Redazione

Dopo oltre due mesi di lavoro la vendemmia 2022 in provincia di Brindisi può dirsi conclusa. Il bilancio, nonostante le avversità atmosferiche della primavera-estate, può dirsi più che soddisfacente, almeno pensando alle previsioni grigio-scure di alcuni mesi fa. Una vendemmia, quindi, a cinque stelle con un prodotto sano e di buona gradazione. Facile prevedere che i vini che si produrranno saranno di un’eccellente qualità. Si svendemmia_2022_7.jpgpera solo che questa particolarità sia riconosciuta economicamente sui mercati nazionali e internazionali che i vini raggiungeranno tra qualche mese.

Nonostante ciò per le aziende la campagna di commercializzazione si prevede piuttosto difficile a causa dei costi di produzione che sono aumentati in maniera vertiginosa. Dunque, la vendemmia 2022 volge al termine tra luci ed ombre e con tantissimi spunti di riflessione. Sicuramente è stata una vendemmia caratterizza da diversi fattori. Innanzitutto c’è stata una buona qualità del prodotto, con grado Babo mediamente intorno ai 20 gradi. Il secondo fattore è stato la minor produzione registrata nelle cantine sociali, confronto allo scorso anno di circa il 15-20%, ma non in tutte le zone poiché quelle a sud della provincia hanno avuto, sostanzialmente, le medesime quantità dello scorso anno.vendemmia_2022meccanizzata_4.jpg

Il terzo fattore che ha caratterizzato la vendemmia 2022 è stato l’aumento dei costi di produzione, del gasolio agricolo che ha raddoppiato il prezzo, dall’azoto con un più 200%, dei fitofarmaci che sono aumentati mediamente del 170%, con l’energia elettrica del 300%. Infine, il quarto fattore è dato dal prezzo di vendita delle uve che si è mantenuto piuttosto basso. Inferiore sia ai prezzi del 2021 sia del 2020. Dati, e lamentele, che sono stati raccolti andando in giro tra le varie cantine sociali della provincia di Brindisi che, in questi giorni, sono alla prese con un turbinio di lavoro tra fermentazione, travasi, svinature e sfecciature. A Mesagne c’è la cooperativa della Riforma Fondiaria con il vice presidente, Emanuele Guglielmi, che ha tenuto a sottolineare: “Abbiamo concluso i lavori vendemmiali da qualche giorno e stilando un primo bilancio possiamo dire di aver prodotto un 15% in meno dello scorso anno. Nonostante ciò siamo soddisfatti poiché abbiamo ottenuto un grado Babo medio di oltre 20 gradi. Purtroppo resta il grosso problema dei costi.guglielmi_emanuele_vendemmia_22.jpgvendemmia_2022.jpg

Quest’anno le uve si sono vendute mediamente a 35 euro al quintale. Chi ha avuto una produzione di circa 150 quintali per ettaro ha coperto a malapena le spese”. Poi il vice presidente ha aggiunto: “Chi, in estate, ha irrigato i vigneti ha sostenuto un costo aggiuntivo per ettaro di mille euro, chi ha vendemmiato le uve manualmente ha spesso mediamente 700 euro a ettaro. Pertanto la situazione è tragica. Se a tutto ciò aggiungiamo che il mercato è completamente fermo si comprende che il nostro futuro è nero”. Oronzo Pati è il presidente delle Cantine di San Pancrazio. “Sostanzialmente – ha detto - abbiamo prodotto gli stessi quantitativi dello scorso anno con una buona qualità e abbiamo ottenuto un grado Babo medio di 19,50”. Anche lui ci ha confidato che “il mercato del vino è completamente fermo. Fortunatamente – ha proseguito abbiamo una rete di vendita in Puglia che ci permette di esitare il nostro prodotto sia sfuso sia in bottiglie”. L’Agricola latianese è guidata dal presidente, Giuseppe Schiena. “Per fortuna - ci ha spiegato – non abbiamo subìto il calo di produzione preventivato a inizio delle operazioni vendemmiali. Anche noi abbiamo avuto un prodotto eccellente con una gradazione Babo media di 19 gradi. In ogni modo dobbiamo lamentare una stagnazione del mercato che ci preoccupa non poco”.vendemmia_2022_6.jpg

A San Donaci la Cantina sociale ha concluso la vendemmia “in maniera tranquilla”, ci ha confermato il presidente Marco Pagano: “È stata un’annata ottima perché il prodotto ha tenuto bene alle avversità climatiche al cui termine le uve vendemmiate sono risultate sane, prive di difetti o inquinanti vari. Abbiamo ottenuto una gradazione Babo media di 19,50. Pertanto avremo una buona qualità di vino”.vendemmia_2022meccanizzata_1.jpg

 

de miccolis angelini filippoLa vendemmia che si appena conclusa è stata, forse, la più difficile degli ultimi decenni. La causa di questo fiume di criticità le spiega il presidente provinciale di Coldiretti, Filippo De Miccolis Angelini.

Presidente la vendemmia 2022 si è aperta con la vendita delle uve a prezzi molto bassi.

“I prezzi delle nostre uve Igp, spesso inferiori ai 50 euro, rivelano che la logica che ha prevalso quest’anno è stata quella della speculazione passando, in meno di un anno, da una folle corsa al vino, soprattutto Primitivo, disancorata da una premialità legata alla qualità, a dei prezzi che non coprono i costi di produzione. Forse si è creduto che bastasse affibbiare il brand Puglia su di una etichetta per creare mercati infiniti e che essi potessero assorbire qualsiasi quantità disancorata dalla qualità ed a prescindere da qualsiasi strategia di valorizzazione del prodotto e del territorio”.

Questa politica speculativa ha inciso anche sulle eccellenze vinicole del territorio.

“Certamente. La verità è che si è scelta la via più semplice e di massa, svilendo eccellenze produttive come il Primitivo ed il Negroamaro, sacrificandole sull'altare delle offerte da scaffale, penalizzando pesantemente le dop, le doc, i bio e le produzioni di qualità”.

Pertanto le nostre aziende sono andate in crisi.

“I grandi player del vino hanno fiutato l'affare Puglia e si è venduto a pochi euro il sacrificio di un anno di lavoro di un intero comparto agricolo e di migliaia di famiglie di agricoltori che oggi sono nella disperazione”.

Il settore vitivinicolo ha, quindi, dimostrato poca maturità e soprattutto l'incapacità di vendere e valorizzare il proprio vino.

“Proprio così, non abbiamo saputo valorizzare il nostro capitale locale dato dal territorio, dal paesaggio, dalle tradizioni e dalla gastronomia. Con un insostituibile capitale umano che è la nostra grande tradizione agricola”.

Presidente il futuro è, pertanto, tutto nella valorizzazione del prodotto.

“Si. Il futuro è nella valorizzazione della distintività, nel recupero dello spirito cooperativistico e la tutela della filiera a partire dall'anello più debole, ma da cui parte tutto, quello della produzione in campo, dai vigneti che disegnano un paesaggio, che curano il territorio e lo rendono fruibile per il settore turistico, di quell'agricoltura che sa essere racconto, combinando varietà tradizionali e terroir, caratterizzando con autenticità e qualità il prodotto sul mercato. Bisogna mettere in campo un vero sforzo per valorizzare quell'agricoltura, che spesso è sì al centro del marketing del vino, ma che in realtà non interessa a nessuno, anzi, alla prima difficoltà è la prima che viene affossata e sulla quale si cerca di scaricare il macigno di uno scenario economico complesso”.

Gli aumenti dei costi partono prima di tutto in campo: gasolio agricolo, fitofarmaci, energia per l'irrigazione, materie prime, scarsità di manodopera, problemi che affliggono prima di tutto chi produce.

“L'agricoltore non può governare l'ingresso del prodotto sul mercato, una volta che il frutto è maturo deve raccogliere, non può attendere, e questo chi specula lo sa bene.  Per fare una vigna che dia un buon vino ci vogliono anni, investimenti, sacrifici e tanto sudore. A svendere un territorio basta un'annata. Primitivo, Negroamaro, Susumaniello sono per noi una forza trainante per un riscatto economico e sociale di interi territori, che non hanno altre carte da giocarsi. Questo settore ha bisogno di controlli, di strategia e pianificazione, di investimenti in qualità e progetti di filiera, di marketing territoriale e turismo sostenibile. Il vino pugliese deve essere vincente in campo, altrimenti sarà l'ennesima occasione persa e rimarrà solo degrado e disoccupazione”.vendemmia_2022_4.jpg

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Le Commissioni I e IV della Regione Puglia in seduta congiunta, presieduta da Francesco Paolicelli, hanno esaminato ed approvato all’unanimità i provvedimenti legislativi d’iniziativa consiliare e di governo, contenenti le misure di contenimento dei costi energetici attraverso le compensazioni territoriali. 

In particolare, con la proposta di legge, di cui è primo firmatario il capogruppo della Lega Davide Bellomo, facendo leva sulla disponibilità manifestata dai vertici delle multinazionali TAP e SNAM, di  ristorare il territorio pugliese, a riparazione del danno paesaggistico inferto, mediante interventi risarcitori, si intende procedere alla stipula di accordi di compensazione ambientale con le compagnie energetiche operanti nella Regione Puglia, al fine di riconoscere ai residenti del territorio regionale, agevolazioni per il consumo di gas e/o energia, mediante misure che regolamentino la concessione del rimborso. 

La proposta legislativa a firma Fabiano Amati (Pd) ha invece l’obiettivo di accogliere la possibilità offerta dalla legge statale n. 239 del 2004 (Legge Marzano), di disporre compensazioni territoriali derivanti dal gasdotto Tap e trasferirli in natura di sconto sulle bollette del gas delle famiglie pugliesi. E per questi motivi, tenuto conto della mancata corresponsione di qualsiasi forma d’indennizzo anche a titolo di riequilibrio per concentrazione d’attività, impianto e infrastruttura a elevato impatto territoriale, di contenere il costo del gas sostenuto dalle famiglie pugliesi, mettendo a carico della società proprietaria o gestrice del gasdotto Trans-Adriatic Pipeline-TAP e delle società proprietarie o gestrici delle reti di trasporto nazionale in esercizio, le misure di compensazione e riequilibrio territoriale previste dalla legge nazionale.  Poi, circa i beneficiari e le modalità di distribuzione delle compensazioni, si prevede lo sconto diretto nelle fatture delle utenze domestiche, attraverso una modalità concordata dagli stessi protagonisti della catena di approvvigionamento e distribuzione del gas.

In ultimo, il disegno di legge in materia di incentivazione alla transizione energetica, prevede che, qualora ricorrano i presupposti previsti dalla normativa vigente, ossia la sussistenza di concentrazioni di attività in grado di determinare un impatto territoriale, siano dovute misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale a carico dei proponenti, dei produttori e dei gestori di impianti e infrastrutture energetiche presenti sul territorio pugliese. La tipologia e l’entità delle misure è poi definita in appositi accordi con tali soggetti, a seguito degli opportuni negoziati che la Giunta regionale è delegata a effettuare, sentiti gli enti pubblici territoriali e gli enti locali territorialmente interessati, perseguendo l’obiettivo fondamentale di ridurre le ripercussioni negative delle infrastrutture e degli impianti sul territorio, di garantire il miglioramento della sostenibilità ambientale di immobili e infrastrutture pubbliche, di promuovere il risparmio energetico e la riconversione verso l’impiego diffuso di fonti energetiche rinnovabili. Per la migliore riuscita dei negoziati, si prevede inoltre, che i proponenti, i produttori e i gestori di impianti e infrastrutture energetiche presenti sul territorio pugliese rendano accessibili alla Regione i dati annuali sui volumi di produzione e sui costi commerciali applicati. 

Iniziano i lavori di realizzazione delle piste ciclabili nei quartieri Centro, Commenda, Santa Chiara e Sant’Angelo. Cominciano i lavori per la realizzazione di piste ciclabili verso il centro della città.

Il progetto dell’amministrazione comunale che coinvolge i quartieri Centro, Commenda, Santa Chiara e Sant’Angelo si era posizionato al settimo posto del bando del Ministero dell’Ambiente relativo al Programma di Incentivazione della Mobilità Urbana Sostenibile (PrIMUS), aggiudicandosi 600 mila euro.

Il percorso, costruito per favorire gli spostamenti urbani casa-scuola e casa-lavoro, comincia dalla stazione centrale ferroviaria e si dirama in due piste ciclabili: una diretta verso piazza Cairoli, da cui inizia la zona pedonale e la zona a traffico limitato, e l’altra che a partire da via Tor Pisana si dirama verso la periferia ed in particolare verso il quartiere Commenda.

Gli interventi di realizzazione della pista saranno effettuati per blocchi, si parte da via Palmiro Togliatti per proseguire in tutti gli altri quartieri inseriti nell’itinerario, fino a febbraio 2023.

Durante i lavori in via Palmiro Togliatti è fatto divieto di sosta su ambo i lati, inoltre entrambi i viali sono interessati dal restringimento della carreggiata.

“È una grande novità per Brindisi la presenza di una pista ciclabile nei quartieri centrali della città, questo permetterà di recarsi a lavoro, a scuola o in stazione in maniera sostenibile e in sicurezza. Brindisi risponde bene a stimoli nuovi e innovativi, è stato un successo il noleggio dei monopattini elettrici e siamo certi che questa nuova infrastruttura sarà accolta positivamente”, dichiara il sindaco Riccardo Rossi.

“Abbiamo ottenuto diversi finanziamenti per la realizzazione di piste ciclabili in città, sulla costa e di collegamento con l’aeroporto per un totale di 1,7 milioni di euro. Partiamo dal progetto premiato dal programma ministeriale PrIMUS che rende sostenibile la mobilità dal centro della città verso luoghi di lavoro e scuole di diversi quartieri: Commenda, Santa Chiara e Sant’Angelo, proiettando Brindisi verso una dimensione più europea”, commenta il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici Elena Tiziana Brigante.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

“I consorzi industriali di Lecce e Brindisi hanno perso un finanziamento complessivo di 19 milioni di euro per opere pubbliche nelle zone industriali, finanziate con il fondo di sviluppo e coesione 2014-2020. Quasi tre anni senza bandire le gare, usando Covid e guerra per giustificare e nascondere  l’inerzia. E nel frattempo gli operatori esercitano le loro attività privi di importantissime opere di urbanizzazione, tipo acqua e fogna. Spero ora nel noto e apprezzato impegno dell’assessorato regionale allo sviluppo economico per recuperare nuove risorse e realizzare le opere, e invito i soci dei Consorzi industriali a verificare l’efficienza dell’assetto manageriale, senza alcuna accondiscendenza”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“Non è da paese civile ritrovarsi dopo tre anni in una situazione di stallo generalizzato, nell’attesa di conoscere lunedì prossimo la situazione dell’Asi di Bari. Ecco comunque il dettaglio.

Asi Brindisi, finanziamenti persi per euro 9.702.858,88, di cui: completamento della viabilità a servizio dell'agglomerato industriale di Ostuni per euro 1.038.850,10; interventi per la ristrutturazione ed ampliamento della fognatura pluviale nell'agglomerato industriale di Brindisi per euro 1.700.000; miglioramento del servizio di produzione e distribuzione Acqua industriale dall'invaso del Cillarese per euro 1.950.000; realizzazione del tronco di adduzione idrica, primo anello di distribuzione e parti della viabilità di PRT a servizio dell'agglomerato industriale di Fasano sud per euro 2.999.113,57; copertura con pannelli fotovoltaici di parte delle vasche di accumulo delle acque trattate dell'impianto di trattamento acque dell'invaso del Cillarese per euro 1.215.527,21.

Asi Lecce finanziamenti persi per euro 9.200.000, di cui: captazione e trattamento delle immissioni in atmosfera, nell'impianto di depurazione a servizio dell'agglomerato industriale Lecce-Surbo per euro 1.100.000; captazione e trattamento delle immissioni in atmosfera, nell'impianto di depurazione a servizio dell'agglomerato industriale di Galatina/Soleto e miglioramento qualità ambientale per mezzo di infrastrutture verdi - GALATINA SOLETO per euro 1.200.000; completamento delle opere di urbanizzazione primaria (viabilità, pubblica illuminazione, rete fognaria nera ed impianto di sollevamento, rete idrica) (completamento) e implementazione di infrastrutture verdi – GALLIPOLI per euro 2.300.000,00; captazione e trattamento delle immissioni in atmosfera, nell'impianto di depurazione a servizio dell'agglomerato industriale di Nardò/Galatone - NARDÒ/GALATONE per euro 1.000.000; rifunzionalizzazione e messa in sicurezza della viabilità principale di spina (completamento) - MAGLIE/MELPIGNANO per euro 500.000; realizzazione di accessi dalla e sulla SS 16 con relative corsie di accelerazione e decelerazione (completamento) - MAGLIE/MELPIGNANO per euro 300.000; rifunzionalizzazione e messa in sicurezza dell’intera rete di fognatura nera a servizio dell’Agglomerato industriale di Lecce – Surbo per euro 1.800.000; messa in sicurezza e la rifunzionalizzazione dell’intero collettore principale di fognatura nera a servizio dell’Agglomerato industriale di Galatina – Soleto per euro 500.000; completamento della rete idrica e fognante e l’implementazione di infrastrutture verdi a servizio dell’agglomerato industriale di Nardò – Galatone per euro 500.000.”

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Coordinata  dal presidente Mauro Vizzino - presenti l’assessore alla Salute, Rocco Palese ed il Direttore del Dipartimento, Vito Montanaro -la Terza Commissione consiliare  ha cominciato l’esaminato, in sede referente, della Proposta di Legge  di modifica alla l.r.  13/19 sulla riduzione delle liste d’attesa,  sottoscritta dai consiglieri Amati, Vizzino, Tutolo, Campo, Mennea e Mazzarano.
Cinque  gli articoli che compongono l’articolato, che, sostanzialmente, sottopongono ad ulteriore “ stretta” le misure  adottate  dal Consiglio regionale il 28 marzo del 2019, con la legge n. 13.

In dettaglio:

-Con l’articolo 1, si  prevede la decadenza dei Direttori generali qualora non eseguano (entro trenta giorni dall’entrata in vigore della nuova legge) le attività previste dalla legge vigente;

-L’articolo 2 prevede invece  la sospensione dell’ALPI ( l’attività intramuraria a pagamento) se si registrassero tempi di attesa per le prestazioni istituzionali superiori a più di cinque giorni rispetto a quelle erogata in ALPI.

Contemporaneamente, il Direttore generale  dovrebbe provvede ad impartire al responsabile della specialità sottoposta a sospensione ulteriori istruzioni, anche integrative o in deroga all’atto aziendale, per ridurre i tempi d’attesa nel regime istituzionale.

-La sospensione dell’ALPI   viene  invece revocata  in base a quanto contenuto nell’art.3- se i tempi d’attesa in regime istituzionale risultano riallineati allineati con quelli in regime ALPI che determinarono la sospensione.

-L’articolo 4 disciplina l’attività “libero professionale intramuraria allargata”   che potrà essere autorizzata solo con un provvedimento specifico del Direttore generale    che  attesti in modo dettagliato la carenza di spazi e attrezzature all’interno dell’intera struttura sanitaria ove opera il dirigente medico richiedente, corredato dal parere obbligatorio e vincolante del direttore sanitario di presidio.

- Norme transitorie, invece, nell’articolo 5.

Al dibattito  sono intervenuti, oltre al primo firmatario, i consiglieri: Gabellone; Perrini; Parchitelli; Galante ( che ha chiesto  un tavolo istituzionale tecnico-politico che  coadiuvi  nell’individuazione delle misure più opportune), Di Gregorio.
Sostanzialmente  positivo il parere anche dell’assessore alla Salute, Rocco Palese, che ha  sollecitato  l'audizione, per favorire il “ metabolizzare” delle nuove norme, anche le Organizzazioni sindacali dei Medici e delle professioni sanitarie.Il presidente Vizzino ha annunciato le audizioni stesse sin dalla prossima  seduta prevista per lunedì 17 ottobre.

La Commissione  ha poi  terminato l’audizione  del dott. Antonio Calabrese, ascoltato sul tema dell’Autismo, che ha  depositato  una  relazione dettagliata di quanto fatto, per le valutazioni della Commissione.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Apulia Film Commission: assemblea dei soci nomina cda.  In data odierna lassemblea di Apulia Film Commission ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione: Giuseppe Savino, presidente; Francesco Murianni e Luciana Cazzolla componenti. Il Presidente e i componenti sono dirigenti interni alle Amministrazioni e avranno il compito di assicurare la continuità della gestione ordinaria, revisionare i regolamenti interni di organizzazione e funzionamento, redigere un nuovo testo di Statuto della Fondazione.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Grande successo per la squadra di ciclismo MTB Wild team Mesagne alla "Marathon degli spartani" disputata a taranto. Si diistinguono fra gli oltre 400 iscritti 5 atleti della squadra Wild team Mesagne Rizzo Davide si Classifica 37°e 7° di categoria - Contessa Marcello 57°e 6° di categoria

Zippo Fabio 54°e 11° di categoria - Taurisano Daniele 154°e 23°di categoria e Cosimo Chirone mentre transitava in 23°posizione commette un errore proprio a fine gara sbagliando il percorso quindi gara falsata per lui.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

 

Dati del giorno: 10 ottobre 2022

510
Nuovi casi
4.849
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 212
Provincia di Bat: 30
Provincia di Brindisi: 58
Provincia di Foggia: 34
Provincia di Lecce: 128
Provincia di Taranto: 34
Residenti fuori regione: 13
Provincia in definizione: 1
12.786
Persone attualmente positive
134
Persone ricoverate in area non critica
5
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.490.661
Casi totali
12.800.541
Test eseguiti
1.468.768
Persone guarite
9.107
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 480.557
Provincia di Bat: 127.971
Provincia di Brindisi: 141.048
Provincia di Foggia: 210.448
Provincia di Lecce: 307.519
Provincia di Taranto: 202.279
Residenti fuori regione: 15.759
Provincia in definizione: 5.080

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

 

L'ufficio Ecologia della città di Mesagne informa che a partire da domani, martedì 11 ottobre 2022, e fino al prossimo venerdì 14 ottobre, l’intero territorio, le scuole e gli immobili comunali saranno interessati dai programmati interventi di derattizzazione.

L’ufficio informa, inoltre, che a partire dalla tarda serata di venerdì 14 ottobre, e fino alle prime ore del giorno successivo, tutto il territorio comunale sarà interessato dai programmati interventi di disinfestazione adulticida contro mosche e zanzare. Nel corso di tali interventi si consiglia di:

mantenere chiuse porte e finestre con affaccio diretto su strada;
non lasciare animali domestici e biancheria nei giardini e sui balconi delle abitazioni;
non conservare all’esterno frutta, verdura o altri generi alimentari.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

UVA DA TAVOLA: COLDIRETTI PUGLIA, CON +51% COSTI PRODUZIONE SUBITO EX MISURA 21, TAVOLO CRISI E DEFISCALIZZAZIONE; SERVONO INTERVENTI STRUTTURALI PER ORTOFRUTTA.

Con la guerra in Ucraina e i rincari energetici che hanno spinto l’aumento dei costi di produzione fino al +51% con un impatto traumatico sulle aziende agricole, è deflazione nei campi con i prezzi dell’uva da tavola anche al di sotto dei 50 centesimi  al chilogrammo, mentre al consumo salgono fino a 4 euro. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia che chiede la convocazione urgente di un tavolo di crisi in Assessorato regionale all’Agricoltura per sostenere il comparto dell’uva da tavola, stretto tra fenomeni speculativi, un’estate drammaticamente siccitosa e le grandinate che hanno danneggiato prodotto e tendoni.

“E’ urgente e vitale l’attivazione della ex misura 21, un intervento straordinario da cui il settore ortofrutticolo è stato escluso nel periodo Covid, per sostenere le aziende agricole in uno scenario preoccupante per il settore, con la siccità che ha arrecato un ulteriore danno, aggravato dalle grandinate e dagli eventi estremi”, afferma Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, sottolineando l’importanza in questo contesto “dell’apertura del Governo alla proposta di Coldiretti sulla defiscalizzazione del costo del lavoro”.Uva_da_tavola_1.jpg

In campagna l’uva da tavola di Puglia nella migliore delle ipotesi è quotata 50 centesimi al chilo, con un mercato freddissimo e prezzi al ribasso anche rispetto a contratti già stipulati. Occorre lavorare per interventi strutturali per l’ortofrutta e accordi di filiera tra imprese agricole e trasformatori  con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni, insiste coldiretti Puglia.

Per ogni euro speso dai consumatori meno di 15 centesimi vanno a remunerare il prodotto agricolo – spiega Coldiretti Puglia - per effetto delle distorsioni e delle speculazioni che si verificano lungo la filiera a causa degli evidenti squilibri di potere contrattuale.

“I nostri imprenditori hanno aumentato la qualità delle produzioni e al contempo – insiste Piccioni  - è stato diminuito l’impatto ambientale e la percentuale di residui, la più bassa al mondo, con pratiche agronomiche mirate, come la potatura invernale agli interruttori di dormienza, la rimozione delle prime infiorescenze e le potature in verde per la formazione di infiorescenze ritardate, la copertura dei filari, la modulazione dell’irrigazione, i trattamenti antisalini e l’inerbimento controllato, con l’impiego di manodopera altamente specializzata”.

Tale sforzo viene vanificato dalle importazioni di uva da tavola che in Italia ammontano a circa 20 milioni di chilogrammi, mentre vanno aperti nuovi mercati esteri per creare sbocchi commerciali per l’ortofrutta della Puglia, dove si produce il 74% di uva da tavola a livello nazionale, oltre ad altri primati nel segmenti ortaggi e frutta. Per sostenere le esportazioni, la crescita e le nuove opportunità di lavoro occorre investire  - conclude Coldiretti Puglia - sulla competitività del Made in Italy a partire dall’apertura a nuovi mercati esteri e dal superamento delle grandi difficoltà create dall’embargo russo, attraverso l’avvio e la promozione di un progetto “Ortofrutta italiana” attraverso il quale vengano  sponsorizzati i prodotti a marchio Italia sui mercati europei e non, così come sta facendo la Spagna e la Francia.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci