Redazione

Martedì 12 luglio alle ore 20.00 in via Beato Angelico a Ceglie Messapica l’Associazione Casarmonica inaugurerà “Retroscena” un luogo immaginato e realizzato insieme all’Amministrazione comunale di Ceglie Messapica per la formazione e l’aggregazione giovanile attraverso il gioco e le arti e i mestieri dello spettacolo.

Retroscena è un progetto che nasce in seguito alle esperienze maturate negli anni di attività soprattutto attraverso l’azione di formazione e aggregazione svolta con e per i volontari del Festival dei Giochi, che ha portato Casarmonica a formare intorno a se un bacino di ragazzi attivi e presenti sul territorio. In tale panorama, si vuole fortemente puntare sull’avvicinamento dei giovani al “mondo delle arti e dello spettacolo dal vivo”, non come mera partecipazione passiva, bensì come veicolo di valorizzazione delle potenzialità giovanili. L’innovazione, consiste nel porre i soggetti prima come beneficiari del progetto e dopo come protagonisti delle azioni, facendo loro “vivere” il processo creativo e organizzativo di eventi e manifestazioni come realizzatori diretti.

In occasione dell’organizzazione del Festival dei Giochi e di altre manifestazioni culturali e musicali, i ragazzi attueranno su campo le competenze acquisite, guidati dai loro formatori.

L’approccio nelle varie fasi creative, tecniche, organizzative e da ultimo rappresentative, vedrà i ragazzi accompagnati ed affiancati da professionisti appartenenti allo staff di Casarmonica.

Gli incontri, in una prima fase, saranno di natura formativa e laboratoriale prevedendo la partecipazione ai seguenti workshop: progettazione e organizzazione eventi, produzione, direzione artistica, direzione tecnica, scenografia, fonica, disegno luci, allestimenti, grafica, video e fotografia, post-produzione, e comunicazione social.

Alle 21.00 Francesco “Reverendo” Occhiofino, componente della storica band pugliese Pooglia Tribe presenterà il suo ultimo libro “Libera spina. Un anno meno un giorno”.

Alle 22.00 “Retroscena” si animerà con il live della band composta dagli artisti di “FAME - INNOVATIVE MODEL for YOUNG ARTISTS CROSS BORDER LABORATORY”: Cristiano Cosa, Marina De Sario, Roberta Russo, Donatella Spinelli, Giannicola Speranza che porteranno in scena uno show nel quale si sono messi in gioco riarrangiando, in chiave inedita e corale, i propri brani, mescolando musica, stili e talenti.

Si tratta del progetto destinato a giovani cantautori pugliesi, promosso dal Teatro Pubblico Pugliese e finanziato nell’ambito del Programma Interreg IPA CBC Italy-Albania-Montenegro, e vede come partner in Italia il Comune di Civitacampomarano (CB), in Albania la Città di Tirana (Lead Partner) e in Montenegro la RTCG – Radio e Televisione del Montenegro.

La giovane band pugliese ha seguito nelle scorse settimane un percorso di formazione con

Francesco Occhiofino in arte Reverendo Revo  (produttore discografico, autore, compositore e musicista), Carmine Errico (co-fondatore di Django Concerti), Giuseppe Ciciriello (attore, musicista, autore e regista) e Giorgio Consoli (attore, musicista, autore) che hanno guidato i ragazzi in un lavoro sul testo e sul corpo, ambedue fondamentali nell’approccio comunicativo col pubblico, e in una pratica di auto-racconto, anche attraverso il video e i social, che permetta loro di promuovere la propria immagine artistica attraverso il racconto di sé. 

L’inaugurazione di Retroscena rientra nelle giornate di Anteprima della diciassetesima edizione del Festival dei Giochi: mercoledì 13 alle ore 21.30 in Piazza Sant’Antonio ci sarà la Visione del documentario “Aspettando la cuccagna”  prodotto da  “La Kinebottega” in partenariato con Casarmonica, la Cooperativa Sociale Oasi di Mesagne, l’Associazione Ricominciamo Insieme di Carovigno con il sostegno del progetto SOCIAL FILM FUND CON IL SUD di Fondazione

Apulia Film Commission e Fondazione con il Sudcon il sostegno del progetto SOCIAL FILM FUND CON IL SUD di Fondazione Apulia Film Commission e Fondazione con il Sud.

 

L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha approvato l’avviso pubblico rivolto alle famiglie per richiedere l’accesso al trasporto scolastico cittadino.

La principale novità, introdotta dal Consiglio Comunale lo scorso novembre, consiste nel potenziamento del servizio che è rivolto anche a studentesse e studenti che risiedono in periferia e a ragazze e ragazzi di età superiore ai 16 anni.

Il nuovo regolamento che disciplina l’utilizzo degli scuolabus è stato introdotto dall’Amministrazione Comunale per rispondere alle esigenze delle famiglie che vivono con difficoltà il quotidiano tragitto casa-scuola e viceversa dei propri figli.

“Con la modifica al regolamento sul trasporto scolastico – dichiara l’Assessore alla Pubblica Istruzione Sergio Tatarano – abbiamo potenziato un servizio finora riservato solo alle famiglie residenti nelle contrade. Il precedente regolamento escludeva una nutrita platea di studentesse e studenti che riscontravano difficoltà oggettive per raggiungere la scuola di appartenenza.”

Il bando e la modulistica per l’accesso al servizio sono disponibili sul sito internet istituzionale. Il termine ultimo per la presentazione delle istanze è il prossimo 26 agosto.

Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 0831 820404.

Si è svolta sabato 9 luglio 2022, presso l’Hotel Masseria Santa Lucia, la XVI Charter del Lions Club Ostuni Città Bianca con il "passaggio delle Consegne" tra il presidente outcoming Federica Silvestri ed il presidente incoming Francesco Santoro.

La cerimonia, svoltasi alla presenza delle autorità lionistiche del Distretto 108AB  ha preso avvio, con l'ingresso dei nuovi soci: Alessandro De Benedictis, Valerio Grassi  e Valeria Prete. Un momento significativo e determinante per la vitalità e la prosperità del Sodalizio.

È seguita, quindi, la fase clou del "Passaggio della Campana" fra i due presidenti.

Il presidente outcoming, Federica Silvestri, ha tracciato il bilancio dell’anno sociale 2021-22, illustrando le attività di Service svolte e ricordando ai presenti che quello appena trascorso, nonostante le difficoltà logistiche legate alla Pandemia ancora in atto, è stato un anno lionistico ricco di eventi e service per la comunità. Un anno sociale caratterizzato da un’attività molto intensa, dall’entusiasmo e dalla voglia di fare e continuare le attività dell'anno precedente, ma anche dalla ferma volontà di realizzarne nuove idee e, soprattutto, di ristabilire i contatti umani che per via del Covid sono mancati nei due precedenti anni sociali.  Il Presidente outcoming ha concluso il proprio discorso manifestando la propria volontà di supportare il Presidente incoming Francesco Santoro e affermando che i soci dei club hanno rappresentato il motore di tutta l’attività di servizio: “Tutto ciò che è stato fatto, le numerose attività di Service realizzate a favole della Comunità e, quindi, gli ottimi risultati conseguiti dal Club, sono stati possibili grazie al contributo dato da ogni socio. Il nostro punto di forza è il NOI.  Non è l’azione del singolo, per quanto meritevole, che fa la differenza, ma l’unione delle persone che nel Club contribuiscono con tutte le loro forze a rispondere alle esigenze umanitarie e comunitarie”

       Dopo la prassi dello scambio delle spille e il tocco di campana che ha segnato l’inizio dell’anno sociale 2022/2023 ha preso la parola il Presidente Francesco Santoro  che,  dopo aver ringraziato il Presidente outcoming per aver guidato con passione ed entusiasmo il Club e per gli ottimi e importanti traguardi  raggiunti, ha tracciato le linee programmatiche del nuovo anno sociale illustrando ai presenti  la sua idea di Club: “Vedo un Club fatto prima di tutto da un gruppo di amici accomunati dalla stessa visione.  Una squadra che con determinazione e fiducia lavora per lo stesso scopo comune nell’ambito delle linee guida dettate dalla nostra associazione e con il supporto della nostra Fondazione: LCIF. Immagino un club capace di rendere omaggio ai tre pilastri principali sui quali poggiano le linee programmatiche della nostra associazione: il SERVICE (la vocazione per il servizio alla comunità), la MEMBERSHIP (intesa come soddisfazione e accrescimento dei soci attivi nel service), la LEADERSHIP (abbiamo infatti bisogno della linfa vitale e dell’energia di nuove figure).”

      

A conclusione del proprio intervento, il neo Presidente ha presentato il direttivo dell’anno sociale 2022-22: Past Presidente e Coordinatore di Club per LCIF  Federica Silvestri, 1° Vice Presidente (GLT) Michele Angelo Chiarelli, Segretario Rita Tamborrino, Cerimoniere Paola Clarizia, Tesoriere Filomena Chionna, Presidente del Comitato Soci (GMT) Giusy Fracchiolla,  Coordinatore Comitato Service (GST) Serena Chiarelli, Coordinatore Comitato Marcketing e Comunicazione Valeria Prete, Revisore dei Conti Gabriele De Gioia, Consiglieri: Ignazio Anglani, Antonio Calamo,  Sara Lorusso e Angela Taberini.

                                                                                Pre.mo sig. Prefetto

                                                                                 Carolina BELLANTONI

                                                                                 Preg.mo Presidente Provincia

                                                                                 Antonio MATARRELLI

                                                                                 Preg.mo Sindaco di Brindisi

                                                                                 Riccardo ROSSI

la ns. società è proprietaria dello stabilimento balneare “C-Beach”, situato in località Cerano proprio dove per decenni c’è stato il notissimo “Lido Cerano”.

          Appena avviata l’attuale stagione estiva abbiamo chiesto alla Società Trasporti Pubblici il ripristino della fermata di Cerano nel collegamento tra le marine del litorale sud e la città di Brindisi. Fermata che è sempre esistita, al servizio di migliaia di bagnanti.

          Sta di fatto, però, che la STP non ha attivato il servizio e questo senza un minimo di motivazioni, solo dopo le nostre proteste e quelle dei cittadini interessati ha emesso un comunicato stampa nel quale si adducono delle difficoltà tecniche nella manovra dell’autobus nel punto della fermata. È proprio la STP, nello stesso comunicato, ad ammettere ufficialmente che la stessa fermata è rimasta attiva sino al 2017. Rispetto a quel periodo non è cambiato davvero nulla e quindi rimane incomprensibile la scelta di non ripristinare tale fermata: i luoghi sono gli stessi, la strada non ha subito restrizioni e finanche il direttore di esercizio della STP è lo stesso (ing. Muscogiuri).

          Anzi, rispetto a qualche anno fa adesso la STP dispone anche di autobus di dimensioni più ridotte che annullerebbero i disagi – se pure esistessero – nell’esecuzione delle manovre.

È evidente che la soppressione della fermata crea un danno notevole soprattutto ai cittadini, ai turisti e non ultimo alla nostra società. Ci chiediamo se è questo il modo in cui si vuole incentivare la rinascita del litorale sud di Brindisi? Quel litorale compromesso dalla presenza di una delle centrali più grandi d'Europa non si vuole valorizzarlo? È un segnale da dare a chi ha a cuore il territorio e si impegna con mezzi propri a farlo tornare agli antichi splendori? È questo il modo di agevolare i tentativi di ripresa economica della nostra provincia? Siamo certi, poi, che questi ostacoli (che non si vogliono superare qualora ce ne fossero) vadano nella stessa direzione del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) che ha stanziato circa 200 milioni di euro di risorse pubbliche per far rivivere i nostri litorali?

Per le ragioni sopra esposte, chiediamo alle S.V. Ill.me un intervento urgente affinché si possa ripristinare la fermata a Cerano, nell’interesse collettivo attraverso l'utilizzo dei mezzi di cui la STP già dispone.

In attesa di un cortese riscontro, formuliamo cordiali saluti.

                                                                                                     Amministratore Unico

                                                                                                           Collevento Srl  

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Mentre grava la minaccia del peggiore provvedimento da 30 anni a questa parte  contro la fauna e contro fondamentali leggi nazionali - la 157/92 sulla fauna e la 394/91 sui parchi e questo  addirittura per mano del governo ,senza troppo clamore è  in atto un cambiamento nel mondo delle riserve di caccia, e non solo,  con una vera alleanza tra produttori di  armi e munizioni ed agricoltori, quelli di Coldiretti,  per il lancio del turismo "rurale", rappresentato da quello venatorio Questa è la nuova "associazione delle riserve italiane agro venatorie ",di cui oggi si tenta la realizzazione .La legge 157 del 1992 prevede che le riserve possano coprire una percentuale del territorio nazionale non superiore al  15 per cento, che è  già  raggiunto.  Siamo tutti ben  consapevoli che in questa fase è in atto un tentativo sempre più forte di fare della fauna- patrimonio indisponibile dello Stato secondo la legge quadro -un business privatistico sul territorio.

Mentre l'agricoltura è presa nella morsa di una spaventosa siccità, mentre l'acqua diviene una risorsa sempre più scarsa e preziosa, sorprende che la più grande associazione degli agricoltori, Coldiretti, si rivolga al mondo delle armi e ad un modello che ancora una volta  rappresenta un attacco agli animali. In nome del turismo venatorio, Infatti ,invece di chiudere per sempre la triste pagina del ripopolamenti ,tanto discussi sotto ogni aspetto e causa anche dell' inquinamento genetico delle popolazioni naturali, aumenteranno sempre più i fagiani di allevamento pronta- caccia ,quelli che vanno incontro all'umano in attesa del becchime e vengono invece accolti a fucilate. La privatizzazione del patrimonio rappresentato dagli animali selvatici è veramente un processo gravissimo, portato avanti attraverso la distruzione della legge 157/92 ,tentativo che vogliamo denunciare a tutti i livelli; basti pensare alla filiera della carne di "selvaggina" tanto oggi perseguita( quando si dovrebbe parlare di animali selvatici e non di "selvaggina", termine desueto e assai significativo) con riferimento alle uccisioni di cinghiali il cui numero, con tutte evidenza ,deve essere mantenuto più alto possibile per alimentare questa lucrosa  attività. Alla faccia di chi poi grida che i cinghiali sono troppi e che occorre sterminarli. La memoria fa difetto a molti; gli agricoltori e tanti politici dovrebbero ricordare che l'introduzione nel nostro Paese del cinghiale dall'est Europa fu dovuto, alcuni decenni fa, proprio alle smanie  venatorie, per avere animali da carniere grossi e  prolifici, di grande soddisfazione. Non solo. La politica degli spari massicci praticata in questi anni dal fronte venatorio e da chi lo sostiene, è ,evidentemente , un clamoroso  fallimento, se si grida poi alla forte  crescita del numero degli ungulati sul territorio nazionale.  Chiediamo a  Coldiretti che invece di tessere alleanze con il mondo degli armieri, guardi con grande attenzione a quanto sta accadendo .Vorremmo che Coldiretti si battesse contro gli allevamenti intensivi, responsabili del surriscaldamento globale e dunque della siccità che tutti ci affligge e responsabili anche di un enorme consumo di acqua, se è  vero ,come è vero ,che per avere un chilo di manzo sulle tavole si consumano almeno 15.000 litri di acqua.

 Tutto questo comporta un aggravio delle condizioni del nostro territorio e della produzione alimentare. Chiediamo a Coldiretti di abbandonare la tattica dell'allarmismo sulla ":invasione degli animali selvatici nelle campagne e nelle città ",forse  preludio a quello scenario da Far West che il ventilato provvedimento del Governo rischia di creare. Chiediamo a Coldiretti di rinunciare all’alleanza con gli armieri e di prendere  consapevolezza della tragedia della fauna, devastata dalla crisi ambientale e dal clima. In questo scenario, l’ipotesi di aprire  la caccia, quest'anno, è  semplicemente  pazzesca.

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Non si attenuano a Mesagne le polemiche sulla presenza di percolato nel piazzale dell’Ecocentro comunale di via Muri che inciderebbe negativamente sulla salute dei lavoratori presenti. Uno scambio di battute al vetriolo tra il Comitato di base dei lavoratori e la TeknoService che gestisce l’impianto di raccolta dei rifiuti della città. La società ha fatto sapere che si tratta “di un’accusa infondata proveniente solo da una sigla sindacale, perché?”. Secondo la TeknoService il sindacato Cobas ha “probabilmente inteso strumentalizzare i fatti occorsi a seguito di un incontro sindacale con i vertici aziendali. I fatti evidenziati non rispondono al vero e, nel merito, vanno analizzati e, forse, denunciati alla autorità giudiziaria”.

La società, che opera nel rispetto delle regole stabilite dal Contratto collettivo nazionale di categoria per i lavoratori e soprattutto nel rispetto delle norme sulla sicurezza, aveva provveduto allo svuotamento delle vasche di contenimento delle acque già nello scorso mese di maggio in maniera tale da poter accogliere altri liquami senza sversarli nel piazzale. Poi, incomprensibilmente, nei primi giorni di luglio le vasche, nonostante non fosse piovuto per niente, erano di nuovo piene. Una circostanza davvero molto strana che invita a riflettere. Intanto, il Cobas ha etichettato come false le giustificazioni fornite dall’azienda.

“Se l’azienda asserisce che è tutto a posto perché il giorno successivo alla nostra segnalazione la piattaforma è stata tirata a lucido? Se l’azienda assicura che non è successo nulla perché la stessa ha detto che non è stato possibile intervenire per le manutenzioni ordinarie a causa dell’assenteismo dei lavoratori? Quindi o la segnalazione del Cobas era fondata oppure l’azienda, il giorno dopo il nostro intervento, non avrebbe avuto la necessità di tirare a lucido la piattaforma avvalendosi di una ditta esterna”, ha tenuto a precisare Cosimo Quaranta, responsabile del Cobas. “Tuttavia – ha concluso il sindacalista - comprendiamo che l’azienda si è trovata in forte imbarazzo in termine di immagine per via delle condizioni pessime della piattaforma allagata da liquami, potenzialmente pericolosi per la salute e per l’ambiente, fuoriusciti dai mezzi durate le operazioni di trasferimento dei rifiuti organici”.

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L’ufficio Ecologia e Ambiente della città di Mesagne informa che oggi, lunedì 11 luglio, giovedì 14 luglio e venerdì 15 luglio, l’intero territorio comunale sarà interessato dai programmati interventi di derattizzazione. Negli stessi giorni verrà effettuato il servizio di disinfestazione larvicida contro mosche e zanzare.

Si comunica, inoltre, che a partire dalla tarda serata di domani, martedì 12 luglio, e fino alle prime ore del giorno successivo, tutto il territorio comunale sarà interessato da interventi di disinfestazione adulticida contro zanzare e mosche.

Come sempre si consiglia di:
• mantenere chiuse porte e finestre con affaccio diretto su strada;
• non lasciare animali domestici e biancheria nei giardini e sui balconi delle abitazioni;
• non conservare all’esterno frutta, verdura o altri generi alimentari.

Con lo sversamento dei rifiuti nelle campagne cresce il rischio incendi, in questa estate torrida e siccitosa con temperature al di sopra delle medie stagionali, in Puglia che è al terzo posto per reati ambientali, pari all’11% delle infrazioni accertate sul totale nazionale. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Puglia, con i monitoraggi dei tecnici nei campi dove, oltre a verificare i danni causati dalla mancanza di acqua sulle produzioni e negli allevamenti, stanno registrando la presenza di rifiuti di ogni genere.  

Al danno si aggiunge la beffa, incalza Coldiretti Puglia, con le aree rurali utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, dove al contempo gli imprenditori agricoli sono chiamati a rimuovere i rifiuti sversati da altri a proprie spese, se non riescono a dimostrare di non averli prodotti.

Si tratta di un fenomeno grave ed in escalation, dove a sversare rifiuti di ogni genere – aggiunge Coldiretti Puglia - non sono più soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, da immondizia a plastica, da elettrodomestici fino a lamine di amianto, oltre a materiale edilizio abbandonato dalle ditte, senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile.

Una delle regole basilari per non causare l'insorgenza di un incendio - afferma la Coldiretti Puglia – è proprio quella di non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone di campagna o boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell'ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente.

Di fronte alle emergenze che si rincorrono – continua la Coldiretti regionale – occorre adottare tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute, accertare le responsabilità e avviare le necessarie azioni di risarcimento danni diretti ed indiretti a favore delle comunità e delle imprese colpite. Sul piano strutturale – conclude la Coldiretti Puglia – occorre salvaguardare le aree a vocazione agricola, evitando l’autorizzazione di insediamenti potenzialmente a rischio e proteggendole con i controlli da quelli abusivi.

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Torna l’appuntamento con i tornei estivi organizzati dal C.S.I. - Centro sportivo Italiano Comitato territoriale di Brindisi. Lunedì 11 e martedì 12 luglio si torna in Villa Comunale a Mesagne con il “2^ Trofeo Città di Mesagne di Basket” per la categoria under 14.  L’evento che rientra nel programma del cartellone di Mesagne Estate, ha il patrocinio della Città di Mesagne e della Regione Puglia in quanto rientra nelle Manifestazioni sportive finanziate con il contributo della Regione Puglia Anno 2022- Assessorato allo Sport. Saranno quattro le squadre, under 14,  che scenderanno in campo la Happy Casa Brindisi, Oria Basket, Mens Sana Mesagne e Fortitudo Francavilla Fontana. Appuntamento alle ore 18 di lunedì 11 luglio con il fischio d’inizio della prima partita. 

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Furia dei passeggeri aerei per i voli Bari Torino e Torino Bari, che, ieri sera, sabato 9 luglio, sono stati cancellati improvvisamente dalla compagnia aerea Ryanair.

I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Nella fattispecie il volo Bari Torino FR6181, che doveva partire alle 20:45 è stato annullato. Una cancellazione che ha comportato anche all'annullamento del volo Torino Bari FR6180, con partenza prevista alle 22:50, nelle medesime condizioni.

I passeggeri dei voli cancellati Ryanair Bari Torino e ritorno, per attivare l'assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, possono farlo attraverso la compilazione del form online presente nell'homepage del sito web italiarimborso.it.

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