Redazione

Long-Covid: un approccio olistico per affrontare gli effetti della pandemia. Il neurochirurgo Roberto Settembre, spiega i trattamenti da lui utilizzati, ma ancora poco conosciuti, per uscire da questa condizione di disagio. E li racconta in un libro. 

Long-Covid, cosa sappiamo fino ad oggi? Sono ancora tanti i punti da chiarire. L’Istituto Superiore di Sanità lo descrive come una “condizione di persistenza di segni e sintomi che continuano o si sviluppano dopo un’infezione acuta di Covid-19”. Insomma, se il virus passa i sintomi restano. Soprattutto ora che sono di nuovo cambiate le misure di contrasto alla pandemia, con la situazione epidemiologica in continua evoluzione, sembra sempre più importante tenere conto e affrontare gli effetti a lungo termine del Covid. Dal malessere fisico a quello mentale, dalla stanchezza ai dolori muscolari, dal mal di testa alla perdita di gusto e olfatto. E, ancora, insonnia e ansia: sono tanti i sintomi che possono rimanere o comparire dopo l’infezione. Quali possibilità di terapia esistono?

“La pandemia che ci ha colpito ha lasciato in tutti noi strascichi psicologici e fisici. Ci sono diversi trattamenti poco conosciuti o denigrati che possono, invece, aiutare concretamente chi è colpito da long-Covid– spiega Roberto Settembre, dirigente medico di I livello in neurochirurgia a Bari, che ha appena pubblicato “Più forti del Covid, armi naturali e innovative per difendersi dal virus e guarire dal long Covid” - Dopo i tragici eventi che ci hanno colto di sorpresa a partire dal febbraio 2020, mi sono ritrovato a trattare un numero incredibile di persone, la cui vita era stata sconvolta sia in modo diretto sia di riflesso. Parlando con la gente notavo che la frustrazione maggiore nasceva dall’idea che le loro vite non sarebbero tornate più come prima e che le soluzioni potessero essere solo farmacologiche. Ma i risultati positivi che ho riscontrato con approcci diversi mi hanno spinto a dare un messaggio di speranza a chiunque si trovi in difficoltà: anche se i farmaci non danno i risultati agognati non è finita, si può e si deve guarire”.

Quali sono, dunque, le principali terapie alternative che possono essere considerate un valido supporto per contrastare gli effetti del long-Covid?

“Un approccio olistico, spesso sottovalutato, o peggio ancora deriso – spiega Settembre – ci permette di non tralasciare le varie sfaccettature dei disagi creati. Certo, non esiste la ricetta per una guarigione sicura. Ma un’attenzione a 360 gradi dei disturbi, unita all’ascolto attento del paziente e del suo percepito, possono orientarci per una cura fatta su misura, perché ciascuno di noi reagisce ai vari stress psico-fisici in modo completamente diverso. Ecco perché una cura ad personam ha più possibilità di successo. Non bisogna darsi per vinti se le terapie classiche non danno risultati. Dalla fitoterapia all’omeopatia, passando per l’agopuntura, l’ossigeno-ozonoterapia o la stimolazione magnetica transcranica, sono tanti i trattamenti della medicina complementare che possono essere utilizzati. L’avere una visione olistica del paziente mi ha portato, negli anni, a trovare il maggior numero di armi a disposizione per poter aiutare a risolvere, o quantomeno a migliorare la sua condizione patologica”.

Degli esempi?
“Nel mio libro sono tanti i casi che ho preso in considerazione.

Ad esempio Francesca mi riferiva che da quando è iniziata la pandemia soffriva di attacchi di panico inaspettati e improvvisi caratterizzati da una forte paura di infettarsi, e quindi di morire. Inizialmente aveva cercato la soluzione con delle tisane di valeriana, poi con psicofarmaci consigliati dal suo medico di famiglia. Dopo circa 4 mesi di cure infruttuose aveva scoperto dell’esistenza della stimolazione magnetica e, per questo, mi aveva contattato. Già dalla quarta seduta Francesca era più rilassata e dopo 10 giorni riusciva tranquillamente a stare in mezzo alla gente senza alcuna paura. Ovviamente avrà necessità di ulteriori sedute per stabilizzare la situazione, ma la strada è finalmente in discesa.

O ancora, c’è Michele e i danni da smart working. Impiegato cinquantenne ha cominciato a soffrire di insonnia e dolori diffusi. Quando si è rivolto a me gli ho consigliato di sottoposi a un ciclo di magnetoterapia dinamica mediante un sistema innovativo chiamato ‘iMRS prime’ che, mediante una sorta di tappetino su cui si sdraia il paziente, emana onde a triplo dente di sega. Già dopo una quarantina di giorni, Michele mi ha raccontato che riusciva a riposare molto meglio e ciò gli creava uno stato di benessere generalizzato. Oggi ha risolto il suo problema. Avere una mente aperta – conclude Settembre – curiosa, coriacea, ci consente di scoprire strade diverse che portano, insieme a quelle convenzionali, a seguire il giusto percorso terapeutico appropriato sul singolo paziente, con l’unico scopo di restituirgli un suo sacrosanto diritto: la salute”.

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Nota del presidente del Comitato regionale della Protezione Civile.
“Ora è ufficiale, anche Francavilla Fontana avrà la sua “casa della comunità”, ovvero una struttura sanitaria in cui chiunque ne avrà bisogno potrà trovare medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri di famiglia, assistenti sociali e altre figure professionali simili.
La Giunta Regionale ha infatti deliberato il documento programmatico che stabilisce come e dove saranno spesi i 650 milioni di euro dati alla Puglia dall’Europa con il Pnrr nel settore della sanità.
Il piano prevede la realizzazione in tutta la regione di 38 ospedali di comunità e 121 case della comunità, oltre all’acquisto di almeno 273 macchinari di ultima generazione.
Si tratta di una rivoluzione senza precedenti grazie alla quale il servizio sanitario sarà presente in modo capillare in tutto il territorio regionale, con strutture che prima non esistevano, e renderà i servizi sanitari vicini al cittadino come non mai prima d’ora.
L’apertura di una casa di comunità a Francavilla è un traguardo a lungo inseguito e per il quale mi sono speso con tutte le mie forze in questi mesi e non posso che essere felice per la mia città, ma anche per le altre della provincia di Brindisi beneficiarie dello stesso intervento.
Saranno infatti sede di una casa della comunità anche San Vito dei Normanni, Villa Castelli, Cisternino, Ostuni, Brindisi, San Pancrazio e Torre Santa Susanna. Mentre potranno contare su ospedali di comunità Cisternino, Fasano, Ceglie Messapica, Mesagne, Latiano, San Pancrazio e Brindisi.
Francavilla sarà inoltre sede, assieme a Brindisi, Fasano e Mesagne, di una Centrale operativa territoriale, che avrà lo scopo di prendere in carico le segnalazioni non urgenti di assistiti fragili a livello distrettuale da parte di vari operatori per l’accesso guidato, nella rete di servizi territoriali e in dimissione protetta ospedaliera, all’assistenza domiciliare integrata, semiresidenziale e residenziale e nei passaggi tra luoghi di cura diversi”.

Si è tenuta oggi in IV Commissione della regione Puglia l'audizione sulle attività dei Consorzi di Bonifica commissariati richiesta da due consiglieri del M5S.

“Quello di oggi - dichiarano i pentastellati - è stato un momento importante per fare il punto sulle attività dei Consorzi di Bonifica commissariati e sulla questione relativa al personale assieme al commissario unico e ai sindacati FLAI-CGIL Puglia,  FAI-CISL Puglia e F.I.L.B.I.-UIL Puglia. Una questione, quella della stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato su cui era necessario un momento di confronto tra sindacati e commissario, dopo le criticità registrate nelle ultime interlocuzioni. È emerso che entro 30 giorni si attende di conoscere il parere sull’iter procedurale per le stabilizzazioni del personale a tempo determinato, discorso diverso invece per i lavoratori OTD che operano sul servizio irrigazione, acquedotti rurali e gestione delle dighe e degli invasi, e pulizia dei canali di bonifica, per cui è partita una manifestazione d’interesse per 25 operai per passare ad un contratto part time verticale a tempo indeterminato. I Consorzi svolgono un ruolo fondamentale sia nella manutenzione del territorio, che per quello che riguarda la gestione della risorsa acqua. Non possiamo rischiare di perdere personale con competenze acquisite negli anni, disperdendo un enorme bagaglio di conoscenze, a discapito della qualità degli interventi. Motivazioni che ci hanno spinto a chiedere di capire in Commissione quale fosse la situazione attuale e a cercare di capire quali fossero le diverse posizioni. Per quello che riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria, è stato chiarito che sono attualmente in corso interventi del valore di circa 50 milioni di euro su canali di bonifica e infrastrutture, ad esempio quelli sulla diga del Locone per incrementare il potenziale volume invasabile da 70 a 100 milioni di metri cubi d’acqua.  Nel lungo termine è prevista una fitta programmazione per un totale di circa 200 milioni di euro su opere che vanno completate per consentirne la funzionalità e interventi che rilancino il recupero dei reflui a uso irriguo, in particolare gli impianti di affinamento. Altro aspetto su cui si sta lavorando è quello che riguarda gli acquedotti rurali. Dai dati è emerso che l’erogazione di acqua per uso irriguo nel 2021 è stata del 40% in più rispetto al 2020, una percentuale che si deve anche all’erogazione in zone che prima non erano servite.  Leggeremo attentamente la documentazione che verrà fornita alla Commissione dai sindacati e dal Commissario Borzillo e chiederemo di riaggiornare la Commissione per ascoltare l’assessore all’agricoltura: serve capire chiaramente la volontà politica per quello che riguarda il rilancio dei Consorzi”.

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Al via le procedure di inserimento, trasferimento o l’aggiornamento delle graduatorie provinciali e di istituto e di conferimento delle relative supplenze per il personale docente ed educativo.

È stata pubblicata dal Ministero della pubblica Istruzione, l’ordinanza ministeriale n. 112 del 06/05/2022, pubblicata il 11/05/2022, la procedura di aggiornamento, trasferimento o inserimento delle graduatorie provinciali e di istituto e di conferimento delle relative supplenze per il personale docente ed educativo.

La scadenza per la presentazione delle domande, è fissata al 31 maggio 2022.

Pertanto, La CGIL Camera del Lavoro Mesagne, comunica che tutti i mercoledì dalle ore 16,00 alle 18,30, sarà presente un consulente della FLC CGIL per fornire consulenza e assistenza, occuparsi della compilazione e dell’invio online della domanda.

Per prenotazioni: direttamente in sede o chiamando al numero telefonico 0831 771320.

A scuola a piedi. In un momento in cui il risparmio delle risorse energetiche sta diventando necessario per l’ambiente e per le famiglie. In una città in cui quasi tutto è raggiungibile in pochi minuti a piedi. In un momento in cui riusciamo troppo raramente a guardarci intorno e abbiamo sempre tanta fretta che ci impedisce di godere della primavera e dei suoi colori, l’IC Commenda in esecuzione del Protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune di Brindisi, con la Asl territoriale, con la Protezione Civile, con l'Associazione UISP, Unione Italiana Sport Per tutti, e con la collaborazione della Questura di Brindisi e dell’Associazione ANPS, avvia il progetto "A scuola con il Pedibus".

Tale iniziativa è rivolta agli alunni di scuola primaria delle classi terze, quarte e quinte dei plessi " C. Collodi" e " San Giovanni Bosco" e prevede la possibilità di offrire alle famiglie una valida alternativa all’auto e allo stress del parcheggio la mattina davanti alla scuola.

“Si parte dalla considerazione che, per ridurre i pericoli del traffico e dell'inquinamento atmosferico e per aumentare quindi la qualità della vita nelle nostre città, siano importanti anche azioni che agiscano sui comportamenti dei singoli e li supportino nel cambiamento improntato alla sostenibilità. – afferma la docente Roberta Petrone, referente del progetto -  Riteniamo che la "cattiva abitudine" di accompagnare i figli a scuola in auto debba essere ridiscussa insieme ai bambini e ai ragazzi, ai genitori, alla scuola.” Una novità per la città, quindi, che vedrà sfilare gruppi di bambini diretti verso le proprie sedi scolastiche e guidati da accompagnatori.

“Si tratta di un progetto che, oltre gli evidenti benefici che apporterà alle famiglie, - afferma il Dirigente Scolastico, Patrizia Carra - ci permette anche di perseguire altri importanti obiettivi. Un gruppo di bambini che camminano per le vie della città imparano qualcosa di utile sulla sicurezza stradale, cominciano a rosicchiare un po’ di indipendenza e autonomia e, chiacchierando e ridendo, si guardano attorno scoprendo le bellezze della propria città e i suoi luoghi storici. Insomma, crediamo sia finalmente possibile recuperare un po’ di normalità, quella che tanto stiamo sospirando dopo due anni di pandemia, in modo sostenibile e costruttivo”.

“La scuola primaria, inoltre, - continua il Dirigente Scolastico – ha avviato un progetto sulla sicurezza stradale con la collaborazione della Polizia Locale. Venendo a scuola a piedi, quindi, i bambini hanno la possibilità di mettere in pratica le conoscenze acquisite e riconoscere i comportamenti virtuosi e quelli sbagliati dei cittadini”.

Il progetto partirà il prossimo 16 maggio alle 7.45 quando i bambini saranno accolti, nella Piazzetta Virgilio, dalle autorità del territorio e cominceranno la loro camminata.

Tutti pronti dunque, in assoluta sicurezza grazie all’occhio vigile della Questura, della Polizia Locale e della Protezione Civile, con gilet catarifrangente e sorriso sul viso, con la pioggia o con il sole, verso la scuola e verso il futuro.

L’istallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 2.000 stalle e aziende agricole in Puglia, senza il consumo di suolo, è una prima importante risposta alla mobilitazione di Coldiretti a sostegno delle campagne, nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori, con l’agroalimentare che assorbe dal campo alla tavola oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della tavola rotonda sulle comunità energiche Smart Building Levante in corso alla Fiera del Levante di Bari.

“I bandi del PNRR, con il 40% delle risorse riservato al finanziamento di progetti da realizzare in 8 regioni, tra cui proprio la Puglia sono una opportunità che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile. Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici, ma anche per la Puglia che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti”, spiega Pietro Piccioni, direttore Coldiretti Puglia.

Ipotizzando che sul 10% dei tetti sia già installato un impianto, il semplice utilizzo degli edifici disponibili, secondo le elaborazioni del Centro Studi Divulga, potrebbe generare una potenza fotovoltaica compresa fra 59 e 77 GW un quantitativo sufficiente a coprire l’aumento di energia rinnovabile previsto dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) al 2030.

Anche per far fronte alla necessità di aiutare famiglie e imprese già durante l’emergenza sanitaria e sociale è nata la prima comunità agro energetica 100% rinnovabile con il contributo essenziale della Puglia, una delle regioni più green d’Italia, che produce, raccoglie e ridistribuisce energia agricola a Km0, grazie all’intesa sottoscritta tra Coldiretti Puglia e ForGreen.

In Puglia le imprese agricole socie della Coldiretti, con più di 700 impianti a fonte rinnovabile, producono energia rinnovabile soddisfacendo il bisogno annuo di oltre 15 mila famiglie, scongiurando l’immissione in atmosfera di circa 8 milioni di kg di CO2 equivalente ogni anno.

Allo stato attuale sono coinvolti 200 produttori di energia agricola – aggiunge Coldiretti Puglia - per un totale di 283 impianti superiori ai 20 KW, con l’agricoltura pugliese è una risorsa strategica per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e occupazionale

I rincari dell’energia – sottolinea la Coldiretti regionale - hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui con la pandemia da Covid si è aperto uno scenario di, accaparramenti, speculazioni e aumenti dei prezzi di beni essenziali che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare.

Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece – continua la Coldiretti regionale – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

Per le operazioni colturali gli agricoltori – insiste la Coldiretti Puglia – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le lavorazioni dei terreni, senza dimenticare che l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%). L’aumento dei costi – continua la Coldiretti regionale – riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per ortaggi e fiori che molti sono stati costretti a spegnere mettendo a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche del florovivaismo nazionale come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti regionale - si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica (+72%) per i vasetti dei fiori alla banda stagnata per i barattoli (+60%), dal vetro (+40%) per i vasetti fino alla carta (+31%) per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.

Si tratta di una bolletta energetica pesante nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni anche con l’adozione di tecnologie 4.0 per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione. Senza dimenticare che a migliorare il bilancio energetico della filiera ci sono gli investimenti nell’economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico sui tetti di stalle e capannoni rurali fino alla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano.

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Il 10eLotto premia la Puglia: come riporta Agipronews, la vincita più alta del concorso di giovedì 12 maggio arriva da Palagiano, in provincia di Taranto, dove è stato messo a segno un 8 Doppio Oro da 20mila euro, seguito da un 6 Doppio Oro centrato a Galatone, in provincia di Lecce. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 21,3 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 1,3 miliardi da inizio anno.

Lotto, in Puglia vincite per oltre 35mila euro

La vincita più alta dell'ultimo concorso del Lotto arriva da Conversano, in provincia di Bari, dove, come riporta Agipronews, un fortunato giocatore ha vinto 23.750 euro grazie a tre ambi e un terno. Puglia premiata con un'altra vincita da oltre 12mila euro centrata a Barletta grazie a quattro terni e una quaterna su tutte le ruote. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 7 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 370 milioni da inizio anno.

CONTESSA (ANCE BRINDISI) INCONTRA IL QUESTORE GARGANO: FONDAMENTALE FAVORIRE L’INTERLOCUZIONE TRA LE ISTITUZIONI E IL MONDO DELLE IMPRESE.

E’ necessario coltivare il dialogo e la collaborazione tra il mondo delle imprese e le istituzioni per prevenire qualsiasi forma di illegalità.

Questo quanto emerso dall’incontro conoscitivo, tenutosi nei giorni scorsi, tra il Presidente di ANCE Brindisi, Angelo Contessa e il nuovo Questore di Brindisi, Annino Gargano.

Un’occasione per confrontarsi sulle tante peculiarità del territorio e per programmare eventuali iniziative congiunte, come l’ipotesi di organizzare momenti di approfondimento sui temi della legalità, da avviare magari con il coinvolgimento del Gruppo Giovani di ANCE Brindisi.

Il numero uno dei Costruttori edili ha poi illustrato alcune delle attività già in corso come la sottoscrizione del Protocollo d’intesa unitario sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro - firmato presso la locale Prefettura nello scorso mese di febbraio – facendo riferimento, in particolare, alle disposizioni circa lo scambio di informazioni tra i soggetti pubblici e privati interessati alle problematiche del settore edile.

Il Presidente Contessa ha poi fatto cenno anche al Protocollo per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nel settore edile, tra ANCE e Ministero dell’Interno, che la territoriale di Brindisi e la Prefettura hanno tempestivamente fatto proprio, stipulando, nel marzo scorso, l’atto di adesione formale.

Il Questore Gargano, nel sottolineare l’importanza per l’Autorità provinciale di pubblica sicurezza di far parte della “Squadra Stato”, in piena sinergia con il Prefetto e con le altre forze di polizia, ha messo in evidenza un binomio fondamentale per il percorso che intende avviare nel territorio: impegno e determinazione, senza far mancare il volto umano delle istituzioni, al fianco anche dei cittadini e dell’ imprenditoria sana.

I Centri Per l’Impiego (d’ora in poi CPI) sono ad oggi i principali erogatori di servizi di politiche attive del lavoro. La provincia di Brindisi ne conta al momento 3 (Brindisi, Ostuni e Francavilla Fontana), con prossima riapertura del CPI di Mesagne. Tutti, in un’ottica di rilancio, sono impegnati nel inserimento/reinserimento dell’utente all’interno del mercato del lavoro attraverso azioni di orientamento e formazione finalizzate a favorire l’incontro tra domanda e offerta.

«I centri per l’impiego hanno assunto una nuova veste, più moderna e funzionale», dichiara la Dott.ssa Anna Loparco, responsabile unica dei CPI dell’ambito territoriale di Brindisi, «Il match domanda/offerta di lavoro si realizza attraverso un incontro diretto tra soggetti in cerca di occupazione e aziende in cerca di personale. Stiamo puntando molto sul rilancio dell’utilizzo dei nostri portali istituzionali Sintesi Brindisi, quale portale provinciale, e Lavoro per Te, quale portale regionale. Le Aziende che ricercano personale, contrariamente a quanto si pensi, sono davvero molte; ogni giorno gli operatori pubblicano nuove offerte, consultabili sui nostri portali. Al momento – continua Loparco - sono ben 528 le figure professionali ricercate sul nostro territorio, nel settore sociale, alberghiero, tessile, immobiliare, dell’edilizia, della ristorazione, del turismo, del commercio, dell’industria e tanto altro. Chiunque fosse interessato, può candidarsi in piena autonomia, inserendo il proprio CV ed altre informazioni relative alle proprie competenze e conoscenze».

Da poco è disponibile anche l’ App gratuita di Lavoro per te, tramite la quale è possibile ricercare le job vacancies (offerte di lavoro) attualmente disponibili nel territorio regionale. L’app è molto intuitiva, tramite un semplice clic ci si può auto-candidare e ottenere un colloquio con le aziende

Per pubblicare le proprie offerte di lavoro o per rispondere agli annunci, aziende e cittadini possono anche rivolgersi direttamente ai CPI dell’Ambito di Brindisi, aperti al pubblico tutti i giorni (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30 e il martedì anche dalle 15 alle 16.30) presso le sedi dislocate a Brindisi, Ostuni, Francavilla Fontana e presso l’Ufficio collocamento mirato disabili a Brindisi, oppure tramite email ai seguenti indirizzi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o consultando il sito internet www.arpal.regione.puglia.it.

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RIUNIONE DEL COMITATO PROVINCIALE PER L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBLICA: PREVENZIONE E CONTRASTO DELLO SFRUTTAMENTO LAVORATIVO IN AGRICOLTURA E CAPORALATO, SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO.

     Nella mattinata odierna il Prefetto Bellantoni ha   presieduto il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per  analizzare la pianificazione e programmazione  degli interventi di prevenzione e contrasto  contro i fenomeni  del caporalato e dello sfruttamento della manodopera nel settore dell’agricoltura in vista della imminente stagione estiva.

     L’esame si è esteso anche ad alcuni temi da sviluppare a seguito della firma del Protocollo sugli infortuni sul lavoro con particolare riguardo al settore dell’edilizia e alla pianificazione dell’attività formativa nelle scuole.

     Hanno preso parte  all’incontro, oltre ai vertici delle Forze dell’ordine, il Sindaco di Brindisi, il Presidente della Provincia,  i rappresentanti dell’Ispettorato   Territoriale del Lavoro,  i Direttori dell’Inps e dell’Inail, il Presidente Ance, il Direttore dello Spesal, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Direttore di Confindustria  nonché i rappresentanti delle associazioni di categoria interessate.

     Nel corso dell’incontro il Prefetto ha dato notizia dell’istituzione del Tavolo Provinciale Permanente, nell’ambito del Consiglio Territoriale per l’immigrazione,  in aderenza con le indicazioni del Protocollo d’intesa per il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e caporalato sottoscritto il 14 luglio 2021 tra Ministero dell’Interno, Ministero delle Politiche Agricole ed Anci.

     Il Tavolo, che a breve si insedierà, ha come obiettivo  l’analisi delle iniziative da avviare in tale settore ed il monitoraggio dei fenomeni sopracitati. 

  Oggetto di discussione è stata anche l’attuazione della rete del lavoro agricolo di qualità, istituita presso la locale sede Inps, allo scopo di rafforzare  le azioni di contrasto dei fenomeni illeciti nel settore  agricolo e di intermediazione illegale di manodopera.

     Per tale rete si è decisa una ulteriore sensibilizzazione degli operatori dell’agricoltura ed una serie di iniziative volte a garantire il rafforzamento della rete.

    Nel corso della riunione è stato, inoltre, fatto il punto della situazione sugli infortuni sui luoghi di lavoro nella provincia, dando impulso alle attività di controllo e vigilanza sul rispetto  della normativa di riferimento ed alla programmazione delle attività discendenti  dalla sottoscrizione in Prefettura, lo scorso 11 febbraio 2022, del Protocollo d’intesa in materia di infortuni sul lavoro.

    Al riguardo, si è convenuto di programmare una riunione per avviare le attività formative nelle scuole, in occasione  del nuovo anno scolastico, al fine di alimentare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro.

    Per quanto concerne la vigilanza ed il contrasto al fenomeno del caporalato e dello sfruttamento della manodopera abusiva è stata delineata da ciascun ente partecipante all’incontro la programmazione degli interventi che saranno  messi in campo nei mesi estivi, in particolare da Ispettorato Territoriale del Lavoro, Spesal, Vigili del Fuoco, Comando Provinciale dei Carabinieri e Guardia di Finanza. Al riguardo si è convenuto che sia necessario mettere a sistema le risorse disponibili di tutti gli  organi preposti alla vigilanza e  delle Forze dell’Ordine, al fine di evitare sovrapposizioni nell’attività di controllo ed  ampliare la platea delle aziende da sottoporre a vigilanza.

    Seguirà nei prossimi giorni un tavolo di coordinamento tecnico, coordinato dal Questore, per   garantire la realizzazione del citato obiettivo, nell’intento di rendere più efficiente ed incisiva, nel rispetto delle specifiche competenze istituzionali degli Organismi di vigilanza coinvolti, l’attività di prevenzione e contrasto nel particolare settore agricolo. Analoghe iniziative saranno assunte anche nel comparto edilizio.