Redazione

Nel week end pasquale i carabinieri della stazione di Mesagne hanno effettuato diversi controlli presso le attività commerciali per constatare il rispetto del protocollo anti Covid. Una parrucchiera con cliente son state beccate in flagranza di reato e sanzionate. L’attività commerciale di parrucchiera, hair style, è stata chiusa per 5 giorni e l’ingresso sigillato. Proseguono senza sosta i controlli da parte dei carabinieri di Mesagne per far rispettare le norme anti Covid nella zona rossa. Durante tali controlli i militari si sono accorti che un’attività di parrucchiera era aperta e stavo svolgendo regolarmente il suo lavoro. Gli uomini dell’Arma, quindi, si sono fermati a debita distanza e senza farsi accorgere hanno fotografato sia l’attività sia la cliente che al suo interno era intenta a farsi acconciare i capelli. La parrucchiera, infatti, era intenta a colorare i capelli bianchi della sua cliente. A quel punto i carabinieri, acquisite le prove del reato, sono entrati nell’attività commerciale. Le due donne appena hanno visto che i militari si dirigevano verso la porta d’ingresso sono fuggite per non farsi trovare e hanno trovato come nascondiglio un ripostiglio attiguo alla sala. Gli uomini della Benemerita non si sono fatti ingannare da un tale stratagemma e aperta la porta hanno invitato le due donne a uscire. Una volta fuori hanno chiesto loro i documenti di riconoscimento e le hanno identificate. Si tratta di una parrucchiera 42enne, titolare di un’attività commerciale, e di una sua cliente 64enne. Le due sono accusate di non aver rispettato le vigenti norme relative al rischio di contagio da Covid-19. Pertanto sono state sanzionate. Nella circostanza, anche alla luce di recenti segnalazioni, i militari hanno effettuato una serie di specifici servizi di osservazione al fine di contrastare il fenomeno dei servizi per la persona, vietati dalle vigenti normative per il contenimento delle infezioni. Al termine del controllo i carabinieri hanno emessa la sanzione accessoria con la chiusura per giorni 5 dell’attività di coiffeur femminile. Infine, all’ingresso del salone sono stati posti i sigilli per evitare la reiterazione del reato.

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Mesagne. Ruba energia elettrica grazie a un allaccio abusivo alla rete nazionale che bypassava il contatore Enel installato presso la propria abitazione, arrestato un uomo. I militari della Stazione Carabinieri di Mesagne, a conclusione di accertamenti, hanno proceduto all’arresto di un 71enne del luogo, per furto aggravato di energia elettrica. In particolare, i militari hanno eseguito uno specifico servizio con l’ausilio di personale della Società E–Distribuzione, riscontrando che l’uomo aveva abusivamente allacciato l’impianto elettrico di due ville con piscina di sua proprietà con la rete elettrica nazionale, bypassando il contatore della Società Enel ivi installato. Tale stratagemma ha consentito all’uomo di asportare illecitamente dell’energia elettrica quantificata complessivamente in circa 50.500,00 euro. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato rimesso in libertà, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Nella giornata di Pasquetta la Polizia Locale, insieme alle Forze dell'Ordine, sta controllando il territorio per la sicurezza di tutti.
Purtroppo non è un giorno di festa come siamo stati abituati in passato a vivere, ma è un momento critico in cui dobbiamo avere un comportamento responsabile e rinunciare alle scampagnate e ai raduni per tutelare la salute nostra e degli altri.
L'augurio è che sia l'ultimo grande sacrificio richiesto, parallelamente la campagna di vaccinazione ci prospetta un futuro migliore.
Siate responsabili.

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Sono stati completati e consegnati i lavori di ampliamento del cimitero di Mesagne in cui è stata costruita anche una tomba comunale con 224 loculi. Adesso si tratta di dare vita ad altre iniziative come la costruzione di un’ampia sala dove accogliere dignitosamente i parenti dei defunti, un parcheggio, un secondo ingresso e un forno crematorio. Su quest’ultimo progetto ci sono già delle richieste di joint venture con alcune aziende private. A sovrintendere alla gestione del cimitero comunale c’è, da diversi anni, l’assessore, Antonello Mingenti, che ha ricevuto in varie legislature la delega sindacale per il luogo sacro. Una delega, per la verità, tutt’altro che semplice poiché giornalmente sono diversi i problemi da affrontare. “Finalmente abbiamo completato l’ampliamento nella parte retrostante e possiamo fare fronte, con le tombe comunali, alla richiesta di loculi”, ha spiegato il consigliere Mingenti. Infatti, nelle tombe comunali costruite nella zona di ampliamento sono stati realizzati 112 loculi grandi e 112 loculetti per ossari. “La richiesta di loculi – ha continuato Mingenti – è una vera e propria emergenza.

Ogni giorno, infatti, ci sono delle estumulazioni e molte volte non si sa dove mettere le ossa dei defunti. Attualmente sono depositati nei due ossari pubblici, uno ubicato in un salone al di sotto della chiesa e l’altro al di sotto della tomba comunale in cui riposa anche Melissa Bassi. Contestualmente il Comune sta realizzando un altro ossario prefabbricato in cui ci sono altri 104 loculetti. “Quella della carenza di loculetti per ossari è un vero problema – ci ha confidato l’assessore - perché i parenti non possono portare nemmeno un fiore sulla tomba dei propri cari”. Nella zona di ampliamento sono state già realizzate l’80% delle cappelle gentilizie. “Con gli uffici stiamo predisponendo un progetto per costruire una sala per accogliere i parenti e gli amici dei defunti, anche perché sono aumentate le messe nella chiesa del cimitero a causa della pandemia”, ha spiegato l’assessore. Nota dolente del cimitero è la mancanza di un impianto di videosorveglianza che possa offrire una certa sicurezza al luogo. “Nel cimitero ci sono sempre stati i furti, ma si è trattato di cose minime. Poi è arrivata la profanazione di qualche settimana fa che ha fatto accelerare i tempi sul fronte della sicurezza. Al momento ci sono alcune telecamere di un impianto che funziona in maniera altalenante. La ditta che ha in gestione il cimitero a breve collocherà un nuovo impianto di video sorveglianza con 12 telecamere che saranno collegate con il comando della polizia locale. Inoltre, sarà potenziato il sistema di allarme che sarà esteso all’intero cimitero”, ha precisato Mingenti che nella sua agenda dei lavori ha annotato anche la costruzione di un cimitero per animali e l’acquisizione di alcuni terreni limitrofi al camposanto per realizzare un parcheggio e una seconda entrata di sicurezza. Ed ancora un forno crematorio e la costruzione di altre cappelle, pubbliche e private, in terreni da espropriare. Infine, sarà ripristinato il patrimonio arboreo che in questi anni si è ridimensionato.  

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Nelle ultime ore continuano ad arrivare segnalazioni per quanto concerne la difficoltà di accesso al Pronto Soccorso.
La carenza e le difficoltà nel reperire medici da impiegare comporta un ritardo notevole sulle prestazioni nei confronti dei cittadini.
Nella giornata odierna e non solo, recarsi in Ospedale per un urgenza potrebbe significare dover attendere diverse ore prima di essere visitati.
Un solo medico effettivo per la gestione degli accessi non è sufficiente.
Occorre trovare soluzioni immediate in quanto il nosocomio brindisino riceve i pazienti dell'intera provincia.
Allo stato attuale, malati Covid e non Covid rischiano di passare ore e forse l'intera giornata sulle barelle senza poter essere curati.
Per questo ho interessato il Presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia alla Regione Puglia Stefano Lacatena e il Vice Presidente della Commissione Sanità Paride Mazzotta per chiedere urgentemente un incontro con il D.G. Pasquale al fine di trovare le possibili soluzioni sulla questione.

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Il Sindacato Cobas avrà un incontro con la cooperativa Amani, cooperativa impegnata nei servizi sociali del Comune di Brindisi, Martedì 6 Aprile 2021 per discutere del taglio del 20% delle ore di lavoro che vorrebbe applicare ai propri dipendenti .

Il motivo , secondo la cooperativa, è da attribuire alla riduzione  economica del 20% ricevuto dal Comune per   continuare in proroga  fino a Giugno 2021  a gestire i servizi sociali che gli erano stati affidati fino ad oggi

E’ l’ultima cooperativa ad alzare bandiera bianca dopo gli incredibili provvedimenti della Amministrazione Comunale che stanno di fatto massacrando i servizi sociali; servizi  che  rappresentano l’ultima ancora di salvataggio per  tanti cittadini bisognosi .

Il Sindacato Cobas continua nella sua opera di opposizione a questo disastro sociale ,  dichiara  lo stato di agitazione  del personale  che gestiscono   i diversi servizi sociali affidati alle cooperative dal Comune di Brindisi  programmando già da adesso una serie di giornate di proteste per la prossima settimana.

Il Cobas si lamenta inoltre  del comportamento avuto dal Sindaco Rossi in questi mesi che continua ad eludere un confronto con i dipendenti delle cooperative.

 Nell’incontro ottenuto in seguito alle proteste sotto il Comune i dipendenti dei servizi sociali avevano fatto al Sindaco Rossi la proposta di collaborare con il Comune di Brindisi.

L’obiettivo era quello  di cercare , anche grazie alla loro professionalità, soluzioni di finanziamento nuovi che rimettessero in piedi una rete di servizi dignitosi che stanno subendo un pericoloso degrado a causa del taglio delle ore di lavoro.

Il Sindaco si era mostrato d’accordo ma questo nuovo appuntamento non è mai arrivato, nonostante richieste di incontro fatte da mesi.

Assistiamo invece ad  una  incredibile intervista dell’Assessore al Welfare Isabella Lettori che è una presa  in giro ai dipendenti , ritenendoli dei grandi cretini .

Invita le cooperative a mantenere l’orario pieno pur sapendo che i soldi che l’Amministrazione ha dato loro  non bastano assolutamente .

L‘Assessore Lettori parla di realizzare un Consorzio che risolverebbe questo disastro , ma dice che ci vuole tempo perché non è una cosa semplice da fare.

Questo benedetto Consorzio  invece ci veniva presentato come attuabile fin dalla estate scorsa.
Insomma , falsità su falsità per coprire scelte scellerate del Comune di Brindisi

Il Sindacato Cobas chiede al Comune di Brindisi di eliminare questi odiosi tagli ai servizi sociali che colpiscono i cittadini e costruire insieme ai dipendenti delle cooperative nuovi percorsi , nuove progettualità, rivolte a migliorare la qualità degli stessi servizi.

Per il Cobas Roberto Aprile

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Grande partecipazione alla prima giornata di vaccinazioni dedicata a caregiver e familiari conviventi di minori di 16 anni con disabilità grave: da questa mattina sono state effettuate 5.100 somministrazioni nei centri vaccinali aperti in tutta la regione e le operazioni sono ancora in corso. Al lavoro centinaia di persone tra operatori sanitari, addetti e volontari della Protezione civile regionale e delle associazioni.

“Una Pasqua di grande dedizione, partecipazione, voglia di guardare avanti, desiderio di mettere al sicuro i più fragili a cominciare dai bambini. Sono queste le immagini che ci restituisce questa giornata, nella quale in tutta la Puglia sono in corso a pieno ritmo le vaccinazioni anticovid. La campagna vaccinale non si ferma ed è per questo che sento di dover ringraziare le centinaia di operatori sanitari, addetti e volontari alla protezione civile e tutti coloro che sono impegnati, instancabilmente, da mesi nella lotta contro il covid. Rinnoviamo le raccomandazioni anche per la giornata festiva di domani, a fare attenzione e a rispettare le regole di prevenzione per non vanificare tutti gli sforzi che si stanno compiendo”, dichiarano il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco.

Anche la giornata di domani, Lunedì dell’Angelo, sarà dedicata a caregiver, genitori, tutori, affidatari, familiari conviventi (maggiorenni e non in condizione di fragilità) di minori di 16 anni, nati dal 1 gennaio 2005 in poi, con disabilità grave ai sensi della legge 104/92 art.3 comma 3.

Per organizzare al meglio i flussi, si procederà in base al cognome del minore con disabilità, secondo quanto predisposto dal calendario di ciascuna Asl. L’elenco degli hub vaccinali, gli orari di apertura e i raggruppamenti per lettere alfabetiche sono disponibili a questo link undefined

Si precisa che non potranno essere vaccinati in queste giornate dedicate, i caregiver e i conviventi di anziani e soggetti fragili adulti, i quali continueranno ad essere vaccinati secondo le modalità finora previste per ciascuna categoria.

Le vaccinazioni effettuate sino ad oggi in Puglia sono 646.218. Il dato è aggiornato alle ore 15.30.

Sono 2.600 circa le vaccinazioni eseguite dagli operatori della Asl Bari nella prima giornata degli open day dedicati alle vaccinazioni per i caregivers degli under 16, ovvero dei familiari e conviventi maggiorenni di disabili gravi nati dal 1 gennaio 2005 in poi.

A Bari nell’hub Fiera - uno dei 17 centri predisposti dalla Asl per le giornate di Pasqua e Pasquetta - il direttore generale Antonio Sanguedolce ha seguito in prima persona le operazioni a supporto di volontari, medici, infermieri e assistenti sanitari impegnati nella gestione dei percorsi vaccinali.

“Abbiamo riscontrato una larga adesione - ha detto Sanguedolce - non ci fermeremo mai e ringrazio tutti gli instancabili operatori per il lavoro straordinario che stanno facendo per portare avanti la campagna vaccinale”.

Squadre di vaccinatori al lavoro non solo a Bari ma anche a Capurso, Valenzano, Mola di Bari, Alberobello, Sammichele, Altamura, Acquaviva delle Fonti, Bitonto, Corato, Molfetta, Adelfia, Monopoli e Locorotondo, dove le somministrazioni proseguiranno domani a partire dalle 8.30.

Oggi , dalle 8.30, ha preso il via la campagna vaccinale per i pazienti onco-ematologici in cura all'Istituto Tumori 'Giovanni Paolo II' di Bari. Rientrano in questa categoria i pazienti onco-ematologici non ricoverati, attualmente in cura con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o coloro che hanno sospeso le cure da meno di 6 mesi. I pazienti sono stati contattati direttamente dal personale dell'unità operativa di ematologia dell'istituto e, per ogni paziente, è stato individuato un caregiver poi sottoposto a vaccinazione. L'ordine di vaccinazione ha tenuto conto non dell'anzianità ma del percorso di cura e all'indice di rischio di ognuno dei pazienti, a cominciare dai pazienti trapianti e in attesa di trapianto di midollo osseo.

Le somministrazioni sono andate avanti per tutta la mattinata.

Oggi sono stati vaccinati 54 pazienti e corrispettivi caregiver. Domani mattina, lunedì 5 aprile, si replica con gli stessi numeri. Si procederà in questo modo per tutta la settimana. Al momento l'elenco dei pazienti da sottoporre a vaccino conta 800 pazienti.

Il punto vaccinale allestito nell'Istituto tumori è organizzato con 4 postazioni, due riservati ai pazienti, due ai caregiver. Ai pazienti è stato somministrato il vaccino Pfizer, ai caregivers AstraZeneca. In servizio, 15 operatori sanitari fra in medici, infermieri, farmacisti, operatori socio-sanitari.

Il Commissario Straordinario Alessandro Delle Donne ha seguito personalmente le operazioni, anche per ottimizzare l'organizzazione per i prossimi giorni.

Da martedì, riprenderanno poi le vaccinazioni per il personale sanitario (medici di medicina generale, farmacisti, pediatri, veterinari ecc.): nelle prossime due settimane, saranno concluse le somministrazioni delle seconde dosi.

Per quanto riguarda la Asl BT, sono 265 i familiari e i caregiver conviventi dei minori di 16 anni con patologia grave che oggi al PalaAssi di Trani hanno ricevuto la prima dose di vaccino. La campagna straordinaria è programmata anche per domani mattina sempre a Trani. A guidare le operazioni è stata la dottoressa Patrizia Albrizio. Ha eseguito vaccinazioni insieme ai suoi collaboratori anche il dottor Riccardo Matera, Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Bt. Le vaccinazioni di oggi si aggiungono alle quasi 47mila vaccinazioni già eseguite fino a oggi.

In provincia di Foggia, con la somministrazione di 205 dosi, si è conclusa la prima giornata dedicata alla vaccinazione di genitori, tutori, affidatari, caregivers e familiari conviventi di minori con gravi disabilità. Operative, questa mattina, le squadre di vaccinatori di Foggia, Mattinata, Manfredonia, San Severo, Vico del Gargano, Vieste, Peschici.

Presente all'arrivo dei vaccini a Mattinata anche il direttore generale della ASL Foggia Vito Piazzolla che ha colto l'occasione per ribadire il suo ringraziamento a tutti gli operatori per lo straordinario lavoro svolto.

Le sedute di vaccinazioni straordinarie, dedicate ai caregivers e familiari conviventi di minori con grave patologia, proseguiranno domani nei comuni di: Foggia, San Severo, Lucera, Cagnano Varano, Vico del Gargano, Vieste, Torremaggiore, San Marco in Lamis, Troia, Candela, Monte Sant'Angelo, San Nicandro Garganico, Cerignola, San Giovanni Rotondo (nei distretti di Vico del Gargano e San Marco in Lamis le attività saranno svolte in collaborazione con i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta).

Ad oggi sono state somministrate complessivamente, in provincia di Foggia, 108.608 dosi di cui 71.503 prime dosi e 37.104 seconde dosi; 28.200 persone ultraottantenni hanno ricevuto la prima dose di vaccino, 16. 894 anche la seconda. Cresce anche il dato relativo alle somministrazioni a persone di età compresa tra 70 e 79 anni: sono già 2.262 quelle che hanno ricevuto la prima dose di vaccino.

Nella ASL Lecce da questa mattina, in 10 centri vaccinali della provincia, sono stati somministrati circa 600 vaccini ai caregiver e familiari conviventi di minori di 16 anni con grave disabilità. Le vaccinazioni proseguono nel pomeriggio e nella giornata di domani. Nell’ospedale di Gallipoli sono stati vaccinati i caregiver dei pazienti oncologici in cura presso il reparto del nosocomio.

Nella Asl di Brindisi questa mattina sono state somministrate circa mille dosi ai caregiver e familiari conviventi di persone con gravi disabilità. Presente al PalaVinci anche il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, che ha voluto ringraziare la Asl, il personale sanitario, amministrativo e la Protezione civile per lo sforzo organizzativo. Le vaccinazioni per i caregiver proseguono nel pomeriggio e sono in calendario anche domani.

Così come programmato dall’Asl di Taranto, sono state avviate stamattina le vaccinazioni di caregiver e familiari conviventi degli under 16 anni e sono proseguite quelle degli over 80 a domicilio. Agli ultra ottantenni vulnerabili, a domicilio, sono state effettuate 200 dosi.

Mentre per i caregiver degli under 16 anni le somministrazioni effettuate sul territorio sono state:

160 a Taranto, 88 a Grottaglie, 80 a Massafra, 76 a Manduria, 68 a Martina Franca, 60 a Laterza.

Presso la sede vaccinale di Manduria si è recato il direttore generale, Stefano Rossi, il quale ha voluto ringraziare personalmente tutto il personale sanitario Asl impegnato, i volontari tutti, i cittadini che sensibilmente si sono presentati. A tal proposito, il direttore generale esorta tutti i caregiver, parenti e nonni di giovani con fragilità a presentarsi presso le sedi vaccinali, questo nell’interesse del minore fragile sia nell’interesse collettivo. Domani mattina le somministrazioni continueranno, non è prevista alcuna sosta.

Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza num. 102 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid19” che dispone:

Con decorrenza dal 7 aprile e sino al 30 aprile l’attività didattica delle scuole di ogni ordine e grado si svolge in applicazione dell’articolo 2 del decreto-legge 1 aprile 2021 n.44 (Disposizioni urgenti per le attività scolastiche e didattiche  delle scuole di ogni ordine e grado). In applicazione della possibilità di deroga prevista nella seconda parte del comma 1 dell’articolo 2 del decreto-legge 1 aprile 2021 n.44, le istituzioni scolastiche della scuola primaria, della secondaria di primo grado, di secondo grado e CPIA devono garantire la didattica digitale integrata a tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente di adottarla, in luogo dell’attività in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni. Eventuali successive istanze modificative della scelta già effettuata sono rimesse alla motivata valutazione del Dirigente scolastico. Ove il collegamento non possa essere garantito immediatamente, ogni singolo istituto, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, deve ricercare ogni altra modalità utile a consentire comunque l’attivazione della didattica digitale integrata, agli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 4 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 10.218  test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1628 casi positivi: 588 in provincia di Bari, 68 in provincia di Brindisi, 222 nella provincia BAT, 228 in provincia di Foggia, 231 in provincia di Lecce, 284 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione, 4 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 15 decessi: 5 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 1 in provincia BAT, 1  in provincia di Foggia, 4 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.923.001 test.

145.113 sono i pazienti guariti.

51.171 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 201.195 così suddivisi:

78.636 nella Provincia di Bari;

19.674 nella Provincia di Bat;

14.621 nella Provincia di Brindisi;

36.955 nella Provincia di Foggia;

19.129 nella Provincia di Lecce;

31.186 nella Provincia di Taranto;

697 attribuiti a residenti fuori regione;

297 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

PASQUA: COLDIRETTI PUGLIA, IN 4 TAVOLE SU 10 AGNELLO SALVA-PASTORI; IN PUGLIA SONO 4MILA, MA E’ SOS TAROCCHI, STRANIERA OLTRE LA META’ DELLA CARNE.

Quattro pugliesi su 10 (41%) porteranno agnello a tavola per rispettare le tradizioni di Pasqua e Pasquetta, una scelta che non è solo benaugurante per il ritorno alla normalità ma aiuta anche la sopravvivenza di 4mila pastori duramente colpiti dalla crisi provocata dall’emergenza Coronavirus. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia in occasione dei festeggiamenti della Santa Pasqua e del lunedì dell’Angelo che prende il nome dall’incontro in questo giorno dell’Angelo con le donne giunte al sepolcro.

In occasione di queste festività – sottolinea la Coldiretti regionale – si acquista infatti gran parte di circa 1,5 chili di carne di agnello consumata a testa dai pugliesi durante tutto l’anno. La carne di agnello è – evidenzia la Coldiretti regionale – una presenza antica della tradizione gastronomica pugliese, come dimostrano i piatti della transumanza tramandati da secoli, come l’agnello alla Murgiana, con funghi cardoncelli spontanei e lampascioni, i noti cipollotti selvatici pugliesi, l’agnello al Cutturiddu con pecorino e cicorielle selvatiche o cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge e gli gnumeredde, involtini di frattaglie di carne d’agnello cotti al forno, alla brace o stufati nei tegami di coccio.

“Gli animali custoditi negli allevamenti rappresentano un tesoro unico al mondo che va tutelato e protetto – afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – anche perché a rischio non c’è solo la biodiversità delle preziose razze pugliesi, ma anche il presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali. Quando un allevamento chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di prodotti tipici e soprattutto di persone impegnate spesso da intere generazioni a combattere lo spopolamento e il degrado”.

“Sono essenziali misure per non lasciar morire i pascoli e costringere alla fuga migliaia di famiglie che da generazioni popolano le aree rurali più difficili dove l’allevamento è l’attività principale, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze pugliesi, come la pecora ‘Gentile’ di Altamura o la ‘Moscia’ leccese”, insiste il presidente Muraglia.

Centinaia le richieste dei consumatori che per le festività pasquali si sono fatti consegnare direttamente dai pastori l’agnello a casa e in questo momento difficile i cuochi contadini degli agriturismi di Campagna Amica hanno continuato a cucinare per i pugliesi, nel rispetto delle tradizioni e della stagionalità con menù tipici della tradizione. Sostenere con i propri acquisti la produzione Made in Italy significa – afferma la Coldiretti – aiutare il proprio territorio e contrastare anche l’abbandono delle aree più difficili dove i pastori svolgono un ruolo insostituibile di presidio.

In una situazione in cui la maggioranza dell’offerta viene dall’estero e soprattutto da Romania e Grecia che non assicurano gli stessi standard qualitativi, per portare in tavola qualità al giusto prezzo il consiglio della Coldiretti è dunque quello di preferire carne di agnello a denominazione di origine, quella garantita da marchi di provenienza territoriale, o di rivolgersi direttamente ai pastori, quando è possibile.

La pastorizia – continua la Coldiretti – è un mestiere ricco di tradizione molto duro che garantisce la salvaguardia in Puglia di ben 4mila allevamenti e 202mila pecore a vantaggio della biodiversità. Negli ultimi anni si è sviluppato anche il recupero della lana di pecora come materiale di pregio per le montature di occhiali, borse, scarpe e articoli di alta moda e come isolante termo acustico in edilizia dove garantisce prestazioni eccellenti sia nella protezione dal caldo e dal freddo, regolando il livello di umidità, sia contro i rumori, con un materiale naturale, sano e riciclabile.

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