Redazione

L’Aurora Volley Brindisi sconfigge con un rotondo e agevole 3-0 la COGEQU VE.RA. Monteroni nell’incontro disputatosi ieri sul parquet del Pala Malagoli, gara valevole per il quarto turno del Campionato Nazionale di serie C girone B.

Il ritorno tra le mura amiche coincide con il ritorno alla vittoria per le atlete biancazzurre guidate in panchina dal Coach Elio Quarta che in settimana aveva chiesto alla propria squadra conferme sul piano del gioco e della costanza dopo la prestazione a due facce offerta nel turno precedente.

Le atlete di casa scendono in campo con il sestetto base composto da Mollica al palleggio, Andreula centrale, Difronzo libero, Palumbo e Martino in banda e la novità Mastrantonio, alla sua prima maglia da titolare in stagione, nel ruolo di opposta. Come sempre la valida ed esperta centrale Galiulo titolare aggiunto.

Nel primo set le atlete di casa partono fortissimo imponendo il loro gioco alla giovanissima formazione avversaria; Palumbo, Martino e Mastrantonio fanno il bello e il cattivo tempo in attacco tanto che il coach rivale deve chiamare due time-out, prima sul 7-1 e successivamente sul 17-6, per rimettere in bolla la squadra visibilmente frastornata dal gioco delle biancazzurre. Il set però, visto il notevole vantaggio, scivola verso la fine senza sussulti 25-11.

Anche nel secondo set la ferocia agonistica delle atlete di casa non si placa, dopo pochi minuti dall’inizio del set il punteggio è già di 6-0 con la squadra salentina che corre ai ripari chiamando un time out. Al rientro dal tempo di sospensione tecnica la formazione ospite reagisce rosicchiando qualche punto e portandosi sul 7-4. Le atlete di casa però sono determinate a chiudere la pratica e non si concedono più distrazioni fino al 25-12 finale.

Il terzo set comincia come quelli precedenti, ovvero con la formazione biancazzurra che si porta subito in vantaggio grazie ad un turno in battuta particolarmente proficuo di Palumbo che porta le atlete di casa sul punteggio di 8-1. Le giovani e volenterose giocatrici ospiti non danno mai l’impressione di poter impensierire seriamente le atlete brindisine fino a metà set quando, con una timida reazione, riescono a collezionare una serie di quattro punti consecutivi. Sfortunatamente per loro la squadra di casa non è disposta a mollare un centimetro, ricomincia a macinare gioco annullando il timido tentativo di rimonta avversario e conduce in porto il set 25-14 e il match per 3-0.

A fine gara tutte le atlete si sono lungamente concesse ai festeggiamenti, segno dell’importanza che questa gara aveva nel cammino di crescita della squadra. Il secondo allenatore Monica Casalino commenta cosi a fine gara “Oggi siamo riusciti a esprimere una buona pallavolo, abbiamo imposto il nostro gioco fin dall’inizio e abbiamo concesso meno del solito. Rispetto alle uscite precedenti non solo il nostro gioco è migliorato ma soprattutto il gruppo si sta cementando. Certo, abbiamo avuto di fronte una squadra molto giovane ed inesperta, alla quale vanno i nostri complimenti per l’approccio e il comportamento tenuto durante il match, ma siamo contenti di aver intrapreso la strada giusta consapevoli che c’è ancora molto da fare.”

Il prossimo impegno per l’Aurora Volley Brindisi sarà sicuramente più impegnativo in quanto sarà in trasferta contro l’ostica formazione della New Volley Torre, attualmente seconda in classifica.

TABELLINO:

Aurora Volley Brindisi – COGEQU VE.RA. Monteroni: 3-0 (25-11, 25-12 ,25-14)

Aurora Volley Brindisi:

Palumbo K (16), Mollica (8), Martino (10), Andreula (7), Mastrantonio (4), Difronzo L1, Galiulo (4), Palmisano Romano (2), Piperno, Montanero, Fiore, De Maria, Moro, Maggio L2, Greco. All. Quarta – Casalino.

COGEQU VE.RA. Monteroni:

De Pascalis K (3), Caputo (2), Montagna (4), Paladini, Micelli (1), Rollo (5), Muya L1, Tarantino (2),  Martina (1), Leo, Morello, Grasso, Prete L2, Guido. All. Vadacca – Maniglia.

Arbitri: 1° Luciano Cocciolo – 2° Annamaria Greco.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Celebrazione solenne a Mesagne in occasione del 4 novembre e per condurre processionalmente in cimitero i resti mortali di Francesco Fortunato Palumbo sepolto da 78 anni nel cimitero italiano d’onore di Amburgo, poiché deceduto in un campo di concentramento tedesco all’età di 24 anni. A Mesagne, per accompagnare Francesco Fortunato nell’ultimo viaggio prima di essere tumulato nella tomba di famiglia, c’erano i bambini delle scuole di primo grado, gli studenti delle medie e scuole superiori, la banda cittadina, un drappello  del 15° Cavallegeri di Lodi, della brigata “Pinerolo”, di Lecce e del Battaglione San Marco di Brindisi, i rappresentanti di polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, i soci delle associazioni combattenti e reduci, i rappresentanti dell’Anpi, il sindaco Toni Matarrelli, il presidente del Consiglio comunale Omar Ture, qualche assessore e qualche consigliere comunale. Solo qualche, non tutti, in un momento che sarebbe stato auspicabile essere di unità locale.palumbo_francesco_cerimonia_tumulazione_3.JPG

Alle ore 9,50 l’urna con i resti mortali del sodato Palumbo sono stati adagiati su un mezzo della Marina militare e condotti in processione presso il cimitero comunale, dove l’arciprete Gianluca Carriero ha celebrato una messa in memoria di tutti i caduti nelle varie guerre. All’arrivo dei resti è stato suonato il silenzio e poi c’è stato l’alzabandiera. In particolare questo vessillo tricolore è quello del sottomarino “Lazaro Moncenigo S514”, andato in disarmo, che è stato donato all’associazione “Combattenti e reduci” di Mesagne. Il primo intervento è stato del presidente del Consiglio Ture che ha tenuto a ricordare “il solenne impegno che tutti dobbiamo assumere nel ripudiare ogni forma di sopraffazione e di odio nella speranza che quanto prima possa tornare la pace nella martoriata Ucraina”. Pur tra le difficoltà di un’amplificazione che ha funzionato a intermittenza il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha tenuto a sottolineare le “atrocità delle guerre. È forte l’abbraccio della città a questo giovane che finalmente è tornato a casa e per tutti i ragazzi del ‘900 accumunati dallo stesso destino, a lui e a loro rivolgiamo un pensiero commossi con una preghiera e la parola pace”.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

BASKET FASANO - MENS SANA MESAGNE = 92-71

Basket Fasano: Aldini 7, Santoro, Paparella 22, Cervellera 3, Gimmi 4,
Argese 2, Cassano 13, Capurso, Lombardi, Giuliani 15, Palazzo 4, Cobianchi
22. Allenatore: G. Serrano.
Mens Sana Mesagne: Rollo 13, Scalera D., Pesce, Ciccarese 13, Piliego 13,
Campana 13, Lamaj 10, Giorgio, De Vincentis, Malvindi 5, Urgese, Colucci 4.
Allenatore: Angelo Capodieci.
Parziali: 27-18 33-18 20-16 12-19
Arbitri: Serse e Agresta

Pima sconfitta della stagione per la Mens sana Ciaurri Mesagne sul difficile
campo del Basket Fasano. Dopo una settimana molto complicata dal punto di
vista sanitario, a causa di un virus intestinale che ha colpito la maggior
parte della squadra e senza il capitano Scalera infortunato, i mensanini si
presentano in condizioni precarie per affrontare il big match della
giornata. I padroni di casa in partenza schierano Aldini, Cervellera,
Giuliani, l’ex Cobianchi e l’argentino Paparella, mentre coach Capodieci
manda in campo Rollo, Ciccarese, Piliego, Giorgio e Malvindi. Parte subito
fortissimo il Fasano spinto da un pubblico caloroso ed è subito 10-3 con
Paparella che si mette subito in evidenza. Coach Capodieci deve ricorrere
subito a un time out per rimettere ordine nella compagine mesagnese. Brizio
e Piliego con un parziale di 0-8 recuperano lo svantaggio e mettono il naso
davanti (10-11), contro break ancora dei padroni di casa con un perentorio
10-0 e Cobianchi buon terminale offensivo. (20-17) Qui termina la partita
per la Mens Sana che si disunisce, smette di difendere e lascia campo aperto
ai padroni di casa. Un altro parziale favorevole al Fasano chiude il primo
quarto con i ragazzi di coach Serrano in vantaggio 27-18. Nel secondo
periodo i biancoverdi non salvano neanche la faccia, inesistenti in difesa
lasciano campo aperto a Paparella e compagni che con facili contropiedi
allungano il divario nel punteggio tra le due formazioni. Dopo tre minuti di
gioco il tabellone segna 41-21, coach Capodieci tenta in tutti i modi di
mescolare le carte, cambi difensivi, rotazioni con l’ingresso in campo di De
Vincentis, Pesce, Colucci, ma la situazione non cambia. Il Basket Fasano,
oltre alle bocche di fuoco Paparella (22) e Cobianchi (22), riceve buoni
contributi da Giuliani (15) e Cassano (13). Al riposo lungo il punteggio è
nettamente a favore dei padroni di casa 60-36. Al rientro in campo si rivede
un’altra Mens Sana anche se la frittata ormai è fatta. Migliora l’approccio
difensivo dei mensanini, ma i padroni di casa continuano a giocare sul
velluto. Campana(13) porta energie fresche in campo e Lamaj (10), classe
2003 altro debuttante in un campionato senior, offre un buon contributo
nella zona pitturata. La partita resta saldamente nelle mani del Basket
Fasano e il terzo periodo si chiude sul 80-52. Nell’ultimo quarto c’è il
colpo di coda dei mensanini che piazzano un parziale di 2-18 (82-70) con
3’30” ancora da giocare, mettendo in allarme i padroni di casa. Prima una
tripla e poi un canestro facile da due di Giuliani, mettono la parola fine
alla contesa. Buona la prova del Basket Fasano che, soprattutto nella prima
fase, ha avuto ottime percentuali di realizzazione, complice una difesa
molto approssimativa degli ospiti. La Mens Sana Mesagne con una reazione di
orgoglio, evita nella seconda parte di portare a casa un risultato negativo
molto pesante, ma con l’attenuante della precaria situazione sanitaria
passata in settimana. Il prossimo turno i mensanini saranno impegnati in
casa, Paladefrancesco – sabato ore 18:30, con la Virtus Galatina, al momento
l’accreditata numero uno alla promozione in serie C.

Dati del giorno: 06 novembre 2022

844
Nuovi casi
6.780
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 252
Provincia di Bat: 57
Provincia di Brindisi: 106
Provincia di Foggia: 80
Provincia di Lecce: 226
Provincia di Taranto: 115
Residenti fuori regione: 8
Provincia in definizione: 0
12.670
Persone attualmente positive
162
Persone ricoverate in area non critica
10
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.525.676
Casi totali
13.038.325
Test eseguiti
1.503.824
Persone guarite
9.182
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 491.334
Provincia di Bat: 129.736
Provincia di Brindisi: 145.355
Provincia di Foggia: 213.737
Provincia di Lecce: 317.670
Provincia di Taranto: 206.602
Residenti fuori regione: 16.068
Provincia in definizione: 5.174

Contro i cambiamenti climatici che fanno danni e vittime arrivano 446mila nuovi alberi con i fondi del Pnrr per creare corridoi verdi fra città e campagne, mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e ripulire l’aria inquinata dallo smog. A ricordarlo è Coldiretti Puglia, in occasione del Cop 27 in Egitto, proprio quando l’arrivo del maltempo porta eventi estremi come tornado, nubifragi e trombe d’aria che si  abbattono su una situazione diffusa di degrado dovuto alla mancanza di manutenzione del verde pubblico che ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco in Puglia per ben 2322 emergenze per la presenza di alberi pericolanti nelle città, sulla base del rapporto 2021.

Le piante – evidenzia Coldiretti – cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici, sul quale pesa soprattutto la mancanza di manutenzione adeguata con potature eseguite senza la necessaria professionalità.

Con le risorse del PNRR saranno piantati 446mila alberi entro il 2024 nella città metropolitana di Bari – 41 comuni in cui vivono più di 1.224.756 di abitanti – per contrastare – spiega Coldiretti Puglia - l'inquinamento atmosferico, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, oltre alla necessità di far rifiorire in tutta la Puglia città, giardini, aree pubbliche e private per combattere lo smog e gli effetti dei cambiamenti climatici.

Ma i cambiamenti climatici, con il 2022  che si classifica fino ad ora in Italia come l’anno più caldo di sempre con una temperatura nei primi dieci mesi del 2022 addirittura superiore di +1,07 gradi rispetto alla media storica secondo dati Isac Cnr, hanno anche favorito la proliferazione di parassiti spesso arrivati dall’estero che – continua la Coldiretti Puglia – ha conseguenze catastrofiche sul verde, ma anche sulla sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi. Una situazione sulla quale occorre intervenire con una gestione professionale, che preveda il ricorso alla figura del manutentore del verde con idonea qualifica, anche attraverso la rivalutazione del ruolo degli agricoltori così come previsto dalla legge di orientamento che consente ai Comuni di delegare la manutenzione agli imprenditori agricoli ed evitare così una gestione improvvisata che mette in pericolo i cittadini.

Per mantenere l’impegno a contrastare i cambiamenti climatici bisogna intervenire in modo strutturale sugli ambienti metropolitani – afferma Coldiretti Puglia -  ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato considerato che in Puglia la dotazione di verde urbano che nella maggior parte delle città non supera i 10 metri quadrati per abitante con una situazione preoccupante per i grandi centri dove si oscilla dai 9,2 di Bari ai 9 di Foggia, dai 14,4 metri quadrati di Taranto ai 9,6 di Lecce fino agli 11,9 metri quadrati a Brindisi, secondo l’Istat.

Il criterio ispiratore del lavoro è “piantare l’albero giusto al posto giusto”, tenendo conto delle specificità territoriali e puntando esclusivamente su piante e fiori Made in Italy, con le aziende florovivastiche  che vanno sostenute dopo l’esplosione dei costi energetici che ha investito un settore cardine per l’economia con le spese per i vivai in media raddoppiate (+95%) con punte che vanno dal +250% per i fertilizzanti al +110% per il gasolio o il +1200% per il metano per il riscaldamento delle serre, secondo l’analisi Coldiretti. Ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi – continua Coldiretti regionale – dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. E sono esplose anche le spese di trasporto – conclude Coldiretti – in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Nell’anno più caldo di sempre con le temperature dei terreni ancora molto alte, arrivano le tardizie come le melanzane che continuano ad entrare in produzione, a stagione ufficialmente conclusa. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, quando sui banchi del mercato di Campagna Amica di Piazza del Ferrarese a Bari sono abbondanti prodotti che continuano a maturare fuori stagione, a causa dei cambiamenti climatici in atto.  

Preoccupa molto l’allungamento della fase vegetativa delle piante a  causa del caldo perdurante fuori stagione – sottolinea la Coldiretti regionale - con il rischio di far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile successivo abbassamento delle temperature e la conseguente diminuzione del potenziale produttivo delle coltivazioni.

La tendenza al surriscaldamento è dunque evidente in Italia dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine – precisa la Coldiretti – il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.  Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli promuovendo l’uso razionale dell’acqua, l’innovazione tecnologica per la riduzione dell’impatto ambientale, l’economia circolare con la produzione di energie rinnovabili come biogas e biometano e lo sviluppo del fotovoltaico sui tetti senza consumo di terra fertile, aggiunge Coldiretti.

Con le temperature così alte fuori stagione per gli ortaggi e le semine – denuncia Coldiretti Puglia – sono balzati alle stelle i costi di carburante per l’irrigazione e in difficoltà per l’allarme siccità fuori stagione sono in realtà tutte le colture in campo a causa della maturazione contemporanea degli ortaggi, come cime di rape, cicorie e finocchi pronti alla raccolta già ad ottobre con i prezzi in campo in discesa libera.

Una situazione preoccupante – sottolinea la Coldiretti Puglia - dopo che nel 2022 in Puglia la siccità ha causato un calo del 30% delle rese per il grano e l’avena, del 25% per i legumi, ma anche la maturazione contemporanea delle diverse varietà di frutta e ortaggi, come ciliegie e asparagi, dove le primizie e le varietà tardive sono maturate praticamente assieme, invadendo il mercato che non ha assorbito le produzioni. Ma gli effetti sono stati evidenti anche sul settore olivicolo, con il caldo durante la fioritura e la siccità che hanno compromesso l’allegagione, con una stima di un calo sensibile della produzione di olive del 50% in Puglia. 

Ma nelle campagne gli effetti si fanno sentire anche – precisa la Coldiretti Puglia – per i parassiti che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture ancora in campo, come avviene peraltro nelle città dopo sono ancora diffuse zanzare e mosche. Una conferma del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che quest’anno – conclude la Coldiretti Puglia – superano già i 300 milioni di euro dall’inizio dell’anno, pari al 10% della produzione nazionale.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Riportiamo l'intervista alla giovane Elisabetta Capodieci (scout mesagnese) che si è recata a Roma per manifestare a favore della.pace. È un messaggio a tratti duro, ma comunque reale ed intriso di speranza.

 Il nostro socio ANPI, Elio Faggiano, ha accompagnato a Roma un gruppo di Scout di Mesagne, dai 16 ai 21 anni, alla manifestazione per la PACE.
Elio ci ha messo in contatto con la mesegnese ELISABETTA CAPODIECI, 18 anni tra 4 giorni, studentessa del Liceo Classico di Brindisi "B. Marzolla".
 La giovane Elisabetta ha risposto così alle nostre domande.
Perché oggi hai deciso di stare in Piazza?
A dire la verità, l'idea è partita dai nostri Capi Scout, ma all'inizio non ero convinta dell'utilità della manifestazione. 
Scendere in piazza mi sembrava troppo poco rispetto alla gravità della situazione. Mi ripetevo "A cosa serve?"
E poi?
Stamattina però, davanti a così tanta gente, ho cambiato idea. 
Ho sentito una voce diversa dalla linea politica adottata dal governo. Oggi abbiamo fatto quell'opposizione che non vediamo in Parlamento. 
E allora mi sono ricreduta e sono stata orgogliosa di aver scelto di esserci.
Cosa ti ha fatto cambiare idea?
Non credevo in Italia ci fosse una voce alternativa così forte e così compatta. L'Opposizione politica, ormai, è poco vicina al popolo e noi non ci sentiamo rappresentati.
Allora, oggi, l'ABBIAMO FATTA NOI LA POLITICA.
Che bella questa espressione! Ma sento che sei amareggiata.
Si! Io e i coetanei che conosco e che frequento non sempre riusciamo a guardare con facilità e speranza verso il  futuro. Noi siamo cresciuti con le parole "guerra atomica", "bomba nucleare", "guerra lampo", "cambiamenti climatici". Ma, oggi, manifestando in Piazza ho capito che vale la pena non rassegnarsi e che bisogna fare sentire sempre la propria voce.
Quale tra gli interventi ti ha colpito di più?
La storia di un ragazzo italiano che, mentre qualche anno fa piantava patate in un paese del nord, ha trovato una cosa strana, l'ha toccata e gli è esplosa in mano. Era una mina della seconda guerra mondiale. 
Ha perso la mano e la vista. Mi ha colpito che dopo quasi 80 anni un ragazzo che non c'entra niente subisca ancora gli effetti di quella tragedia. 
C'erano molti giovani oggi?
No, purtroppo no. L'età media era di circa 50 anni.
Siete comunque riusciti a solidarizzare con qualche coetaneo?
Si. Alcuni miei amici hanno conosciuto un giovane siriano che ha portato con noi lo striscione di apertura. E' ospite della comunità di Sant'Egidio perché è in Italia da 7 mesi. Ha chiesto di poter parlare con noi in Italiano per esercitarsi con la nostra lingua.
Grazie mille Elisabetta, per la tua disponibilità. Una promessa: a 18 anni, tra quattro giorni, vieni a tesserarti all'ANPI di Mesagne?
Passerò.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

 

NERO DI LONDRA il nuovo libro di Giovanni Fasanella sulla marcia su Roma e i servizi segreti militari britannici.  

GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE ALLE ORE 17,30 GIOVANNI FASANELLA ritorna a Mesagne presso l’Associazione Di Vittorio per presentare l’ultimo lavoro che sta riscuotendo un grande successo di critica e di vendite.
NERO DI LONDRA (Chiarelettere editore. Autori Giovanni Fasanella e Mario J. Cereghino)
NEL CENTENARIO DELLA MARCIA SU ROMA, UN’INCHIESTA DIROMPENTE PER L’UNICITÀ DOCUMENTALE E LA FORZA DELLE RIVELAZIONI SUL SOSTEGNO E DEI CONSERVATORI DEL REGNO UNITO A BENITO MUSSOLINI
“The Project”:  è questo il nome che i servizi militari britannici danno al loro piano segretissimo per il controllo totale dell’Italia a partire dall’autunno 1917, subito dopo la catastrofe di Caporetto. 
L’artefice di quel progetto eversivo è il tenente colonnello Sir Samuel Hoare, il capo del Directorate of Military Intelligence (Dmi) nel nostro Paese. La sua è una missione al limite dell’impossibile: impedire che l’Italia esca dalla guerra contro gli imperi centrali e, al contempo, porre le premesse di un sistema occulto basato su gruppi di potere trasversali fedeli alla Corona dei Windsor, garantendo così gli interessi  vitali dell’Impero britannico nel Mediterraneo e nel Vicino Oriente. 
Con l’assenso di Londra, dunque, Sir Hoare crea l’archetipo di un movimento politico e paramilitare che sfocia ben presto nei Fasci italiani di combattimento guidati da Benito Mussolini.
 È il prototipo della “strategia della tensione” come modello terroristico. Finanziato dal Secret Service sin dall’inizio del 1918 con il nome in codice di “The Count”, il futuro duce conquista il potere nell’ottobre 1922 e instaura un regime autoritario di massa che influenzerà lo scenario internazionale nel corso del Novecento.
Grazie alle carte dell’archivio personale di Sir Samuel Hoare – declassificate nel 2001 e conservate nella biblioteca dell’Università di Cambridge, in Inghilterra –, Cereghino e Fasanella ricostruiscono in Nero di Londra una storia che, a cent’anni dalla Marcia su Roma, evidenzia per la prima volta le connessioni segrete tra Mussolini e i servizi d’intelligence di sua maestà, e le gravi responsabilità dell’establishment conservatore del Regno Unito.

Mesagne. Ppit senza medico, pazienti al "Perrino" di Brindisi. Iniziano a farsi sentire i primi disagi per l’utenza dei Ppit di Mesagne, San Pietro Vernotico, Ceglie Messapico e Cisternino. La mancanza di medici e la soppressione dei servizi di emergenza creano disagi in un periodo in cui c’è l’allerta per la ripresa dei focolai da Covid e per le patologie invernali. Il tutto nel silenzio totale della politica locale e regionale che, evidentemente, ha abdicato al suo ruolo di difesa della salute dei propri concittadini.

Evidentemente le alleanze politiche valgono più della salute pubblica. Il disagio lo vogliamo raccontare con la tristezza e le parole degli stessi utenti. “Buongiorno, in questi giorni mi sono recato presso il Ppit, ex Pronto soccorso, di Mesagne per motivi di salute. Una volta arrivato sul posto è uscito un infermiere di turno e mi ha detto che non c'era il medico. Mi ha spiegato che c'è carenza di medici e, quindi, se volevo mi potevano trasferire in ambulanza presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi oppure se ero nelle condizioni potevo recarmi direttamente in ospedale con la mia auto”.

A questo punto il cittadino si è chiesto: “Come mai la popolazione non è stata avvisata da parte degli organi sanitari competenti di questa nuova riorganizzazione sanitaria, e il nostro sindaco che fa? Spero che si stia facendo qualcosa affinché questa situazione possa tornare alla normalità perché è davvero una vergogna”. Fin qui la nota di disagio di un utente che è pari a quella di tanta altra gente che in queste ore si sta recando nei vari Ppit della provincia non riuscendo a risolvere i suoi problemi sanitari mentre il “Perrino”, già congestionato, ha un ulteriore carico di lavoro.

Pur avendo assorbito i medici dei vari Ppit chiusi. La decisone della soppressione dei servizi è stata comunicata ai Ppit con una circolare datata 29 ottobre 2022 nella quale c’è, tra le altre cose, scritto: “Nelle more dell’imminente programmazione regionale in tema di “riorganizzazione del sistema di urgenza territoriale e tenuto conto della gravissima carenza di personale medico territoriale, 40 medici in servizio a fronte di una dotazione organica prevista di 85, e di garantire la medicalizzazione H24 della centrale operativa del 118 e delle 5 postazioni di automedica di Brindisi centro, Mesagne, Francavilla, Ostuni e Fasano, con un fabbisogno complessivo di 30 medici, si rende necessaria la rimodulazione organizzativa delle postazioni 118 e Ppit di San Pietro Vernotico, Mesagne, Ceglie e Cisternino”. La nota poi spiega le varie ipotesi comportamentali in caso di richiesta di un medico da parte degli utenti e termina chiarendo che “eventuali richieste concomitanti di interventi territoriali, in assenza di postazione del 118 mobile di San Pietro, Mesagne, Ceglie e Cisternino, saranno gestite con tutte le postazioni 118 mobile disponibili della provincia di Brindisi”.

Nei giorni scorsi l’allarme per questa situazione era stato lanciato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli che aveva denunciato “una penalizzazione che appare persecutoria da parte dell’assessorato regionale alla Sanità nei confronti dei brindisini che nel tempo hanno visto chiudere prima il Ppit di San Pietro Vernotico, poi di Cisternino e ora fortemente ridimensionati quello di Ceglie e Mesagne, oggetto di una organizzazione caotica”.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci  

Avvio Orientamento a.s. 2022-2023,  “Open Day” – Polo MESSAPIA.

Dizione, fotografia, montaggio video e speakeraggio. E ancora grafica e comunicazione, manutenzione delle imbarcazioni da diporto, saldatura e finanza e marketing. Sono solo alcune delle materie caratterizzanti offerte dall’IISS “Ferraris-De Marco-Valzani” di Brindisi. Una scuola al passo con i tempi capace di coniugare la formazione dei ragazzi con le reali esigenze del mondo del lavoro.

Domenica 6 novembre, l’Istituto  scolastico diretto dal dirigente Rita Ortenzia De Vito, aprirà le porte delle tre sedi per accogliere i futuri alunni. Dalle ore 10 alle 12.30 i ragazzi, accompagnati dalle famiglie, avranno la possibilità di visitare aule e laboratori dell’istituto “De Marco” e “Ferraris” di Brindisi e del “Valzani” di San Pietro Vernotico e di dialogare con i docenti in vista dell’iscrizione dei propri figli alla scuola superiore.

A fare gli onori di casa ci saranno la preside e gli studenti del Polo Messapia che guideranno i visitatori alla scoperta della scuola per far scoprire loro come si acquisiscono competenze per diventare dei veri professionisti. “I ragazzi e le loro famiglie - afferma la dirigente scolastica - avranno la possibilità di conoscere gli indirizzi professionali in Manutenzione e assistenza tecnica nella sede del Ferraris, Made in Italy per la manutenzione sulle imbarcazioni da diporto, Servizi commerciali con opzione grafica pubblicitaria e Servizi culturali e dello spettacolo presenti sul “De Marco”. Nella sede del Valzani, sono attivi invece gli indirizzi Amministrazione Finanza e Marketing, Grafica e Comunicazione e Turismo con sperimentazione ESABAC Techno.

Tante le novità che potranno essere scoperte nel corso della prima domenica dedicata all’open day. Per conoscere nel dettaglio le prossime date basta collegarsi al sito internet: www.iissferrarisdemarcovalzani.edu.it , e sui social Facebook e Instagram “Polo Messapia”.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina 
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione 
contattaci