Redazione

Ieri mattina un altro tassello importante è stato inserito nel mosaico storico che riguarda la ricostruzione spaziale della via Appia antica, intercettata nel 2019 all’ingresso del parco archeologico di Muro tenente, in agro di Mesagne, luogo in cui era emersa una strada glareata. Ieri alcuni operai hanno realizzato un cavidotto per posare alcuni cavi elettrici nei pressi del parco. Uno scavo abbastanza lungo, profondo e importante, al di fuori dell’insediamento di Muro tenente, dove si pensava di poter intercettare una strada ben più importante di quella rinvenuta nel 2019 che potesse essere davvero la via consolare romana. Invece, non è emerso nulla.

Pertanto resta la conferma che la strada intercettata e successivamente riportata alla luce dal 2019 al 2021, che entra dentro all’insediamento messapico e poi prosegue verso Brindisi sia, senza ombra di dubbio, l’antico tracciato della via Appia e non un suo diverticolo, come asseriscono alcuni studiosi. Questo nuovo dato ha suffragato l’ipotesi degli archeologi che gestiscono il parco che il tracciato rinvenuto per la prima volta nel 2009 e successivamente intercettato e portato alla luce tra il 2019 e il 2021 sia quello della via consolare romana realizzata in età tardo repubblicana. Infatti, le ricerche archeologiche e gli interventi di archeologia preventiva condotti presso l'insediamento messapico di Muro tenente hanno consentito di documentare, per il periodo compreso tra la tarda età repubblicana e la prima età imperiale, un insediamento riconducibile ad un “vicus” orbitante attorno ad una struttura di tipo residenziale e produttivo, quali ad esempio una fattoria o una villa, e a un luogo di culto, ad esempio un tempio di tipo italico.

Queste strutture erano sorte lungo una strada, il cui percorso e le cui caratteristiche costruttive appaiono coerenti con quelle di una via consolare di età tardorepubblicana, della seconda metà del II secolo a.C., e, dunque, compatibili con la via Appia antica rappresentata nella “Tabula Peutingeriana”. Pertanto, in attesa dei risultati delle ricerche condotte nell'ambito del progetto “Appia Regina Viarum”, da parte del ministero della Cultura, appare evidente che il futuro della ricerca archeologica in questo luogo debba ripartire dalle conoscenze acquisite fino a questo punto. Pertanto non resta che continuare a intercettare e riportare alla luce l’antica via consolare romana presente all’interno dell’insediamento.

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Ha preso il via a Mesagne il “Maggio della legalità” durante il quale l’Amministrazione comunale, gli istituti scolastici e diverse associazioni hanno organizzato una serie di iniziative dal titolo “Germogli di legalità”. Durante il mese, e precisamente il 19 maggio, in occasione della morte violenta di Melissa Bassi, vi saranno una serie di iniziative pubbliche che si concluderanno in serata con la tradizionale fiaccolata presso la tomba della ragazza. Il 23 maggio si celebra “La Giornata nazionale della legalità” data in cui nel 1992 si verificò la strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Anche per questa occasione l’Amministrazione comunale ha organizzato degli eventi per continuare a educare alla legalità, principio fondante dell’intera struttura sociale della comunità locale.

Queste iniziative, attraverso idonee attività, come ad esempio la formazione e i progetti, tendono a far progredire culturalmente ed eticamente i futuri cittadini per favorire l’assunzione di responsabilità di ciascuno rispetto alla tutela dei beni di tutti. “L’Amministrazione comunale sta riservando una particolare attenzione a un calendario di appuntamenti tutti importanti perché dedicati al tema unico e fondamentale della legalità, un valore da promuovere in ogni contesto e in ogni momento della vita personale e comunitaria”, ha spiegato il sindaco Antonio Matarrelli. Per l’assessore ai Percorsi di legalità, Anna Maria Scalera “si tratta di un programma costruito dal basso. Scuole, cooperative sociali, associazioni culturali e sportive hanno promosso eventi. Attraverso la cultura, il rispetto per l'ambiente, l’arte, la musica e lo sport promuoviamo la legalità.

In queste iniziative sono coinvolti, soprattutto, i nostri ragazzi, i " germogli di legalità " appunto. Intanto, l’8 maggio, presso lo stadio “Alberto Guarini” di Mesagne, si terrà la prima partita del Cuore organizzata dalla Virtus Calcio Mesagne in collaborazione con Coloriamo il mondo. La manifestazione sportiva vedrà la partecipazione della polizia di stato, dei carabinieri, dell’Amministrazione comunale e dei vigili urbani che scenderanno in campo, insieme ad una selezione della Virtus Mesagne, con grande entusiasmo per aderire ad uno straordinario progetto di solidarietà. L’iniziativa, intitolata “Un cuore per l’autismo” e patrocinata dal Comune di Mesagne, si pone come obiettivo una raccolta fondi a favore di progetti e laboratori destinati a bambini, adolescenti e giovani adulti con disturbo dello spettro autistico. “Legalità è inclusione e solidarietà. “Legalità è rispetto per la dignità umana ", ha chiosato l’assessore Scalera che ha ricordato che il 22 maggio si terrà “Una corsa per la legalità” per commemorare le vittime della strage di Capaci.

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L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha avviato la gara da 1,85 milioni di euro per il recupero dell’ex scuola nel quartiere San Lorenzo.

L’edificio, che risale alla metà degli anni ’80 e si trova nell'area compresa tra Viale Abbadessa, via Parri e via Di Castri, da decenni è in completo abbandono, in balia dei vandali che negli anni hanno depredato la struttura e devastato gli interni. Nel pieno spirito della “Rigenerazione Urbana Sostenibile” l’Amministrazione Comunale ha previsto una completa rifunzionalizzazione dell’immobile che lo porrà al centro del rinnovato quartiere San Lorenzo.

La Rigenerazione Urbana è una opportunità per ridisegnare anche la socialità del quartiere. La ex scuola – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – da luogo dimenticato della Città si trasformerà in un centro di inclusione, dove tutti potranno sentirsi a casa. Perché qui abbiamo previsto di attrezzare spazi da dedicare ad alloggi, ai servizi per il quartiere e ai momenti di convivialità.

Uno spazio polifunzionale capace di rispondere all’emergenza abitativa e alla necessità di incrementare le occasioni di socialità. I quasi mille metri quadrati della struttura ospiteranno un condominio sociale con 10 alloggi da destinare a cohousing e spazi per il co-working con postazioni di lavoro a disposizione dei professionisti, un market solidale, laboratori per l’inclusione sociale e lavorativa, giardino, zone relax e area giochi.

L’ex scuola diventerà uno spazio attrezzato per viverci, lavorare e socializzare. Il principio della rigenerazione – prosegue l’Assessore Nicola Lonoce – non si ferma agli aspetti urbanistici, ma tocca la quotidianità delle persone, mette in connessione e valorizza le potenzialità delle risorse strutturali e umane. Per questo non abbiamo esitato a voler dare una impronta di multifunzionalità a questo luogo, dove saranno determinanti le relazioni.

Il cohousing, sperimentato inizialmente nel nord Europa, punta alla dimensione sociale dell’abitare. Gli occupanti degli alloggi – individuati tra le persone con difficoltà economiche e sociali – oltre alle aree loro assegnate dovranno condividere spazi comuni come, ad esempio, la cucina e la zona relax. Questa dimensione comunitaria può favorire la formazione di legami e stili di vita più sostenibili per affrontare la quotidianità, dalla spesa alla cura delle necessità dei più fragili.

L’idea – conclude l’Assessore Nicola Lonoce – è invertire il fenomeno dell’esclusione sociale. Da questo immobile recuperato dovranno nascere occasioni di incontro e di scambio con il quartiere. È nostra intenzione rigenerare uno spazio per metterlo al servizio dei più fragili e dell’inclusione sociale.

Sull’immobile saranno attuati interventi finalizzati al recupero del fabbricato, al consolidamento antisismico e all’efficientamento energetico con l’installazione di pannelli solari e la creazione di un cappotto termico.

Sono state avviate ieri le residenze del progetto Appia 2030: si svolgeranno fino alla prossima domenica 8 maggio e vedranno coinvolti 30 giovani esperti, impegnati a formare un gruppo multidisciplinare su temi che spaziano dall'urbanistica alla promozione dei territori. Il programma di lavoro include dei sopralluoghi lungo la via Appia, da Francavilla Fontana a Brindisi, presso punti di interesse che saranno annotati su mappa e segnalati come luoghi da includere nel 'sistema' delle aree dell'Appia Antica da visitare. Gli spostamenti in calendario saranno effettuati in bicicletta e a piedi.

Oggi, venerdì 6 maggio, l’intera giornata sarà dedicata al sopralluogo che interesserà il tratto da Francavilla a Muro Tenente. Nel corso della mattinata di domani, sabato 7 maggio, il percorso riguarderà ancora Mesagne, nel tratto fino a Brindisi. Saranno il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, e Mimmo Stella, consulente comunale per la valorizzazione, promozione e tutela delle aree archeologiche ad accogliere il team di lavoro. ‘Siamo soddisfatti del lavoro che si sta producendo. E che si rivela, un passo dopo l’altro, coerente con l’ambiziosa strategia di condivisione, comunicazione e valorizzazione che insieme ai comuni di Brindisi, Francavilla Fontana, Latiano e Oria stiamo realizzando al fine di rafforzare il progetto di candidatura della Via Appia a Sito Unesco’, hanno dichiarato il sindaco Matarrelli e il consulente Stella.

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È giunto il momento che Sua Eccellenza il prefetto di Brindisi intervenga perentoriamente per tutelare la parte produttiva, i precari, i disoccupati e gli indigenti della città. La comunità, come testimoniano gli appelli pubblici di larghe fette della cittadinanza (imprenditori di ogni campo, associazioni) che vanno moltiplicandosi di giorno in giorno, vuole cogliere le occasioni di sviluppo che questa fase storica sta offrendo e non accettano più che una singola persona, seppure eletta per guidare la città, decida per tutti propinando quotidianamente affermazioni che paiono votate al terrorismo psicologico. Tra l’altro ci risulta che parte della maggioranza del governo cittadino non condivida più l’approccio del sindaco e dai suoi sostenitori.
Eccellenza, nel suo discorso illuminato tenuto nel corso della celebrazione del 77° anniversario dalla Liberazione dell’Italia ha affermato che “Resistenza”, oggi, significa lottare per una società equa, giusta e solidale e pretendere trasparenza e legalità. Ebbene, per perseguire questi obiettivi è necessario che una comunità disponga di un tessuto socio-economico importante. Solo attraverso il lavoro una società potrà tendere alla equità e potranno essere ridimensionate le sacche di disagio dove spesso si annida la criminalità. 
Come ConfimpreseItalia siamo estremamente preoccupati per le occasioni occupazionali che il territorio rischia di perdere a causa della situazione sopra descritta. Lo stato di necessità non si combatte con le belle parole: per liberare una comunità dal gioco del bisogno che annebbia la mente dei cittadini, è necessario occupare degnamente quella fetta di popolazione che si trova ai margini. Il lavoro nobilita l’uomo, ne nutre l’anima, e noi vogliamo vivere in un territorio che sappia nobilitare i suoi cittadini, offrendo loro occasioni per invertire un trend pericoloso, che vede nella decarbonizzazione il punto d’innesco.
Brindisi è un polo industriale che può recitare un ruolo di primo piano in questa fase di transizione energetica. Il porto ha assoluta necessità di una grande politica di reindustrializzazione per poter tornare ai fasti di un tempo e distribuire ricchezza. Per questo chiediamo a Sua Eccellenza il prefetto di Brindisi di proseguire nel suo straordinario lavoro di mediazione affinché tutti comprendano che non possono essere respinti investimenti in linea con il ‘Green New Deal’ disegnato dalla Comunità Europea. Anche perché, continuando sul solco dei no, va a finire che si torni indietro e si sia costretti ad aumentare la quantità di carbone bruciato.
Eccellenza, come ConfimpreItalia la esortiamo a riaggiornare il tavolo di crisi con enti, associazioni datoriali e sindacati e le comunichiamo che saremmo lieti di poterne prendere parte, così da apportare il nostro umile contributo.
Paolo Taurino
Coordinatore Puglia
Presidente Brindisi
Confimpreseitalia

Percorsi formativi e storico-documentali: le autentiche meraviglie delle terre di Puglia vocate alla viticoltura e all’olivicoltura, diventano contenitori privilegiati per celebrare la Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio.

Sabato 7 maggio, nell’intento di dare seguito al protocollo d’intesa fra il Ministero della Cultura, il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il Ministero dell’Istruzione e l’Associazione Italiana Sommelier (AIS), la Direzione Regionale Musei Puglia aderisce all’iniziativa, mantenendo fede all’impegno di sensibilizzare la diffusione dei saperi dell’economia e delle tradizioni connesse alla produzione enologica e olearia.

L’evento nazionale, legato da uno speciale cordone identitario alla Regione Puglia, terra sitibonda ove il sole si fa vino (Dante Alighieri), si fa occasione per proporre al pubblico un percorso di visita arricchito da storia e simbologia delle due “divine bevande”.

In particolare, Il Museo Nazionale archeologico di Altamura propone ai visitatori un percorso dedicato alla scoperta delle più svariate tipologie di vasi da simposio destinati al consumo e al trasporto dei due preziosi prodotti più diffusi dalla Preistoria alla Romanità. La visita a cura del personale del Museo, riservata a un massimo di 30 persone, avrà inizio alle ore 10.00.

Il percorso prevede due sezioni dedicate l'una alle diverse forme di vasi destinati al consumo del vino, l'altra alla rappresentazione di Dioniso quale dio dell'ebbrezza, armato di tirso e vestito con pelle ferina, sovente accompagnato da un variopinto e movimentato corteo di satiri e menadi.

Per info: tel. 080/3146409; email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il Museo Archeologico Nazionale “G. Andreassi” propone ai visitatori un itinerario tematico alla scoperta delle forme vascolari più utilizzate per il trasporto e il consumo di vino e olio e maggiormente attestate nell’antica città di Egnazia, importante snodo commerciale tra oriente e occidente.

La visita a cura del personale del Museo, riservata a un massimo di 30 persone, avrà inizio alle ore 17.30.

Per info: tel. 080/4829056; email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.​.

l MiC insieme a 74 comuni, 15 parchi, 12 città, 4 regioni, 25 università per promuovere la Regina Viarum. Il Ministero della Cultura ha avviato l’iter di candidatura della Via Appia Antica, nel percorso integrale da Roma a Brindisi e comprensivo della variante traianea, per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Le ben conservate testimonianze infrastrutturali, archeologiche architettoniche, funerarie e civili della via Appia, distribuite lungo l’intero tracciato, rappresentano un patrimonio culturale di eccezionale importanza.

“La via Appia è un itinerario da valorizzare e da porre al centro del turismo lento per rafforzare l’offerta di nuovi attrattori come i cammini e i percorsi sostenibili, fondamentali per lo sviluppo in chiave culturale delle aree interne, ma anche per la tutela del nostro patrimonio. La Regina Viarum unisce territori ricchi di uno straordinario patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico e ha le caratteristiche per divenire uno dei più grandi cammini europei”.

Così il ministro della cultura, Dario Franceschini, commenta questa candidatura, la prima promossa direttamente dal ministero e che vede il coinvolgimento di numerosi uffici centrali e periferici del MiC.

Come noto, l’antico asse viario, il primo concepito come “via publica”, fu il prototipo dell’interno sistema viario romano che, con i suoi 120.000 km di lunghezza, costituisce ancora il nerbo dell’articolata viabilità del bacino del Mediterraneo.

74 comuni, 15 parchi, 12 città, 4 regioni, 25 università uniti per tutelare, valorizzare e promuovere il sito “Via Appia. Regina Viarum”, che era già presente nella Lista propositiva italiana. L’obiettivo è ora quello di proporne l’iscrizione come “sito seriale”, tipologia prevista dall’Unesco nelle Linee guida operative della Convenzione per la protezione del Patrimonio culturale e naturale del 1972.

A tal fine, a seguito di appositi sopralluoghi sul campo, con il supporto di tutti gli Uffici del Ministero competenti per i diversi territori, sono stati individuati e perimetrati i tratti dell’antica strada, con le varianti e le diramazioni, che saranno presentati quali componenti del sito che si vuole iscrivere in quanto ritenuti maggiormente rappresentativi dell’Eccezionale Valore Universale del bene e rispondenti ai requisiti definiti dall’Unesco.

Il Ministero della Cultura sta inoltre investendo importanti cifre nel restauro e nella valorizzazione di alcune evidenze archeologiche situate lungo il percorso della Via Appia.

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Sport e autismo: a Mesagne la partita del cuore. Appuntamento domenica 8 maggio, stadio ‘Alberto Guarini’ ore 8.30.

Non è la prima volta, e di sicuro non sarà l’ultima, che un’iniziativa sportiva si prefigga il chiaro obiettivo di veicolare un messaggio di solidarietà.

Presso l’Aula consiliare del Comune di Mesagne, si è svolta in mattinata la conferenza stampa convocata per dettagliare l’organizzazione della 'partita del cuore' promossa dall’ASD Virtus Calcio Mesagne, in collaborazione con l’APS Coloriamo il mondo. L’iniziativa, che gode del patrocinio della Città di Mesagne, vedrà la partecipazione degli agenti di pubblica sicurezza della Polizia di stato e dei Carabinieri, del Comando di Polizia Municipale e degli amministratori locali. L’appuntamento è per domenica prossima, 8 maggio, presso lo Stadio comunale ‘Alberto Guarini’ a partire dalle ore 8.45. Al torneo si potrà assistere donando un’offerta volontaria che assicurerà la finalità annunciata a più voci dagli organizzatori. La manifestazione, denominata ‘un cuore per l’autismo’, ha uno scopo preciso quanto nobile: raccogliere fondi che serviranno a realizzare progetti e attività laboratoriali destinati a bambini, adolescenti e giovani adulti con disturbo dello spettro autistico.

Hanno partecipato all'incontro: il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli; l’assessore comunale alle Politiche Sociali, Anna Maria Scalera; il consulente alle Politiche della Disabilità e all’Inclusione Sociale, Antonio Calabrese; il presidente della Consulta cittadina Ambiente e Attività socio-sanitarie e assistenziali, Ugò Calò; la presidente dell’APS ‘Coloriamo il mondo’, Monica Contessa; il presidente dell’ASD Virtus Calcio, Massimo Guarini. Univoco il senso degli interventi: la gara rappresenta un’ulteriore occasione di crescita per sensibilizzare la Comunità sul tema dell’inclusione.

Sostengono l’evento ‘L.E.SVI.L. – Laboratorio di Economia dello Sviluppo Locale’ e “CEA Construction”, sponsor ufficiali dell’iniziativa; ‘Irene Atelier – Abiti da Sposa’, ‘Mimma Parrucchieri’ e la cartolibreria ‘A Chiare Lettere’. L’associazione ‘Croce Amica’, nel corso della manifestazione, assicurerà la presenza di una postazione di pronto intervento.

A Pezze di Greco la Marcia della Pace diocesana dell’Azione Cattolica dei Ragazzi. Nel pomeriggio di Sabato 7 maggio attesi circa 500 partecipanti da tutto il territorio diocesano.

A margine della festa, una famiglia russa ed una ucraina pianteranno un bonsai di ulivo in piazza.

Quest’anno sarà la Zona Pastorale di Fasano Sud ad ospitare la tradizionale “Marcia della Pace” che da oltre 30 anni caratterizza il cammino associativo dell’Azione Cattolica dei Ragazzi (ACR) della Diocesi di Conversano-Monopoli.

L’appuntamento, aperto a tutti, è fissato a Pezze di Greco (BR) per il pomeriggio  di Sabato 7 maggio 2022.  La manifestazione è inoltre patrocinata dal Comune di Fasano ed inserita nel programma delle iniziative rivolte ai ragazzi “O-Maggio all’infanzia” promosso dall’Assessorato alla Cultura, alle Politiche sociali e dell'Infanzia.

Il raduno iniziale è previsto alle ore 15.30 in Piazza XX Settembre con un momento di preghiera presieduto dall’assistente diocesano don Antonio Giardinelli. Dopo la preghiera, bambini e ragazzi, giovani e adulti, inizieranno il corteo di festa per le strade di Pezze di Greco per invocare la pace. La marcia farà ritorno in piazza XX Settembre e si concluderà con la piantumazione di un bonsai di ulivo da parte di una famiglia russa e una ucraina residenti nel territorio. Si concluderà insieme la giornata con un piccolo momento di festa.

 

I preparativi della Marcia della Pace

In preparazione alla Marcia della pace, i ragazzi, i giovani e gli adulti hanno riflettuto in questi giorni sul tema della pace aiutati dall’iniziativa nazionale che ha come titolo: “Ricuciamo la Pace”.

Essere costruttori di pace è senz’altro una questione di stile. In un tempo ancora pieno di incognite, scandito da molte sollecitazioni spesso contrastanti tra loro che alimentano speranze ma anche paure e al tempo stesso generano egoismi, dobbiamo far prevalere lo stile alle mode passeggere. “Abitare, avere abiti, indossare abiti” sono espressioni legate da una stessa radice semantica che riporta a un atteggiamento, a un’abitudine: indossare abiti di pace, saper ricucire rapporti e relazioni, con cura e pazienza, ancor più oggi nel tempo che stiamo vivendo profondamente segnato dalla pandemia, è parte di un processo da abitare costruito nella nostra storia che è al tempo stesso eredità e vocazione.

L’iniziativa di pace di quest’anno, “Ricuciamo la pace”, vuole aiutare ciascuno di noi a guardare alla realtà che ci circonda e a quella mondiale con l’occhio di chi si fa attento ai bisogni – soprattutto il bisogno di pace – e, nel contempo, riesce a scorgere il bene, il bello laddove esso si manifesta.

Il progetto di solidarietà, legato all’iniziativa del 2022, ci porta in Egitto nella città del Cairo, per sostenere l’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, nella costruzione dell’Oasi della Pietà, una casa di accoglienza per bambini e ragazzi.

Per quanto riguarda il segno concreto di quest’anno, ogni Parrocchia della Diocesi ha provveduto ad acquistare uno o più libri per sostenere il progetto della libreria della Fondazione “De Bellis” di Castellana Grotte.

“Anche i diabetici brindisini sono pazienti di categoria B rispetto agli altri pugliesi. Ancora una volta abbiamo la conferma che per il presidente della Giunta  la nostra provincia è la Cenerentola della Sanità regionale.” Lo dice il vice presidente- brindisino- della  II Commissione consiliare che continua:

“Più di un anno fa, il direttore del Distretto Socio Sanitario n. 1 aveva chiesto al Direttore Generale e al Direttore Sanitario della Asl di Brindisi di attivare le necessarie procedure per il riconoscimento dell’ambulatorio di Diabetologia del Distretto Socio sanitario n. 1 di Brindisi – sede via Dalmazia quale Centro prescrittore di I° livello.

“Attualmente i centri di I° livello per adulti autorizzati in Puglia sono 12 ripartiti per ASL: 4 a Lecce, 3 a nel capoluogo ionico, 2 a Bari e a Foggia, e 1 nella BAT, ZERO Brindisi che risulterebbe essere l’unica sprovvista, con la presenza di un unico un centro prescrittore di II° livello all’ospedale Perrino di Brindisi.

“Una mancanza davvero intollerabile aggravata dallo stato emergenziale dovuto alla diffusione del Covid; non solo: viene evidenziato, da alcuni operatori sanitari, come alcuni piani terapeutici redatti da centri pediatrici per bambini diabetici sarebbero stati in realtà destinati a giovani pazienti adulti, proprio per le tante criticità nella gestione della malattia diabetica durante la fase di transizione dall’età pediatrica a quella adulta".

“Per questo motivo ho presentato un’interrogazione al presidente della Giunta e all’assessore alla Sanità per sapere se e come intendono procedere all’espletamento dell’iter necessario per accogliere la richiesta dell’ASL di Brindisi per istituire il Centro prescrittore di I° livello per le tecnologie complesse per il diabete e se siano a conoscenza dei dati dei livelli assistenziali forniti nei Centri prescrittori di I° livello con particolare attenzione agli elementi sanitari riportati per i pazienti diabetici durante la fase di transizione dall’età pediatrica a quella adulta.”