Redazione

Ancora altre due vittorie importanti per la NEW MARZIAL MESAGNE supportata dallo sponsor NUOVA SPECIAL WELDING che ha primeggiato al campionato interregionale svoltosi a Bari il 14-15 Maggio e che ha visto coinvolte  le seguenti categorie: BEGINNERS, CHILDREN E KIDS.
Due giornate colme di emozioni al Palaflorio per i genitori e per i piccoli atleti che dopo il lungo periodo di blocco a causa della pandemia, hanno potuto gareggiare e gioire per le meritate vittorie.
La società, guidata dai Maestri Roberto, Steeven, Luigi e Johnny Baglivo, si è classificata al primo posto in entrambe le giornate, portando a casa un ricco bottino di medaglie, totalizzando 21 ORI - 3 ARGENTI - 5 BRONZI con un totale di 71 incontri vinti.
La NEW MARZIAL MESAGNE si riconferma ancora la realtà più forte d’Italia con un vivaio di piccoli atleti che potrebbero rivelarsi le future promesse di questo sport.

Istituita la sottocommissione tecnico - politica sulla riorganizzazione della rete dei laboratori analisi accreditati. 

È stata istituita  la sottocommissione tecnico - politica sulla riorganizzazione della rete dei laboratori analisi accreditati. Nel corso di questa prima riunione si è fatta un’analisi del percorso normativo che, a partire dalla legge 296/2006, ha avviato il processo di riorganizzazione della rete dei laboratori di patologia clinica. La discussione si è quindi incentrata sull’interpretazione di queste norme e sulla soglia delle 200.000 prestazioni annue stabilita in conferenza stato - regioni per poter ottenere l’accreditamento da parte dei laboratori. Alla luce delle sentenze del Tar della Basilicata e della Calabria e del Consiglio di Stato, che vanno verso un modello di aggregazione in rete per il raggiungimento delle prestazioni, si è deciso di inviare due quesiti al ministero della Salute, previa interlocuzione con il dipartimento regionale e l’assessorato alla Sanità. Si chiederà l'interpretazione autentica delle norme sia per quello che riguarda la soglia minima di prestazioni da raggiungere, e se il numero di prestazioni si riferisca alla produzione delle singole strutture o all’aggregazione di più laboratori. La ripartizione dei fondi sanitari per le Regioni da parte del Ministero della Salute, secondo il Comitato LEA, è legata alla riorganizzazione della rete dei laboratori analisi. Non possiamo rischiare di perdere questi finanziamenti, ma allo stesso tempo non si possono penalizzare i laboratori analisi ed è necessario salvaguardare sia la qualità delle prestazioni che la tutela dei livelli occupazionali. È questo il lavoro che la sottocommissione è chiamata a svolgere.

La sottocommissione è composta da Mauro Vizzino, Antonio Gabellone, Antonio Tutolo, Francesco La Notte, Giacomo Conserva, Lucia Parchitelli, Marco Galante, Saverio Dammacco e Vito De Palma.




 

Si rende noto che il Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di welfare dell’Ambito Territoriale Sociale BR 4 intende potenziare prestazioni e servizi nella vita degli ammalati, delle loro famiglie e dei loro cari e consentire ai pazienti oncologici un’esistenza il più possibile autonoma e serena, attraverso la collaborazione con il mondo dell’associazionismo.

E’stata, pertanto, lanciata l’iniziativa, grazie anche agli stimoli del CSV Br - Le e dell’Associazione “Insieme contro il cancro” di San Pancrazio Salentino, di promuovere strategie di intervento basate sulla co-programmazione che prevedono un’assistenza globale, rivolta non solo ai pazienti ma anche alle loro famiglie. L’invito è aperto agli Enti del Terzo Settore, come indviduati dal D.Lgs 117/2017, con sede operativa e/o con soci o volontari oncologici residenti nel territorio dei Comuni consorziati per la presa in carico delle esigenze psico-sociali degli ammalati. 
“Il cancro non è solo un problema individuale ma investe l’intero nucleo familiare sconvolgendone abitudini, relazioni, rapporti sociali” - ha dichiarato il Presidente del Consorzio ATS BR4, Dott. Antonio Calabrese, il quale ha aggiunto che “l’Ente, ha in animo di attivare una rete sociale capace di coadiuvare e/o rafforzare i presidi di assistenza sanitaria provinciali (CORO - Centro di orientamento oncologico) e  dunque  di sostenere il malato oncologico nell’assistenza sociale, nelle cure di routine dei tumori, nella riabilitazione, nell’assistenza psicologica, nei controlli post-terapeutici o nelle cure palliative, attraverso il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale e circolare”.
I soggetti interessati a partecipare all’iniziativa dovranno far pervenire la richiesta di partecipazione (“Scheda di iscrizione per la partecipazione”) entro il 24/05/2022 e parteciperanno al tavolo di co-programmazione previsto in data 31/05/2022.
E’ possibile prendere visione dell’Avviso pubblico per l’acquisizione di Manifestazione di Interesse sull’Albo Pretorio del Consorzio ATS BR 4 e sul sito internet del Consorzio e dei Comuni consorziati.
 

ANCE - SICUREZZA DEI LAVORATORI E TUTELA DELLE IMPRESE “SANE“. SABATO A BRINDISI INIZIATIVA SUL NUOVO CONTRATTO CON I CONSULENTI DEL LAVORO. 

La crescita del comparto edile passa attraverso la valorizzazione delle imprese virtuose che pongono al centro del loro operato il rispetto delle regole e la qualità del lavoro.

Ne è profondamente convinta l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) che con questo spirito ha accelerato i tempi perché il 3 marzo 2022 si giungesse al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro “Edilizia”.

“E’ evidente – afferma il Presidente di Ance Brindisi Angelo Contessa – che l’edilizia in Italia ha bisogno che vengano introdotte regole attraverso cui privilegiare la crescita delle imprese che pongono al centro la sicurezza nei cantieri e quindi la tutela delle risorse umane. Il tutto, ovviamente, passa anche attraverso percorsi di formazione ed è per questo che abbiamo voluto che tali elementi fossero inseriti nel nuovo Contratto di lavoro”.

Con queste finalità, pertanto, ANCE Brindisi, ANCE Puglia, l’Ordine dei Consulenti del Lavoro e l’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro hanno promosso un’iniziativa pubblica sul tema “Nuovo CCNL Edilizia – costruttori e consulenti del lavoro a confronto”, che si svolgerà sabato 21 maggio, alle ore 9.15, nel Salone della Provincia di Brindisi.

Previsti i saluti del Presidente della Provincia di Brindisi Antonio Matarrelli, del Presidente di ANCE Brindisi Angelo Contessa, del Presidente nazionale dell’ANCL Dario Montanaro, del Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Brindisi Giuseppina Rosiello, del Presidente dell’ANCL Brindisi Graziana Casieri e dell’Assessore regionale alla Formazione e Lavoro Sebastiano Leo.

Gli interventi, invece, saranno svolti dal Direttore Area Relazioni Sindacali di ANCE nazionale Beatrice Sassi sul tema “Nuovo CCNL dei lavoratori dell’edilizia”, dal componente del Centro Studi ANCL nazionale Francesca Bravi sul tema “DURC di congruità” e dal Presidente di ANCE Puglia Nicola Bonerba sul tema “Riflessi CCNL negli enti bilaterali”.

Le conclusioni saranno tratte dal Vice Presidente di ANCE nazionale (con delega alle Relazioni Industriali e Affari Sociali) Marco Garantola.

I lavori saranno coordinati dal Vice direttore di Confindustria Brindisi Vincenzo Gatto.

“Non è un caso che questa iniziativa – aggiunge Contessa – fortemente voluta anche da ANCE Puglia, si svolga a Brindisi visto che proprio in questa città abbiamo aderito tra i primi, nello scorso mese di febbraio, al Protocollo d’intesa unitario sulla sicurezza sottoscritto in Prefettura. Purtroppo, però, il tentativo di coinvolgere le singole Amministrazioni Comunali della provincia di Brindisi non ha sortito gli effetti desiderati. Abbiamo chiesto ufficialmente di stabilire una interlocuzione finalizzata allo scambio di informazioni utili a verificare eventuali anomalie in fase di apertura dei cantieri, ma le risposte ottenute sono state poche e scarsamente incisive sul piano operativo. Noi di ANCE, comunque, confermiamo la nostra piena disponibilità ad intraprendere iniziative comuni per il contrasto al lavoro irregolare. Il tutto, come già detto, a tutela della sicurezza dei lavoratori e quindi delle imprese che rispettano in pieno le regole e il dettato del nuovo Contratto. E’ evidente, però, che i risultati saranno ancora più evidenti nel momento in cui si registrerà la piena collaborazione da parte di tutti”.

Se è vero che il risultato si fa sul campo, è anche vero che ciò che conta è perdere a testa alta. Esordio con sconfitta per i ragazzi del Circolo Tennis Brindisi che ieri (domenica 15 maggio), nella prima giornata del Campionato Nazionale a Squadre di Serie B1 Maschile, si sono arresi per 4 a 2 agli ospiti dello Sporting Club Sassuolo.

Sei gli incontri disputati (4 singolari e 2 doppi) e una sconfitta a testa alta per i biancazzurri, che sul 2 a 2 al termine dei quattro incontri di singolare e più volte in vantaggio nel corso del secondo match di doppio perso al super tie-break, hanno sfiorato l’impresa del pareggio, chiudendo la prima giornata di campionato a zero punti in classifica.

Nei singolari: Matteo Giangrande (Brindisi, classifica 2.6) è stato sconfitto da Alessio Tramontin (Sassuolo, classifica 2.4) 6-3/6-4; Andrea Massari (Brindisi, classifica 2.6) ha battuto Mattia Ricci (Sassuolo, classifica 2.6) 6-1/6-1; Filippo Tonnicchi (Brindisi, classifica 2.5) è stato sconfitto da Federico Marchetti (Sassuolo, classifica 2.3) 7-5/6-2; Jacopo Tarlo (Brindisi, classifica 3.1) ha battuto Luca Tincani (Sassuolo, classifica 2.6) 6-3/6-2.

Nei doppi: Tonnicchi/Giangrande (Brindisi, classifica 2.5 e 2.6) sono stati sconfitti da Marchetti/Tramontin (Sassuolo, classifica 2.3 e 2.4) 6-3/6-3; Massari/Tarlo (Brindisi, classifica 2.6 e 3.1) sono stati sconfitti da Ricci/Mazzoli (Sassuolo, classifica 2.6 e 2.7) 6-4/4-6/10-3.

«Perdere dispiace sempre, soprattutto in casa davanti al proprio pubblico – afferma nel post gara Vito Tarlo, capitano del C.T. Brindisi -. Nonostante la sconfitta che inevitabilmente ci lascia l’amaro in bocca, abbiamo disputato una gran bella gara, molto equilibrata, abbiamo sfiorato il pareggio contro una squadra tra le più forti di questo campionato, non era facile considerando anche l’assenza di Rajski e Tamagnone. I ragazzi hanno dato prova di grande forza anche se nei doppi, specie nel secondo, è mancata loro un po’ di lucidità in più, ma va bene così. Adesso, voltiamo pagina e pensiamo alla prossima gara».

Domenica prossima (22 maggio), prima trasferta per i biancazzurri che affronteranno i padroni di casa del Club Tennis Ceriano.

Con le primizie come la Bigarreau pronte ad arrivare sulle tavole dei consumatori, al via la raccolta delle ciliegie in Puglia dimezzata nelle quantità ma straordinaria per qualità, dove per la prima  volta è stato presentato il Ganaspis Brasiliensis, l’insetto antagonista alleato nella lotta biologica contro il moscerino Drosophila suzukii che colpisce le ciliegie in maturazione. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia nel giorno in cui è iniziata la raccolta delle ciliegie giunte al giusto grado di maturazione.

“La qualità delle ciliegie è ottima ed il calibro consistente. La produzione di Bigarreau e Georgia segna una diminuzione del 55% di frutti sugli alberi rispetto allo scorso anno, a causa degli effetti della gelata che si sono fatti sentire sulle varietà precoci, mentre per la Ferrovia andrà decisamente meglio”, ha spiegato Bernardino Nardelli, presidente di Coldiretti Conversano.

La Puglia è la maggior produttrice di ciliegie in Italia, detiene con le sue quasi 32.000 tonnellate – spiega Coldiretti Puglia - il 35% della produzione Made in Italy che risulta concentrata nella provincia di Bari che da sola rappresenta il 96,4% della produzione regionale.insetto_salva_ciliegie.jpg

“Il via alla raccolta dei cosiddetti ‘frutti del paradiso’ vede gli agricoltori alle prese con il balzo dei costi di produzione e la grave siccità, per cui serve fare squadra per sostenere e rilanciare le ciliegie di Puglia attraverso il PSR, l’IGP, campagne di promozione, ricerca e innovazione, per cui abbiamo chiesto all’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, la convocazione urgente di un tavolo regionale che, a partire dalla riorganizzazione e dal rafforzamento delle filiera, avvii un piano di rilancio  del settore cerasicolo pugliese”, ha aggiunto il direttore regionale di Coldiretti, Pietro Piccioni.

La presenza di varietà obsolete e scarsa conoscenza e adeguata sperimentazione di varietà innovative, interessanti per i mercati nazionali e d’esteri  - aggiunge Coldiretti Puglia - assieme ad elevati costi colturali, in particolare per la mano d’opera, peraltro di difficile reperimento e una disponibilità irrigua spesso limitata, sono elementi di forte criticità per un settore che in Puglia vale 22 milioni di euro. 

La produzione di ciliegie subisce anche gli attacchi di insetti alieni, come la Drosophila Suzukii, il moscerino che attacca prevalentemente dei piccoli frutti specie con buccia sottile come la ciliegia, per cui va sostenuta e finanziata la ricerca con risorse orientate a sostenere metodi di lotta al parassita, come la lotta biologica attraverso l’introduzione in Puglia dell’Imenottero Ganaspis Brasiliensis, che potrebbe contrastare la diffusione della Suzukii in Puglia. Il moscerino causa danni gravi e irreversibili su diverse specie produttrici di frutta con buccia sottile come ciliegie, fragole e l'uva a buccia sottile nei vigneti, rileva Coldiretti Puglia, si sta diffondendo indisturbato in assenza di efficaci antagonisti naturali ed è già stato individuato in 12 regioni italiane e in 13 Paesi europei.

“La costituzione di un tavolo tecnico-scientifico nazionale di coordinamento del Ganaspsis brasiliensins – ha spiegato il ricercatore pugliese Vincenzo Verrastro del CIHEAM BARI - impone una strategia di sostegno alla ricerca perché va garantito il monitoraggio continuo e avviato il piano operativo che prevede la scelta dei siti di rilascio del parassitoide Ganaspsis brasiliensins, lo studio dell’ampiezza delle aree in cui avverranno i lanci, il numero di individui da rilasciare per singolo sito, modalità di rilascio e verifica dell’efficacia dei rilasci”.

E’ necessario ricostruire una vera e propria filiera che sia in grado di valorizzare il prodotto anche attraverso una caratterizzazione territoriale della produzione – insiste Coldiretti Puglia - con la creazione di un Marchio che valorizzi le caratteristiche organolettiche della ciliegia e le capacità di produzione da parte degli operatori del settore, un marchio come la I.G.P.  che possa essere riconosciuta dal consumatore, per rendere competitiva una coltura tradizionale e tipica della Puglia.

La produzione di ciliegie è destinata esclusivamente al consumo fresco e per questa ragione devono essere mantenute integre le pezzature - Insiste Coldiretti Puglia - particolarmente consistenti per la ciliegia Ferrovia, la compattezza ed il sapore, attività che richiedono un’accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabili, per cui la mano dell’uomo non può essere sostituita dalle macchine.

Le ciliegie sono uno dei frutti più amati e con meno calorie – aggiunge Coldiretti Puglia – e contengono vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Sono inoltre una fonte da non sottovalutare di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo. Presentano, inoltre, oligoelementi importanti, con particolare riferimento a rame, zinco, manganese e cobalto. Le ciliegie contengono melatonina naturale, una sostanza che favorisce il sonno – conclude Coldiretti Puglia - e sono una fonte di antiossidanti, che aiutano il nostro organismo a contrastare l'invecchiamento provocato dai radicali liberi.

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Nota  Presidente VII Commissione regionale. “In Consiglio regionale votiamo a cadenza regolare la destinazione di milioni di euro ai Consorzi di bonifica commissariati e poi i Consorzi inviano cartelle esattoriali agli agricoltori che non vedono lavori e benefici da anni. Le due cose insieme non sono più tollerabili. Il riferimento è alle numerose ingiunzioni di pagamento per gli anni 2017 e 2018 arrivate agli agricoltori.

"Sono annualità nel corso delle quali, per via della grave situazione debitoria dei Consorzi, gli agricoltori non hanno avuto alcun beneficio. E non l’hanno visto neanche negli anni successivi. Non solo: perché se da un lato si chiede questa ennesima tassazione che gli agricoltori non comprendono, dall’altro la Regione resta in silenzio mentre sono bloccati al Ministero da più di due anni i 300milioni di euro stanziati per il post xylella. Nel frattempo i costi delle materie prime, del gasolio per i mezzi agricoli e delle bollette per le serre e l’attività produttiva in generale sono alle stelle”.

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Si rende noto che è stata redatta la bozza del Piano di Emergenza Esterna (PEE) relativo al deposito GPL di Oria gestito dalla GAS ITALIA SRL, stabilimento industriale a rischio di incidente rilevante connesso all’uso di sostanze pericolose, ai sensi del D.Lgs. n. 105/2015.

Il Piano di Emergenza Esterna, come noto, contiene le misure per gestire un'eventuale emergenza esterna derivante da un evento incidentale relativo al su citato sito industriale e contenere al massimo le conseguenze di un potenziale evento calamitoso sulla popolazione, nonché coordinare le attività di soccorso.

           La bozza di pianificazione è il risultato dell’attività istruttoria del Gruppo di Lavoro incaricato dal Prefetto di Brindisi, coordinato dal Dirigente dell’Area V - Protezione Civile – della Prefettura ed è stata predisposta d’intesa con gli Enti ed i Comandi territoriali interessati, sentito il Comitato Tecnico Regionale ed ARPA Puglia.

            Tale bozza  contiene le seguenti informazioni:

  • la descrizione e le caratteristiche dell'area interessata dalla pianificazione;
  • la natura dei rischi;
  • le azioni previste per la mitigazione e la riduzione degli effetti e delle conseguenze di un incidente;
  • le autorità pubbliche coinvolte e l’attribuzione dei rispettivi compiti;
  • le azioni concernenti il sistema degli allarmi in emergenza e le relative misure di autoprotezione della popolazione da adottare.

          Secondo quanto previsto nel Decreto del  Ministero dell’Ambiente 29 settembre 2016, n. 200, si avvia, ora, la fase della consultazione della popolazione.  

A tal fine, la bozza di piano, redatta a cura del Gruppo di Lavoro incaricato dal Prefetto, comprensiva dei relativi allegati cartografici, predisposti dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, sarà  pubblicata sul  sito istituzionale  del Comune di Oria, all’albo pretorio comunale e sul sito istituzionale della Prefettura di Brindisi, all’interno della sezione “Protezione Civile”,  per  la durata di 30 giorni, a partire dal 16 maggio 2022. 

Durante tale periodo, la popolazione potrà presentare al Prefetto, in forma scritta, anche mediante strumenti di comunicazione elettronica e telematica, osservazioni, proposte o richieste in merito alla pianificazione, depositandole al protocollo della Prefettura o inviandole al seguente indirizzo pec:

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La relativa documentazione potrà essere visionata anche presso gli Uffici della Prefettura di Brindisi, sita in Piazza Santa Teresa, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 12:00, previo preavviso telefonico o inviando mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Espletata la fase della consultazione pubblica, il Piano sarà adottato con decreto del Prefetto di Brindisi.

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C’erano anche i ragazzi della 5B dell’Economico alla tappa di Brindisi del “NEET Working Tour” che attraversa 11 città Italiane da Nord a Sud.

Il 2022 è l’Anno Europeo dei Giovani e, dopo il periodo di pandemia che ha condizionato le loro vite, le loro prospettive, negato la socialità e la condivisione, il NEET Tour è stato un bellissimo modo di ritrovarsi.

Sono intervenute all’evento la Ministra per le politiche giovanili On. Fabiana Dadone e l’Eurodeputata Prof.ssa Chiara Gemma, componente della Commissione per la Cultura e l’istruzione del Parlamento Europeo, ribadendo sempre che i giovani devono investire su sé stessi e che le iniziative avviate con l’Anno Europeo proseguiranno dopo il 2022 e saranno i semi per offrire, nei prossimi anni, prospettive migliori alle giovani generazioni di oggi e di domani.

I nostri ragazzi, nel villaggio di stands allestito in Piazza Santa Teresa, hanno consultato il Portale Giovani2030, si sono informati sui progetti attivati per i giovani coordinati dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile; sui futuri HUB territoriali, fisici e virtuali (Progetto MYC) per favorire la transizione di giovani tra i 14 e i 35 anni tra scuola, formazione e imprese. In linea con il processo di trasformazione digitale ed ecologica promosso dal PNRR, gli Hub contribuiranno ad innovare l’orientamento scolastico e professionale e migliorare l’occupabilità dei giovani in raccordo con le nuove esigenze in ambito sociale, economico e ambientale; progetto di creazione di spazi civici di comunità, investire nella qualità della vita di questa fascia di giovani, in collaborazione con Sport e Salute coinvolgendo associazioni sportive e del Terzo settore e tanto altro.

Vedere oggi tanti ragazzi insieme, gioiosi che si informavano e si scambiavano idee, è stata una fotografia di PACE che sempre accomuna i popoli europei perché i nostri giovani sono i protagonisti delle scelte future.

Il Cobas aderisce allo sciopero generale dei sindacati di base del 20 maggio, per la pace e contro l'economia di guerra: iniziative a Brindisi. 

 Il Sindacato Cobas aderisce allo sciopero generale di 24 ore indetto dai sindacati di base venerdì 20 maggio prossimo. 

Venerdì 20 maggio in tutta Italia ci saranno iniziative e manifestazioni diffuse a carattere locale. 

Anche a Brindisi il Cobas sarà presente con due iniziative e dà appuntamento a tutte e tutti allo sciopero generale 20 maggio, dalle ore 9:00 alle ore 11:00 in Viale Commenda, nei pressi della biblioteca provinciale, e dalle ore 17:00 alle ore 20:00 in Piazza Vittoria 

Uno sciopero generale per la pace, per fermare la guerra e fermare il riarmo. 

Per dire NO alla decisione dei governi europei e in particolare quello italiano di intervenire nel conflitto tra Russia e Ucraina inviando armi all’Ucraina, per dire NO all’utilizzo logistico e operativo delle basi militari sul nostro territorio.  

Per dire NO all’economia di guerra, imposta dal Governo Draghi attraverso il carovita, privatizzazioni e licenziamenti, che non tassa ancora gli extra profitti delle società energetiche che stanno speculando sul conflitto russo-ucraino, che non riduce le spese militari, anzi le aumenta. 

Per una Europa di pace e di accoglienza per tutti i popoli e per il pieno sostegno ai profughi che scappano da tutte le guerre e dalle oppressioni. 

Per dire SI all’aumento delle pese per il sociale, per dire SI all’aumento dei salari e delle pensioni, per dire Si ad un reddito adeguato e garantito a tutti e per il diritto alla casa. 

Anche a Brindisi in questi giorni si sta assistendo ad un dibattito politico surreale e per certi versi patetico che sta cavalcando l’onda emotiva della c.d. “economia di guerra”, soprattutto per quanto riguarda gli approvvigionamenti energetici in funzione anti russa.  

In tanti, per la verità sempre i soliti noti, hanno l’idea di candidare Brindisi per la realizzazione di infrastrutture energetiche come rigassificatori, gasdotti e depositi di GNL con la scusa di dare il contributo all’Italia per gli approvvigionamenti energetici alternativi alle forniture russe. 

Più carbone, più gas da altri fornitori per aiutare, a loro dire, la nazione per assecondare le sanzioni imposte alla Russia che finora ha esportato verso il fabbisogno dell’Italia circa il 40% di gas e carbone del totale degli approvvigionamenti. 

E già, a Brindisi si discute direttamente e indirettamente di “economia di guerra” non perché c’è una ragione vera, valida e incontrovertibile ma per cercare di approfittare della situazione del conflitto russo-ucraino per accontentare i nostalgici delle vecchie logiche di modelli di sviluppo dei tempi della rivoluzione industriale.  

Forse a questi sfugge il fatto che l’Unione Europea vuole invece approfittare di questa situazione per accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili perché, rispetto alla sua già nota direzione verso le fonti rinnovabili per abbandonare definitivamente il fossile entro il 2050, preferisce a giusta ragione investire già da adesso le risorse nello sviluppo e incremento delle energie rinnovabili piuttosto che investirle in nuove infrastrutture energetiche fossili che in ogni caso devono andare a scomparire entro il 2050. 

Da quando Enel ha annunciato che la centrale di Cerano andrà a chiusura definitiva entro il 2025 nessuno si è posto il problema di dare continuità occupazionale ai lavoratori attraverso idee e progetti innovativi che mettano al centro lo sviluppo delle fonti rinnovabili con tutte le loro implicazioni positive ambientali e occupazionali. 

Come per dire che per questi signori la guerra tra Russia e Ucraina è caduta come la manna dal cielo e per dare ragione ai loro interessi vorrebbero, in cuor loro, che la guerra non finisse mai. 

Strumentalizzano tutto quello che si può strumentalizzare, tornano a prendere in ostaggio il territorio con il solito e collaudato ricatto occupazionale per distogliere l’attenzione dal nuovo approccio verso un nuovo modello di sviluppo energetico che con tanta fatica a Brindisi sta mettendo le prime basi solide e importanti nella direzione delle fonti rinnovabili. 

Si alla pace, contro la guerra e contro l’economia di guerra. 

 

Per il COBAS Brindisi – Roberto Aprile e Cosimo Quaranta