Redazione

CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, CON LA MEDITERRANEA CHE VINCE SFIDA MONDIALE DIETE DEL 2023 SI APRE CONFERENZA NUTRIZIONE MINISTERO SALUTE, MA E’ SOTTO ATTACCO DEL CAMBIO CLIMA, BALZO COSTI E SCELTE UE. 
Con la dieta mediterranea che si è classificata come migliore dieta al mondo del 2023 davanti alla dash e alla flexariana, cresce il rischio degli effetti del cambiamento climatico, dell’esplosione dei costi di produzione e delle scelte dell’Unione Europea che boccia il vino con etichette allarmistiche e promuove i grilli a tavola. Lo rende noto la Coldiretti Puglia, in relazione alla Conferenza nazionale sulla nutrizione che si aprirà domani all'Auditorium del ministero della Salute.

In Puglia i cambiamenti climatici segnati dal surriscaldamento e dal moltiplicarsi degli eventi estremi – denuncia Coldiretti Puglia - tagliano i raccolti regionali e mettono a rischio gli alimenti base della dieta mediterranea con riduzioni che vanno dal 52% per l’extravergine di oliva al 30% per il grano duro destinato alla produzione di pasta tricolore e fa perdere 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5.  Sul fronte dei raccolti la Coldiretti Puglia stima, infatti, un crollo della produzione regionale dell’olio extravergine di oliva che è scesa a 86 milioni di chili con un calo del 52%, a causa di una siccità devastante mai vista negli ultimi 70 anni che ha messo in stress idrico gli uliveti danneggiando prima la fioritura e poi le gemme, soprattutto in quelle zone dove non si è potuto intervenire con le irrigazioni di soccorso per dissetare e rinfrescare le piante.

La dieta mediterranea – sottolinea la Coldiretti – ha vinto la sfida tra 24 diverse alternative con un punteggio di 4,6 su 5 grazie agli effetti positivi sulla salute ed è anche fra le più facili da seguire, adatta alle famiglie, semplice da organizzare con alimenti di base, incoraggia un consumo moderato di grassi sani, come l'olio d'oliva, e scoraggia i grassi malsani, come i grassi saturi, con meno del 30% circa delle calorie totali provenienti dai grassi ed è adatta a chi segue prescrizioni religiose halal o kosher. La dieta mediterranea – continua la Coldiretti - è salutare per il cuore ed è stata associata a una riduzione della pressione sanguigna, del colesterolo e del peso corporeo, nonché a migliori risultati di salute cardiovascolare e tassi inferiori di malattie cardiache e ictus. L'abbondanza di frutti di mare ricchi di nutrienti, noci, semi, olio extravergine, fagioli, verdure a foglia verde e cereali integrali nella dieta mediterranea vanta anche molti benefici per il cervello. Gli antociani in bacche, vino e cavolo rosso sono considerati particolarmente benefici per la salute.

Un ruolo importante per la salute che – precisa la Coldiretti – è stato riconosciuto ad oltre un decennio dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco avvenuta il 16 novembre 2010. L’apprezzamento mondiale per la dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari – continua la Coldiretti – si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli in provincia di Salerno.

La dieta mediterranea – sottolinea Coldiretti - conquista il primo posto, seguita sul podio da quella dash contro l’ipertensione che si classifica seconda e la flexariana, un modo flessibile di alimentarsi, che è terza. Al quarto posto la dieta mind che previene e riduce il declino cognitivo e quinta classificata la dieta TLC (Therapeutic Lifestyle Changes) creata dal National Cholesterol Education Program del National Institutes of Health con l'obiettivo di ridurre il colesterolo come parte di un regime alimentare salutare per il cuore con molta verdura, frutta, pane, cereali, pasta e carni magre.

Si tratta di un tesoro del Made in Italy che ha consentito all’Italia livelli di longevità fra più alti al mondo, ma è sotto attacco – denuncia Coldiretti - su più fronti: climatico, economico e politico europeo. I cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo in Italia hanno tagliato le produzioni degli alimenti base della dieta mediterranea con il crollo del 30% per l’extravergine di oliva, del 10% per passate, polpe e salse di pomodoro fino al meno 5% per il grano duro destinato alla produzione di pasta tricolore. Con l’esplosione dei costi causata dalla guerra in Ucraina più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività – evidenzia Coldiretti - ma ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari spinti dalla guerra in Ucraina.

Ma sulla dieta mediterranea pesano anche altre minacce come il via libera dell’Unione Europea all'immissione sul mercato degli insetti come nuovi alimenti o l’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda che potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze terroristiche, che non tengono conto delle quantità, come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati” nonostante i pareri contrari di Italia. Francia e Spagna e altri sei Stati Ue. Un pericoloso precedente che – afferma la Coldiretti – rischia di aprire le porte a una normativa comunitaria allarmistica e ingiustificata, capace di influenzare negativamente le scelte dei consumatori nei confronti di un alimento che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea e conta diecimila anni di storia e le cui tracce nel mondo sono state individuate nel Caucaso mentre in Italia si hanno riscontri in Sicilia già a partire dal 4100 a.c. Un approccio semplicistico e fuorviante che si concretizza anche con lo scontro sulle etichette a semaforo tipo nutriscore che si stanno diffondendo in molti Paesi dell’Unione Europea.

Si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come la burrata, il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma le cui semplici ricette non possono essere certo modificate, afferma Coldiretti nel sottolineare che è inaccettabile spacciare per tutela del consumatore un sistema che cerca invece di influenzarlo nei suoi comportamenti orientandolo a preferire prodotti di minore qualità anche perché – conclude Prandini – l’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera come nel sistema di etichettatura a batteria, e non certo sullo specifico prodotto”.

 
LA CLASSIFICA DELLE DIETE NEL MONDO NEL 2023

1)    Mediterranea

2)    Dash contro l’ipertensione

3)    Flexariana, un modo flessibile di alimentarsi

4)    Mind che previene e riduce il declino cognitivo

5)    TLC, anti colesterolo
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su U.S. News & World’s Report’s.

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I Carabinieri incontrano gli anziani. Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Fasano, rappresentati dal Capitano Massimo Cicala, alla presenza anche del Comandante della locale Stazione Luogotenente C.S. Salvatore Pernice e del Vice Sindaco Roberto Pinto, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, nell’ambito dei seminari divulgativi per la diffusione della prevenzione alle truffe in danno di vittime vulnerabili, hanno incontrato all’interno del Centro Polivalente “Vincenzino Punti” circa 70 anziani delle locali associazioni. Nel corso dell’incontro è stato affrontato il tema della prevenzione alle truffe, focalizzando l’attenzione, in particolar modo, alle strategie di contrasto ai vari modus operandi attuati dai malfattori. Gli anziani hanno partecipato con interesse all’incontro e hanno rivolto numerose domande e rappresentato alcuni loro dubbi. L’Arma dei Carabinieri da sempre promuove questo tipo di contributo culturale, coinvolgendo attivamente i cittadini, con i quali viene instaurato un concreto confronto, stimolandone la curiosità. L’incontro è inserito in una più ampia calendarizzazione di appuntamenti che vedono l’Arma dei Carabinieri apportare il suo contributo di vicinanza alle persone con l’obiettivo di prevenire determinati fenomeni criminali e accrescere il senso di fiducia verso le Istituzioni.

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È con profondo rammarico che abbiamo appreso la decisione di Flavio Roseto di lasciare la guida dell’Asl di Brindisi. In questi mesi abbiamo avuto modo di apprezzarne le doti professionali ed umane indiscusse, nel tentativo di mettere ordine in un ambiente difficile, ulteriormente falcidiato dall’emergenza Covid.

Nella consapevolezza che la situazione sanitaria attraversa una fase particolarmente critica, siamo uniti e quanto mai convinti nel chiedere un ulteriore sforzo a Roseto garantendo il nostro pieno sostegno. Ognuno di noi, a proprio modo e per quanto di competenza, farà la sua parte: le Istituzioni saranno vicine al Direttore Generale e si impegneranno ancor di più per far operare, l’intero comparto sanitario, con maggiore serenità. Sentiamo il dovere di essere accanto a lui in questo momento e, con convinzione e consapevolezza, chiediamo e auspichiamo fermamente che ritiri le sue dimissioni.

Il nostro impegno concreto sarà quello di sostenerlo e di lavorare al suo fianco per garantire il diritto alla salute, come sancito dalla nostra Costituzione. Il nostro obiettivo comune è quello di consentire che tutti, dal Direttore agli operatori, possano lavorare in perfetta sinergia e sintonia, senza pressioni né compromessi al ribasso, per il bene dell’intera comunità brindisina.

Antonio Matarrelli, Presidente della Provincia di Brindisi

Riccardo Rossi, Sindaco di Brindisi

Maurizio Bruno, Consigliere Regione Puglia

Mauro Vizzino, Consigliere Regione Puglia

 

TOMMASO GIOIA- FROSETO UNA PERSONA PERBENE CHE PUÒ ANDARE AVANTI.

Le dimissioni di Flavio Roseto mi hanno lasciato stupito, perché frequentandolo quasi quotidianamente, non avevo colto il suo disagio interiore.  Ero stato informato di questa sua intenzione e gli ho chiesto di non mollare, visto il periodo difficile che sta attraversano la nostra sanità. 

Ribadisco pubblicamente quello che venerdì sera gli ho chiesto in forma privata" Ritira le dimissioni e ritorna a svolgere la tua attività che stavi affrontando con abnegazione e competenza nonostante i problemi che attanagliano la sanità". Flavio Roseto è senza alcun dubbio una persona perbene ed un professionista serio e capace.

La sanità italiana è in grande difficoltà per l'emergenza "carenza medici" per questo se chiediamo a Flavio Roseto di tornare al timone della nostra ASL Brindisi, dobbiamo impegnarci tutti e non lasciarlo da solo, e  difenderlo da attacchi di parte, e tra l'altro molte volte sterili come è accaduto in passato.

Il sottoscritto dà il pieno supporto al Dott. Roseto qualora ci siano le condizioni di proseguire il suo mandato da Direttore Generale dell'Asl di Brindisi.

Tommaso Gioia

(Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Puglia)

Carnevale a Mesagne, martedì 21 febbraio la sfilata in costumi d’epoca. 

Una colorata sfilata in costumi d’epoca ispirata alle maschere veneziane: si svolgerà martedì 21 febbraio a partire dalle ore 18,30 nelle piazze e nelle vie del centro storico cittadino. L’iniziativa, promossa dal Comune di Mesagne e organizzata dal DUC – Distretto Urbano del Commercio in collaborazione con “Lab Communications Eventi”, è cofinanziata dalla Regione Puglia. L’evento è gratuito, tutti sono invitati a partecipare.

Nella stessa giornata, a partire dalle ore 21.30 presso la discoteca “Gayà” in via Brodolini 15, si terrà una serata patrocinata dal Comune alla quale parteciperanno i personaggi in costumi d’epoca protagonisti della serata nel Centro storico. Una quota del biglietto per accedere alla festa sarà devoluta in beneficenza a sostegno delle attività dell’“Auser Mesagne”.

 

Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul Quotidiano di Puglia un articolo con una tabella raffigurante la diminuzione di popolazione in tutti i paesi della Puglia, dall’anno 2012 all’anno 2022.Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul Quotidiano di Puglia un articolo con una tabella raffigurante la diminuzione di popolazione in tutti i paesi della Puglia, dall’anno 2012 all’anno 2022.Mesagne risulta aver subito nell’ultimo decennio un decremento di popolazione del 6,44%. Tuttavia, a ben analizzare negli ultimi tre anni 2020/2021/2022 con il Sindaco Toni Matarrelli vi è stata una inversione di tendenza, e pur diminuendo le nascite, la popolazione è aumentata, perché la Città attrae gente da altri Comuni che trasferiscono la loro residenza a Mesagne.

Quasi tutti i paesi del brindisino, compresa la città capoluogo, hanno subito tale diminuzione di popolazione, alcuni con percentuali più basse altri con percentuali più alte. Solo Carovigno e San Michele Salentino risultano nell’ultimo decennio aver avuto un aumento di popolazione il primo pari al 2,58% ed il secondo pari al 4,64%.Si tratta di dati che ci devono far riflettere, non solo come istituzioni pubbliche ma anche come cittadini della nostra provincia, della regione Puglia e della nazione Italia.

La diminuzione delle nascite dipende non solo dalle politiche familiari, poco attente allo sviluppo sociale e di conseguenza economico della nostra nazione, che in Italia non riescono a decollare o ad adeguarsi a Nazioni, quali ad esempio la Norvegia, che hanno impostato il loro sviluppo sull’aumento delle nascite e sul sostegno alla famiglia; può dipendere anche da noi stessi. Perché?Papa Francesco, l’unico Capo di Stato che in questo periodo parla di politiche di pace contro le politiche di guerra, di bene che deve prevalere sul male, ha dichiarato: < La cultura del nostro tempo è stata infestata dall’individualismo e dalla chiusura. Stiamo pian piano vedendo le conseguenze delle nostre coscienze addormentate dalla comodità, che porta a perdere di vista quanti stanno soffrendo o sono scartati. E senza volerlo, stiamo acquisendo questo movimento del concentrarsi su noi stessi, il famoso "io", "me", "mio", "con me", "per me">.

Sarà forse proprio l’eccessivo individualismo sociale, oltre alle disattente politiche familiari, a determinare l’attuale denatalità italiana e mesagnese ed il conseguente decremento demografico. Eppure se ci pensiamo un poco “SENZA FIGLI NON C’E’ FUTURO”, e tale futuro desertico è quello che stiamo preparando da un punto di vista relazionale, economico, scolastico, associativo, religioso e sociale in genere. Occorre, pertanto, anche svegliare le nostre coscienze addormentate dalla comodità! Avv. Vangi Aldo (Forum delle Associazioni Familiari di Puglia).

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SICCITA': COLDIRETTI PUGLIA, CILIEGI IN FIORE, FAVE E CAROTE ARCOBALENO FUORI STAGIONE, CALDO ANOMALO SENZA PIOGGIA MANDA NATURA IN TILT. 

Il caldo anomalo e la prolungata assenza di precipitazioni manda la natura in tilt con i ciliegi già in fiore, carote variegate, piselli, cavoli rossi e le prime fave pronte per la raccolta, mesi prima dell’appuntamento del primo maggio, nelle campagne dove per la siccità sono a rischio le semine primaverili. E’ quanto emerge dal monitoraggio delle Coldiretti Puglia. sugli effetti del vasto campo di alta pressione destinato a durare per giorni con alte temperature senza precipitazioni. Le coltivazioni ingannate dal clima sono in anticipo con gli ortaggi in maturazione precoce e le piante da frutto che – sottolinea la Coldiretti - iniziano a fiorire fuori stagione con il rischio che il probabile ritorno del freddo e del gelo distrugga poi i raccolti.

A causa della siccità nel 2022 in Puglia è andato perso 1/3 delle produzioni – denuncia Coldiretti Puglia - da oltre il 50% delle olive al 35% della frutta e della verdura, del grano, delle foraggere per l’alimentazione del bestiame, del miele, con gravi danni anche sugli allevamenti di cozze e ostriche.

Con la temperatura aumentata di oltre 1 grado e le precipitazioni crollate di oltre 124 millimetri di pioggia annua, in Puglia a causa dei cambiamenti climatici è a rischio lo stesso valore dei terreni – insiste Coldiretti Puglia - che potrebbero subire una perdita tra il 34% e il 60% nei prossimi decenni rispetto alle quotazioni attuali proprio a causa dell’innalzamento delle temperature che minaccia anche i redditi agricoli e rischia di far aumentare la domanda di acqua per l’irrigazione dal 4 al 18%.

Gli agricoltori hanno dovuto dire addio quest’anno in Puglia a 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5 con l’esplosione dei costi di produzione che hanno tagliato le semine, la siccità e le temperature roventi che hanno ridotto drasticamente - aggiunge Coldiretti Puglia - il raccolto del pomodoro da salsa destinato a polpe, passate, sughi e concentrati. Ma ci sono anche aree dove, non arrivando acqua, gli agricoltori sono stati costretti – dice Coldiretti Puglia – ad abbandonare le colture, dopo i costi stellari, causati dalla ripercussione della guerra in Ucraina, sostenuti per arare i terreni, seminare e far crescere ortaggi e frutta, perché non possono irrigare.

La siccità grave e perdurante  ha costretto gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con costi altissimi per il caro gasolio – spiega Coldiretti Puglia - per tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi di acqua con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle, con i pozzi artesiani  che stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando.

Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – ricorda Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – insiste Coldiretti - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale – conclude Coldiretti - per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

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La notizia delle dimissioni del DG della ASL di Brindisi Roseto lascia l’amaro in bocca a quanti tengono alle sorti di Brindisi e di questo territorio. Da tempo la Sanità brindisina è in difficoltà, già da ben prima dell’avvento della pandemia e della pressione insostenibile che l’emergenza Covid ha creato a molti lavoratori del Pianeta Salute. Da qui un acuirsi di disservizi in termini di Livelli di Assistenza ai cittadini e qualità dei lavoratori sanitari. I vari Piani regionali di Riordino ospedalieri e dei servizi che si sono progressivamente alternati con governi regionali di varie parti politiche hanno reso assolutamente inidonea l’offerta di sanità pubblica al territorio brindisino. È accaduto in tutti i territori di Puglia ma qui a Brindisi in modo pesante e marcato per le caratteristiche strutturali proprie di questa Terra. Il Perrino è costantemente in emergenza, difficoltà che diventa acuta nei servizi di Pronto Soccorso. Non sono rari i casi di pazienti che preferiscono non allertare i servizi di emergenza nonostante ne abbiano bisogno perché terrorizzati da attese e code, in alcuni casi fatali, che dovranno quasi certamente subire e questo nonostante l’alta professionalità e lo spirito di forte abnegazione di tutto il personale sanitario impegnato. Sono dinamiche complesse, a tratti irrisolvibili da un solo Dirigente, che hanno fortemente messo alla prova il dimissionario DG e che creeranno tensioni inevitabili anche a chi gli succederà. La soluzione non può limitarsi alla individuazione di una nuova figura di guida della Azienda Sanitaria Locale pur esperta e prestigiosa possa essere. Occorre una riforma d’insieme ed una presa di coscienza forte e decisa da parte delle Autorità Regionali sul «caso Sanità Brindisi». Tutti gli attori politici, istituzionali e sociali di Brindisi devono chiedere a gran voce che la Regione attui soluzioni strutturali per la sanità in questo territorio. Il diritto alla Salute supera di gran lunga tutti gli altri, compresi i sacrosanti equilibri di bilanci economici e finanziari. La persona viene prima di tutto. La UIL, il Sindacato delle persone, sarà impegnata in prima linea in questa battaglia prioritaria e chiama ancora una volta a raccolta tutti gli attori sociali a fare Rete per le priorità di questo territorio tra le quali la Sanità ha un posto di rilievo.

La UIL di Brindisi ringrazia il DG Roseto per il lavoro che ha svolto nel suo mandato in una situazione complicata e difficile a motivo delle scelte della Regione e del governatore Emiliano.

Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo

MENS SANA MESAGNE – HAPPYCASA BRINDISI = 77-65
 
Mens Sana Mesagne: Rollo 8, Ciccarese 8, Scalera 6, Piliego 7, Campana 8,
Prisciano 12, Turchiarulo, De Vincentis 5, Malvindi 8, Mazzeo 3, Fanelli,
Colucci 12. Allenatore: A. Grasso.
Happycasa Brindisi: Buttiglione 16, Basta, Manfredi 13, Castellito 4, Cairo,
Flores 6, Da Silva, Guadalupi 8, Mazzone 4, Fusco 14. Allenatore: M. Reho.
Parziali: 24-13 14-12 16-18 23-22
Arbitri: Urso e Manaresi.
 
Vince ancora la Mens Sana Mesagne e resta agganciata a due punti dalla testa
della classifica. I biancoverdi devono rinunciare a coach Capodieci, fuori
sede per impegni lavorativi, sostituito da Grasso che schiera Campana,
Ciccarese, Scalera, Malvindi e Colucci, mentre per il Brindisi coach Reho
manda in campo Manfredi, Castellito, Flores, Guadalupi e Fusco. Subito in
palla gli ospiti che con Manfredi provano a prendere le redini
dell’incontro, ma i padroni di casa iniziano a macinare bel gioco, fatto di
veloci transizioni e la solita difesa. Il diciassettenne Campana gestisce la
squadra da veterano e infila due triple consecutive che indicano 14-9 dopo
cinque minuti di gioco. Rollo fa rifiatare Ciccarese e Turchiarulo
sostituisce Scalera mentre il vantaggio dei locali va in doppia cifra che
chiudono il primo quarto sul 24-13.  Nel secondo periodo la Mens Sana
continua a condurre l’incontro, Rollo allarga lo scarto del punteggio, ma la
tripla di Buttiglione e il canestro di Fusco portano il Brindisi a -6
(26-20).  Ancora Rollo e l’ingresso di De Vincentis rimettono il distacco in
doppia cifra e al riposo lungo i mensanini conducono 38-25. Al rientro in
campo la partiva va avanti in equilibrio, gli ospiti tentano di recuperare
il passivo, mentre i biancoverdi mantengono la distanza di sicurezza. La
tripla di Mazzeo porta in casa Mens Sana il massimo vantaggio (47-29), poi
Buttiglione e Fusco recuperano parzialmente e il terzo periodo si chiude sul
54-43. Nell’ultimo quarto, mentre il Brindisi mette in campo le ultime
risorse per riprendere l’incontro, ci pensa Prisciano con due triple
consecutive insieme a quella di Colucci per chiudere definitivamente la
contesa. Vince con pieno merito la formazione mesagnese, davanti al proprio
pubblico sempre più numeroso, grazie ad un collettivo che è già pronto per i
giochi di promozione nella prossima serie C unica. Resta ancora un turno
alla Mens Sana per chiudere la fase regolare, (sabato prossimo ore 17:30 con
l’Invicta Brindisi presso il Palazumbo al rione Casale), prima del turno di
riposo e la pausa, in attesa di conoscere la squadra del girone B che
affronteranno Scalera e compagni.

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Crescono a Mesagne le nuove attività commerciali che nel 2022 hanno fatto segnare un dato significativo con 71 aperture a fronte di 20 chiusure. Tra i motivi che hanno convinto tanti giovani a investire in questo segmento produttivo c’è l’attrattività della città, che da alcuni anni è divenuta incubatrice di interessanti iniziative turistiche, e la riscoperta del negozio di vicinato che sta mettendo al tappeto la grande distribuzione. Si è trattato di un ritorno alla fruizione del negozio di vicinato che è divenuto presidio economico importante per alleggerire le tensioni sociali di questi anni, trascorsi tra le ristrettezze dovute alla pandemia e al conflitto ucraino. 

Plaude a questo dato il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, che nello scorso anno ha partecipato a tutte le inaugurazioni delle nuove attività commerciali. “Devo dire che questi dati positivi sono un segnale incoraggiante nonostante il contesto di difficoltà che abbiamo vissuto negli anni scorsi. Tuttavia, non dobbiamo cullarci ma continuare a lavorare per permettere a Mesagne di continuare a crescere, a evolversi e ad essere ancora più accogliente”, ha detto il primo cittadino. Una crescita, quella delle attività commerciali, che è stata possibile anche grazie alle politiche di rigenerazione urbana che le amministrazioni comunali hanno intrapreso negli anni per non desertificare il territorio e creare nuove opportunità di sviluppo.

Ed ecco che, grazie a tutto ciò, i dati hanno fatto rilevare che nel 2022 sono state aperte 19 attività commerciali di vicinato della categoria merceologica non alimentare, contro 7 chiusure. Le nuove attività alimentari, invece, sono state 9 mentre quelle in forma itinerante 10. Sul fronte delle attività di pulizia sono state aperte 2 aziende. Inoltre, c’è da registrare l’apertura di 1 panificio, 4 affittacamere, con 2 chiusure, 2 B&b con 1 chiusura. Sono stati aperti 2 centri estetici, 4 coiffeur e 1 attività di commercio all’ingrosso. Per i bar ne sono stati aperti 15 e chiusi 10. Infine, c’è stato il trasferimento di sede di 6 attività commerciali. Soddisfatto di questa casistica l’assessore alle Attività produttive, Antonello Mingenti. “Sono risultati che si ottengono grazie a un’attenta pianificazione promossa dall’Amministrazione comunale che ha messo in campo delle strategie di marketing particolarmente favorevoli alla crescita del territorio”, ha chiosato l’assessore.

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Lunedì 20 Febbraio alle ore 11:00 presso la sala di rappresentanza del Comune di Fasano, si terrà la conferenza stampa di presentazione di “CULTURAL ROUTE IN THE LANDS OF FASANO” Guided tour and Press Trip che si terrà a Fasano dal 28 Febbraio al 3 Marzo 2023 nell’ambito del progetto Take it Slow.

 
Il progetto Take it Slow conta 5 partner croati, 8 partner italiani, tra cui la Regione Puglia - Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio e il Teatro Pubblico Pugliese, con un finanziamento di oltre 3,7 milioni di euro di budget del Programma Interreg V-A Italia Croazia 2014 - 2020 ed ha l'obiettivo comune di incoraggiare e promuovere un turismo lento e sostenibile legato al patrimonio naturale e culturale dell'area adriatica, come leva per uno sviluppo territoriale più equilibrato.
 
In Puglia, il Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con Regione Puglia - Assessorato al Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, ha orientato la propria attività progettuale sulla valorizzazione delle "Terre di Fasano": un territorio, con le sue popolose frazioni, patrimonio di natura e tradizioni, radicate nei millenni tra i maestosi ulivi monumentali e le storiche masserie.
 
I pacchetti turistici, gli itinerari e le esperienze saranno proposti a tour operator, blogger, giornalisti ed ai buyers turistici ospiti del Buy Puglia - l’iniziativa di promozione turistica della Regione Puglia, organizzata e promossa dall'Agenzia regionale "Puglia promozione”.
 
Alla conferenza stampa interverranno:
 
Francesco Zaccaria - Sindaco del Comune di Fasano
Pier Francesco Palmariggi - Assessore al Turismo del Comune di Fasano
Lino Manosperta - Teatro Pubblico Pugliese
Valerio Palasciano - Coordinatore Local Community Take it Slow
 
La conferenza sarà trasmessa in streaming sulle pagine social Città di Fasano e Progetti TPP.