Didonfrancesco: ho paura per i miei figli non certo per me

Luglio 10, 2015 3705

didonfrancesco sabrina copyTerrore è quanto si legge negli occhi della famiglia del tecnico dell’Enel.

Quattro atti intimidatori l’hanno fiaccata. L’ex moglie del tecnico è Sabrina Didonfrancesco, la politica trentenne, che da diversi anni è tra i leader di Forza Italia sia a livello locale che provinciale. E’ lei la proprietaria della Lancia Musa in uso al marito dopo che a maggio alcuni individui hanno distrutto, dopo aver appiccato il fuoco, la Fiat Panda di proprietà del tecnico. I rapporti tra marito e moglie sono cordiali ed entrambi hanno un amore particolare verso i figli che in questo momento sono il loro principale pensiero. La mamma li vuole tutelare a tutti i costi e metterli al riparo da eventuali azioni criminali pianificate e messe in atto da qualche individuo cui le forze dell’ordine da mesi stanno dando la caccia. Dalle indagini è emerso il particolare che gli episodi sono portati a segno ai danni del marito e non del politico, come qualcuno ha pensato. Perciò l’attività della Didonfrancesco, che svolge la professione di consulente del lavoro, non è intaccata. “Posso affermare che questi atti non sono affatto indirizzati verso la mia persona – ha spiegato Sabrina Didonfrancesco – quanto verso mio marito. Non comprendo da dove possono arrivare poiché è una persona tranquilla e buona”. Nonostante ciò l’ex candidata sindaco al Comune di Mesagne per Forza Italia non è serena. “Vorrei che all’intera vicenda fosse impresso un maggiore sforzo da parte degli inquirenti, vorrei che a questa storia fosse scritta quanto prima la parola fine e che tutto fosse archiviato come un brutto sogno”. Sabrina Didonfrancesco non ha paura per lei, chi la conosce bene sa quanto è determinata nel portare avanti i suoi ideali. L’ha dimostrato alcune sere fa in un direttivo infuocato del partito quando ha tenuto testa a un manipolo di forzisti determinati a metterla fuori dopo la sconfitta elettorale. “Non ho paura per me ma per i miei bimbi – ha continuato – spesso sono con il papà per cui temo che qualche atto intimidatorio possa essere messo a segno quando ci sono loro. A me possono anche uccidermi o spararmi ma lascino stare i miei bambini”. Didonfrancesco è particolarmente provata da questa vicenda, le parole escono con un tono sommesso ed emozionato. Nella sua mente c’è ancora la visione della notte precedente quando uscita da casa si è trovata l’auto in fiamme e, come per le volte precedenti, l’ululato delle sirene che squarciano il silenzio. Da mesi ha perso la tranquillità familiare anche se con i suoi bambini e con tutti quelli che la conoscono è sempre cordiale ed ha un sorriso per tutti. Il crollo psichico, però, è dietro l’angolo. Ecco perché è imperativo fare presto per assicurare alla giustizia i colpevoli.