Redazione
La cura dell’orto e degli animali della fattoria e l’attenzione all’alimentazione aiutano a prevenire i disturbi causati nei bambini e nei ragazzi dalla pandemia prima e dal bombardamento mediatico della guerra poi, aiutandoli a ritrovare un equilibrio. E’ quanto emerso dall’incontro con l’intervento dello Psichiatra Psicoterapeuta Lucio Rinaldi, Professore Aggregato di Psichiatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, in occasione della Festa dell’educazione alimentare della Pace a cui stanno partecipando anche centinaia di bambini delle scuole pugliesi, organizzata dalle donne della Coldiretti a Roma a Villa Celimontana, trasformata in una maxi fattoria proprio per aiutare i piccoli ospiti a superare lo stress provocato dalle notizie del conflitto e dalle restrizioni imposte dal Covid con il gioco e la vita all’aria aperta a contatto con la natura.
“In questi anni di pandemia con i relativi lockdown abbiamo assistito ad un aumento di incidenza dei Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione che secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità sarebbe di circa il 40-50% ma altre evidenze ci portano a pensare che l’incremento sia molto maggiore specialmente nei giovani (tra pre-adolescenza e fine adolescenza) – ha spiegato il professor Rinaldi -. Questo è accaduto per la chiusura relazionale, per un’immersione complessa nella vita familiare, per la limitazione di una spinta alla socialità inevitabili nei percorsi evolutivi, per l’angoscia sul futuro e per le angosce di morte.
Una situazione che rischia ora di aggravarsi ulteriormente con la guerra in Ucraina, un’esperienza traumatica che comporta necessità di gestione e che può portare a disturbi inevitabili nel tempo. Senza un’adeguata protezione da parte delle famiglie – rileva Coldiretti - i bambini sono i più esposti ai pericoli dell’incessante scorrere delle immagini di violenza che riguardano anche la vita di loro coetanei, interferendo su quello che dovrebbe essere un corretto sviluppo psicologico.
Per affrontare i disagi emotivi dovuti a esperienze così traumatiche e certamente stressanti si è rivelata utile l’esperienza di vita in campagna, come emerso dal progetto sviluppato da Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute e Università cattolica di Roma col sostegno e la partecipazione attiva della Coldiretti e di Campagna Amica, con la costruzione di un modello sperimentale multidisciplinare ed integrato nei disturbi alimentari con interventi specifici di orticoltura-interventi assistiti con gli animali e mindfulness (progetto OR.M.A.).
Il rapporto con l’orto, il contatto con le piante e il loro accudimento promuoverebbe – spiega Coldiretti - un processo di distrazione della contingenza della malattia stessa e di apprendimento dei meccanismi di modulazione e di contenimento dello stress, con aumento dell’autostima e miglioramento della qualità di vita. Ma anche la cura degli animali – conclude Coldiretti – (che già hanno dimostrato di essere efficaci nel trattamento di molti disturbi psicologici, inclusi disturbi dello spettro autistico, depressione) possono partecipare al recupero di un contatto col corpo e con le proprie emozioni facilitando l’esperienza di affidarsi all’altro.
Report Arpal Puglia - Ambito territoriale di Brindisi 23 - 31 maggio: 345 le figure ricercate
"Sono 345 le figure professionali ricercate sul territorio nella settimana dal 23 al 31 maggio dai Centri per l’Impiego (CPI) dell’Ambito territoriale di Brindisi di Arpal Puglia, l’Agenzia regionale per le Politiche Attive del Lavoro attraverso cui la Regione Puglia, dal 2018, assicura l’erogazione dei servizi per l’impiego e favorisce l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il presente Report, con cadenza settimanale, ha la funzione di agevolare la conoscenza delle offerte attualmente disponibili, pubblicate su Lavoro per Te - Regione Puglia e consultabili anche attraverso l'app gratuita “Lavoro per te Puglia”.
L'incalzare della stagione estiva fa sì che siano i settori della ristorazione e del turismo gli ambiti nei quali si ricerca il maggior numero di lavoratori per un totale di 207 figure. Inoltre, le aziende si sono rivolte ai CPI della provincia di Brindisi anche per ricercare profili professionali da inserire in altri settori. Molte le offerte arrivate dal settore sanitario - 35 figure ricercate tra infermieri, operatori socio sanitari e fisioterapisti – e dal settore dell’assistenza domiciliare - 30 offerte tra baby-sitter, operatori di aiuto e collaboratrici domestiche.
Opportunità anche dalla Pubblica Amministrazione nell’ambito del collocamento mirato: sono attive 3 selezioni mediante procedimento di avviamento numerico riservate a persone con disabilità (ex art.1 L. 68/99) o appartenenti a categorie protette (ex art.18 L. 68/99). Infine, la rete Eures permette di candidarsi a offerte di lavoro all’estero con contratto stagionale nel settore agricolo (Fiandre, Belgio) e nel settore turistico/ alberghiero (Germania). Aziende e utenti, per pubblicare le proprie offerte di lavoro o per candidarsi, possono consultare il portale Lavoro Per Te o rivolgersi ai Centri per l’Impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi per ricevere assistenza nella consultazione delle offerte. I CPI sono aperti al pubblico tutti i giorni (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30 e il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30) presso le sedi di Brindisi, Ostuni e Francavilla e presso l’Ufficio collocamento mirato disabili, situato in via Tor Pisana, 114 Brindisi (per info e contatti: www.arpal.regione.puglia.it).
Raccomandiamo, in ogni caso, di monitorare giornalmente il portale Lavoro per Te - Regione Puglia, poiché quotidianamente vengono pubblicate nuove offerte".
Sarà presentata questa sera, alle ore 18, nella piazzetta del Ristorante DaDario a Mesagne, la mostra del maestro d’arte, Adriano Venturelli, dal titolo “Colors”, che si terrà nel Castello di Mesagne, dal prossimo 16 giugno al 23 luglio.
“Colors, il colore come luce di speranza e di fraternità” è una serie pittorica che nasce come reazione dopo l'attentato al Bataclan a Parigi commesso da spietati jihadisti il 13 novembre 2015, che causò la morte di 130 persone innocenti e altrettanti 350 feriti.
Nel corso della presentazione, alla presenza del Sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, saranno illustrati gli incontri collaterali (presentazione di libri e incontri con critici d’arte) che accompagneranno la mostra nell’arco dei due mesi
Nato a Formigine nel 1953, Adriano Venturelli studia all’Istituto d’Arte Adolfo Venturi di Modena dove consegue il titolo di Maestro d’arte e la maturità in arte applicata. La frequentazione dell’ambiente culturale artistico bolognese nella prima metà degli anni ’80 conduce Venturelli a due incontri decisivi: il primo è con Giorgio Celli. Etologo, scrittore e docente universitario, Giorgio Celli inserisce Adriano Venturelli nel gruppo di artisti da lui fondato e nominato “Transmanierismo”, promuovendone la partecipazione collettiva. Il secondo incontro decisivo è con Claudio Cerritelli. Critico e storico dell’arte contemporanea, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, introduce l’opera di Adriano Venturelli all’interno di importanti esposizioni collettive da lui curate tra il 1986 e il 1988, tra le quali: Libertà d’immagine (Montefiorino, 1986); La costruzione del senso (Fiorano Modenese, 1987); Dialogo sulla superficie (Formigine – 1987); Esperimento ininterrotto della pittura (Milano, 1988).
“Vorrei – ha detto il maestro Adriano Venturelli - con le mie Opere della serie COLORS lanciare un segno di fiducia, di calore-colore, di fratellanza rinnovata, moltiplicando insieme le tante capacità che da secoli contraddistinguono i cittadini del paese più bello al mondo, l’Italia”.
DH Oncoematologia BR, presidente Commissione bilancio: “Bisogna correre. Aggiudicare subito la progettazione
Dichiarazione del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione, Fabiano Amati.
“Come ripeto da anni, le condizioni strutturali del DH di oncoematologia del Perrino di Brindisi sono gravissime e riguardano la difficoltà nell’erogare le prestazioni a persone seriamente malate.
Dopo aver trovato con notevoli difficoltà i soldi per la realizzazione della nuova struttura, è prioritario correre per l’aggiudicazione della gara di progettazione e l’assegnazione dei lavori. Sarebbe incivile far passare un altro anno, ossia il 2022, senza vedere l’avvio dei lavori.
Ho scritto per questo al Responsabile unico del procedimento, per raggiungere l’obiettivo al più presto”.
+VINO: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCE ANCHE NEL 2022 DOPO RIPRESA ENTUSIASMANTE; EXPORT PUGLIA +10,5%
Continua la crescita delle vendite del vino pugliese che, dopo un preconsuntivo 2021 che schizza al +44,9%, segna un aumento dell’export del 10,5% anche nel 2022, una conferma dell’alta qualità offerta dalla Puglia grazie alla biodiversità e alla tradizione millenaria della viticoltura regionale che ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, imponendosi sui mercati nazionali ed esteri. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati del rapporto sul settore vitivinicolo in Italia dell’Area Studi Mediobanca.
Secondo il rapporto che analizza la dinamica delle vendite delle principali società vinicole su base regionale, dopo una lieve contrazione in Puglia delle vendite totali (-1,9%) con l’export che ha di contro tenuto con un lieve aumento dello 0,7% nel 2020 anno della pandemia Covid, i segnali sono stati entusiasmanti nel 2021 con un aumento delle vendite totali pari al 30,8% e dell’export del 44,9% e performance in crescita anche nel 2022 con le vendite totali e l’export che registrano un aumento del 10,5%.
D’altro canto la spinta all’autosufficienza alimentare si è allargata anche alle vigne e gli italiani hanno riscoperto i vini autoctoni con il Primitivo che ha segnato un incremento dei consumi in volume del 5,2% e dell’11% in valore – aggiunge Coldiretti Puglia - uno dei vini più venduti in Italia con più di 4 milioni e mezzo di litri.
“Il vino testimonia un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che si è posto l’obiettivo – dichiara Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Puglia – di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, di paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali. Si tratta di un patrimonio di innovazione e competitività acquisite che va tutelato dagli attacchi dell’agropirateria che colpisce anche la Puglia ed i nostri vini sono a forte rischio imitazione. Ecco a cosa servono i marchi di qualità, a difenderci dagli attacchi dei falsari e a valorizzare la tipicità e la localizzazione del prodotto. La rintracciabilità ed i marchi, peraltro, non sono meri principi teorici e filosofici, piuttosto valori economici che le imprese agricole e l’intero territorio di produzione devono saper difendere e promuovere”, conclude Cantele.
I risultati entusiasmanti del vino pugliese arrivano nonostante a causa della guerra in Ucraina e della bolla inflazionistica innescata dopo il Covid già a partire da settembre 2021, per cui sono aumentati del 35% i costi di produzione con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole pugliesi. Gli incrementi in termini assoluti per le imprese del vino sono in media di 6.886 euro, secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea.
Le aziende vitivinicole Made in Italy si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che – spiega la Coldiretti Puglia – arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Ma i prezzi degli ordini cambiano – aggiunge Coldiretti regionale - ormai di settimana in settimana, rendendo peraltro impossibile una normale programmazione economica nei costi aziendali. Problemi anche per l’acquisto di macchinari, soprattutto quelli in acciaio, prevalenti nelle cantine, per i quali è diventato impossibile persino avere dei preventivi.
Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti Puglia - la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.
Occorre comunque ricordare che sino ad oggi l’incremento dei costi è stato scaricato esclusivamente sulle spalle dei viticoltori, come dimostra il fatto che il prezzo del vino, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, è addirittura diminuito dell’1,2% e dello 0,4% nei primi due mesi del 2022, per poi crescere appena dello 0,5% a marzo, in netta controtendenza con i rincari, spesso a doppia cifra, di tutti gli altri prodotti alimentari.
Per difendere il patrimonio vitivinicolo italiano è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro – conclude Coldiretti Puglia – sottolineando che tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare non solo all’estero ma anche sul mercato interno, a partire dal settore turistico.
PUGLIA |
2020 |
2021 |
2022 |
|||
Vendite totali |
Export |
Vendite totali |
Export |
Vendite totali |
Export |
|
-1,9% |
+0,7% |
+30,8% |
+44,9% |
+10,5% |
+10,5% |
* Elaborazioni Coldiretti Puglia su fonte dati Area Studi Mediobanca.
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Potrebbero essere invalidati i risultati agonistici ottenuti nella “Corsa per la legalità”, con un percorso di 10 chilometri per i professionisti e 5 per i dilettanti, che si è tenuta domenica mattina a Mesagne giacché il percorso sarebbe stato viziato da una serie di gap che non hanno permesso il regolare svolgimento dell’appuntamento podistico. Sarà il comitato provinciale della Fidal, sentito il direttore di gara e i giudici presenti, a decidere il da farsi.
Ad organizzare l’evento era stata l’associazione “Atletica Mesagne”, in collaborazione con il Csi e con il patrocinio del Comune di Mesagne. La protesta era divampata già all’arrivo dei concorrenti che avevano manifestato il loro disappunto per il tipo di organizzazione trovata. Il primo dei classificati, Andrea Palumbo, appena arrivato aveva dichiarato: “Percorso bellissimo, peccato per il traffico che ha intasato le strade”. Altri avevano protestato per la mancanza di bottigliette di acqua lungo il percorso che avrebbero aiutato gli atleti a idratarsi in una giornata particolarmente calda. Alcuni atleti leccesi sono rimasti particolarmente colpiti dalla disorganizzazione.
“Dal terzo chilometro consi è capito più niente del percorso – hanno spiegato – ci siamo persi quasi tutti. Infatti, nessuno è arrivato al quinto chilometro, dove c’era il punto ristori con la consegna delle bottigliette di acqua. Diversi atleti sono stati squalificati perché dal terzo chilometro sono andati fuori percorso. E poi abbiamo corso in mezzo alle auto, strade aperte, traffico, smog. Insomma, uno schifo con un’organizzazione pessima”. Gli atleti leccesi hanno, quindi, concluso: “Meno male per la gente di Mesagne che ci ha visto in difficoltà e ci ha dato qualche bicchiere di acqua da bere o, addirittura, delle secchiate rinfrescanti”. Ieri abbiamo cercato il presidente dell’“Atletica Mesagne”, per conoscere la sua versione dei fatti, ma non ci ha risposto al telefono. Al contrario abbiamo un sms che ha inviato agli atleti a fine gara: “Buongiorno – è scritto sul messaggio -, approfitto per porgere ancora le mie scuse per ciò che è successo a Mesagne, non voglio assolutamente trovare scusanti perché tutti noi presidenti sappiamo che la responsabilità di quello che non funziona è sempre in testa a noi. È doveroso però da parte mia dare delle spiegazioni”.
Il presidente ha, pertanto, precisato: “Posso assicurarvi, però, che non siamo stati superficiali nell’organizzazione, nonostante tutto qualcosa non ha funzionato. Per chiudere il circuito ci siamo avvalsi di un’associazione che ha portato 80 piantoni, uno ogni 120 metri. È saltata una postazione, non c’era il piantone, in cui bisognava girare a sinistra, solo il gruppo di testa guidato dalle bici ha fatto il percorso di gara, mentre gli altri podisti che inseguivano hanno perso il contatto ed in questo punto sono andati diritto, questo ha fatto sì che nessuno sia passato dalla postazione dell’acqua dove c’erano ad aspettarvi 600 bottiglie refrigerate. Solo in cinque sono passati dalla postazione dell’acqua, tutti gli altri sono andati fuori circuito di gara saltando più di un chilometro”. Il presidente ha, infine, concluso: “Come organizzazione avevamo curato ogni dettaglio, avevamo tracciato il percorso con delle frecce adesive, ogni svolta, ogni chilometro, ogni bivio, molte di queste frecce non hanno tenuto l’asfalto. Questo è quello che è successo, sono amareggiato e mortificato. Qualsiasi decisione che il comitato Fidal di Brindisi, il direttore di gara ed il gruppo giudici di gara vorranno assumere, sarà da noi accolta con favore”.
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