Redazione

L’iniziativa assunta dal Comune di Brindisi – attraverso un atto dirigenziale - con l’avvio del procedimento per la proroga delle concessioni demaniali per un solo anno rappresenta un atto gravissimo che chiama in causa non solo la struttura burocratica dell’Ente, ma chi la guida politicamente.
Il sindaco Rossi non può derubricare quanto sta accadendo ad un semplice adempimento degli uffici. In sostanza, la determina del dirigente rappresenta una trappola per le imprese balneari che hanno sede a Brindisi, visto che la validità dell’atto concessorio per un solo anno mette in pericolo la sopravvivenza delle stesse e soprattutto dopo una chiara sentenza del TAR LECCE che chiarisce che il Dirigente non può disapplicare una legge dello Stato.
Il Comune di Brindisi, insomma, ha deciso di anticipare una decisione che spetta al Governo nazionale, andando a discapito degli operatori di settore.
Del resto, è lo stesso atteggiamento avuto per bloccare le opere portuali e per disincentivare nuovi investimenti.
Il ‘sindaco del dissesto finanziario’, il ‘sindaco dei bilanci fatti elaborare dai commissari’, il ‘sindaco dei tagli ai servizi essenziali per il cittadino’, adesso diventa anche il ‘sindaco che chiude gli stabilimenti balneari’.
Rossi fa ancora in tempo a bloccare questa iniziativa inconcepibile ed inaccettabile del suo dirigente, attraverso l’assunzione di una chiara responsabilità politica.
In caso contrario, a gennaio si ritroverà imprenditori e lavoratori del comparto balneare sotto il Municipio i quali gli faranno capire che disastro rischia di combinare l’operato della sua Amministrazione.

Dott. Gianluca Quarta – consigliere comunale di Forza Italia

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Nell’ambito delle iniziative sociali, la Segreteria Territoriale della Uiltec di Brindisi, ha deliberato di devolvere un Contributo Straordinario per le prime necessità della Caritas della Parrocchia Sant’Angeli Custodi di San Pietro Vernotico.

Nella giornata di oggi, vigilia dell’ultimo dell’anno, il Segretario Generale della Uiltec Carlo Perrucci, accompagnato dal Componente della Segreteria Cosimo Zimmari, a nome di tutta la Struttura hanno consegnato un assegno al Parroco Don Vincenzo Martella, come segno di carità per il sostentamento alle diverse esigenze della Caritas Parrocchiale.

In questo anno particolare, con una Pandemia ancora in corso, durante la quale i cosiddetti “nuovi poveri” sfiorano il 45% in più è doveroso da parte di tutti, rendere lo sguardo verso i più bisognosi e dare seguito alle parole di Papa Francesco: “In questo tempo difficile, anziché lamentarci di quello che la pandemia ci impedisce di fare, facciamo qualcosa per chi ha di meno”.   

La scelta di offrire un contributo economico a questa causa, da parte della Uiltec di Brindisi, rientra nella promozione della coscienza associativa per rafforzare la coesione sociale e l’integrazione civile tra i propri Iscritti e gli inoccupati, gli immigrati, i più sfortunati in generale, e per contrastare il disagio sociale e l’emarginazione dei più deboli, così come previsto anche dal nostro Statuto.

Diversi sono stati gli interventi effettuati sia dalla Struttura di Brindisi, ma  in particolare dalla Uiltec Nazionale, come i progetti finanziati di un serbatoio d’acqua potabile e della costruzione di un’aula scolastica in Africa, ma anche l’acquisto di attrezzatura medica per un Laboratorio in Argentina. Il nostro intento è quello di venire incontro, seppur nel nostro piccolo, a quelle situazioni di assoluta povertà che nella nostra Provincia sono sempre più evidenti.

Da qui parte anche il nostro Grazie a tutte quelle Associazioni civili e religiose formate da Volontari generosi che mettono a disposizione il loro tempo e il loro servizio disinteressato per aiutare chi è più in difficoltà e vive una condizione insostenibile di disagio morale prima ancora che materiale.

Una goccia in mezzo all’oceano, che ci fa volgere lo sguardo verso i più sfortunati e i più bisognosi, per questo, un Grazie và certamente ai nostri Iscritti, che ci consentono, con la loro contribuzione, a promuovere questi gesti di carità sinceri e benigni.        

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Il consiglio comunale del 30 dicembre u.s. oltre all’importante approvazione del bilancio di previsione 2021-2023,  ha adottato  il PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche);  fra le prime città in provincia di Brindisi e in generale in Puglia ad aver conseguito questo importante risultato, frutto sia di una importante opera di sensibilizzazione promossa dal mondo dell’associazionismo locale negli anni scorsi, in particolare da Italiabile  e di un lavoro intenso e determinato da parte dell’amministrazione Matarrelli in questa prima fase della consigliatura, lavoro coordinato dal consulente alla disabilità ed attivazione del PEBA Antonio Calabrese da anni impegnato su queste tematiche.

Il Piano, come da normativa di settore sarà ora pubblicato, affinché tutti possano prenderne visione  e formulare eventuali osservazioni. Dopo questo passaggio, che culminerà nell’approvazione definitiva, il piano dovrà passare alla fase di attuazione. Serviranno certamente importanti investimenti in un arco temporale di 10 anni, ma da ora in poi tutta la progettazione pubblica, nella fase esecutiva, dovrà tener conto di questo importante strumento urbanistico affinché si possano, di volta in volta,  abbattere le barriere indicate nel Piano e rendere così la città di Mesagne sempre più accessibile per tutti.

Il PEBA, elaborato negli scorsi mesi,  ha dunque rilevato  e classificato tutte le barriere architettoniche presenti in città, circa 2600, in particolare ha riguardato  l’analisi degli edifici pubblici e degli spazi urbani (strade, piazze, parchi). L’obbiettivo è quello di garantire a tali spazi il maggior grado di fruibilità e mobilità alle persone con esigenze specifiche (disabilità di tipo motorio, sensoriale, cognitivo, disabilità temporanee,  anziani, bambini, ecc.) e in generale per tutti i cittadini.

Un elemento che si ritiene di evidenziare è il fatto che il consiglio comunale ha votato all’unanimità l’adozione del PEBA, segno che l’importanza di dotarsi di questo strumento urbanistico è condivisa da tutta la comunità politica e dall’intera città.

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Emergenza Covid, gli aggiornamenti 

 
Oggi a Mesagne 6 nuovi casi e 8 guariti. 
 
Sono 52 le persone attualmente positive, di cui 3 ricoverate ma nessuno in condizioni gravi. 

Il 27 Dicembre scorso abbiamo pubblicamente denunciato alla città  di aver ricevuto da parte del Presidente del Consiglio Comunale Argentieri convocazione per il Consiglio  svolto stamattina, peraltro già frutto di un precedente rinvio, la sera della vigilia di Natale. Convocazione che per giunta arrivava senza tutta la documentazione necessaria e  completata soltanto in data 29 dicembre alle ore 19:53.

Questo nonostante il Presidente del Consiglio Comunale Argentieri, avesse garantito più volte che non sarebbe più successo.  Tutto questo ai nostri occhi era apparso provocatorio e lesivo della dignità e delle prerogative dei consiglieri comunali e delle loro funzioni istituzionali. 
Oggi il Presidente del Consiglio Comunale, ritirando grande parte degli argomenti ci ha dato ragione nella forma e nella sostanza. 
Pertanto il nostro comunicato stampa non era minimamente strumentale né pretestuoso, ma fondato su motivi validissimi e seri a tutela del lavoro dei consiglieri comunali e dei cittadini tutti. 
A dir il vero ci saremmo aspettati che prima di annunciare in radio il ritiro dei punti, il Presidente Argentieri fosse venuto prima, per rispetto verso l'assise che presiede proprio nel Consiglio Comunale e di ascoltare dal Sindaco e dal Presidente stesso  una assunzione di responsabilità politica per quanto accaduto, invece di scaricare sulle assenze e ritardi accollati ad uffici e dipendenti comunali. 
Nella sostanza quindi il consiglio si è tenuto con una tutta una serie di punti ritirati dalla presidenza. Tra quelli discussi se da un lato siamo soddisfatti per aver visto approvato da tutti, sia pur mediato in consiglio, la nostra mozione sull’agricoltura che impegna per il 2021 volta a riabbassare l’aliquota sui terreni agricoli e a mettere realmente nel prossimo bilancio  somme destinate a convenzione delle professionalità che possano seguire i nostri agricoltori nella progettazione di conversioni agricole e la ricerca di finanziamenti a fondo perduto o agevolati, dall’altro siamo profondamente delusi dalla bocciatura della nostra mozione con cui si chiedeva di pagare le ex lavoratrici dell’Istituto Caterina Scazzerti che da anni aspettano nonostante delle cause già vinte ed esecutive e nonostate già nel 2019 il Consiglio Comunale aveva impegnato la giunta a porre rimedio a questa sgradevole situazione.
 
Coalizione Claudio Ruggiero

Tre giovani ulivi arricchiranno il patrimonio verde dell’ospedale Perrino di Brindisi. A donare le piante, domani mattina alle 11:45, saranno due associazioni di motociclisti: Due ruote per la Speranza e Free Chapter V45 Harley Group Umbria.

Le  associazioni raggruppano appassionati di motociclette di grossa cilindrata. A Brindisi i gruppi sono in via di costituzione formale, ma nel frattempo contano già i primi aderenti.

A consegnare gli alberelli in ospedale saranno i rappresentanti locali dei due gruppi, e cioè per  il primo, più specificamente dedito alla beneficenza, Faraj Esmaeil Zadeh, che nella vita è un tecnico di produzione su navi da crociera e studia Giurisprudenza a Taranto; e per il secondo Roberto Ostuni che  presta servizio nel corpo dei Vigili del Fuoco.

Nessun rischio di assembramento: non ci sarà la  parata di motori rombanti che abitualmente caratterizza manifestazioni del genere. A  renderla impraticabile, le misure di sicurezza anti-Covid. Prima di arrivare al Perrino, la delegazione dei motociclisti regalerà altre due piante di ulivo, a testa, all’associazione di volontari Fratellanza popolare di San Vito dei Normanni ed alla locale compagnia dei Carabinieri.

Gli ulivi vengono donati in segno di riconoscenza per gli sforzi profusi in questi mesi dai soggetti in prima linea nel territorio brindisino contro la terribile epidemia: i volontari, le forze dell’ordine e, soprattutto, medici ed infermieri. Non sono stati scelti a caso: oltre ad essere uno degli emblemi della Puglia sono infatti noti per le caratteristiche di resistenza a condizioni ambientali difficili e longevità.

“Che questi alberi, simbolo di una grande terra – ha detto Faraj  Esmaeil Zadeh – ricordino a tutti l’ abnegazione e lo spirito di servizio dimostrato da questi splendidi esseri umani durante la pandemia”:

“Agli ospedali di Brindisi – continua  Faraj, che è di origine iraniana – sono legato, li ho frequentati sin da bambino. Mia madre ha lavorato come infermiera, prima al Di Summa e successivamente al Perrino”.

Gli ulivi donati sono della cultivar leccino, una varietà resistente alla xylella. Hanno un anno e mezzo di vita, e misurano al massimo 130 centimetri. Una scelta non casuale: è un auspicio di crescita. E quindi di speranza nel futuro.

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Ieri in data 29 Dicembre 2020, il Presidente della Provincia di Brindisi Riccardo Rossi e i consiglieri e le consigliere provinciali di maggioranza hanno ripianato le perdite degli scorsi anni e portato in pareggio il bilancio dell'azienda. Un risultato, questo, per nulla scontato, che ha dato prova di altissimo senso di responsabilità da parte di coloro che hanno votato consapevolmente, con l'intento di  salvaguardare ben 80 posti di lavoro e, come si suol dire, mettendoci la faccia. E' quando si tratta di prendere decisioni difficili che si vede la qualità di colui o colei che si assume la responsabilità personale di portare a casa un obiettivo importante con il cuore proteso verso la cittadinanza. Peccato non si possa dire la stessa cosa della minoranza di centro destra che invece ha preferito addirittura non presentarsi in consiglio. Dove sono finiti i paroloni precedenti sulla questione? E' sempre molto semplice non presentarsi e glissare le responsabilità lasciando agli altri l'impegno di decisioni importanti.  Quando si tratta di coraggio, lo si deve avere soprattutto per dire la verità seguita dai fatti. Le affabulazioni fanno presa per qualche tempo poi servono i fatti proprio come è accaduto ieri. Vorremmo ricordare che il Presidente della Provincia e i consiglieri e le consigliere provinciali non percepiscono alcuna indennità e quindi mettono a disposizione della comunità se stessi dando prova dell'esistenza di una vera classe politica. E allora i paroloni ridondanti li lasciamo andar via con il vento. Preferiamo la concretezza e la responsabilità assunte.

                                                                                                              Brindisi Bene Comune il gruppo consiliare

                                                                                                              Anna Maria Calabrese

                                                                                                              Anna Portolano

                                                                                                              Giuseppe Cellie

                                                                                                              Luana Mia Pirelli

                                                                                                              Belinda Silvestro

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La giunta comunale di Brindisi ha approvato oggi, 30 dicembre, una delibera per l’utilizzo di una parte del Fondo di riserva per: completamento e sistemazione del parco dell’ex Collegio Tommaseo, pulizia e sistemazione dell’ex caserma Ederle, efficientamento dei corpi illuminanti a led della pubblica illuminazione.

In particolare, per l’ex Tammaseo sono stati stanziati 150mila euro per la messa in sicurezza dell’area verde. È stata verificata l’oggettiva necessità di un radicale e tempestivo intervento finalizzato al controllo della vegetazione arbustiva che per molti tratti invade la corsia stradale e della vegetazione arborea con interventi di contenimento del rischio arboreo al fine di rimuovere lo stato di rischio e il potenziale pericolo per la pubblica e privata incolumità. I lavori saranno eseguiti da Multiservizi.

Per l’ex caserma Ederle saranno utilizzati 50mila euro per la messa in sicurezza e la sistemazione di varchi di accesso all’area di via Castello con l’inserimento di alcuni giochi per bambini. Anche questi lavori saranno eseguiti da Multiservizi.

Infine, con 17mila euro, è prevista la sostituzione di alcuni corpi illuminanti a led per la pubblica illuminazione. L’amministrazione sta valutando la possibilità di utilizzare questi primi 64 corpi illuminanti per migliorare la visibilità di piazza Cairoli.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 30 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 11.121 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.470 casi positivi: 582 in provincia di Bari, 38 in provincia di Brindisi, 188 nella provincia BAT, 256 in provincia di Foggia, 148 in provincia di Lecce, 248 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 5 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 23 decessi: 8 in provincia di Bari, 6 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 1 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.033.478 test.

34.112 sono i pazienti guariti.

52.740 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 89.303, così suddivisi:

34.429 nella Provincia di Bari;

10.274 nella Provincia di Bat;

6.393 nella Provincia di Brindisi;

19.718 nella Provincia di Foggia;

6.988 nella Provincia di Lecce;

10.890 nella Provincia di Taranto;

516 attribuiti a residenti fuori regione;

95  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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CAPODANNO: COLDIRETTI, UE GRAZIA VONGOLE NEL PIATTO. In vigore il regolamento che salva i menu tipici Made in Italy delle feste

L’Unione Europea grazia le vongole nel piatto degli italiani per Capodanno con l’entrata in vigore del regolamento del regolamento che autorizza i pescherecci italiani a pescare e commercializzare vongole più piccole (22 millimetri) di quanto previsto dagli standard Ue, che fissano genericamente la taglia minima in 25 millimetri. È quanto afferma Coldiretti Impresapesca nell’annunciare la pubblicazione del regolamento che riguarda la deroga per due anni alla taglia minima di riferimento per la conservazione delle vongole (Venus spp) in alcune acque territoriali italiane. Una misura che salva i piatti più tipici della tradizione Made in Italy, dagli spaghetti al sauté, fino ai risotti, ma anche – sottolinea la Coldiretti - la flotta nazionale dopo che i cambiamenti climatici hanno modificato i tempi di crescita delle vongole esponendo i pescatori a sequestri e multe, fino al blocco totale dell’attività, in un momento difficile per il settore, duramente colpito dall’emergenza coronavirus.

“Per le festività di fine anno ricadranno su pesce e molluschi le scelte gastronomiche dei pugliesi soprattutto per il cenone della vigilia di Capodanno, con la forte crescita della domanda proprio delle vongole con un balzo del 28%”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

A rischio non erano solo i menu a base di questo mollusco, ma senza il via libera comunitario alla richiesta di tolleranza avanzata dall’Italia e fortemente voluta da Coldiretti Impresapesca si rischiava di affondare una parte importante della flotta nazionale a causa del taglio delle esportazioni, che rappresentano quasi la metà della nostra produzione con un impatto devastante sul settore, già provato dalla pandemia per effetto di produzione invenduta, perdite economiche derivanti dal crollo dei prezzi e dal deprezzamento delle specie ittiche a maggior pregio non richieste dalla ristorazione, ancora alla prese con una difficile ripartenza.

In gioco in Puglia – sottolinea la Coldiretti regionale – una flotta di 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura, con le aree vocate di Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento.  La durata del provvedimento, che salva in pratica anche i piatti più tipici della tradizione Made in Italy, dagli spaghetti al sauté, fino ai risotti, è fissata fino al 31 dicembre 2022 e occorre dunque intervenire per rendere definitiva la deroga – aggiunge Coldiretti Impresapesca – per evitare stress inutili al settore e dare certezze nella programmazione delle attività.

Il via libera non interessa tutti i tipi di vongole ma solamente la specie autoctona presente in mare aperto, la “chamelea gallina” conosciuta anche come “lupino”, la cui produzione si aggira sulle 30mila tonnellate circa, mollusco bivalve che cresce sui bassi fondali costieri sabbiosi, soprattutto in Adriatico.

I vincoli posti alle dimensioni della vongola nostrana – conclude la Coldiretti – hanno anche favorito la diffusione sui banchi delle pescherie oltre che sui menù dei ristorante di vongole di importazioni proveniente da altri paesi e continenti, in particolare lavorate e congelate, spesso spacciate per specie autoctone.

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