Redazione

Centri per l’impiego di Brindisi e provincia: 53 nuovi annunci di lavoro sul portale regionale “LavoroXTe”, 53 annunci di lavoro per 114 figure professionali è il dato registrato nella settimana dal 4 all’11 novembre relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi. Le offerte, consultabili sul sito o sull’app “LavoroxTe Puglia”, sono costantemente aggiornate e monitorate dagli operatori del servizio Incrocio Domanda-Offerta dei Centri per l’impiego.

  Si conferma quello dell'edilizia il settore con la maggiore richiesta di personale. Sono, infatti, ben 50 le posizioni aperte su Brindisi e provincia, tra carpentieri, muratori, elettricisti, manovali edili e geometri. Seguono il settore turismo, con 12 profili professionali richiesti, il settore ristorazione, con 12 profili richiesti e a seguire il settore servizi, con 7 profili richiesti.  Per quanto riguarda le opportunità di impiego riservate alle categorie protette ex. art 18, sono stati pubblicati due nuovi annunci per: 1 addetto/a verniciatore e un’addetta/o segreteria e piccola contabilità.

  Non mancano opportunità di inserimento lavorativo all’estero tramite la rete Eures. Si ricerca, infatti, personale nel settore della ristorazione in Germania e Agency e Concierge nel settore dello Yachting di lusso a Olbia. Si informa, inoltre, che sono attualmente aperte le iscrizioni alla sesta edizione dell’evento “EURES ITALY for EMPLOYERS' DAY 2022”, dedicato ai Servizi per l'impiego e alle aziende europee alla ricerca di personale con adeguate competenze tecniche e linguistiche. L’iniziativa si svolgerà il prossimo 15 novembre.

 Sempre aggiornata anche la sezione dedicata ai corsi di formazione per diplomati e disoccupati, dalle offerte formative con Master Pass Laureati 2022 alle opportunità offerte con i programmi di politiche attive con Garanzia Giovani e il progetto NEET.

  Per qualunque richiesta o informazione, cittadini e imprese possono rivolgersi agli operatori di Arpal Puglia dei Centri per l’Impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi.

  Si consiglia di consultare quotidianamente il portale Lavoro per Te - Regione Puglia, per rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità lavorative.

ARPAL Puglia – Agenzia Regionale Politiche Attive del Lavoro Puglia

L'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro della Puglia nasce con la Legge regionale n. 29 del 29 giugno 2018 e ha come obiettivo prioritario la più ampia inclusione nel mondo del lavoro. Gestisce i Centri per l’impiego; favorisce l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, in sinergia con imprese e privati accreditati; promuove l’integrazione delle  persone con disabilità e fragilità; supporta l’osservatorio del mercato del lavoro;  collabora alla programmazione dell’offerta formativa rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro e dei fabbisogni professionali.

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Energia BR, Amati: “Comune tratti con Snam e dica no a carbone. Altro che compensazioni. Altrimenti il PD ritiri fiducia”.

Nota del consigliere regionale Fabiano Amati (PD).

“Il Comune di Brindisi rifiuta irragionevolmente di trattare con Snam le compensazioni da gasdotto per il quartiere Torre rossa e invece apre alle compensazioni da produzione a carbone. Sembra uno scherzo. 
Vorrei ricordare che stiamo andando a carbone perché i no-a-tutto hanno ostacolato e ritardato gas e rinnovabili, rendendoci dipendenti anche dai dittatori.
E continuano a farlo con i no senza senso anche ai rigassificatori offshore, sostituti per eccellenza della produzione a carbone. 
Io sono da sempre per la chiusura della produzione a carbone e perciò trovo incredibile parlare di compensazioni per quell’attività. Soprattutto discutere di compensazioni per la produzione a carbone ne legittima l’esercizio, ritardando nei fatti il processo di transizione. 
Per questi motivi penso che il PD, il mio partito, dovrebbe intimare al Sindaco di Brindisi la chiusura del negoziato con Snam per la contrada Torre rossa e aiutare migliaia di persone che vivono in uno stato incivile, confrontarsi con il Governo per la conferma del no assoluto al carbone e ostacolare le compensazioni per questi tipi di produzione accettando solo ristori temporanei. E poi favorire l’insediamento delle infrastrutture energetiche pulite, passando dalla posizione no-a-tutto alla posizione del sì-con-giudizio. Tutto questo a pena dello scioglimento del Consiglio comunale, perché sarebbe inutile tenere in vita un quadro politico sterile e perciò dannoso. 
Un programma molto facile di linearità politica e di moderno ambientalismo, imparentato in modo stretto con la logica, la prosperità, la sicurezza ambientale e la pace.”

COLDIRETTI PUGLIA, DA FONDO GRANO DURO 80MLN PER AUMENTARE AUTOSUFFICIENZA, IN PUGLIA -26% PRODUZIONE PER SICCITÀ E COSTI PRODUZIONE IN TILT.

Dal Fondo Grano Duro arrivano 80 milioni di euro, un sostegno alla produzione proprio quando a causa della siccità e dei costi di produzione in tilt causati dalla guerra in Ucraina, è crollata la raccolta del grano in Puglia nel 2022 con una diminuzione del 26% rispetto all’anno precedente. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento al Decreto del MIPAAF che ha modificato lo stanziamento delle risorse del Fondo Grano Duro che ammontano  a  10  milioni  di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, a 24 milioni  di  euro  per l'anno 2022, a 14 milioni di euro per l'anno 2023, a  12  milioni  di euro per l'anno 2024 e a 10 milioni a decorrere dal 2025, per rispondere alla necessità strategica di aumentare l'autoapprovvigionamento e l’autosufficienza di grano duro, dando un aiuto diretto per favorire il rafforzamento della filiera  grano-pasta.

Va incentivata la produzione di grano duro in Puglia, che risulta in progressiva diminuzione, mentre ad essere più penalizzati con i maggiori incrementi percentuali dei costi correnti – continua la Coldiretti Puglia - sono state proprio le coltivazioni di cereali, dal grano all’avena, che servono al Paese a causa dell’esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l’incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato. La crisi ucraina e i suoi contraccolpi globali hanno messo in evidenza quanto l’Italia sia deficitaria su molti fronti per quando riguarda il cibo ed è costretta ad importare i 3/4 (73%) della soia, il 64% del grano tenero per biscotti e pane e il 44% del grano duro per la pasta.

La minor produzione pesa sulle aziende cerealicole che hanno dovuto affrontare rincari delle spese di produzione che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio con incrementi medi dei costi correnti del 68% secondo elaborazioni Coldiretti su dati del Crea. Il taglio dei raccolti causato dall’incremento dei costi e dalla grave e perdurante siccità in alcune aree delle province di Bari e Foggia – sottolinea Coldiretti Puglia – rischia di aumentare ulteriormente la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti agroalimentari.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e 10milioni di quintali prodotti in media all’anno. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia, che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente.

Ci sono le condizioni per rispondere alla domanda dei consumatori ed investire sull’agricoltura della Puglia che è in grado di offrire produzione di qualità realizzando rapporti di filiera virtuosi con accordi che – insiste Coldiretti Puglia  – valorizzino i primati del Made in Italy e garantiscano la sostenibilità della produzione in Italia con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti.

Intanto, si registra il balzo dell’export della pasta pugliese nel mondo con un aumento delle vendite all’estero del 44% nei primi 6 mesi del 2022 – insiste Coldiretti Puglia - proprio sotto la spinta dell’allarme globale provocato dalla guerra in Ucraina sulla certezza e salubrità del cibo che ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza.Le migliori varietà di grano duro selezionate, da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese – aggiunge la Coldiretti regionale - che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano.

Gli acquisti di pasta fatta al 100% di grano made in Italy – sottolinea la Coldiretti - sono cresciuti ad un ritmo di quasi 2 volte e mezzo superiore a quello medio della pasta secca anche per effetto dello smart working e del lungo lockdown per combattere l'emergenza covid che ha costretto i cittadini in casa. Il risultato è che già oggi un pacco di pasta su 5 venduto al supermercato – precisa Coldiretti – utilizza grano duro coltivato in Italia, con la Puglia leader nella produzione dove si stima per la campagna ancora in corso un calo del 45% a causa del clima pazzo per le gelate e la siccità, ma di qualità ottima.

Le superfici seminate – aggiunge Coldiretti Puglia - potrebbero raddoppiare già a partire dalla prossima stagione, con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale. Con gli interventi straordinari decisi dalla Commissione Ue può essere garantita anche in Puglia la messa a coltura di oltre 100mila ettari lasciati incolti per la insufficiente redditività, per gli attacchi della fauna selvatica e a causa della siccità che va combattuta con investimenti strutturali per realizzare piccoli invasi che consentano di conservare e ridistribuire l’acqua per aumentare la produzione aggiuntiva di grano duro per la pasta, di tenero per fare il pane e di mais per gli allevamenti.

Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali ma è necessario investire – aggiunge Coldiretti Puglia - per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità ma serve anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.

Bisogna invertire la tendenza ed investire per rendere il Paese il più possibile autosufficiente per le risorse alimentari facendo tornare l’agricoltura centrale negli obiettivi nazionali ed europei, conclude Coldiretti nel sottolineare che nell’immediato occorre salvare le aziende agricole da una insostenibile crisi finanziaria per poi investire per aumentare produzione e le rese dei terreni.

PRODUZIONE CEREALI PUGLIA

 

Anni

2020

2021

2022

 

produzione raccolta - quintali

produzione raccolta - quintali

produzione raccolta - quintali

Tipo di coltivazione

 

 

 

 

    frumento tenero

 

393800

225000

213000

    frumento duro

 

9500800

9318000

6877000

    orzo

 

537550

538300

354730

      avena

 

547655

550655

483175

    mais

 

49735

51000

44250

    sorgo

 

3800

3800

3800

*Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati Istat.

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AMBIENTE: COLDIRETTI PUGLIA, MIGLIAIA DI STORNI IN CAMPAGNA; È INVASIONE CON RAZZIA DI OLIVE E PIAZZOLE DANNEGGIATE.

 Sono migliaia gli storni in campagna che mangiano ognuno fino a 20 grammi di olive al giorno nelle aree olivetate di Bari e Brindisi e sul Gargano nell’epicentro tra San Giovanni Rotondo e Manfredonia, dove il fenomeno delle nubi di uccelli è divenuto quotidiano e pressante.  La denuncia arriva da Coldiretti Puglia che segnala l’aggravarsi del fenomeno degli stormi di storni, anche a causa dei cambiamenti climatici con le alte temperature che fanno proliferare gli uccelli che divorano le olive.

Particolarmente colpito dagli storni il settore olivicolo nelle province di Bari e Brindisi nella litoranea tra Polignano a Mare, Castellana Grotte, Monopoli, Alberobello, Locorotondo, Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, San Vito dei Normanni, Mesagne e Brindisi e sul Gargano ed il danno si attesta tra il 30 ed oltre il 60% - spiega Coldiretti Puglia - a carico degli olivi.storni_E_invasione_nelle_campagne_divorano_olive_e_distruggono_piazzole.jpg

Oltre al danno diretto, non vanno sottovalutati i danni indiretti. Gli storni distruggono le piazzole adibite alla raccolta delle olive – insiste Coldiretti Puglia – e gli olivicoltori sono costretti a contrastare una calamità senza averne gli strumenti, condannati, quasi, a riprogrammare la propria attività agraria per scongiurare la distruzione della produzione. Tra l’altro, non è soltanto l’olivicoltura a risultare colpita, dato che il passaggio degli stormi di storni lascia sugli ortaggi quantitativi di escrementi tali da rendere impresentabile il prodotto sul mercato. Gli storni trovano ristoro notturno nelle aree protette, per riprendere le scorribande alimentari diurne ormai da mesi, dato che il caldo anomalo degli ultimi anni ha fatto convertire la specie protetta da migratoria a stanziale.

Il caso più grave e noto dei danni provocati dai cinghiali all’agricoltura non deve far dimenticare – sostiene Coldiretti Puglia – che esistono altre specie problematiche, quali le forme domestiche di specie selvatiche e le forme inselvatichite di specie domestiche. In questo ambito, sono numerosi i danni provocati dai cani inselvatichiti agli allevamenti e quelli dovuti, invece, alla massiccia diffusione del piccione inselvatichito che danneggia non solo le colture, ma anche i prodotti agricoli stoccati nei silos, quali sementi e cereali. Un altro problema rilevante è, poi, quello del controllo di alcune specie alloctone – conclude Coldiretti Puglia - si sono diffuse in modo invasivo, provocando gravi danni all’acquacoltura e all’agricoltura, ne sono un esempio il cormorano e lo storno.

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Campionato di Promozione, accolto il ricorso presentato dal Mesagne. 

Il Mesagne Calcio vince 3 a 0 a tavolino la gara disputa contro l'Atletico Martina. 
 
Sono arrivate nel pomeriggio le decisioni del Giudice Sportivo in relazione alla gara di campionato che si è disputata lo scorso 16 Ottobre tra il Mesagne e l'Atletico Martina terminata 1 a 1 sul campo. 
Il giudice sportivo ha accolto il ricorso presentato dal Mesagne decretando la vittoria a tavolino per 3 a 0 in favore dei gialloblù. 
A seguito di questa decisione il Mesagne sale a quota 18 punti ed è secondo in classifica ad una sola lunghezza dall'Atletico Racale. 
Questo è il comunicato del giudice sportivo :
ll Giudice Sportivo Territoriale; 
esaminati gli atti ufficiali, rilevato che: 
- la società A.S.D. MESAGNE CALCIO 2020, con tempestivo ricorso preannunciato via PEC in data 17.10.22 
e ritualmente inviato alla società S.S.D. ATLETICO MARTINA 2012, adiva questo Giudice Sportivo Territoriale 
imputando alla società S.S.D. ATLETICO MARTINA 2012 la posizione irregolare del calciatore MUSLI 
KRENAR, nato il 04.02.1993, impiegato durante l'incontro sebbene squalificato per una gara (recidività in 
ammonizione), giusta C.U. 142 pubblicato dal C.R. PUGLIA in data 01.06.2022; 
- l'istante concludeva chiedendo la vittoria della gara in proprio favore ex art. 10 comma 6 lettera A del CGS; 
- la resistente non ha inviato proprie deduzioni. 
Tanto premesso, questo Giudice ritiene che il ricorso proposto dalla società A.S.D. MESAGNE CALCIO 2020 
sia fondato e vada accolto per le seguenti motivazioni. 
Gli atti ufficiali richiamati dall'istante confermano che il calciatore MUSLI KRENAR, tesserato per la società 
S.S.D. ATLETICO MARTINA, alla data della gara in oggetto dovesse ancora scontare la squalifica di 1 giornata 
per recidività in ammonizione, giusta C.U. 142 pubblicato dal C.R. PUGLIA in data 01.06.2022.
Dagli atti ufficiali in possesso di questo Giudice difatti, risulta che il detto giocatore MUSLI KRENAR non ha 
scontato la detta squalifica nella residua stagione calcistica 2021/2022, tanto meno nelle precedenti gare del 
corrente campionato 2022/2023 indicate dall'istante. 
Alla luce di tanto, dall'esame del referto della gara in epigrafe, risulta inequivocabilmente che la società S.S.D. 
ATLETICO MARTINA 2012ha schierato tra i titolari con il numero 10 il calciatore MUSLI KRENAR 
(04.02.1993), rimasto in campo sino al 13º minuto del 2º tempo allorché è stato sostituito dal calciatore n. 17 
SHAWUANA ABUBAKAR (09.02.1998). 
Da ciò consegue che il calciatore MUSLI KRENAR nella gara in oggetto era in posizione irregolare e, pertanto, 
si impone l'applicazione della sanzione prevista ex art. 10 comma 6 lettera a) del Codice di Giustizia Sportiva, 
così come richiesto dalla ricorrente. 
Consegue a tanto altresì, l'ulteriore sanzione disciplinare per il tesserato MUSLI KRENAR per aver violato 
quanto previsto e punito ex art. 21 comma 3 del CGS che così dispone: "Al calciatore squalificato, in occasione 
delle gare nelle quali deve scontare la squalifica, è precluso l'accesso all'interno del recinto di gioco e negli 
spogliatoi. La violazione di tale divieto comporta l'irrogazione di una ulteriore sanzione disciplinare fra quelle 
previste dall'art. 9". 
Per tali motivi il Giudice Sportivo Territoriale, visti ed applicati gli artt. 10 commi 1 e 6 lettera a) e 21 comma 3 
del C.G.S. 
DELIBERA 
- di accogliere il ricorso proposto dalla società A.S.D. MESAGNE CALCIO 2020; 
- di dichiarare il calciatore MUSLI KRENAR (04.02.1993) della S.S.D. ATLETICO MARTINA 2012 in posizione 
irregolare relativamente alla gara in oggetto; e, per l'effetto 
- di comminare a carico della S.S.D. ATLETICO MARTINA 2012 la punizione sportiva della perdita della gara 
con il risultato di 3 - 0 in favore della società A.S.D. MESAGNE CALCIO 2020 ai sensi dell'art. 10 commi 1 e 
6 lett. A) del CGS; 
- di squalificare il calciatore MUSLI KRENAR, 04.02.1993, per una giornata ai sensi dell'art. 21 comma 3 del 
CGS. 
 
 

Iniziative intraprese per la riduzione delle liste di attesa. 

La direzione strategica della Asl Brindisi, consapevole delle criticità legate alle liste di attesa, ha da tempo messo in campo una serie di iniziative mirate a facilitare laccesso alle prestazioni, dal potenziamento tecnologico del parco delle grandi macchine al perfezionamento degli accordi con le strutture private accreditate, medici di famiglia e specialisti ambulatoriali.
La programmazione studiata per affrontare la questione è presente in alcuni atti ufficiali, tra i quali il Piano aggiornato per il recupero delle prestazioni sanitarie inviato alla Regione Puglia; una nota, inviata a tutte le organizzazioni sindacali, con il piano di recupero delle liste d'attesa; una nota sui dati delle prestazioni ambulatoriali da recuperare estratte dal Cup al primo gennaio 2022, e la documentazione relativa al Piano recupero liste d'attesa: Drg chirurgici, inviate alle strutture aziendali e alle organizzazioni sindacali.
È previsto anche un tavolo tecnico per discutere le problematiche su prescrizioni, classi di priorità, appropriatezza, accordi con medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali interni, tempistica delle esecuzioni delle prestazioni, regolamento aziendale sulla tipologia di agende (pubbliche, riservate, criptate).
Fra le iniziative intraprese, inoltre, a marzo 2022 è stata elaborata dal direttore dellUnità Controllo di Gestione e dalla responsabile CUP, la Relazione sullo stato di attuazione del programma aziendale per la gestione delle liste attesa, pubblicata anche sul sito istituzionale nella sezione dedicata. Non da ultimo si fa presente che tra la Direzione sanitaria aziendale, i direttori dei Distretti e le Unità distrettuali di medicina generale e pediatria, il direttore del Controllo di Gestione e la responsabile CUP, si sono tenuti incontri che hanno prodotto una bozza di Procedure da attivare per il miglioramento delle prenotazioni secondo codici di priorità e prescrizioni delle prestazioni della specialistica ambulatoriale. La bozza sarà a breve sottoscritta e trasmessa ai soggetti interessati.
Nel caso di difficoltà di accesso alle prestazioni, la Asl ricorda che a tutti gli assistiti residenti nel territorio, o non residenti con assistenza temporanea, vengono fornite le informazioni utili attraverso canali diretti o indiretti (sito istituzionale, numeri verdi, sportelli).
Coloro che non riescono a ottenere una prenotazione nei tempi previsti dalla priorità riportata sulla ricetta possono rivolgersi agli sportelli Cup, il centro unico prenotazioni, per verificare la presenza di ulteriori disponibilità nelle agende, in quanto non tutte le prestazioni sono prenotabili tramite servizio online o con il call center.  Nel caso in cui la prima data disponibile non sia compatibile coi tempi di priorità indicati nella prescrizione medica, l'utente sarà indirizzato agli uffici sanitari competenti (le direzioni dei distretti sociosanitari e degli ospedali) per valutare leffettiva urgenza della prestazione: in questa sede si provvederà a verificare la possibilità di andare in deroga alle disponibilità presenti in agenda. Se invece la prestazione non può essere erogata nei tempi stabiliti, sarà rilasciata una dichiarazione di “impossibilità a garantire la prestazione entro i termini previsti”. Tale dichiarazione è utilizzabile per ottenere il rimborso delle prestazioni erogate e fatturate da strutture sanitarie private. Per il rimborso l’utente dovrà rivolgersi al Distretto sociosanitario di residenza, che si occuperà di prendere in carico la pratica.
Inoltre, per i pazienti oncologici sono previsti percorsi differenziati con disponibilità di prenotazione per gli utenti che accedono al COrO (il Centro di orientamento oncologico presente negli ospedali di Brindisi e Francavilla Fontana) e per quelli che seguono il follow-up. Stesso discorso vale per i pazienti nefrologici che godono di una corsia preferenziale per le prenotazioni. 
Fra le iniziative, infine, si ricorda l'installazione della nuova Tac nella Radiologia del Perrino che ha già determinato un miglioramento dellofferta. A fronte delle carenze strutturali, tecnologiche e di personale, la direzione strategica ha individuato investimenti importanti, attingendo ai fondi del Pnrr destinati alla sanità e continua ad espletare tutte le procedure di reclutamento di operatori sanitari previste dalla normativa vigente.

Dall’Appia diretta a Brindisi si staccava all’altezza di Oria fin dall’epoca classica la Via “ad Lippium” diretta verso Lecce (Lippium dal toponimo greco Λουππίαι Luppíai). Domenica 6 aprile la proposta dei Cicloamici in collaborazione con l’Istituto secondario superiore Epifanio Ferdinando è di ripercorrere in bici quelle antiche strade alla scoperta del patrimonio storico e archeologico di grande rilevanza: le Terme Romane a Malvindi, la Chiesa di San Pietro di Crepacore, il tempietto di San Miserino. Un itinerario immerso nel paesaggio autunnale sulle tracce di quel reticolo di strade secondarie intorno a Mesagne segnalate nel 2006 e poi dimenticate. L’incuria, il tempo, gli atti vandalici e i lavori di costruzione della circonvallazione Sud hanno portato alla quasi completa cancellazione della segnaletica.
La cicloescursione domenicale è una occasione per ritrovarsi all’aria aperta per fare sport, cultura, socializzare e stabilire un dialogo intergenerazionale. Tutto insieme e in modo ecosostenibile.
I Cicloamici e l’Istituto Ferdinando, mediante questo evento, propongono all’amministrazione Comunale di Mesagne di associare l’opera di riqualificazione del cammino della Appia regina viarum e di Muro Tenente alle altre strade di campagna che rappresentano una rete di itinerari ricreativi, naturalistici, storici. Molti di questi itinerari furono realizzati con segnaletica cicloturistica nel 2006 dalla giunta Sconosciuto con un finanziamento regionale. Un opera allora pionieristica che ritorna oggi di grande attualità dopo la riscoperta su scala regionale dei cammini (Appia Don Tonino, Via Materana) e degli itinerari cicloturistici (Eurovelo 5). La rete delle “Vie Verdi” è stata ripresa e citata nel piano della Mobilità ciclistica e moderazione del traffico” sviluppato nel 2017 dall’amministrazione Molfetta i cui contenuti sono stati determinanti per la progettazione del progetto Appia Eurovelo5 di ricente approvato al Comune di Mesagne. Diventa di grande rilevanza per la cittadina già candidata a capitale nazionale della cultura, tutelare e valorizzare il patrimonio di strade luoghi di cui il territorio cittadino è disseminato. Gli organizzatori sottolineano infine l’urgenza di pianificare un intervento di consolidamento, messa in sicurezza e un progetto di fruibilità del sito archeologico di Malvindi.

 

 Il programma dell’escursione in bici

Ore 8:45 raduno, ore 9,00 partenza: Piazza 4 Novembre Mesagne.
Indicazioni da Google Maps del luogo di incontro undefined


Percorso: Itinerario facile e pianeggiante di circa 35Km per strade asfaltate e sterrate. Pedalata tranquilla e affascinante per assaporare la bellezza dell’agro di Mesagne e dei comuni limitrofi tra vigneti e uliveti antiche masserie e costruzioni a secco ed i siti archeologici di San Miserino, San Pietro di Crepacore e Malvindi lungo l’antico itinerario del limitone dei greci.
Rientro: per le ore 13 a Mesagne. La fatidica ora della braciola.
Info e capogita: Antonio Licciulli 3333744725

 Iscrizione alla gita

Richiediamo cortesemente ai partecipanti di prenotarsi all’evento mediante il modulo online linkato sotto. La partecipazione all’evento è gratuita. Ricordiamo che da ottobre è possibile iscriversi o rinnovare l’associazione che sarà valida per tutto il 2023 e che sono in vendita le magliette tecniche disegnate da Alberto Marescotti. L’associazione accetta contributi liberi.

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L’albero monumentale è un elemento capace di caratterizzare un paesaggio, una città, un giardino, un bosco un campo seminato. Rappresenta una ricchezza eccezionale che può promuovere il turismo e arricchire di contenuti e fascino gli itinerari naturalistici e culturali. Questi giganti sono spesso elementi vestigiali di antiche coperture vegetali di un boschi o colture poi abbandonate. A volte gli alberi monumentali sono rimasti ancora in vita perché testimoniano eventi storici, o semplicemente perché danno refrigerio. Altri ancora sono alberi sacri, carismatici, piantati nella notte dei tempi, ex voto, o appartengono a specie che la mitologia ha reso importanti, impregnati di quel significato religioso attribuitogli da popoli antichi.

I Cicloamici con FIAB Bari Ruotalibera ed il collettivo Itinerari Lenti di Ceglie, in collaborazione con l’Azienda Agricola Columella propongono una escursione inedita. Sotto la guida del naturalista Gianfranco Ciola l’escursione in bici dedicata agli alberi monumentali si svolgerà tra le contrade collinari a Sud Est di Ostuni : San Benedetto, Traetta, Montecchie, Lamacoppa e quelle di Ceglie: Fragnite, Camarda alla scoperta di sughere, roverelle e lecci con caratteristische di essere alberi monumentali di grande pregio.
Si pedalerà alla scoperta degli alberi monumentali censiti a settembre dal prof. Piero Medagli, da Fabio Ippolito e Alessio Turco dell’Universita’ del Salento per essere inseriti nella lista nazionale degli alberi monumentali. Ne facciamo di seguito un esclusivo elenco: la Sughera di masseria San Benedetto, il leccio di Montelarena, le roverelle di masseria Martucci, la roverella delle Montecchie, la roverella di masseria Traetta, la roverella e leccio di masseria Petolecchia, il leccio di Tolla.

 

 Il programma dell’escursione in bici

Ore 9:00 raduno, ore 9,00 partenza: Piazza Della Libertà, Ostuni.
Indicazioni da Google Maps del luogo di incontro undefined


Percorso: Percorso collinare di difficoltà medio facile di circa 40Km per strade asfaltate e sterrate con visita agli alberi monumentali: Sughera di masseria San Benedetto, leccio di Montelarena, roverelle di masseria Martucci, roverella delle Montecchie, roverella di masseria Traetta, roverella e leccio di masseria Petolecchia, leccio di Tolla.
Pranzo: Pranzo a sacco presso l’Azienda Agricola Columella in C.da Lamacoppa piccola. L’azienda offrirà una degustazione di vino e olio.
Rientro: per le ore 17 a Ostuni.
Info e capogita: Antonio Licciulli 3333744725 e Gianfranco Ciola.

 Iscrizione alla gita

Richiediamo cortesemente ai partecipanti di prenotarsi all’evento mediante il modulo online linkato sotto. La partecipazione all’evento è gratuita. Ricordiamo che da ottobre è possibile iscriversi o rinnovare l’associazione che sarà valida per tutto il 2023 e che sono in vendita le magliette tecniche disegnate da Alberto Marescotti. L’associazione accetta contributi liberi.

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EDISON, CERANO, PETROLCHIMICO: LA GUERRA DELLE CARTE CHE PORTA AL DESERTO INDUSTRIALE ED ECONOMICO BRINDISI. 

Il ricorso al Tar del Comune di Brindisi contro l’Autorizzazione Ministeriale al deposito proposto da Edison e la conferenza stampa tenuta ieri (2 novembre) dal sindaco Riccardo Rossi confermano ancora una volta la visione di profondo pre-giudizio da parte della attuale Amministrazione Locale nei confronti del settore industriale e di ogni tentativo di sviluppo dell’indotto che l’Industria porta con sé.

È una storia vecchia decenni che danneggia la città e l’economia di tutto il territorio per favorire solo e soltanto il successo politico individuale di chi si intesta tali battaglie ambientaliste. È avvenuto con il Sindaco Rossi e ci auguriamo che non accada nuovamente nelle prossime consultazioni di primavera, magari con altri “paladini del giusto”. Brindisi, le sue enormi potenzialità ed il suo prezioso Sistema Industriale hanno bisogno di uomini e competenze capaci di valorizzare il buono e le opportunità che l’Industria rappresenta senza mai dimenticare la Transizione Ecologica, tema cardine del nostro ultimo Congresso Territoriale. Industria ed altre prospettive di cui la città è portatrice - o vorrà darsi in futuro - possono pienamente co-esistere: non c’è incompatibilità tra Industria ed altri settori, semmai integrazione virtuosa.

Per queste ragioni ci rammarica assistere ad una battaglia di carte bollate – quella sull’Autorizzazione al deposito Edison - che nulla ha a che vedere con la visione del territorio nel futuro. Sembra piuttosto l’unica arma possibile per chi, dopo aver detto di No a tutti i nuovi investimenti, non ha altra proposta da offrire se non posizioni ideologiche come «lo sviluppo di questa città non passa dai depositi», come emerso nel corso della conferenza stampa.

Identico discorso per gli altri temi affrontati da Rossi. Per Cerano, per cui viene rispolverato il motto del “No al carbone” ignorando che sia in corso una guerra energetica internazionale nella quale la Centrale di Brindisi, a combustibile fossile ma “in Transizione”, sia più che mai strategica ed essenziale per il Sistema Paese; lo dice Terna, non solo la Uiltec. O ancora: la positiva notizia della prossima installazione di nuove centraline di monitoraggio ambientale nel Petrolchimico, strumenti utilissimi, come Uiltec ha più volte sottolineato, innanzitutto all’Azienda ed alle maestranze li impiegate. Per questo sui vari Tavoli abbiamo sempre avuto un atteggiamento di dialogo e non di scontro con quelle Aziende – Versalis ed Edipower fra tutte - che hanno già posto in essere investimenti per migliorie ambientali e sono favorevoli a realizzarne di ulteriori.

Per noi della Uiltec la presenza industriale a Brindisi è una realtà da difendere e di cui favorirne lo sviluppo, nel pieno rispetto dell’ambiente e della epocale Transizione Ecologica in atto. Crediamo che questo sia l’unico modo per tutelare posti di lavoro e diritti dei lavoratori assieme all’economia reale che restituiscono a tutti gli altri settori economici del territorio. Per il sindaco Rossi ed i suoi sodali, invece, l’industria rappresenta solo il passato di Brindisi ed è da abbattere quanto prima e con ogni strumento possibile per lasciare spazio ad un mondo «più libero e felice» (?) nel quale non si comprende ancora come si dovrà sussistere economicamente.

Nel mezzo il destino di centinaia di famiglie e giovani professionalità che guardano inermi i propri destini sul filo delle carte bollate. Per ognuno di loro la Uiltec proseguirà la battaglia contro questa visione miope della città e del territorio ed a favore di ogni iniziativa e proposta di investimento capace di rispettare e far crescere Brindisi.

Dati del giorno: 03 novembre 2022

1.840
Nuovi casi
11.217
Test giornalieri
6
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 587
Provincia di Bat: 81
Provincia di Brindisi: 218
Provincia di Foggia: 157
Provincia di Lecce: 539
Provincia di Taranto: 243
Residenti fuori regione: 16
Provincia in definizione: -1
13.278
Persone attualmente positive
170
Persone ricoverate in area non critica
9
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.522.491
Casi totali
13.014.820
Test eseguiti
1.500.038
Persone guarite
9.175
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 490.389
Provincia di Bat: 129.554
Provincia di Brindisi: 144.928
Provincia di Foggia: 213.407
Provincia di Lecce: 316.806
Provincia di Taranto: 206.205
Residenti fuori regione: 16.034
Provincia in definizione: 5.168