Redazione

Giovedì 11 aprile 2024, alle ore 10.30, nel teatro Olmi di Latiano si concluderà il primo laboratorio sperimentale di teatro sociale con gli ospiti della “Casa per la Vita - Giovanni Paolo II” - attori protagonisti - nello spettacolo “Fantasmi Illuminati” di Antonio Cortese.Giovedì 11 aprile 2024, alle ore 10.30, nel teatro Olmi di Latiano si concluderà il primo laboratorio sperimentale di teatro sociale con gli ospiti della “Casa per la Vita - Giovanni Paolo II” - attori protagonisti - nello spettacolo “Fantasmi Illuminati” di Antonio Cortese.Dal personaggio alla persona, in un viaggio al contrario; in un onirico paradosso temporale alla ricerca di una dimensione che affermi un’esistenza attraverso il disvelamento della maschera. Un gioco di specchi tra sogno e realtà, tra immagini e suoni per porre al centro della scena “l’Uomo” e renderlo visibile attraverso la lente delle suggestioni.È il teatro che si rovescia, che capovolge l’immagine e fonde le emozioni in un chiaroscuro di contorni che vorrebbero affermare l’esistenza di chi vive e basta ogni istante senza nome, come fantasmi che si abbeverano nell’acqua del Lete dimentichi di ogni cosa compresi se stessi.Il Laboratorio Teatrale è stato avviato nel marzo 2023 grazie alla visione di Gaetano Spinelli che ha suggerito la possibilità di un esperimento di teatro sociale capace di coinvolgere attivamente gli Ospiti della “Casa per la Vita - Giovanni Paolo II” di Latiano attraverso l’opera de “Li Satiri - aps”, - associazione Culturale e Teatrale che da vent’anni è impegnata nel Sociale con azioni di volontariato e volge le sue attenzioni particolarmente alle nuove generazioni e alle tematiche sociali.“Fantasmi Illuminati” è una pièce teatrale ideata e diretta da Antonio Cortese, interpretata dagli attori ospiti della “Casa per la vita - Giovanni Paolo II” con l’appassionata collaborazione di Anna Aresta; la partecipazione di Sandra Corrado, Luciana Andriulo e Alessandro Distante; con la presenza straordinaria di Gaetano Spinelli, Giorgia Marinò, Annalisa Di Presa e Luana Bianco ed è stata realizzata in forma gratuita, secondo il paradigma del dono, in accordo con l’intera compagnia “Li Satiri - aps”.

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Ieri 4 aprile 2024, il Generale di Brigata Ubaldo DEL MONACO, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, ha visitato la Stazione di Ostuni. L’alto Ufficiale è stato accolto dal Comandante della Stazione Luogotenente carica speciale Federico Sabatelli. Il Generale si è intrattenuto con i militari, cui ha rivolto espressioni di ringraziamento e apprezzamento per l’efficace opera di prevenzione e repressione dei reati attuata quotidianamente sul territorio. In particolare, si è soffermato sull’imminente e importante evento straordinario del G7, che si terrà nella Provincia di Brindisi nel prossimo mese di giugno, e che vedrà la Citta di Ostuni come scenario dove verranno ospitati alcuni momenti legati al vertice mondiale. Il Comandante di Legione, inoltre, ha ribadito l’importanza di proseguire e intensificare ulteriormente gli incontri informativi dedicati soprattutto alle fasce più vulnerabili della popolazione, in particolare agli anziani, al fine di “formarli” e fornire suggerimenti su come riconoscere e fronteggiare eventuali tentativi di truffe. Si è soffermato, altresì, sulla figura del Carabiniere, quale operatore sociale e sostegno perenne alla collettività, sottolineando l’importanza dell’ascolto quale primaria qualità che tutti i militari, di ogni ordine e grado, devono assicurare al cittadino oltre a servire l’intera comunità, che ci è affidata, con entusiasmo ed essere sempre di esempio, in servizio e fuori servizio, al fine di accrescere nella cittadinanza la considerazione e la fiducia nell’Arma dei Carabinieri. Il Generale ha anche evidenziato l’importanza della Stazione quale primo presidio dello Stato sul territorio, volto costantemente alle esigenze dei cittadini e dei suoi “servizi di prossimità” alla popolazione, che, di fatto, sono la prima strategia d’impatto per contrastare alla base, sin dal loro nascere, anche le più complesse dinamiche criminali.

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Brindisi, 58 annunci di lavoro per 318 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 5 all’ 11 Aprile relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 220 posti vacanti nel settore agricoltura e zootecnia su Brindisi e provincia, ristorazione  41, edilizia 7,  commercio 10, turismo 9, vigilanza 6, servizi alla persona 4, pulizie 6, amministrativo 3, tecnico 2, metalmeccanico 3, manutenzione 2, sanità 2, tessile 1, impiantistica elettrica 1 e contabile 1.

Si segnala “Job on TOURism”, il recruiting day per le aziende del settore turistico, alberghiero e ristorativo che ricercano personale per la provincia di Brindisi.
L'evento, organizzato dai CPI dell'ambito di Brindisi con la collaborazione di enti ed associazioni datoriali di categoria, si svolgerà in data 11/04/2024, dalle ore 09,30 alle ore 18,00 presso MEDIAPORTO - BIBLIOTECA DI BRINDISI, con sede in viale Commenda n. 1.
Saranno presenti le aziende con posizioni aperte nei seguenti settori:
- "food and beverage";
- "housekeeping" (governanti e camerieri ai piani);
- "front office".
Gli interessati avranno l'opportunità di conoscere nuovi sbocchi occupazionali, di consegnare il proprio CV e sostenere un colloquio di selezione. Si consiglia di munirsi di più copie del proprio CV.
Per accedere al job day è preferibile che tutti gli interessati si registrino preventivamente all’evento, attraverso il portale istituzionale della Regione Puglia, Lavoro per Te.

 

Lunedì 8 aprile CARMELO PIPITONE in concerto a Retroscena (Via Beato Angelico) di Ceglie Messapica (Br) per presentare il suo ultimo album “Piedi in acqua” uscito lo scorso 26 gennaio. Per info e prenotazioni 3889344272.

 

“Questo disco è composto da 13 canzoni che raccontano le mie sensazioni provate negli ultimi 4 anni – racconta Pipitone – Sono stati tempi duri un po’ per tutti. Abbiamo attraversato il buio di una pandemia, avuto un sacco di tempo per pensare e farci delle domande, desiderato, odiato. Abbiamo spesso rimesso in discussione quello che credevamo fosse importante e in alcuni casi fatto pulizia. È un diario di bordo, una sfumatura nuova nelle sue pagine”.

 

A quattro anni di distanza esce “Piedi in acqua“, un lavoro musicale biografico che racconta una fetta di vita del chitarrista siciliano. Una parte di realtà che spiega in lingua sicula e non tutti quei problemi che orbitano nel quotidiano sociale e interiore. 

 

Dopo l’esordio “Cornucopia” del 2018 e il successivo “Segreto Pubblico” del 2020, “Piedi in acqua” riapre il sentiero dell’artista siciliano proponendo 13 brani folk cantautorale viscerali e seminali che lo accompagneranno in un lungo tour. 

 

CARMELO PIPITONE

Con i Marta sui Tubi ha pubblicato 6 album in studio: Muscoli e dei (2003) – C’è gente che deve dormire (2005) – Sushi & Coca (2008) – Carne con gli occhi (2011) – Cinque, la luna e le spine (2013) – Lostileostile (2016), un album dal vivo Cinque, la luna, le spine e il live (2013) e una raccolta dei brani più importanti Salva Gente (2014).

Preziose le collaborazioni con artisti del calibro di Lucio Dalla, Franco Battiato, Enrico Ruggeri e tappe importanti come il Primo Maggio a Roma, Italia Wave prima dei Placebo, le apparizioni legata alla fiction “Romanzo Criminale” e le prestigiose partecipazioni alla trasmissione “Che Tempo Che Fa”.

 

Nel 2009 Carmelo Pipitone riceve il Premio Insound come migliore chitarrista acustico.

 

Partecipano al Festival di Sanremo 2013 nella categoria “Big” con due brani “Dispari” e “Vorrei”, duettando, nella serata dedicata ai brani storici, con Antonella Ruggiero.

 

Nel 2014 contribuisce alla formazione della superband O.R.K. con Lorenzo Esposito Fornasari (Hypersomniac, Bersèk) voci e tastiere, Carmelo Pipitone alle chitarre, Colin Edwin (PorcupineTree) al basso e PatMastelotto (King Crimson) alla batteria. 

Band tutt'ora attiva.

 

Nell'estate del 2017 inizia a suonare con i Dunk (Ettore, Marco Giuradei e Luca Ferrari dei Verdena) e anche questa collaborazione gli permette di andare in tour per i Club e Festival d'Italia per tutto il 2018. 

Nel frattempo accumula materiale per la sua prima pubblicazione da solista.

Il suo primo album da solista “Cornucopia” è uscito il 16 novembre per La Fabbrica etichetta indipendente ed è stato prodotto da Lorenzo Esposito Fornasari.

Il secondo album “Segreto Pubblico” è uscito nel 2020.

Ora è tempo di “Piedi in acqua”.

 

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CARBONARA DAY: COLDIRETTI PUGLIA, ALL’ESTERO E’ TAROCCATA 3 VOLTE SU 4; SI MOLTIPLICANO ORRORI A TAVOLA

Alla vigilia della grande manifestazione degli agricoltori di Coldiretti al passo del Brennero per smascherare il "Fake in Italy" a tavola

La pasta alla carbonara servita nei ristoranti all’estero viene taroccata in quasi tre casi su quattro (74%) con una tendenza a storpiarne la ricetta e ad usare ingredienti di minor pregio come il bacon al posto del guanciale quando non completamente inventati come il Romano Cheese di latte di mucca invece del Pecorino. E’ quanto emerge da una indagine on line realizzata da Coldiretti Puglia, in occasione del Carbonara Day che si celebra il 6 aprile, che quest’anno si festeggia alla vigilia della grande manifestazione degli agricoltori di Coldiretti al Brennero l’8 e il 9 aprile proprio per fermare l’invasione di prodotti alimentari stranieri spacciati per italiani che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare tricolore e smascherare il "Fake in Italy" a tavola.

In realtà la carbonara è un primo piatto tipico della cucina laziale a base di uova, guanciale, pecorino romano grattugiato e pepe che nelle versioni estere assume purtroppo – spiega la Coldiretti – le forme più fantasiose. Un esempio – riferisce la Coldiretti – è l’utilizzo negli Usa del cosiddetto “Romano Cheese” che, oltre a non rispettare il rigoroso disciplinare di produzione, viene addirittura ottenuto negli Stati Uniti e in Canada dal latte di mucca e non di pecora. Da evitare anche le molte varianti americane scovate dalla Coldiretti nei siti di recette sul web che prevedono tra l’altro l’aggiunta di piselli surgelati, burro o basilico ma anche panna, un orrore commesso anche dagli inglesi.

Quasi tre italiani su quattro (73%) in viaggio all’estero per lavoro o in vacanza si sono imbattuti almeno una volta in un piatto o una specialità Made in Puglia taroccati come gli spaghetti meatballs, la variante bizzarra delle orecchiette al sugo con le polpette, il pane con l’olio, dove l’olio è miscelato con qualche goccia di aceto balsamico, il pane all’aglio, rievocativo della bruschetta su cui si strofina aglio fresco, che consiste in pezzi di baguette conditi con burro fuso, aglio e prezzemolo freschi tritati, oltre ad una dose generosa di aglio in polvere, o ‘The Vigil’, la “Festa dei Sette Pesci”, che negli Stati Uniti passa per la più importante festa della tradizione italiana, mentre in realtà in Italia non esiste, piuttosto è usanza in Puglia di mangiare pesce la sera della vigilia di Natale.

Tra gli “orrori a tavola” non mancano l’olio extravergine di oliva o le conserve, ma anche i vini, con i casi di “agropirateria” nel settore vinicolo pugliese che riguardano in particolare Negroamaro, Primitivo, Moscato, Aleatico e Malvasia. In America si producono Moscato, Malvasia e Aleatico, venduti con​ “DOC” californiane Napa Valley o Sonoma County, ma commercializzati con nomi italiani. Il fenomeno sta colpendo, in maniera particolare, il primitivo pugliese. In America un vino, lo ‘Zinfandel’, viene venduto e si sta affermando sul mercato come ‘Primitivo’ ed i siti non si lasciano sfuggire l’occasione di chiamare in causa continuamente la Puglia, per accrescere il valore e l’immagine del prodotto americano.

La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre terreno fertile alla proliferazione di prodotti alimentari taroccati all’estero dove le esportazioni di prodotti agroalimentari tricolori potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine.

Le ricette “sbagliate” nel mondo aprono infatti – sottolinea la Coldiretti – le porte all’ “agropirateria” internazionale il cui valore è salito a 120 miliardi, anche sulla spinta della guerra che frena gli scambi commerciali con sanzioni ed embarghi, favorisce il protezionismo e moltiplica la diffusione di alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale.

Il fenomeno criminale si sviluppa poi – insiste Coldiretti Puglia - attraverso la vendita, le importazioni, la manipolazione e la trasformazione di prodotti agricoli di dubbia qualità e provenienza che giungono nel nostro Paese e diventano “made in Puglia” e “made in Italy” fregiandosi in modo fraudolento dell’immagine che accompagna, nel mondo, le produzioni del nostro territorio.

L’origine del nome di pasta alla Carbonara è incerta, dai movimenti carbonari a Carbonia, località sarda originaria di un cuoco che lavorava a Roma, fino all’aspetto conferito dal pepe che, aggiunto alla pasta, assomiglia al carbone. Per preparare la ricetta tradizionale occorre tagliare il guanciale a dadini e rosolarlo in una padella con poco olio fino a farlo divenire trasparente mentre a parte si grattugia il pecorino romano da aggiungere in una terrina con due uova sbattute e una manciata di pepe, amalgamando gli ingredienti per ottenere un condimento cremoso. La pasta cotta – conclude la Coldiretti – deve essere versata in padella e fatta saltare con il guanciale per un minuto per poi aggiungere il condimento mescolando molto rapidamente con il cucchiaio di legno per poi spegnere il fuoco e servire la pasta.

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 Carabinieri NAS: irregolari oltre il 60% degli obiettivi sottoposti a controllo nella provincia di Brindisi in prossimità della Pasqua. Circa 100 kg di prodotti tipici sottoposti a sequestro e 4 attività chiuse per gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali.

I Carabinieri del NAS di Taranto, in prossimità delle festività pasquali, nell’ambito di servizi finalizzati ad accertare la regolarità delle condizioni igienico-sanitarie e strutturali degli ambienti di preparazione degli alimenti, nonché la manipolazione e preparazione degli stessi in attuazione delle prescritte procedure di sicurezza, hanno intensificato le verifiche nel settore alimentare, con particolare riferimento ai prodotti da forno e al settore dolciario, al fine di tutelare la sicurezza degli alimenti e la salute dei consumatori. Gli accertamenti, estesi a livello locale a tutte le fasi di produzione, distribuzione e vendita al dettaglio, sia a livello artigianale che industriale, hanno consentito di ispezionare 53 imprese, rilevando irregolarità presso 34 strutture (oltre il 60% degli obiettivi controllati) e portando alla contestazione di oltre 15 violazioni amministrative, per un ammontare di circa 25 mila euro. Nel corso delle verifiche sono stati individuati e sequestrati circa 100 chilogrammi di prodotti dolciari e alimenti vari, per un valore complessivo di oltre 2.000 euro poiché privi di qualsiasi informazione inerente alla tracciabilità alimentare e/o sottoposti a trattamento termico non previsto nel manuale di autocontrollo alimentare. A causa di gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali, sono stati disposti 4 provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività commerciali o produttive, stimate in un valore economico di circa 2 milioni di euro.

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Il phishing è un fenomeno di frode informatica in costante crescita, tramite il quale i criminali ottengono dalle vittime dati sensibili, account e-mail o di social network, ma soprattutto credenziali di accesso alle piattaforme di home banking.

Il termine phishing (dall’inglese fishing “pescare”) descrive la tecnica adoperata dai criminali, i quali “adescano” le vittime con un invio massivo di e-mail ad un numero elevato di destinatari, nella speranza che taluno di essi possa “abboccare”. I messaggi sono artatamente predisposti per apparire come legittimamente inviati dalle banche, e contengono link a siti web del tutto simili a quelli reali dell’istituto di credito, dove però le credenziali inserite vengono immediatamente captate dai criminali, e da questi utilizzate per accedere abusivamente agli account delle vittime.
Per rendere ancora più credibile la frode, di recente il phishing tradizionale si è evoluto nelle forme di SMSishing e Vishing, commessi attraverso l’invio di SMS nel primo caso, e chiamate vocali nel secondo caso, spesso con l’abbinamento delle due forme (SMS + telefonata classica).
Nello schema ricorrente, la vittima riceve un SMS simile a questo: “Gentile cliente, abbiamo riscontrato alcune incongruenze sul suo conto, ed alcuni pagamenti sono stati sospesi. Contatti con urgenza il n. XXXXXXXXXX per sapere di più. Distinti saluti.”.
Contattando il numero indicato risponderà un operatore che si qualificherà come addetto all’antifrode dell’istituto bancario, il quale con artifizi e raggiri, rappresentando al malcapitato che il suo conto è stato “hackerato”, ovvero sono stati disposti dei pagamenti illegittimi, convincerà la vittima a effettuare bonifici istantanei verso IBAN che chiamerà “conti di appoggio”.
Per essere ancora più credibili, il vishing viene attuato dai criminali facendo comparire sul display dello smartphone della vittima il numero di telefono ufficiale della banca. Questo artificio è ottenuto in modo piuttosto semplice attraverso l’utilizzo di applicazioni o servizi di spoofing ampiamente disponibili sulla rete.
La Polizia di Stato raccomanda di osservare le seguenti cautele:
Diffidare da e-mail che con una qualsivoglia scusa (conferma dei propri dati per un aggiornamento, allarme su un potenziale accesso abusivo in corso al proprio conto, etc.) invitano a cliccare su un link dove viene poi richiesto di autenticarsi inserendo username e password.
Tenere sempre a mente che la banca non ha bisogno di chiedere al cliente i dati di accesso alla piattaforma di home banking, perché li possiede nei propri database.
 
Diffidare da SMS che allarmano su un accesso abusivo in corso sul proprio conto ed invitano a contattare numeri di telefono cellulare per risolvere il problema.
 
Prestare attenzione al linguaggio, sovente sgrammaticato, delle e-mail di phishing, nonché all’indirizzo mail del mittente ed agli URL dei link contenuti, solitamente sono diversi dai nomi di dominio ufficiali della banca.
 
Proteggere il proprio dispositivo installando un filtro anti-spam.
 
Proteggere l’accesso alla propria piattaforma di home banking attivando sistemi di autenticazione a due fattori.
 

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Incidente stradale questa mattina, intorno alle ore 9, a Mesagne in via Guglielmo Marconi, dove un'anziana pedona, per cause ancora in fase di accertamento, è rimasta ferita nei pressi del market MD. La signora è stata soccorsa dai passanti. Sul posto è giunta un'ambulanza del 118 e una pattuglia della polizia locale. I soccorritori hanno trasferito la donna in ospedale per gli accertamenti. Non è in pericolo di vita. Gli agenti hanno acquisito le immagini delle telecamere presenti in zona per ricostruire il sinistro. 

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Rifiuti, Ventola: “Anche per il 2023 la Puglia è fra le regioni d’Italia con la Tari più alta. Emiliano, Maraschio e Pansini vengano in commissione a spiegare perché”

 Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola, ha chiesto l’audizione in Commissione Ambiente

“Anche per il 2023 la Puglia si conferma, dopo la Campania, la regione dove la Tari è fra le più alte in Italia: lo certifica l’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanza attiva, così come riportato oggi da La Gazzetta del Mezzogiorno. E così se una famiglia di tre persone in Italia spende mediamente 320 euro, una famiglia pugliese nel spende 409, 1,8% in più del 2022. 
Un salasso sui bilanci familiari per responsabilità di un Piano Rifiuti che avrebbe dovuto non solo risolvere il problema dello smaltimento, ma anche far diminuire la tassa. Lo dicemmo allora e lo ribadiamo oggi: la situazione è drammatica proprio per le fallimentari politiche messe in atto dal presidente Emiliano e l’assessore all’Ambiente Maraschio.
Per questo motivo ho chiesto l’audizione del presidente, dell’assessore e del direttore dell’Ager, Pansini, in Commissione Ambiente per fare il punto sulla situazione e cercare soluzioni che possano calmierare il costo della Tari”.

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La Puglia è ricca di aree naturali protette che necessitano di una “messa a sistema” per una più efficace azione a tutela della biodiversità e per incentivare politiche di sviluppo sostenibile. 
A tale scopo si è svolta giovedì 4 aprile, preso la sede della Regione Puglia, la riunione dei soci territoriali della Federparchi allo scopo di dare vita al coordinamento pugliese. 
La regione conta infatti 2 parchi nazionali, 18 regionali, 16 riserve statali, 3 aree marine protette e 92 siti della Rete Natura 2000. Alla riunione hanno partecipato l’assessora regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, il vicepresidente di Federparchi Rocky Malatesta, presidente della Riserva di Torre Guaceto, e il componente del Direttivo nazionale responsabile dei coordinamenti territoriali Agostino Agostinelli. 
Presenti anche i rappresentanti regionali delle associazioni ambientaliste aderenti a Federparchi: Daniela Salsedo di Legambiente, Lara Marchetta del WWF Puglia e Agostino Iacobellis del CAI. Presenti, inoltre, i rappresentanti dei Parchi Regionali pugliesi Dune costiere da Torre Canne a San Leonardo con il Direttore Michele Lastilla; quelli della Riserva Regionale del Litorale Tarantino Orientale con il Sindaco Gregorio Pecoraro, del Parco Regionale Litorale di Ugento, del Parco Regionale Lama Balice Nicola Lavermicocca. 
L’Assemblea ha quindi eletto come coordinatore Federparchi Puglia Salvatore Chiga, presidente del Parco Regionale del Litorale di Ugento nonché sindaco della città. Obiettivo del coordinamento è quello di svolgere una funzione di raccordo innanzitutto con la Regione, anche per un aggiornamento della normativa sui parchi regionali. 
Il coordinamento, inoltre, si prefigge di porre maggiore attenzione ai temi dell’agricoltura e del paesaggio in relazione alle attività dei parchi pugliesi. Altro punto di rilievo è la valorizzazione della cospicua Rete Natura 2000 i cui siti sono interessati al 50% da attività agricole orientate alla sostenibilità. Infine è stata evidenziata la necessità di gestire i flussi turistici e il loro impatto, a tratti massivo, sugli equilibri territoriali affinchè la fruizione turistica delle aree protetta sia sempre compatibile con al tutela degli ecosistemi.

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