Redazione

«Metteremo in campo bandi plurifondo per una azione di soccorso urgente al sistema delle imprese». Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Politiche agricole della Puglia, Donato Pentassuglia, durante il primo “Work Panel sui distretti del cibo pugliesi” organizzato da Promem spa, che ha visto riunite oltre cinquanta aziende del settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e sei presidenti di distretto.

«Il Pnrr – ha spiegato – vede la Puglia candidata per rifunzionalizzare le reti e le dighe, e in generale tutta la attività legata all’acqua a servizio dell’agricoltura, ma a oggi, dopo quattordici mesi, non abbiamo avuto la minima risposta sulla programmazione che abbiamo presentato. C’è peraltro l’ipotesi che il nuovo Psr, il Programma di sviluppo rurale, slitti al 2024: una ragione di più per intervenire con misure-ponte».

«Manca capitale umano in agricoltura – ha proseguito l’assessore – ma non sono solo le mansioni di manovalanza a restare scoperte: abbiamo bisogno di reperire capitale umano specializzato per cui dobbiamo capire come avvicinare i giovani al mondo del lavoro. L’alternanza scuola-lavoro si è rivelata un grande bluff che ha prodotto il nulla, non è riuscita a introdurre nel sistema economico e produttivo ragazzi in grado di appassionarsi a quel sistema». «È necessario fare grandi passi in avanti – ha aggiunto – anche sul fronte della internazionalizzazione: la novità che ho introdotto tra i bandi plurifondo che stiamo per pubblicare è una idea della sottomisura 3.2 puntata sull’incoming più che sulle fiere, per stimolare i buyer a venire in Puglia, a entrare nelle aziende per vedere come si lavora e la qualità dei nostri prodotti, ma anche il nostro paesaggio, in modo che le aziende estere possano innamorarsi della nostra regione fino magari a investire con noi».

«Continuiamo a parlare di sostenibilità ambientale – ha concluso Pentassuglia – ma è un concetto che  deve coniugarsi con la sostenibilità economica perché se manca questa una azienda muore: non riesce a assumere, non paga gli stipendi, non fa investimenti, non riesce tenere testa agli impegni e a vincere la pressione degli usurai e della delinquenza che soffoca la nostra economia».

In occasione del Maggio della Legalità 2022 "Germogli di Legalità", organizzato dal Comune di Mesagne, ASD Mens Sana Mesagne, domenica 29 maggio dalle ore 9:00 alle ore 12:00, promuove un incontro presso
il locale palazzetto dello sport sul tema “Il basket delle regole”. Sarà un momento di aggregazione tra i bambini con giochi, staffette e mini partite all’insegna del rispetto delle regole per una sana crescita, non solo dal punto di vista ludico. Interverrà l’arbitro di serie A Caforio Angelo che metterà in evidenza l’importanza del rispetto delle regole nella pratica sportiva così come nella vita quotidiana. Inoltre sarà presente all’evento Daniele  Magrì, ex mensanino e attualmente atleta della Dinamo Sassari in serie A Baaket in carrozzina. A tutti i partecipanti, al termine della manifestazione, sarà consegnata una medaglia a ricordo dell’evento alla presenza delle autorità cittadine.

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E’ tutto pronto, a Carlantino, per il ritorno in grande stile della “Festa della Madonna della ricotta”. Domenica 29 maggio, dopo tre anni di stop, il paese che affaccia sulla diga di Occhito potrà celebrare una delle sue tradizioni più antiche, indissolubilmente legate ai vecchi riti della transumanza.

A Carlantino, per far pascolare e rifocillare le proprie greggi gratuitamente, senza pagare nulla ai proprietari terrieri, giungevano pastori dall’Abruzzo, dal Molise e dalle regioni del Centro Italia. Portavano le loro pecore su Monte San Giovanni. Ai piedi dell’altura, sorge la Chiesa dedicata alla Santissima Annunziata. I pastori, come segno di ringraziamento, prima di lasciare la generosa e ospitale terra di Puglia, rendevano omaggio alla Madonna lasciando in offerta latte, formaggi, ricotta. Consuetudine e ricorrenza che, ogni anno, Carlantino ricorda celebrando colei che nell’immaginario popolare da Santissima Annunziata si è trasformata in “Madonna della ricotta”. “E’ una festa molto importante per i cittadini – ha dichiarato Graziano Coscia, sindaco di Carlantino – perché rappresenta la nostra civiltà contadina, le nostre radici più profonde. La festa racconta usi, costumi e consuetudini della nostra terra, ricca di storia, di sapori e di fede autentica”.

Carlantino renderà ancora una volta omaggio alla Vergine che vegliava sul cammino di uomini e animali permettendo agli uni e agli altri di compiere il proprio tragitto di transumanti alla ricerca di buoni pascoli.

I solenni festeggiamenti in onore della Beata Vergine della Santissima Annunziata inizieranno alle ore 8,30 quando il parroco di Carlantino, don Ivan Clemente, darà il via alla rievocazione storica della produzione della ricotta. In numerosi stand, pastori e contadini lavoreranno il latte per trasformarlo in formaggio, mozzarella e ricotta. Ai visitatori e ai cittadini, saranno mostrate una per una tutte le fasi di trasformazione del latte. A fare da sfondo la musica della banda “Città di Airola”, il famoso complesso musicale beneventano. Alle ore 11 sarà celebrata la Santa Messa in onore della Madonna, seguita dal Regina Coeli e dalla supplica alla Vergine Santa.

In serata, alle ore 19, la solenne Processione per le vie del paese accompagnata dalle autorità politiche e religiose. A seguire, la cover band di Claudio Baglioni che si esibirà nello spettacolo “Strada facendo”. Seguirà uno spettacolo pirotecnico.

La “Festa della Madonna della Ricotta” avrà il suo prologo venerdì 27 maggio quando, alle ore 18, nel parco giochi dell’asilo comunale, i bambini saranno travolti dal magico mondo dei burattini con lo spettacolo “Le avventure di Peter Pan”.

 Si svolgerà sabato 28 maggio, dalle ore 14.00, presso il palazzetto del Liceo Scientifico di Mesagne, il 1^ Torneo di Ginnastica Ritmica “Città di Mesagne” e il Trofeo Festa della Ritmica.

L’evento promosso dal Comitato Territoriale di Brindisi del Centro Sportivo Italiano, ha il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Mesagne, del Comitato Regionale del CSI Puglia e rientra nelle attività del progetto “Insieme per lo Sport” finanziato dalla Regione Puglia Assessorato allo Sport.

Saranno​ circa 200 le​ginnaste, provenienti dalla provincia di Brindisi e Lecce,​ che scenderanno in pedana​ in forma singola, a coppia e per squadra e che si esibiranno davanti al tavolo dei giudici guidato da Silvia Lapomarda. Diverse le specialità che saranno portate in campo dalle ginnaste.

 

 

Il Consiglio comunale di Fasano ha stanziato 30mila euro per attrezzare la nuova area che diventerà un giardino didattico all’aperto unico nel territorio. Più di 30mila euro di nuovi arredi e attrezzature per completare il cortile della scuola dell'Infanzia «Pietro Nenni». La somma, finanziata mediante l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione vincolato sarà utilizzata per attrezzare il nuovo giardino in corso di realizzazione nel plesso.

Il giardino sarà il primo esempio in città di didattica all’aria aperta, una moderna aula all'aperto con percorsi sensoriali, tattili, sonori e cromatici. Il progetto, del costo complessivo di 176mila euro,  è finanziato dal Fondo Sviluppo e Coesione – D.P.C.M. 17 luglio 2020 di assegnazione ai comuni dei contributi per investimenti in infrastrutture sociali – contributo annualità 2021 e 2022.

«A questa somma si rende necessario aggiungere il costo degli arredi e delle attrezzature – dice il sindaco Francesco Zaccaria – per poter restituire ai piccoli uno spazio riqualificato che sarà un unicum nel nostro territorio».

Ispirato ai principi del fare scuola in spazi aperti, il progetto prevede la realizzazione di una vera e propria scuola «esterna».

Ci saranno aule all'aperto, spazi per laboratori di terra «cruda», orti didattici, luoghi che diventeranno percorsi sensoriali, tattili, cromatici per lavorare sui cinque sensi e sui principi cardine della didattica per bambini fino a sei anni: i campi di esperienza.

Ci sarà anche una piccola palestra all'aperto con pavimento in gomma anti-trauma per consentire di coinvolgere i bambini, in modo ludico-creativo, in esperienze fisiche diversificate per consolidare le capacità motorie di base con i benefici dell'esposizione al sole e all'aria aperta.

E ancora: ci saranno un frutteto didattico e un percorso psico-motorio e ludico.

Insomma da luogo di abbandono e degrado, il cortile della scuola diventerà spazio didattico moderno e all'avanguardia.

Chi non conosce la fiaba di Cenerentola? La povera fanciulla vessata da una cattiva matrigna e due perfide sorellastre?  I giorni 26 e 27 maggio al Teatro Comunale di Mesagne sarà portato in scena dagli alunni del Liceo Coreutico “Epifanio Ferdinando" il balletto Cenerentola. In questi due giorni si terranno quattro spettacoli: la mattina alle ore 10 e 30 il sipario si aprirà alle scuole mentre la sera alle ore 20 e 30 le porte del Teatro saranno aperte a chiunque vorrà scoprire l’arte della danza e il risultato di un grande impegno profuso da parte degli allievi e dei docenti del Liceo.

Le coreografie sono a cura delle Professoresse Cirillo, Semeraro e Valentino con la partecipazione della Maestra Maria Chiara Di Giulio per i quadri dell’Estate e dell’Autunno.

Le musiche, la scenografia e le luci sono a cura dei professori Zoppi, Greco e Esposito.

Ricordiamo i protagonisti di questa fiaba danzata: Sarah Albano nel ruolo di Cenerentola; Alessandro Colonna nel ruolo del Principe; Arianna Sicuso sarà la Fata; Francesca Alò e Annachiara Vecchio interpreteranno le sorellastre; Desireè Montesardo sarà la perfida matrigna e Samuele Aprile l’amico del Principe. Fate, spiriti, damigelle, maggiordomi, fanciulle danzanti vi porteranno nel mondo magico di Cenerentola.

Venerdì 27 maggio dalle 9.00 la Villa Comunale accoglierà i piccoli protagonisti delle attività di inclusione promosse dall’Amministrazione Comunale tramite la Consulta per i diritti delle persone con disabilità.

Una mattina di festa che vedrà l’attivo coinvolgimento di Fortitudo Basket, Atletica Imperiali, Icos Sporting Club, Centro Ippico Argentone e Croce Rossa Italiana che in questi mesi hanno lavorato attivamente con 110 tra bambine, bambini, ragazze e ragazzi con disabilità e bisogni educativi speciali.

“Abbiamo deciso con il Presidente della Consulta Massimiliano Itta – spiega l’Assessora ai Servizi Sociali Maria Passaro – di raccontare con un evento rivolto alle scuole e alla cittadinanza il lavoro portato avanti in questi mesi con le associazioni che ogni giorno si sono dedicate ai nostri concittadini più fragili. Lo sport è una occasione di incontro e aggregazione, per questo vogliamo abbattere la barriera più insidiosa, quella del pregiudizio.”

Nel corso della mattinata le associazioni cureranno esibizioni sportive e momenti di gioco collettivo rivolti alle studentesse e agli studenti delle scuole cittadine che parteciperanno alla manifestazione.

I progetti di inclusione sono stati avviati nel novembre del 2021 grazie alla collaborazione sinergica tra la Consulta per i diritti delle persone con disabilità, le scuole e i rappresentanti del distretto sanitario.

“La manifestazione ci permetterà di far conoscere le attività che abbiamo realizzato in questi mesi. Sono felice – conclude Massimiliano Itta – della partecipazione delle scuole e delle famiglie che potranno scoprire da vicino la rete che stiamo costruendo e che sta ottenendo importanti risultati nell’ottica della completa inclusione dei ragazzi con disabilità e con bisogni educativi speciali.”

La Consulta, presieduta da Massimiliano Itta, è un organo di rete che mette insieme tutti i soggetti che ruotano attorno ai ragazzi con disabilità e bisogni educativi speciali. Al suo interno ci sono i rappresentanti di tutte le scuole, delle Associazioni, l’Assessorato ai Servizi Sociali, l’Ambito Territoriale, i delegati del Distretto Socio-Sanitario, del Niat e del Cat.

La partecipazione all’evento è libera e gratuita.

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Il Prefetto di Brindisi  ed il Sindaco di Brindisi  hanno sottoscritto stamane, alla presenza dei vertici delle Forze dell’Ordine, il " Patto per la Sicurezza Urbana di Brindisi ", volto ad individuare le iniziative ritenute più efficaci per la sicurezza urbana del capoluogo.

L’intesa, elaborata in linea con le indicazioni del Ministero dell'Interno, intende favorire forme di collaborazione e di solidarietà fra lo Stato - e, nella fattispecie, la Prefettura, le Forze dell'Ordine, l'Amministrazione comunale- per la realizzazione di azioni congiunte e la promozione di interventi, anche in via sussidiaria e nell'ambito delle responsabilità di ciascuno, per rendere effettivo il diritto alla sicurezza della cittadinanza.

L'obiettivo del Patto è quello di porre attenzione con azioni mirate alle questioni che  più incidono sulla percezione di insicurezza e di eliminare progressivamente le aree di degrado e di illegalità, nel rispetto delle competenze delle Autorità di pubblica sicurezza, ottimizzando l'integrazione con le politiche di sicurezza delle autonomie territoriali.

Il Patto, che risponde alla domanda di sicurezza proveniente dalla comunità locale, coinvolgerà le diverse istituzioni territoriali nell’azione di prevenzione e contrasto di fenomeni delittuosi, anche attraverso la realizzazione di interventi di carattere sociale e di inclusione rivolti alle fasce più vulnerabili e marginali, nonché di riqualificazione socio-culturale delle aree urbane.

La Prefettura di Brindisi ed il  Comune di Brindisi opereranno congiuntamente al fine di favorire l'implementazione ed il potenziamento degli strumenti operativi ricompresi nei principali filoni di intervento individuati nell'accordo sulle Linee generali delle Politiche Pubbliche per la Sicurezza Integrata e nelle Linee guida per l'attuazione delle politiche per la sicurezza urbana. Sarà il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto, ferme restando le competenze attribuite per legge alle autorità provinciali di pubblica sicurezza, a costituire la sede di confronto e di esame delle politiche di sicurezza urbana, nel quale individuare, nei limiti delle risorse umane disponibili, le misure volte a rafforzare l’impiego coordinato e congiunto delle Forze di polizia e della Polizia locale, ottimizzando l’efficacia dell’azione di controllo del territorio, attraverso la condivisione delle priorità di azione.

Il Comune si impegna a dare corso ad azioni sinergiche e progetti specifici con riguardo alla sicurezza urbana, in aree ritenute critiche, per migliorare la vivibilità e coesione sociale, incrementare le attività della Polizia locale, con la individuazione di nuove proposte per migliorare il presidio del territorio.

Di particolare rilievo è l’istituzione di una Cabina di regia, con il compito di formulare valutazioni congiunte sui risultati degli impegni sottoscritti, per valutare periodicamente lo stato di attuazione in ordine alla riduzione dei fenomeni criminali, predatori e di disordine e degrado urbano,di promozione e tutela della legalità e del decoro urbano, interscambio informativo, prevenzione e contrasto dell’abusivismo commerciale, sicurezza delle manifestazioni, truffe agli anziani, movida, videosorveglianza, attività di collaborazione con gli istituti di vigilanza privata.

Con questo accordo viene rafforzata  la già importante collaborazione esistente tra Comune e Prefettura, tra Forze dell’Ordine e Polizia municipale per una sempre più incisiva cooperazione tra Istituzioni dello Stato.

Il Prefetto ha espresso soddisfazione per la firma del Patto che rappresenta uno strumento fondamentale a tutela della sicurezza della cittadinanza, oltre a costituire una valida opportunità di collaborazione e di interscambio informativo tra tutte le forze di polizia presenti sul territorio comunale e, come tale, suscettibile di essere operativo con altre Amministrazioni Comunali che vorranno sottoscriverlo. 

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A due settimane dall’omicidio di Carlo Giannini, mesagnese di 34 anni, avvenuto lo scorso 12 maggio nel Manor Fields Park, fuori City Road, a Sheffield nel sud dello Yorkshire, la polizia ha postato sul suo sito internet un avviso per chiedere aiuto a quanti possano essere stati inconsapevoli testimoni. Probabilmente, dopo l’arresto e il rilascio su cauzione di due giovani, le indagini si sono arenate tanto da convincere gli investigatori a chiedere aiuto attraverso i social. Nel messaggio postato dalla polizia è scritto: “Stiamo cercando di identificare alcune persone dopo l'omicidio di Carlo Giannini in un parco di Sheffield due settimane fa. Il signor Giannini è stato trovato morto a Manor Fields Park alle 5 del mattino di giovedì 12 maggio. L'autopsia ha certificato che è morto per una coltellata. Si ritiene che il 34enne sia entrato nel parco alle 23,06 ma i suoi movimenti fino alla sua morte sono sconosciuti”. La polizia ha, inoltre, comunicato che sull’omicidio di Carlo “sono state svolte ampie indagini che hanno riguardato la visione delle telecamere a circuito chiuso che ci hanno permesso di notare, come si vede nelle foto che abbiamo diffuso, dei potenziali testimoni. Queste immagini sono state riprese nel parco tra le ore 23,13 e le 3,09 della notte dell'omicidio”.

Le indagini sono seguite dall’investigatore Becky Hodgman, che sulla vicenda ha spiegato: “È essenziale creare un quadro chiaro dell'attività all'interno e intorno al parco riguardante la notte dell'11 maggio e nelle prime ore del 12 maggio. Stiamo cercando di parlare con coloro che sono stati ripresi nelle immagini poiché sono dei potenziali testimoni del crimine”. Poi l’ispettore Hodgman ha lanciato un appello: “Se nelle immagini riconosci te stesso o qualcuno di tua conoscenza ti preghiamo di metterti in contatto con noi il prima possibile”. Nelle ore successive all’omicidio la polizia di Sheffield ha arrestato un ragazzo di 17 anni e uno di 18, rilasciati poco dopo a seguito del pagamento della cauzione. Intanto, nella giornata di ieri i familiari stavano aspettando il nulla osta dalle autorità della Gran Bretagna per trasferire la salma di Carlo a Londra e da qui in Italia. Se non ci saranno impedimenti i funerali si svolgeranno nella prossima settimana.

L'omicidio è maturato in Inghilterra, nel South Yorkshire, nella città di Sheffield, dove Carlo Giannini era ritornato a lavorare dopo una parentesi tedesca. Infatti, con il fratello Stefano e la cognata Valentina avevano avviato una pizzeria in Germania, nel cuore della foresta nera. Poi Carlo aveva deciso di fare ritorno in Inghilterra. Ed è qui che va cercato il movente della sua morte. Potrebbe essersi trattata di un’aggressione con rapina, avvenuta nella notte all’interno del parco oppure, cosa ancora più inquietante, Carlo si è recato nel parco per incontrare, inconsapevolmente, qualcuno. Non si conoscono al momento le dichiarazioni fatte dai due arrestati alla polizia. Tuttavia, se sono stati rimessi in libertà significa che gli investigatori, probabilmente, non hanno in mano prove schiaccianti della loro colpevolezza.

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La Xylella ha fatto scomparire per sempre 1/3 degli ulivi monumentali in Puglia, privando l’Italia di storici esemplari di inestimabile valore sul piano storico, ambientale, economico ma anche occupazionale, con lo strumento degli innesti che risulta un tentativo sperimentale per salvare gli esemplari centenari sempre che siano praticati su alberi non compromessi e nei tempi giusti. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla determina che assegna le risorse per i primi innesti, mentre è urgente l’attivazione del secondo bando per la salvaguardia degli ulivi monumentali, per cui sono a disposizione 2,2 milioni di euro del Piano per la rigenerazione olivicola.  

Se non esistono cure per salvare gli ulivi infetti da Xylella, unica strada – spiega la Coldiretti Puglia – è la convivenza con il batterio attraverso la pratica dell’innesto con varietà resistenti per salvaguardare gli ulivi millenari, con la pratica degli innesti che è solo sperimentale, adottata con enormi ritardi e soprattutto se operata su ulivi fortemente compromessi non produce certamente i risultati sperati

Con il primo bando sono giunte 94 domande per 2,8milioni di euro, per cui va aperto un secondo bando per assorbire il totale di 5 milioni in dotazione sulla misura, apportando dei correttivi che Coldiretti Puglia ha già proposto, perché non sono stati finora sortiti gli effetti sperati. Le aziende vanno anche supportate con un sostegno al reddito per 5 anni - spiega Coldiretti Puglia - fino a quando gli ulivi innestati non recuperano produttività e misure a superficie per ettaro.

Nella  Piana degli Ulivi Monumentali è altissima la concentrazione di ulivi millenari con ben 250mila esemplari di pregio straordinario. Si stima che alcuni potrebbero addirittura avere un’età fino a 3.000 anni, con circonferenze che superano i 10 metri. Una ricchezza dal punto di vista storico e turistico sino ad oggi mantenuta in vita soprattutto grazie all’impegno di generazioni di agricoltori, anche a prezzo di sacrifici considerevoli. La gestione di un ulivo monumentale è, infatti – rileva la Coldiretti Puglia - molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e di trattamento.   

Un impegno che rischia ora di essere vanificato dall’epidemia di Xylella che dal 2013 ad oggi ha colpito 8mila chilometri quadrati, con un danno stimabile di quasi 3 miliardi euro, secondo un’analisi della Coldiretti. Una vera e propria tempesta perfetta con gli agricoltori senza reddito da ormai 8 anni, 21milioni di ulivi secchi, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia e 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva, e un trend che – rileva Coldiretti –  rischia di diventare irreversibile se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il ‘disastro colposo’ in Puglia e rilanciare la più grande fabbrica green italiana.

Peraltro, nell'intera provincia di Brindisi – denuncia Coldiretti Puglia - la continua avanzata della Xylella fastidiosa, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio, ha provocato conseguenze gravi nella parte sud del territorio provinciale anche sulla produzione ed una diminuzione del olio extravergine che in tali comprensori raggiunge anche il 50% rispetto alle annate precedenti.

A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 70% della produzione di olio di oliva anche nell’annata 2021/2022. E’ il risultato dell’analisi elaborata da Coldiretti Puglia che fotografa uno scenario a tinte fosche, dove il crollo produttivo è divenuto incontrovertibile dal 2015 ad oggi. Allo stato attuale le varietà a duplice attitudine stanno trovando un mercato favorevole, con la varietà Leccino che segna un incremento del 20% rispetto alla campagna precedente, con una resa aumentata che ad oggi si aggira intorno all’ 11-13%.

Il settore oleario è forse quello che ha resistito meglio all’emergenza sanitaria causato dal Covid 19 nel 2020 – aggiunge Coldiretti Puglia – con l’Italia che ha il primato mondiale nei consumi annui di olio extravergine d’oliva con oltre 500mila tonnellate, ma il 50% degli italiani non è ancora in grado di riconoscere un prodotto di qualità, secondo le rilevazioni di UNAPROL. I consumatori dedicano il 2,3% del proprio budget di spesa all’olio extravergine d’oliva – rileva Coldiretti regionale - con una larga propensione all’acquisto diretto proprio presso frantoi, cooperative ed olivicoltori (30%).

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