Redazione

FASANO – Blu come il colore simbolo dell’autismo. Ma anche come quello dello splendido mare della costa fasanese. È tutto pronto per il «Blu Summer Camp», il centro estivo interamente pensato e realizzato per bambini e bambine con disturbo dello spettro autistico.

Dopo il successo dello scorso anno, l’amministrazione comunale aderisce alla edizione 2022 dell’iniziativa proposta da Humanamente in sinergia con le associazioni del territorio che hanno costruito con Humanamente un rapporto di partecipazione e hanno deciso di aderire al progetto come partner.

L’amministrazione comunale ha stanziato 7mila euro che consentiranno a circa 20 bambini presi in carico dai Servizi Sociali, di partecipare gratuitamente al progetto che, partito la scorsa estate, quest’anno crescerà ancora di più.

Più attività, diversi campi di esperienza toccati, la rete con le altre realtà fasanesi: una maglia che si allarga affinché nessuno venga lasciato indietro per dimostrare che l’autismo non è un mondo a parte, ma parte di questo mondo.

Le attività partiranno lunedì 27 giugno e saranno articolate in 15 giornate che copriranno tutta l’estate fino ad agosto.summer_camp_fasano.jpeg

Obiettivo: offrire uno spazio in cui bambini e ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico possano sentirsi accolti e valorizzati. Il ventaglio di iniziative è ampio: a quelle dello scorso anno che spaziano tra gli abiti sportivi, culturali, ludico-ricreativo con attività motorie e di psicomotricità, laboratori e attività manuali, sono state aggiunte attività esperienziali come escursioni in parchi naturali, attività di pet therapy e musicoterapia.

«Iniziative come queste sono straordinarie – dice il sindaco Francesco Zaccaria – perché offrono sostegno alle famiglie e ci insegnano che non esistono disabilità, ma diverse abilità che possono e devono essere valorizzate. Siamo certi che anche quest’anno, come la scorsa estate, il camp sarà una occasione preziosa di divertimento e di benessere per i bambini grazie alla competenza di professionisti e l’entusiasmo di educatori preparati e volenterosi».

Il programma è stato realizzato in collaborazione con le associazioni «L’aia che raglia», l’A.S.D. «Olìstik Training», l’A.P.S. «Polyxena» di Conversano, Cooperativa «Serapia», «Museo Laboratorio Arte Contadina» di Pezze di Greco e Cooperativa «Oltre l’Arte» di Matera.

Il centro estivo si terrà anche quest’anno al Forcatella Camper, tra Savelletri e Torre Canne, in uno dei tratti più belli della costa fasanese, grazie alla disponibilità dei titolari della struttura hanno messo ancora una volta a disposizione i propri spazi per le attività del Blu Summer Camp.

«I partecipanti potranno divertirsi, giocare e vivere esperienze di cooperazione, integrazione e inclusione – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Cinzia Caroli –. Faccio i complimenti a Humanamente, al suo presidente Luigi Pugliese e a tutte le associazioni del territorio che hanno aderito all’iniziativa. Un progetto che si inserisce in una programmazione costante della nostra amministrazione orientata a far emergere le diverse abilità, nella certezza che ciascuno di noi è speciale e ha potenzialità che possono e devono essere valorizzate».

Sarà possibile richiedere il servizio navetta che si occuperà di accompagnare i ragazzi dal proprio domicilio alla sede delle attività e viceversa. È possibile iscriversi o chiedere informazioni recandosi nella sede dell’Associazione Humanamente in Via Gramsci, 12 a Fasano, oppure chiamando il numero 080/3212174.

Il Lotto premia Manduria, in provincia di Taranto, dove un fortunato giocatore, riporta Agipronews, ha indovinato sei ambi, quattro terni e una quaterna (grazie ai numeri 37-51-67-75 sulla ruota di Roma), conquistando oltre 124mila euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito oltre 6 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 518,8 milioni dall'inizio dell'anno.

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 Secchiello, retino e via a chi cattura e mostra più animali marini possibili: granchi, pesciolini, gamberetti o meduse. Anno dopo anno sembra che la “tortura nel secchiello” sia una “tradizione” irrinunciabile che anima le spiagge di tutta Italia e si tramanda di padre in figlio. Sì, perché a mostrare l’arte della “pesca” con il retino sono proprio i genitori. “Poi però li rimettiamo in mare” è tra le frasi più gettonate da chi pratica questi crudeli “giochi”. A sentire le chiacchiere da ombrellone, poi, è la cosa più normale del mondo. Invece pochi sanno che tutti gli animali, compresi gli abitanti del mare come meduse, pesci o molluschi, sono protetti e non si possono catturare né imprigionare, neanche temporaneamente! Infatti è un reato ai sensi del Codice Penale articolo 544 bis e ter. Anche per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali per il terzo anno consecutivo ha deciso di ricordare ancora una volta almeno sei buoni motivi per cui è importante dire basta ai giochi con gli animali marini ed iniziare ad insegnare il rispetto fin da piccoli.  

1) Prendere un granchio, una stella marina o qualsiasi altro animale del mare e metterli nel secchiello equivale a una loro morte certa, anche una volta liberati! L’acqua dentro il secchiello raggiunge infatti alte temperature velocemente, senza che i bimbi possano rendersene conto. Quaranta gradi possono essere fatali per gli abitanti del mare!

2) Per granchi, meduse e pesciolini vittime dei retini i secchielli rappresentano una vera e propria tortura. Eppure lasciamo che i nostri bimbi li catturino e li tengano al sole tranquillamente, magari girandoli con le palette o con i rastrelli. Ci chiediamo: insegnereste ai vostri figli volontariamente come torturare un animale? 

3) I bambini che rispettano gli animali, tutti gli animali anche quelli che vivono nel mare, sono adulti migliori. Tra i tanti ad affermarlo, anche uno studio dei ricercatori dell’Università di Cambridge che sottolinea come l’amicizia con un animale sviluppi nel bambino il rispetto verso gli altri e la capacità di relazionarsi con il mondo in maniera equilibrata.

4) Gli animali del mare hanno tante storie da raccontare. Sapevate che le meduse sono tra i più antichi animali al mondo? E che le orche riescono a nuotare anche dormendo? Mentre metà cervello fa un pisolino l’altra metà rimane sveglia. E che per individuare i pesci un delfino emette fino a 1000 click al secondo? E che i polpi hanno il sangue blu e tre cuori, uno dei quali smette di battere quando nuotano?

5) Esistono modi più divertenti ed educativi di giocare in mare. Foto subacquee, la gara a chi trova e vede più abitanti del mare, raccogliere conchiglie sulla spiaggia, scoprire i fondali con la maschera. Sono solo alcuni degli esempi delle mille attività che si possono fare nel rispetto del mare e dei suoi abitanti.

6) Il mare e gli oceani coprono il 70% del pianeta e producono il 50% dell’ossigeno che respiriamo. Rispettare il mare e i suoi abitanti è rispettare noi stessi e le persone che amiamo.

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Il Vice Presidente del Consiglio Piero Iaia: 2,5 milioni di euro per realizzare la Casa di Comunità a San Vito dei Normanni 

“Oltre 2,5 milioni di euro di fondi del PNRR Missione Salute saranno destinati a San Vito dei Normanni per realizzare sul territorio una Casa di Comunità, cosi il capogruppo Piero Iaia a margine del Consiglio Comunale”. 

La conferma arriva, prosegue il consigliere Iaia, con la sottoscrizione e la pubblicazione del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) tra il Ministero della Salute e la Regione Puglia che con delibera 688/2022  aveva approvato la Rete Assistenziale territoriale in attuazione della Missione 6 ”Salute”. 

La Casa di Comunità “HUB” (ovvero il livello più alto) verrà finanziata con 2,5 milioni di euro e sarà il punto di riferimento per i servizi sanitari di base di tutta la Città. 

Un presidio unico all’interno del quale opereranno i medici di famiglia, i pediatri, gli specialisti ambulatoriali e l’infermiere di comunità, che grazie alle sue competenze specialistiche nel settore delle cure primarie, diventa il professionista responsabile dei processi infermieristici in famiglia e Comunità. E’ prevista la presenza medica h24, 7 giorni su 7, oltre alla presenza infermieristica h12 tutti i giorni. 

“Abbiamo posto le basi assieme a tutte le istituzioni, a partire dagli amministratori locali, ASL e Regione per far nascere un vero e proprio distretto della salute. L’attenzione al tema della Salute è una presa di coscienza e di responsabilità volte a dare risposte concrete alle esigenze sanitarie dei cittadini”, conclude il consigliere Piero Iaia.

Questa mattina è stato firmato un protocollo tra Aeroporti di Puglia e Polizia di Stato in materia di prevenzione e il contrasto dei crimini informatici, sottoscritto stamani presso la Presidenza di Aeroporti di Puglia.

Alla firma del protocollo è seguita una tavola rotonda in materia di prevenzione dei crimini informatici.

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In Puglia viene ottenuto da mani straniere più di ¼ del Made in Italy a tavola, con 39mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore in Puglia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, quando i lavori nelle campagne si fanno più incalzanti e quest’anno è tangibile anche l’assenza di lavoratori italiani.

Si fa sentire in maniera forte la penuria di manodopera nei campi in Puglia nella raccolta di frutta e ortaggi fino alle lavorazioni per il pomodoro – afferma Coldiretti Puglia - ma anche negli agriturismi, con 30mila giornate di lavoro perse in Puglia, dove si sente la mancanza di operai agricoli italiani e stranieri nel settore agricolo che assorbe in Puglia in media 1,2 milioni di occupati, secondo i dati CREA.

Si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli. ma cresce anche la presenza di stranieri – precisa la Coldiretti – alla guida delle imprese agricole con quasi 17mila titolari di nazionalità diversa da quella italiana.

Per questo – afferma la Coldiretti Puglia - occorre velocizzare il rilascio dei nulla osta necessari per consentire ai lavoratori extracomunitari, già ammessi all’ingresso con il decreto flussi pubblicato a gennaio di poter arrivare in Italia per lavorare nelle imprese agricole al più presto. Non è possibile che per colpa della burocrazia – precisa la Coldiretti – le imprese perdano il lavoro di una intera annata agraria dopo aver affrontato peraltro un pesante aumento dei costi di produzione determinato dalla guerra in Ucraina. Rispetto all`anno scorso – precisa la Coldiretti – le quote di lavoratori extracomunitari ammessi per decreto in Italia è stato alzato a 69mila e di questi, la fetta riservata all`agricoltura è di 42mila posti, a fronte dei quali sono però pervenute circa 100mila domande.

Ma, con strumenti concordati con i sindacati, occorre anche offrire ai percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani l’opportunità di collaborare temporaneamente alle attività nei campi – conclude Coldiretti – che chiede “un piano per la formazione professionale e misure per ridurre la burocrazia e contenere il costo del lavoro con una radicale semplificazione che possa garantire flessibilità e tempestività di un lavoro legato all’andamento climatico sempre più imprevedibile.

La manodopera extracomunitaria in agricoltura, nonostante il calo progressivo negli ultimi 5 anni, resta determinante in Puglia nelle coltivazioni arboree 53,8% (frutta e viticoltura) e colture orticole 17,7% (fragole, meloni, insalate, pomodori, radicchio), con i braccianti extracomunitari che hanno per quasi l’88% una occupazione stagionale e rappresentano circa il 10% dei lavoratori dipendenti regolarmente impegnati in agricoltura.

Il contributo dei lavoratori immigrati all’agricoltura pugliese è importante nella raccolta dei pomodori, degli asparagi e dei carciofi e nelle stalle sono divenuti insostituibili. In Puglia il maggior numero di extracomunitari hanno nazionalità rumena (51,18%), albanese (13,02%), bulgara (13,11%), marocchina (4,11%) e polacca (3,51%)”.

Una esigenza che si è fatta stringente con il calendario delle raccolte – conclude Coldiretti Puglia – che si intensifica con l’avanzare dei periodi di raccolta, dopo fragole, asparagi, carciofi, ortaggi in serra, ci saranno le grandi raccolte di albicocche, pesche, pomodori e percoche fino all’uva da tavola, con la scalarità delle diverse produzioni.

FlixBus amplia le tratte con la provincia di Brindisi e la Puglia per supportare il turismo sul territorio. Al via le prime rotte regionali: i turisti potranno raggiungere Brindisi in FlixBus anche dall’aeroporto di Palese e da Lecce. Cinque le località servite nel Brindisino, dalla costa alla Valle d’Itria al Salento. L’MD Incondi: «Puglia terra di affascinante varietà su cui continuare a investire». 

FlixBus punta nuovamente sulla Puglia per l’estate 2022, consolidando la propria rete anche in provincia di Brindisi.

Tale potenziamento si riflette su due livelli: da un lato, la società inaugura le primissime rotte regionali tra Brindisi, Bari e Lecce ; dall’altro, amplia le tratte interregionali attive con la provincia.

Prime rotte regionali: Brindisi è ora raggiungibile dai turisti anche da Bari e Lecce.

Grazie ai primissimi collegamenti regionali operativi con Brindisi, i turisti in arrivo sul territorio pugliese potranno raggiungere facilmente la città a bordo degli autobus verdi anche da Bari Palese, il principale scalo aeroportuale regionale, e da Lecce, punto di partenza ideale per quanti questa estate sceglieranno di trascorrere le vacanze in Salento.

Nel dettaglio, saranno operativi ogni giorno fino a 4 collegamenti diretti fra l’aeroporto di Palese e Brindisi e fino a 17 fra Lecce e Brindisi, con la possibilità di intercettare i passeggeri in transito dallo scalo barese e dal capoluogo salentino in varie fasce orarie, accompagnandoli alla fermata di Via Galanti.

Il lancio, da parte di FlixBus, di collegamenti diretti fra Brindisi, Bari e Lecce rientra nell’ambito di un più ampio potenziamento di rete in Puglia, con l’istituzione di rotte regionali tra vari capoluoghi di provincia. Tali collegamenti consentiranno di moltiplicare gli itinerari possibili all’interno della regione, favorendo la circolazione dei visitatori sul territorio per valorizzarne al meglio il vasto patrimonio storico-culturale e paesaggistico, in linea con la visione di un turismo di prossimità fondato sull’esplorazione immersiva del territorio e sull’esaltazione delle sue specificità.

A trarre vantaggio da questa novità saranno soprattutto i visitatori provenienti dall’estero, che grazie al sistema di prenotazione di FlixBus, già noto a livello internazionale e disponibile in 30 lingue anche su sito e app, potranno prenotare facilimente i propri spostamenti anche fra Bari e la provincia di Brindisi, oltre che raggiungere quest’ultima dalle altre regioni, come da sempre.

«Sin dall’inizio abbiamo colto l’opportunità di investire sulla Puglia, terra di affascinante varietà strategica per il turismo, ampliando negli anni la nostra rete interregionale per offrire una soluzione di viaggio green, sicura e capillare a un numero sempre maggiore sia di residenti che di visitatori», ha dichiarato Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia. «Ora, con le prime rotte regionali, vogliamo accompagnare le persone ancora più a fondo alla scoperta del territorio pugliese, facendo la nostra parte per esaltarne l’immenso potenziale e valorizzarne al meglio tutte le sfumature».

           

Cinque le città servite in provincia, dal litorale adriatico alla Valle d’Itria al Salento

Contemporaneamente al lancio delle prime tratte regionali, FlixBus potenzia le rotte interregionali attive con il Brindisino, ampliando le connessioni esistenti con cinque località.

Nell’ambito di questo potenziamento, la società si focalizza non solo sul capoluogo e sul litorale adriatico, consolidandosi a Fasano e Ostuni, ma anche sull’entroterra, dove gli autobus verdi raggiungono Ceglie Messapica e Francavilla Fontana, offrendosi come soluzione di mobilità per chi desidera raggiungere la Valle d’Itria e l’Alto Salento brindisino.

Del potenziamento in corso potranno infatti beneficiare non solo i turisti diretti nel Brindisino, ma anche i passeggeri in partenza dalla provincia, che potranno raggiungere direttamente ancora più destinazioni in tutta Italia, oltre che arrivare, con un solo cambio, in molte città estere grazie alle interconnessioni potenzialmente infinite disponibili all’interno della rete europea di FlixBus.

  • Brindisi: oltre 30 città collegate. Fino a 7 tratte al giorno con Roma, 5 con Napoli e 3 con Milano

Con più di 30 città direttamente collegate in tutta Italia, Brindisi si riconferma nuovamente un nodo strategico per le tratte interregionali operative con la Puglia. Grazie al potenziamento di rete attuato da FlixBus, aumenta la frequenza quotidiana dei collegamenti con città come Roma (collegata fino a 7 volte al giorno) Napoli (fino a 5) e Milano (fino a 3).

Fra le altre città direttamente connesse con la fermata di Via Galanti, vi sono Torino, Bologna, Firenze, Potenza e Palermo, e città d’arte come Caserta, Siena, Parma e Catania.

  • Costa: servite Ostuni e Fasano. Il litorale adriatico collegato con tutta Italia da Sud a Nord

Anche questa estate FlixBus continuerà a servire Ostuni e Fasano con la propria rete di tratte interregionali, garantendo l’operatività dei corridoi attivi con le grandi città del Centro-Sud e del Nord Italia. Entrambe le località beneficiano di connessioni dirette con città come Roma, Napoli e Caserta, a cui si aggiungono quelle attive tra Fasano e centri come Milano e Bologna.

  • Valle d’Itria e Alto Salento brindisino: FlixBus attiva a Ceglie Messapica e Francavilla Fontana

Completano il quadro le tratte attive con Ceglie Messapica, direttamente connessa con Roma e Napoli, e quelle operative con Francavilla Fontana, anch’essa collegata con la Capitale e il capoluogo campano, oltre che con città come Milano, Bologna e Matera, che permetteranno ai passeggeri di tutta Italia di arrivare con facilità in Valle d’Itria e nell’Alto Salento brindisino.

Il servizio, effettuato con mezzi all’avanguardia nel rispetto dei più elevati standard di comfort e sicurezza e nell’osservanza di un esaustivo protocollo di tutela della salute, è prenotabile, oltre che su sito e via app, anche presso i numerosi rivenditori ufficiali dislocati sull’intero territorio nazionale.

 

A proposito di FlixBus 

FlixBus è un giovane operatore europeo della mobilità. Dal 2013 offre un nuovo modo di viaggiare, comodo, green e adatto a tutte le tasche. Con una pianificazione intelligente della rete e una tecnologia superiore, FlixBus ha creato la rete di collegamenti in autobus intercity più estesa d’Europa, con oltre 400.000 collegamenti al giorno verso oltre 5.000 destinazioni in circa 40 Paesi. 

Fondata e avviata in Germania, la start-up unisce esperienza e qualità lavorando a braccetto con le PMI del territorio. Dalle sedi di Milano, Monaco di Baviera, Berlino, Parigi, Zagabria, Stoccolma, Amsterdam, Aarhus, Praga, Budapest, Los Angeles, Madrid, Bucarest, Varsavia, Bruxelles, New York, Kiev, Belgrado, Lisbona, Norimberga, Istanbul, Londra, San Paolo e Sofia, il team FlixBus è responsabile della pianificazione della rete, del servizio clienti, della gestione qualità, del marketing e delle vendite, oltre che dello sviluppo del business e tecnologico. Le aziende di autobus partner – spesso imprese familiari con alle spalle generazioni di successo – sono invece responsabili del servizio operativo e della flotta di autobus verdi, tutti dotati dei più alti standard di comfort e di sicurezza. In tal modo, innovazione, spirito imprenditoriale e un brand affermato della mobilità vanno a braccetto con l’esperienza e la qualità di un settore tradizionalmente popolato da PMI. Grazie a un modello di business unico a livello internazionale, a bordo degli autobus verdi di FlixBus hanno già viaggiato milioni di persone in tutta Europa, e sono stati creati migliaia di posti di lavoro nel settore.

www.flixbus.it/azienda.

Con la morsa della siccità che non si allenta e crescono esponenzialmente i danni alle colture, occorre accelerare sulla realizzazione di un piano per i bacini di accumulo per assicurarsi stabilmente in futuro le riserve idriche necessarie, ma di velocizzare le procedure burocratiche quando in Puglia la durata degli appalti è di 877 giorni in Puglia contro 663 in Italia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, rispetto a quanto richiesto del presidente nazionale Ettore Prandini di fronteggiare l'allarme siccità su più fronti, infrastrutturale, competenze regionali, eventuali ristori, sulla base dell’analisi di BanKitalia

La situazione  delle campagne e le previsioni meteo per i prossimi giorni rendono sempre più evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo. Viene raccolta solo l’11% dell’acqua piovana e si potrebbe arrivare al 50% – denuncia Coldiretti Puglia – evitando così situazioni di crisi che in Puglia si ripetono ogni anno. Bisogna ripartire alle incompiute, come la diga del Pappadai in provincia di Taranto, un’opera idraulica mai utilizzata e di fatto abbandonata, utile a convogliare le acque del Sinni per 20 miliardi di litri di acqua da utilizzare per uso potabile e irriguo, che una volta ultimata andrebbe a servire l’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti. La mancanza di una organica politica di bonifica e irrigazione - aggiunge la Coldiretti Puglia - comporta che lo stesso costo dell'acqua sia stato e continui ad essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Ma vanno anche rivisti gli accordi fatti con la Regione Basilicata, circa il ristoro del danno ambientale, e con la Regione Molise per la realizzazione di una condotta di 10 chilometri per drenare acqua dall'invaso del Liscione sul Biferno fino all'invaso di Occhito sul Fortore.

Per fare ciò è necessario che la questione sia trattata per quella che è, cioè una vera e propria emergenza nazionale – sottolinea Coldiretti Puglia – velocizzando le autorizzazioni burocratiche come fatto, ad esempio, per il caso del Ponte Morandi a Genova. Solo in questo caso sarà possibile dare una risposta concreta alla sofferenza di imprese e cittadini. La realizzazione di un’opera pubblica di importo superiore ai 10 milioni di euro, in Italia - ricorda Coldiretti Puglia su dati dell’ANBI -  necessita mediamente di 11 anni, di cui 42 mesi per la progettazione, 60 mesi per la costruzione, 16 mesi per la gara d’appalto, 13 mesi per il collaudo.

La regione con il minimo afflusso meteorico è proprio la Puglia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e mantiene anche il primato negativo – aggiunge Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi.

Negli invasi artificiali per l’assenza di piogge mancano 71 milioni di metri cubi d’acqua rispetto alla capacità, secondo i dati dell’Osservatorio ANBI Nazionale, ma a preoccupare – denuncia Coldiretti Puglia - è la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni in campo come il grano e gli altri cereali, ma anche quella dei foraggi per l’alimentazione degli animali e di ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere. Con la trebbiatura in corso, si registra un calo del 30% delle rese per il grano e l’avena, del 25% per i legumi, ma si assiste anche alla maturazione contemporanea delle diverse varietà di frutta e ortaggi, come ciliegie e asparagi, dove le primizie e le varietà tardive sono maturate praticamente assieme, invadendo il mercato che non riesce ad assorbire le produzioni. Ma gli effetti sono evidenti anche sul settore olivicolo – dice Coldiretti Puglia - con il caldo durante la fioritura e la siccità che hanno compromesso l’allegagione, con una stima di un calo sensibile della produzione di olive del 40% in Puglia. 

A risentire è tutto il settore agricolo nel 2022 divenuto rovente – afferma Coldiretti Puglia – con la frutta e la verdura in campo  bruciate dal solleone e i frequenti incendi in Salento e nel foggiano. Stanno soffrendo il caldo gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia - dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali, mentre il calo delle rese hanno ridotto la produzione dell’alimentazione degli animali, come orzo e piselli proteici.

I costi sono schizzati alle stelle per l’irrigazione di soccorso e per la necessità di gasolio – aggiunge Coldiretti Puglia - per tirare l’acqua dai pozzi, azionare trattori e mietitrebbie per raccogliere il grano e per tenere in funzione h24 ventilatori e doccette refrigeranti nelle stalle per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura. Una situazione che fa salire ben oltre i 100 milioni di euro il conto dei danni provocati nel 2022 all’agricoltura pugliese per il caldo e la siccità soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti con le avversità da sole e scottature dei prodotti agricoli che non sono più assicurabili.

Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie abbiamo elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery plan – insiste Coldiretti Puglia - un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale.

Il progetto – spiega Coldiretti – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto complessivo e ottimizzare i risultati finali. L’idea è di “costruire” senza uso di cemento per ridurre l’impatto l’ambientale bacini in equilibrio con i territori, che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura – conclude Coldiretti Puglia - con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione.

Nella Asl di Brindisi, di fronte all'aumento dei contagi da Coronavirus, resta stabile l'occupazione dei posti letto negli ospedali. Il management aziendale è impegnato nella riorganizzazione della rete ospedaliera, con l’obiettivo di garantire la presa in carico dei pazienti Covid e al tempo stesso avviare la ripresa graduale delle attività, in particolare nell’ospedale di Ostuni, tenendo conto dell’inizio della stagione turistica. 

Al Perrino sono ricoverati 12 pazienti nel reparto di Malattie infettive (20 i posti disponibili) e un paziente in Pneumologia (2 posti di semintensiva respiratoria a cui se ne aggiungeranno altri 2 nella prossima settimana). Nell'Area mista dedicata a pazienti positivi, ma con patologie diverse dal Covid, sono occupati 5 posti su 8. Nell'ospedale di Ostuni sono ricoverate 3 persone in Medicina interna Covid con 8 posti attivi. Non ci sono ricoveri in Rianimazione e sono 5 su 16 i posti occupati nel post Covid di Mesagne.

In merito alla gestione di tutte le problematiche legate alla pandemia l’interlocuzione con la Regione non si è mai interrotta. "La Regione Puglia - spiega il direttore sanitario della Asl di Brindisi, Vito Campanile - ha delineato la rete ospedaliera Covid con un'ottica scalare, modificabile in base alla diffusione del virus. Al momento non si registrano criticità, ma in caso di aumento dei contagi siamo pronti a riconvertire le nostre strutture per affrontare una nuova situazione di emergenza. Per quanto riguarda i ricoveri in Rianimazione in questa fase non ci sono pazienti: secondo le indicazioni regionali stiamo per concludere un accordo con la Asl di Lecce per centralizzare eventuali ricoveri nella terapia intensiva del Dea Vito Fazzi di Lecce, come struttura di riferimento per tutto il Salento. L'obiettivo è quello di ottimizzare le risorse umane e garantire al meglio anche le attività ordinarie".

Nei giorni scorsi, inoltre, è stata adottata la procedura aziendale per l’accesso in sicurezza nelle strutture ospedaliere e territoriali, redatta secondo le linee di indirizzo fornite dalla Regione Puglia, aggiornate allo stato epidemiologico attuale. Le disposizioni hanno l’obiettivo di contenere la diffusione del virus, senza trascurare le necessità dei pazienti ricoverati (o utenti dei servizi) di avere supporto di familiari e conoscenti.

Lo sport brindisino invade il centro città, le società del Capoluogo Adriatico e della sua Provincia nelle piazze e sui corsi per una serata dal sapore agonistico. 
 
L’iniziativa, in programma sabato 9 luglio 2022 dalle ore 20:00 fino alle ore 23:00, prende il titolo di “Festival dello sport – I Edizione”, ideato e organizzato dal Maestro Carmine Iaia con il coinvolgimento delle società sportive brindisine di Uniti per lo Sport ed il patrocinio del Comune di Brindisi.
 
In un percorso ideale che partirà da Piazza Cairoli e si snoderà su Corso Umberto e Corso Garibaldi, passando attraverso Piazza della Vittoria, istruttori, allenatori, maestri ed esperti delle più disparate discipline, saranno a disposizione dei cittadini presenti per offrire loro esperienze dirette con il proprio sport preferito, di cimentarsi in prove sportive con cui si pensa di avere meno affinità o addirittura sperimentarne di nuove. Laddove necessario saranno le stesse società coinvolte a fornire l’attrezzatura per coloro che vorranno partecipare.
 
Ancora una volta sarà il pubblico il vero protagonista dell’evento, in quella che trasformerà nuovamente una vasta area della città in una vera e propria palestra a cielo aperto. Già numerose e differenti le società che hanno confermato la loro presenza si tratta di Boxe Iaia Brindisi, l’ASD 40 Nodi del Presidente Emilio Morocutti, la società Atletica Mesagne di Giovanni Guarini, la società Aurora Basket di Fabio Minieri, BDL Escule de baile del maestro Ciccio Laveneziana, il Black Deer SoftAir dell’Istruttore Fabio Fontò, la società Casale Volley 3 dell’Allenatore Claudio Scanferlato, Endpoint skateboard di Ivan Simone, la Ginnastica La Rosa dei maestri Barbara e Luigi Spagnolo, la Gold Team TaeKwonDo del maestro Marco Cazzato, l’Invictus Fight Lab KickBoxing del maestro Mino Gorgoni, Padma scuola di Yoga di Claudia Tulsi Lovato, la Società Street Tango del maestro Alessandro De Virgilio, l’Asd Studio Dance Brindisi della maestra Laura Zicola, la Società Tango Levante della maestra Ilaria Caravaglio e la palestra Wellness Studio Officina del Corpo di Fabio Scarano,
 
La partecipazione è aperta ad altre associazioni sportive di Brindisi e provincia, per aderire richiedendo, a titolo assolutamente gratuito, il posizionamento nell'area dell'evento o semplicemente chiedere informazioni più dettagliate è possibile contattare direttamente il maestro Carmine Iaia al numero 347 / 94.28.957.

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