Redazione

Dati del giorno: 29 dicembre 2021

2.885
Nuovi casi
73.314
Test giornalieri
7
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 926
Provincia di Bat: 368
Provincia di Brindisi: 328
Provincia di Foggia: 292
Provincia di Lecce: 630
Provincia di Taranto: 256
Residenti fuori regione: 78
Provincia in definizione: 7
16.035
Persone attualmente positive
203
Persone ricoverate in area non critica
24
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

299.150
Casi totali
5.565.224
Test eseguiti
276.153
Persone guarite
6.962
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 107.018
Provincia di Bat: 30.333
Provincia di Brindisi: 24.849
Provincia di Foggia: 53.113
Provincia di Lecce: 37.114
Provincia di Taranto: 44.758
Residenti fuori regione: 1.388
Provincia in definizione: 577

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L’ok dell’Autorità Antitrust al Protocollo siglato a livello nazionale dalla filiera lattiero-caseraia, perché finalizzato a sostenere "transitoriamente il reddito degli allevatori in una situazione di effettiva emergenza e di forte impennata dei costi di produzione" è un precedente importante perché venga riconsiderato il ‘caso Puglia’, dopo la bocciatura della stessa autorità del protocollo d’intesa siglato a livello regionale, dove i costi di produzione sono più alti che nel resto d’Italia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento al via libera dell’Antitrust al protocollo d'intesa della filiera lattiero-casearia che prevede un aumento fino a 4 centesimi del prezzo minimo del latte alla stalla da parte della grande distribuzione e dei caseifici senza che vi sia un impatto sui consumatori.

Dai campi alle stalle si sono impennati i costi di produzione per effetto dei rincari delle materie prime che hanno fatto quasi raddoppiare la spesa per le semine, con l’emergenza Covid che ha innescato un cortocircuito sul fronte delle materie prime con rincari insostenibili – insiste Coldiretti Puglia - per l’alimentazione degli animali nelle stalle dove è necessario adeguare i compensi riconosciuti agli allevatori per il latte e la carne. Infatti le quotazioni dei principali elementi della dieta degli animali, dal mais alla soia, sono schizzati su massimi che non si vedevano da anni con il rischio di perdere capacità produttiva in una regione già fortemente deficitaria per i prodotti zootecnici.

L’effetto drammatico è stato la chiusura di oltre 120 stalle in Puglia in 1 anno con le imprese di allevamento da latte allo stremo, per cui Coldiretti Puglia chiede un’assunzione di responsabilità della filiera tra allevatori, industrie e distribuzione per salvare il latte e le stalle pugliese perché non c’è più tempo.

“Il prezzo del latte alla stalla in Puglia deve necessariamente essere al di sopra dei costi di produzione, quando nella forbice tra produzione e consumo ci sono margini da recuperare per garantire un prezzo giusto e onesto che tenga conto dei costi degli allevatori e la necessaria qualità da assicurare ai consumatori”, ribadisce il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

In 7 anni – dal 2014 ad oggi - hanno già chiuso in Puglia 440 stalle, è il grido d‘allarme lanciato da Coldiretti Puglia, con gli allevatori ormai costretti inesorabilmente a chiudere i battenti e a vendere gli animali.

“Chiediamo a supermercati, ipermercati e discount di aderire con atti concreti al patto etico di filiera, privilegiando negli approvvigionamenti sugli scaffali le mozzarelle, le burrate, le scamorze e tutti i formaggi fatti con il latte pugliese. Non c’è tempo da perdere perché la situazione è critica”, dice il presidente Muraglia che richiama al senso di responsabilità di tutti gli anelli della.

Con 3 DOP (canestrato pugliese, mozzarella di Gioia del Colle e mozzarella di bufala) e 17 formaggi riconosciuti tradizionali dal MIPAAF (burrata, cacio, caciocavallo, caciocavallo podolico dauno, cacioricotta, cacioricotta caprino orsarese, caprino, giuncata, manteca, mozzarella o fior di latte, pallone di Gravina, pecorino, pecorino di Maglie, pecorino foggiano, scamorza, scamorza di pecora, vaccino) – aggiunge Coldiretti Puglia – il settore lattiero–caseario garantisce primati a livello nazionale e Sigilli della biodiversità dal valore indiscutibile.

Occorre intervenire urgentemente per salvare la “Fattoria Puglia”, dove sono riuscite a sopravvivere con grande difficoltà in Puglia – incalza Coldiretti Puglia – appena 2163 stalle per la produzione di latte, decisivo  presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali a causa principalmente del prezzo del latte spesso non remunerativo, dovuto non solo alla crisi, ma anche e soprattutto alle evidenti anomalie di mercato con i prezzi alla stalla che subiscono inaccettabili ‘fluttuazioni’ e agli alti costi di gestione degli allevamenti.

Quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere – conclude Coldiretti Puglia - spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado.

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“Presso la Senologia chirurgica del Perrino di Brindisi, un’eccellenza regionale con 345 interventi nel 2021, c’è sempre una lista d’attesa di 53 donne per interventi di asportazione di tumori mammari. E naturalmente nessuna donna dovrebbe attendere per più di dieci giorni. Ho chiesto dunque al DG Pasqualone di disporre da subito due nuove sedute operatorie, oppure una doppia, e ripristinare l’attività in day service presso il PTA di Mesagne”. 

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati. 

“Il tumore al seno riguarda una donna su otto. Una statistica che suggerisce il fatto che tutte potrebbero essere colpite. La tragica e ampia statistica ha però una altrettanto ampia possibilità di guarigione alle condizioni che la diagnosi avvenga precocemente e che l’eventuale intervento chirurgico di asportazione sia effettuato altrettanto precocemente. 
In questo ambito gode di ottima reputazione l’Unità operativa di Chirurgia senologica dell’Ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi; tale reputazione è affermata dal numero di interventi, che nel 2020 è stato di 279 e nel 2021 sino ad oggi si attesta su 345 interventi. Nonostante l’alto numero di interventi e il primo posto del podio regionale per numero complessivo, c’è ad oggi una lista d’attesa di 53 pazienti malate, che dovrebbero essere sottoposte al più presto all’asportazione del tumore e garantirsi dunque la piena possibilità di guarigione. 
Per eliminare l’attesa servirebbero almeno due ulteriori sedute operatorie al mese, oppure un’ulteriore doppia seduta, e la riapertura dell’attività di day service presso uno dei PTA provinciali per gli interventi sui linfonodi sentinella. In questo modo si riuscirebbe ad evitare la lista d’attesa, aggiungendo efficienza ma soprattutto ulteriore speranza. 
Ho scritto al Direttore generale della Asl per sollecitare le ulteriori sedute operatorie e nei prossimi giorni procederò a verificare i tempi d’attesa nelle altre strutture pugliesi”.

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CAPODANNO: COLDIRETTI PUGLIA, COVID DIMEZZA FATTURATO AGRITURISMI; RISCHIO CHIUSURA PER 60% STRUTTURE. Per Capodanno un numero crescente di cittadini sta ripensando i programmi iniziali a causa della rapida diffusione della nuova variante Covid, con l’effetto che continuano a fioccare le disdette negli agriturismi e l’emergenza Covid abbia già praticamente dimezzato il fatturato (-55%). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, sulla base delle segnalazioni di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti, che registra una pioggia di disdette, con l’effetto che già il 60% degli agriturismi sono a rischio chiusura durante le festività della fine dell’anno.

“Lo scenario è in netto e quotidiano peggioramento, con l’aumento di casi di Covid e la variante Omicron che si diffonde rapidamente, facendo fioccare le disdette pe cui molte strutture stanno decidendo di restare chiuse. E’ l’ennesimo duro colpo per i nostri agriturismi, dopo le perdite subite nel 2020 di oltre 60 milioni di euro a causa della pandemia Covid”, denuncia Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia.

Proprio la coincidenza con i pranzi e cenoni di fine anno la food delivery è dunque una opportunità per non rinunciare, nonostante le difficoltà, ai menu della tradizione che – continua la Coldiretti regionale – accanto alle piattaforme più famose è stata colta anche da molti agriturismi della rete di Terranostra e Campagna Amica che si sono organizzati per consegnare piatti gourmet a Km0 anche in vista del Capodanno.  Numerose e diversificate le iniziative adottate per mantenere il legame con i propri clienti durante le feste, dal menu a sorpresa a quello scontato, dall’agribag fino al kit fai da te con gli ingredienti base per la preparazione di ricette contadine per quanti hanno deciso di cimentarsi personalmente in cucina.

Una richiesta favorita – sottolinea la Coldiretti regionale - dall’impossibilità in molti casi di uscire di casa o di cucinare ma anche per evitare di mangiare insieme per il rischio contagio.  Senza dimenticare – precisa la Coldiretti - quanti organizzano pranzi e cene nelle case perché non dispongono di green pass rafforzato necessario per mangiare fuori in agriturismi e ristoranti.

Secondo l’Osservatorio nazionale sul mercato del cibo a domicilio il settore del digital food delivery continua la sua corsa inarrestabile, registrando una crescita del 59% rispetto al 2020 guidata da un lato dall’evoluzione tecnologica, dall’altro dall’accelerazione dovuta all’emergenza pandemica. La consegna di pasti a domicilio interessa quasi quattro italiani su dieci (37%) che hanno ordinato dal telefono o dal proprio personal computer pizza, piatti etnici o veri e propri cibi gourmet durante l’anno, secondo l’analisi Coldiretti/Censis.

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Servizio straordinario di controllo delle attività produttive, industriali e commerciali. Sanzionati amministrativamente i legali rappresentanti di tre imprese. Il 28 dicembre 2021, in Latiano, a conclusione di un servizio straordinario di controllo delle attività produttive, industriali e commerciali disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi ed effettuato presso un cantiere allestito in una via del centro abitato, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, unitamente al personale del Nucleo CC Ispettorato del Lavoro di Brindisi, hanno elevato sanzioni amministrative ai legali rappresentanti di tre imprese operanti nel citato cantiere, per le seguenti violazioni:

‒    a fattor comune per due imprese: omessa redazione del piano operativo di sicurezza con sospensione cautelare dell’attività imprenditoriale;

‒    per la terza ditta: impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro privato, omessa verifica delle condizioni dei lavoratori in rapporto alla salute e sicurezza, omessa informazione dei lavoratori, omessa formazione dei lavoratori, con sospensione cautelare dell’attività imprenditoriale.

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Mesagne. Servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto e alla prevenzione del fenomeno epidemico da Covid-19. Sanzionate 3 persone, avanzata proposta di chiusura per un esercizio commerciale. Il 28 dicembre 2021, a Mesagne, i Carabinieri della locale Stazione impegnati in apposito servizio per il rispetto dei “protocolli Covid–19”, hanno effettuato un controllo presso un esercizio commerciale del luogo, a seguito del quale è emerso che il titolare, uno suo collaboratore sprovvisto di regolare assunzione intento a lavorare e un cliente erano privi di green pass (né da tampone, né da guarigione, né da vaccinazione). I tre sono stati sanzionati amministrativamente ed è stata altresì avanzata proposta alla Prefettura di Brindisi per la chiusura dell’attività commerciale e comunicazione al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi al fine di verificare la regolarità del rapporto lavorativo del citato collaboratore.

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I carabinieri della stazione di Mesagne hanno tratto in arresto un individuo fermato a bordo di un camion su cui hanno rinvenuto del materiale rubato. Le indagini sono ancora in corso, ma sembra che il materiale sottratto provenga dal depuratore cittadino. 

Sono in vendita presso le cartolibrerie di Mesagne le ultime due pubblicazioni del 2021 edite dall’Istituto culturale “Storia e territorio” di Mesagne: “I Vigiles” e “Tutto Natale”, raccolta di poesie natalizie dialettali del poeta Ciccio Bardicchia.

PATTYDEA in Via Marconi 139;

- A CHIARE LETTERE in Via T. Normanno 30 (Qui potrai fare il tuo ordine anche online);

- LA CARICA DEI 101 in Via Sandonaci 20;

MATER DOMINI in Via M. Materdona 172.

CARTOLIEBRARIA DA ANGELA, in via Castello.

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Da pista ciclabile a parcheggio privilegiato per auto il passo è stato breve. Peraltro siamo di fronte a un parcheggio alquanto pericoloso poiché si trova proprio in via Guglielmo Marconi, l'arteria maggiormente trafficata della città di Mesagne. Certamente nelle intenzioni degli amministratori locali non c'era la volontà di creare questa imbarazzante situazione. Ma l'inciviltà della gente impera, specialmente quando i controlli non possono arrivare dappertutto. Come ha già precisato, in altra occasione, un nostro lettore non si può avere un vigile o un agente dietro a ogni cittadino. Tuttavia, è altrettanto vero che le unità di pronto intervento delle forze dell'ordine hanno l'obbligo, e sottolineamo obbligo, davanti a queste situazioni, di fermarsi e regolamentare il tutto. Magari prima in maniera preventiva e poi repressiva. A onor di cronaca il fenomeno era presente anche prima della realizzazione della nuova pista ciclabile, ma in manierameno evidente. Il cordolo che divideva la pista dalla strada in un certo senso inibiva un parcheggio selvaggio. Oggi, senza le "zanelle" il parcheggio è comodo e facilitato. Diversa la gente che si è indignata verso questa situazione di lassismo civico che sembra aver contagiato diversi cittadini. "Da pista ciclabile a parcheggio la strada è breve", è stato il commento sui social di Marco Profilo, nota guida locale e cultore delle buone maniere. Da pochi giorni la vecchia pista ciclabile è stata smantellata ed ormai sono tantissimi gli episodi di auto che utilizzano lo "spazio in più" per parcheggiare le proprie auto e fare i propri comodi. Eccoci qui, dunque, ad ammirare questi bravi mesagnesi che, evidentemente, hanno difficoltà a rispettare le regole base di convivenza comune. La speranza è che chi di dovere possa porre rimedio...magari con qualche multa da reinvestire proprio per migliorare la pista ciclabile".

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Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 26 dicembre. Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 26 dicembre 2021 risultano positivi 1.562 soggetti, di cui 724 uomini (46,3%) e 838 donne (53,7%), con età media di 33,5 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 439 nella fascia 0-18 anni, 943 tra 19-64 anni, 141 tra 65-79 anni, 39 negli 80 e oltre.

I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “sospetto di caso” 615 (39,4%), “contatto con caso accertato” 479 (30,6%), “screening” 72 (4,6%), “rientro da area a rischio” 24 (1,5%) e soggetto in RSSA/RSA 4 (0,3%); in 368 casi (23,6%) il fattore di rischio non è definito. L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive 887 (56,8%) soggetti asintomatici, 461 (29,4%) paucisintomatici, 50 (4,2%) con sintomatologia lieve, 9 (0,6%) severi e 1 (0,1%) critico; per 154 (9,9%) soggetti il dato non è noto. Per 941 (60,2%) soggetti è stata predisposta la sorveglianza con isolamento fiduciario e per 15 (1%) il ricovero in isolamento; per 606 (38,8%) soggetti il dato non è noto.

Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 306 a Brindisi, 213 a Fasano, 181 a Ostuni, 105 a Latiano, 93 a Ceglie Messapica, 92 a San Pietro Vernotico, 86 a Torre Santa Susanna, 78 a Francavilla Fontana, 68 a Mesagne, 45 a Erchie, 42 a Cellino San Marco, 41 a San Pancrazio Salentino, 40 a Carovigno, 37 a San Vito dei Normanni, 37 a Torchiarolo, 26 a Oria, 24 a Cisternino, 21 a Villa Castelli, 20 a San Donaci, 7 a San Michele Salentino. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Torchiarolo, Torre Santa Susanna, Brindisi, Francavilla Fontana.

Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 26 dicembre 2021, sono stati sottoposti a tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 in totale 150.184 residenti nella provincia di Brindisi, pari a 384,6 soggetti ogni 1.000 residenti. Per 121.450 (80,9%) soggetti sottoposti a test è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa il 45% dei casi. Dei 150.184 soggetti sottoposti a tampone molecolare, 24.403 (16,3%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 625 casi x10.000 residenti; si conferma il trend in aumento dei casi. I positivi comprendono 12.625 donne (51,7%) e 11.778 uomini (48,3%) e l’età media è pari a 43 anni.

Il tasso di letalità è pari all'1,7%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 411 i decessi totali: 324 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 55 tra i 60 e i 69 anni, 23 casi tra i 50 e i 59, 7 casi tra i 40 e i 49, e 2 nella fascia 30-39.