Redazione

Il consiglio provinciale di Brindisi, nella convocazione di lunedì 28 dicembre, ha approvato un ordine del giorno presentato dal vicepresidente, dr. Giuseppe Pace, a sostegno della proposta di istituzione della facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università del Salento. L’ordine del giorno, nello specifico, riguarda l’insegnamento universitario medico a Brindisi per una maggiore efficacia del percorso di sanità territoriale extra-ospedaliera.

“Può essere questa – ha detto il vicepresidente della Provincia, Giuseppe Pace – una opportunità per la valorizzazione delle risorse professionali e strutturali del nostro territorio, per la crescita dei nostri giovani, futuri professionisti, per il miglioramento della qualità assistenziale, per lo sviluppo delle aziende impegnate nella ricerca ed assistenza sanitaria,”.

Di seguito il testo integrale dell’ordine del giorno

Premesso che l’Università del Salento ha proposto agli organi competenti l’istituzione di un corso di laurea in Medicina e Chirurgia, denominato MED TEC, con l’obiettivo di formare professionalità capaci di coniugare competenze mediche ed ingegneristiche;

CHE le motivazioni più profonde attengono al miglioramento del sistema sanitario regionale e, di riflesso, al miglioramento del benessere delle nostre comunità locali;

CHE la ricerca e la formazione costituiscono un valore aggiunto che incide positivamente sullo sviluppo delle competenze già presenti sul territorio e impatta in modo concreto sulla valorizzazione delle nuove generazioni;

CONSIDERATO che un corso di formazione medico come quello proposto dall’UniSalento permetterebbe a molti giovani delle province di Brindisi e Lecce di svolgere in loco la loro formazione universitaria e post universitaria, con evidenti vantaggi in termini di preservazione del reddito familiare;

CHE un polo universitario medico nelle province di Brindisi e Lecce potrebbe diventare elemento di attrazione per le circa 15.000 persone che ogni anno ricorrono a cure mediche in altri regioni del nostro Paese (mobilità sanitaria passiva);

CHE l’istituzione di tale percorso formativo consentirebbe il coinvolgimento dell’0Asl di Brindisi con l’Ospedale “Perrino” nonché delle realtà industriali (farmaceutiche) di ricerca (Cittadella della Ricerca di Brindisi) e di formazione (CIASU - Centro Alti Studi Universitari), già presenti sul territorio della provincia di Brindisi;

PRESO ATTO che la proposta di iniziativa ha riscontrato, tra gli altri, l’adesione dei seguenti enti, associazioni e sindacati

TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Impegna il Presidente della Provincia di porre in essere tutte le azioni idonee a sostenere la proposta di istituzione di un corso di laurea di Medicina e Chirurgia, denominato MED-TEC, anche nel territorio provinciale brindisino, mettendo a disposizione a tal fine le proprie risorse strutturali utili al compimento del percorso formativo.

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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, BOOM PESCE IN TAVOLA PER FESTIVITÀ FINE ANNO; DA POLPI (+20%) A VONGOLE (+28%) OCCHIO ALL'ORIGINE. A causa della pandemia il settore ha perso 30 milioni di euro di fatturato. Per le festività di fine anno ricadranno su pesce e molluschi le scelte gastronomiche dei pugliesi soprattutto per il cenone della vigilia di Capodanno, con la forte crescita della domanda dei molluschi, dai polpi (+20%) alle seppie (+11%) fino alle vongole (+28%), oltre a baccalà, cozze, mazzancolle, scampi, canocchie, cannelli, gallinelle e triglie. È l’analisi di Coldiretti Puglia, condotta in occasione delle feste che chiudono il 2020 segnato dall’emergenza Covid, dove crollano al contempo gli acquisti di pesce azzurro che fanno segnare un calo che varia dal -6% per le sarde al -12% fino al -15% per lo sgombro, di contro cresce il consumo di spigole del 7%.

"Le festività devono servire a riavvicinare i pugliesi al consumo di pesce locale che in Puglia paradossalmente è tra i più bassi d'Italia, nonostante sia una regione con oltre 800 chilometri di costa e una tradizione marinara molto forte. Occhio all'origine del pesce acquistato, con le insidie nel piatto come per il filetto di brosme spacciato per baccalà, uno dei piatti tipici della vigilia servito in umido o fritto", spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Quasi 8 pesci su 10 consumati in Italia sono stranieri spesso senza che i consumatori lo sappiano – denuncia Coldiretti Puglia - con il rischio che vengano spacciati per nostrani prodotti provenienti dall'estero che hanno meno garanzie rispetto a quello Made in Italy,.

La seconda ondata della pandemia ha causato il crollo delle attività di 20mila bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e 876 agriturismi in Puglia ha un effetto negativo a valanga sull’agroalimentare – denuncia Coldiretti Puglia - con una perdita di fatturato di oltre 680 milioni di euro per i mancati acquisti in cibi e bevande nel 2020, a partire proprio dal pesce, per cui è necessaria una robusta iniziazione di liquidità per fare in modo che aziende agricole, stalle e frantoi, cantine e le marinerie possano sopravvivere alle crisi.

“La situazione delle marinerie in Puglia è molto grave – denuncia il presidente Muraglia - per il crollo della domanda sui mercati italiani ed esteri a causa del Covid con l’azzeramento degli ordini, per la chiusura 7 giorni su 7 dei ristoranti. Vanno assolutamente aiutate a superare il momento di grande difficoltà con una perdita di valore di oltre 30 milioni di euro”, insiste Muraglia.

Tra i trucchi nel piatto più diffusi - continua la Coldiretti Impresapesca - ci sono anche il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissimi in quanto pericolosi per la salute. Un rischio confermato dai dati del Rassf, il sistema europeo di allerta rapido. Tra pesci e molluschi importati i più rischiosi per la presenza di metalli pesanti o per il parassita Anisakis o per escherichia coli e salmonella sono quelli provenienti da Spagna, Francia e Olanda.

E intanto la flotta peschereccia pugliese, denuncia Coldiretti, ha perso oltre un terzo delle imprese e 18.000 posti di lavoro, con un contestuale aumento delle importazioni dal 27% al 33%. Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni - rileva Coldiretti Puglia - in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni.

La produzione ittica derivante dall'attività della pesca è da anni in calo e quella dell'acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell'attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi, organizzando iniziative nei Mercati di Campagna Amica di Foggia e Brindisi che hanno come obiettivo la vendita diretta e la tracciabilità del pescato.

Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l'etichetta, che per legge deve prevedere l'area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per quanto riguarda il pesce congelato c'è l'obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell'alimento è accompagnata dalla designazione "decongelato".

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Se hai subito un infortunio, se pensi di avere una patologia di origine professionale o se vuoi un confronto sul diritto all’invalidità civile e alla pensione di inabilità, non aspettare, chiama i professionisti di EPACA Coldiretti per una consulenza gratuita e prenotare il tuo appuntamento per con i nostri consulenti medici nelle seguenti date:
Lunedì 04 gennaio ore 09:00 Recapito Apulia Diagnostic Mesagne
Giovedì 07 gennaio ore 09.00 Recapito Ambulatorio presso Studio dottor Giovanni Campana Via Carmine, 33 Brindisi
Giovedì 07 gennaio ore 15.30 Ufficio Provinciale Epaca di Brindisi
Lunedì 11 gennaio ore 09.00 Recapito Ufficio Coldiretti di Ostuni
Martedì 12 gennaio ore 15.30 Ufficio Zona Epaca di Mesagne
Lunedì 18 gennaio ore 15.30 Recapito Ufficio Coldiretti di Ceglie Messapica
Martedì 19 gennaio ore 09.30 Recapito Ufficio Coldiretti di San Pietro Vernotico
Martedì 19 gennaio ore 15.30 Ufficio Provinciale Epaca di Brindisi
Mercoledì 20 gennaio ore 09.00 Recapito Ufficio Coldiretti di Latiano
Giovedì 21 gennaio ore 15.30 Ufficio Zona Epaca di Fasano
Venerdì 22 gennaio ore 15.30 Recapito Ufficio Coldiretti di San Vito dei Normanni
Lunedì 25 gennaio ore 09.00 Recapito Ufficio Coldiretti di Francavilla Fontana
Mercoledì 27 gennaio ore 15.30 Recapito Cellino San Marco (consulente dott. Maurizio Conte)
Giovedì 28 gennaio ore 15.30 Recapito San Michele Salentino (commercialista dott. Michele Cordara)
Venerdì 29 gennaio ore 15.30 Recapito Erchie (commercialista dott.ssa Chiara Saracino)
Venerdì 29 gennaio ore 19:00 Recapito Uffici Coldiretti di San Pancrazio Salentino

Per ogni esigenza, siamo raggiungibili tutti i giorni, dalle ore 08.30 alle ore 13.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30, telefonicamente e tramite mail ai seguenti recapiti:
Ufficio Provinciale di Brindisi: dott.ssa Cristina Conte
mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 3337281426
Ufficio Zona di Mesagne: Sig.ra Tonia Manelli
mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 3316653620
Ufficio Zona di Fasano: dott.ssa Carla Maggi
mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 388 469 5163
Responsabile Provinciale Epaca: dott. Angelo Carluccio
mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 3386100945
Consulenti Medici: dott. Giovanni Campana, dott. Giuseppe Mitrotta
Consulente Legale: avv. Simonetta Galizia

Sezioni e Recapiti Comunali Epaca - Coldiretti dove puoi fissare un appuntamento con i nostri Operatori
Recapito di San Vito dei Normanni Via Donato Carbotti 15, tel 0831609062
Recapito di Ceglie Messapica Via Giovanni XXIII, 5 tel 0831379517
Recapito di Ostuni corso Vittorio Emanuele, 240, tel 0831339582
Recapito di Latiano Piazza Capitano D’Ippolito, 1 tel 0831721054
Recapito di San Pietro Vernotico Via Carrozzo, 5 tel 083101981302
Recapito di San Pancrazio Salentino Via San Pasquale, 7 tel 0831666541
Recapito di Francavilla Fontana Via Regina Elena, 40/42 tel 0831853205

Oria. Sorpreso con un bastone mentre si reca dai vicini infastidito dai rumori, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Oria, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 51enne del luogo per porto ingiustificato di arma bianca. In particolare, l’uomo, la sera del 25 dicembre, è stato controllato a piedi in una via del centro abitato, con in mano un bastone in legno della lunghezza di 60 cm., mentre si recava a casa dei vicini, infastidito dai rumori provocati, al fine di farsi giustizia da solo. L’arma bianca è stata sottoposta a sequestro.

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Francavilla Fontana. Positiva al Covid–19, viola l’isolamento fiduciario, denunciata. I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà una 32enne del luogo, per violazione degli obblighi di isolamento fiduciario. La donna, nonostante l’isolamento fiduciario per la positività al Covid-19, nella serata del 27 dicembre è stata rintracciata fuori dalla sua abitazione, senza giustificato motivo.

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A tracciare un bilancio del Vaccine Day a Brindisi, il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone: “la sensazione è quella di uscire da un tunnel e di poter riprendere la vita nelle nostre mani. Il percorso è ancora lungo, ma grazie al vaccino potremo lasciarci alle spalle questa pandemia”.

“Un segnale dal forte valore simbolico - dice ancora Pasqualone - è venuto da tutti gli operatori sanitari che si sono vaccinati contro il Covid: il presidente dell’Ordine dei medici, Arturo Oliva, il segretario regionale della Federazione dei medici di famiglia, Donato Monopoli, il segretario provinciale della Federazione dei pediatri, Francesco Gianfredi. Ringrazio loro e tutti quelli che hanno avviato questo percorso”.

Quindici sono i vaccini somministrati al Di Summa, quaranta al Perrino e venticinque nella Rssa Sancta Maria Regina Pacis di Fasano.

Il Direttore Sanitario Andrea Gigliobianco aggiunge: il lavoro di squadra ha permesso di gestire in sicurezza tutte le fasi: dal trasporto alla preparazione alla somministrazione del vaccino. La sfida che ci attende ora è quella della maggiore copertura vaccinale della popolazione che ci permetterà di tornare a dedicare tutte le energie che occorrono alla gestione delle tante patologie diverse dal Covid.

“Ieri a fine giornata – spiega il direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl, Stefano Termite - i nomi degli 80 soggetti sottoposti alla vaccinazione contro il Covid sono stati inseriti nell’anagrafe nazionale vaccini del Ministero della Salute, attraverso il sistema gestionale Giava. Nei prossimi giorni arriveranno altre dosi per vaccinare in primo luogo gli operatori sanitari di ospedali e territorio, e il personale e gli ospiti delle residenze assistenziali. In altre parole, copriremo con il vaccino chi porta assistenza agli ammalati e i soggetti che con un’infezione da Coronavirus rischiano di più per età avanzata o comorbilità. Il mio ringraziamento – prosegue Termite - va al gruppo dell’ambulatorio vaccinale, la nostra “équipe zero”: i medici Giulia Calabrese, Maria Grazia Giurgola e Antonella Maci, l’infermiera Patrizia Zuppetta, gli assistenti sanitari Elita Mastrovito, Dalila Piccinno, Damiano Rochira, Andrea Zizzi”.

“Una partenza importante – dice il direttore del Dipartimento di Cure primarie della Asl, Angelo Greco – perché adesso abbiamo gli strumenti per affrontare in maniera decisiva la pandemia. L’obiettivo è quello di riuscire prima dell’estate, o al massimo in autunno, a raggiungere una copertura significativa della popolazione per liberarci di tutti quei vincoli che costringono i rapporti sociali e l’economia a rallentare. Quello che emerge è un clima diverso, di grande collaborazione tra sanitari e utenti: insieme si può vincere questa battaglia”.

“Questo vaccino – aggiunge il direttore del Dipartimento Area medica, Pietro Gatti – è basato su tecnologie che conosciamo da trent’anni e che la ricerca potrà, in un futuro non tanto lontano, utilizzare per la cura dei tumori. Il 27 dicembre è una giornata memorabile per il suo

significato e per il messaggio di speranza che porta con sé: cancellare quel virus che ha stravolto le nostre vite e ha creato problemi di ogni tipo, economici e sanitari, e ritornare alla vita normale”.

Il direttore dell’Unità operativa di Oncologia, Saverio Cinieri, annuncia che “nei prossimi giorni usciranno le raccomandazioni Aiom, la società di oncologia medica: i pazienti oncologici sono soggetti fragili e così come è importante vaccinarsi l’influenza è necessario farlo contro il Covid. Vaccinatevi perché questa pandemia la dobbiamo sconfiggere tutti insieme”.

Il direttore del reparto di Malattie infettive, Domenico Potenza, sottolinea che questo è “un vaccino che tutti devono fare per raggiungere l’immunità di gregge e superare questa notte buia che ci sta attanagliando da dieci mesi”.

“Non abbiamo tante armi a disposizione – dice Antonio D’Autilia, responsabile del Pronto Soccorso del Perrino – e ogni strumento per vincere questa battaglia diventa indispensabile”.

“L’impegno a livello internazionale - mette in evidenza il direttore di Pneumologia dell’ospedale di Ostuni, Pierluigi Pietro Bracciale - ha portato in tempi record alla creazione di questo vaccino. Invito tutti a non abbassare la guardia e a mantenere le regole per la prevenzione del contagio".
termite stefano dic20

Si tratta di un importante risultato reso possibile grazie alla collaborazione tra Comune; personale medico, infermieristico e sanitario, tramite adesione volontaria; scuole del territorio e Asl. Lo screening è stato programmato in considerazione del rientro a scuola in presenza previsto per giovedì 7 gennaio.
 
L’intervento consentirà di effettuare uno screening sugli alunni e studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Mesagne e su tutto il personale che opera negli istituti scolastici. Si comincia sabato 2 gennaio e si proseguirà nei giorni 3, 4, 5 e 6 gennaio. I test saranno eseguiti la mattina dalle 9 alle 13 e il pomeriggio dalle 15 alle 19, negli spazi che saranno indicati alle famiglie dalle scuole. Nel caso di positività al test, la Asl effettuerà immediatamente il tampone molecolare, secondo le procedure previste.
 
L’iniziativa prevede il coinvolgimento volontario di personale medico, infermieristico e sanitario, che potrà comunicare la propria disponibilità con richiesta da inoltrare entro le ore 12.00 del 30 DICEMBRE 2020 al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., riportando la dicitura: “AVVISO PUBBLICO REPERIMENTO PERSONALE MEDICO E SANITARIO VOLONTARIO PER SCREENING DESTINATO ALLA POPOLAZIONE SCOLASTICA SARS –COV 2 ”. 
I volontari della Protezione Civile e dell’associazione “Croce Amica” saranno presenti durante lo svolgimento dei test al fine di garantire il rispetto delle norme anti-Covid. 
 
Mercoledì 30 dicembre alle ore 16, presso l’Auditorium del Castello di Mesagne, è previsto un momento di formazione nel quale saranno coinvolte le figure impegnate nelle attività di screening. Interverrà il dott. Stefano Termite, direttore del servizio di Igiene e Sanità pubblica dell’Asl di Brindisi.

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Sembra proprio che neanche la pandemia, il lockdown e tutte le limitazioni di movimento previste dal Dpcm per contenere la diffusione del Covid19 abbiano fermato i botti illegali, almeno a giudicare dalla quantità di notizie di sequestri di fuochi che stanno uscendo in questi giorni, l'ultima questa mattina: 200 chili di 'botti' illegali sequestrati a Cagliari dalla Polizia di Stato. Per questo l'Ente Nazionale Protezione Animali ha stilato una serie di consiigli da seguire per aiutare i nostri animali a vivere al meglio questo momento così traumatico per loro. Il 45% dei cani, infatti, quando sente i fuochi di artificio mostra segni di paura, atteggiamenti di ansia, panico o fuga. Ma cosa può succedere davvero ai nostri animali? Cosa possiamo fare o non fare per aiutarli?

Cosa puoi fare prima e durante la notte di Capodanno?

-Innanzitutto verificare che il microchip del pet sia leggibile dal veterinario.

- È anche una buona idea attaccare una medaglietta di identificazione al collare.

- Assicurati che la tua casa e il tuo giardino siano il più possibile a prova di fuga.

- Assicurati che tutte le porte e le finestre siano chiuse saldamente.

- Se possibile, controlla che il tuo cane non abbia accesso alle porte che conducono all'esterno, specialmente quando le persone entrano o escono da casa.

- Proteggi eventuali vie di fuga nel vostro giardino, per ogni evenienza, e assicurati che tutti in casa sappiano che devono essere veloci per aprire e chiudere

Come mantenere il cane sicuro e calmo durante i fuochi d'artificio? I consigli della esperta cinofila Enpa, Giusy D’Angelo

-Tienilo dentro: anche se il tuo cane trascorre la maggior parte del suo tempo all'aperto, portalo dentro durante i fuochi d'artificio. Questo gli impedirà di fuggire quando si sente spaventato, il che può metterlo in pericolo.

-Crea uno spazio sicuro: se il tuo cane è abituato alla cuccia, rendi disponibile la sua cuccia, poiché probabilmente è già uno spazio sicuro per lui. Altrimenti, mettilo in un bagno o in un'altra piccola stanza con musica classica ma ancor meglio sarebbe usare audiolibri, è stato dimostrato che ascoltare la voce umana con una corretta cadenza induce i cani a regolare respirazione e battiti cardiaci (scarica il nostro audiolibro :undefined ) o rumori neutri per aiutare a soffocare il boom dei fuochi d'artificio. Arricchisci la sua stanza con oggetti che creino un ambiente tridimensionale dove lui può mostrare il suo bisogno. Mettersi sopra la cuccia, nascondersi sotto le coperte o afferrare un gioco può farlo sentire maggiormente a proprio agio. Puoi incrementare il benessere attraverso gli odori per cui, oltre a contaminare la stanza con odori che conosce e lo rende sicuro, aggiungi odori nuovi che stimolino un’attività olfattiva mirata alla serenità.

-Prova un cappotto aderente: avvolgenti, gilet e cappottini aderenti esercitano una leggera e costante pressione. Molti cani lo trovano rilassante e calmante. È’ possibile che tali prodotti siano di aiuto in altre situazioni che inducono ansia, come i temporali.

Cosa può succedere ai nostri animali durante i botti? I consigli di un veterinario, Meir Levy:

Per gli animali – spiega il dott. Meir Levy, veterinario dell’Enpa nazionale, è un momento davvero drammatico. I rumori ma anche le luci improvvise possono spaventare moltissimo e creare delle vere e proprie crisi di panico. Sono diversi i cambiamenti che possiamo notare a livello fisico: iperventilazione (il cane respira a fatica), tachicardia (il battito accelerato) e in alcuni casi anche sciallorea, ovvero ipersalivazione, e tremori muscolari”.

Cosa fare? “Sicuramente – continua Meir Levy - occorre preventivamente chiudere tutte le finestre. In caso di attacco di panico del nostro animale spegnere anche le luci ed evitare ulteriori suoni alti (anche televisione o musica). Cercare di stargli vicino ma ricordare che in questo stato di grande agitazione l’animale può essere mordace”.

Come prevenire? “Esistono dei cicli di calmanti naturali – aggiunge il dott. Levy - che si possono iniziare anche qualche giorno prima e che hanno grandi effetti benefici. Sono integratori, quindi possono essere assunti da animali di tutte le età senza problemi. In questo caso è bene quindi rivolgersi al proprio veterinario in anticipo per farsi consigliare la terapia più adatta al cane”.

Cinque motivi per cui i cani hanno paura dei fuochi d'artificio

1. Sono rumorosi

La maggior parte dei fuochi d'artificio emette un suono forte. I cani hanno un udito più acuto rispetto agli umani, quindi quei forti boom, crepitio e fischi sono allarmanti. I cani non sono soggetti predatori ma anche predati Questo comporta delle reazioni d’origine istintiva che inducono il cane a fuggire o manifestare comportamenti di autodifesa o addirittura a comportamenti di autolesionismo o distruzione.

2. Non è solo il suono dei fuochi d'artificio che può causare angoscia ai cani, è anche la luce e i lampi nel cielo. Lascia le luci accese all'interno per ridurre anche l'impatto dei flash. Non dimenticare che il primo senso del cane per la valutazione ambientale è la vista, che innesca una risposta comportamentale del cane

3. Sono imprevedibili

Quei petardi arrivano senza preavviso. I rumori forti e le luci lampeggianti suonano e sembrano ogni volta diversi. Inoltre, arrivano a intervalli diversi, quindi i cani riescono ad abituarsi.

4. Rappresentano una minaccia

Il rumore e l'imprevedibilità dei fuochi d'artificio portano molti cani a percepirli come una minaccia. Ciò innesca la loro risposta di lotta o fuga. Il cane può abbaiare ai rumori o cercare di scappare e nascondersi. Può anche mostrare altri segni di ansia: irrequietezza, respiro accelerato, pianti.

5. I fuochi d'artificio fanno sentire i cani intrappolati

I fuochi d'artificio sono inevitabili. Quindi, se i rumori innescano la risposta di fuga del tuo cane, proverà a scappare dalla minaccia. Sfortunatamente, spesso non c'è nessun posto dove andare che lo tenga al riparo da quel fortissimo rumore dunque il cane inizia a provare ansia e si sente in trappola, senza possibilità di scampo.

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Un minimo barico, centrato sullo Ionio, determina ancora tempo perturbato sul Meridione italiano e sul Molise, con venti forti settentrionali su gran parte del territorio, che causeranno un ulteriore calo delle temperature. Da alcune ore anche la provincia di Brindisi è sferzata da raffiche di vento che possono raggiungere i 70 chilometri orari. Fino alle ore 20 la Protezione civile regionale ha dichiarato parte della Puglia "Allerta meteo arancione". Nella giornata di domani è sempre previsto vento, ma con intensità minore. 

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 28 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 4.147 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 645 casi positivi: 219 in provincia di Bari, 30 in provincia di Brindisi, 18 nella provincia BAT, 269 in provincia di Foggia, 86 in provincia di Lecce, 16 in provincia di Taranto, 4 residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 47 decessi: 16 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT, 4 in provincia di Brindisi, 18 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.012.689 test.

31.533 sono i pazienti guariti.

53.157 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 87.084, così suddivisi:

33.560 nella Provincia di Bari;

9.960 nella Provincia di Bat;

6.281 nella Provincia di Brindisi;

19.381 nella Provincia di Foggia;

6.781 nella Provincia di Lecce;

10.536 nella Provincia di Taranto;

501 attribuiti a residenti fuori regione;

84 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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