Redazione

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 12 ottobre 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.433 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 136 casi positivi: 114 in provincia di Bari, 24 nella provincia BAT, 4 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto, (17 casi residenti fuori regione sono stati riclassificati e riattribuiti).

Sono stati registrati 6 decessi: 2 in provincia di Bari, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 456.383 test.

5142 sono i pazienti guariti.

3913 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 9.669, così suddivisi:

3.903 nella Provincia di Bari;

896 nella Provincia di Bat;

803 nella Provincia di Brindisi;

2367 nella Provincia di Foggia;

893 nella Provincia di Lecce;

730 nella Provincia di Taranto;

75 attribuiti a residenti fuori regione (17 casi riclassificati e riattribuiti)

2 provincia di residenza non nota.

 

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Via libera all’ingresso di 18mila lavoratori stagionali extracomunitari con la presentazione delle domande telematiche che potranno essere inviate fino al 31 dicembre utilizzando il sistema disponibile sul sito del Ministero dell’Interno. A renderlo noto è la Coldiretti nel sottolineare gli effetti del decreto flussi 2020 del Viminale, pubblicato in Gazzetta ufficiale, particolarmente rilevanti per combattere la carenza di lavoratori stagionali stranieri in agricoltura frenati anche dai vincoli alle frontiere e dalla quarantena.

Il provvedimento è importante per il lavoro nelle campagne in autunno che – sottolinea la Coldiretti – è uno dei momenti più delicati dell’intera annata agraria, con le attività di raccolta in pieno svolgimento, e molte imprese che rischiano di trovarsi a ranghi ridotti i proprio nella fase più calda della vendemmia e della raccolta delle olive e della frutta.

Si tratta di una opportunità che – precisa la Coldiretti – consente di garantire professionalità ed esperienza alle imprese agricole italiane grazie al coinvolgimento temporaneo spesso delle medesime persone che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese. Una esigenza che va accompagnata – continua la Coldiretti – da misure per favorire l’accesso al lavoro degli italiani come l’introduzione di voucher semplificati per consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà.

Il decreto – spiega la Coldiretti - riguarda ingressi di cittadini non comunitari per lavoro subordinato stagionale impegnati nei settori agricolo e turistico alberghiero di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.

L’importante novità fortemente sollecitata dalla Coldiretti è la previsione di 6.000 unità di quote di ingresso riservate alle Associazioni di categoria per i propri associati che si avvalgono per l’invio delle istanze delle associazioni stesse, a norma delle previsioni del primo comma dell’art. 24 del T.U. immigrazione.

Il Decreto flussi – precisa la Coldiretti - arriva peraltro in occasione dell’annuncio della riduzione dei tempi di quarantena a dieci giorni, sulla base delle ultime evidenze scientifiche, particolarmente importante per i lavoratori provenienti dall’estero. Nel 2020 – continua la Coldiretti - si sono praticamente ridotti di circa 1/3 i lavoratori stranieri nelle campagne italiane a causa dalle misure di sicurezza anti contagio, del lockdown e dai necessari vincoli posti alle frontiere ai braccianti dall’estero che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese. L’assenza dei lavoratori stranieri ha messo in grave difficoltà le campagne dove – conclude la Coldiretti – si è registrato un crollo record del 7% delle ore lavorate in agricoltura secondo gli ultimi dati divulgati dall’Istat relativi al secondo trimestre 2020.

Una nota della Prefettura di Bari indirizzata al Comune di Mesagne nei giorni scorsi, informa l’Ente circa l’assegnazione di un contributo destinato ad azioni di prevenzione e contrasto del maltrattamento degli animali. La comunicazione giunge a seguito dell’istruttoria fornita dal comando di Polizia Locale di Mesagne, inoltrata alla Prefettura dal comandante e responsabile del settore Randagismo, dott. Teodoro Nigro.

 
“Tra le iniziative che potranno essere finanziate – ha spiegato il sindaco Toni Matarrelli – ci sono le prestazioni di lavoro straordinario del personale impegnato nei controlli e l’acquisto di strumenti per migliorare gli interventi a tutela degli animali”. I fondi disponibili sono stati previsti nell’ambito del Fondo Unico Giustizia dal ministero dell’Interno per finanziare le progettualità in ambito comunale relative alla lotta al randagismo. 
 
I contenuti della circolare erano stati approfonditi lo scorso 16 settembre nella riunione della conferenza regionale convocata dalla Prefettura di Bari. “In quell’occasione – dichiara il consigliere comunale con delega al randagismo, Vincenzo Carella - è stato stabilito che la quota di finanziamento disponibile per ciascuna provincia pugliese sarebbe stata di circa 18mila euro; di questi, 5.100 euro sono stati destinati a Mesagne, tra i 4 comuni brindisini che ne beneficeranno, e che acquisirà la forma massima di contributo prevista”.

“Il deposito dei reperti storici del Comune di Mesagne andrebbe spostato in altra sede per liberare l’attuale locale e dedicarlo all’allestimento di mostre”. A chiederlo, con una nota inviata al sindaco Toni Matarrelli, è stato un gruppo di artisti che ha proposto di rivoluzionare un po' l’attuale pianificazione della gestione del museo a favore del mondo dell’associazionismo, del volontariato e dell’arte. Il locale in questione ha l’affaccio su via Guglielmo Marconi, lato villa comunale, e in passato è stato utilizzato per mostre e altri eventi. Poi da quando la Soprintendenza ai Beni archeologici ha disposto il ritorno dei reperti storici conservati a Egnazia presso la loro naturale sede il Comune ha dovuto trovare una struttura idonea ad accogliere l’enorme patrimonio culturale. Solo che per farlo, non avendo altre sedi da adibire a deposito, ha dovuto sacrificare la grande sala mostre. Questa struttura, inoltre, era idonea per i disabili poiché non aveva barriere architettoniche. Al contrario dei torrioni del castello che, quando ospitano rassegne, non possono essere fruiti dai diversamente abili poiché hanno delle barriere architettoniche insormontabili.

Ma c’è un altro problema nell’attuale deposito dei reperti. Secondo alcuni, infatti, vi sarebbero dei ratti che gironzolano di qua e di là. Per non parlare di alcuni reperti che si troverebbero in uno stato strutturale discutibile. Insomma, avrebbero bisogno di un restyling che possa assicurare loro la sopravvivenza. Nel deposito, infatti, c’è un piccolo laboratorio di restauro che potrebbe essere utilizzato per ristrutturare gli antichi manufatti. Però non c’è nessun dipendente specializzato a poterlo utilizzare. Un qui pro quo su cui l’Amministrazione comunale dovrebbe fermarsi a riflettere per pianificare una gestione maggiormente oculata della conservazione dei reperti al fine di lasciare libera la grande sala mostre. A gestire le sorti della biblioteca, museo e castello c’è il funzionario Alessia Galiano, archeologo e valente studiosa dell’arte. “Al momento il Comune non dispone di altro locale idoneo dove pensare poter spostare il nostro patrimonio dei reperti storici – ha spiegato l’esperta – in ogni modo questo argomento sarà affrontato con il sindaco Matarrelli che è ben disposto a trovare una soluzione che possa coniugare le richieste”.

 

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Europa Verde Brindisi contrari al sito di Costa Morena Est, ma favorevoli alla costruzione di un deposito costiero di Gnl. Il territorio brindisino è stato per anni martoriato dall’attività delle industrie pesanti e inquinanti, oltre che sottoposto a costante ricatto occupazionale. Si impone quindi una riflessione sul destino economico della città e sullo sviluppo del porto, area strategica di rilancio economico di Brindisi e non solo. Trattandosi di decidere quale città lasceremo in eredità alle future generazioni, tale riflessione progettuale deve coinvolgere, oggi più che mai, tutta la cittadinanza e beneficiare del tempo necessario per le opportune valutazioni di concerto con tutti gli attori coinvolti.

Non riusciamo quindi a comprendere le reali intenzioni del consigliere regionale Fabiano Amati, quando nel suo comunicato stampa riporta che per lui “un mese sia sufficiente per indicare un'alternativa tecnicamente plausibile” per una locazione alternativa. Il consigliere Amati farebbe bene a dare seguito alla sua propaganda elettorale quando proclamava a piena voce la volontà di lavorare per lo sviluppo della Regione Puglia coinvolgendo tutte la parti sociali ed economiche interessate nei progetti di sviluppo che ha intenzione di portare avanti nei prossimi cinque anni di governo, con la promessa di prestare anche attenzione verso la tutela ambientale e sociale delle popolazioni coinvolte più direttamente.

Noi di Europa Verde Brindisi non siamo contrari all'uso di Gas Naturale Liquefatto come carburante per il trasporto marittimo, perché si tratta di un combustibile relativamente economico e pulito. Il GNL offre, infatti, numerosi vantaggi rispetto al diesel in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera: assenza di emissioni di anidride solforosa (SOx), riduzione del 25% circa delle emissioni di anidride carbonica (CO2), dell’85% circa delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e del 95% circa delle emissioni di particolato (PM). Tuttavia, riteniamo che il deposito costiero di GNL proposto dalla società Edison S.p.A non debba essere costruito nel sito di Costa Morena Est, ma in luogo più adatto. Europa Verde Brindisi ritiene valide e oculate, e appoggia convintamente le osservazioni espresse dalle associazioni Italia Nostra, Legambiente, Medici per l’ambiente, No al carbone, Salute Pubblica e WWF, ovverosia che “la costruzione di detto deposito priverebbe il porto di Brindisi di una banchina operativa, oltretutto infrastrutturata, causando un gravissimo danno alla portualità. Oltre ad occupare ampi spazi alla radice del piazzale commerciale della banchina, questa sarebbe inibita del tutto ad altro uso, precludendo qualsiasi traffico futuro” anche in vista del piano relativo alla Zona Economica Speciale (ZES). Infatti, grazie a cospicui investimenti pubblici, il porto di Brindisi sarà, al termine dei lavori di raccordo alla rete ferroviaria, uno dei pochi a permettere l'interscambio di merci tra nave e treno con un notevole risparmio di tempo per il trasporto dei beni, che in poche ore si sposterebbero tra il cuore del Mediterraneo e il centro/nord dell'Europa. Probabilmente il consigliere Amati ignora queste opportunità di sviluppo della zona portuale che porterebbe a maggiori benefici in termini sia occupazionali, sia economici e, di conseguenza, sociali del territorio.

Del resto, resta ancora sconosciuto il piano di sicurezza del progetto di Edison S.p.A. per la realizzazione del deposito nell’area individuata, dato che la banchina di Costa Morena Est si trova in piena area industriale e dista pochi chilometri in linea d'aria dai quartieri abitati Perrino, Centro e Casale.

L'aver escluso cittadini, comitati e associazioni dalla partecipazione alla presentazione del progetto manifesta chiusura verso le istanze del territorio. Noi di Europa Verde Brindisi crediamo in una reale politica partecipata e difendiamo la presenza dei cittadini in tutte le manifestazioni pubbliche, soprattutto se riguardano il futuro della città.

 

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Stato di emergenza per avverse condizioni meteorologiche. ORDINANZA STATO DI EMERGENZA PER AVVERSE CONDIZIONI METEOROLOGICHE - ATTIVAZIONE DEL CENTRO OPERATIVO COMUNALE (C.O.C.) PER LA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA, A PARTIRE DALLE ORE 20.00 DI DOMENICA 11/10/2020 FINO A NUOVE COMUNICAZIONI DA PARTE DELLA PROTEZIONE CIVILE.

Seguente evento “Precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati moderati. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.” dichiarando, in funzione di un allerta ARANCIONE e di un Rischio atteso Idrogeologico, Idrogeologico per temporali, la fase operativa di Attenzione. 

Le singole funzioni, nell'ambito delle proprie competenze, si attiveranno per il coinvolgimento immediato di tutti gli organi preposti interessati, delle forze dell'ordine e delle associazioni di volontariato, opportunamente informando il Capo dell'Amministrazione. Le stesse funzioni, inizialmente attivate dai singoli responsabili anche in assenza di fenomeni rilevanti mantenendo la reperibilità del personale, alla luce delle effettive esigenze nascenti dall'eventuale stato di emergenza ed allo scopo di fronteggiare al meglio i rischi ad esso connessi, potranno essere incrementate di ulteriori risorse umane da cercare tra il personale comunale tutto.

 

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di Brindisi, in Torchiarolo, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, COVIELLO Carlo, 43enne di Trepuzzi (LE) ed ELIA Gianpaolo, 19enne, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, nel corso della nottata di ieri, i predetti, durante un controllo alla circolazione stradale mentre viaggiavano a bordo di un’autovettura di grossa cilindrata, sono stati sottoposti a perquisizione personale e veicolare e trovati rispettivamente in possesso, il Coviello, di:

-    40 involucri del peso complessivo di 12,80 grammi di sostanza stupefacente tipo “cocaina ”, occultati sotto il sedile passeggero, un involucro di 1,77 grammi di sostanza stupefacente tipo “ marijuana ” occultato nella tasca dei pantaloni indossati, nonché la somma contante di euro 1.690, ritenuta provento attività illecita e materiale per il confezionamento;

mentre l’Elia, di:

-      due involucri contenenti 3,78 grammi di sostanza stupefacente tipo “marijuana”;

-      tre involucri per complessivi grammi 1 di sostanza stupefacente tipo “cocaina” occultati negli slip indossati e di una banconota da 50 euro, ritenuta provento attività illecita.

La sostanza stupefacente, il denaro e il materiale per il confezionamento sono stati sequestrati.

Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

I Carabinieri della Stazione di San Michele Salentino, a conclusione degli accertamenti, nell’ambito di un mirato servizio per la repressione dello spaccio di stupefacenti, hanno arrestato FUMAROLA Alberto, 27enne CIRACI Rosella, 24enne, conviventi, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, la coppia di conviventi, nel pomeriggio di ieri, a seguito di perquisizione domiciliare, è stata trovata in possesso di complessivi 260 grammi di marijuana, così suddivisi:

-    una busta di plastica contenente 120 gr di marijuana e 6 "cipollotti" già confezionati, per un peso complessivo di 30 grammi circa, unitamente ad un bilancio di precisione, occultati nei mobili della cucina;

-    una busta di plastica contenente 110 grammi di marijuana, occultata nell'armadio della camera da letto.

Nel contesto della medesima operazione è stata rinvenuta anche la somma in contanti di 190 euro in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’attività delittuosa.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

A conclusione formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso il loro domicilio in regime di arresti domiciliari., così come disposto Dall’autorità Giudiziaria.

Le   prime   scelte   compiute   dal   rieletto   governatore   Michele   Emiliano, relativamente   alla composizione della giunta regionale, rappresentano a un tempo un segnale di attenzione verso due settori, sanità  e agricoltura, che richiedono un’azione   di   governo   più   incisiva   e   una   risposta adeguata   alle   critiche   ricevute   dal   centrosinistra   nel   corso   della   campagna   elettorale   appena terminata. E’ importante   che, così   come   è   avvento   per   questi   due   ambiti dell’amministrazione regionale, si   colgano   anche   altri   segnali   che   dal   voto   sono   arrivati.   In   provincia   di   Brindisi   il centrosinistra   ha   registrato   delle   difficoltà   sulle   quali   ci   siamo   già   soffermati   in un precedente intervento, richiamando limiti   e   insufficienze   sui   quali   è  giusto  che partiti, movimenti civici e rappresentanti istituzionali della nostra coalizione riflettano in queste settimane. Ma è innegabile che il risultato in terra di Brindisi sia anche il frutto della mancanza negli ultimi cinque anni di un ruolo nel governo regionale, che il pur importante impegno di alcuni consiglieri non poteva colmare del tutto. E’ necessario che anche da questo punto di vista arrivi nei prossimi giorni un segnale di discontinuità   rispetto   al   recente   passato.  

Quella   di   Brindisi   è   una   provincia   che   presenta   sfide enormi sul terreno della riconversione economica, della tutela della salute e dell’ambiente, della salvaguardia dei livelli occupazionali e richiederà nei prossimi anni un’attenzione straordinaria e l’impegno ad ogni livello, compreso l’esecutivo regionale, di personale politico capace e radicato nel territorio provinciale. La direzione del Partito Democratico della provincia di Brindisi, riunitasi nei giorni scorsi, ritiene che il PD, in qualità di principale partito della nostra coalizione, debba farsi carico di garantire ad ogni provincia almeno un rappresentante all’interno della giunta regionale, pur rispettando le prerogative del Presidente Emiliano nelle scelte da compiere. Non mancano nella nostra provincia e dentro il partito democratico risorse in grado di dare un contributo qualificante all’azione di governo nei prossimi cinque anni.

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Savelletri di Fasano, 11 Ottobre 2020 Borgo Egnazia TRI SPRINT, il triathlon sulle brevi distanze alla sua prima edizione nella splendida terra di Puglia a Savelletri di Fasano, vede primeggiare Andrea Giacomo Secchiero (G.S. FF.OO.) e Bianca Seregni (DDS) sugli oltre 200 partecipanti alla gara di domenica 11 ottobre che si sono misurati nei 750mt di nuoto, 20km in bicicletta e 5km di corsa.

In campo maschile, Andrea Giacomo Secchiero (G.S. FF.OO) si è aggiudicato il primo scalino del podio del Borgo Egnazia TRI SPRINT con un tempo di 1h 00’ 07’’, protagonista di una rimonta eccezionale nella frazione di corsa, precedendo sulla finish line gli avversari Federico Zamo’ (THE HURRICANE S.S.D.), arrivato secondo con il tempo di 1h 00’ 43’’, ed il terzo classificato Edoardo Petroni (TEAM LADISPOLI TRIATHLON), che ha chiuso la gara in 1h 01’ 21’’, dopo essere stato in testa nelle frazioni di nuoto e bicicletta.

Mentre in campo femminile è la giovanissima Bianca Seregni (DDS), classe 2000 e Campionessa Europea di Duathlon, a dominare la gara, conquistando la vittoria del Borgo Egnazia TRI SPRINT con un tempo di 1h 05’ 27’’. Completano il podio Chiara Magrini (RASCHIANI TRIATHLON), arrivata seconda con 1h 10’ 05’’, e Vanessa Lafronza (CUS BARI), terza in classifica con 1h 14’ 18’’.

Una prima edizione per lo SPRINT a Borgo Egnazia, che rinnova la collaborazione con FITRI dopo i Campionati Italiani di Triathlon Medio FITRI disputati sabato 10 ottobre, con la vittoria di Giulio Molinari e Marta Bernardi.

Entusiasmo, resistenza fisica e capacità tecniche hanno caratterizzato la prima edizione di Borgo Egnazia TRI SPRINT, in uno scenario con scorci mozzafiato fra terra e mare, per una prima edizione che promette di diventare un appuntamento fisso per i triatleti che vogliono misurarsi sulle brevi distanze in pieno stile “Nowhere Else”.
2020 10 11 162654
2020 10 11 162540

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