Provvedimento cautelare restrittivo per mesagnese

Maggio 22, 2017 3276

2017-05-22 163641Nel corso delle prime ore di oggi, 22/5/2017, Personale della Polizia di Stato -e, in particolare, gli investigatori in servizio presso la Squadra Mobile della locale Questura hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare restrittivo della libertà personale a carico del venticinquenne brindisino CARRIERO Luca e del ventisettenne mesagnese (di fatto sempre vissuto nel Capoluogo) CATUCCI Diego (a destra nella foto).

Così come avvenuto nel corso degli ultimi giorni, anche tra i mesi di marzo e giugno dello scorso anno, sul territorio della Provincia brindisina e di altre province limitrofe fu consumata una serie di furti aggravati in danno di esercizi commerciali. Si trattò di fatti-reato che arrecarono ingenti danni ai negozi, assaltati e saccheggiati dei prodotti esposti nelle vetrine con il metodo della "spaccata".

Le incursioni -come rivelato dalle immagini raccolte dai sistemi di videosorveglianza posti a protezione passiva degli esercizi commerciali svaligiati- erano attuate da gruppi di individui di consistenza compresa tra i 3 ed i 5, travisati e dotati .di mazze da carpentiere, piedi di porco, asce e, in alcuni casi, addirittura di attrezzi per recidere le lamiere dei tipo impiegato in operazioni di soccorso e/o taglio pesante. Tutte le azioni delittuose avvenivano con modalità similari e in tempo di notte. I singoli gruppi di malviventi giungevano in prossimità dei negozi da saccheggiare a bordo di automobili di elevata cilindrata e, accostato i veicoli dinanzi agli ingressi, ne scaricavano gli attrezzi ed il materiale utile per frantumarne le vetrine e/o divellerne le saracinesca, così da penetrare all'interno dei locali ed asportare i prodotti o gli oggetti d'interesse.

In particolare, il 7 giugno 2016, in Brindisi, fu un club di ritrovo sociale con sede in Via Romagna ad essere preso di mira, e lì, il gruppo di malfattori, dopo essere giunto a bordo di automobile con targa falsa, impiegando i grimaldelli, forzò la saracinesca, per prelevare dall 'interno dei locali .una macchinetta automatica del tipo "cambia-soldi", caricata nel veicolo, con il quale i ladri si allontanarono dal luogo dopo un'azione pianificata con modalità professionali e di brevissima durata. In data 8 giugno successiva, fu assaltata una tabaccheria ubicata in Via Materdomini. In questo caso, i componenti della cellula criminale impiegarono una sega circolare per aprirsi un varco nella saracinesca. Introdottisi nella tabaccheria, i malviventi la depredavano di buona parte dei tabacchi ivi stoccati. Il 15 giugno, fu attaccata una profumeria di Maglie, in provincia di Lecce. Gli autori del grave furto, dopo aver forzato la porta d'ingresso, depredarono l'esercizio commerciale di creme, unguenti ed altri prodotti presenti sugli gli scaffali.

Non è stato agevole, per gli inquirenti, risalire all'identità di almeno alcuni fra gli autori di quei delitti, ma oggi è stato possibile conseguire l'importante risultato di porre un freno all'attività criminale di CARRIERO e CATUCCI, dopo il compimento di indagini sviluppate, in conseguenza dell'attento esame delle immagini raccolte sui luoghi interessati dai reati, attraverso la combinazione di una serrata attività tecnica di intercettazione di comunicazioni telefoniche ed ambientali, servizi tecnico-dinamici sul territorio e lunghe analisi di tabulati del traffico telefonico. La complessiva attività investigativa, il cui esito è stato trasfuso in una corposa e dettagliata Comunicazione di notizia di reato prodotta dalla Sezione Antirapina della Squadra Mobile, ha consentito all'Ufficio del pubblico ministero di chiedere la misura cautelare di massimo rigore nei confronti delle due persone suddette, ai quali è stato possibile attribuire l'avvenuta commissione, in concorso con ignoti, delle tre "spaccate" sopra menzionate.

Il competente giudice per le indagini preliminari, ritenendo il quadro indiziario posto a fondamento della richiesta grave, univoco e concordante, ha emesso l'ordinanza con la quale ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere, oggi eseguita nei confronti dei due prevenuti, perciò accolti dalla locale Casa circondariale, nell'attesa di essere posti nelle condizioni di difendersi davanti all' Autorità giudiziaria. Le indagini procedono con il fine di individuare anche gli altri malviventi resisi responsabili dei suddetti e di altri analoghi reati.

Ultima modifica il Lunedì, 22 Maggio 2017 21:17