Mesagne. I nuovi, quanto antichi, dehors in villa comunale

Dicembre 22, 2020 672

Nuove disposizioni per la costruzione o ristrutturazioni dei dehors presenti nella villa comunale di Mesagne. I manufatti dovranno attenersi alle disposizioni emanate dalla Soprintendenza ai Beni culturali al fine di tutelare il polmone verde, impiantato negli ultimi anni dell’Ottocento. In particolare bisognerà utilizzare una combinazione di marmi, colori e ferro battuto. In questi giorni la nuova progettazione sta interessando il “chioschetto” che affaccia su via Tenente Ugo Granafei, angolo via Boemondo Normanno.

I tecnici, la geometra Silvia De Milito e l’architetto Andrea Poso, hanno redatto un progetto approvato dalla Soprintendenza. Il manufatto, inserito in un contesto urbanistico di interesse storico-artistico-ambientale, cuore pulsante e centrale della città di Mesagne, sta subendo un restyling tale da farlo diventare riferimento per i futuri dehors. “Lo sviluppo della nostra città e dei suoi luoghi simbolo – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica e vice sindaco, Giuseppe Semeraro - non può essere lasciato al caso, ma necessita di una programmazione lungimirante e condivisa, in un’ottica di sviluppo complessivo della nostra Mesagne, divenuta punto di riferimento per l’intera provincia”. Semeraro ha, quindi, aggiunto: “Questa è la missione che ci impegna, con l’obiettivo di pianificare tutte le iniziative che riguardano i settori economici e più in generale tutti quei settori che rendono attrattiva la nostra città, tracciando le linee guida per una nuova pianificazione. In quest’ottica si inserisce il rifacimento di un chiosco storico situato nella nostra villa comunale”.

In quest’ottica di rinnovamento il vice sindaco ha tenuto a precisare: “Siamo certi che le linee guida tracciate e questo progetto cosi innovativo, possano diventare riferimento per le iniziative future”. Dopo una serie di incontri tecnici con l’Amministrazione comunale, con il responsabile dell’ufficio Urbanistica, l’architetta Marta Caliolo e con la Soprintendenza, si è giunti ad individuare quelli che sono le cromie rappresentative della coloritura storica: il verde bosco, il marmo di carrara ed il grigio ferro. Le indicazioni sul colore cercano di tutelare da un lato l’identità storica del manufatto, dall’altro la percezione visiva del contesto nel suo insieme. Il progetto di restyling del chiosco è possibile grazie all’idea di Gianmarco Prete, un giovane imprenditore locale che ha creduto, fin da subito, che il recupero del chiosco potesse essere una valida opportunità per la socialità mesagnese come piacevole luogo di incontro, consapevole e fiducioso, insieme ai suoi progettisti, che questa piccola sfida non sia solo una reminiscenza storica, ma un nuovo vitale contributo a questo luogo tanto caro alla città.

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Ultima modifica il Martedì, 22 Dicembre 2020 15:34