Redazione
Finanziamento da 5 milioni di euro per tre progetti
Pioggia di euro a Mesagne grazie al progetto di rigenerazione urbana “Uscimmo a riveder le stelle” da 5 milioni di euro, per il quartiere Grutti- Calderone, con cui l’Amministrazione comunale di Mesagne ha partecipato e vinto il bando del Ministero dell’Interno e siglato da tre architetti: Palma Librato, Carlo Patrizio e Gabriella Verardi. “Il progetto approvato rappresenta un interessante esempio di recupero ecosostenibile: nei mesi scorsi ha attirato l’interesse della regione Puglia, che l’ha recepito come modello pilota nell’ambito delle progettazioni urbanistiche alle quali vengono riconosciuti alti livelli di qualità, condividendone a livello nazionale la sperimentazione con il tavolo tecnico interregionale Itaca (Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale)”, ha tenuto a precisare il sindaco Toni Matarrelli -. Non ci fermiamo, continuiamo a seguire con attenzione i progetti, avviati o presentati, per la rigenerazione di tutte le periferie cittadine. Grazie a quanti hanno contribuito al raggiungimento di questo storico risultato”. Il progetto ha l’obiettivo di riqualificare le due invarianti strutturali riconosciute, cioè il fronte verso la campagna, a Nord e a Ovest (rural front) e il fronte verso la città, a Sud, mediato dall’interfaccia con la linea ferroviaria Brindisi-Taranto (rail front). Strettamente integrato a quest’ultimo è il delicato nodo urbano di piazza Volpe, la cui riqualificazione rappresenta uno dei tre progetti attuativi elaborati e prevede la realizzazione di un centro per le arti visive e musicali; ad esso si aggiungono il progetto del “bosco orizzontale” e delle sue connessioni con il canale Galina-Capece, intervento di vera e propria forestazione urbana.
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RIGENERAZIONE URBANA – ARESTA (M5S): “ RISORSE IMPORTANTI PER QUARTIERI A MISURA DI PERSONA”
“Con il decreto ministeriale pubblicato ieri 30 dicembre, finalmente vengono stanziate importanti risorse per i progetti di recupero e di riqualificazione degli spazi urbani, con l’obiettivo di risanare e rigenerare parti delle città oggi consegnate al degrado o scarsamente manutenute. Si corona così un impegno fortemente voluto dal Governo Conte e che consente a svariati Comuni della nostra provincia l’avvio di progetti di riqualificazione specialmente nell’aree più periferiche. Per la provincia di Brindisi parliamo di circa 50 milioni di euro, che sosterranno progetti avanzati dalle amministrazioni comunali di Brindisi, Francavilla Fontana, Mesagne, San Vito dei Normanni, Ceglie, Ostuni, Carovigno e Fasano.” E’ quanto rende noto Giovanni Luca Aresta, deputato pugliese del M5S.
“Non posso che esprimere larga soddisfazione – prosegue Aresta – per un lavoro che oggi vede il suo compimento ma che è iniziato da tempo e che mi ha visto anche impegnato insieme agli Enti locali. E’ questa sinergia tra Istituzioni che ha permesso oggi d’includere molti Comuni della provincia di Brindisi nei progetti approvati dal Decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Sono fondi che oggi rientrano nel PNRR e che aprono la strada alla riconversione ecologica e ambientalmente sostenibile dei nostri territori.”
“ Da cittadino di Mesagne – conclude Aresta - sono particolarmente orgoglioso che tra i progetti finanziati ci sia quello per il quartiere Grutti (5 milioni di euro). Pensare alle periferie per ricucire il tessuto urbano e sociale delle nostre città denota infatti una attenzione nuova al territorio e alle sue fragilità. Finalmente si sceglie la strada dell’inclusione sociale e del recupero urbano come motore per ridisegnare i quartieri a misura di persona.”
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Covid - 19. Continuano a salire i contagi. Oggi sono 5807 in Puglia e 611 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 31 dicembre 2021
Dati complessivi
Mesagne. Il Pd abbandona i lavori del Consiglio. Ecco i motivi
Come hanno riportato alcuni organi di informazione locale, nel corso del Consiglio Comunale sul bilancio di previsione svoltosi nella giornata di ieri, non abbiamo partecipato alla discussione di merito e alla relativa votazione, unitamente agli altri consiglieri comunali di minoranza. Una scelta che non abbiamo preso a cuor leggero, le cui ragioni avvertiamo lobbligo di spiegare pubblicamente.
Flai-Cgil: "Solo briciole dal governo, i lavoratori agricoli bistrattati dalla Legge di Bilancio"
Ci dispiace essere stati facili profeti. E prendiamo atto che qualcuno, purtroppo solo ora, si stia svegliando dal torpore in cui in molti sono caduti quando, lo scorso 16 dicembre, siamo scesi in piazza per lo sciopero generale contro una Legge di bilancio ingiusta ed iniqua, soprattutto per le fasce più deboli con i salari più bassi.
«Una manovra inadeguata!», così l'avevamo definita nel nostro slogan, ma che ha un sapore beffardo proprio nel giorno in cui il Governo approva – peraltro senza nemmeno un adeguato confronto dal momento che pone la questione di fiducia – una manovra che brucia soprattutto per chi è più povero in questo Paese e tra questi i braccianti agricoli in particolare.
Brucia soprattutto il fatto che proprio per chi aveva più bisogno sia stato fatto niente o quasi niente. A sbugiardare la pseudo riforma fiscale del governo, confermando quanto sostenuto da Cgil e Uil, ci ha pensato l'Ufficio parlamentare di Bilancio, confermando la triste realtà secondo cui la riformulazione dell'Irpef incide positivamente solo per i redditi medio alti mentre l'85% per cento dei lavoratori riceverà solo briciole dal taglio delle aliquote.
Un centinaio di euro per i lavoratori della prima fascia di reddito (quella attorno ai 15mila euro), oltre 600 euro per quelle dei 40mila in su. E niente, addirittura per gli incapienti, coloro che non guadagnano quasi nulla. Questa è la misura della considerazione di questo governo verso i lavoratori del settore primario: briciole.
Briciole per chi spesso e malvolentieri guadagna ampiamente sotto i 15 mila euro. O addirittura nulla se si considera che per la maggior parte dei braccianti agricoli – quelli del Mezzogiorno e del nostro territorio in particolare – guadagna ben al di sotto di questi redditi. Ed è costretto nella maggior parte dei casi a racimolare giornate per mettere insieme un misero salario. Una fatica non solo fisica quella per i braccianti e le braccianti, perché in campagna non si lavora ogni giorno dati i cicli delle stagioni e delle colture.
E' questo l'occhio di riguardo per queste fasce deboli della popolazione. Briciole per i braccianti che, al pari di medici e personale sanitario, durante la fase più dura del Covid non erano a casa ma in campagna - a spaccarsi la schiena - per garantire a tutto il Paese che le scorte alimentari non si esaurissero e ci fosse cibo per tutti.
Ecco perché, la Flai Cgil di Brindisi è scesa convintamente in piazza lo scorso 16 dicembre, scioperando per i diritti dei lavoratori agricoli che non meritano un trattamento del genere. E non meritano una Legge di Bilancio, ora tutti «cadono dalle nubi», che non fa che acuire il divario sociale lasciando sempre più ai margini chi già lo era. Qualcosa di cui onestamente nessuno sentiva il bisogno. Una legge generosa con chi è forte: chi guadagna dai 40 mila euro in su si ritroverà risparmi per oltre 6-700 euro, che sono utili, ma non incidono particolarmente sulla qualità della vita. Una legge avara con chi guadagna, seppure, 15mila euro all'anno o meno ancora come i braccianti agricoli per cui ritrovare a percepire sgravi del genere sarebbe come ricevere un altro stipendio. Ecco perché la Flai Cgil di Brindisi non condivide questa legge nella sua impostazione: «espansiva» per pochi (i più ricchi), «regressiva» per tutti glia altri (i più poveri).
Brindisi 30.12.2021
Cosimo Della Porta
Segretario Generale
Flai-Cgil Brindisi
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Mesagne. Incidente sulla circonvallazione con 4 feriti
Un incidente stradale si è verificato poco fa a Mesagne lungo la circonvallazione che conduce nella zona Indistriale. Precisamente in via Murri dove due automobili, una Seat Altea e una Fiat Panda, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrate. Nell'urto 4 persone che viaggiavano a bordo dei due mezzi sono rimaste ferite. Su posto sono intervenute 4 ambulanze dei 118 e la polizia locale.
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Mesagne. Piovono 5 milioni di euro sulla città
L'ultimo dell'anno è arrivata la comunicazione al Comune di Mesagne che il progetto di 5 milioni di euro per la rigenerazione della zona Grutti-Calderoni è stato approvato. “E quindi uscimmo a riveder le stelle”: nell’anno che coincide con il settecentenario della morte del Sommo Poeta, il celebre verso della "Divina Commedia" è diventato anche il titolo scelto per denominare il progetto di rigenerazione urbana del Quartiere “Grutti – Calderoni” a Mesagne. La proposta è stata inviata al Governo, ed approvata. L’idea aveva attirato l’interesse della Regione Puglia, che l’ha scelta come modello pilota nell’ambito delle progettazioni urbanistiche alle quali vengono riconosciuti alti livelli di qualità ed ecosostenibilità. La sperimentazione verrà condivisa a livello nazionale tramite il tavolo tecnico interregionale ITACA, l’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale.
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COLDIRETTI PUGLIA, LENTICCHIE PORTAFORTUNA IN 8 TAVOLE SU 10
CAPODANNO: COLDIRETTI PUGLIA, LENTICCHIE PORTAFORTUNA IN 8 TAVOLE SU 10; AL TOP LA ALTAMURANA IGP. Sul podio dei cibi più gettonati insieme a spumante e cotechino.
Forse anche per battere la paura della pandemia nel menu dei cenone dei consumatori in otto casi su dieci (80%) sono previste quest’anno le lenticchie chiamate a portar fortuna, con la lenticchia di Altamura IGP in cima alla preferenze dei pugliesi, mentre il tradizionale chicco d’uva è servito nel 64% dei casi. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ sul Capodanno degli italiani che mettono sul podio dei cibi piu’ gettonati al primo posto lo spumante con l’84% e sorprendentemente al terzo il cotechino o lo zampone (71%).
"La Puglia è patria di legumi alla base di note preparazioni gastronomiche. E' un comparto che conta una produzione annua di 159mila quintali per un valore di oltre 13 milioni di euro di produzione lorda vendibile, con il fiore all’occhiello rappresentato proprio dalla lenticchia di Altamura IGP”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
A partire dagli anni '30 e fino agli anni '70 le lenticchie di Altamura conquistarono i mercati internazionali - aggiunge Coldiretti Puglia - e l'esportazione di questo legume in Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Canada e Australia ebbe una forte ripercussione nell'economia di Altamura che, da quel momento, divenne nota come la città delle tre 'l', ovvero lino, lana, lenticchia. Intorno agli anni '70 la produzione di lenticchie conobbe una fase di declino dovuta a diversi fattori, oggi la riscoperta. Le lenticchie di Altamura rispondono, tra l'altro, alle esigenze delle persone che lavorano fuori casa, dato che il tempo di cottura è di appena 30 minuti.
La grande popolarità di questo legume, ricco di fibre, proteine, vitamine e minerali è legata alla sua larga diffusione, alla sua ottima preservabilità, nonché al suo costo abbordabile, una caratteristica che gli ha fatto assumere la denominazione di "carne dei poveri”.
L’accoppiata vincente – continua la Coldiretti - è con ben 6 milioni di chili di cotechino e zampone consumati proprio a fine anno, anche acquistati direttamente dai contadini nelle fattorie e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
La quotidiana e rilevante diffusione dei casi di variante Omicron ha fatto dire addio – denuncia Coldiretti Puglia - al tradizionale veglione di fine anno da quasi 130mila pugliesi che fino a qualche giorno fa avevano programmato di cenare fuori in ristoranti, alberghi e agriturismi, colpiti ora da un crack di circa 10 milioni di euro in un solo giorno.
Le difficoltà della ristorazione – sottolinea la Coldiretti regionale – non è compensato dai maggiori consumi alimentari casalinghi con la spesa media degli italiani per il cenone di fine anno che sale a 99 euro in media a famiglia, con un balzo del 52% rispetto allo scorso anno, segnato da uno stretto lockdown.
Le famiglie costrette a casa dal lockdown riscoprono il piacere della cucina anche con una maggiore attenzione a giornali, tv e ai tutorial sulle ricette che spopolano sul web per l’importante appuntamento. Un aiuto in tale direzione è venuto dai cuochi contadini di Terranostra e Campagna Amica, che hanno creato una serie di corsi on line dove vengono spiegati trucchi e segreti della tradizione contadina.
A tavola si prevede una presenza media di 6,3 persone – sottolinea Coldiretti -, quasi il doppio rispetto allo scorso anno (3,7 persone) condizionato dal limite di massimo due ospiti non conviventi, ma sono molto lontane le tavolate da quasi 9 persone del periodo pre pandemia. Esclusa invece nel 78% delle case la presenza di persone non vaccinate tra gli invitati, nonostante i rapporti di amicizia o parentela.
Proprio la coincidenza con i pranzi e cenoni di fine anno la food delivery è dunque una opportunità per non rinunciare, nonostante le difficoltà, ai menu della tradizione che – continua la Coldiretti regionale – accanto alle piattaforme più famose è stata colta anche da molti agriturismi della rete di Terranostra e Campagna Amica che si sono organizzati per consegnare piatti gourmet a Km0 anche in vista del Capodanno. Numerose e diversificate le iniziative adottate per mantenere il legame con i propri clienti durante le feste, dal menu a sorpresa a quello scontato, dall’agribag fino al kit fai da te con gli ingredienti base per la preparazione di ricette contadine per quanti hanno deciso di cimentarsi personalmente in cucina.
Mesagne. Numeri da record dell'assessorato Lavori pubblici
Sono numeri da record quelli sciorinati dall'assessorato ai Lavori pubblici del Comune di Mesagne che nel 2021 ha emesso 726 determine, 29 Dcg e 3 dcc. Nel 2022 l'assessorato investirà 10milioni di euro in servizi e ristrutturazioni di cui 2 milioni di euro con fondi comunali. Inoltre, ha pronti una serie di progetti da candidare ai bandi Pnrr. "Una mole di lavoro - ha spiegato l'assessore ai LL. PP., Roberto D'Ancona, che si è potuto svolgere grazie all'impegno del mio ufficio. Infine, vorrei ringraziare i miei colleghi di maggioranza per gli interventi positivi fatti nel Consiglio comunale del 30 dicembre scorso".
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