Redazione

MAIALE CINGHIALE

Una macabra scoperta è stata fata ieri mattina dagli agenti della polizia locale di Mesagne che hanno rinvenuta la carcassa di un animale, un incrocio tra un maiale e un cinghiale, tra i rifiuti abbandonati in una contrada. Per rimuovere l’animale sono dovuti intervenire gli operatori ecologici che, in ogni modo, hanno espresso sui social il loro disprezzo per quel gesto. La segnalazione era giunta al comando in mattinata da parte di un agricoltore che aveva notato la carcassa dell’animale tra i tanti rifiuti abbandonati in contrada Vergine. La pattuglia di pronto intervento si era portata sul luogo della segnalazione ritrovando il maiale. Pertanto avevano allertato i netturbini per la rimozione della carcassa. “In quella zona c’era di tutto – hanno commentato sui social alcuni operatori ecologici -. Volevamo lasciare lì la carcassa dell’animale senza recuperarla perché il rischio di una infezione era piuttosto alto. Ci sono persone che non hanno rispetto di niente, nemmeno della nostra salute”. Purtroppo, in tale zona non c’è nessuna fototrappola che abbia potuto immortalare gli autori di un tale gesto incivile oltre che macabro.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 2 gennaio 2021 in Puglia, sono stati registrati 2021 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 344 casi positivi: 114 in provincia di Bari, 44 in provincia di Brindisi, 14 nella provincia BAT, 139 in provincia di Foggia, 10 in provincia di Lecce, 21 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione. 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

Sono stati registrati 10 decessi: 3 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 5 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.053.380 test.

36.400 sono i pazienti guariti.

53.812 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 92.703, così suddivisi:

35.805 nella Provincia di Bari;

10.607 nella Provincia di Bat;

6.700 nella Provincia di Brindisi;

20.480 nella Provincia di Foggia;

7.180 nella Provincia di Lecce;

11.308 nella Provincia di Taranto;

524 attribuiti a residenti fuori regione;

99 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Avevano commesso un furto a Martina Franca (TA) il 29 dicembre scorso, disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica hanno eseguito un ordine di esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico emessa dall’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Taranto, nei confronti di  Lanzillotti Cosimo, 49enne e Gianfreda Anna, 58enne, entrambi del luogo.

In particolare, il provvedimento trae origine dai fatti delittuosi commessi a Martina Franca (TA) il 29 dicembre scorso, puntualmente rapportati all’Autorità Giudiziaria dai militari operanti, che concordando con le risultanze investigative e ricorrendone i presupposti, ha emesso la misura cautelare nei confronti della coppia.

Gli arrestati, a conclusione delle formalità di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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La sera di San Silvestro, mentre in tante abitazioni mesagnesi si festeggiava, in serenità e allegria, la fine di un difficile 2020 in casa di una famiglia si stava per consumare un dramma. Un uomo di 50 anni, infatti, ha percosso l’anziano padre e la sorella e li ha minacciati di morte al solo fine di farsi consegnare i soldi delle pensioni. L’intervento dei militari ha evitato il peggio e ha portato in prigione l’uomo, peraltro a loro già conosciuto, che da diversi mesi vessava i congiunti nel farsi consegnare il denaro. Dovrà rispondere di maltrattamenti e tentata estorsione continuati. Ancora una volta, dunque, si è costretti a scrivere di violenze domestiche il più delle volte rimaste nascoste tra le quattro mura di casa. Ma non questa volta dove un padre, di 88 anni, e la figlia, di 58 anni, da mesi subivano le violenze, del figlio e fratello, sempre bramoso di chiedere i soldi delle pensioni dei due congiunti. Prima piccole somme e poi via via richieste sempre più importanti. E se qualche volta la sorella e il padre si rifiutavano nell’elargire i pochi euro rimasti erano botte e minacce. Alla veneranda età di 88 anni, quando la vita dovrebbe scorrere nella massima serenità, è impensabile che un papà debba subire tali angherie. Vivere nel terrore di essere ammazzato insieme alla figlia. Così, per spezzare questa sprirale di violenza le due vittime si sono rivolte ai carabinieri. Hanno confidato loro le paure e i timori per le loro vite. Hanno raccontato i tanti episodi di maltrattamenti verificatesi in questi mesi sottoscrivendo il tutto e permettendo ai militari di avviare le indagini. Ad operare sono stati i carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni che hanno attivato una serie di controlli a tutela delle due vittime. In particolare, i militari, al fine di prevenire ulteriori comportamenti violenti già posti in essere dal 50enne, nel corso della serata del 31 dicembre, hanno predisposto un servizio discreto di appostamento nei pressi dell’abitazione dell’anziano genitore. Quando il figlio, nel giorno di Capodanno, è rientrato in casa ha chiesto i soldi e non ricevendoli ha iniziato a inveire nei confronti dei due congiunti minacciandoli. A quel punto i carabinieri, che erano appostati appena fuori da casa, sono entrati e hanno colto sul fatto l’uomo. Hanno fatto scattare ai suoi polsi le manette interrompendo l’azione criminosa. Adesso dovrà rispondere di maltrattamenti e tentata estorsione continuati. I carabinieri hanno condotto il 50enne in caserma dove, dopo le formalità di rito, lo hanno trasferito presso il carcere di Brindisi.

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Con l’avvio dei saldi in Puglia il 7 gennaio 2021 ci saranno sconti fino al 70% per gli acquisti dei prodotti tipici delle feste di Natale e Capodanno, dai cotechini ai panettoni, dai cesti natalizi ai torroni fino alla frutta secca, ma non mancheranno offerte low cost su ortofrutta, olio e conserve per venire incontro alle famiglie strette dalla crisi economica causata dal Coronavirus. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione dell’avvio della stagione dei saldi nel sottolineare che a causa della zona rossa nel weekend gli alimentari sono gli unici negozi aperti dove c’è l’opportunità di risparmiare anche sulla tavola per motivi esclusivamente commerciali che non influiscono in alcun modo sulle caratteristiche qualitative dei prodotti. In attesa di poter cogliere le offerte per abbigliamento e scarpe, sono da subito disponibili – sottolinea la Coldiretti – molti alimenti tipicamente natalizi che non possono essere conservati per il prossimo anno tra i quali soprattutto pandori, panettoni, torroni, cotechini, zamponi, ma anche la frutta secca o gli spumanti secondo formule diverse che vanno dall’“uno per due” al “due per tre”, ma possono essere offerti anche sconti rilevanti che arrivano fino al 70%. Offerte di grande qualità per i prodotti artigianali sono disponibili nelle aziende agricole, negli agriturismi e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica. E’ necessario tuttavia – consiglia la Coldiretti regionale – fare sempre attenzione alle date di scadenza obbligatoriamente indicate nelle confezioni per evitare di consumare prodotti vecchi.

La pandemia sta mettendo a dura prova tutti i settori, dai servizi al commercio, dalla logistica alla manifattura, dall’agroalimentare al turismo e il 41% delle imprese – afferma Coldiretti Puglia, sulla base di una indagine condotta da Uecoop l’Unione europea delle cooperative – ha chiesto un finanziamento alle banche per resistere alla crisi. A fronte di una situazione di sofferenza generalizzata è necessario attivare prima possibile gli aiuti a imprese e famiglie con le risorse del Recovery Plan.

Il rischio però è che si arrivi troppo tardi per recuperare il terreno perso e difendere i livelli occupazionali con il blocco dei licenziamenti che scade a marzo, con più di 1 impresa su 2 (51%) preoccupata che ci vorrà almeno un anno per vedere la partenza di qualche piano legato alle risorse europee.

Per il 65% delle imprese bisognerà aspettare almeno la seconda metà del 2021per una ripresa dell’economia italiana – conclude Coldiretti Puglia - mentre una quota minoritaria di ottimisti (14%) pensa che il Paese potrebbe ripartire già entro il primo semestre dell’anno spiega l’indagine di Uecoop.

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Con Decreto Direttoriale n. 425 del 29 Dicembre 2020 della Direzione Generale per il Clima, l’Energia e l’Aria, è stata approvata la graduatoria dei progetti, il Comune di Brindisi si è aggiudicato il bando del Ministero Dell’Ambiente, posizionandosi al settimo posto tra i 36 progetti finanziati.

Il progetto prevede la realizzazione di piste ciclabili interne alla città, su sede stradale protetta, che favoriscano gli spostamenti urbani casa-scuola e casa-lavoro, oltre ad incentivi per l’acquisto di biciclette con pedalata assistita: le risorse impegnate ammontano all’importo di 600 mila euro.

Il percorso parte dalla Stazione Centrale ferroviaria e si dirama in due piste ciclabili, una diretta verso il centro, che raggiunge piazza Cairoli, da cui inizia la zona pedonale e la zona a traffico limitato, e un percorso che a partire da via Tor Pisana si dirama verso la periferia ed in particolare verso il quartiere Commenda.

Queste risorse si aggiungono ai precedenti finanziamenti ottenuti dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (315mila euro) e dalla Regione Puglia (800mila euro) per un totale complessivo di 1,7 milioni di euro da investire per la realizzazione di piste ciclabili.

“Ripensare il modo in cui la città si muove - dichiara l’assessore ai Trasporti Elena Tiziana Brigante - significa occuparsi della qualità della vita, dell’aria che respiriamo, dell’accessibilità per chi ha difficoltà motorie, dell’economia urbana, della fruizione turistica e di tanto altro. Questi sono solo alcuni degli obbiettivi che intendiamo raggiungere e che costituiscono le Linee Guida del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile per la città di Brindisi, licenziato da questa amministrazione nel mese di febbraio 2019.

A breve ci sarà l’aggiudicazione della gara indetta per individuare i professionisti che provvederanno alla redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e quindi avremo finalmente il nostro PUMS”.

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Così come deciso dal Comune di Mesagne di effettuare lo screening volontario anti Covid, su tutta la popolazione scolastica, questa mattina è iniziata l'operazione sanitaria. Il test è completamente gratuito e sarà praticato, da medici e infermieri volontari, a circa 2 mila studenti. Si è cominciato, dunque, oggi e si proseguirà nei giorni 3, 4, 5 e 6 gennaio. I test saranno eseguiti la mattina dalle ore 9 alle ore 13 e il pomeriggio dalle 15 alle 19, negli spazi che saranno indicati alle famiglie dalle scuole. Nel caso di esami positivi, l'Asl di Brindisi effettuerà immediatamente il tampone molecolare, secondo le procedure previste.

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Grazie alla sinergia tra amministrazione e associazioni del territorio l’area sarà restituita alla città.  L’oasi botanica della Selva di Fasano sarà nuovamente fruibile, dopo 20 anni di abbandono: più di 10mila metri quadrati di verde saranno recuperati  e restituiti alla comunità, grazie alla sinergia tra amministrazione e associazioni del territorio.

L’area di proprietà comunale, tra contrada San Donato e la strada delle “Giritoie”, sarà valorizzata con un intervento di manutenzione costante, che restituirà dignità a uno dei posti più belli del territorio di Fasano, caratterizzato dalla presenza di tutta la vegetazione tipica della macchia mediterranea.

Il progetto di recupero è stato approvato in Giunta ed è la concreta attuazione della mozione deliberata all’unanimità, a maggio scorso, in consiglio comunale.

L’amministrazione ha accolto la proposta presentata dal Comitato per la festa di San Donato a Selva di Fasano, unitamente alle associazioni «Pro Selva», Comitato Festa Addolorata - Marianna La Varra, Cooperativa «Serapia» e Gruppo Scout «Agesci Fasano1».

Al comitato e alle associazioni sarà destinato un contributo di 8mila euro per un anno, rinnovabile, per le spese di recupero e manutenzione del sito che realizzeranno con i propri volontari.

In particolare, il contributo finanzia lo sfalcio delle erbe infestanti, l’integrazione  di cespugli ed essenze  arboree, la potatura, il ripristino di cartellonistica e aia, la sistemazione del cancello d’accesso ai trulli, la riparazione  porte  e  finestre  dei  trulli e la sistemazione bagno. 

Inoltre, saranno riparati circa 400 metri di muretti a secco, si procederà all’installazione di 10 punti luce ad  energia  rinnovabile, sarà rifatto il percorso  botanico e sistemati  gli impianti idrico-fognario ed elettrico. L’area sarà anche arricchita di panchine e tavoli, e la zona di sosta veicoli sarà sistemata con il brecciato.

Sarà realizzato un sito internet dell’oasi, che servirà per far conoscere le bellezze del luogo, e nascerà un centro documentale sulla  macchia mediterranea, con una piccola biblioteca, mostre permanenti e altre iniziative culturali.

L'oasi potrà essere utilizzata per attività didattiche, di educazione ambientale rivolta a cittadini e scolaresche, ma anche come luogo di conoscenza delle caratteristiche ecologiche ed ambientali del territorio.

«L’area era stata attrezzata più di 20 anni fa con fondi europei erogati dalla Provincia ‐ ricorda l’assessore all’Agricoltura, Gianluca Cisternino ‐ ma dopo la scadenza della gestione da parte di una cooperativa fasanese, era stata lasciata in uno stato di totale abbandono. Questo ambizioso progetto ha l’obiettivo di riqualificare un angolo del nostro territorio nascosto, ma ricco di potenzialità in termini di attrattività turistica».

«Ringraziamo il comitato e le associazioni per il loro grande impegno – dichiara il Sindaco, Francesco Zaccaria -, che ci consentirà di recuperare e valorizzare l’oasi. L’obiettivo è integrare sviluppo turistico e ambientale del territorio, nel rispetto e nella tutela delle biodiversità presenti. Una grande sinergia tra le nostre risorse migliori, che collaborano con noi e hanno a cuore i luoghi più belli della nostra città».

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Emergenza Covid, gli aggiornamenti. Purtroppo tra ieri e oggi, a Mesagne si contano 18 nuovi casi e 13 guariti.

 Sono 57 le persone attualmente positive. Tre di queste sono ricoverate in ospedale. Le loro condizioni generali, per fortuna, non destano particolare preoccupazione.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 1 gennaio 2021 in Puglia, sono stati registrati 7.045 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.395 casi positivi: 564 in provincia di Bari, 155 in provincia di Brindisi, 93 nella provincia BAT, 325 in provincia di Foggia, 80 in provincia di Lecce, 172 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 9 decessi: 1 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.051.359 test.

35.965 sono i pazienti guariti.

53.913 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 92.359, così suddivisi:

35.691 nella Provincia di Bari;

10.593 nella Provincia di Bat;

6.656 nella Provincia di Brindisi;

20.341 nella Provincia di Foggia;

7.170 nella Provincia di Lecce;

11.287 nella Provincia di Taranto;

521 attribuiti a residenti fuori regione;

100 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.