra Ministeri e Regione ed avviare un piano di abbattimento straordinario senza intralci burocratici. Le aree rurali e anche le città, vedi quanto accade nel capoluogo di regione a Bari, sono invase da cinghiali che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone, fanno razzia nei campi di frutta, legumi, piantine, ortaggi, con inevitabili ripercussioni anche di natura igienico-sanitaria”, insiste il delegato confederale di Coldiretti Foggia, Pietro Piccioni.

Particolarmente grave e ingestibile la situazione nelle aree rurali della Murgia barese e tarantina e in Capitanata, soprattutto nell’area del Gargano dove l’habitat risulta particolarmente favorevole.

Si tratta di una situazione insostenibile – denuncia Coldiretti Puglia​ – che sta provocando l’abbandono delle aree interne da parte della popolazione, con problemi sociali, economici e ambientali. Gli imprenditori agricoli ma anche gli automobilisti, gli autotrasportatori e gli avventori occasionali, stanno segnalando con sempre maggiore frequenza – conclude Coldiretti Puglia - i danni provocati da cinghiali e lupi che vivono e si riproducono principalmente nelle aree naturali protette ma che, inevitabilmente, sconfinano nelle aziende agricole, sulle strade limitrofe ed in prossimità dei centri abitati.

I cinghiali – sottolinea la Coldiretti - hanno preso possesso del territorio delle aree protette e si sono spinti anche nei centri abitati con segnalazioni nei paesi e nelle grandi città, oltre che nelle aree coltivate. In pericolo – conclude la Coldiretti - non ci sono solo le produzioni agricole necessarie per soddisfare la domanda alimentare dei cittadini ma anche la sicurezza delle persone che in alcuni territori sono assediate fin sull’uscio di casa, senza dimenticare gli incidenti stradali ed i pericoli per i mezzi di soccorso.

​ “Niente alcol ai minori”: ecco l’iniziativa di Confesercenti Brindisi ​ rivolta ai locali della movida. 

Campagna di sensibilizzazione contro la somministrazione di alcolici ai minorenni da parte dei titolari dei locali della ‘movida’​ denominata “Io non somministro alcol ai minori di 18 anni”.

Consegneremo degli adesivi agli esercenti commerciali della provincia – dice Michele Piccirillo, presidente provinciale di Confesercenti Brindisi.​ Alla proposta lanciata agli associati abbiamo riscontrato, con soddisfazione, grande interesse e tanta sensibilità su questo tema.​

Gli aderenti al progetto con l'esposizione dell' adesivo sottoscrivono​ il ‘patto etico’ e si impegnano a chiedere ai giovani avventori il documento di riconoscimento prima di somministrare sostanze alcoliche.

​ “L’adesivo sarà​ distribuito a tutti i nostri associati ma chi vorrà potrà aderire al progetto utilizzando lo stesso adesivo da noi preparato e da noi distribuito.​ ​

E’ una iniziativa che abbiamo voluto fortemente perché i giovani sono il futuro della nostra società e dobbiamo tutelarli assolutamente conclude il Presidente provinciale ​ della Confesercenti Brindisi.

Prende il via questa mattina a Mesagne la pitturazione di piazza Vittorio Emanuele II, alias Porta Grande, con una mega opera artistica stradale dipinta dal pittore, Steven Parpanesi per omaggiare Dante Alighieri, in occasione dei 700 anni dalla morte. L’artista mesagnese si è classificato al primo posto della graduatoria stilata da un team di esperti. Dunque, sarà Steven Parpanesi a realizzare a Mesagne un’opera pittorica temporanea, con lo stile della street art, sull’isola pedonale di piazza Vittorio Emanuele II. Lo spazio scelto è quello del grande marciapiede davanti alla porta Grande che servirà ad accogliere i turisti in arrivo nel centro storico. Un’area di circa 500 metri quadrati.

La commissione di valutazione degli elaborati grafici, arrivati a seguito del bando di concorso emesso dal Comune, ha scelto la proposta del giovane artista mesagnese che lo scorso anno regalò alla città un fiume coloratissimo e ricco di animaletti marini in via Lucantonio Resta. Il tema scelto per questo anno è Dante in occasione dei 700 anni dalla morte. La graduatoria finale, secondo il punteggio assegnato dalla commissione comunale, ha visto classificarsi primo, con 98 punti, il Parpanesi Steven, Del Williams, artista singolo; con punti 95 Sergio Andrea, artista capogruppo; al terzo posto con punti 94 si è classificato Quarta Diego, artista singolo; infine con 90 punti Pirinelli Marco, artista capogruppo.

Intanto, tra la gente c’è tanta curiosità intorno al soggetto principale dell’opera artistica che sarà realizzata. Il bozzetto, manco a dirlo, lo ha sottochiave il sindaco Toni Matarrelli affinché non vi sia una fuga di notizie. Tuttavia, qualcosa è trapelata sul soggetto dell’opera. Al centro della piazza sarà disegnato un grande organo: il cuore dei mesagnesi. Poi saranno rappresentate tre scene dei rispettivi canti: Inferno, Purgatorio e Paradiso. La rappresentazione artistica ha avuto il placet del ministero della Cultura e per tale motivo il logo dell’ente statale affiancherà quello della città di Mesagne. La rappresentazione resterà integra fino al termine delle manifestazioni nazionali che stano celebrando i 700 anni dalla morte del Sommo poeta. E c’è da giurarci che come lo scorso anno l’opera diventerà il tormentone estivo di quanti arriveranno a Mesagne per conoscere, ed apprezzare, la bella cittadina messapica. 

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Un ingegnere aerospaziale di Mesagne appassionato di foto tanto che una sua “opera”, di oltre due metri di altezza, è esposta presso la mostra fotografica “Open Air”, inaugurata a Bari in occasione del G 20. Si tratta dell’ingegnere Marco Falcone appassionato di fotografia fin dai 6 anni di età. La mostra, con gli scatti più belli della Puglia, è stata allestita in collaborazione con Phest sul lungomare Imperatore Augusto di Bari ed è visitabile sino al 31 agosto 2021. Gli scatti sono stati la coreografia che ha accolto gli ospiti del G20. Marco Falcone, appassionato di fotografia fin da 6 anni, scopri questa sua passione quando trovò nell’armadio del padre una reflex custodita con cura.

“Volevo giocare a fare il grande – dice Marco -. Solo i grandi, infatti, potevano usare le macchine fotografiche durante le feste e gli eventi. Il secondo ricordo mi riporta nei numerosi pomeriggi trascorsi nello studio fotografico di alcuni amici di famiglia, dove ammiravo con un pizzico di invidia il loro meticoloso operare in quello che a me sembrava un vero e proprio laboratorio di magia”. Ripercorrendo, poi, i diversi momenti della sua crescita ed i vari eventi che lo vedevano protagonista comprese quanto il supporto di amici e familiari, e di chi lo conosceva davvero, fosse l’humus del suo hobby. Così, durante la prima comunione, la cresima, il 18esimo e laurea Marco ha sempre ricevuto regali collegati con il mondo della fotografia.

“Innamorato della mia terra, dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Aerospaziale presso l’università degli Studi di Pisa e condotto una tesi specialistica proprio sullo studio di un drone, ho deciso di fare ritorno in Puglia per provare a reinvestire le mie esperienze sul territorio”, ha ricordato l’esperto. E con il suo drone è stato protagonista di alcuni bellissimi scatti che ha fatto questo inverno e in primavera regalando ai suoi concittadini delle riprese dall’alto di Mesagne davvero fantastiche. Infatti, Marco Falcone sulla sua pagina Instragram (marcofalconephotography) cerca di raccontare attraverso le immagini la Puglia facendo confluire in essa la passione per la fotografia, la conoscenza del mondo dell’aeronautica e l’amore per la sua terra.

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La squadra del C.T. “Dino De Guido” di Mesagne, domenica 11 luglio alle ore 10.00, affronterà il C.T. Palermo, nell’incontro di ritorno dei playout per la conquista della permanenza in serie B2. Sui campi in terra rossa del circolo mesagnese, i tennisti gialloblù dovranno compiere una impresa oltremodo difficile dopo la sconfitta nell’incontro di andata a Palermo per 4-2.

Dovranno, infatti, vincere in casa con il punteggio di 5-1; qualora vincessero con il punteggio di 4-2, il doppio di spareggio sarebbe determinante ai fini del risultato conclusivo.

Dopo un campionato tutto sommato positivo per essere una matricola nella serie B2, con qualche legittima recriminazione, la squadra del C.T. “Dino De Guido” non lascerà nulla di intentato, ben conoscendo le proprie possibilità, e con generosità e impegno, darà fondo a tutte le sue risorse tecniche e agonistiche.

A tutto questo, domenica 11 luglio, si unirà l’appassionato supporto della folta schiera di sostenitori mesagnesi che dovranno rappresentare una pedina importante per il raggiungimento del sospirato obiettivo salvezza.

Al termine della prima partita dell’incontro con il C.T. Palermo, avrà luogo la cerimonia di consegna della terza borsa di studio “Alberto Guarini” ad un allievo della SAT 2020-2021; un premio istituito nel 2019 consistente nel finanziare annualmente la partecipazione ad uno stage di addestramento presso un centro estivo nazionale della Fit per un allievo della Scuola Addestramento Tennis del C.T. “Dino De Guido”, distintosi per i risultati tecnici e comportamentali.

Con questa borsa di studio si intende perpetuare il ricordo del giovane Alberto Guarini, socio del sodalizio mesagnese, tragicamente e prematuramente scomparso, vittima della tragedia dello stadio Heysel di Bruxelles, avvenuta il 29 maggio 1985, poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.

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“Questa mattina ho avuto modo di confrontarmi con il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, sulla possibilità che la società Snam rete gas possa investire fondi propri per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria a servizio dei residenti di Torre Rossa nella frazione di Tuturano a Brindisi. 
È sicuramente apprezzabile la volontà della società Snam di andare incontro alla situazione di disagio che gli abitanti di quella contrada vivono da qualche decennio come, peraltro, tutti i brindisini residenti in contrade oggetto di variante di recupero. 
Consideriamo, oltretutto, fondamentale che le risorse che Snam intenderà finalizzare alla realizzazione di queste opere siano aggiuntive ai fondi previsti da destinare ai comuni del Salento interessati dal passaggio sul proprio territorio del gasdotto Tap/Snam. 
Allo stesso modo riteniamo pacifico che la realizzazione di queste opere non debba interferire sul monitoraggio che sta compiendo il Comune di Brindisi e sugli approfondimenti che Arpa Puglia sta eseguendo a seguito di un problema, sollevato dagli stessi residenti, di assetto idrogeologico proprio sulle aree coincidenti con la contrada di Torre Rossa. 
Al netto di quanto premesso sarebbe auspicabile che, così come già annunciato dal Sindaco di Brindisi in Commissione consiliare regionale, la Snam proceda a presentare una proposta progettuale per le opere che intende realizzare in modo tale da attivare le normali procedure autorizzative previste per interventi di urbanizzazione primaria e secondaria e definire il prima possibile un cronoprogramma. 
Credo che questo percorso rappresenti l’unica soluzione affinché i residenti di Torre Rossa possano vedere realizzate le opere di cui hanno bisogno in tempi certi”.

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