Redazione

Protestano alcuni automobilisti multati dall’autovelox sulla strada statale 7 nel tratto di Mesagne. In particolare contestano che l’apparecchiatura, posta in una piazzola di sosta, non è segnalata da nessun cartello e, inoltre, l’auto della polizia locale, presente a presidiare l’attrezzatura, ha il portellone alzato in maniera tale da non farla riconoscere. Di diverso avviso il comando che ha assicurato che la postazione dell’autovelox è ben segnalata agli automobilisti in maniera tale da essere vista per tempo.

Da ricordare che la multa per eccesso di velocità varia tra un minimo di 43 euro a un massimo di 3.382 secondo il superamento del limite di velocità oltre alla sospensione della patente da 6 a 12 mesi. Le multe fatte con autovelox, che deve essere regolarmente omologato e autorizzato, sono emesse per una violazione senza contestazione immediata, in quanto in genere viene recapitata al proprio domicilio tramite posta raccomandata. In particolare a segnale il caso dell’autovelox di Mesagne è stato un automobilista che viaggiava in direzione Brindisi ed è incappato nello strumento di controllo della velocità, venendone sanzionato.

Secondo questo automobilista l’autovelox “non è segnalato, ma nascosto dall'auto di servizio, irriconoscibile perché il cofano aperto copre il lampeggiante”. L’automobilista ha spiegato: “Ho fatto inversione alla prima uscita per tornare indietro e cantargliele, ma mi hanno ignorato”, gli agenti, secondo l’automobilista, avrebbero detto: “Teniamo il cofano aperto per fare circolare l'aria, fa caldo”. Fin qui le accuse mosse dall’automobilista.

La vicenda è stata posta all’attenzione del comandante della polizia locale di Mesagne, Teodoro Nigro, il quale ha detto: “Sono accuse ridicole. Ma secondo voi un’attività di servizio può svolgersi alzando o abbassando il portellone o il cofano? Sulla superstrada in questione il cartello della presenza dell’autovelox è posto a distanza legale. Quello che conta è la presenza di questo segnale. Francamente non comprendo dove è il problema”. “Il cartello che segnala la presenza dell’autovelox è mobile ed è collocato regolarmente a 250 metri dalla postazione in maniera tale da consentire agli automobilisti di moderare la velocità”. Ma se un automobilista va talmente veloce da non vederlo c’è da porsi il problema della sicurezza stradale.   

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Agricoltori da Pentassuglia, CIA Puglia: “Assessore, le imprese non ce la fanno più”. 

Incontro in Regione con i dirigenti di tutte le aree dell’organizzazione sindacale degli agricoltori

Prosegue la mobilitazione regionale in tutti i territori anche negli incontri con i prefetti

BARI – “L’agricoltura pugliese è in uno stato di profonda sofferenza e criticità. Occorre muoversi subito per trovare soluzioni a nuove emergenze e problemi di lungo corso”. E’ questo il grido d’aiuto lanciato stamattina da un’ampia delegazione di CIA Agricoltori Italiani Puglia nell’incontro con l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia.

Rincari assurdi delle materie prime (gasolio in particolare), costi di produzione fuori controllo, sperequazione altissima tra i bassi prezzi accordati ai produttori e gli altissimi profitti della GDO, difficoltà nel reperire la manodopera, inaccessibilità e inadeguatezza dei contratti assicurativi contro i danni da calamità naturali, fase di stallo nel processo di espianto e reimpianto degli ulivi nelle zone colpite da Xylella, siccità: “l’elenco delle criticità, purtroppo, è sempre più lungo e pesante”, ha dichiarato Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario di CIA Puglia. “L’incontro con Pentassuglia è stato proficuo”, ha aggiunto D’Amico, “l’assessore ci ha ribadito che la Regione Puglia farà tutto quanto è nelle sue possibilità per sostenere gli agricoltori pugliesi in questa fase drammatica, costellata di aumenti insostenibili, danni da calamità naturali, siccità e una generale difficoltà sui mercati dove i valori riconosciuti agli agricoltori sono spesso inferiori agli stessi costi di produzione”.

All’incontro con l’assessore Pentassuglia, che è parte integrante della mobilitazione regionale avviata da CIA Puglia nelle ultime settimane, erano presenti e rappresentate tutte le aree territoriali dell’organizzazione sindacale degli agricoltori: oltre a Giannicola D’Amico, infatti, c’erano il direttore regionale Danilo Lolatte, il presidente di CIA Levante Giuseppe De Noia il presidente di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi) Pietro De Padova, la direttrice di CIA Salento Emanuela Longo assieme al funzionario Paolo Ardito, il presidente e il direttore di CIA Capitanata, Angelo Miano e Nicola Cantatore.

“In questi giorni stiamo incontrando i prefetti di tutte le province pugliesi”, ha spiegato D’Amico. “Ai rappresentanti del Governo nazionale sul territorio, stiamo portando le nostre proposte e le nostre richieste contenute in un articolato documento che entra nel merito delle questioni, affrontando ad esempio la problematica relativa ai danni da fauna selvatica, ma anche quelle inerenti al caro gasolio, all’utilizzo strategico dei fondi PSR e PNRR, alla inderogabile necessità di un piano che consenta alla Puglia di dotarsi di invasi, strutture e tecnologie all’avanguardia per affrontare seriamente il problema siccità, anche collaborando con le altre regioni”.

“Sia nell’assessore Pentassuglia che nei prefetti e nei presidenti di provincia finora incontrati, stiamo trovando degli interlocutori attenti e disponibili. Ora è davvero il momento di mettersi tutti insieme e di fare ognuno la propria parte affinché i problemi siano affrontati uno ad uno, in modo sistematico e concreto. Il rischio che stiamo vivendo è quello di veder scomparire centinaia di aziende di ogni settore del comparto agricolo. E’ un rischio che non possiamo permetterci, perché l’agricoltura è la prima ‘industria’ a cielo aperto di questa regione”, ha concluso Giannicola D’Amico.

Dati del giorno: 06 luglio 2022

8.559
Nuovi casi
26.646
Test giornalieri
3
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.651
Provincia di Bat: 722
Provincia di Brindisi: 920
Provincia di Foggia: 929
Provincia di Lecce: 2.000
Provincia di Taranto: 1.164
Residenti fuori regione: 142
Provincia in definizione: 31
69.564
Persone attualmente positive
414
Persone ricoverate in area non critica
17
Persone in terapia intensiva

Mai come quest’anno il caldo ci sta mettendo a dura prova ed è importante ricordare le piccole precauzioni da prendere per godersi l’estate insieme ai nostri animali. Per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali ha stilato un vademecum e, con l’aiuto di Westie, “megadirettrice” di Amici Cucciolotti ha realizzato un piccolo video.

Cani e gatti, infatti, non sudano come noi e, per abbassare la loro temperatura corporea (già normalmente intorno ai 38,5°), aumentano i ritmi respiratori. Inoltre, proprio come noi, sono soggetti a scottature solari. Ogni estate, purtroppo, ancora troppi cani subiscono il colpo di calore, in particolare le razze brachicefale, ossia con testa corta e larga come il bulldog. Come regolarsi dunque per prevenire? Come riconoscere un colpo di calore e come dobbiamo comportarci nel caso? 

COME RICONOSCERE UN COLPO DI CALORE: La pelle scotta, l’animale barcolla e respira con affanno e in modo veloce, sembra come bloccato. Il colpo di calore si presenta con depressione, ipertermia (febbre alta), congestione delle mucose (che possono assumere una colorazione rosso intensa) fino a giungere alle crisi convulsive e al coma dell’animale. 

COME COMPORTARSI: La prima cosa da fare è spostarlo dal sole e abbassare la sua temperatura corporea bagnandolo con acqua con un panno o con le mani, senza immergerlo, su tutto il corpo e specialmente sul collo, sotto la testa e sull’addome. Mai immergere il cane in acqua perché si potrebbero avere effetti secondari letali. L’intervento più saggio dopo queste azioni è in ogni caso portare l’animale il prima possibile in un centro veterinario attrezzato dove sarà possibile effettuare tutti i controlli e le terapie che possono essere svolte solo in una clinica e che possono salvare la vita all’animale.

LA PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO. Ecco alcuni consigli che possono tornare utili per vivere l’estate in sicurezza con i nostri cucciolotti:

1) Evitare le passeggiate nelle ore calde. Assicurarsi che i nostri animali abbiano sempre acqua fresca, un luogo ombreggiato e ventilato e ridurre le attività sportive.

2) Ricorda che l’asfalto è bollente e potrebbero scottarsi le zampette. Come regolarsi? Se è troppo rovente per i nostri piedi lo sarà anche per i sensibili polpastrelli dei nostri amici a quattro zampe. Attenzione quindi alle passeggiate in città.

3) Assicurarsi che il nostro quattro zampe abbia sempre acqua fresca a disposizione nella sua ciotola e, se usciamo con lui, portiamoci dietro una bottiglietta d’acqua per farlo bere.

4) Non lasciamo mai il nostro animale in macchina, rischia di morire! La temperatura all’interno dell’abitacolo, infatti, sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e può raggiungere fino a 70°. Dimenticarsi o lasciare il proprio amico a quattro zampe in macchina vuol dire condannarlo a morte. Se si dovesse notare un animale chiuso all’interno di un’automobile: prestare attenzione ai sintomi di un colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata). In questi casi un intervento immediato può salvargli la vita: se non si riuscisse a rintracciare il proprietario dell’autovettura, chiamare subito le forze dell’ordine. Fino al loro arrivo, è necessario cercare di creare ombra sistemando ad esempio alcuni giornali sul parabrezza e, nel caso in cui i finestrini non dovessero essere completamente chiusi, versare dell’acqua all’interno per bagnare l’animale o farlo bere. In casi estremi è accaduto che i cittadini abbiano rotto il finestrino dell’automobile per soccorrere il quattro zampe ed evitargli una morte certa. In queste circostanze l’Enpa, considerando prevalente la salvezza dell’animale, offre il proprio sostegno legale.

5) Anche i pet sono soggetti alle scottature solari. È possibile proteggerli applicando una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche e sulle punte delle orecchie prima di farli uscire. Particolare attenzione agli animali bianchi, sono i più soggetti agli eritemi solari.

6) Attenzione all’alimentazione e ai residui nelle ciotole. Scegliere cibi leggeri e facili da digerire e non lasciare mai residui di cibo nella ciotola.

7) Per i pesciolini: L’Enpa ricorda che obbligare questi animali a vivere in un acquario significa infliggere loro inutili sofferenze. Tuttavia, chi dovesse possedere un acquario non dovrebbe esporlo al sole diretto. È inoltre importante cambiare l'acqua regolarmente avendo cura di togliere le alghe che si formano. Chi avesse un laghetto in giardino deve riempirlo regolarmente per compensare l'acqua che evapora e sostituire così l'ossigeno perso. Lo stesso vale per canarini e criceti che non dovrebbero essere costretti alla cattività e che, comunque, non dovrebbero mai essere lasciati sul balcone al sole diretto; le gabbie vanno posizionate in un luogo fresco, arieggiato e ombreggiato.

8) Attenzione ai parassiti. Meglio applicare preventivamente un antiparassitario adatto alla specie e alla taglia: alcuni prodotti per cani possono essere letali per i gatti. Per i cani è fondamentale prevenire le punture dei flebotomi (sono simili alle zanzare) che possono trasmettere la leishmaniosi. In commercio sono disponibili anche preparati a base di olio di Neem, potente disinfettante e antiparassitario, che non presenta alcuna controindicazione anche per i soggetti più sensibili.

9) Allarme parassiti anche per i conigli e le cavie. In questo caso è necessario ispezionare attentamente ogni giorno l’animale per verificare l'eventuale presenza di uova di mosche sul pelo (infestano anche i cani), tenere pulito il luogo in cui vivono e cambiare almeno due giorni alla settimana la lettiera o il fondo.

10) Per i selvatici lasciare a disposizione una ciotolina d’acqua non profonda, ricordando di cambiarla almeno una volta al giorno; in questo periodo la fauna selvatica ha a disposizione molto cibo mentre l'acqua potrebbe rappresentare un problema. Chi ha balconi e terrazzi può creare piccole zone d'ombra con le piante.

GUARDA IL VIDEO:https://www.youtube.com/watch?v=3cqbDCUhNL0.

Nuovo incontro per la presentazione del nuovo Piano d'Ambito dell'Ambito Territoriale Ottimale Puglia redatto ed elaborato dagli uffici dell'Autorità Idrica Pugliese. Venerdì 08 luglio, alle ore 10.00 nel Salone di rappresentanza città metropolitane di Bari, Lungomare Nazario Sauro, il presidente dell’Autorità Idrica Pugliese, on.le Antonio Matarrelli, incontrerà i sindaci dell’Area Metropolitana di Bari per illustrare progetti e strategie future.

All’incontro saranno presenti il sindaco di Bari, Antonio Decaro, l'assessore regionale alle Infrastrutture, Risorse Idriche e Tutela delle acque, Raffaele Piemontese e Gianluca Vurchio, sindaco di Cellamare e consigliere AIP. Inoltre, interverranno Francesco Crudele componente del Consiglio di Amministrazione di AQP e Vito Colucci Direttore Generale AIP. I dirigenti e i funzionari degli uffici tecnici dell'AIP illustreranno quanto previsto dal PdA relativamente al territorio dell’Area Metropolitana di Bari e saranno disponibili ad interloquire con sindaci e gli amministratori locali.

Il Piano d’Ambito dell'Autorità Idrica Pugliese rappresenta uno strumento fondamentale di pianificazione del Servizio Idrico Integrato a livello regionale e con un orizzonte temporale di lungo termine che arriva fino al 2045. Tale Piano, dopo una prima adozione da parte del Consiglio Direttivo dell'Autorità Idrica Pugliese, sarà oggetto, quindi, di approvazione definitiva, tenuto conto delle osservazioni mosse dai vari soggetti competenti dopo che avrà scontato la procedura di VAS presso la Regione Puglia.

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L’amministrazione comunale ha stanziato 150mila euro per la realizzazione di cinque playground in città nei quartieri Commenda, Perrino, Minnuta e La Rosa, a cui si aggiungerà anche una quinta area a Sant’Elia.

In particolare alla Commenda in piazza Apulia, al Perrino in via Creti, alla Minnuta in via del Lavoro, a La Rosa tra via degli Aceri e via delle Ortensie.

“Abbiamo scelto cinque aree della città - dichiara il sindaco Riccardo Rossi - da rigenerare per creare occasioni di socialità attraverso lo sport ed il gioco; infatti, accanto ai playground, ci saranno attrezzature per il fitness e il divertimento dei bambini. Inoltre al quartiere Sant'Elia sarà demolito un rudere per restituire decoro e legalità generando occasioni di aggregazione. Nella prossima programmazione, a partire dal 2023, li realizzeremo anche negli altri quartieri di Brindisi”.

Si è conclusa la fase progettuale per i cinque impianti a cui ora seguirà quella operativa per gli impianti che, oltre a campi di basket, prevedono anche aree di gioco per i più piccoli in zone strategiche per la città.

Il bando per l’affidamento dei lavori dei primi quattro potrà essere avviato immediatamente mentre per il quinto playground, che sarà realizzato in via Leonardo Da Vinci, potrà essere avviato non appena sarà modificato il Piano delle opere pubbliche con un ulteriore stanziamento di 120mila euro necessari anche per la demolizione di uno stabile fatiscente confiscato alla mafia.

“L'obiettivo è rendere Brindisi una città sempre più a misura di sportivo; una palestra a cielo aperto, accessibile a tutti. Crediamo fortemente nel valore sociale dello sport ed è per questo che puntiamo a dare l’opportunità di praticarlo nei quartieri”, conclude l’assessore allo Sport Oreste Pinto.

La Puglia si rivela una delle mete più gettonate dai turisti per il mare, le campagne e gli agriturismi di straordinaria bellezza nell’estate 2022, con il Salento che svetta con l’80% di occupazione delle strutture ricettive nel primo weekend di luglio. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di Assoturismo, secondo cui il tasso di occupazione della disponibilità ricettiva nel primo fine settimana di luglio delle principali riviere italiane ha visto la Puglia raggiungere il 73% delle presenze.

Le vacanze 2022 registrano una netta preferenza sulle mete nazionali – sottolinea la Coldiretti – spinta da una maggiore prossimità ai luoghi di residenza, dal desiderio di riscoprire le bellezze d’Italia o dalla voglia di ritornare in posti già conosciuti dove ci si è trovati bene negli anni precedenti e si è più tranquilli rispetto ad ambiente, servizi e persone.

In piena estate è il mare a fare la parte del leon, ma c’è – sottolinea Coldiretti Puglia – anche una Italia cosiddetta “minore” dai parchi alla campagna  fino ai piccoli borghi che fanno da traino al turismo enogastronomico, con il 33% dei piccoli comuni pugliesi  tra i più belli d’Italia, dove si conservano – spiega Coldiretti Puglia - le antiche tradizioni enogastronomiche rurali, incrementano la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali, dove Dop, Igp e i 311 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Mipaaf vengono coltivati, allevati e trasformati, in quelli che rappresentano veri e propri presidi presìdi della biodiversità.

I piccoli comuni in Puglia sono 87, tra i più belli d’Italia, di cui 42 in provincia di Lecce, 38 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto e 2 in provincia di Bari, con l’80% delle Dop e Igp e della miriade di produzioni locali tradizionali – aggiunge Coldiretti Puglia - che vengono coltivate, allevate e trasformate in aree sotto i 5mila abitanti e riguardando specialità, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari.

Nell’estate 2022 oltre sette italiani su 10 (72%) andranno in agriturismo, per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per mangiare  insiste Coldiretti Puglia - simbolo di una nuova tendenza verso il turismo green e sostenibile, spinta dalla ricerca di relax nel tempo della guerra e della pandemia.

Molto gettonati secondo Terranostra Campagna Amica i 952 agriturismi presenti in Puglia spinti dalla ricerca di un turismo più sostenibile che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.

Nell’estate 2022 – rivela Coldiretti Puglia - il cibo è la voce più importante del budget della vacanza in Italia con un terzo della spesa turistica destinato alla tavola, superando quella per l’alloggio, trainata dalla voglia di convivialità. Il turismo enogastronomico – spiega Coldiretti - rappresenta un mercato di sbocco privilegiato delle specialità alimentari locali ma anche un volano di sviluppo per i territori.  Dalla valorizzazione dell’immenso patrimonio storico e culturale dell’enogastronomia – precisa la Coldiretti regionale – dipendono, infatti, molte delle opportunità di crescita economica ed occupazionale.

Ma l’interesse dei turisti per i piccoli centri è importante – continua Coldiretti Puglia – anche per la ricerca del buon cibo che aiuta a salvare una parte consistente del patrimonio agroalimentare Made in Italy. Il simbolo di questo impegno sono i Sigilli di Campagna Amica 2022, 418 prodotti tipici e razze animali da scoprire durante l’estate grazie alla più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia dagli agricoltori durante la pandemia.

Un terzo della spesa di turisti italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, un tesoro che può contare in Puglia – aggiunge Coldiretti Puglia - un patrimonio agroalimentare DOP e IGP che genera un valore di oltre 439 milioni di euro, oltre a 311 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Mipaaf veri e propri presìdi della biodiversità.

Oggi 5 luglio 2022 presso l’atrio esterno della Procura di Brindisi si è tenuta l’assemblea del personale indetta da FP CGIL, CISL FP  e UILPA per un sit-in di protesta  per i gravi disagi  che da diversi giorni sta subendo il personale in servizio presso gli uffici giudiziari a causa del guasto dell’impianto di condizionamento dell’aria. 

 
La situazione è aggravata dalle alte temperature di queste settimane che espongono  lavoratori ed utenza ad un microclima non adeguato, compromettendone   la salute psico-fisica.
 
Si sarebbero già registrati diversi episodi di malessere fisico, che ha visto il personale coinvolto nel prestare la prima assistenza con i pochi mezzi a disposizione. 
 
Purtroppo la problematica si ripresenta ogni anno sia nella stagione estiva che invernale a causa della carenza di manutenzione ad un impianto ormai vetusto.
 
Considerata la gravità  della situazione  che  costringe il personale a prestare attività lavorativa in stanze trasformate in vere e proprie fornaci si sollecita un intervento urgente ed efficace per porre fine al disagio segnalato a cui è sottoposto non solo il personale  ma anche l’utenza e i cittadini che quotidianamente si recano presso gli Uffici della Procura della Repubblica di Brindisi.
 

Sul piano parcheggi. Con un ritardo di soli tre anni l’amministrazione comunale arriva finalmente ad organizzare un servizio navetta per i turisti ed i visitatori del centro storico. Questa idea faceva parte del programma elettorale del Movimento 5 Stelle per le amministrative del 2019, un progetto che sarebbe partito subito.

Evidentemente l’amministrazione comunale aveva altre urgenze e solo ora ha trovato il tempo per pensarci. Quello che colpisce è il fatto che la risoluzione del problema dei parcheggi sia stata affidata ad un consigliere di maggioranza, di cui peraltro abbiamo profonda stima per le sue doti umane ( si reca periodicamente in Africa per costruire dei pozzi in aiuto delle popolazioni indigene) ma di cui non conoscevamo le competenze urbanistiche. Questo purtroppo vuol dire solo una cosa: che non vedremo mai uno studio completo di analisi e dati statistici sul traffico a Mesagne nei giorni feriali e festivi, nulla di quantificabile sulla esatta necessità di posti auto, nulla che ci possa rassicurare con dati alla mano della riuscita di questa operazione: cosa questa che per un tecnico del settore sarebbe stata la dovuta premessa a qualsiasi ipotesi. Come al solito il sindaco trova nella sua cerchia dei “migliori” la persona giusta, sull’onda del consolidato autarchismo che caratterizza questa consigliatura. “In sintonia” certo, ma solo tra di loro. E se qualcuno contesta il suo operato ricorrerà come sempre all’alibi della estrema urgenza.
Così l’incolpevole consigliere viene portato alla ribalta come esperto di urbanistica, azzerando in un colpo solo il valore ed il peso degli studi di chi ci ha speso una vita sull’argomento. Ma questo è solo l’aspetto minore della vicenda.
Il fatto grave è un altro: questo progetto (ammesso che ce ne sia traccia da qualche parte) non è mai passato al vaglio della prima commissione “Uso ed assetto del territorio”, come impone la legge. All’interno di questa commissione ci sono ben due tecnici che avrebbero potuto dare il loro contributo e avanzare delle osservazioni. O si è evitato il passaggio in commissione proprio per questo? E siccome sono già successi episodi analoghi, rivolgiamo una domanda al sindaco: a questo punto non sarebbe più opportuno eliminare definitivamente queste commissioni, visto che vi ritenete così bravi nella gestione della cosa pubblica da concedervi sempre più spesso simili deroghe?
Abbiate il coraggio di ammettere che delle procedure democratiche non sapete che farvene.
 
 Il Movimento 5 Stelle di Mesagne

In questi giorni laeroporto del Salento di Brindisi sta vivendo notevoli disagi sul fronte dei voli in ritardo, cancellazioni e un mare di passeggeri che per partire affolla terminal, senza aria condizionata, non ancora del tutto pronti a fronteggiare siffatti transiti. 

Le Categorie della CGIL del sito aeroportuale, Filcams e Nidil, da tempo hanno segnalato che, a fronte di una prevista e positiva ripresa del traffico aereo di tipo turistico e non, nonostante l'abnegazione ed il sacrificio di lavoratori e lavoratrici che prestano servizio in aeroporto, ci sarebbero potute essere forti criticità, disagi e scompensi dovuti ad una direzione aziendale non  allaltezza di un aeroporto dalla forte vocazione internazionale.
Già negli scorsi giorni si è assistito a transiti pari a 20.000 passeggeri, ma il mal funzionamento del sistema di condizionamento e il conseguente raggiungimento di picchi di temperatura oltre i 30 gradi ha reso infernale la giornata lavorativa di tanti lavoratori diretti e degli appalti, oltre che da incubo il viaggio di tantissimi turisti.
E possibile soprassedere e non aver cura del microclima del luogo di lavoro così fortemente frequentato che potrebbe produrre tantissimi inconvenienti? 
Laeroporto di Brindisi è il punto di arrivo e di partenza del tanto decantato Salento. 
Che immagine vogliamo dare del nostro territorio? 
I disagi sono sotto gli occhi di tutti, ma sembra sia difficile, per chi gestisce lo scalo brindisino, trovare una soluzione.       
La concorrenza sui costi sta impoverendo il settore, non cè abbastanza personale né a terra né in volo e quello che c'è in molti casi è precario ed in somministrazione, spesso chiamato a fare anche doppi turni, per sopperire alle mancanze ed ai disagi creati da un'organizzazione che non sta reggendo agli scompensi, è chiaro che le condizioni sono peggiorate e le strutture non sono in grado di reggere questa onda durto così imponente.        
Bisogna intervenire al più presto, per tutelare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del sito aeroportuale, già molto provati e che rischiano mancamenti (come accaduto), ma anche dei passeggeri costretti a stazionare nelle varie sale a temperature elevate.   
Le scriventi sono fermamente convinte che il porto e laeroporto della città adriatica siano volano del turismo territoriale e nazionale, fonte preziosa in questo delicato momento storico ed è per questo che non ci si può permettere mosse sbagliate di questo genere.
Chi viene in Puglia nota e critica anche questi dettagli.
 
La Segretaria Generale FILCAMS                                    Segretario Generale NIDIL
 Claudia Nigro                                                                    Luciano Quarta