Redazione

orno: 09 gennaio 2022

4.904
Nuovi casi
61.193
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.310
Provincia di Bat: 445
Provincia di Brindisi: 949
Provincia di Foggia: 501
Provincia di Lecce: 1.197
Provincia di Taranto: 431
Residenti fuori regione: 60
Provincia in definizione: 11
62.330
Persone attualmente positive
428
Persone ricoverate in area non critica
40
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

353.383
Casi totali
6.302.293
Test eseguiti
284.031
Persone guarite
7.022
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 125.223
Provincia di Bat: 35.291
Provincia di Brindisi: 31.184
Provincia di Foggia: 59.585
Provincia di Lecce: 48.846
Provincia di Taranto: 50.147
Residenti fuori regione: 2.361
Provincia in definizione: 746

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Ostuni, l'ospedale ritornerà ad accogliere pazienti Covid. Da oggi sospesi ricoveri e urgenze. 

Per far fronte al notevole aumento di contagi l'ospedale di Ostuni nei prossimi giorni tornerà ad accogliere pazienti Covid con 28 posti letto nel reparto di Medicina interna e 20 posti in quello di Pneumologia. Ne dà notizia il direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone.
"Come previsto dalle disposizioni regionali - spiega - la direzione medica del Presidio ospedaliero, d’intesa con il Servizio di Protezione e prevenzione aziendale, sta procedendo alla riconversione della struttura in ospedale Covid, con l'attivazione dei percorsi. I 17 posti letto del reparto di Ortopedia resteranno attivi per pazienti positivi al Covid ma asintomatici e che necessitano di trattamento chirurgico".
Da oggi sono sospese le attività di ricovero già programmate, mentre quelle in urgenza saranno indirizzate in altri ospedali. Sono sospese, inoltre, tutte le attività ambulatoriali e le relative agende di prenotazione e verrà predisposto un piano di recupero delle prestazioni.
Per continuare a garantire assistenza ai pazienti non Covid sarà potenziato il numero di posti letto del reparto di Medicina interna dell'ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana.

A proposito di malcostume, strafottenza ed altro a Mesagne c'è chi si è attrezzato per avere sempre a sua disposizione uno stallo per la propria autovettura. Il tutto in barba alle elementari norme di civismo e convivenza. Perchè pagare la tosap, cioè la tassa per occupazione di suolo pubblico, quando basta un cavalletto di legno completamente per avere uno stallo gratuito? E' ciò che fa regolarmente ogni giorno un mesagnese che posiziona davanti alla propria residenza una cavalletto per non fare posteggiare nessuno. Lui va via e mette il cavalletto, ritorna e lo toglie. Uno stallo completamente a sua disposizione. Il tutto alla faccia di coloro che sono costretti a posteggiare in uno stallo a pagamento oppure girare e rigiarre nelle vie fino a trovare il tanto agoniato stallo. La nota di un nostro lettore è indirizzata, per conoscenza, al comando della polizia locale. 

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Dati del giorno: 08 gennaio 2022

8.980
Nuovi casi
86.747
Test giornalieri
15
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 3.340
Provincia di Bat: 717
Provincia di Brindisi: 699
Provincia di Foggia: 1.135
Provincia di Lecce: 1.953
Provincia di Taranto: 996
Residenti fuori regione: 108
Provincia in definizione: 32
57.850
Persone attualmente positive
430
Persone ricoverate in area non critica
39
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

348.479
Casi totali
6.241.100
Test eseguiti
283.608
Persone guarite
7.021
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 123.913
Provincia di Bat: 34.846
Provincia di Brindisi: 30.235
Provincia di Foggia: 59.084
Provincia di Lecce: 47.649
Provincia di Taranto: 49.716
Residenti fuori regione: 2.301
Provincia in definizione: 735

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Perrino, per decongestionare il Pronto soccorso in arrivo un'area mista da 20 posti letto. Sarà allestita nell'ospedale Perrino di Brindisi un'area mista dedicata ai pazienti positivi con esigenze di cura diverse da quelle Covid-correlate. La decisione è stata assunta con l’obiettivo di decongestionare il Pronto Soccorso.

I nuovi posti letto troveranno spazio nel reparto di Chirurgia plastica e ospiteranno un massimo di 20 pazienti, di cui 10 pediatrici: le nuove disponibilità affiancheranno i 28 posti letto di Pneumologia, i 20 di Malattie infettive e i 15 di Medicina interna già dedicati al Covid. I posti letto della Chirurgia plastica saranno momentaneamente riposizionati in Otorinolaringoiatria e in Chirurgia vascolare. 
“L'attivazione dell'area mista, così come chiesto della Regione nell'ottica del potenziamento della rete ospedaliera regionale – spiega il direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone – consentirà di decongestionare il Pronto soccorso che, a causa degli organici limitati e della carenza di spazi, sta andando in difficoltà nel fronteggiare la mole di lavoro che l'impennata dei contagi ha determinato. Medici e infermieri, gestendo in maniera dinamica i nuovi 20 posti, riusciranno a regolare meglio i flussi in Pronto soccorso. Il Dipartimento di Scienze chirurgiche si occuperà dei pazienti che saranno ricollocati negli altri reparti per far posto a quelli destinati all'area mista, gestendo spazi e risorse umane”.  
Un'altra novità in arrivo, sempre nell'ottica della decongestione del sistema ospedaliero, è la possibilità per i sanitari del Pronto soccorso di attivare le Usca direttamente dall'ospedale: i pazienti positivi giudicati idonei alle dimissioni dopo la valutazione clinica saranno presi in carico dai medici delle Unità speciali di continuità assistenziale su segnalazione dei colleghi della medicina d'urgenza.
Si invitano gli utenti ad andare in ospedale solo in caso di necessità e di rivolgersi ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta in tutti gli altri casi. Gli asintomatici e i paucisintomatici devono restare a casa e seguire i consigli del medico che sa come gestire le varie situazioni. 

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Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 6 gennaio 2022. Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 6 gennaio 2022 sono state somministrate 787.760 dosi di vaccino, di cui 329.981 prime dosi, 302.558 seconde dosi e 155.221 terze dosi; mediamente, sono state somministrate 2.237,9 dosi per giornata di vaccinazione.

Il 68,2% (536.930) delle prime dosi è rappresentato da Pfizer, il 18,3% (144.455) da Moderna, il 10,9% (86.087) da AstraZeneca, l'1,5% (12.093) da Janssen (Johnson&Johnson) e lo 0,1% (8.195) da Pfizer pediatrico. Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 52,4% a persone al di sotto dei 60 anni; il 25,4% agli anziani; il 12,5% ai soggetti fragili; il 4,1% al personale sanitario; il 2,6% al personale scolastico; l’1,3% alle forze dell'ordine; l’1,7% ad altre categorie. Questa la distribuzione delle seconde dosi: per il 53% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 27,3% agli anziani; per l'11% ai soggetti fragili; per il 4,3% al personale sanitario; per il 2,6% al personale scolastico; per l'1,1% alle forze dell'ordine; per lo 0,7% alle altre categorie. Questa, infine, la distribuzione delle terze dosi: il 36,2% agli anziani; il 36,7% a persone al di sotto dei 60 anni; il 14,7% ai soggetti fragili; il 5,5% al personale sanitario; l'1,9% al personale scolastico; l'1,4% alle forze dell'ordine; il 3,6% alle altre categorie.

Fino al 6 gennaio i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 314.758, di questi 293.180 con la seconda dose e 148.136 con la terza dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 90,7%, all'84,5% e al 42,7%.  La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 97,7%, al 94,9% per il ciclo completo e al 75% per la terza dose.

Sono 110.133 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, di cui 41.855 (38%) in ambito domiciliare. Il 18,3% (20.170) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,1% (28.772) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 25,5% (28.064) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 30,1% (33.127) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (66.581; 60,5%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (26.652; 24,2%), dai caregiver (2.223; 2%) e da altre categorie (14.667; 13,3%).

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Nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Mesagne ha arrestato in flagranza di reato N.M.C., un cinquantanovenne mesagnese, per evasione dalla detenzione domiciliare. Il predetto era stato sottoposto alla misura alternativa per l’espiazione di una pena detentiva per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nello specifico, gli operatori, a seguito della segnalazione di un attento agente della Polizia di Stato libero dal servizio che aveva notato l'uomo nel mentre si allontanava dalla propria abitazione. Intercettavano e controllavano l’uomo nei pressi della SS7 a circa due chilometri dalla sua abitazione. Pertanto, N.M.C., dopo essere stato sorpreso e bloccato lontano dalla sua abitazione ed arrestato in flagranza del reato di evasione, veniva risottoposto in regime di detenzione domiciliare.

Nell’ambito dei controlli sul contenimento del rischio epidemiologico da Sars-Cov-2, il personale del Commissariato di Mesagne ha elevato tre sanzioni amministrative nei confronti di tre titolari di attività commerciali per mancanza del green pass e altre cinque contestazioni sono state effettuate a carico di cinque cittadini per mancato uso della mascherina protettiva.

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Mesagne. gestore di un bar sprovvisto del green pass, sanzionato.

Il 7 gennaio 2022, a Mesagne, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione degli accertamenti, hanno sanzionato per la violazione alle norme di emergenza al Covid-19 il gestore di un bar ubicato in quel centro, poiché dal controllo è emerso che era sprovvisto del prescritto green pass. Nella circostanza è stata avanzata all’Autorità Amministrativa proposta di sospensione dell’attività commerciale. 

Dopo le temperature primaverili fuori della norma che hanno accompagnato le festività natalizie e di fine anno, in Puglia è arrivato un forte e repentino abbassamento della colonnina di mercurio, accompagnato da gelate mattutine che mettono a rischio verdure e ortaggi coltivati in pieno campo. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia, per l’ondata di maltempo con l'irruzione di aria artica che colpisce le produzioni più sensibili.

L’arrivo del grande freddo – sottolinea la Coldiretti regionale – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli. Questi ultimi reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni. A preoccupare – continua la Coldiretti Puglia - è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata dei prezzi dei beni energetici.

L’aumento record dei costi energetici, infatti, spegne le serre e mette a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche del florovivaismo come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo, con il caro bollette che ha un doppio effetto negativo – denuncia Coldiretti Puglia - perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo del freddo e dell’inverno. Il costo dell’energia – continua la Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera agroalimentare e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti. Per le operazioni colturali gli agricoltori – spiega la Coldiretti regionale – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione. Inoltre – continua Coldiretti Puglia – l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano +65%. Non si sottraggono ai rincari anche i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio che subiscono anch’essi una forte impennata (+60%). L’aumento dei costi riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne. Il rincaro dell’energia – insiste Coldiretti Puglia - si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve – conclude la Coldiretti – responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle.

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Sono dunque pesanti gli effetti del caro bollette, associati al cambiamento climatico con l’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi meteo violenti con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Un inizio di anno preoccupante dopo che le anomalie del 2021 hanno tagliato i raccolti con crolli che vanno dal 25% per il riso al 10 % per il grano, dal 15% per la frutta al 9% per il vino ma anche l’addio ad un vasetto di miele Made in Italy su quattro. Per effetto del maltempo si contano – conclude Coldiretti Puglia - danni stimati di oltre 150 milioni di euro per i raccolti a fronte del balzo nei costi di produzione, dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame.

A far data da lunedì 10 gennaio 2022 l’ingresso nei luoghi della cultura è consentito esclusivamente a coloro che sono in possesso di Green Pass rafforzato e che indossino, correttamente e per tutta la durata della visita, i dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Nello specifico, l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti in possesso delle certificazioni verdi COVID-19 rilasciate a seguito di: avvenuta vaccinazione anti-SARS-COV-2, al termine del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della relativa dose di richiamo; avvenuta guarigione da COVID-19, con contestuale cessazione dell’isolamento, disposta in ottemperanza ai criteri stabiliti con le circolari del Ministero della Salute; avvenuta guarigione da COVID-19 dopo la somministrazione della prima dose di vaccino o al termine del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della relativa dose di richiamo.

Restano confermate le altre disposizioni governative sanitarie già in vigore per il contenimento della pandemia.

Il Green Pass rafforzato non è invece richiesto per i ragazzi di età inferiore ai dodici anni e per i soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della Salute, secondo quanto previsto dall’articolo 9-bis, comma 3, primo periodo del DL n. 52 del 2021.​

Per i visitatori provenienti da paesi che non hanno adottato le certificazioni verdi COVID-19, è possibile accedere a musei e luoghi della cultura previa esibizione di certificazione equipollente, che contenga gli stessi dati contenuti nelle certificazioni verdi COVID-19 e che, in caso di vaccinazione, attesti l’utilizzo di uno dei vaccini la cui somministrazione è autorizzata in Italia e di un documento di identità.

 

In caso di mancata esibizione della documentazione richiamata non è consentito l’accesso a musei e luoghi della cultura, e i biglietti eventualmente già acquistati non possono essere rimborsati.

In occasione di spettacoli ed eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nei musei, altri istituti e luoghi della cultura è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 o superiori.

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