Redazione

Pasquale Vilella, barese classe 1947, prelevato dal Mesagne del
presidente Pettograsso dalla gloriosa compagine del Liberty Bari,
ci ha lasciato ieri stroncato da un ictus; Vilella non era un titolare
fisso, ma ha contribuito in maniera efficace a portare per la
prima volta nella sua storia, in serie D, il Mesagne dei vari
Mallardi, Pison, Potì, Felicani, Fusco ecc..., Serie D che all’epoca
era la quarta categoria nazionale (dopo la A, B e C veniva la D),
insomma,una categoria di semiprofessionisti. Vilella in quella
storica annata aveva giocato parecchie partite (indimenticabile la
prima partita con il Manduria), sostituendo in maniera superlativa
i vari elementi infortunati o squalificati, adattandosi ai vari ruoli
(un vero jolly), facendo ora il terzino, ora il mediano e in qualche
occasione anche la punta e, segnando pure una rete. Fu
confermato anche nella stagione successiva 1968/69 in serie D,
per essere ceduto l’anno dopo. Viaggiava con la mitica 1100 del
grande allenatore Onofrio Fusco ( che vantava molte presenze in
serie A )e a Moscatelli altro rincalzo che si faceva valere.mesagne_manduria_1968.jpg

Emergenza Covid-19 e attività di sorveglianza nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 3 luglio. 

Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza sanitaria nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl, elaborato su fonte dati Sorveglianza integrata dei casi di Coronavirus Covid-19 in Italia - Istituto Superiore di Sanità. I casi comprendono i positivi accertati con tamponi molecolari e antigenici certificati. 
Alla data del 3 luglio 2022 risultano positivi 5.257 soggetti, il 46% uomini e il 54% donne, con età media di 48 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 672 nella fascia 0-18 anni, 3.284 tra 19-64 anni, 943 tra 65-79 anni, 258 negli 80 e oltre.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 1.280 a Brindisi, 683 a Fasano, 371 a Francavilla Fontana, 365 a Mesagne, 331 a Ostuni, 251 a San Pietro Vernotico, 225 a Carovigno, 218 a Latiano, 205 a San Vito dei Normanni, 180 a Ceglie Messapica, 177 a San Pancrazio Salentino, 154 a Cisternino, 145 a Oria, 117 a San Michele Salentino, 103 a Villa Castelli, 95 a Torre Santa Susanna, 76 a Cellino San Marco, 70 a Erchie, 62 a Torchiarolo, 49 a San Donaci. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Torchiarolo, Oria, Brindisi, Cellino San Marco. 
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 3 luglio 2022, i soggetti risultati positivi al test sono stati 113.777, con una incidenza cumulativa stimata pari a 2.913,95 casi x10.000 residenti. Dei 113.777 soggetti risultati positivi al test, il 54,1% sono donne e il 45,9% sono uomini e l’età media è pari a 40 anni.
Il tasso di letalità è pari allo 0,5%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso. Sono 601 i decessi totali: 492 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 67 tra i 60 e i 69 anni, 29 casi tra i 50 e i 59, 10 casi tra i 40 e i 49 e 3 nella fascia 30-39.
 

Protestano i lavoratori della piattaforma ecologica della zona industriale di Mesagne a causa del percolato presente nel piazzale che causa, secondo una denuncia del Cobas, situazioni di rischio sanitario agli stessi operatori. Una nota con tutte le criticità riscontrate durante un sopralluogo è stata inviata all’Amministrazione comunale, alla polizia locale e allo Spesal affinché, ognuno per le proprie competenze, possa prendere gli opportuni provvedimenti. “La situazione riscontrata nel sopralluogo è davvero spaventosa per la quantità di liquame sversato, e giacente nel piazzale, che a causa delle alte temperature inevitabilmente evapora”, ha spiegato Mino Quaranta, referente per il Cobas di Mesagne, preoccupato che i “vapori, potenzialmente pericolosi per la salute, finiscono per essere inalati dai lavoratori addetti alla piattaforma e dai lavoratori che dalla piattaforma passano per il tempo necessario a completare le operazioni di trasferimento dei rifiuti”. In effetti i vapori nauseabondi si avvertono anche a una certa distanza dall’ecocentro comunale.

“Il rischio di inalazione di questi vapori non è solo per i lavoratori diretti dell’azienda che gestisce il ciclo della raccolta di rifiuti nella città di Mesagne, ma anche dei lavoratori delle aziende limitrofe alla piattaforma di via Muri”, ha tenuto a precisare il sindacalista. Evidentemente se c’è del percolato nel piazzale significa che i mezzi della nettezza urbana e i cassoni di contenimento non sono ermetici. “Il percolato presente ormai sistematicamente quasi ogni giorno nella struttura – ha continuato Quaranta - oltre ad essere un problema di igiene e sicurezza sul luogo di lavoro per tutti i lavoratori rappresenta anche un problema ambientale in quanto potrebbe infiltrarsi nei terreni limitrofi e di conseguenza inquinare le già critiche falde acquifere”. Secondo il referente del Cobas “non è la prima volta che questo accade.

Da diverso tempo il Cobas ha sollecitato il Comune e le aziende, che si sono susseguite negli ultimi anni nella gestione della piattaforma, a risolvere definitivamente la problematica, ma oltre agli impegni mai nessuno si è prodigato per mettere in sicurezza la struttura, a salvaguardia della salute dei lavoratori e dell’ambiente”. Dopodiché il Cobas ha inviato una denuncia alle autorità competenti affinché intervengano sul posto.

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Dati del giorno: 04 luglio 2022

3.649
Nuovi casi
11.389
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.099
Provincia di Bat: 318
Provincia di Brindisi: 427
Provincia di Foggia: 391
Provincia di Lecce: 977
Provincia di Taranto: 377
Residenti fuori regione: 55
Provincia in definizione: 5
58.236
Persone attualmente positive
373
Persone ricoverate in area non critica
14
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.228.314
Casi totali
11.458.698
Test eseguiti
1.161.444
Persone guarite
8.634
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 402.434
Provincia di Bat: 108.803
Provincia di Brindisi: 114.376
Provincia di Foggia: 180.276
Provincia di Lecce: 245.111
Provincia di Taranto: 163.411
Residenti fuori regione: 9.916
Provincia in definizione: 3.987

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Per difendersi da ondate da calore e inquinamento ogni pugliese dispone in media di appena 10 metri quadrati di verde urbano con una situazione preoccupante nei grandi centri dove si oscilla dai 9,2 di Bari ai 9 di Foggia, dai 14,4 metri quadrati di Taranto ai 9,6 di Lecce fino agli 11,9 metri quadrati a Brindisi. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, su dati Istat in riferimento alle temperature da bollino rosso in tutta la regione, in attesa che dal 6 luglio l’afa portata da Caronte lasci il posto all’anticiclone delle Azzorre che dovrebbe portare un clima più fresco.

Il caldo è fra le calamità meteo più letali al mondo tanto che – spiega Coldiretti – l’ultimo report dell’Agenzia europea per l’ambiente lo considera responsabile di ben 9 morti su 10 legate ad eventi meteo con quasi 140mila vittime negli ultimi 30 anni nei paesi dell’Unione. A pesare in particolare è il fenomeno dell’isola di calore urbana – sottolinea Coldiretti regionale - con le persone che vivono nelle città che hanno un rischio maggiore di mortalità in condizioni di elevata temperatura e umidità, rispetto a coloro che vivono in ambiente sub-urbano o rurale, secondo l’Istituto superiore di sanità

In una situazione di cambiamenti climatici con ondate di calore sempre più intense e persistenti – evidenzia Coldiretti Puglia – è strategica la presenza e la gestione del verde urbano tanto che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi. Maggiore è la copertura verde maggiori sono i benefici per la salute della popolazione e più ampia è la difesa contro la canicola estiva.  Gli alberi infatti – continua Coldiretti - rinfrescano gli ambienti in cui si trovano grazie sia all’ombreggiatura che creano sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame diventando dei grandi condizionatori naturali: un’area verde urbana di 1500 metri quadrati raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza.

Piantare 446mila alberi entro il 2024 nella città metropolitana di Bari – 41 comuni in cui vivono più di 1.224.756 di abitanti – per contrastare l'inquinamento atmosferico, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, oltre alla necessità di far rifiorire in tutta la Puglia città, giardini, aree pubbliche e private per combattere lo smog e gli effetti dei cambiamenti climatici  misura del PNRR per la tutela e la valorizzazione del verde urbano ed extraurbano che ha una dotazione complessiva di 330 milioni di euro. 

“Si tratta di una misura fortemente richiesta da Coldiretti che va nella direzione di combattere i cambiamenti climatici e creare opportunità per le aziende florovivaistiche. Servono atti concreti salva clima in città per ripulire l’aria dallo smog e dalle pericolose polveri sottili, grazie alla scelta degli alberi più efficaci nel catturare i gas serra, combattere l’inquinamento e mitigare le temperature”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il criterio ispiratore del lavoro è “piantare l’albero giusto al posto giusto”, tenendo conto delle specificità territoriali e puntando esclusivamente su piante e fiori Made in Italy, con le aziende florovivastiche italiane che vanno sostenute dopo l’esplosione dei costi energetici che ha investito un settore cardine per l’economia italiana con un valore di oltre 2,57 miliardi di euro con il coinvolgimento di 27.000 aziende florovivaistiche attive in Italia su 30mila ettari coltivati che garantiscono il lavoro di 200.000 persone a livello nazionale.

Oltre ad essere una barriera anti afa, le piante combattono anche l’inquinamento che è considerato dal 47% degli italiani la prima emergenza ambientale secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Bisogna intervenire in modo strutturale – rileva Coldiretti - ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori. Una pianta adulta – precisa Coldiretti – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno.

Ai primi posti nella speciale classifica delle piante mangia smog – sottolinea la Coldiretti – ci sono nell’ordine l’Acero Riccio, la Betulla, il Cerro, il Ginkgo Biloba, il Tiglio, il Bagolaro, l’Olmo campestre, il Frassino comune e l’Ontano nero.  Ma la scelta delle piante – evidenzia Coldiretti – non può essere guidata solo dal criterio di assorbimento dello smog, ma anche dalla dimensione che raggiungerà l’albero adulto, dal tipo di apparato radicale, dal polline più o meno fastidioso per la popolazione, dalla facilità di gestione e dalla resistenza agli inquinanti.

Nei giardini l’Acero Riccio – spiega Coldiretti - può raggiungere un’altezza di 20 metri, ha foglie grandi e può assorbire fino a 3800 chili di CO2 in vent’anni con un’ottima capacità complessiva di mitigazione dell’inquinamento e di abbattimento delle isole di calore negli ambienti urbani. Ma ci sono anche la Betulla verrucosa, in grado di crescere sui terreni più difficili e il Bagolaro, chiamato anche spaccasassi o albero dei rosari, in grado di catturare – evidenzia la Coldiretti – fino a 2800 chili di CO2 in vent’anni, oltre a inquinanti gassosi e polveri sottili, che è in grado di sopravvivere anche in terreni carsici e sassosi, asciutti grazie a radici forti come quelle dell’Olmo e del Tiglio selvatico che hanno la stessa forza anti inquinamento.

 Ma ci sono anche – continua la Coldiretti - le piante da appartamento che sono in grado di ridurre gli inquinanti presenti nelle abitazioni, i cosiddetti VOC, composti organici volatili come benzene, toluene, etilbenzene, xilene, formaldeide che sono emessi da prodotti e materiali presenti nelle nostre case, dalle sigarette ai detergenti. L’inquinamento dell’aria negli ambienti chiusi è talmente diffuso da meritarsi anche un nome: “Sindrome dell’edificio malato”. La Coldiretti ha stilato la graduatoria delle 10 piante da appartamento, piante più adatte a vivere negli ambienti chiusi e con l’effetto migliore contro il mix di sostanze nocive, ma anche alcool, fumo di sigaretta e odori sgradevoli: dallo Spatifillo al Falangio, dalla Dracena al Ficus, dal Ficus Bengiamino all’Anturio, dall’Edera all’Areca, dalla Felce al Potos.

In questo scenario Coldiretti e Federforeste hanno elaborato un progetto nell’ambito del Pnrr per piantare in Italia milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali.

CITTÀ

METROPOLITANA

(41 Comuni)

ANNO 2022

ANNO 2023

ANNO 2024

Risorse €

n. piante

ha

Risorse €

n. piante

ha

Risorse €

n. piante

ha

BARI

5.500.095

128.000

128

5.500.095

128.000

128

10.331.260

240.000

240


* Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati MITE

Si è conclusa, con la cerimonia di chiusura, la Scuola Tennis del "Dino De Guido" di Mesagne per la stagione 2021/22. Un'annata che ha visto il coinvolgimento di circa 80 ragazzi. Quello appena trascorso è stato un anno che ha segnato il ritorno alla quasi normalità. Infatti, come sottolineato dal Maestro Nazionale Armando Caforio, si è ritornati a svolgere attività di Fit Junior Program, a programmare le trasferte ai Tornei Junior Next Gen per i ragazzi agonisti; anche l'attività dei campionati a squadre è stata considerevole con una squadra qualificata alle finali di Macroarea, quella Under 12 femminile.circolo_tennis_la_scuola_tennis_2021-22_2.jpg
Durante la cerimonia di chiusura, sono intervenuti numerosi ragazzi e genitori, il consiglio di amministrazione del circolo, lo staff tecnico, composto da Armando Caforio, Luigi Pisoni e Giuseppe Canuto per la parte tecnica e da Alessandra Parato per la preparazione fisica.
Il presidente del sodalizio gialloblù, Nicola De Guido, nel suo intervento, ha sottolineato la volontà del consiglio direttivo di potenziare ulteriormente la Scuola Tennis nei prossimi anni provando a dare un servizio ancora più efficiente, puntuale e di qualità. Inoltre, ha evidenziato che la squadra di punta del sodalizio di Via Beato Bartolo Longo, quella della serie B2 maschile, è riuscita nell'impresa di migliorare il risultato raggiunto lo scorso anno, riuscendo a piazzarsi al terzo posto nel proprio girone, evitando, così, i pericolosi play out. Contestualmente, ha ringraziato tutti gli sponsor che hanno contribuito generosamente al sostegno della squadra a livello economico: Centro Diagnostico Omega e Polispecialistico Devicienti delle dott.sse Devicienti, Spazio Conad, Farmacia Rizzo del dott. Leo Rizzo, Arredamenti Valentini, Assicurazioni Generali Agenzia Generale del rag. Antonio Speciale, M.P.C. Ambiente di Dino Marseglia, Italiana Cascestruzzi, Studio Volpe della dott.ssa Maria Concetta Volpe, JDP E&S di Janny Dipresa, Fondiaria Sai Agenzia Generale Falcone Snc, Filograno Kitchens di Antonio Filograno. circolo_tennis_la_scuola_tennis_2021-22_3.jpg

Infine, durante la cerimonia, oltre alla premiazione degli allievi, è stata assegnata l’annuale borsa di studio “Alberto Guarini”; borsa di studio che prevede la partecipazione ad una settimana presso il centro estivo FIT di Castel di Sangro per un allievo della Scuola Tennis del circolo. L'assegnazione della stessa da parte di una commissione, scaturisce dall’esame dell’aspetto tecnico, dell’impegno, del comportamento, dell’educazione e del profitto scolastico.circolo_tennis_la_scuola_tennis_2021-22_1.jpg

La borsa di studio è dedicata alla memoria del giovane tennista mesagnese, socio del sodalizio, Alberto Guarini, scomparso prematuramente il 29 maggio 1985 in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra la Juventus e il Liverpool nello stadio Heysel di Bruxelles nel quale si perpetrò una vera e propria strage.

Alla presenza della madre e della sorella di Alberto, la borsa di studio è stata consegnata al vincitore di quest’anno Pierpaolo Pagliara.

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Con il successo dell’Aurora Basket Brindisi sulla Fortitudo Francavilla Fontana (69-54) si è conclusa l’ottava edizione del Torneo di basket Under 13 «Brindisi Porta del Salento», organizzato dall’ASD Robur Brindisi. E’ stata l’edizione della ripartenza, dopo due anni di sospensione per la pandemia, e ha riscontrato grande partecipazione sia per le squadre (ben 14 provenienti da tutta la regione) che per il pubblico nelle tre location della manifestazione (Parco Maniglio di Brindisi, Villa Comunale di Mesagne e pallone tensostatico di San Pancrazio Salentino). Ma il torneo «Brindisi Porta del Salento”» non è solo basket giocato: la società organizzatrice, in ogni edizione, individua personaggi del mondo dello sport che si sono particolarmente distinti.

E la consegna del premio in memoria di Roberto Buscicchio, storico dirigente sportivo brindisino, è stata l’occasione per una «rimpatriata» di vecchie glorie e personaggi che hanno dedicato la propria vita al basket, riuniti per festeggiare coach Lillo Primaverili per quanto ha fatto per la pallacanestro biancoazzurra (premio consegnato da Cinzia Buscicchio, figlia del compianto Roberto). Erano presenti Roberto Cordella, Piero Labate, Claudio Calderari, Vincenzo Guadalupi, Tonino Bray, Giovanni Rubino, Gianni Russo, Vito Rongone, Franco Funtò, Marcello Mazzotta, Salvatore Zarcone e Raffaele Retta.

Nell’ambito della mission, Legalità, rispetto del prossimo e amicizia, che ispira l’attività dell’Asd Robur e del torneo «Brindisi Porta del Salento» è stata consegnata una targa ricordo della serata al Maggiore Pietro Mazzarella, Comandante del Gruppo GdF di Brindisi. Una targa in segno di riconoscenza e ringraziamento è stata consegnata dalla Presidente dell’Asd Robur Brindisi, Nicoletta Caiulo, a due dipendenti della Brindisi Multiservizi, Adriana Colonna e Antonella Pizzato.

Il premio in ricordo di Rodolfo «Foffo» Trabacca, storico presidente regionale della Fip, è stato assegnato a Carlo Guadalupi, segretario della New basket Brindisi, per la carriera dirigenziale e il contributo dato al basket brindisino. La targa è stata consegnata da Francesco Damiani, Presidente Regionale Fip Puglia. La targa in ricordo di Luigi, «Gigi», Melone, già giocatore, arbitro di serie A, presidente Fip per la zona 76 e presidente del Comitato Regionale, è stato cosegnata dalla signora Rita Perugino (vedova Melone) all’arbitro di serie A Maurizio Biggi per la carriera e l’amicizia che lo lega a Brindisi.

Il vice Presidente del Comitato Regionale FIP, Pino Olive, ha consegnato all’arbitro Vito Amico la targa in ricordo di Peppino Todisco, per l’impegno nell’ultima stagione del campionato Under 13. Il premio in memoria di Fabiano Ventruto, cestista e grande amico dell’Asd Robur, assegnato al miglior giocatore del torneo, è stato consegnato Giovanni Russo, maestro dello sport e zio di Fabiano, a Matteo Marcuccio della New Basket Lecce (squadra A).

In ricordo di «Bigı Elio Pentassuglia è stata consegnata una targa  all’allenatore Patrick Silva della Gymnasium San Pancrazio che ha mostrato nell’arco del torneo di aver trasmesso al meglio i principi formativi ed educativi del basket.FB_IMG_1656928616772.jpg

Il premio in memoria di Gigi Maiorano, storico dirigente brindisino, assegnato all’autore del gesto di far play più significativo durante il torneo, è stato attribuito a Mattia Carone della Scuola Basket Martinese. Il premio è stato consegnato dal Tenente Emanuele Pepe, Comandante del NOR dei Carabinieri di Brindisi. Il premio Mino Marchese, amico della Robur Brindisi scomparso prematuramente, è stato assegnato al giocatore più tecnico del torneo: Chiara Passarelli ha consegnato il riconoscimento al giocatore della Fortitudo Francavilla Fontana Giovanni Alfonsetti.

Miglior realizzatore del torneo è stato Angelo Colella dell’Aurora Brindisi al quale è stato assegnato il premio dedicato all’indimenticabile Claudio «Lupetto» Malagoli, mentre il premio in ricordo di Enzo Baldassarre, persona corretta e generosa, marito e padre esemplare, tifoso e appassionato di basket, è stato consegnato dal figlio Stefano all’imprenditore Massimiliano Pennetta della BrinMense, sempre disponibile a contribuire alla riuscita della manifestazione da diversi anni.

La cerimonia di premiazione, presentata dal giornalista Antonio Celeste, si è conclusa con la consegna di coppe e medaglie a tutte le squadre partecipanti dal Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Cellie, dal delegato provinciale del CONI, Mario Palmisano Romano, dall’ex Presidente provinciale del CONI, Nicola Cainazzo, il commissario della Camera di Commercio di Brindisi, Antonio D'Amore, mentre il consigliere regionale Maurizio Bruno ha premiato la seconda classificata, Fortitudo Francavilla Fontana, e l’assessore allo sport del Comune di Brindisi, Oreste Pinto, ha consegnato il trofeo dell’ottava edizione alla vincitrice, Aurora Brindisi.

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Domani, martedì 5 luglio alle ore 21 nella suggestiva cornice dell’Atrio del castello Normanno-Svevo di Mesagne, Giuseppe Marchionna presenta il suo nuovo romanzo “La provvigione del diavolo”. Si inaugura così una due giorni del Festival del Libro Emergente dedicata al genere letterario del giallo e noir, che negli ultimi anni - secondo le proiezioni delle case editrici - sta sempre più conquistando i favori dei lettori italiani.

Dopo “L’unguento delle streghe” continua per Giuseppe Marchionna la narrazione che ha come protagonista Piergiorgio Sovieri ( Pigì), giornalista d’inchiesta del Gazzettino di Puglia. Questa volta il noto giornalista si troverà ad indagare su una rapina finita male portandolo a scandagliare le relazioni internazionali tra l’Italia e l’Algeria che hanno come sfondo gli interessi economici sugli approvvigionamenti energetici.

Giuseppe Marchionna arriva al Festival dopo aver ricevuto il prestigioso riconoscimento dell’Alloro Award 2022 per il suo impegno, in qualità di Sindaco di Brindisi nel 1991, nelle attività di accoglienza di migliaia di profughi albanesi che giunsero nella città pugliese contravvenendo agli ordini del loro governo.

Il Festival del Libro Emergente in questa sua seconda edizione sta esplorando generi diversi. L’obiettivo è che sempre più persone si appassionino alla lettura dei libri di autori conosciuti ed emergenti ma molto validi. Perché leggere fa scoprire mondi nuovi e aiuta a rispettare altre culture. "Quando si avvicina uno straniero e noi lo confondiamo con un nostro fratello, poniamo fine ad ogni conflitto." (Paulo Coelho).E’ lo spettacolo dell’inclusione”, organizzato dalla Coop. Rinascita insieme all’Amministrazione Comunale, proviamo a confonderci un po' tra noi.  Il Festival del Libro Emergente gode del Patrocinio della Città di Mesagne ed è inserito nel cartellone estivo “Mesagnestate2022 - lo spettacolo dell’inclusione” organizzato dall’Amministrazione comunale con il sostegno della Cooperativa Rinascita.

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La siccità e l’assenza di piogge con la mancanza di acqua dolce per garantire il ricambio idrico e l’aumento della salinità lungo la costa soffoca le ostriche della Laguna di Varano che stentano a crescere e le cozze del golfo di Taranto, stressate dalle temperature del mare più alte rispetto agli anni precedenti, che pregiudicano la vita stessa dei molluschi. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia sugli effetti della drammatica ondata di caldo e siccità che sta colpendo la Puglia, con l’innalzamento delle temperature dell’acqua di mare fino a circa 1,5 gradi in più con l’assenza di acqua dolce che stempera la salinità, causando perdite alle produzioni.

Nella Laguna Varano la salinità eccessiva sta inibendo la fotosintesi ed il metabolismo delle ostriche che dovrebbero essere raccolte in questo momento  – aggiunge Coldiretti Impresa Pesca Puglia – ma con il nutrimento che scarseggia non crescono a sufficienza per essere colte e arrivare sulle tavole degli italiani, con gli allevatori che sono fermi e temono il rischio di anossia delle ostriche.Ostriche_Laguna_di_Varano.jpg

Con il cambiamento della distribuzione nella pioggia dal punto di vista geografico e temporale e la mancata gestione ottimale delle zone di coltivazione dei mitili, si sta mettendo a rischio un intero settore che – spiega Coldiretti regionale – ogni anno porta sulle tavole degli italiani oltre 20mila tonnellate di molluschi fra cozze e ostriche allevate in Puglia.

La Puglia, tra l’altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base del Rapporto dell’ISPRA e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’ambiente e mantiene anche il primato negativo – aggiunge Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi.

La situazione climatica in un anno come il 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate rischia così – evidenzia Coldiretti Puglia – di aumentare le importazioni dall’estero che già rappresentano 1/3 dei consumi e che sono balzate del +50% nei primi tre mesi dell’anno.

Servono interventi per rivitalizzare il ricambio delle acque – aggiunge Coldiretti Impresapesca – anche perché la tendenza all’innalzamento della colonnina di mercurio è ormai strutturale in Puglia dove – precisa la Coldiretti – la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine il 2018, il 2020, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003.

L’emergenza acqua per la miticilicoltura pugliese  – aggiunge Coldiretti Impresapesca Puglia – si aggiunge a quella rappresentata dal caro carburanti con il prezzo medio del gasolio per la pesca che è praticamente raddoppiato (+90%) rispetto allo scorso anno costringendo i pescherecci italiani a navigare in perdita o a tagliare le uscite e favorendo le importazioni di pesce straniero, considerato che fino ad oltre la metà dei costi che le aziende ittiche devono sostenere è rappresentata proprio dal carburante.

E intanto la flotta peschereccia pugliese, denuncia Coldiretti Puglia, ha perso oltre 1/3 delle imprese e 18.000 posti di lavoro, con un contestuale aumento delle importazioni dal 27% al 33%. Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, segnala Coldiretti, il cui valore economico è pari all’1% del PIL pugliese e arriva fino al 3,5% se si considera l’intero indotto, conta 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi.

Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi a fondo, facendo partire iniziative nei Mercati di Campagna Amica che hanno come obiettivo la vendita diretta, la semplificazione e la tracciabilità.

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Un risultato equilibrato nel finale può sancire un traguardo felice. Pareggio esterno con salvezza per i ragazzi del Circolo Tennis Brindisi che ieri (domenica 3 luglio), nella gara di ritorno playout del Campionato Nazionale a Squadre di Serie B1 Maschile, hanno siglato il 3 a 3 contro i padroni di casa del Circolo Tennis Lanciano.

Sei gli incontri disputati (4 singolari e 2 doppi) e un pareggio che,  sommato alla vittoria per 4 a 2 nella gara di andata, vale la salvezza per i biancazzurri che hanno chiuso per 7 a 5 la fase playout, conquistando la permanenza nella categoria.

Nei singolari: Filippo Tonnicchi (Brindisi, classifica 2.5), ritiratosi per infortunio, è stato sconfitto da Daniele Cirelli (Lanciano, classifica 2.5) 6-2/3-2; Andrea Massari (Brindisi, classifica 2.6) ha battuto Andrea Rossi Principe (Lanciano, classifica 2.5) 6-1/6-2; Maciej Rajski (Brindisi, classifica 2.3) ha battuto Davide Guerra (Lanciano, classifica 2.4) 7-6/6-3; Matteo Giangrande (Brindisi, classifica 2.6) è stato sconfitto da Yuri Di Biase (Lanciano, classifica 2.7) 6-2/7-5.

Nei doppi: Rajski/Giangrande (Brindisi, classifica 2.3 e 2.6) hanno battuto Seccia/Rossi Principe (Lanciano, classifica 2.7 e 2.5) 6-2/1-6/10-6; Massari/Tarlo (Brindisi, classifica 2.6 e 2.8), ritiratisi per risultato già acquisito, sono stati sconfitti da Guerra/Di Nocera (Lanciano, classifica 2.4 e 2.2) sul punteggio di 7-6.

«Abbiamo centrato quello che era il nostro obiettivo e siamo felici, ma non è stato facile – ha affermato nel post gara Alberto Ciampa, vicecapitano del C.T. Brindisi -. Sul punteggio di 2 a 2 al termine dei quattro singolari disputati, puntavamo molto sul doppio di Rajski e Giangrande nel corso del quale abbiamo incontrato qualche difficoltà. Siamo riusciti a spuntarla al super tie-break, chiudendo positivamente la fase playout, ma abbiamo sofferto. È andata, complimenti a tutti i ragazzi che hanno dimostrato carattere e attaccamento alla maglia. Adesso, festeggiamo la permanenza in serie B1 e pensiamo al prossimo anno».

«È stato un campionato difficile sin dalla prima giornata, una lotta per la salvezza fino all’ultima palla – ha commentato nel post gara Vito Tarlo, capitano del C.T. Brindisi -. Nonostante le difficoltà siamo riusciti a chiudere in sesta posizione la fase a gironi per poter disputare i playout ed avere una chance rispetto alla permanenza nella categoria. In molte occasioni avremmo potuto fare di più, ma va bene così. È un traguardo che alla fine ci meritiamo, sono felice per tutti i ragazzi. Ci godiamo il momento e ci mettiamo già al lavoro per il prossimo anno».

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