Redazione

Investe due giovani centauri a bordo di una moto e non si ferma per prestargli soccorso, ma fugge. È quanto accaduto ieri pomeriggio nella zona industriale di Mesagne dove un’automobile ha investito due giovani a bordo di una Vespa ed è fuggita senza prestare aiuto ai ragazzi. Alcuni automobilisti hanno lanciato l’allarme e sul posto è giunta una pattuglia di pronto intervento della polizia locale e due ambulanze del 118. I feriti sono stati medicati sul posto e trasferiti presso l’ospedale di Brindisi per ulteriori accertamenti. Non versano in pericolo di vita. Gli agenti, dopo averli ascoltati, hanno avviato le indagini per cercare di individuare l’auto e, naturalmente, il suo conducente. L’episodio si è verificato poco dopo le ore 17 di ieri quando una moto, del tipo Vespa, con due giovani a bordo, appena diciottenni residenti a San Pancrazio Salentino, sta transitando su via Aniceto Murri, nella zona industriale di Mesagne, quando per cause ancora in fase di indagini è stata investita da un’auto.

I ragazzi sono caduti per terra procurandosi diversi traumi ed escoriazioni. Il conducente dell’auto investitrice anziché fermarsi e prestare aiuto ai ragazzi ha proseguito la sua marcia. Alcuni automobilisti in transito hanno assistito alla scena, si sono fermati per verificare le condizioni dei due centauri e hanno lanciato l’allarme. Sul posto sono giunte due ambulanze del 118 dell’ospedale “De Lellis” di Mesagne i cui sanitari hanno stabilizzato i feriti. Quindi, li hanno trasferiti presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi dove sono stati sottoposti ad accertamenti diagnostici e strumentali da cui sono emersi i traumi tipici dei sinistri stradali. In via Murri è giunta una pattuglia della polizia locale i cui agenti hanno ascoltato sia i feriti sia alcuni testimoni. Infine, hanno avviato le indagini. In particolare sono andati alla ricerca delle telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver ripreso l’auto investitrice dalla cui lettura della targa potrebbe essere individuato il presunto pirata della strada. Successivamente in va Murri è giunta anche una seconda pattuglia di vigili per la viabilità, particolarmente sostenuta in questo periodo prenatalizio.  

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Nuove disposizioni per la costruzione o ristrutturazioni dei dehors presenti nella villa comunale di Mesagne. I manufatti dovranno attenersi alle disposizioni emanate dalla Soprintendenza ai Beni culturali al fine di tutelare il polmone verde, impiantato negli ultimi anni dell’Ottocento. In particolare bisognerà utilizzare una combinazione di marmi, colori e ferro battuto. In questi giorni la nuova progettazione sta interessando il “chioschetto” che affaccia su via Tenente Ugo Granafei, angolo via Boemondo Normanno.

I tecnici, la geometra Silvia De Milito e l’architetto Andrea Poso, hanno redatto un progetto approvato dalla Soprintendenza. Il manufatto, inserito in un contesto urbanistico di interesse storico-artistico-ambientale, cuore pulsante e centrale della città di Mesagne, sta subendo un restyling tale da farlo diventare riferimento per i futuri dehors. “Lo sviluppo della nostra città e dei suoi luoghi simbolo – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica e vice sindaco, Giuseppe Semeraro - non può essere lasciato al caso, ma necessita di una programmazione lungimirante e condivisa, in un’ottica di sviluppo complessivo della nostra Mesagne, divenuta punto di riferimento per l’intera provincia”. Semeraro ha, quindi, aggiunto: “Questa è la missione che ci impegna, con l’obiettivo di pianificare tutte le iniziative che riguardano i settori economici e più in generale tutti quei settori che rendono attrattiva la nostra città, tracciando le linee guida per una nuova pianificazione. In quest’ottica si inserisce il rifacimento di un chiosco storico situato nella nostra villa comunale”.

In quest’ottica di rinnovamento il vice sindaco ha tenuto a precisare: “Siamo certi che le linee guida tracciate e questo progetto cosi innovativo, possano diventare riferimento per le iniziative future”. Dopo una serie di incontri tecnici con l’Amministrazione comunale, con il responsabile dell’ufficio Urbanistica, l’architetta Marta Caliolo e con la Soprintendenza, si è giunti ad individuare quelli che sono le cromie rappresentative della coloritura storica: il verde bosco, il marmo di carrara ed il grigio ferro. Le indicazioni sul colore cercano di tutelare da un lato l’identità storica del manufatto, dall’altro la percezione visiva del contesto nel suo insieme. Il progetto di restyling del chiosco è possibile grazie all’idea di Gianmarco Prete, un giovane imprenditore locale che ha creduto, fin da subito, che il recupero del chiosco potesse essere una valida opportunità per la socialità mesagnese come piacevole luogo di incontro, consapevole e fiducioso, insieme ai suoi progettisti, che questa piccola sfida non sia solo una reminiscenza storica, ma un nuovo vitale contributo a questo luogo tanto caro alla città.

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Dopo una raccolta di alimenti fatta tra simpatizzanti ed iscriti al Partito democratico di Mesagne ieri pomerigio è avvenuta la consegna della merce nelle mani del presidente Auser, Vito Marchionna, che visibilmente emozionato ha ringraziato i dirigenti del partito guidati dal segretario, Francesco Rogoli. Una gara di solidarietà che è visibilmente presente in città giustificata da un aggravarsi delle condizioni di povertà di molte famiglie a causa, anche, dell'ondata pandemica. 

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Sono 10 i dipendenti del Comune di Mesagne che nel 2010 sono andati in pensione. Sono: Lucia Baldassarre, Patrizio Ciaccioli, Rosa Francioso, Francesco Galasso, Felice Guarini, Franco Locorotondo, Giovanni Montesardi, Maurizio Palermo, Cosimo Rosato, Cosimo Volpe: sono i nomi dei dipendenti del Comune di Mesagne che sono andati in pensione quest’anno.
Li abbiamo salutati oggi nell’Aula Consiliare, con la consegna di una targa ricordo impreziosita dal valore professionale e umano che queste risorse hanno investito in favore della nostra Comunità.
matarrelli dipendenti comune pensione 2020"E’ un traguardo importante quello raggiunto, ho voluto dirlo sfrondando l’espressione da ogni retorica di circostanza: sono felice per ciascuno di loro, per la serenità che si sono guadagnata, per la legittima soddisfazione che devono provare per se stessi", ha spiegato il sindaco Toni Matarrelli -. Ma non nascondo un velo di malinconia: mi mancheranno tutti, per il frammento di vita che abbiamo condiviso, per quello più importante che hanno saputo condividere con la città e i cittadini che hanno incrociato nella loro lunga storia lavorativa. Auguri a loro, di ogni bene. Io sarò sempre felice di incontrarli".

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 22 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 10.420 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 876 casi positivi: 340 in provincia di Bari, 50 in provincia di Brindisi, 71 nella provincia BAT, 150 in provincia di Foggia, 64 in provincia di Lecce, 199 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione. 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

Sono stati registrati 35 decessi: 6 in provincia di Bari, 15 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 974.063 test.

26.726 sono i pazienti guariti.

53.292 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 82.263, così suddivisi:

31.667 nella Provincia di Bari;

9.485 nella Provincia di Bat;

5.992 nella Provincia di Brindisi;

18.216 nella Provincia di Foggia;

6.445 nella Provincia di Lecce;

9.915 nella Provincia di Taranto;

470 attribuiti a residenti fuori regione;

73 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

I lavoratori di Securpol Puglia devono essere pagati. 

Ancora una volta le Organizzazione Sindacali della Provincia di Brindisi Filcams Cgil e la Fisascat 
Cisl , sono costrette a denunciare la grave situazione che continua a interessare i lavoratori e le 
lavoratrici di Securpol Puglia di Brindisi.
Ad oggi le maestranze non hanno ancora percepito la 13esima mensilità che , come esplicitato 
nell’art 117 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per “Dipendenti da Istituti e Imprese di 
Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari” , dovrebbe essere corrisposta entro il 20 dicembre.
La Securpol Puglia, così facendo , sta attuando una gravissima violazione delle norme 
contrattuali!!!
A ridosso delle festività natalizie , tale inadempienza , rischia di avere pesantissime ripercussioni 
economiche sulle famiglie dei lavoratori che aspettavano l’ istituto contrattuale per poter trascorrere 
serenamente con i propri congiunti giorni messi a dura prova dalla pandemia .
La Securpol Puglia oggi vanta nella sola provincia di Brindisi oltre 120 dipendenti, occupati negli 
appalti delle Asl, Autorità Portuale, Enel, Aeroporto etc.
Tutti i giorni essi lavorano, ma è faticoso farlo nella quasi consapevolezza che pezzi di salario non ti 
arriverà puntuale soprattutto quando non si ha altro reddito, ragion per cui è facilmente intuibile che 
tali cronici ritardi determinano conseguenze drammatiche.
Chi lavora deve essere pagato!!!
La Filcams Cgil e la Fisascat Cisl rivendicano il pagamento immediato della tredicesima e 
puntualità nei futuri pagamenti.
Se così non fosse si attiveranno tutte le iniziative opportune oltre alla richiesta di attivazione verso 
le Committenti della responsabilità in solido.
I problemi accumulatisi sono tanti oltre al pagamento della tredicesima , e passano per le ore di 
straordinario espletate su alcune postazioni quasi strutturalmente, la gestione non funzionale delle 
ferie e dei permessi, fino ad arrivare alla distribuzione centellinata di dispositivi di protezione 
individuali nonostante i vari protocolli sulla sicurezza siglati.
Ciò che allarma, preoccupa e duole è che la Securpol Puglia non ha comunicato tale ritardo ne agli 
RSA ne alle segreterie territoriali sindacali, facendo venire meno le giuste relazioni sindacali che 
faticosamente sono state costruite in questi anni. 
La Filcams Cgil e la Fisascat Cisl sono stanche di andare in giro per tavoli prefettizi e tentativi di 
conciliazione all’Ispettorato del lavoro dove purtroppo non vi è nessuna risoluzione definitiva a 
queste questioni aperte.
I lavoratori e le lavoratrici devono essere pagati, e pertanto si procederà ad attivare anche la 
responsabilità solidale e a chiedere direttamente l’intervento sostitutivo dei pagamenti delle 
retribuzioni agli enti committenti, così come previsto dalla normativa vigente degli appalti in questi 
casi. 
Qualora non bastasse si procederà alle azioni giudiziali e al contempo a rivendicare quanto dovuto 
utilizzando tutte le forme di protesta normativamente previste.
 Claudia Nigro e Luigi Spinzi 
Filcams Cgil Brindisi Fisascat Cisl Ta-Br

Un riconoscimento “per la qualità e l’attenzione nel suo impegno a migliorare il processo di presa in carico dei pazienti oncologici”: è questa la motivazione del Cancer Policy Award 2020 conferito al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano da 34 sigle di associazioni di malati nel corso di una cerimonia in videoconferenza.

Cancer Policy Award è un riconoscimento onorario conferito dal progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” a politici che si sono distinti nella presentazione di atti parlamentari (disegni e proposte di legge, atti di sindacato ispettivo e di indirizzo politico), o altre attività di stretta pertinenza del Parlamento nazionale, del Parlamento Europeo, della Commissione Europea, delle Assemblee e Consigli regionali, in relazione alla difesa dei diritti dei pazienti oncologici e onco-ematologici e alla loro presa in carico da parte delle strutture sanitarie pubbliche.

Promosso da Salute Donna onlus e dall’Intergruppo Parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro” il premio si giova della partnership di 34 associazioni di volontariato che operano nel campo dell’assistenza ai malati oncologici.

Già lo scorso anno il Presidente Emiliano era stato insignito dello stesso premio per aver istituito e promosso, nell’ambito dei provvedimenti di costruzione della Rete Oncologica Pugliese, i Centri di Orientamento Oncologico.

Quest’anno il riconoscimento è stato conferito in forza di due importanti provvedimenti dello scorso luglio – le delibere di giunta 1103 e 1104 – con cui si istituiscono, regolamentandole, cinque sottoreti di patologia con i relativi percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali (PDTA). Si tratta dei network di presa in carico dei pazienti con diagnosi di tumore a seno, colon-retto, utero, polmone e prostata, che rappresentano oltre il 50% (più di 11.000) di tutte le nuove diagnosi annue di tumore in Puglia.

I due provvedimenti – per la prima volta – definiscono i requisiti che un centro di riferimento specialistico deve possedere per trattare una delle cinque patologie, individuano le strutture già dotate di questi requisiti di autorevolezza e prescrivono mappe assistenziali omogenee (PDTA) per l’intera Regione su cui progettare il percorso di cura del singolo malato.

Per il tumore al polmone sono 4 i centri pienamente adempienti i requisiti richiesti e altri 3 da verificare nel tempo; per il tumore alla prostata sono 5 i centri regionali adempienti; per il tumore al seno sono 11 i centri pienamente adempienti e altri 3 da verificare nel tempo; per il tumore al colon-retto sono 11 i centri adempienti; per il tumore all’utero sono 6 i centri pienamente adempienti e un altro da verificare nel tempo. Accanto a questi centri di alta specializzazione ci sono altre realtà “spoke” sotto osservazione la cui attività dovrà necessariamente crescere o essere destinata ad altre patologie tumorali.

“Mi onora e mi impegna ulteriormente per il futuro il gradimento della nostra azione da parte delle associazioni di malati che meglio di chiunque altro possono valutare il nostro sistema sanitario – dice Michele Emiliano – abbiamo preso degli impegni proprio con le associazioni e li abbiamo mantenuti. Questo riconoscimento ci dice che la direzione è corretta e che continueremo a dare il massimo per migliorare le cose”.

“È una grande soddisfazione per la nostra Regione ricevere questo prestigioso riconoscimento per l'attività di prevenzione e cura del cancro. Continuiamo con decisione su questo percorso – commenta Pierluigi Lopalco, assessore regionale alla Sanità – i centri hub individuati sono la dimostrazione che non è necessario andare fuori dalla Puglia per curarsi ma che si può trovare l’eccellenza vicino ai propri luoghi e ai propri affetti”.

“Rete oncologica pugliese ormai consolidata – per Giammarco Surico, coordinatore operativo della ROP – con i Centri di Orientamento Oncologico che sempre più sono una vera porta di accesso alla rete in un momento così difficile. Durante i mesi del lockdown i 18 COrO hanno preso in carico una media di 130 nuovi pazienti al mese ciascuno. La rete va avanti con l’attivazione di altri servizi volti ad arginare una possibile pandemia oncologica. Monitoraggio e riattivazione dei percorsi di prevenzione rappresentano una priorità non procrastinabile”.

Dall’inizio dell’istituzione della Rete Oncologica Pugliese tre anni fa la capacità di offerta delle strutture regionali per le cinque patologie in menzione è cresciuta in maniera robusta: +35% per il polmone, +16% per la prostata, +11% per il seno, +8% per il colon-retto, +4% per l’utero. La nuova regolamentazione servirà a specializzare ulteriormente i centri e a qualificarli sempre di più sul piano dei risultati di salute.

Il rango di centro “hub” per i centri specialistici sarà soggetto a verifica annuale e il primo ciclo di audit è calendarizzato a febbraio 2021 e sarà condotto dai verificatori dell’Organismo Tecnicamente Accreditante di AReSS Puglia.

Per Giovanni Gorgoni, Direttore Generale AReSS Puglia, che ha ritirato il premio per conto di Michele Emiliano, “finora è stata strategica la partecipazione progettuale di moltissimi professionisti e anche una sorprendente predisposizione degli stessi all’innovazione organizzativa e tecnologica. A gennaio 2021 avremo il primo COrO totalmente informatizzato e abilitato con la telemedicina dopo i primi promettenti test”.

Dopo l’apertura straordinaria degli ambulatori Asl della provincia di Brindisi nello scorso fine settimana, la vaccinazione antinfluenzale prosegue da medici e pediatri di famiglia fino al 31 gennaio 2021.

Il segretario regionale della FIMMG, la Federazione dei medici di famiglia, Donato Monopoli, sottolinea che “se pure c’è ancora tempo per vaccinarsi, è consigliabile farlo al più presto. Gli assistiti possono contattare i medici per concordare gli appuntamenti: ci sono scorte sufficienti per chiunque ne faccia richiesta. Ricordiamoci che l’influenza fa morti così come il Covid: è fondamentale che soprattutto le persone anziane e quelle ad alto rischio si proteggano con il vaccino”.  
Un appello alla vaccinazione arriva anche dal segretario provinciale della FIMP, la Federazione dei medici pediatri, Francesco Gianfredi: “si invitano tutti i genitori a vaccinare i propri figli contro l’influenza, rivolgendosi ai pediatri di famiglia. È noto come i bambini siano uno dei veicoli più importanti di trasmissione dell’influenza verso gli adulti e i soggetti fragili. Finalmente le dosi sono ampiamente disponibili: vaccinandosi si eviterà il diffondersi dell’influenza, con i costi sociali ed economici che comporta, e l’intasamento dei presidi ospedalieri già presi d’assalto per la pandemia da Covid-19. Soprattutto – continua Gianfredi – si impedirà la coesistenza delle due patologie, influenza e Covid-19, non distinguibili dal punto di vista dei sintomi se non eseguendo il tampone”.
Circa mille persone, invece, si sono vaccinate tra sabato e domenica negli ambulatori Asl della provincia di Brindisi, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Servizio di Igiene e Sanità pubblica. 
“Abbiamo programmato un’apertura straordinaria degli ambulatori vaccinali - spiega Stefano Termite, direttore del Sisp – in occasione dell’arrivo delle 37mila 500 nuove dosi di vaccino antinfluenzale, che si sono aggiunte alle prime 128mila consegnate da ottobre. Il risultato è stato incoraggiante e potremmo ripetere questa iniziativa per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione”.

 

San Michele Salentino. Aveva acquistato un’autovettura usata recante 72.300 Km percorsi, in realtà ne aveva 216.000, denunciate due persone.

I Carabinieri della Stazione di San Michele Salentino, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà per truffa un 42enne di Gattinara (VC) e un 44enne di Ternate (VA), entrambi commercianti di auto. In particolare, la segnalazione scaturisce dalla denuncia–querela presentata da un 60enne del luogo, responsabile di una concessionaria sita in San Michele Salentino, poiché nel mese di ottobre 2019, aveva acquistato dai prevenuti un veicolo SUV avente 72.300 km, come indicato anche nella fattura. Tuttavia da recenti accertamenti effettuati a causa di un guasto al motore, è risultato che lo stesso aveva in realtà percorso 216.000 km.

Villa Castelli. Positiva al Covid–19, sale a bordo di un autobus, violando gli obblighi dell’isolamento fiduciario, denunciata.

I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, in collaborazione quelli di Oria, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà, per violazione degli obblighi di isolamento fiduciario di soggetto positivo al Covid–19, una 21enne di origine nigeriana residente a Villa Castelli presso una cooperativa del luogo, titolare di protezione internazionale. In particolare, la donna, nonostante l’isolamento fiduciario per la positività al Covid–19, alle ore 12:30 del 19 dicembre 2020 è stata rintracciata fuori dall’abitazione, in Oria via Latiano, a bordo di un autobus di linea, in compagnia del figlio minore di anni due, anch’egli positivo al Covid–19. Accertata l’assenza di contatti con gli altri 11 passeggeri durante il tragitto, i medesimi hanno fatto rientro nella citata cooperativa a mezzo di un’ambulanza privata, con l’intimazione a non muoversi.