Mesagne. Altre conferme a supporto dell'Appia antica

Maggio 06, 2022 798

Ieri mattina un altro tassello importante è stato inserito nel mosaico storico che riguarda la ricostruzione spaziale della via Appia antica, intercettata nel 2019 all’ingresso del parco archeologico di Muro tenente, in agro di Mesagne, luogo in cui era emersa una strada glareata. Ieri alcuni operai hanno realizzato un cavidotto per posare alcuni cavi elettrici nei pressi del parco. Uno scavo abbastanza lungo, profondo e importante, al di fuori dell’insediamento di Muro tenente, dove si pensava di poter intercettare una strada ben più importante di quella rinvenuta nel 2019 che potesse essere davvero la via consolare romana. Invece, non è emerso nulla.

Pertanto resta la conferma che la strada intercettata e successivamente riportata alla luce dal 2019 al 2021, che entra dentro all’insediamento messapico e poi prosegue verso Brindisi sia, senza ombra di dubbio, l’antico tracciato della via Appia e non un suo diverticolo, come asseriscono alcuni studiosi. Questo nuovo dato ha suffragato l’ipotesi degli archeologi che gestiscono il parco che il tracciato rinvenuto per la prima volta nel 2009 e successivamente intercettato e portato alla luce tra il 2019 e il 2021 sia quello della via consolare romana realizzata in età tardo repubblicana. Infatti, le ricerche archeologiche e gli interventi di archeologia preventiva condotti presso l'insediamento messapico di Muro tenente hanno consentito di documentare, per il periodo compreso tra la tarda età repubblicana e la prima età imperiale, un insediamento riconducibile ad un “vicus” orbitante attorno ad una struttura di tipo residenziale e produttivo, quali ad esempio una fattoria o una villa, e a un luogo di culto, ad esempio un tempio di tipo italico.

Queste strutture erano sorte lungo una strada, il cui percorso e le cui caratteristiche costruttive appaiono coerenti con quelle di una via consolare di età tardorepubblicana, della seconda metà del II secolo a.C., e, dunque, compatibili con la via Appia antica rappresentata nella “Tabula Peutingeriana”. Pertanto, in attesa dei risultati delle ricerche condotte nell'ambito del progetto “Appia Regina Viarum”, da parte del ministero della Cultura, appare evidente che il futuro della ricerca archeologica in questo luogo debba ripartire dalle conoscenze acquisite fino a questo punto. Pertanto non resta che continuare a intercettare e riportare alla luce l’antica via consolare romana presente all’interno dell’insediamento.

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