Redazione

Si rende noto che, su richiesta della Federazione Italiana Vela e dopo aver avuto il nulla osta dai partners greci, il Comitato di organizzatore ha spostato di una settimana le date della 35^ edizione della Brindisi-Corfù, che, adesso, sono diventate 13-15 Giugno 2021 (anziché 6-8 giugno).

Nel frattempo, con la pubblicazione online del pre-bando di regata sono aperte ufficialmente le iscrizioni per la partecipazione alla 35^ edizione della Regata velica internazionale Brindisi-Corfù (la modulistica è scaricabile attraverso il sito internet www.brindisi-corfu.com – info 3296256611).

La Regata partirà alle ore 12 di domenica 13 giugno 2021 dalla parte esterna del porto di Brindisi, mentre l’arrivo è previsto nell’isola di Corfù dopo aver percorso le 104 miglia che separano le coste pugliesi da quelle elleniche e che rendono la “Brindisi-Corfù” una delle regate d’altura più importanti del Mediterraneo dal punto di vista tecnico e sportivo.

La partecipazione è aperta a imbarcazioni monoscafo (con LH non inferiore a 9 metri e in possesso di un valido certificato di stazza ORC) ed a imbarcazioni multiscafo (con LH non inferiore a 9 metri e in possesso di un valido certificato di stazza MOCRA). In entrambi i casi le imbarcazioni dovranno essere in regola con le normative vigenti per la navigazione “senza limiti dalla costa” in vigore nel paese di appartenenza.

Le iscrizioni dovranno giungere alla Segreteria di regata del “Circolo della Vela Brindisi”.

L’organizzazione dell’evento è del Circolo della Vela Brindisi e del Marina Gouvia Sailing Club.

Per ulteriori informazioni ci si potrà rivolgere alla Segreteria del Circolo della Vela (+393296256611 – +393883447687 – mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.brindisi-corfu.com).

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Oggi in Commissione Sanità – da me convocata per verificare la capacità dei centri clinici pugliesi di prescrivere e somministrare il farmaco Zolgensma per la cura della SMA – abbiamo appreso che tale medicinale innovativo non può essere usato per piccoli pazienti tracheostomizzati o sottoposti a nutrizione enterale. Il tutto, sulla base delle indicazioni fornite dall’Agenzia Italiana del Farmaco.

Questo riporta indietro l’orologio rispetto ai passi in avanti fatti da noi in Puglia e cancella la speranza di tante famiglie.

Ovviamente non spetta a noi decidere se la scelta dell’AIFA sia opportuna o meno. Ci permettiamo semplicemente di far notare che in tanti altri paesi del mondo queste limitazioni non esistono, con la conseguente lievitazione delle speranze di vita di tanti pazienti affetti da SMA.

Tra l’altro, il diniego dell’AIFA rimette in moto la complessa macchina dei “viaggi della speranza”, con costi insopportabili per tutti.

Torneremo prestissimo ad occuparci di questo problema per individuare ogni possibile forma di mobilitazione per spingere l’Italia ad uniformarsi a quanto previsto dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e dalle agenzie di tantissimi altri paesi.

Lo dobbiamo ai bambini affetti da SMA ed ai loro genitori.

Mauro Vizzino – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia 

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La Brexit non fa paura al pomodoro Cirio, che nel 2020 ha conquistato le tavole degli inglesi confermando il suo primo posto nella hit parade delle marche di pomodoro italiane più vendute nel Regno Unito. E il fatturato registra un aumento delle vendite, doppiando il boom che, nei mesi precedenti all’uscita dall’Unione Europea, ha interessato tutto il comparto del pomodoro, cresciuto in un solo anno del 23% (fonte Nielsen).

“Il nostro trend di crescita – spiega Diego Pariotti, Direttore Commerciale Estero di Conserve Italia, consorzio cooperativo proprietario del brand Cirio che ha oltre 160 anni di storia - non va letto come un semplice risultato di quella corsa all’accaparramento (panic buying) che nei primi mesi della pandemia ha interessato un po’ tutti i beni alimentari”. E continua: “Dall’analisi dei dati emerge infatti che è stato proprio nel secondo semestre, quando l’effetto panico è scomparso, che i prodotti Cirio hanno registrato la crescita maggiore (più che doppia del mercato) a dimostrazione che un buon numero di consumatori non usuali che hanno provato Cirio durante i mesi del lockdown, hanno poi riconfermato il loro gradimento per il brand non appena nel secondo semestre l’afflusso nei supermercati si è assestato su livelli più consueti”.

Attualmente la quota di Cirio è pari a circa il 10% del mercato dei pomodori nel Regno Unito, tra vendite nella grande distribuzione e insegne indipendenti: è il brand italiano più venduto nel Regno Unito e il secondo in assoluto nella categoria delle conserve rosse.

Per consolidare le ottime performance di mercato, Conserve Italia ha lanciato in questi giorni una nuova campagna pubblicitaria, digital e televisiva, dal claim “La qualità che proviene dai campi dei nostri agricoltori”. La campagna di comunicazione, che sarà on air fino a maggio, fa perno su un asset chiave del posizionamento di Cirio, ovvero quello di essere un prodotto che proviene da una filiera cooperativa di oltre 14.000 soci agricoltori italiani, suggellato dal marchio “Farmer Owned”.

“Vogliamo proseguire nel nostro impegno ad offrire ai consumatori inglesi la nostra gamma di qualità, al miglior prezzo possibile – prosegue Pariotti - garantendo nel contempo l’equa ricompensa della nostra filiera cooperativa, tracciata e monitorata dal seme alla tavola e che rispetta rigorose politiche etiche ed è anche una filiera sostenibile perché riduce al minimo il proprio impatto sull’ambiente”.

In contemporanea a questa campagna di comunicazione, ha preso il via anche un concorso social dal titolo “La sfida Cirio” (#CirioChallenge), che punta a scommettere sulla qualità dei prodotti: se il consumatore non coglie la differenza, l’azienda è pronta a restituire i soldi dell’acquisto dei prodotti (love it, or money back!).

Per partecipare al concorso è necessario pubblicare sui canali social video in cui i consumatori realizzano piatti utilizzando i prodotti Cirio; è previsto anche il coinvolgimento di blogger inglesi che illustreranno la preparazione di ricette con video trasmessi sulle piattaforme Facebook, Instagram e YouTube.

“Il pomodoro Cirio è ormai da anni entrato negli usi e costumi degli inglesi in fatto di cucina”, aggiunge Sandra Sangiuolo, Responsabile Marketing Estero di Conserve Italia.  “Il nostro target di riferimento – continua Sangiuolo - è rappresentato da quei consumatori che apprezzano l’origine italiana della materia prima, la nostra filiera cooperativa etica e sostenibile, l’elevata qualità dei nostri prodotti: un pubblico spesso cosmopolita, che dedica attenzione alla scelta degli ingredienti di base della propria alimentazione e ha voglia e tempo da dedicare alla cucina, anche a quella italiana, ormai entrata nelle corde del popolo inglese”. Per cui: “Le ottime performance di vendita di Cirio sono la conferma che sul mercato ha pagato una strategia di valorizzazione costante nel tempo, che fa leva su asset concreti ed unici del nostro marchio quali la storicità, l’alta qualità, la provenienza, e la filiera tracciata e sostenibile degli agricoltori”, conclude Sangiuolo.

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Conserve Italia è un Gruppo cooperativo con sede a San Lazzaro di Savena (Bo), leader in Italia nel settore della trasformazione alimentare, che associa oltre 14.000 produttori agricoli e lavora 550.000 tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali in 12 stabilimenti produttivi, di cui 9 in Italia, 2 in Francia e uno in Spagna. Il fatturato del Gruppo Conserve Italia è di circa 900 milioni di euro. Conserve Italia dà lavoro in Italia a oltre 3.000 persone tra lavoratori fissi e stagionali e detiene marchi storici del made in Italy alimentare come Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani.

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STALKING A MESAGNE - 31ENNE SOTTOPOSTO DALLA POLIZIA DI STATO AL DIVIETO DI AVVICINAMENTO ALLA PARTE OFFESA.

 Nel pomeriggio di ieri, 18 marzo 2021, personale della Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Mesagne ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare coercitiva del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi da lei frequentati, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale Ordinario di Brindisi, a seguito di richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di S.A., 31enne della provincia di Lecce, poiché ritenuto responsabile del reato di Stalking nei confronti dell’ex compagna residente in provincia di Brindisi.

In particolare, l’uomo, legato alla vittima da una pregressa relazione affettiva, dopo aver ricevuto un avviso di conclusione indagini per il medesimo reato nei confronti della predetta compagna, proseguiva nelle condotte reiterate di minaccia e molestia in danno della donna. In una circostanza l’uomo aveva persino raggiunto la donna mentre era a bordo della propria autovettura tentando di bloccargli la strada, desistendo dal tentativo di aggressione solo quando la donna, occupando la corsia opposta, attirava l’attenzione di altri utenti della strada.

La donna, infine, a seguito dell’ennesima aggressione, riusciva a trovare il coraggio di recarsi presso gli uffici del Commissariato di P.S. di Mesagne per denunciare questa serie infinita di atti persecutori che le avevano cagionato un perdurante stato di ansia e paura ed un fondato timore per la sua incolumità, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita, al punto da indurla a limitare le proprie uscite al fine di evitare qualsiasi contatto con il prefato.

A seguito della denuncia della donna sono partite le attività d’indagine della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di P.S. di Mesagne, che, con il costante coordinamento e impulso della locale Procura della Repubblica, otteneva l’emissione della misura coercitiva.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 19 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 11636 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1785 casi positivi: 652 in provincia di Bari, 154 in provincia di Brindisi, 147 nella provincia BAT, 270 in provincia di Foggia, 239 in provincia di Lecce, 315 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione, 7 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 27 decessi: 10 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 6 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.742.669 test.

127.409 sono i pazienti guariti.

41.170 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 173.000, così suddivisi:

67.667 nella Provincia di Bari;

17.431 nella Provincia di Bat;

12.529 nella Provincia di Brindisi;

32.919 nella Provincia di Foggia;

15.509 nella Provincia di Lecce;

26.039 nella Provincia di Taranto;

642  attribuiti a residenti fuori regione;

264 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

San Donaci. Esercente non rispetta le procedure di sicurezza relative al rischio di contagio da covid-19, denunciato. I Carabinieri della Stazione di San Donaci, unitamente ai colleghi del Nucleo Ispettorato de Lavoro di Brindisi, a conclusione di un servizio di controllo delle attività produttive e commerciali, hanno denunciato un 46enne titolare di un’attività commerciale del luogo, perché non ha valutato le procedure di sicurezza relative al rischio di contagio da Covid-19. Nella medesima circostanza, all’esercente è stata contestata anche la violazione amministrativa per non aver adottato le procedure attuative, previste dal protocollo condiviso, per il contrasto del virus.

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Mesagne. Deve espiare 4 anni e 8 mesi di reclusione per detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio e detenzione illegale di armi, arrestato. In Mesagne, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi - Ufficio Esecuzione Penale, nei confronti di PETARRA Bruno, 40enne del luogo. L’uomo deve espiare la pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione per detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio e detenzione illegale di armi, commessi in Mesagne il 2 luglio 2019. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Brindisi.

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Mesagne, Anzio, Nembro. Si erano organizzati al fine di truffare ignari acquirenti di costose autovetture di grossa cilindrata che pagavano senza mai riceverle in consegna, arrestati i tre presunti responsabili e denunciati altri quattro. Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Mesagne, coadiuvati dai colleghi delle Compagnie di Bergamo e Anzio, hanno eseguito l’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Brindisi, nei confronti del 32enne FACECCHIA Cosimo, del 37enne CLETI Antonio e del 39enne CARRIERO Ivan, tutti di origine mesagnese e residenti rispettivamente ad Anzio (RM), Nembro (BG) e Mesagne, indagati per associazione per delinquere finalizzata alla truffa nella compravendita di autovetture, riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita. Nell’ambito della medesima indagine, sono stati denunciati in stato di libertà per favoreggiamento personale una 57enne bergamasca, una 41enne  e un  60enne mesagnesi, nonché un  51enne latianese.

CLETI Antonio classe 1984FACECCHIA Cosimo classe 1989CARRIERO Ivan classe 1982In particolare, dall'attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Mesagne, è emerso che tramite la società di FACECCHIA Cosimo, venivano pubblicati su internet (facebook, autoscout.itsubito.it) annunci fittizi di vendita di auto di grossa cilindrata e alto valore economico, che in realtà erano state noleggiate per l’occasione. Una volta ottenuto l'interesse del promissario acquirente, CLETI Antonio e CARRIERO Ivan, concordavano un appuntamento per far visionare e provare l’autovettura in questione. Il promissario acquirente, dopo aver esaminato l’auto, versava l'importo pattuito sul conto corrente del FACECCHIA, il quale girava la somma su un altro conto corrente intestato ai soggetti deferiti in stato di libertà, incassando, successivamente, da questi, il denaro contante riciclato. I presunti truffatori provvedevano, quindi, a rimuovere l’annuncio fittizio senza consegnare l’auto al promissario acquirente che veniva, invece, restituita alla società di noleggio. Le indagini hanno consentito di scoprire complessivamente cinque truffe consumate e sono ancora in corso approfonditi accertamenti patrimoniali nei confronti degli indagati. Gli arrestati, concluse formalità di rito, sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari così come disposto dall’Autorità Giudiziaria. 

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Le nuove misure anti-Covid19 varate dal governo che collocano la Puglia in zona rossa, hanno portato gli atenei Pugliesi a svolgere le cerimonie di laurea online. I laureandi della sessione di marzo 2021 non potranno, infatti, discutere il loro lavoro di tesi nella maniera classica, ovvero difronte alla platea di professori, amici e parenti pronti a condividere in festa la fine di un percorso. Così, sono azzerate le emozioni e le gioie. Oggi il laureando è seduto davanti a un freddo schermo di computer per discutere la tesi con il docente. Nulla di più. Nessuna festa, nessun abbraccio. Nessun sparo di mortaretti degli amici all'uscita dall'aula. Oggi, c’è stata la sessione di laurea presso UniSalento.

Diversi gli studenti e le studentesse che si sono laureati. Tra questi anche Antonella. Così, per rendere questo giorno più gioioso volevamo fare gli auguri alla dottoressa Antonella Perrone che ha conseguito oggi il titolo Magistrale in “Progettazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali”, con una tesi di laurea sulla violenza domestica con un focus particolare proprio sulla violenza domestica durante il periodo di restrizioni dovuto alla pandemia da Covid19. Il lavoro di ricerca della tesi realizzato in collaborazione con il relatore, il professor Spedicato Luigi, dal titolo: “La Bella e la Bestia: dalla violenza domestica al Lavoro Sociale all’epoca della Digitalizzazione” nasce dal voler approfondire come la violenza contro le donne sia ancora un fenomeno drammaticamente molto diffuso e caratterizzato da traiettorie molteplici nell’ambito di contesti familiari e sociali eterogenei tra loro.

Ad Antonella e alle sue colleghe e colleghi gli auguri dalla nostra redazione per un futuro professionale raggiante.

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COLDIRETTI PUGLIA, UE SALVA TURISMO IN PUGLIA DA CRACK DI OLTRE 3,5 MLD; PIANO DI RILANCIO PER AGRITURISMI CON NUOVO BANDO MISURA 21. Annunciato un tavolo tecnico per avviare politiche sinergiche tra agricoltura e turismo.

Il digital green pass vaccinale pei i cittadini europei potrebbe salvare il turismo straniero in Puglia che ha già subito un buco di 3,5 miliardi nelle spese dei viaggiatori dall’estero che sono crollate del 63% nel 2020 rispetto all’anno precedente toccando il minimo da almeno venti anni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, in occasione dell’incontro con gli Assessori regionali al Turismo Massimo Bray e all’Agricoltura Donato Pentassuglia, richiesto da Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti, per individuare percorsi comuni e adottare strategie condivise per rilanciare il settore agrituristico in Puglia.

“Un nuovo bando sulla Misura 21 per recuperare gli agriturismi rimasti esclusi dal primo, annunciato dall’Assessore Pentassuglia che ringraziamo, certamente è una boccata d’ossigeno, con la necessaria stretta sui pagamenti del primo bando fermi al 23%. E’ stata condivisa anche la necessità di semplificare le procedure burocratiche che rendono spesso impraticabili percorsi di sostegno e investimento per rafforzare la tenuta delle strutture agrituristiche che hanno subito pesanti perdite di fatturato a causa dell’emergenza pandemica”, ha spiegato il presidente di Terranostra Puglia, Filippo De Miccolis Angelini.

Il Covid ha inferto un colpo durissimo per gli agriturismi con la perdita secca subita nel 2020 dalle masserie della Puglia che hanno praticamente azzerato gli arrivi di turisti stranieri e annullato le prenotazioni di italiani e del turismo di prossimità nei mesi di lockdown e con le nuove restrizioni – aggiunge Coldiretti Puglia - si profila uno scenario a tinte fosche anche per Pasqua e per la stagione estiva targate 2021.

“Va data centralità al ruolo dell’agriturismo nelle politiche del turismo in Puglia, con una adeguata promozione e lo stanziamento di finanziamenti regionali mirati ad un segmento che ha registrato negli ultimi anni una crescita a due cifre con il 16,5% di aumento del numero degli agriturismi, sempre più distintivi e specializzati. Abbiamo convenuto con gli assessori Pentassuglia e Bray sulla necessaria formazione degli operatori agrituristici, oggi limitata ad iniziative personali autofinanziate o finanziata esclusivamente con le risorse risibili del PSR Puglia”, ha aggiunto il presidente De Miccolis.

La Puglia – sottolinea la Coldiretti regionale - è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con ben 1,5 milioni di arrivi dall'estero di viaggiatori stranieri e 3,8 milioni di pernottamenti internazionali  che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio. L’assenza di stranieri in vacanza in Puglia  grava sull’ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché – sottolinea Coldiretti Puglia – i turisti dall’estero da paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o la Cina hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa ma che adesso sono anche quelli che stanno procedendo velocemente nella campagna di vaccinazione.

Il certificato in formato digitale o cartaceo sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato, consentirà dunque – sottolinea la Coldiretti regionale - ai cittadini europei di tornare a viaggiare quest'estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi. Essendo una proposta di regolamento di Consiglio e Parlamento europeo, dovrà essere approvato – precisa la Coldiretti - secondo la normale procedura di co-decisione, presumibilmente accelerata per consentirne l’entrata in vigore in tempi rapidi.

“L’agriturismo, nonostante i suoi numeri dimostrino il contrario, viene considerato un turismo di serie B, mentre è evidente la centralità dell’identità agricola e del patrimonio rurale del nostro territorio e del paesaggio – insiste il presidente De Miccolis - nella comunicazione istituzionale e di marketing turistico. Ma gli oneri di cura del territorio e del paesaggio rimangono in capo agli operatori agrituristici che sono troppo spesso abbandonati ad affrontare da soli sfide enormi come Xylella, siccità, cambiamenti climatici e da ultimo anche il Covid”.

“L'agriturismo e lo sviluppo multifunzionale delle aziende agricole devono rientrare nelle strategie regionali, ivi incluse – insiste il presidente De Miccolis - quelle a sostegno del settore turistico per emergenza Covid. Gli indennizzi per calo di fatturato sono solo un placebo, cosi come non mancano difficoltà per accedere al credito. Gli ammortizzatori sociali sono ormai insufficienti per entità e tempistica a dare respiro alle tante famiglie che hanno vissuto mesi di inoccupazione. In compenso sono aumentati burocrazia ed adempimenti, tanto che alcuni operatori del settore, presi dallo sconforto e dalla paura di sanzioni, stanno valutando se valga la pena riaprire, eventualità che avrebbe effetti disastrosi sull’occupazione”, conclude il presidente De Miccolis.

Serve una svolta – continua la Coldiretti Puglia - per salvare il turismo estivo dopo che oltre sette viaggiatori stranieri su dieci (70%) hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia nel 2020 bloccati alle frontiere dall’emergenza Covid. E il lockdown di Pasqua – conclude Coldiretti Puglia- ha praticamente azzerato anche quello nazionale con un italiano su tre (32%) che ha dovuto cambiare i programmi di viaggio per vacanze, gite fuori porta o visite a parenti e amici durante le feste di Pasqua e Pasquetta.

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