La Cgil: guai a toccare il personale del Comune di Mesagne, specialmente i vigili‏ In evidenza

Ottobre 18, 2015 4092

comune di mesagne ingressoLa rimodulazione del personale del Comune di Mesagne? Guai a metterla in atto senza la concertazione sindacale.

A intimarlo è il segretario provinciale della Cgil-Funzione pubblica, Antonio Macchia, che ha difeso con i denti gli attuali ruoli dei dipendenti e, in particolare, dei vigili urbani all'indomani della paventata possibilità di trasferire alcuni dipendenti nel comando per svolgere compiti amministrativi, liberare in questo modo alcuni vigili per impiegarli sul territorio a servizio della città.

La richiesta, per la verità, non era giunta dall'Amministrazione Molfetta, bensì da diversi cittadini che avevano manifestato questa possibilità, anche sui social network, per dare risposte concrete ai bisogni di una città che sembra in affanno ed ha voglia di riprendersi. Con l'aiuto di tutti. In ogni modo, il veto posto da Macchia è, al momento, insormontabile. La pianta organica del Comune di Mesagne prevede 193 dipendenti mentre ne sono in servizio, ad oggi, 147 e nel breve periodo si prevedono pensionamenti e la gran parte dei restanti è in età anagrafica avanzata. Inoltre, al momento non è possibile bandire concorsi. L'excursus di Macchia è concentrato principalmente sulla difesa dei vigili all'indomani della richiesta di far rientrare nel comando coloro che sono stati trasferiti a svolgere servizi direttamente in Comune. Il corpo della polizia locale, secondo la normativa vigente, ha funzioni di polizia giudiziaria, polizia stradale, polizia annonaria, funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, polizia ambientale e altro.

"Quindi il lavoro svolto all'esterno trova compimento, per mezzo dell'esiguo personale presente negli uffici, in atti giudiziari, processi contravvenzionali, denunce, deferimenti all'autorità giudiziaria, ricorsi, infortunistica stradale, trattamenti sanitari obbligatori", ha precisato il segretario Macchia. Tutte indagini ed operazioni delicate che devono essere trattate da personale con la qualifica prevista dalla normativa vigente e non da "semplici" impiegati amministrativi. Per il segretario della Cgil "chi si rivolge direttamente al vigile presso il comando della polizia locale vuole denunciare fatti, cercare soluzioni a problemi privati, altrimenti se vuole solo segnalare fatti generici o di minore importanza si rivolge all'ufficio relazioni con il pubblico", ed ancora "chi telefona al comando cerca il vigile e delle risposte che solo questo può dargli".

Inoltre presso il comando è presente il sistema di videosorveglianza che monitora parte della città. La richiesta di Macchia è chiara: "Non ci sono compiti e mansioni per il personale amministrativo presso il comando di polizia locale, se lo si vuol capire bene. Altrimenti ognuno si assume le sue responsabilità davanti alla legge e alla città". A questo punto il segretario Macchia è irremovibile: "Quel che è certo - ha messo in rilievo - è che una riorganizzazione del personale fatta per dispetto e a dispetto di tutto e tutti, che procurerebbe danni e ulteriori inefficienze nella macchina comunale, non può che vederci contrari". Alla luce dell'out out annunciato dal segretario Macchia per l'Amministrazione Molfetta la strada verso la rimodulazione del personale sarà tutt'altro che agevole.

Ultima modifica il Lunedì, 19 Ottobre 2015 08:10