Redazione

I Pronto Soccorso pugliesi sono allo stremo. Come Fratelli d’Italia abbiamo posto da tempo e per tempo il problema della mancanza di medici in quello che è il punto di primo soccorso di un ospedale, il più importante e il più delicato. Lì dove si decide in pochi minuti della vita delle persone che arrivano, specie dei più fragili. Ma credo che la situazione dell’ospedale Perrino di Brindisi sia al collasso: non può un anziano in gravi condizioni aspettare su una barella per oltre 30 ore. E’ una sanità da terzo mondo, della quale dovremmo vergognarci tutti, perché significa che abbiamo fallito tutti. La politica ha fallito, ma sicuramente qualcuno ha qualche responsabilità in più: ed è questo centrosinistra che governa la Regione Puglia da oltre 16 anni e in modo particolare del presidente Emiliano che, salvo un brevissimo periodo, è negli ultimi sei anni anche assessore alla Sanità.

In altri periodi, quando al governo vi era il centrodestra, per molto meno venivano invocate le dimissioni dell’assessore alla Sanità e venivano aperte inchieste penali. Oggi la malasanità e la cattiva organizzazione sembrano essere diventate la regola.

Così Luigi Caroli, consigliere regionale Fratelli d'Italia Puglia.

Dati del giorno: 28 dicembre 2021

1.957
Nuovi casi
50.072
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 546
Provincia di Bat: 191
Provincia di Brindisi: 191
Provincia di Foggia: 224
Provincia di Lecce: 507
Provincia di Taranto: 206
Residenti fuori regione: 86
Provincia in definizione: 6
13.880
Persone attualmente positive
199
Persone ricoverate in area non critica
22
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

296.265
Casi totali
5.491.910
Test eseguiti
275.430
Persone guarite
6.955
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 106.092
Provincia di Bat: 29.965
Provincia di Brindisi: 24.521
Provincia di Foggia: 52.821
Provincia di Lecce: 36.484
Provincia di Taranto: 44.502
Residenti fuori regione: 1.310
Provincia in definizione: 570

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LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, DECRETO FLUSSI 2021 SALVA RACCOLTI; SOS MANOPERA NEI CAMPI MANCANO 30MILA GIORNATE.
Con l’approvazione in Consiglio dei Ministri circa 70 mila cittadini stranieri potranno venire a lavorare legalmente in Italia. 

Il decreto flussi 2021 è importante per salvare i raccolti e cogliere nel settore agroalimentare le opportunità che vengono dalla ripresa economica in un settore che resta ancora fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri nonostante la crescita di interesse tra gli italiani. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel commentare positivamente l’approvazione in Consiglio dei Ministri della legge decreto flussi 2021 /2022,  grazie alla quale circa 70 mila cittadini stranieri potranno venire a lavorare legalmente in Italia.

Una necessità – sottolinea la Coldiretti Puglia – per garantire la programmazione di fronte alle crescenti di difficoltà di spostamento tra le frontiere a seguito della pandemia.

Si tratta soprattutto – ricorda la Coldiretti Puglia – di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese, spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli.

Da mesi è sos manodopera nei campi in Puglia dove per salvare i raccolti, con la campagna olivicola in corso, e cogliere nel settore agroalimentare le opportunità che vengono dalla ripresa economica è importante il decreto flussi in un settore che resta ancora fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri, quando nei campi pugliesi già sono andate perse 30mila giornate di lavoro.

“Un problema grave in una situazione in cui a livello regionale viene ottenuto da mani straniere più di ¼ del Made in Italy a tavola, con oltre 38mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore in Puglia, mentre si registrano fortissime difficoltà a reperire anche la manodopera italiana”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

A pesare sono i limiti al passaggio nelle frontiere disposti da molti Paesi per l’emergenza Covid – spiega Coldiretti - ma anche il mancato riconoscimento in Italia dei green pass ottenuti da vaccini somministrati nei Paesi extracomunitari, come il Sinopharm cinese, la cui validità non riconosciuta in Italia.

Il contributo dei lavoratori immigrati all’agricoltura pugliese è importante nella raccolta dei pomodori, degli asparagi e dei carciofi e nelle stalle sono divenuti insostituibili. In Puglia il maggior numero di extracomunitari hanno nazionalità rumena (51,18%), albanese (13,02%), bulgara (13,11%), marocchina (4,11%) e polacca (3,51%)”.

In questo contesto – aggiunge la Coldiretti Puglia - per sostenere la crescita è necessario garantire la presenza di lavoratori in un settore come quello agricolo dove un prodotto su quattro viene raccolto da mani straniere.

L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti, un  impegno quotidiano senza sosta che è sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà verso i 200mila indigenti.

Ma per salvare le produzioni Made in Italy occorre anche – aggiunge la Coldiretti regionale – dare la possibilità a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter essere impiegati nei campi attraverso una radicale semplificazione del lavoro agricolo. Un provvedimento che interesserebbe almeno 25mila italiani in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà.

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La rassegna «Un mare di Festività. Natale a Brindisi» sfoglia le sue pagine e riscopre la verve e la leggerezza di uno spettacolo per bambini. La magia è protagonista mercoledì 29 dicembre, inizio alle ore 18.30, nel Cinema Teatro Impero a Brindisi con il «Gran Gala della Magia di Natale». Un family magic show nel quale Anton, il “mago coi baffi”, e la sua assistente Rose regalano meraviglia e divertimento. Uno spettacolo leggero, tra magia e comicità, che accompagna le famiglie in un mondo nel quale illusione e realtà abbattono i loro confini. Ingresso libero fino ad esaurimento posti e consentito solo con Green Pass Rafforzato. Utilizzo obbligatorio della mascherina Ffp2, così come stabilito nel decreto legge n. 221 dello scorso 24 dicembre.

L’arte della magia e l’animazione magica si ritagliano uno spazio per far volare la fantasia dei bambini e guidarli in un favoloso viaggio, alla scoperta di un mondo pieno di sorprese e di colpi di scena. I magic performers dovranno addobbare un albero di Natale inventando magie e coinvolgendo il pubblico. Anton è un personaggio magico in frac e cilindro con una sua storia verosimile: «Potrebbe arrivare da uno spazio-temporale non definito come i personaggi di Jules Verne o potrebbe essere un mago francese del circo old west americano che di villaggio in villaggio propone i giochi di prestigio e presenta i fenomeni da baraccone». Un prestigiatore giocosamente infantile che propone una magia un po’ rétro che mescola magia e ironia.

Un ampio repertorio divertente e sempre nuovo, pieno di fantasia, nel quale i bambini diventano i protagonisti dello spettacolo in un crescendo di situazioni esilaranti e originali: bacchette magiche che ruotano attorno alle storie, scatole che svelano magicamente il loro contenuto, fazzoletti colorati che volteggiano tra le mani, bellissimi fiori multicolori che sbocciano all’improvviso. Risate, sogni, meraviglia, follia, stupore, sono le coordinate esatte del regno magico di Anton, che usa tutta la sua passione per trasformare lo spettacolo in una esperienza unica e indimenticabile.

Con apposita ordinanza del sindaco di Brindisi è fatto divieto di ogni tipo di sparo, in luogo pubblico, di qualunque tipo di fuoco, benché di libera vendita, da oggi 27 dicembre 2021 fino al 6 gennaio 2022.

In particolare su tutto il territorio comunale, è vietato usare o portare con sé nei predetti luoghi pubblici o aperti al pubblico materiale esplodente, accendere fuochi, fare esplodere petardi, castagnole e simili artifici esplodenti.

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Dati del giorno: 27 dicembre 2021

762
Nuovi casi
25.090
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 309
Provincia di Bat: 39
Provincia di Brindisi: 85
Provincia di Foggia: 110
Provincia di Lecce: 162
Provincia di Taranto: 48
Residenti fuori regione: 8
Provincia in definizione: 1
12.202
Persone attualmente positive
180
Persone ricoverate in area non critica
21
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

294.308
Casi totali
5.441.838
Test eseguiti
275.151
Persone guarite
6.955
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 105.546
Provincia di Bat: 29.774
Provincia di Brindisi: 24.330
Provincia di Foggia: 52.597
Provincia di Lecce: 35.977
Provincia di Taranto: 44.296
Residenti fuori regione: 1.224
Provincia in definizione: 564

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Con la preoccupazione anche in Puglia della rapida diffusione della variante Omicron del Covid, stanno fioccando disdette per il cenone di fine anno e i pranzi di inizio 2022, con un evidente impatto negativo sull’accoglienza turistica. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento alla cancellazione di migliaia di voli, con le disdette che mettono a rischio anche il sistema agrituristico con 900 strutture che garantiscono quasi 5mila posti di lavoro.

Si è fatto sentire prepotentemente l’effetto della variante Omicron del coronavirus nel fine settimana natalizio – afferma Coldiretti Puglia - con pesanti ricadute a causa delle limitazioni agli spostamenti, considerato che il tampone è indispensabile per ottenere il green pass e poter utilizzare mezzi di trasporto pubblico o privato come aerei e treni, oltre alla preoccupazione sul numero di posti tavola.

“La nuova variante Omicron e l’evoluzione dei contagi in Europa e nel mondo hanno modificato i programmi dei vacanzieri per il fine anno e capodanno, con gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, che garantiscono maggiore tranquillità e la certezza di trascorrere i giorni di festa in ambienti rurali di inestimabile pregio, dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche, potendo tra l’altro degustare cibo genuino di alta qualità”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia.  

Per le festività, tra l’altro, si possono scegliere i ‘regali contadini’ con il buono per il pranzo contadino e per l’esperienza in agriturismo, da donare ad amici e familiari, un cadeau diverso a base di sana enogastronomia e percorsi esperienziali da consumare in tranquillità nei luoghi rurali più suggestivi della Puglia, anche da consumarsi nei mesi prossimi quando la stretta causata dal Covid si allenterà.

“Lanciare i buoni regalo in agriturismo è un modo per dare sostegno al turismo in campagna, sostenendo le straordinarie strutture rurali e ridando ai pugliesi la speranza di poter godere del cibo cucinato dai cuochi contadini di Campagna Amica e di momenti di relax all’aria aperta. L’agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale. L’ospitalità nelle strutture aziendali assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all’occhiello del turismo regionale. Senza il presidio del territorio, le tanto apprezzate “masserie” andrebbero inesorabilmente in rovina”, conclude De Miccolis.

La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è – continua Coldiretti Puglia – la qualità più apprezzata negli agriturismi pugliesi, ma nel tempo è aumentata anche la domanda di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti.

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Il Gesù Bambino è stato deposto nel presepe realizzato dai proprietari del ristorante "Giudamino" in piazza dei Commestibili. A collocare il bambinello è stato Kzeez che da anni lavora a Mesagne. Comunità che lo ha accolto e integrato nel tessuto sociale. 

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La cooperativa “Socioculturale” sostiene la candidatura di Mesagne a Capitale italiana della Cultura, “600 ore di prestazioni professionali per integrare i servizi turistici”.

Nel percorso di costruzione del Dossier di candidatura per il riconoscimento del titolo di Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2024, la città di Mesagne ha ricevuto qualificati sostegni. In attesa di conoscere la valutazione da parte del ministero della Cultura insieme alla fiduciosa attesa cresce l’offerta culturale. << Per la definizione della proposta progettuale l’Amministrazione Comunale ha scelto di avvalersi dei contributi pervenuti dal tavolo di comunità costituito per l’occasione. Numerose espressioni di fiducia sono arrivate da istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, cooperative, che hanno garantito risorse, mezzi e servizi>>, ha ricordato il sindaco della città, Antonio Matarrelli. Tra i soggetti sostenitori si annovera la Cooperativa Socioculturale, qualificata realtà che opera sul territorio nel settore socio-assistenziale dell’Ambito sociale territoriale Br/4 che vanta una prestigiosa esperienza nazionale nella gestione dei servizi culturali.

<< La nostra cooperativa è attiva in ambito educativo-culturale fin dalla sua nascita. Lavoriamo infatti da oltre 30 anni nel settore della gestione di servizi museali collaborando con prestigiose istituzioni di tutta Italia. Partiti inizialmente con la gestione dei Musei Civici Veneziani, oggi siamo in grado di gestire autonomamente poli culturali con un’offerta completa che va dall’accoglienza, alla biglietteria, alla gestione di interi sistemi museali>>, ha spiegato l’avv. Alessandro Nocco, rappresentante locale della Cooperativa Socioculturale. <<Una realtà – ha dichiarato Marco Calò, consulente comunale alle politiche culturali e coordinatore per Mesagne2024 – che ha mantenuto fattivamente l’impegno a sostegno della candidatura attraverso un progetto di collaborazione che qualifica ulteriormente l’offerta turistico-culturale del territorio, offrendo 600 ore di prestazioni professionali per integrare utilmente il personale presente nel Castello>>.  Un’opportunità che punta a valorizzare la storia della Città attraverso la promozione di momenti utili a promuoverne il significativo patrimonio storico, architettonico ed archeologico.

Il Castello, comprensivo del Museo del Territorio “Ugo Granafei” -  per la gestione dei quali il Comune si avvale da mesi anche della collaborazione con la cooperativa “Impact” - sarà aperto dal lunedì pomeriggio alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, con visite guidate gratuite ogni sabato e domenica e nei giorni festivi.

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Concerto dei Maraguà stasera alle 19.30 presso l'auditorium del Castello.  I "Maraguà" (Mara Longo, voce solista e percussioni ed Angelo Guarini, chitarre e voce) - al loro attivo concerti in diverse località pugliesi e nel territorio nazionale - si caratterizzano per un repertorio raffinato, frutto di ricerca musicale e di arrangiamenti originali.
"Gli anni Sessanta e Settanta sono forse il periodo  più ricco di innovazione musicale e di talenti sia quanto a compositori che ad interpreti, con molti brani ormai evergreen", il duo artistico commenta la scelta della proposta pensata per la serata.
Per l'appuntamento patrocinato dal Comune di Mesagne, i Maraguà hanno preparato una scaletta molto variegata con “canzoni d’epoca” certamente piacevoli da riascoltare.

L'iniziativa si svolgerà nel rispetto delle vigenti misure anti-Covid.