Redazione

Importante novità in arrivo per i residenti del Quartiere Musicisti. L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha dato il via libera al primo stralcio di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico.

“La risoluzione definitiva del problema degli allagamenti nel Quartiere Musicisti è prioritaria e non più rinviabile – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – per questa ragione abbiamo deciso di avviare da subito un primo step di interventi per 100 mila euro, a cui seguirà un secondo step nel 2021 per 1,9 milioni di euro. Abbiamo previsto di realizzare questi interventi con fondi comunali. Intanto, abbiamo candidato il progetto complessivo a finanziamento, così come abbiamo previsto nella variante del piano triennale delle opere pubbliche approvata nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale.”

Ad essere interessata da questo primo step di lavori, finanziati con 100 mila euro di fondi di bilancio del 2020, è via Giuseppe Di Vagno. Qui, all’esito delle indagini effettuate lungo le condutture di scolo, sono emerse delle criticità che impediscono il corretto fluire delle acque piovane e sono causa degli allagamenti in caso di piogge abbondanti.

Gli interventi programmati consisteranno nella pulizia e manutenzione della rete di cunicoli dove corrono le acque, eliminazione degli allacciamenti di fogna nera che ne ostruiscono il passaggio e realizzazione di una nuova condotta con un diametro superiore a quello esistente. Saranno inoltre predisposti nuovi pozzetti con griglie di captazione che renderanno più agevole la manutenzione ordinaria delle condutture.

“Questi primi interventi, che rappresentano solo il primo passo per la soluzione del problema, porteranno ad un immediato miglioramento della situazione – prosegue il Sindaco – si tratta di opere indispensabili, basti pensare che in alcuni tratti l’ostruzione delle condutture raggiunge il 40% della portata attuale.”

L’intervento stralcio arriva a pochi giorni dall’approvazione della variante del piano triennale delle opere pubbliche con cui l’Amministrazione Comunale ha ufficializzato la candidatura a finanziamento del progetto integrale di mitigazione del rischio idrogeologico dell’area per 3 milioni di euro.

“Il nuovo anno sarà decisivo per la risoluzione definitiva del problema – conclude il Sindaco – i 2 milioni di euro messi in bilancio risolveranno gran parte delle criticità esistenti riportando l’area alla normalità. In caso di approvazione del progetto, con l’arrivo dei tre milioni di euro, saremo in grado di realizzare anche le opere accessorie che chiuderanno definitivamente il cerchio intorno a questa opera pubblica.”

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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, -3,5 MLD EURO PER RISTORANTI E AGRITURISMI NEL 2020. Il settore della ristorazione è il più duramente colpito dagli effetti della pandemia.

Il taglio delle spese di fine anno a tavola rischia di dare il colpo di grazia ai consumi alimentari dei pugliesi che nel 2020 scendono al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per la ristorazione che dimezza il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di oltre 3,5 miliardi di euro nel 2020 con la chiusura di circa 22mila ristoranti, bar, ristoranti, pizzerie e 875 in Puglia. E’ quanto emerge dal bilancio di fine anno sui consumi alimentari fuori casa elaborato dalla Coldiretti su dati Ismea dal quale emerge che il settore della ristorazione è stato quello più duramente colpito dalla pandemia con la serrata imposta dalle misure anti contagio in una regione dove molto diffuso è il consumo alimentare fuori casa.

Una situazione di difficoltà che ha fatto chiudere il 14,4% di bar e ristoranti secondo Confcommercio e gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua la Coldiretti – si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti Puglia – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Una situazione di sofferenza che porterà a fine anno ad una perdita di fatturato per la filiera agroalimentare di oltre 700 milioni di euro solo per i mancati acquisti in cibi e bevande da parte della ristorazione.

“Per effetto della chiusura della ristorazione è a rischio un sistema agroalimentare che in Puglia è assicurato grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione che nel 2020 a causa dell’emergenza Covid è sostenuta dalle consegne a domicilio e dall’asporto”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione e l’agriturismo – precisa la Coldiretti regionale – rappresentano addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa – conclude la Coldiretti Puglia - devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy.

“Alle limitazioni alle attività di impresa devono corrispondere in tempi stretti i sostegni economici agli agriturismi e a tutte le imprese lungo la filiera agroalimentare – sollecita il presidente dell’associazione agrituristica di Coldiretti Terranostra Puglia, Filippo De Miccolis - per dare liquidità ad aziende che devo sopravvivere all’emergenza Covid, come interventi a fondo perduto per agriturismi e ristoranti per salvare l’economia ed il lavoro”.

Servono dunque ristori immediati e un piano nazionale – conclude Coldiretti Puglia - che metta in campo tutte le azioni necessarie per non far chiudere per sempre attività come gli agriturismi che rappresentano un modello di turismo sostenibile grazie ai primati nazionali sul piano ambientale ed enogastronomico.

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VIZZINO – CONTRADE E MODIFICHE AL PIANO CASA: IL SINDACO DI BRINDISI COINVOLGA I CONSIGLIERI REGIONALI PER INDIVIDUARE SOLUZIONI PERCORRIBILI. L’ultima seduta del Consiglio regionale avrebbe potuto rappresentare la soluzione ad un problema che sta a cuore a centinaia di famiglie brindisine. E’ questo il motivo per cui avevo apposto la mia firma all’emendamento – proposto dal collega Amati – per modificare il Piano Casa della Regione Puglia. L’obiettivo non era e non è quello di legittimare forme di abusivismo. In quel caso, infatti, bene avrebbe fatto il Consiglio regionale a respingere tale emendamento. Si tratta, invece, di porre rimedio ad una situazione paradossale, venutasi a determinare negli anni grazie anche all’assenza di adeguate politiche abitative e di idonei strumenti urbanistici. 

A Brindisi, infatti, è ben noto che sono sorte moltissime abitazioni nelle contrade situate nell’estrema periferia cittadina e dopo aver ottenuto il condono in tanti hanno realizzato ulteriore volumetria per rispondere ad accresciute esigenze familiari. Con il provvedimento proposto, pertanto, avremmo voluto dare la possibilità di ottenere un aumento del 20% di cubatura anche per le case situate nelle aree dei piani di recupero.
Si sarebbe evitato, in tal modo, di dover dar seguito ad ordinanze di demolizione, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare in relazione all’aggravamento dell’emergenza-casa nella città di Brindisi. 
La bocciatura dell’emendamento da parte del Consiglio regionale è stata frutto della posizione assunta dall’assessore regionale al ramo, ma è evidente che ci troviamo di fronte ad una scarsa conoscenza delle implicazioni che comporta la posizione rigida assunta dal Consiglio. 
E’ giustissimo – lo ribadisco chiaramente – non legittimare forme di abusivismo, ma che senso ha far abbattere eventuali opere realizzate dopo la domanda di condono per poi autorizzarle in un secondo momento?
E’ questo il motivo per cui invito il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi ad affrontare immediatamente il problema con i consiglieri regionali eletti in provincia di Brindisi e con il supporto tecnico dell’ufficio urbanistica del Comune. Il tutto, allo scopo di avviare una fase di confronto con il Presidente Michele Emiliano e con l’Assessore regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio. 
Individuare una soluzione praticabile a questo problema consentirebbe di ripristinare condizioni di piena legalità, di dare dignità a circa 500 famiglie ed anche di migliorare anche la condizione ambientale, visto che tuttora gli scarichi fognari finiscono all’interno di vasche (molte di queste versano in condizioni precarie) e l’acqua viene attinta dalla falda. 
 
Mauro Vizzino – Presidente III Commissione consiliare della Regione Puglia

LEGGE BILANCIO – GOVERNO ACCOGLIE ODG ARESTA (M5S) PER SLITTAMENTO TERMINI VERSAMENTO CONTRIBUTI PREVIDENZIALI VOLONTARI.
Il governo ha accolto oggi a Montecitorio un ordine del giorno presentato dal parlamentare del M5S Giovanni Luca Aresta con il quale lo si impegna “a valutare l’opportunità di adottare iniziative normative volte a prorogare di dodici mesi il termine trimestrale di cui all’art.8 comma 1 del decreto legislativo 30 aprile​ 1997, n.184, al fine di garantire la continuità​ della contribuzione volontaria da parte dei soggetti interessati.”

“Sarebbe opportuno – scrive nel suo odg l’on.Aresta- prevedere strumenti di maggiore elasticità per il contribuente volontario, idonei ad evitare che il mancato rispetto del termine, in un periodo di così grave crisi di liquidità, possa incidere negativamente sulla integrità e continuità dei versamenti.”

 

“L’accoglimento del mio ordine del giorno avvenuto nella fase conclusiva della sessione della Legge di Bilancio – afferma il parlamentare – è una buona notizia per tutti quei lavoratori dipendenti ed autonomi, impegnati nella ricostruzione e ricongiunzione di diversi periodi e profili assicurativi e che non hanno ancora maturato i requisiti per la pensione di vecchia o d’invalidità. Si tratta di una platea molto vasta che rischia, in assenza di una dilazione dei termini della contribuzione volontaria, di perdere quanto da loro faticosamente versato in una vita di lavoro. Una situazione molto diffusa specialmente, ma non solo, tra i lavoratori dell’agricoltura.”
“Si tratta adesso – precisa Aresta – di vigilare sulla reale attuazione dei contenuti di questo ordine del giorno che potrebbe diventare norma di legge nei prossimi provvedimenti per fronteggiare la crisi economica causata dalla pandemia.”
“Ringrazio le organizzazioni dei lavoratori del mio territorio – conclude il parlamentare – per la segnalazione di questa importante problematica e per la collaborazione data alla stesura dell’ordine del giorno stesso. Una collaborazione proficua segno di una reciproca disponibilità all’ascolto e all’azione unitaria.”

L'infermiere Biagio Silla, del reparto post Covid del "De Lellis" di Mesagne, lancia l'invito a vaccinarsi: "Oggi è il V-Day e ciò che più lascia amareggiati è che, nelle occasioni in cui più di tutto viene chiesto di dare il buon esempio e mostrarci uniti, non sappiamo compiere il balzo decisivo in avanti. Rincuora sapere che, di fronte a tanti che avocano a sé il concetto di libera scelta ponendola come scudo alla loro mancanza di argomentazioni scientifiche - a tal proposito ricordo che la Scienza non è Democratica - ce ne sono molti di più che hanno scelto di prendere al volo l'occasione di vaccinarsi. Ci salverà la Scienza e non dobbiamo aver paura di essere Scienza noi per primi. Buona domenica e buon V-Day per tutti i colleghi che oggi verranno vaccinati'. 

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 27 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 1748 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 221 casi positivi: 129 in provincia di Bari, 25 in provincia di Brindisi, 16 nella provincia BAT, 8 in provincia di Foggia, 17 in provincia di Lecce, 23 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione.

Sono stati registrati 12 decessi: 2 in provincia di Bari, 5 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 2 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.008.542 test.

30.454 sono i pazienti guariti.

53.638 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 86.439, così suddivisi:

33.341 nella Provincia di Bari;

9.942  nella Provincia di Bat;

6.251 nella Provincia di Brindisi;

19.112 nella Provincia di Foggia;

6.695 nella Provincia di Lecce;

10.520 nella Provincia di Taranto;

497 attribuiti a residenti fuori regione;

81 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Prima neve in Puglia sul Gargano con Faeto innevata e l’arrivo del repentino freddo anche in pianura che colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, radicchio e broccoli ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, che segnala brusco cambiamento climatico in un 2020 che si è classificato fino ad ora come il quinto più caldo dal 1800, con una temperatura di quasi un grado superiore alla media storica (+0,96 gradi) sulla base dei dati Isac Cnr.

“Il clima pazzo sta contribuendo a consumare il suolo per il 67,5% in contesti prevalentemente agricoli o naturali, depauperando pezzi di territorio e deturpando il paesaggio, oltre ad impoverire il tessuto imprenditoriale agricolo pugliese”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Sono evidenti le conseguenze dei cambiamenti climatici, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, come accaduto a partire da gennaio dove l’inverno bollente ha lasciato il posto ad una primavera pazza e ad un inizio di inverno bellente, dove si sono succeduti numerosi eventi estremi,  secondo le elaborazioni su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD), come 3 tornado di cui due in provincia di Bari e 1 in provincia di Lecce, 10 grandinate violente nel barese e sul Salento, 2 trombe d’aria nel barese e nel foggiano, frequenti nubifragi improvvisi, oltre alle nevicate di febbraio, le gravi gelate del 24 e 25 marzo scorsi e la violenta grandinata del 6 luglio scorso in provincia di Taranto, a Massafra, Castellaneta, Martina Franca, Manduria e Avetrana, con il nubifragio che nel foggiano ha distrutto in pochi attimi 300 ettari di pomodoro da San Severo ad Apricena, da Poggio Imperiale fino a Lesina, per finire alle grandinate e ai nubifragi che hanno colpito la Puglia tra settembre e novembre.

Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni, secondo le elaborazioni di Coldiretti Puglia sulla scorta dei dati ISPRA.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 3 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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Torre Santa Susanna. Preso dallo sconforto e dopo aver visto un servizio televisivo,  chiama il 112. Nel pomeriggio di ieri 26.12.2020 è giunta presso la Centrale Operativa di Francavilla Fontana, una telefonata da parte di un 89enne di Torre Santa Susanna, il quale richiedeva un intervento poiché aveva necessità di raccontare una vicenda che l’aveva visto coinvolto. Veniva inviata presso l’abitazione del richiedente una pattuglia composta dai militari del Nucleo Radiomobile di Francavilla Fontana, i quali prendevano contatti con l’anziano. Nella circostanza, l’89enne riferiva di essere vedovo da due anni, di sentirsi molto solo e mostrava, con fierezza, ai militari intervenuti, alcune foto scattate durante il servizio militare svolto dallo stesso presso il 4° Reggimento Artiglieria di Mantova. Nel prosieguo del colloquio l’anziano riferiva di essere stato preso da un momento di sconforto e dopo aver visto un servizio televisivo ove si raccontava della visita dei Carabinieri ad un anziano nel Bolognese, decideva di richiedere il loro intervento, al fine di ricevere un po’ di conforto e di calore umano. Alla fine della visita, l’89enne ringraziava i militari per la visita ricevuta.

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Lunghi minuti da brivido quelli trascorsi ieri mattina lungo la statale 7 dove un nonnino ultra ottantenne ha imboccato contro mano l’importante arteria viaria e l’ha percorsa per diversi chilometri prima di essere bloccato dalla polizia locale. L’uomo, in evidente stato confusionale, è stato condotto presso il comando dove gli è stata confiscata la patente di guida. Solo lo scorso 10 dicembre una signora 84enne, residente a Latiiano, aveva imboccato contro mano la Statale 7 schiantandosi contro un’auto che era sopraggiunta. Nello scontro la donna era deceduta. L’episodio di ieri si è verificato poco dopo le ore 11, quando presso la centrale operativa della polizia locale sono giunte diverse telefonate di automobilisti che segnalavano una Lancia Y10 che viaggiava sulla statale 7, da Taranto in direzione Brindisi, in contromano. Immediatamente due pattuglie di pronto intervento dei vigili si sono portate sulla principale arteria viaria per cercare di intercettare il mezzo. In effetti dopo alcuni minuti sono riusciti a raggiungerlo, nei pressi dell’ingresso per Mesagne Ovest, e ad affiancarlo. Gli agenti hanno messo in atto i dispositivi sonori e luminosi per bloccare la marcia dell’auto. Tuttavia, senza riuscirci. Pertanto hanno disposto, coadiuvati da altre pattuglie di polizia e carabinieri, un posto di blocco all’altezza dello svincolo per San Donaci.

Qui il nonnino vedendo la strada bloccata si è fermato. Gli agenti hanno raggiunto l’auto, l’hanno spenta e fatto scendere l’uomo. Poi l’hanno fatto accomodare in una delle auto di servizio e l’hanno condotto al comando. Il nonnino era in stato confusionale e non ha saputo fornire le motivazioni che l’hanno indotto a viaggiare sulla corsia sbagliata. Dai documenti i vigili sono riusciti a risalire alla sua identità e alla residenza. In pratica era residente a Grottaglie. A quel punto sono stati avvisati i parenti che sono giunti a Mesagne per riprendersi il congiunto. La patente di guida gli è stata sequestrata. Purtroppo non è la prima volta che gli automobilisti, in particolar modo anziani, sbagliano l’ingresso sulla statale e viaggiano contro mano per diversi chilometri prima di poter invertire la marcia. Fortunatamente il lockdown e la giornata festiva di ieri hanno ridotto di molto le auto in viaggio sulla statale 7 abbassando il livello di rischio per il verificarsi di sinistri.

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Anche in politica quando credi di averle viste tutte accade sempre qualcosa che ti lascia senza parole. Ed ecco che la sera del 24 scorso, la sera della vigilia di Natale i nostri consiglieri comunali si vedono notificare via PEC  la convocazione per il consiglio comunale che si terrà il 30 dicembre, senza neanche tutta la documentazione necessaria da poter studiare nonostante la convocazione di questo consiglio sia frutto di un rinvio precedente. 
 
Per il Presidente del Consiglio Comunale Argentieri, cinque giorni necessari da regolamento prima del consiglio comunale, in questo caso possono tenere dentro le giornate di Natale e Santo Stefano. E come se non bastasse già questo, sempre senza avere documentazione sufficiente e sufficientemente in tempo, ci ritroviamo punti nuovi in discussione senza che gli stessi siano stati discussi, come da regolamento comunale e come da prassi consolidata, dalla conferenza dei capigruppo, alcuni dei quali addirittura ancora non affrontati dalle commissioni competenti. 
 
Un argomento importante come il piano anticorruzione e trasparenza non può essere  sottratto ad una discussione approfondita prima della commissione, per ritrovarlo già preconfezionato per il Consiglio Comunale.
 
Al presidente Argentieri ricordiamo che lui stesso, in ben due diverse occasioni in Consiglio Comunale, ha ribadito che mai più avrebbe permesso che Ordini del giorno(Odg) arrivassero alla discussione del consiglio comunale senza che i consiglieri comunali abbiano avuto nei tempi giusti tutti i documenti necessari ad affrontare poi le discussioni nel Consiglio stesso. Comportamento che non può che essere considerato sleale e che non rispetta minimamente il ruolo dei consiglieri comunali tutti. 
 
Dov'è la trasparenza amministrativa quando si portano in Consiglio  atti attraverso forzature e "blitz natalizi"? 
 
Perseverare in comportamenti discutibili lede l'intelligenza e il rispetto per il Consiglio Comunale in quanto organo principale della politica cittadina. Ancora una volta l’attuale maggioranza alla guida della città, informando i consiglieri comunali all’ultimo momento utile, limita e non garantisce la possibilità di svolgere con dignità il proprio mandato, ma soprattutto con fine malizioso, di non porre la città nelle condizioni di meglio sapere.
 
Coalizione Claudio Ruggiero.

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